Legno flottante o incollato?

Due differenti modalità di posa di un pavimento in legno

30/06/2023

A queste differenti modalità di posa corrispondono due filosofie molto diverse tra loro: in questo articolo esaminiamo pro e contro, senza pretendere di dirimere una questione che impegna da anni due schieramenti opposti.

 

Argomento Wiki
Posa del parquet

Parquet, flottante o incollato? 

Nelle province di Vicenza e Verona, in cui ci troviamo prevalentemente ad operare, la posa incollata dei pavimenti in legno rappresenta la stragrande maggioranza degli interventi, mentre la posa flottante è richiesta solo da un minor numero di clienti e professionisti.

Qual è la differenza tra i due sistemi di posa del parquet? Perchè scegliere l'uno o l'altro?

Questa è una delle scelte che deve affrontare il cliente quando si trova ad acquistare un pavimento in legno, oltre a dover decidere se vuole un pavimento massiccio o prefinito, oppure se il trattamento di protezione deve essere ad olio o a vernice. Cerchiamo di fare chiarezza o quantomeno di fornire alcune indicazioni utili.

Ti anticipo i vantaggi e gli svantaggi delle due pose che spiegherò, più in dettaglio, nell'articolo: 

 

TIPO DI POSA VANTAGGI SVANTAGGI
Incollata

Pavimento molto stabile
Qualità percepita del pavimento migliore
Adatto ad ogni schema di posa

Pavimento non recuperabile in caso di cambio casa
Il fondo di posa deve essere compatto e perfetto
Più costosa
Tempi più lunghi per essere calpestabile
Flottante  Posa più rapida
Pavimento recuperabile
Costo minore
Si posa anche su fondo non compatto, con massetto che sfarina (bleeding)
Meno stabile
Presenza degli "antipatici" giunti di dilatazione
Non adatto ad ambiente umido (bagno)
Non adatto a schemi di posa particolari
Solo per tavole di grandi dimensioni

 

Posa parquet rovere color creta, Vicenza

Cos'è la posa flottante del parquet?

 
È possibile grazie al moderno multistrato

La disponibilità di parquet multistrato - il cosiddetto prefinito due strati o prefinito tre strati - ti permette oggi di poter realizzare un pavimento senza doverlo incollare definitivamente al fondo. Questa modalità di posa si definisce "flottante" o "galleggiante". 
La posa flottante avviene quando un parquet viene semplicemente appoggiato ad un piano di posa (tipicamente un pavimento esistente o massetto), interponendo un materassino al di sotto del parquet che risulterà, quindi “flottante” o “galleggiante”. 

 

Meglio su pavimento esistente o su massetto?

Come abbiamo appena scritto il piano di posa può essere rappresentato da un pavimento esistente oppure da un massetto. Si preferisce la sovrapposizione su pavimento esistente quando si vuole realizzare un intervento poco invasivo in casa, mentre la posa su massetto si realizza nel caso di nuova abitazioni oppure in caso di intervento "radicale", in cui si preferisce demolire completamente il pavimento esistente.
 

Approfondisci: il MASSETTO per il pavimento in legno

 
 
Con o senza colla tra gli elementi?

La posa può essere fatta a secco, se l’incastro tra una tavola e l’altra è a click autobloccante oppure può avvenire con colla vinilica da inserire nell’incastro maschio-femmina.  
Il pavimento dovrà essere appoggiato su di un materassino  (a meno che non sia già preincollato sotto alla tavola) che funge da appoggio, che "ammortizza" e distribuisce i carichi e crea l'isolamento acustico necessario per ridurre sia la trasmissione dei suoni ai locali sottostanti che lo spiacevole effetto rimbalzo del suono del calpestio, il cosiddetto "effetto drum".

Parquet posato su sabbia a Montemezzo (Vicenza)

Per rendere abitabile questo sottotetto è stato posato un parquet posato a colla su sottofondo a secco. Per scoprire le varie fasi della posa, clicca qui:

Sottotetto a Montemezzo 

La posa flottante del parquet è adatta a chi…

Gli appassionati di posa flottante consigliano questa modalità di installazione del parquet adducendo diversi vantaggi, tra i quali:

 

Risolve interventi critici

La posa flottante è consigliata in diversi casi critici, ad esempio ai clienti che devono posare un pavimento in legno su di un sottofondo sconnesso e ruvido.

 

Il parquet può essere recuperato

Se vuoi avere la possibilità in futuro di smontare facilmente il parquet, per sostituirlo o, magari, per riposarlo in un altro luogo la posa flottante, in parte, soddisfa questo desiderio. Va, infatti, precisato che sarà recuperabile solo parte del parquet. Infatti stanze diverse avranno tavole tagliate, magari nella lunghezza: queste tavole difficilmente potranno essere recuperate.  

 

Meno chimica in casa

Il pavimento in legno galleggiante, secondo molti bioarchitetti, è più indicato per chi è attento all’ambiente e alla salubrità della propria abitazione in quanto consente di evitare l'utilizzo di collanti chimici per far aderire il parquet al massetto. Insomma si evita di mettere all'interno della casa - già satura di prodotti chimici - un ulteriore sostanza artificiale. 

 

Isolamento acustico

Un altro motivo per scegliere la posa flottante è l'esigenza di ridurre il passaggio di rumore dal piano di calpestio agli ambienti sottostanti. Il materassino, al di sotto del parquet, influisce notevolmente nel ridurre il rumore del calpestio percepito da chi abita al piano di sotto rispetto ad incollare direttamente il parquet sul fondo di posa.

Se ti interessa approfondire il problema della trasmissione dei rumori ai piani sottostanti ti consigliamo di leggere questo articolo:

pavimenti ed acustica

 

Preservare il sottostante

Infine è la scelta ideale per chi vuole preservare un pavimento sottostante da non rovinare: si pensi alla necessità di sovrapporre un pavimento in legno su di un prezioso pavimento in marmo o in veneziana, magari per poter dare in locazione i locali. 

Parquet in rovere, incollato ad Arzignano, Vicenza

In questa abitazione è stato posato un parquet in rovere. Per vedere la ristrutturazione della casa completa, clicca qui:

Ristrutturare ad Arzignano 

La posa incollata del legno 

 
Definizione

Questo tipo di posa è la più conosciuta ed anche la più utilizzata nelle provincie di Vicenza, Verona e Padova, dove lavoriamo. Questa modalità di installazione prevede di incollare, tramite appositi adesivi il tuo parquet direttamente sul piano di posa. 

 

 
Requisiti di massetti e piani di posa

Questa posa deve essere fatta su un piano di posa solido, asciutto, pulito e piano. Nel caso di incollaggio su massetto questo deve avere una percentuale di umidità minima e verificata. Condizioni simili valgono anche per la posa in sovrapposizione su pavimento esistente, anche qui prima di posare il parquet va verificata l'umidità delle piastrelle, per esempio.
 

 

Massetti radianti

L'incollaggio può essere eseguito sia su di un pavimento esistente sia su un massetto cementizio con le opportune prescrizioni e precauzioni in caso di massetto radiante, cioè di massetto che incorpora un impianto di riscaldamento a pavimento.

Alcune indicazioni importanti sulla presenza di umidità nei piani di posa. Vediamo alcune possibilità:

  • Pavimentazione in vecchie piastrelle con umidità inferiore al 2%.
    Le precauzioni da adottare prima della posa sono quelle di pulire bene la superficie, togliendo la patina di untuosità e grasso che comprometterebbe l'adesione. Al fine di aumentare il grip la superficie deve essere abrasa con apposito disco abrasivo o unghiato. Una volta effettuata l'abrasione meccanica vanno eliminate polvere e redisui di piastrelle. Infine va applicato un promotore di adesione (primer agrappante)
  • Pavimentazioni in vecchie piastrelle con umidità compresa tra il 2 ed il 5%.
    Una percentuale di umidità superiore al 2% richiede ulteriori precauzioni perchè è superiore a quella consigliata. Vanno comunque eseguite le operazioni di lavaggio, sgrassaggio, abrasione meccanica. Oltre al promotore di adesione va prevista anche l'applicazione di un primer che faccia da barriera per la risalita dell'umidità. 
  • Massetto tradizionale in sabbia e cemento: verificare con igrometro al carburo se l'umidità presente nel massetto è inferiore al 2%. In quel caso non occorre fare nulla. Se l'umidità e compresa tra il 2 ed il 5% va prevista l'applicazione di un primer "impermeabilizzante". Se è superiore al 5% non si può posare.
  • Massetto in anidrite: in questo caso la percentuale di umidità deve essere inferiore allo 0,5%. Il massetto va inoltre trattato sia meccanicamente, mediante abrasione superficiale, che con una mano di promotore di adesione.
  • Massetti su impianto di riscaldamento a pavimento: Prima della posa del parquet va eseguito lo shock termico. Una volta eseguito si spegne l'impianto radiante e, dopo 2 giorni, si esegue un test dell'umidità che deve essere inferiore al 1,7%,

 

Norma di riferimento: UNI 11371

Posa pavimento in legno a Verona

È adatta a chi…

…vuole una sensazione più solida sotto i piedi, a chi non vuole vedere giunti tra una stanza e l’altra, a chi vuole posare il parquet anche in bagno e a chi ha il riscaldamento a pavimento.

Parquet flottante a spina di pesce ungherese, Vicenza

Il parquet posato in questa abitazione è in rovere, morciato spazzolato e verniciato. Lo schema di posa è particolare: spina pesce ungherese con listelli molto grandi. Per scoprire la ristrutturazione dell'attico, clicca qui:

Attico a Vicenza 

Ogni posa ha il suo.. parquet!

Sul mercato esistono molti tipi di parquet ma non tutti possono essere posati flottanti.

 

Massello o prefinito? 

Iniziamo con il dire che, salvo rare eccezioni, il parquet in legno massello si posa solo mediante incollaggio (o si inchioda su magatelli). Le eccezioni, sono i casi in cui il massello abbia dimensioni sufficienti ed un sistema di aggancio a click con un incastro che lo blocchi. Solo in quel caso potrà essere posato  flottante.
La grande famiglia dei parquet prefiniti, caratterizzati cioè da uno strato di legno nobile e da un supporto multistrato, generalmente ammettono la posa flottante. Vanno posati rigorosamente a colla solamente quelli di minore dimensione (i formati listoncino e listone).
I formati più grandi (dal maxilistone alla tavola) possono essere posati sia a colla che flottanti. 

 

L'incastro "giusto" per la posa flottante

L'aggancio, cosiddetto,  a click connect che connette ed aggancia in modo stabile e definitivo le tavole di parquet favorisce sicuramente la posa flottante. Ma sono molti i produttori che garantiscono la posa flottante anche con un semplice incastro maschio o femmina. In quest'ultimo caso è necessario stendere un po' di colla vinilica nel maschio. 

incastro clic connect per posa flottante
 
Il fondo di posa

Anche le condizioni dei fondi di posa influiscono sulla scelta: un massetto cementizio perfettamente asciutto accetta sia la posa a colla che un pavimento flottante.
Ma se il massetto è ancora (leggermente) umido e c'è urgenza di portare a termine il lavoro è consigliabile una posa flottante con un telo in PVC antiumidità sotto il tappetino. Va preferita la posa flottante nel caso in cui ci si trovi di fronte ad un fondo in piastrelle non planare, con dislivelli tra una piastrella e l'altra oppure tra stanze diverse.

Posa pavimento in legno

Posa pavimento in legno a spina pesce in questa abitazione: in tutta la zona notte abbiamo posato, a colla, questo rovere chiaro che abbiamo fatto entrare anche nei due bagni.

Clicca qui per vedere questa realizzazione: Pavimenti e bagni a Lonigo

Quali collanti per il parquet?

Nel caso tu abbia deciso di utilizzare il sistema a colla è molto importante la scelta del giusto collante che dovrà essere:

  • tenace, per riuscire a mantenere la presa sui differenti fondi di posa
  • privo di acqua, perché il legno rimanga il più possibile entro i limiti previsti dalle norme di riferimento
  • elastico, cioè in grado di assecondare, senza cedere, i naturali movimenti del legno
  • a bassa emissione di VOK, cioè di sostanze volatili inquinanti

I parquet vengono incollati mediante adesivi a base di resina monocomponente o bicomponente, oppure con adesivi a base di silati (per esempio quelli di Mapei).

 

Collanti economici e costosi

Troverai in commercio colle che hanno una incidenza al metro quadrato inferiore ad un 1,00 €/mq. ed altre che possono incidere fino a 5,00 €/mq. Il nostro consiglio è quello di investire nel collante migliore. Tieni presente che il collante è importantissimo: deve tenere agganciato il legno al cemento. Per riuscire a tenere assieme due elementi così diversi l'aggancio deve essere tenace ma anche elastico. Risparmiare potrebbe significare incorrere in problemi futuri. 

L'adesivo giusto per la posa a colla del parquet

 
Esempio di adesivo corretto per l'incollaggio

Abbiamo visto quali sono i requisiti da considerare per scegliere la colla giusta per il tuo parquet. Tra i prodotti più utilizzati c'è sicuramente Ultrabond Eco S Plus. Si tratta dell'adesivo monocomponente proposto da Mapei per incollare il parquet. Questo monocomponente a base polimeri non contiene acqua, solventi, ammine e resine epossidiche. Cosa più importante è a bassissima emissione di VOC e totalmente esente da emissioni di metanolo. Molti sanno quali danni irreversibili provocavano gli adesivi per il parquet del passato agli operatori e quindi la cosa più importante è che il prodotto non sia tossico per chi lo utilizza e per l'aria che tutti respiriamo. Ultrabond Eco si più utilizzare sia per incollare il parquet multistrato che il parquet massiccio e lo si può utilizzare sia per massetti tradizionali per il parquet, sia in caso di massetti rapidi o in anidrite.

Posa del parquet: incollata o flottante?

Posa flottante: il materassino sottopavimento

 
Quanti tipi di materassini?

Come abbiamo visto la posa flottante del parquet richiede l'inserimento di un materassino. Questo materassino può avere determinate caratteristiche che migliorano le performance del pavimento e può essere scelto tra diversi modelli. Il più comune è quello costituito da più strati di polietilene di elevata densità. Il polietilene potrà essere goffrato e serigrafato ed eventualmente contenere un film alluminato che ne migliora le performance.
Esistono anche materassini in polipropilene espanso ad alta densità, disponibili anche con rivestimenti su ambo i lati con un tessuto tecnico. Per chi preferisce i prodotti naturali esistono anche i materassini in sughero oppure in fibra di kenaf o derivati da altri vegetali.

 

Norme sui materassini

Premesso che la scelta del materassino dipenderà dalle necessità da soddisfare, ci sono anche dei requisiti che valgono per tutti i materassini, indipendentemente dal tipo. Nel 2014 è stata, infatti, pubblicata la norma tecnica Uni/CEN ts 16354 che riguarda le caratteristiche dei materiali da posare sotto la pavimentazione. La norma specifica i requisiti minimi di efficienza e le modalità di classificazione degli stessi. 
I requisiti principali li elenchiamo qui di seguito.

 

Conformabilità del materassino 

È importante che il materassino abbia la capacità di inglobare eventuali piccoli asperità del fondo, piccole differenze di quote come ad esempio i dislivelli minimi tra una piastrella e l'altra. Quanto più soffice e spesso è il materassino, tanto maggiore è la classe di conformabilità del materiale, cioè la sua capacità di adattarsi a piccoli dislivelli.

 

Resistenza a compressione

Il sistema composto di pavimento flottante e isolante acustico deve garantire l’adeguata resistenza a compressione. Quando il pavimento è sottoposto a carichi concentrati (armadi, pianoforte, tavoli, librerie) sia il listello di parquet sia l'incastro non devono deformarsi eccessivamente arrivando alla rottura. Maggiore è la pressione necessaria per ottenere una deformazione data, migliore è la classe di resistenza a compressione del materassino.

 

Scorrimento viscoso a compressione.

Oltre alla resistenza alla compressione sotto carichi puntuali del materiale isolante, appena vista, va considerato anche lo schiacciamento che esso può subire con il passare del tempo quando è sottoposto in modo permanente ad un carico distribuito. Questo è detto scorrimento viscoso. Maggiore è la forza necessaria per produrre una deformazione superiore a 0,5 mm, migliore è la classe di resistenza a scorrimento viscoso del materassino.

 

Resistenza al carico dinamico

Fondamentale caratteristica del sotto parquet è il comportamento a lungo termine sotto carico ciclico: è il caso, ad esempio, del continuo transito di persone su pavimentazioni di luoghi pubblici o palestre. Maggiore è il numero di cicli, ad una data forza, necessarie a provocare lo schiacciamento del materassino, migliore è la classe di resistenza al carico dinamico del materiale.

 

Isolamento da rumore di calpestio

Abbiamo dedicato un approfondimento a questo argomento, che trovi qui: pavimenti ed isolamento acustico. Nel caso di posa flottante il materassino ha una importante responsabilità nel prevenire la diffusione ai locali sottostanti di rumori da calpestio. 

 

Isolamento da rumore riflesso (drum sound)

Il Drum sound indica il livello di rumore riflesso generato su un parquet o un laminato posato flottante, quando sulla superficie agisce una sorgente inpettiva (come i passi). Il dramma sound si misura in "sone": minore è il valore espresso in sone e migliore è la classe acustica del materassino.

 

Resistenza all’impatto

Il materassino deve avere caratteristiche tali da consentire di mantenere intatto il pavimento soprastante in caso di impatto violento di corpi solidi che vi cadono al di sopra. Maggiore è la capacità del materassino di distribuire l'impatto in un area vasta, migliore sarà la sua classe di resistenza all'impatto. 

 

Resistenza termica 

Pochi millimetri di materassino non sono certo sufficienti per garantire un isolamento termico rilevante. Ma il materassino può contribuire ad alleviare la sensazione di "pavimento freddo" e a proteggere il parquet dagli sbalzi termici derivanti da locali non riscaldati sotto alla stanza in cui si va a posare un parquet flottante. 

 

Resistenza all'umidità

Anche qui non possiamo aspettarci che un materassino risolva i problemi di risalita di umidità, ma un materassino con un elevato indice SD garantisce una migliore protezione per il parquet posto al di sopra rispetto alla presenza di umidità nel letto di posa. 

 

 

Posa incollata o flottante su impianto a pavimento?

 

Molte aziende nello loro schede tecniche indicano come sia possibile posare il parquet da loro prodotto su impianto a pavimento, sia con il metodo dell'incollaggio sia con la posa flottante. Ma qual è il metodo migliore su impianto radiante? È preferibile la posa a colla o quella galleggiante?

 

Ogni caso è differente

Prima di rispondere occorre fare alcune premesse:

  • non tutti gli impianti radianti sono uguali, ce ne sono con caratteristiche e performance molto differenti.
  • la stessa considerazione vale anche per il parquet: cambiano spessori, stratigrafia (due, tre o più strati) specie legnosa
  • anche le colle da legno non sono tutte uguali
  • le abitazioni non sono tutte uguali, ci sono case con involucri molto performanti (pensiamo alle moderne case prefabbricate in legno) ed altre magari realizzate negli anni '70 quando i costi dell'energia per scaldare non erano così importanti e l'attenzione all'ambiente doveva ancora nascere

 

Caratteristiche dell'impianto importanti per la scelta

Insomma per fare un confronto sensato occorrerebbe eliminare queste variabili e lavorare su ipotesi costanti. In ogni caso proveremo ad analizzare la questione e dare risposte per quanto possibili valide in generale. Ma prima occorre approfondire alcune caratteristiche dell'impianto e del "sistema parquet" che vanno scelte e considerate.

Iniziamo con il dire che:

 
Impianto radiante scalda per conduzione

Iniziamo con il dire che il calore si può trasmettere per convezione, irraggiamento e conduzione. Quello che ci interessa è l'ultimo: la conduzione che è il calore che si propaga da un corpo ad un altro. Dal liquido caldo contenuto nei tubi al massetto e dal massetto al legno. Per fare un esempio è lo stesso principio per cui si scalda un cucchiaino immerso nel tè caldo. Ma a differenza del tè caldo, l'impianto radiante lavora a bassissime temperature.

 
Impianto radiante scalda a bassa temperatura

La temperatura della superficie pedonabile del pavimento radiante è prevista in termini normati e unificati in 28 - 29°C e non può essere più elevata per motivi di salubrità. Anche qui esistono disposizioni e normative che regolano la questione, Tali norme che sono state emanate dopo i problemi sorti con i primi impianti a pavimento che lavoravano ad alte temperature.

 
L'impianto radiante funziona a contatto diretto

A confronto con il collante l'aria ha una conducibilità termica minore, questo significa che non lascia passare il calore con la stessa facilità di uno strato di colla. La conducibilità termica di un collante medio è generalmente circa 15 volte superiore a quella dell'aria ed i termotecnici considerano il collante analogo al legno in termini di conducibilità.
Per lo stesso principio nel massetto viene aggiunto un fluidificante che ha lo scopo di "disareare" l'impasto permettendo una migliore conducibilità termica del manufatto.
Se il collante ha una conducibilità simile al legno, qual è la conducibilità termica del materassino che dobbiamo porre al di sotto del pavimento in legno in caso di posa galleggiante? I cosiddetti "tappeti sottopavimento" generalmente prodotti con resine espanse a media densità e quindi contengono aria.

Agli effetti del flusso di calore da considerarsi in condizioni di normale esercizio il pavimento radiante che utilizza il collante sarà più efficiente del pavimento che utilizza un materassino sottopavimento.

 

Gli strati isolanti di sottofondo e l'influenza sul sistema

Per migliorare ed ottimizzare la performance di rendimento di un pavimento riscaldato la serpentina che trasporta l'acqua calda è posta su di uno strato isolante di spessore variabile e di cui esistono molte tipologie differenti. Il compito dell'isolante è quello di ridurre al minimo il trasferimento del flusso di calore verso il basso (al di sotto della serpentina) e proiettarlo, invece, verso l'alto (verso il pavimento in legno). È importante che venga progettato correttamente questo strato isolante che dovrà tenere conto del potere isolante del legno e "vincerlo".

 

Legno massello o prefinito?

Ci sono ricerche che dimostrano che il legno massello ha una maggiore conducibilità termica rispetto al legno multistrato prefinito. Questo esito, condiviso tra gli operatori di settore, non ci aiuta molto. Su impianto a pavimento, infatti, pur avendo una migliore conducibilità ha una minore stabilità. Per cui nonostante questo viene generalmente scelto di utilizzare il parquet prefinito.

 
Tipo di legno?

I pavimenti in legno sono diversamente funzionali agli effetti della loro conducibilità termica in relazione alla loro natura (conifere o latifoglie) e al loro spessore (troviamo multistrati da 8 a 20 millimetri). 

 

In conclusione, considerando un pavimento multistrato su un impianto radiante correttamente progettato e dotato di pannelli isolanti molto performanti si può ragionevolmente supporre che il pavimento incollato assicuri una maggiore conducibilità termica complessiva a parità di spessore del sistema. Il principale fattore differenziante sta nella necessità di interporre un materassino, un "tappetino sottopavimento" che produce una separaione fisica tra il rivestimento ed il massetto radiante con interposizione di aria che non favorisce la conduzione del calore del massetto rallentando il flusso di calore nella direzione prevista. 
Ciò non esclude la possibilità di impiego di pavimentazioni flottanti che però richiederanno maggiori potenzialità di esercizio, uno strato di isolante più performante e quindi maggiori costi.
Teniamo sempre presente che su impianto radiante vanno accettate e tollerate le formazioni di fessure dovute al ritiro dimensionale delle tavole.

 

 

 

 

Giunti sul parquet flottante e normative

Uno dei motivi per cui la posa flottante del parquet viene scartata è per la necessità di mettere in opera dei giunti di dilatazione. La presenza dei giunti - seppure coperti con profili dello stesso colore del parquet - finisce per inficiare il risultato estetico del pavimento. La domanda, pertanto, è: ma sono obbligatori?

 
Li prescrive la norma Uni

L'obbligo di dividere il pavimento in parquet "a zone" e di installare dei giunti di dilatazione è previsto dalla norma UNI 11368 che li rende obbligatori per parquet flottanti su ambienti con superfici di lunghezza superiore ai 12 metri e larghezza superiore agli 8 metri.

 

Le dimensioni del giunto

Sempre secondo le norme Uni il giunto, deve avere la dimensione di almeno 30/40 mm e dovrà essere nascosto da un profilo "coprigiunto" che viene installato al di sopra del giunto stesso.

 

Dove vanno posizionati i giunti?

I giunti vanno disposti

  • in corrispondenza di soglie tra un ambiente ed un altro
  • come raccordo tra due diverse pavimentazioni
  • in prossimità di pilastri o altri elementi che interrompono la pavimentazione
  • nel perimetro della pavimentazione, in prossimità delle pareti, e saranno poi coperti da opportuni battiscopa di spessore idoneo a coprire il giunto perimetrale
  • in prossimità di portefinestre

 

Quale è il motivo per cui è obbligatorio inserire un giunto?

L'obbligatorietà deriva dalla funzione che svolge il giunto e cioè: assorbire le dilatazioni volumetriche legate al comportamento igroscopico del legno.

 

E se non voglio inserire i giunti?
L'unico modo per evitare di dover posizionare i giunti è abbandonare l'idea della posa flottante e scegliere un parquet incollato. La colla, come abbiamo visto, dovrà essere tenace ed elastica in modo da ammortizzare le minime variazioni dimensionali che si produrranno nel pavimento.

 

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Commenti

Salve,
Con pavimento radiante che tipo di posa suggerite?

Grazie
Gabriele

PS complimenti per il sito!

06/08/2018 - Gabriele

Buongiorno Gabriele,
cerco di rispondere alla sua domanda in maniera tecnica, perché non tutte le essenze del legno si prestano alla posa flottante, mentre la maggior parte dei parquet si possono incollare.

A mio avviso per la posa flottante è auspicabile che il prefinito abbia determinate caratteristiche: 
-  un incastro detto a "click" che consenta di evitare la fessurazione tra le doghe
-  uno spessore di almeno di 15mm per dare una sensazione di solidità al calpestio.

Chiaramente devono essere rispettati alcuni requisiti di base anche nel supporto:
ad esempio si devono rispettare i giunti di dilatazione che sono stati previsti nel massetto; 
il massetto dovrà avere uno spessore costante in tutta la superficie;
dovranno essere rispettati i tempi di maturazione del massetto ed eseguito (dato che si tratta di impianto radiante) lo shock termico.

Al di sotto del pavimento in legno va interposto un materassino e, dato che si posa su impianto radiante, questo materassino dovrà essere certificato e consentire il passaggio del calore.

Come scrivo anche nell'articolo qui sopra, con la posa galleggiante c'è il vantaggio di non utilizzare elementi chimici come i collanti poliuretanici da legno che su di una superficie radiante potrebbero rilasciare VOC. Va detto che oggigiorno molti produttori hanno immesso sul mercato collanti certificati ecocompatibili e privi di solventi. 

La posa incollata, che solitamente io consiglio per la maggioranza dei pavimenti, da una sensazione al calpestio di compattezza e solidità e si possono evitare alcuni giunti di dilatazione (va comunque rispettata le norme sui giunti).

Quanto premesso per dirti che con il riscaldamento a pavimento si possono utilizzare tutti e due i sistemi di posa a patto che siano state rispettate alcune condizioni, in particolare i tempi di asciugatura del massetto e lo shock termico.
Ti ringrazio per la domanda ed il feedback positivo sul nostro sito

Buona giornata!

03/12/2018 - manager

Buonasera,
ho acquistato un parquet di 11 mm con strato nobile di 4,5. Verrà posato su un pavimento preesistente (anche se con una piccola pendenza) e a me piacerebbe che la posa fosse flottante mentre invece mi dicono che per il suo spessore deve essere per forza incollato. E' così? quale contro indicazione avrei se lo facessi posare flottante? Grazie mille

22/01/2019 - armando

Buongiorno Armando, 
le informazioni che ci fornisce non sono sufficienti per stabilire se il parquet acquistato può essere posato flottante. Avrei bisogno anche di sapere larghezza, lunghezza della tavola e stratigrafia (che strati ci sono sotto al nobile? di che materiale?). 
Nel catalogo del produttore o nella scheda tecnica del prodotto sicuramente sarà scritto se il legno può essere posato anche flottante o se deve essere posato solo a colla. 
Generalmente una tavola di piccole dimensioni (ex larghezza 70/80 mm. lunghezza 60/80 cm.) e realizzata in due strati (ad esempio betulla+nobile o multistrato di abete+nobile) non può essere posata flottante.

Le minori dimensioni della tavola impedirebbero stabilità e planarità del pavimento. 

grazie per la domanda,
buona giornata

23/01/2019 - manager

Per le aule di una scuola materna dove è previsto un pavimento in legno a listoni coca consigliate inchiodato, incollato oppure flottante ? grazie

11/02/2019 - PAOLO LEGNANI

Buon giorno Paolo
tutte e tre le pose vanno bene purchè nel rispetto delle normative vigenti.
Per esperienza scarterei la posa inchiodata perchè tecnicamente superata e la posa flottante per il problema acustico che hai letto nell'articolo, considera che in una scuola materna il traffico è molto elevato e spesso "irrequieto" :)
resta quindi la soluzione a mio parere più consona che è la posa incollata.

Aggiungo un'altra cosa, valuta attentamente la tipologia di legno, ad esempio nel tuo caso l'industriale prefinito potrebbe mitigare eventuali danni e soprattutto i segni dell'usura dovuti all'intenso utilizzo. Un'altra alternativa interessante potrebbe essere il bamboo density, attualmente uno dei materiali più simili al legno (il bamboo è classificato come erbacea) ma con resistenza al graffio/urto più alte

Grazie della domanda e buona giornata
Roberto

12/02/2019 - roberto@fratel…

Buongiorno, sono in procinto di posare un pavimento predefinito di larice vecchio la mia scelta per il tipo di legno e la dimensione dello spazio "vuoto" è quella di postarlo incollato. Volevo un'informazione e un suggerimento sulle fughe perimetrali di dilatazione. Siccome da una parte andrà a filo di un pavimento in piastrella, mentre tutte le altre pareti sono in pietra vista, a parte una piccola a metà stanza che rivestiro in legno, posso evitare di fare la fuga per non mettere alcun battiscopa contro la pietra vista, o rischiò che mi si alzi, quello incollato dovrebbe dilatarsi molto meno rispetto al flottante. Grazie

04/07/2019 - Mirko

Ciao Mirko, 

Abbiamo affrontato questo argomento - come finire il pavimento legno contro una parete in pietra? -  in questo articolo:
https://www.fratellipellizzari.it/blog/pavimento-legno-rivestimento-pietra 

Nell'articolo trovi anche una soluzione per consentire la dilatazione del pavimento in parquet contro la parete in pietra.
Ciao!

 

08/07/2019 - manager

Buon giorno, vorrei domandarle qual è, secondo lei, il parquet prefinito migliore dal punto di vista del prezzo ( economico) e nella resistenza al graffio. Lei suggeriva per una scuola il bamboo density, anche per un'abitazione può andar bene? Grazie per la gentile risposta e complimenti per il sito.

25/09/2019 - MAURIZIO

Ciao Maurizio, 

se ci fosse un prodotto migliore avremmo solo quello e nient'altro e spenderemmo molto meno di IMU, di riscaldamento e di condizionamento 
A parte gli scherzi, è difficile consigliarti un prodotto senza valutare bene le tue necessità. Tu mi scrivi "resistenza al graffio", beh certamente il Bauwerk verniciato con vernice B-protect è estremamente resistente al graffio MA se si graffia non c'è nulla che si possa fare. 
Lo stesso legno trattato ad olio è più vulnerabile al graffio ma, a patto che si tratti di un graffio leggero, è possibile ripristinare la superficie con un po' di olio ed una spugnetta abrasiva. Ma queste cose dovrei fartele vedere qui, in negozio, ed insieme dovremmo ragionare su quale delle due soluzioni fa per te. 
Insomma... le risposte facili rischiano di essere sbagliate. 

grazie e... vienici a trovare! 

 

30/09/2019 - manager

Salve io vorrei dei chiarimenti . ho acquistato del parquet a listoni 190/210cm di 3 strati 15 mm nobile 5,5 mm, secondo lei qual'e' la posa migliore che potrei far fare per non sentire rumori o scricchiolii fastidiosi oltre alla maggiore stabilita'? le chiedo questo perche' varie ditte consigliano il flottante. Lei cosa mi consiglia? grazie

08/11/2019 - mauro

Ciao Mauro, 

se non vuoi sentire rumori o scricchiolii devi scegliere la posa incollata.

grazie,

ciao

19/11/2019 - manager

Buongiorno, ho acquistato per la ristrutturazione di casa di un mio cliente un Parquet in rovere le cui caratteristiche riporto di seguito; premesso che il tipo di parquet prevede sia il montaggio flottante che l'incollato, vorrei gentilmente chiedere, in base alle caratteristiche del parquet scelto, se è preferibile il montaggio con colla o flottante; e quali sono i punti di forza in un caso e/o nell'altro. SCHEDA TECNICA: DENOMINAZIONE PRODOTTO: ROVERE L.D.D.IMPERO H2O SP.BIS. MARE Nome botanico: QUERCUS SPP. EN 14342 Tipo di posa: incollata, flottante SPESSORE mm 12 +/- 0,5 mm LARGHEZZA mm da 110 a 230 LUNGHEZZA mm da 600 a 3800 Angoli bisellati e superficie spazzolata con trattamento a vernice a base d'acqua ad effetto estremamente naturale. STRUTTURA: 1° strato: essenza nobile. Conferisce l'aspetto emozionale alle tavole e unitamente alle lavorazioni che lo riguardano garantiscono la qualità della finitura e la durabilità nel tempo. 2° strato: supporto in compensato di betulla. Qualitativamente superiore rispetto a tutti gli altri legni utilizzati per la costruzione di multistrati più economici (es. multistrati in abete o pioppo); garantisce, anche per la particolare struttura a fibra trasversale, le migliori prestazioni meccaniche quali il mantenimento della geometria dimensionale nel tempo. Incollaggio acetovinilico in classe D3 speciale caratterizzato da ottima resistenza all'umidità in conformità alle norme UNI-EN204/205. Grazie Cordiali saluti. Valentina

08/01/2020 - Valentina Giglietto

Ciao Valentina, 

Il tipo di parquet acquistato è un prefinito a due strati con supporto in betulla per il quale ti consiglio la posa a colla. I punti di forza, rispetto alla posa flottante, sono riferibili principalmente alla migliore sensazione che ti dà il pavimento camminandoci sopra: più stabile, più fermo, non cede sotto al peso dei passi. Insomma non ti dà quella sensazione di "provvisorio" tipica dei pavimenti galleggianti, siano laminati, PVC oppure parquet in vero legno. 
Va detto che un pavimento in legno flottante perdona anche un posatore "poco esperto" mentre un parquet incollato richiede una posa attenta e rigorosa. Trovi altre indicazioni sul prefinito a due strati qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/parquet-prefinito-due-strati

grazie per la domanda, ciao! 

09/01/2020 - manager

Buongiorno devo montare un prefinito sopra un'altro parquet volevo sapere se posso utilizzare la posa incollata.
Il venditore dice che e' possibile e che e' meglio della posa flottante.
Nel soggiorno invece ci sono mattonelle di cui alcune rotte dovuto sicuramente a un assestamento.
Anche in questo caso la posa incollata va bene?
Grazie

11/02/2020 - Chiara Fognani

Buongiorno Chiara, grazie per la domanda. 

Per la sovrapposizione del parquet su piastrelle ti consiglio di leggere questo articolo:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/posa-parquet-su-pavimento-esistente

Per quanto concerne la possibilità di posare il parquet sopra ad un altro parquet è sicuramente fattibile, il consiglio del venditore è corretto. Sul fatto, invece, che sia meglio o peggio della posa flottante, non c'è una risposta definitiva: dipende dalle differenti situazioni come ho scritto nell'articolo qui sopra. 

Grazie per averci scritto, buona giornata

11/02/2020 - manager

Buongiorno ma è possibile incollare un pavimento massello di abete su un vecchio pavimento,? O devo inchiodarlo? Grazie

10/07/2020 - Omar

Ciao Omar, 

prima devo premettere che l'abete non è il massimo come pavimento: è piuttosto morbido e nervoso (poco stabile). 
In ogni caso certamente puoi sovrapporre un pavimento in legno su un precedente pavimento in legno mediante incollatura. Trovi tutto qui: 

https://www.fratellipellizzari.it/blog/posa-legno-su-pavimento-esistente-legno

ciao!

20/07/2020 - manager

salve desideravo sapere se un parquet che sulla scheda tecnica cè scritto che la posa deve avvenire con la colla , mentre il mio posatore l'hà messa flottante, dopo un po di tempo al centro delle stanze si è riconviato tutto

25/11/2020 - andrea

Buongiorno Andrea, 

non tutti i parquet possono essere posati flottanti, per questo è necessario seguire quanto prescritto in scheda tecnica. L'unica soluzione è rimuovere il pavimento, che dovresti riuscire a recuperare quasi in toto, e ri-posarlo a colla.

ciao!

25/11/2020 - manager

Buongiorno, l’installatore nella mia zona (Toscana) mi dice che se metto il flottante devo fare delle asole intorno ai piedi del letto e della cucina e inoltre non devo mettere il flottante sotto la libreria. Questo per evitare di impedire la normale fluttuazione. Questo però sarebbe molto limitante nella disposizione dei mobili. Lei conferma? Grazie in anticipo

19/06/2023 - Daniele

Ciao Daniele,
noi suggeriamo la posa incollata proprio per evitare queste situazioni. Ha ragione il posatore a dire che legno "flottante" deve essere lasciato libero di muoversi. Occorre valutare caso per caso la situazione ed eventualmente prevedere dei giunti di dilatazione che consentano al legno di "sfogare" i suoi movimenti al di sotto del giunto.
Grazie, ciao!

19/06/2023 - michele

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