Una raccolta di approfondimenti e domande che è indispensabile conoscere quando si affronta l'acquisto di un pavimento in legno

Il pavimento in legno 

Pensi che sia possibile provare amore, o quantomeno affetto, verso un pavimento in legno? Sembra impossibile, eppure te lo garantisco: al tuo parquet finirai per affezionarti. Migliaia di clienti di Verona e di Vicenza a cui abbiamo fatto i pavimenti di casa in parquet ci raccontano delle sensazioni di sicurezza, di calore, di "casa" e ci dicono di esserci affezionati.  

Un parquet ti trasmette emozioni continuamente perché è sincero, autentico, naturale... e delle cose/persone autentiche ci si innamora. 

Ma non è facile raccontarlo, non è facile sceglierlo, non è facile trovare un prodotto "fatto con amore". Inoltre per amare qualcuno o qualcosa bisogna conoscerlo bene. 

Per questo motivo, in questa pagina, cercheremo di raccogliere una serie di contenuti che riguardano proprio i pavimenti in legno

Parleremo di:

Cercheremo, poi, di sciogliere alcuni dubbi e perplessità sui pavimenti in legno:

Pavimentazione in legno a Novale di Valdagno (VI)

Il mercato (in calo) dei pavimenti in legno

Fino ad un secolo fa il pavimento in legno rappresentava una scelta quasi obbligata come pavimentazione delle abitazioni, specie nei piani superiori e nelle zone adibite a stanze da letto. Le alternative erano poche ed avevano caratteristiche tecniche ed estetiche completamente differenti. I solai dei nostri nonni, insomma, erano quasi tutti pavimentati in legno.

Anche nei più importanti palazzi di città troviamo i pavimenti in legno. Certo, nel pianterreno veniva preferito il pavimento alla veneziana o il marmo, ma il parquet, più o meno lavorato, era il protagonista nelle stanze da letto, nelle biblioteche o negli studi.

Oggi il legno rappresenta circa il 5% del mercato dei pavimenti italiano, una fetta che sembra davvero molto marginale. Attenzione però: vengono considerati tutti i pavimenti posati in Italia, anche quelli in uffici, supermercati, ospedali e autofficine. La percentuale aumenta se consideriamo i soli pavimenti nelle abitazioni private.

Rispetto al passato la perdita di mercato è comunque importante, ma quali sono i motivi? Perchè al parquet vengono preferiti altri materiali?

 

Pavimento in legno black posato a spina, Vicenza

Il parquet ed i suoi... imitatori

La principale causa che spiega la diminuizione nell'utilizzo del parquet nelle abitazioni private sta nella diffusione di imitazioni del legno che stanno rubando la scena al vero legno.

Chi cerca un prezzo molto basso, inferiore ai 20 euro, e la posa "fai-da-te" sceglie i pavimenti in laminato effetto legno.

Altri, disposti a spendere qualche euro possono trovare una alternativa al parquet acquistando dei pavimenti in PVC, LVT ed SPC (sigle che identificano degli impasti di resine e polveri con una decorazione superficiale "fotografica" che riproduce una tavola di legno).

Infine l'attuale "peggiore nemico" del parquet: il grès effetto legno. Si tratta di piastrelle che, grazie alla decorazione digitale sul grès,  imitano tavolati moderni o rustici, effetti cassettoni in legno o effetti spina pesce. Anche le piastrelle imitano il parquet offrendo prezzi più contenuti e una maggiore resistenza all'usura e al graffio.

Chiaramente chi sceglie le imitazioni accetta di perdere la naturalezza, il calore ed il pregio di un vero pavimento in legno.

Parquet in legno di noce a Vicenza

All'estero il "Made in Italy", in Italia il "Made in China"

A penalizzare il mercato italiano del parquet ha contribuito anche la scelta speculativa di molti produttori di importare le tavole dal sud est asiatico e di realizzare solo una piccola parte della lavorazione in Italia, generalmente la pigmentazione ed il trattamento di protezione.

Poche operazioni, in qualche caso purtroppo sufficienti per poter paradossalmente marchiare il prodotto come Made in Italy. 

I prodotti provenienti dal sud est asiatico o dall'est Europa dominano ormai il mercato italiano e pesano per circa il 60% dei parquet attualmente posati. 

Insomma la maggioranza del parquet posato in Italia è di origine est europa o sud est asiatico.

Eppure sono ancora molti i produttori che hanno scelto di continuare ad operare al 100% in Italia e a garantirci parquet di qualità altissima e davvero Made in Italy.
Questi pavimenti, che inevitabilmente costano più dei prodotti importati, finiscono però con l'essere destinati in buona parte all'esportazione

Come distinguere un parquet made in Italy da uno di importazione? Non è facile distinguerli anche se talvolta le differenze qualitative sono talmente grandi da permettere di riconoscere le differenze anche ad occhio nudo.

Molto dipenderà dal negozio da cui lo acquisti: se è onesto ti dichiarerà l'origine del materiale. Se si tratta di un acquisto importante (cioè se è per casa tua e se sono tanti metri) io ti consiglio di andare a vedere la produzione: sarà affascinante vedere come nasce il tuo pavimento in legno e ti accerterai che sia davvero Made in Italy. 

Pavimento in legno di rovere a Rovigo

Statistiche sui pavimenti in legno

Ti anticipo, qui, solamente una delle statistiche sul mercato dei pavimenti in legno che dimostra come in Italia vengano prodotti circa 9 milioni di pavimenti in legno e altrettanti ne vengono consumati. Ma dei 9 prodotti la gran maggioranza va all'estero, e dei circa 9 consumati il 60% viene dall'estero...

Se il tema ti interessa e vuoi approfondire, ti consiglio di leggere questo articolo che descrive le statistiche ed il mercato dei pavimenti in legno.

Il consumo di pavimenti in legno in Italia

Tipologia20172018
Legno massiccio (tradizionale)1.533.000 mq.1.564.000 mq.
Multistrato7.487.000 mq.7.636.000 mq.
di cui:  
Prefinito a due strati55%50%
Prefinito a tre strati economico (2 o 3 liste)5%5%
- Prefinito a tre strati a lista unica40%45%
TOTALE CONSUMO9.020.000 mq9.200.000 mq
di cui   
IMPORTAZIONI 5.547.000 mq.5.500.000 mq. 
pari al 61%59%

Pavimento in legno a Vicenza: anche in cucina e nel soggiorno

Alberi, legno e pavimenti in legno

Da sempre l'uomo ha abitato i boschi, si è arrampicato sugli alberi per proteggersi e ha costruito attrezzi utilizzando rami e piante. Con il legno si sono costruite case ed imbarcazioni, coltivando boschi specificamente per questi utilizzi. Basti pensare ai boschi che la Serenissima coltivava per ottenere legno per i remi e gli scafi che veniva lavorato all'Arsenale.  

Con il passare del tempo altri materiali hanno sostituito il legno sia per produrre utensili che per fabbricare case o imbarcazioni e molte delle conoscenze maturate in migliaia di anni sono andate perse. 

Di recente, però, una nuova sensibilità ambientale e concetti quali la rinnovabilità delle risorse, ha riportato l'attenzione sul legno in molti ambiti e, per quanto ci riguarda, anche nel mondo della casa.
 

I vantaggi ambientali di scegliere un pavimento in legno

Produrre legno significa coltivare un bosco e quindi godere già di vantaggi: la salvaguardia del suolo, evitare smottamenti e frane, ma anche permettere l'assorbimento continuo di CO² e la contemporanea emissione di ossigeno. 

Utilizzare il legno per costruire una casa o per realizzarne i pavimenti consente di stoccare la CO² assorbita dall'albero che non tornerà in atmosfera. Anche la lavorazione del legno consuma pochissima CO² rispetto a materiali utilizzabili per impieghi simili. 

Per produrre un metro cubo di legno viene assorbita circa una tonnellata di CO² liberando nel contempo, circa 0,7 tonnellate di Ossigeno. 

Degli altri vantaggi ambientali che comporta la scelta di utilizzare il legno puoi leggere qui:

Vantaggi dell'utilizzo del legno 

Pavimenti in legno moderni per una casa ad Arzignano

Caratteristiche del legno per pavimenti

Abbiamo dedicato un lungo articolo alla descrizione delle varie componenti dell'albero, spiegando per quali motivi ce ne sono di più o meno adatte ad essere utilizzate per ricavarne dei pavimenti in legno. L'articolo è questo:

Il legno per pavimenti 

Nell'articolo spieghiamo che non tutte le parti del tronco sono uguali e le ricordiamo:

  • la corteccia è costituita da cellule morte e suberificate,
  • il cambio è lo strato subito sotto alla corteccia, è quello più giovane che si crea nella stagione vegetativa e che conduce la linfa
  • il legno è la parte più interna della pianta, costituito prevalentemente da cellule morte ed ha la funzione di sostegno dell'albero
  • il midollo ha la funzione di stoccaggio dell'amido ed è posto al centro del tronco

La porzione che si utilizza per realizzare parquet è quindi il "legno" all'interno del quale si trova sia il durame che l'alburno. Quest'ultimo contiene molto amido e per questo è "ricercato" dagli insetti xilofagi, per cui vanno preferibilmente scelte e lavorate tavole prive di alburno.  

Pavimentazione in legno rovere a Caldiero, Verona

Acqua, legno e parquet

Quando un albero è in vita è ricco d'acqua, può contenerne più del 50% della massa. Nel momento dell'abbattimento l'acqua inizia ad uscire dai "tubicini" che trasportano la linfa dalle radici alla chioma. I valori scendono fino a circa il 30% ed in quel momento si parla di "saturazione delle pareti cellulari".
Se fino a qui la perdita di acqua non comportava variazioni di volume del legno, da questo momento in avanti, invece, ogni ulteriore perdita di umidità comporta anche una diminuzione del volume del legno (ritiro). 

Questa è una caratteristica importantissima che va conosciuta e considerata.

Si dice, a questo proposito, che il legno sia un materiale igroscopico e cioè in grado di assorbire o perdere umidità gonfiandosi oppure ritirandosi. Questa caratteristica rimarrà costante e dovrà essere tenuta ben presente quando si utilizza del legno per realizzare un pavimento in legno. 

La norma Uni En 13489 che regola la produzione di parquet in legno multistrato (il più utilizzato) ha stabilito che l'umidità contenuta nel parquet al momento della messa in opera deve essere compresa tra il 5 ed il 9%. 

Ma è fondamentale che la percentuale di umidità rimanga in questo range anche successivamente alla posa per non incorrere in ritiri o rigonfiamenti del pavimento. Per lo stesso motivo vanno adottate accortezze e controlli prima e durante la posa.

Ne parliamo in questo approfondimento:

Pavimenti in legno ed umidità

 

Pavimentazione in rovere rusticone a Vicenza

Danni da umidità sugli elementi del parquet 

Come abbiamo visto la mancata osservanza di alcune accortezze in fase di posa in opera del massetto o del pavimento in legno, così come una trascuratezza nelle successive fasi di cantiere o di utilizzo del pavimento in legno, possono danneggiarlo. 

Alcuni danni sono rimediabili, altri no. 

La norma Uni En 13756 definisce 4 tipologie di deformazioni delle tavolette che costituiscono un pavimento in legno.  Se vuoi approfondire trovi tutto qui:

Danni su pavimenti in legno

Pavimentazione in legno

Parquet in tutta la casa, anche in bagno?

Quando si parla danni da umidità e di parquet certamente si pensa che l'ambiente più "a rischio" dove utilizzare il parquet sia il bagno. La presenza di vapore che appanna lo specchio dopo una doccia si deposita anche sul pavimento, oppure le impronte bagnate quando usciamo dalla vasca non sembrano conciliarsi con un pavimento in legno.

Aggiungi a questo che oggi sono molti i concorrenti del pavimento in legno, primi tra tutti i grès effetto legno, che si fanno forti proprio della loro "indifferenza" alla presenza di umidità ambientale o di superficie.

Eppure, nonostante tutto, i veri amanti del parquet non rinunciano al legno in bagno, anzi: sempre di più ci capitano clienti che lo scelgono per essere utilizzato in continuità con il resto della casa. Ma è così pericoloso in bagno?

Se 20 anni fa tutti lo sconsigliavamo, oggi lo si posa anche in questo ambiente, seppure con alcune accortezze e precauzioni che spieghiamo in questo articolo:

Il parquet in bagno

A proposito di nuovi ambiti: sia in cucina che in bagno, noi lo proponiamo anche in... verticale! Con risultati strabilianti!!

rivestimenti di pareti in legno

Pavimenti in legno a Valdagno (Vicenza)

Parquet su impianto di riscaldamento a pavimento?

Se l'eccesso di umidità danneggia il pavimento in legno anche l'eccessivo calore o un ambiente troppo secco provoca dei danni.

Questo ci fa immediatamente pensare a quanto possa essere difficile la convivenza tra il parquet ed il riscaldamento a pavimento che si sta affermando come nuovo "standard", nelle abitazione moderne, per il riscaldamento. 

Dato che, come abbiamo visto, il pavimento in legno deve avere una piccola percentuale di umidità all'interno e dal momento che tutti sanno che il legno, come si dice, è un materiale "vivo", che si muove, che risente dei cambi di temperatura, come si possono conciliare parquet e massetto radiante?

Molti nostri clienti esprimono le loro preoccupazioni e ci chiedono se non sia pericoloso posare il parquet su un impianto radiante, se il parquet nel tempo si danneggia.. 
A questo si aggiunga - e molti ci fanno anche questa domanda - che il legno è un isolante per cui andrà a limitare l'effetto dell'impianto radiante?

Effettivamente il parquet "va fatto andare d'accordo" con l'impianto di riscaldamento a pavimento, occorre, cioè, adottare delle precauzioni e delle tecniche che consentano a questi due elementi di convivere bene ed a lungo.

Potrei dirti, semplicemente, che dopo decenni di esperienze oggi abbiamo le conoscenze e le tecniche per realizzare un pavimento in legno su impianto radiante. Per cui non dovresti preoccuparti: sappiamo bene come gestire questa "difficile" convivenza.

Ma se vuoi approfondire troverai un articolo che ne parla:

parquet in legno ed impianti di riscaldamento a pavimento. 

Parquet in rovere sbiancato a Vicenza

La durabilità naturale del parquet

Il parquet è uno dei pavimenti che, se ben manutenuto, garantisce una durata nel tempo ben superiore ad altre tipologie di pavimenti. 
Come abbiamo visto può essere compromesso da un eccesso di umidità o da temperature troppo elevate o da un clima troppo secco. 
Ma ci sono altri elementi, ancora meno simpatici, che possono mettere a dura prova la sua durabilità nel tempo. Si parla di durabilità naturale quando ci si riferisce alla resistenza del legno ad organismi biologici (funghi, batteri, insetti) i quali cercano nutrimento (in particolare l'amido) all'interno delle tavolette del pavimento. 

Abbiamo già accennato che se il legno utilizzato per il pavimento contiene porzioni di alburno - più ricche di amido - il rischio è maggiore. 

Se funghi e batteri richiedono percentuali elevatissime di umidità e non preoccupano molto, gli ospiti meno graditi e di cui abbiamo più timore sono certamente gli insetti xilofagi ed in particolare i tarli. 
Durante il loro ciclo vitale dalle uova fuoriesce la larva che si accresce, si trasforma in pupa e quindi in insetto adulto che fuoriesce da un foro (foro di sfarfallamento). L'aspetto più critico dei tarli è che scavano all'interno del legno gallerie più o meno lunghe che possono compromettere il pavimento. 

Ovviamente i produttori di pavimenti in legno, specie quelli italiani che lavorano bene, garantiscono i loro prodotti che sono trattati al fine di resistere ad attacchi di tarli. Ma i casi di pavimenti tarlati, in Italia, sono comunque parecchi. D'altro canto abbiamo visto come la maggioranza dei parquet posati sono di origine asiatica o est-europea.

Se vuoi approfondire l'argomento trovi tutto qui:

Parquet e tarli

Pavimento in legno in tutta la casa, a Vicenza

Parquet all'esterno: pro e contro

Con la parola "decking" si intende l'utilizzo del pavimento in legno all'esterno. Questo è l'ambito più critico per il nostro "povero" legno che dovrà resistere alle intemperie, agli sbalzi di temperatura e al gelo. D'altro canto un pavimento in legno in un terrazzo oppure nel bordo piscina valorizza l'abitazione e rende più confortevole il godimento degli spazi esterni. 

Per questo è opportuno scegliere le essenze in grado di affrontare queste condizioni critiche nel migliore dei modi, alcune sono famose, come il Teak, altre meno conosciute come l'Ipé, il Massandaruba o l'Angelim. Tutti legni dai nomi esotici che vengono prelevati da foreste primarie nel sud est asiatico oppure nell'America latina. 

Ma se volessimo legni europei certificati FSC?
Oggi ti possiamo dare anche questa soluzione! Il Frassino termotrattato, grazie ad una speciale tecnica di produzione, viene reso resistente alle condizioni climatiche esterne e lo puoi utilizzare tranquillamente anche in esterno. 

A chi vuole approfondire queste tematiche abbiamo dedicato un articolo per sapere: 

tutto sul decking in legno 

Pavimenti in legno a San Vito di Leguzzano (Vicenza)

Ma quale pavimento in legno?

Quando ti troverai a dover decidere il pavimento in legno per la tua casa, ti accorgerai di quante tipologie di legno esistono. E non sarà facile orientarti tra rovere, frassino, olmo, betulla, noce...

A queste essenze europee se ne sono aggiunte, negli ultimi decenni, moltissime provenienti da paesi esotici con caratteristiche estremamente differenti tra di loro. 

Abbiamo raccolto in una pagina le varie essenze, descrivendone caratteristiche, proprietà e collezionando delle gallery di pavimenti in legno per ogni specie, in modo da consentirti di scegliere quella che fa per te:

Quale essenza di parquet scegliere

 

Per scegliere correttamente l'essenza più adatta devi anche sapere che la stabilità del legno e la sua durezza variano a seconda delle diverse speci. Esistono dei metodi per valutare sia la stabilità (ci sono legni più o meno nervosi) che la durezza. I risultati li abbiamo raccolti in questo articolo:

stabilità e durezza del parquet

Una volta che avrai scelto - confrontando tra di loro i diversi tipi, sia dal punto di vista estetico che funzionale - dovrai decidere se preferire un parquet massiccio, oppure un prefinito a due o tre strati.

Pavimenti in legno in un attico ad Arzignano (Vicenza)

Il parquet in legno massiccio

Fino agli anni '90 l'unica soluzione per chi voleva un pavimento in parquet era quella di utilizzare delle tavole o tavolette di legno massiccio, incollarle o inchiodarle e quindi levigarle ed applicare la finitura superficiale, vernice o olio, in cantiere. 

I pavimenti in legno erano, quindi, sempre e solo in legno massiccio. 

I formati del parquet massello

Ne esistevano di differenti versioni: il più economico era il parquet legno "mosaico" che consisteva in tavolette di circa 8 millimetri di spessore, di larghezza di circa 2/3 centimetri e lunghezza di circa 10/15 centimetri. Queste lamelle generalmente venivano disposte formando dei quadrati, ma potevano anche essere posate a spina pesce singola o doppia o con altre geometrie. 

Salendo di dimensione si trovava il diffusissimo "lamparquet", di spessore 10 millimetri, larghezza 50 o 60 millimetri e lunghezza 250 / 300 millimetri. 

Salendo ancora, e spendendo un pochino di più, si passava al listoncino, che poteva arrivare a 14 millimetri di spessore, 60/70 di larghezza e 400/600 millimetri di lunghezza e poteva essere acquistato anche nella versione "ad incastro", cioè con le tavolette maschiate che garantivano più stabilità. 

Infine si trovava il listone, con spessore 14 millimetri, larghezza 80/90 millimetri e lunghezza 800/1200 millimetri. Il listone era il più nobile tra i formati ed aveva un costo triplo rispetto al lamparquette. 

Misure più grandi erano rappresentante dai maxilistoni o dalle tavole, che arrivavano a spessori di 22 millimetri, larghezze di 18 o 20 centimetri e lunghezze fino ai due metri. 

La posa e la lavorazione del massello

Tutte queste differenti tipologie avevano in comune la necessità di essere finite in cantiere. La posa, levigatura e verniciatura in cantiere necessitavano di circa 40 giorni per essere completate, tempistiche sempre più difficili da accettare nei moderni, velocissimi, cantieri. 

A condannare i pavimenti in legno massiccio furono anche le aspettative sempre più esigenti dei clienti che richiedono una precisione nelle lavorazioni di finitura che sono ben difficili da ottenere in un cantiere, in presenza di polvere e con lavorazioni manuali che non possono avere la precisione di un macchinario in fabbrica. 

Tempistiche sempre più strette e clienti sempre meno tolleranti condannarono il parquet massiccio all'estinzione e favorirono la diffusione del parquet multistrato o prefinito che oggi rappresenta la quasi totalità del mercato. 

Ma per chi volesse approfondire il mondo del parquet massiccio (che possiamo ancora realizzare), trova tutto qui:

Il Parquet massiccio

 

Pavimentazione in legno incollata su pavimento esistente, Vicenza

Il parquet prefinito (o multistrato)

Negli anni '90 si diffonde una innovazione di processo e di prodotto che rivoluziona il mercato dei pavimenti in legno: si tratta dei pavimenti in parquet prefiniti.

Queste tavolette vengono già levigate in fabbrica e poi vengono trattate ad olio o verniciate e lasciate asciugare. Una volta inscatolate arrivano in cantiere già "finite" e sarà sufficiente incollarle sul massetto per completare l'opera per dare il pavimento pronto ad essere vissuto già dal giorno successivo. 

I tempi passano dai 40 giorni del pavimento in legno massiccio ai 2 giorni di un prefinito ed i trattamenti di verniciatura eseguiti in laboratorio (non più in cantiere) sono a prova del cliente più difficile. 

Il parquet prefinito diventa ben presto il prodotto di riferimento mentre le vendite di pavimenti in legno massiccio crollano.

Il prodotto viene anche detto "multistrato" perché un'altra delle sue caratteristiche è quella di avere uno strato superficiale in legno nobile ed uno o più strati di supporto che servono a renderlo più stabile una volta posato.

Se vuoi saperne di più leggi questo approfondimento:

Il pavimento in legno prefinito

Pavimento in legno sbiancato, a spina ungherese, a Vicenza

Parquet prefinito: due o tre strati? 

Abbiamo spiegato le motivazioni per cui il prefinito ha surclassato il pavimento in legno massiccio che ormai non si posa quasi più, ma ci sono moltissime tipologie di pavimenti prefiniti. 

Semplificando possiamo però ricondurre le varie famiglie di prodotti a due principali: il prefinito a due strati e quello a tre strati.

Pavimento in legno a 2 o a 3 strati?

Quali sono le differenze e perché si dovrebbe scegliere l'uno o l'altro? 
Abbiamo dedicato a questo argomento due articoli che affrontano pregi e difetti di uno e dell'altro:

Il prefinito a due strati

il prefinito a tre strati

 

La finitura superficiale del parquet

Una volta decisa la struttura ed una volta scelta l'essenza del parquet, si tratta di decidere la finitura superficiale, cioè la lavorazione della superficie del legno.

Esistono, infatti, moltissime possibilità: puoi decidere per una superficie liscia oppure puoi acquistare un parquet dall'aspetto anticato, magari con una superficie ondulata o con l'effetto dei tagli della sega o delle piallature. 

In questo approfondimento trovi le differenti lavorazioni che puoi richiedere per il tuo pavimento in legno:

Le finiture superficiali del parquet

Pavimento a Montebello Vicentino (Vicenza)

Pavimenti in legno ad olio o verniciati?

Il percorso per arrivare ad identificare il tuo pavimento non è ancora alla fine: si tratta ora di decidere quale sarà il trattamento che lo protegge.

Ce ne sono molti anche se due sono le principali famiglie di trattamenti: la protezione mediante stesura di olio impregnante oppure la verniciatura. 

Entrambe hanno pro e contro sia di natura ambientale-ecologica, sia di funzionalità quotidiana che di possibilità di manutenzione ordinaria o straordinaria. 

Abbiamo affrontato questi argomenti in un approfondimento che ti aiuterà a decidere quale dei due trattamenti scegliere:

Protezione del parquet: olio o vernice?

Pavimenti e Rivestimenti personalizzati: una casa a Verona

Le classi di aspetto (o la scelta) nel parquet

Le normative Uni En, oltre a definire molteplici aspetti che un elemento in legno deve rispettare, vanno anche a classificare l'aspetto suddividendo in tre classi il parquet: ⏺ Cerchio, ? Triangolo e ⏹ Quadrato. 

Nelle differenti scelte sono ammesse (oppure no) caratteri quali alburno, nodi, fiammature o deviazioni della fibra, slumaccature o specchiature... 

Per saperne di più ti consiglio di leggere questo approfondimento:

Le classi di aspetto dei pavimenti in legno

Posa Parquet Spina Ungherese

Schemi di posa del parquet

Esistono moltissimi schemi e disegni di posa del parquet. Va detto che lo schema più utilizzato e che anche noi utilizziamo di più è la classica posa a tolda di nave diritta. In questo schema le tavole vengono accostate l'una parallela all'altra scegliendo una direzione di partenza in base all'ingresso, ad eventuali finestroni e alla luce. 

Ma di recente abbiamo assistito all'affermarsi di altri schemi di posa, più elaborati ma di grande effetto, ad esempio la meravigliosa spina ungherese. Questo antico schema di posa è tornato in auge anche presso le abitazioni di Vicenza e di Verona dove ci troviamo a posare i pavimenti in legno, specie quando si utilizzano essenze importanti, come il Noce, oppure colorazioni come il rovere naturale o il rovere tabacco. 

Se ti interessa realizzare un pavimento di casa ricco ed elaborato puoi trovare molte informazioni su questo articolo:

i diversi schemi di posa dei pavimenti in legno

Pavimentazione in legno di un sottotetto a Vicenza

Posatori di parquet a Vicenza

Una volta scelta l'essenza, il formato e lo schema di posa, occorre trovare una persona in grado di trasformare una montagna di tavole di legno in un bellissimo pavimento.

Occorre un posatore di pavimenti in legno capace ed esperto e qui a Vicenza ne abbiamo di bravissimi. 

Ma prima di parlare di come si posa un pavimento in legno è il caso di esaminare, in questo approfondimento, alcune accortezze utili ed informazioni necessarie da sapere PRIMA della posa del parquet.

accortezze prima di posare il parquet

E quanto costerà la posa del parquet? Lo scopri in questo articolo: COSTO POSA PAVIMENTI IN LEGNO

Parquet in rovere neutro a Vicenza

Incollaggio del parquet: l'importanza del massetto

La posa a colla su massetto è quella più utilizzata quando si parla di parquet, soprattutto nel nord Italia. Alcune zone del sud (come la Campania) e la maggioranza dei paesi nel nord Europa, vedono invece prevalere la posa flottante o galleggiante.

Nel caso di posa a colla devi tenere presente che il piano di posa, e cioè la superficie su cui dovrai applicare le tavolette in legno, è davvero importantissimo per la buona riuscita e la durata del risultato finale. Tanto che il consiglio è quello di farlo eseguire dalla stessa azienda che ti farà anche la pavimentazione in legno. 

Il piano di posa più comune è il massetto cementizio a cui abbiamo dedicato un approfondimento che ti consiglio di leggere:

 Il massetto per il parquet 

Pavimentazione in legno noce per uffici, Vicenza

Controlli da fare sul massetto

Il direttore dei lavori, o in sua assenza il committente, dovrà far fare una serie di verifiche sul massetto prima della posa del legno.

Questo perché la durabilità del pavimento in legno e la sua funzionalità dipendono strettamente dal piano di posa. Ne abbiamo parlato in un articolo che, se vuoi leggere, approfondisce proprio questo:

i controlli da fare sul massetto prima della posa.

Il principale controllo riguarda la presenza o meno di umidità nello strato di supporto: questa verifica è molto importante perché il pavimento in legno teme l'umidità ed il posatore deve assolutamente accertarsi che sia inferiore alla percentuale ammessa.
Anche a questo argomento abbiamo dedicato un approfondimento:

posa del legno ed umidità nel massetto

Incollaggio del parquet su piastrelle esistenti

Ma il parquet si può anche incollare su un pavimento di mattonelle esistenti. Anche in questo caso occorre controllare attentamente lo strato di supporto verificando che sia coeso, planare e che non presenti irregolarità.
Generalmente lo smalto delle piastrelle è troppo vetrificato per offrire un aggrappo sufficiente al collante per cui occorre rendere la superficie più "aggrappante" utilizzando un prime o graffiando meccanicamente la superficie della ceramica. 

Se questo è il tuo caso ti suggerisco di leggere l'approfondimento:

posa del parquet su piastrelle esistenti

Pavimento in legno di rovere scuro in zona notte

La posa flottante del parquet

Abbiamo accennato che il secondo metodo per posare un parquet - utilizzato soprattutto nel nord Europa - è la posa flottante. 
Questo sistema prevede semplicemente, di appoggiare le tavole di legno su di un materassino incollandole tra di loro ma lasciandole "galleggiare" sul piano di posa.
Questo sistema permette di pavimentare sia un massetto che un pavimento in piastrelle esistenti.

Questo metodo di posa "flottante" o "galleggiante" ha alcuni vantaggi, primo fra tutti quello di non usare collanti e quindi sostanze chimiche, per bloccare il pavimento a terra. 

Alcuni produttori, come Fiemme Dkz, spingono per la posa flottante proprio in quanto più "bio-compatibile". Abbiamo confrontato i due metodi in un approfondimento qui:

posa del parquet: flottante o incollata?

Pavimentazione in legno noce a Verona

Posa parquet su pannelli, su sabbia

In alcune situazioni, ad esempio se la casa è abitata e non è possibile "impastare" un massetto e pomparlo magari nella mansarda, sarà possibile realizzare una posa su pannelli previa stesura di uno strato di sabbia asciutta. Una volta stesa e staggiata la sabbia, in modo da livellarla, si procede con la stesura dei pannelli in OSB (o similari) e quindi con l'incollaggio del parquet. 

Questo è un metodo di posa che ancora utilizziamo. Lo abbiamo documentato con una sequenza di foto in questo cantiere:

posa di parquet su pannelli stesi su letto di sabbia

Pavimento in legno di rovere sbiancato

Posa del parquet: i controlli finali

A prescindere dal sistema di posa utilizzato, al termine occorrerà effettuare una serie di controlli che verifichino alcune condizioni: 

  • l'incollaggio dovrà essere omogeneo, senza tavolette che cantino a vuoto per più del 75%
  • il pavimento in legno dovrà essere planare, senza dislivelli o gradini (ma si controlla con luce incidente, non con luce radente!)
  • gli elementi dovranno essere allineati seguendo lo schema di posa scelto e la partenza decisa assieme

La norma che regola la corretta posa del parquet e le tolleranze che dobbiamo avere - ricordiamoci che si tratta pur sempre di un lavoro artigianale - è la UNI 11371.

Scale in legno realizzate a Vicenza e a Verona

Pulizia e manutenzione del pavimento in legno

Ora che il tuo pavimento in legno è posato bisogna che tu te ne prenda cura. Alcuni consigli sono ormai di pubblico dominio, quali:

  • prevedere uno zerbino all'ingresso in modo da pulire dalle scarpe sassolini o granelli abrasivi
  • passare l'aspirapolvere periodicamente in modo da rimuovere eventuali granelli dal pavimento
  • utilizzare la pulizia ad umido al massimo una volta alla settimana e con panno ben strizzato
  • trattare il pavimento con i prodotti protettivi consigliati dal produttore

Se vuoi saperne di più trovi tutto in questo approfondimento:

pulizia e manutenzione del pavimento in legno

Rilevigare e riverniciare un vecchio parquet

Sia i parquet massicci che molti tipi di parquet prefiniti ci consentono di essere levigati e riverniciati. Le operazioni di rinnovo non sono semplicissime da attuare e sono piuttosto invasive: è necessario svuotare la casa, togliere porte e battiscopa e non si può abitare finché la vernice non è perfettamente indurita.
Ma è una operazione ideale da effettuare prima di entrare in casa o quando la si lascia per traslocare in una nuova e permette di ottenere un pavimento in legno "come nuovo". 
Qui puoi vedere come viene realizzata:

Levigatura e verniciatura di un vecchio parquet

Perché il pavimento in legno? I vantaggi...

Ma facciamo un passo indietro,  perché scegliere un pavimento in legno? 

Potrei risponderti che sul legno si sta bene scalzi, che valorizzerà il tuo arredo, che è un buon isolante, che lo potrai rinnovare nel tempo facendolo ringiovanire a tuo piacimento... oppure che acquistandolo darai una piccola mano al pianeta!

Le piante costituiscono tra il 95 ed il 99% della biomassa del nostro pianeta e senza le piante gli animali (noi compresi) non esisterebbero. La vita stessa sul pianeta non esisterebbe.

Utilizzare una pianta per realizzare i pavimenti di legno di casa tua significa utilizzare una risorsa potenzialmente inesauribile. Anche perché se tu (e tanti come te) scelgono il legno renderai conveniente, per chi possiede un terreno, piantare piante. Solo se il mercato del legno cresce ci sarà un incentivo a coltivare piante anziché soia o mais... A patto che tu comperi legno certificato FSC, cioè da coltivazioni e non legno rubato a foreste primarie!

Il parquet è, quindi, sostenibile, riciclabile e per produrlo si utilizza meno energia di qualsiasi altro pavimento.  Posarlo a casa tua significa togliere dall'ambiente una quantità di anidride carbonica che se ne rimarrà tranquilla a casa tua, sotto forma di legno.

Insomma puoi anche decidere di non comperare da noi, da Pellizzari, il parquet, ma se lo acquisti farai del bene a te e al pianeta. E quindi, indirettamente, anche a noi! Per cui grazie in anticipo! 

A tal proposito abbiamo scritto un articolo sul perchè la scelta del parquet sia ecologica e faccia bene all'ambiente: 5 motivi per cui posare parquet fa bene all'ambiente

Parquet rustico a Vicenza

I vantaggi di un pavimento in legno 

Se stai valutando quale pavimento mettere nella tua casa, è giusto che tu sappia vantaggi e svantaggi dei pavimenti in legno. 
Iniziamo dai vantaggi del parquet:

  • è un materiale leggero: il legno pesa meno di 8 kg al metro quadrato contro almeno il doppio, ad esempio, di un grès porcellanato che ne pesa circa 20
  • è semplice e veloce da posare: i moderni prefiniti ci consentono di posare una intera abitazione di circa 100 metri quadrati in due giorni
  • è subito calpestabile: non appena la colla si indurisce il pavimento in legno si può abitare 
  • il parquet non è soggetto a "mode". Un pavimento in legno non dà una data all'abitazione.
  • una pavimentazione in legno aumenta il valore dell'immobile.  Prova a leggere gli annunci delle agenzie immobiliari e ti capiterà di leggere "parquet in zona notte" oppure  "parquet nelle camere" etc. 
  • aumenta l'isolamento acustico: il legno ha la capacità di "assorbire" meglio i rumori in quanto più morbido rispetto ad altri materiali
  • aumenta l'isolamento termico: il legno è un isolante termico! 
  • un assito di legno a pavimento aumenta il benessere percepito all'interno della casa, aumenta la sensazione di confort 
  • un parquet è ideale nella sovrapposizione: se non ti piace la piastrella a pavimento puoi sovrapporre con facilità un parquet
  • è un materiale naturale, rinnovabile, a bassissimo impatto ambientale.
  • un tavolato in legno è facilmente ripristinabile sia nella struttura che nel colore, a patto che lo spessore della parte nobile del legno sia sufficiente
  • è diventato più economico: un tempo era un materiale per pochi ma oggi lo si può trovare anche a meno di 30 euro (attenzione, però, ai materiali di importazione!)

Parquet in noce a spina

Opinioni negative sul parquet in legno

Oltre ai vantaggi è il caso di esaminare anche gli svantaggi o, meglio, i problemi dei pavimenti in legno (reali o percepiti). 
Sicuramente anche tu avrai sentito alcune di queste obiezioni o domande.

I dubbi: "il legno si macchia?" 

Questo dipende dal tipo di trattamento di protezione che viene fatto sul legno. Certamente il legno ha bisogno di essere protetto ed i due metodi più utilizzati in questo senso sono la vernice oppure l'olio. La vernice protegge il legno dalle macchie grazie ad un film superficiale che non lascia passare gli agenti macchianti, mentre l'olio impregna e satura le fibre del legno. 

Dei due l'olio è la difesa più vulnerabile ma anche la più semplice da ripristinare. 

 

Ne abbiamo parlato qui, chiedendoci: meglio olio o vernice?

I dubbi: "il legno si graffia facilmente?"

Il parquet a pavimento è più morbido di una piastrella in ceramica, di un pavimento in marmo, di una veneziana. Per cui si, si può graffiare.

Alcune essenze di legni sono più resistenti di altre, così come alcune verniciature garantiscono una resistenza al graffio decisamente superiore rispetto ai trattamenti del passato. 

Il momento peggiore è durante i lavori di costruzione o ristrutturazione di casa: per questo va installato per ultimo e va protetto durante i lavori con un tessuto non tessuto e con delle tavole se si devono usare scaletti o impalcature al di sopra. 

 

Nell'uso quotidiano graffi profondi o lesioni sono rari. In ogni caso si può ovviare a questi inconvenienti sostituendo la tavola rovinata oppure rilevigando tutto il pavimento e riportandolo "a nuovo" con un nuovo trattamento (vernice o olio). 

 

Se vuoi avere dei parquet a pavimento più pratico puoi acquistare un parquet anticato. Ci sono varie lavorazioni superficiali che potete far fare al vostro tavolato come le piallature a mano, la tarlatura o la morciatura. Più lavorazioni combinate renderanno irriconoscibili i graffi successivi da quelli... fatti in fabbrica! 

Pavimento in legno "antichizzato" a Vicenza

I dubbi: "sicuri che il parquet vada bene sull'impianto a pavimento?"

25 anni fa, quando la tecnologia degli impianti radianti a pavimento non era così diffusa, far convivere impianti di riscaldamento a pavimento e parquet era difficile: il legno impediva il passaggio del calore ed il massetto radiante "seccava" eccessivamente le tavolette del parquet.

Oggi, con l'esperienza di migliaia di lavori, abbiamo imparato a far convivere il pavimento in legno con l'impianto a pavimento e lo facciamo senza problemi su centinaia di case all'anno qui a Vicenza e Verona.

Chiaramente occorre che l'impianto radiante sia realizzato tenendone conto, che  il massetto per l'impianto a pavimento segua certi criteri di esecuzione, che venga fatto lo shock termico e che vengano seguite certe accortezze prima della posa.

Ma se vengono rispettate queste tecniche, non avrai problemi! 

 

Dubbi: "Il parquet va bene per luoghi di grande transito? Negozi, centri commerciali... "

Ehm... sei mai partito dall'aeroporto di Venezia? Il pavimento è in parquet, ed è lì da più di 20 anni.

Lo stesso per l'aeroporto di Copenhagen.

Ci sono anche locali pubblici (bar o ristoranti) a traffico intenso con pavimenti in legno. Ricorda la facilità di ripristino rispetto ad altri materiali che richiedono la sostituzione totale, anziché la riverniciatura. 

 

Dubbi: "posso comperare il parquet? ho un cane!"

Anche questa è una leggenda da sfatare. Molto dipende dalle dimensioni del cane, ma anche dal tipo di parquet che sceglierai. Il modo migliore, però, di affrontare questo argomento è di parlarne con chi ha un cane ed ha anche un pavimento in legno: il nostro Roberto.

Nell'articolo che ha scritto troverai tutte le informazioni a riguardo:

CANE E PARQUET IN LEGNO, CONSIGLI

Dubbi: "Il legno è igienico?"

Se questo è il tuo timore, abbiamo la soluzione perfetta per te. Oggi è possibile acquistare dei pavimenti in legno protetti con una vernice antibatterica che, grazie agli ioni di argento, evita il proliferare dei batteri sul tuo pavimento in legno. Da qualche anno proponiamo anche le piastrelle antibatteriche, e finalmente questo trattamento è disponibile anche per il mondo dei pavimenti in legno. 

Ce ne parlano, in questo video, Maria e Chiara. 

Watch Parquet con vernice antibatterica agli ioni d'argento on YouTube.

Il pavimento in legno antibatterico, spiegato da Chiara e Maria

Dubbi: "Quante volte si può rilevigare un prefinito?"

Il prefinito ha uno strato di legno nobile di 3 o 4 millimetri, quindi effettivamente consente di essere rilamato al massimo tre volte. Un pavimento in legno massiccio può essere levigato anche 6/7 volte. Ma ogni quanto si rilevigano i pavimenti in parquet? 
 

Pavimento in legno: la levigatura
La fase di levigatura di un pavimento in legno è una operazione piuttosto invasiva: comporta trasloco dei mobili, smontaggio delle porte, rumori e disagi 


Ma, mediamente, i nostri clienti rilevigano un pavimento in legno moltissimi anni dopo la posa. Mi è capitato raramente di farlo dopo meno di 20 anni, solitamente i tempi sono più lunghi. ll che significa che per almeno 80 anni il tuo pavimento prefinito in legno ti può far compagnia. 

Se poi scegli un legno massiccio, anziché un prefinito, beh... ci sono pavimenti in palazzi storici che hanno 3 o 4 secoli.

Dubbi: "La manutenzione di un pavimento trattato ad olio è difficile?"

Anche qui: un tempo lo era, si.
Ma oggi non più.

Sono stati fatti tantissimi passi avanti ed oggi esistono prodotti e tecniche che ti facilitano la pulizia ma anche la manutenzione. Abbiamo scritto un articolo su come si fa la manutenzione di un parquet oliato.

Pavimento multicolor a spina di pesce, Vicenza

Dubbi: "per fare i pavimenti in legno si distruggono le foreste?"

Certo, ma solo se scegli delle essenze di parquet esotiche e non coltivate.

Da noi, per esempio, troverai solo parquet da legno coltivato e certificato FSC. Questo significa che gli alberi provengono da foreste coltivate in modo sostenibile, in cui vengono piantati più alberi di quelli che vengono prelevati. 

Pensaci: acquistando un pavimento in legno (certificato FSC) farai del bene all'ambiente perché stimolerai la coltivazione di alberi, ne incrementerai il numero ed il benessere dell'ambiente perché:

  • gli alberi intrappolano la CO2 (e fanno diminuire l'effetto serra)
  • producono ossigeno (e respiriamo meglio tutti)
  • la lavorazione del parquet non produce inquinamenti, né emissioni massive di CO2
  • il legno dura a lungo e si può "rigenerare" con facilità anche dopo molti anni. Non diventerà un rifiuto da smaltire come altri pavimenti. 
Parquet in legno a Vicenza

Dubbi: "Il parquet in legno è il pavimento più caro?"

Se ti accontenti di un parquet "fuori misura", cioè con delle tavole di misura leggermente inferiore nella lunghezza o nella larghezza spenderai sicuramente meno. Se poi accetti che ci possa essere qualche fiammatura o qualche nodo, il costo scende ancora. Ovviamente quanto il prezzo di un prodotto scende occorre fare molta attenzione perché raramente è un affare... è molto più probabile che nasconda dei problemi.

Dubbi: "Il parquet in legno va bene solo per lo stile classico?"

Assolutamente no: esistono dei pavimenti in legno moderni che soddisfano anche lo stile contemporaneo o minimal dell'arredamento. 

Dubbi: "il legno teme l'umidità! E se mi si allaga la casa?"

Questa preoccupazione è corretta: in caso di allagamento il legno si gonfia deformandosi fino a sollevarsi nei casi più gravi. Abbiamo dedicato un articolo ai problemi del parquet con l'umidità

Pavimenti in legno ed umidità
Il legno teme l


Ma anche qui ci viene in aiuto la tecnologia: esistono dei rilevatori d'acqua, delle sonde, che si mettono a livello del pavimento e che azionano la chiusura dell'acqua in caso di allagamento. 
Inoltre è molto importante scegliere un prefinito in legno che abbia uno strato di supporto ben costruito in grado di sopportare l'umidità. 

Articoli sul parquet 

Qui di seguito troverai una serie di articoli che costituiscono una vera e propria guida all'acquisto del parquet. Ti forniremo tutte le conoscenze indispensabili per acquistare un pavimento in legno.
Scorri fino a trovare i link ai vari argomenti e divertiti ad esplorare questo meraviglioso mondo! 

Pavimenti in legno realizzati a Vicenza e Verona

Approfondimenti