Sei convinto di posare il legno a casa tua, sai che negli ultimi anni il rovere è l'essenza più gettonata per i parquet.. ma la finitura l'hai scelta? Potresti valutare il rovere sbiancato, io ti racconto alcuni sue caratteristiche!

Il pavimento in rovere sbiancato

Uno dei punti di forza del pavimento in legno è sicuramente il benessere che ne ricaviamo: camminare a piedi scalzi aiuta corpo e mente a ritrovare l'equilibrio. 

Il piede quando non è sorretto in modo artificiale dalla scarpa è libero e può lavorare nelle condizioni migliori, tieni presente che tutta la riflessologia plantare si basa sul concetto che rilassando i nostri piedi rilassiamo anche la nostra mente.

SCALZI SUL LEGNO

 

Pavimenti in rovere sbiancato

Il rovere in tutte le sue finiture

Il rovere è l’essenza che più si adatta alle varie finiture. Le venature non sono troppo marcate e la presenza di fiamme e nodi può essere decisa in base alla scelta delle assi.

Una buona resistenza, un bel colore e un legno che nasce anche nei nostri boschi, fanno del rovere una tra le essenze più utilizzate.

rovere: il parquet più utilizzato

Pavimenti in rovere sbiancato

Rovere sbiancato: prefinito a 2 o a 3 strati

Il prefinito di rovere sbiancato a due strati

Quando parliamo di parquet di rovere, oggigiorno, intendiamo quasi sempre un multistrato in cui il rovere è la parte più superficiale, quella che si vede. Gli strati sottostanti possono essere in essenze diverse ed avere, quindi, caratteristiche differenti. Possiamo, per esempio, scegliere tra un prefinito a 2 strati, in cui al nobile viene aggiunto un supporto in betulla o abete:

Pavimento in legno prefinito a 2 strati


Il prefinito di rovere sbiancato a tre strati

Oppure optare per uno spessore più consistente e scegliere un 3 strati in cui lo strato di nobile è supportato da uno strato intermedio, spesso in abete, e dal terzo strato che nei migliori prodotti è nella stessa essenza del nobile:

Pavimento in legno prefinito a 3 strati

 

Le misure del rovere sbiancato

Oltre al colore, ciò che incide profondamente sull’effetto finale è il formato delle doghe.
Le dimensioni e le proporzioni delle tavole determineranno il risultato finale che potrà essere più o meno moderno, e la geometria delle doghe influirà anche sulla percezione dello spazio. 

Dettagli

La larghezza del rovere sbiancato

Strette

Le doghe strette (da 6 a 8/10 cm) sono ideali per chi desidera un effetto classico e ordinato, tipico dei parquet più tradizionali tradizionali.
Creano un disegno regolare e danno un senso di movimento continuo, valorizzando le variazioni di tono e le venature del rovere sbiancato. Sono perfette in ambienti di piccole dimensioni, dove aiutano a percepire maggiore profondità.

Medie

Le doghe medie (da 12/13 a 15/16 cm) rappresentano la scelta più equilibrata e diffusa. Si adattano bene a ogni tipo di spazio, con un rapporto armonico tra larghezza e lunghezza e con un buon rapporto qualità/prezzo. 
Sono indicate per living, camere e open space, dove la luminosità del rovere sbiancato dialoga bene con le proporzioni del formato.

Grandi

Le doghe larghe (da 18/19 fino a 30 cm) sono invece perfette per ambienti moderni e spaziosi. Il costo aumenta in modo considerevole perchè servono alberi di Rovere di diametro importante che non si trovano così facilmente. 
Le grandi dimensioni mettono in risalto la continuità visiva e la matericità del legno, riducendo il numero di fughe e creando una superficie ampia e pulita. In un rovere sbiancato, le doghe grandi enfatizzano il tono chiaro e la naturalezza del legno, soprattutto se abbinate a una posa longitudinale rispetto alla luce principale.

 

La lunghezza del rovere sbiancato

Oltre alla larghezza, anche la lunghezza delle tavole contribuisce alla percezione di ritmo e ampiezza. Chiaramente la lunghezza deve essere proporzionale alla larghezze. 

  • Listoncini corti (40–70 cm): utilizzati per schemi geometrici come spina italiana, ungherese o mosaico. Offrono un effetto elegante e artigianale, adatto a case storiche o spazi raffinati.
  • Plance medie (da 120 a 180 cm): la misura più versatile per ambienti residenziali moderni, con posa diritta o a correre.
  • Plance lunghe (fino a 240–300 cm): ideali per grandi spazi aperti o loft. Creano un effetto visivo continuo e lineare, enfatizzando la direzione della luce e la profondità dell’ambiente.

Nel rovere sbiancato, le plance lunghe accentuano la sensazione di ordine, ampiezza e luminosità, rendendo il pavimento quasi una superficie continua.

 

Il rovere sbiancato in formati misti

Sempre più richiesti sono i pavimenti multilarghezza, composti da doghe di tre larghezze differenti posate insieme secondo un ordine studiato.
Questo schema, ispirato alle pavimentazioni artigianali di un tempo, dona dinamismo e autenticità al rovere sbiancato, senza rinunciare a un’estetica moderna.
Le variazioni di dimensione accentuano il gioco di luce e ombra, creando una texture visiva calda e naturale, perfetta per ambienti residenziali o rustico-eleganti.

Parquet in rovere sbiancato a Vicenza posato a spina

La sbiancatura del rovere: pavimento ad olio o vernice

L’effetto sbiancato si può ottenere sia nelle superfici verniciate che in quelle oliate.

Nella prima ipotesi il parquet non avrà bisogno di particolare manutenzione e la sbiancatura rimarrà pressoché invariata nel tempo.

Nella seconda sarà il tipo di pigmento miscelato all’olio a dare la colorazione finale e, come leggerai nel nostro articolo che ti lascio qui sotto, sarà necessario ripristinare periodicamente la protezione, eventualmente usando un olio in tinta con il pavimento usato.

Pavimento in legno: olio o vernice?

Dettagli

Tecniche di sbiancatura del rovere

Esistono diverse modalità di sbiancatura, che si differenziano per l’effetto finale e per la quantità di pigmento che rimane in superficie o penetra nel legno.
Le principali tecniche sono due: quella ad olio o quella a vernice. 

 

Sbiancatura a olio pigmentato

È una delle tecniche più naturali e diffuse. Si applicano oli vegetali (prevalentemente olio di lino) addizionati con pigmenti bianchi minerali o ossidi di titanio.
Durante l’applicazione, l’olio penetra nelle fibre del legno, proteggendolo e al tempo stesso velandolo di bianco.
Il risultato è una finitura materica e satinata, che lascia in evidenza le venature. È ideale per chi desidera un effetto “naturale e vivo”, tipico delle finiture a poro aperto.

🔹 Pro: aspetto caldo e autentico, facile da ritoccare nel tempo.
🔹 Contro: richiede manutenzione periodica (rinnovo dell’olio ogni 2-3 anni).

 

Sbiancatura con vernici pigmentate

In questo caso si utilizzano vernici poliuretaniche o all’acqua con l’aggiunta di biossido di titanio o pigmenti bianchi.
La vernice forma una pellicola superficiale che protegge il legno e uniforma il colore. L’effetto è più coprente rispetto all’olio, con una tonalità più stabile nel tempo.
La quantità di pigmento e la brillantezza del prodotto determinano il grado di sbiancatura: dal bianco latte al beige freddo.

🔹 Pro: manutenzione ridotta, maggiore resistenza a graffi e macchie.
🔹 Contro: aspetto leggermente più “industriale”, minore percezione della fibra.

 

La lavorazione del legno prima della sbiancatura

Il risultato finale dipende anche dalla preparazione meccanica del legno.
Un rovere spazzolato assorbirà più pigmento nelle venature, creando un effetto più marcato e tridimensionale.
Un rovere levigato finemente darà invece un bianco più uniforme e delicato.
In alcuni casi si usa anche la piallatura manuale o la segagione a vista, per ottenere una texture più rustica e accentuare il contrasto tra fibra chiara e poro scuro.

 

Effetti estetici e varianti cromatiche

Il rovere sbiancato può assumere diverse sfumature a seconda del trattamento:

  • Sbiancato freddo → con pigmenti grigio-perlati o titanio, effetto nordico e moderno.
  • Sbiancato caldo → con pigmenti beige o crema, effetto naturale e accogliente.
  • Sbiancato decapato → venature a contrasto più scure, effetto vissuto e artigianale.

Ogni finitura comunica un linguaggio diverso, dal minimalismo scandinavo al rustico elegante, e va scelta in funzione della luce e dell’arredo circostante.

Rovere sbiancato a spina ungherese ad Arzignano (Vicenza)

Pavimento in rovere sbiancato ed arredamento

Perché oggi lo sbiancato è una delle colorazioni più utilizzate?

Perché è un colore moderno, si abbina a qualsiasi arredamento, dal minimalista al rustico. Il pavimento sbiancato rende la stanza luminosa ed accogliente, lascia spazio all’arredamento diventando il palcoscenico dei nostri mobili che ne diventano i protagonisti.

Sia in zona giorno che in zona notte il legno sbiancato farà sempre la sua scena!

Dettagli

Rovere sbiancato e stili di arredamento

Stile nordico o scandinavo

È l’abbinamento naturale per eccellenza.
Il rovere sbiancato, con la sua tonalità chiara e vellutata, amplifica la luce e si integra perfettamente con arredi in legno naturale, bianco opaco, tessuti grigi e dettagli in lana o lino.
Il risultato è un ambiente essenziale, luminoso e accogliente.

 
Stile minimal contemporaneo

Se hai in mente lo stile minimalista il rovere sbiancato può diventare il perfetto sfondo neutro e raffinato.
Si abbina bene con arredi monolitici, superfici in resina, cemento o laccati opachi.
I colori ideali sono bianco, grigio chiaro, tortora, antracite e nero soft, usati in contrapposizione controllata.
Perfetto per chi desidera ordine visivo e leggerezza.

 

Stile mediterraneo o naturale

Il tono chiaro del rovere sbiancato si sposa benissimo con intonaci chiari, tessuti in lino, ceramiche artigianali e dettagli in pietra o legno grezzo.
In questo caso, si valorizzano le sfumature calde e sabbiose del pavimento, creando un’atmosfera rilassata e solare.

 

Stile industriale soft

Anche se meno comune, il rovere sbiancato può funzionare bene in spazi industriali, soprattutto se accostato a metallo nero, ferro brunito e pareti grigio cemento.
L’effetto è un contrasto elegante tra materia chiara e struttura grezza, ideale per loft o ambienti open space.

 

Stile contemporaneo classico o “soft chic”

Nei contesti più eleganti, il rovere sbiancato può essere abbinato a boiserie bianche, tessuti neutri, ottone o vetro fumé, per un risultato sofisticato e senza tempo.
Qui il legno diventa elemento di equilibrio cromatico e materico, capace di ammorbidire ambienti formali.

 

Parquet in rovere sbiancato e colori degli arredi

Il rovere sbiancato, grazie alla sua neutralità, accoglie bene un’ampia gamma di colori.

  • Toni neutri chiari (bianco, beige, sabbia, tortora) → per ambienti luminosi e delicati.
  • Toni freddi e naturali (grigio, verde salvia, blu polvere) → per un effetto rilassante e contemporaneo.
  • Contrasti eleganti con nero, antracite o grafite → per aggiungere profondità e carattere.
  • Colori caldi e materici (terracotta chiara, senape, legno miele) → per scaldare ambienti troppo neutri.

L’importante è mantenere una palette coerente e desaturata, evitando abbinamenti eccessivamente vivaci o saturi che stonerebbero con l’eleganza del legno sbiancato.

 

Quali colori degli arredi evitare con il parquet sbiancato

Meglio evitare colori troppo accesi o saturi, come rosso brillante, arancio intenso o verde smeraldo: tendono a dominare la scena e a rompere l’equilibrio visivo del pavimento.
Anche i toni troppo gialli o ambrati possono entrare in conflitto con la sbiancatura, facendola apparire grigiastra o “sporca”.
Il rovere sbiancato dà il meglio di sé in ambienti sobri e calibrati, dove la luce naturale e i materiali dialogano in armonia.

Una casa a Vicenza con il pavimento in rovere chiaro

Manutenzione pavimento in rovere sbiancato

Per il rovere sbiancato la manutenzione è la stessa di un qualsiasi legno: possiamo pulirlo dalla polvere con i metodi classici, come l’aspirapolvere, o con i moderni robot automatici ogni volta che vogliamo o che è necessario.

Il lavaggio del pavimento in legno invece deve essere più dilazionato nel tempo, una pulizia con acqua e detersivo neutro ogni 10 giorni è più che sufficiente a mantenere il pavimento sempre perfetto.

Pavimento in prefinito di Rovere sbiancato a Montebello (Vicenza)

I problemi di un pavimento in rovere sbiancato

Parquet sbiancato e lavaggi 

Il pavimento sbiancato ha però bisogno di maggior attenzione proprio nella fase del lavaggio, può succedere che dell’acqua o una quantità alta e costante di umidità vadano a far emergere - nelle fughe tra un'asse e l'altra - un componente del legno, il tannino. Questa sostanza di colore scuro, particolarmente presente nel castagno ma tipica anche del legno di rovere, può fuoriuscire dalla tavola se il legno viene bagnato troppo.

Il risultato può compromettere (anche se solo lievemente) l'estetica del pavimento. 

 

Il tannino scurisce le fughe

Attenzione: la superficie della tavola non avrà variazioni, quello che accade è che si potrebbero annerire i bordi delle assi marcando di più le fughe tra una tavola e l'altra. E dato che stiamo parlando di rovere sbiancato, il fatto che la fuga diventi più scura è una cosa più fastidiosa rispetto a colorazioni più scure. Se il rovere fosse un "tinta noce" o "tinta antracite" l'effetto del tannino sarebbe nullo. 

 

Attenzione in particolare nel bagno

Dato che questo fenomeno è causato dalla eccessiva presenza di acqua sul pavimento ti consiglio di prestare particolare attenzione se decidi di posare un parquet in rovere sbiancato a pavimento nel tuo bagno. In questo ambiente la cura e l'attenzione che devi avere è maggiore rispetto ad altri spazi della casa.

il legno in bagno

Parquet di Rovere bianco ghiaccio in una casa a Vicenza

Pavimento in rovere sbiancato, i formati

Le dimensioni delle assi sono moltissime, partiamo dalla più piccola 90x900 mm per passare al formato più utilizzato 135x1400 mm, molto bello anche il formato 150x1700 mm.
Oltre a questa misura troviamo le cosiddette plance da 135x2200 – 181x2200 – 220x2200.

Attualmente si possono trovare anche assi che hanno larghezza superiore ai 50 cm, queste assi richiedono però ambienti grandi e stanze che ne valorizzino la dimensione.

Oltre alle assi esistono anche le tavole per pose speciali, come la spina pesce o la spina ungherese. Inoltre esistono diversi prodotti “speciali”, soluzioni uniche e particolari.

Tavole di rovere rusticone sbiancato

Pavimento in rovere, gli schemi di posa

Il rovere sbiancato, essendo un colore molto duttile, si propone sia nella posa a tolda di nave classica che nelle pose più eleganti come la spina pesce o la spina ungherese.

Anche altre pose possono essere fatte con lo sbiancato e qui troverete qualche proposta:

Le pose dei pavimenti in legno

Rovere leggermente sbiancato e decapato a Verona

Costo della posa del rovere sbiancato

Il costo della posa di un pavimento in legno di rovere sbiancato è anche esso variabile a seconda del cantiere, decidiamo per ipotesi che sia un cantiere in cui l’intervento è al primo piano di un’abitazione e che le dimensioni dell’intervento siano tra i 50 e i 100 mq.

Con queste premesse il costo di posa sarà di circa 20/22 euro al mq + iva.

Il prezzo generalmente comprende anche il collante e i diversi oneri di cantiere tra qui, importante, lo smaltimento dei rifiuti che si creano durante la posa. Su questo prezzo la qualità della colla incide molto, attenzione sempre a quale utilizzano in casa tua!

quanto costa la posa del parquet?

Dettagli

Quali collanti per un parquet prefinito 

 
Collanti vinilici (a base acquosa)

Sono stati tra i primi ad essere utilizzati nella posa del legno, ma oggi sono meno indicati per i parquet prefiniti, perché contengono acqua e possono provocare gonfiamenti o movimenti nelle tavole, specie in essenze sensibili come il rovere o l’acero. Questo è il collante di gran lunga più economico ma noi lo sconsigliamo nel caso di legno sbiancato per quanto già detto più sopra sulla fuoriuscita dei tannini nelle fughe tra una tavola e l'altra. 
 

 

Collanti poliuretanici monocomponenti (senza acqua né solventi)

Rappresentano oggi la soluzione più diffusa e sicura per la posa dei parquet prefiniti.
Sono elastici, privi d’acqua e solventi, e garantiscono un’elevata adesione sia al legno che al sottofondo.
Durante la polimerizzazione reagiscono con l’umidità dell’aria, creando un legame stabile e duraturo.

Vantaggi tecnici:

  • Elevata adesione anche su massetti non perfettamente compatti
  • Nessun rischio di rigonfiamento del legno
  • Ottima resistenza a variazioni termiche e igrometriche
  • Idonei anche su impianti di riscaldamento a pavimento

 

 

Collanti poliuretanici bicomponenti

Sono collanti più costosi e si ottengono miscelando una base resinosa e un indurente. Rispetto ai precedenti offrono una adesione ancora più elevata e una grande resistenza meccanica.
Sono perfetti per pavimenti sottoposti a stress o in caso di tavole di grandi dimensioni, dove la stabilità nel tempo è prioritaria.

Vantaggi:

  • Massima tenuta
  • Idonei su quasi tutti i supporti (cemento, anidrite, marmo, vecchie ceramiche)
  • Tempi di presa rapidi

Limiti:

  • Odore più intenso
  • Necessità di miscelazione accurata
  • Difficoltà di rimozione in caso di errori di posa

 

Collanti silanici 

Sono collanti di ultima generazione a base di polimeri ibridi silanici, che uniscono la flessibilità dei poliuretanici con l’eco-compatibilità dei prodotti naturali.
Non contengono solventi né isocianati, hanno basso impatto ambientale e non rilasciano odori.
Garantiscono un’ottima adesione, anche su superfici non perfettamente assorbenti.

Vantaggi principali:

  • Ideali per parquet prefinito o massello
  • Ottima elasticità e resistenza
  • Facili da stendere, non macchiano
  • Idonei per pavimenti radianti

 

Pavimento in rovere sbiancato prefinito ad Arzignano (Vicenza)

L'alternativa? Il gres effetto legno sbiancato

Il legno è un materiale che è sempre stato sinonimo di bellezza, eleganza e comfort.

Il mondo della ceramica ha quindi cercato di emulare queste caratteristiche proponendo il gres effetto legno, un materiale particolarmente amato da chi teme che il legno sia troppo delicato. Ha avuto una forte espansione negli ultimi 10 anni ma già oggi la sua diffusione sta rallentando: le sensazioni che trasmette il legno sono ineguagliabili.

Il gres effetto legno

Dettagli

Confronto tra rovere sbiancato e grès effetto legno sbiancato

Quando si desidera un pavimento chiaro, luminoso e naturale, due materiali spiccano tra le scelte più frequenti: il parquet in rovere sbiancato e il grès porcellanato effetto legno sbiancato.
Entrambi regalano ambienti caldi e contemporanei, ma le loro caratteristiche tecniche, estetiche e sensoriali sono profondamente diverse.
Vediamo nel dettaglio vantaggi, differenze e contesti d’uso di ciascuno, per capire quale sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

 

L’aspetto estetico: il fascino e la naturalezza del legno contro la precisione e la resistenza del grès

Il rovere sbiancato è un materiale vivo e autentico. Le sue venature, la fibra e le micro-variazioni di tono cambiano con la luce e il tempo, restituendo un effetto caldo, naturale e unico in ogni tavola.
La sbiancatura lascia intravedere la struttura del legno e ammorbidisce il colore, creando un’atmosfera accogliente e sofisticata.

Il grès effetto legno sbiancato, invece, riproduce in modo sempre più fedele l’aspetto del parquet grazie a stampe digitali ad alta definizione e superfici tridimensionali.
L’effetto estetico può essere sorprendente, ma resta più omogeneo e ripetitivo rispetto al vero legno.
Ideale per chi ama la pulizia visiva e desidera uniformità cromatica senza variazioni nel tempo.

 

Il comportamento dei due materiali nel tempo

Il parquet in rovere sbiancato è un materiale naturale, quindi risente dei cambiamenti ambientali: variazioni di umidità o temperatura possono farlo dilatare o ritirare leggermente.
Con una corretta posa (incollata su massetto stabile e asciutto) e una manutenzione adeguata, il parquet resta stabile per decenni, ma richiede attenzione e cura nel tempo.

Il grès porcellanato, al contrario, è un materiale inerte e indeformabile.
Non teme umidità, urti o graffi, né subisce alterazioni cromatiche con la luce.
È quindi perfetto per ambienti molto frequentati, case vacanza, negozi o zone umide (cucine, bagni, ingressi).

 

Parquet o gres? Sensazioni tattili e comfort

Camminare su un parquet in rovere sbiancato è un’esperienza sensoriale diversa: il legno è caldo al tatto, leggermente elastico e fonoassorbente.
Trasmette comfort anche a piedi nudi e contribuisce a migliorare l’acustica dell’ambiente.

Il grès, pur potendo imitare perfettamente l’aspetto del legno, resta più freddo e rigido, anche se l’utilizzo con riscaldamento a pavimento ne migliora notevolmente la percezione.
Dal punto di vista sensoriale, il legno rimane imbattibile per calore e naturalezza.

 

Manutenzione e pulizia nei due casi 

Su questo punto il grès effetto legno vince nettamente: non richiede trattamenti, non si macchia, non teme acqua né detergenti.
È una superficie praticamente indistruttibile, adatta a chi cerca praticità assoluta.

Il rovere sbiancato, invece, necessita di qualche attenzione in più:

  • pulizia con prodotti neutri;
  • protezione periodica con olio o vernice, a seconda della finitura;
  • evitare eccessi di umidità stagnante.
    Tuttavia, questa “cura” fa parte del suo fascino: il legno matura e migliora nel tempo, acquisendo carattere.

 

Grès o parquet: i costi 

Il grès porcellanato effetto legno ha in genere un costo inferiore rispetto al parquet, sia per il materiale che per la posa.
Si posa con collante tradizionale e non richiede trattamenti successivi.

Il parquet in rovere sbiancato, invece, richiede una posa più tecnica (incollata o flottante) e una manodopera specializzata.
Il costo iniziale è più alto, ma viene compensato da valore estetico e prestigio che aggiunge all’abitazione.

Gres effetto rovere sbiancato a Verona

Parquet sbiancato oppure parquet scuro? luce o carattere?

La scelta del colore del pavimento incide profondamente sull’atmosfera di una casa.
Tra i pavimenti chiari più amati, il rovere sbiancato rappresenta l’archetipo del pavimento chiaro, luminoso e naturale, mentre i pavimenti scuri incarnano uno stile più elegante e teatrale. Se ti piacciono i legni scuri ti innamorerai dei termotrattati e dei loro riflessi. Se, invece, sogni un ambiente grande, luminoso, solare allora dovresti proprio scegliere un parquet sbiancato. 
Entrambe le soluzioni hanno pregi e limiti: capire come la luce, l’arredo e le proporzioni dello spazio interagiscono con il pavimento è la chiave per scegliere consapevolmente.
Se vuoi approfondire, clicca su dettagli, qui sotto.

Dettagli

Parquet sbiancato: luminosità e leggerezza di un pavimento chiaro

Il rovere sbiancato e, più in generale, i pavimenti chiari, riflettono la luce naturale e artificiale, ampliando visivamente lo spazio.
Sono perfetti per case con soffitti bassi o finestre piccole, perché rendono gli ambienti più ariosi, puliti e luminosi.
Dal punto di vista percettivo, il legno sbiancato “alleggerisce” la stanza, trasmettendo sensazioni di calma, ordine e armonia.

I pavimenti chiari si abbinano bene a stili nordici, contemporanei e minimal, dove la luce diventa parte integrante dell’arredo.
Inoltre, permettono di usare colori più forti su pareti e arredi, senza appesantire l’ambiente.

💡 Pro: ampliano lo spazio, riflettono la luce, si adattano a quasi tutti gli stili.
⚠️ Contro: evidenziano di più lo sporco fine (polvere, capelli) e richiedono pulizie frequenti.

 

Pavimenti scuri: eleganza, materia e profondità

I pavimenti scuri, come il rovere fumé, il noce o i legni tinti ebano, oppure i bellissimi parquet termotrattati hanno un fascino opposto: assorbono la luce, creando ambienti raccolti, intensi e raffinati.
Visivamente riducono l’ampiezza percepita, ma aumentano la profondità e la sensazione di solidità. La materia diventa protagonista, le venature prendono vita, i riflessi rossastri cambiano a seconda dell'angolo di riflessione della luce. 
Perfetti per loft moderni, interni classici o spazi di rappresentanza, regalano un tocco di dramma e personalità.

I toni scuri si sposano bene con arredi chiari o metallici, che creano contrasto e dinamismo visivo, oppure con palette tono su tono per atmosfere sofisticate e avvolgenti.

💡 Pro: aspetto elegante e lussuoso, grande presenza scenica, nasconde bene la polvere.
⚠️ Contro: assorbe luce, può ridurre la percezione spaziale, più delicato ai graffi visibili.

 

Luce e percezione dello spazio

Dal punto di vista percettivo, il colore del pavimento influisce sulla riflessione luminosa (valore LRV):

  • Il rovere sbiancato riflette molta luce, aumentando l’illuminazione naturale complessiva.
  • I pavimenti scuri la assorbono, generando ombre e contrasti più marcati.

In ambienti molto luminosi, un pavimento chiaro amplifica la luce, mentre uno scuro la modula, creando maggior intimità.
In spazi poco illuminati, invece, il pavimento chiaro è quasi sempre preferibile per evitare un effetto cupo o pesante.

Parquet sbiancato a Vicenza

Grazie!

Grazie per aver letto fin qui questo articolo in cui mi soffermo a descrivere in dettaglio l'elegante pavimento in rovere sbiancato! 

Noi siamo un team di progettisti con 3 Showroom in provincia di Vicenza e Verona. Se quindi abiti in questo provincie e con questo articolo ti ho incuriosito sul parquet in rovere sbiancato, ti lascio tutti i riferimenti qui sotto:

 

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