Problemi parquet: prodotto sbagliato
Sebbene sia un caso piuttosto raro può capitare.
L'errore è umano e può succedere che l'addetto alla vendita sbagli ad ordinare una essenza legnosa piuttosto che un'altra oppure (molto più comune) una finitura piuttosto che un'altra, oppure che ad essere sbagliata sia la misura della tavola arrivata.
A prescindere dalla causa il problema è importante: ci si ritrova in cantiere con un prodotto diverso da quello che si è ordinato.
Che cosa fare in questi casi? Ce lo dicevano prima gli usi e la prassi del settore ed oggi anche le Norme UniEn, che distinguono due situazioni, a seconda che ci si accorga dell'errore prima di iniziare a posare il parquet oppure a lavori ultimati.
1. Ci si accorge dell'errore prima di posare
Se il problema si scopre prima della posa in opera l'ammontare del danno, tutto sommato, è quasi nullo e la risoluzione è veloce: si tratta di restituire il legno errato ed attendere la consegna di quello corretto. A meno che non ci sia una indifferibile urgenza da parte del committente il problema produce un danno economico davvero limitato.
Se volessimo quantificare questo danno dovremmo calcolare il disagio del differimento temporale della posa, se effettivamente il cliente può dimostrare che di danno economico si tratta (ad esempio se deve pagare un mese di più di affitto a causa del ritardo).
Certo, bisognerà capire di chi è la colpa, se del produttore che ha inscatolato il prodotto errato o etichettato male le scatole. Oppure dell'addetto alla vendita che ha sbagliato a riportare un codice nell'ordine al fornitore. Ma, ripeto, il danno è ben poca cosa, nell'ordine di poche centinaia di euro (talvolta anche meno) per cui è facile addivenire ad una risoluzione pacifica e bonaria.
2. Ci si accorge dell'errore a posa ultimata
Ma nel caso in cui ce ne si accorga solo a pavimento in legno completamente posato? Il problema diventa molto difficile da risolvere ed estremamente costoso da affrontare. I costi ed i danni lievitano da poche centinaia a diverse migliaia o addirittura decine di migliaia di euro!
Nel caso in cui non si riesca ad accorgersi prima della posa occorre, infatti, rimuovere il pavimento, smaltire il parquet sbagliato in discarica (non lo possiamo rendere o riutilizzare)rifare il massetto che quasi certamente viene danneggiato dalla rimozione, riordinare il nuovo pavimento e pagare, per la seconda volta, il posatore.
Il danno è ingentissimo. Chi paga? che cosa dice la legge?
Chi paga per questo errore?
"Non si accettano contestazioni del materiale una volta posato". Questa era la prassi in uso in questi casi che veniva anche riportata in diversi contratti e nelle commissioni di ordine dei materiali.
Insomma nel caso in cui ci si accorga a lavori iniziati o, addirittura, a lavori parzialmente o totalmente completati il venditore, anche se si occupa materialmente della posa in opera, non risponde una volta che il materiale è stato posato. Questa prassi è giustificata dal fatto che il cliente e il direttore lavori hanno la possibilità di controllare il materiale arrivato in cantiere prima della posa, disponendo a secco le tavole. In quel momento dovrebbero emergere le eventuali difformità!
Tiani anche presente che il fatto di aspettare la conclusione dei lavori e poi contestare a posa ultimata potrebbe essere letto come un pretesto per non pagare, insomma fa presumere che si tratti di mala fede.
La norma Uni En chiarisce le responsabilità
A chiarire ancora meglio questi aspetti è arrivata la norma Uni 11368 che ha posto in capo al direttore dei lavori la responsabilità di controllare, durante i lavori, la conformità dei materiali che arrivano in cantiere e quindi anche del parquet, prima che venga posato.
E se il direttore lavori non conosce il parquet scelto dal cliente? E se il direttore arriva in ritardo e i lavori sono iniziati senza il suo controllo?
Il direttore lavori ha il compito di verificare la conformità dei materiali arrivati in cantiere e deve organizzarsi per poterlo fare, sia recuperando campioni del prodotto, sia organizzandosi in modo da essere presente al momento dell'inizio della posa.
E se non c'è il direttore lavori?
E se il cliente non ha nominato un direttore dei lavori?
Attenzione: in mancanza di nomina del direttore lavori - spesso nelle ristrutturazioni il cliente finale non lo nomina - è lo stesso committente a cui la norma attribuisce il compito di controllare la conformità dei materiali arrivati in cantiere.
Noi consigliamo sempre ai clienti, specie quando sono molto impegnati con il loro lavoro o quando sono consci di non avere le capacità di occuparsi della ristrutturazione, di nominare un direttore lavori in grado di dare la necessaria assistenza al cantiere.
Chi paga il "maggior danno" in caso di posa ultimata?
Pertanto anche la norma ribadisce che se anche l'errore è del fornitore del parquet, se anche l'addetto alle vendite in negozio ha sbagliato a compilare l'ordine, allo stesso non può essere imputato il maggior danno economico che si è creato perchè nessuno ha controllato la conformità del parquet.
È il mancato controllo prima della posa che trasforma un danno da poche centinaia di euro a diverse migliaia e pertanto è responsabile chi questo controllo non l'ha svolto. La decisione di iniziare a posare il materiale, insomma, spetta al direttore lavori oppure, in mancanza, al cliente, così come le relative responsabilità per il maggior danno che si viene a creare.
Controllo al momento dello scarico
Abbiamo chiarito quanto sia importante che al momento dello scarico in cantiere il committente o, se nominato, il direttore dei lavori, si occupi di controllare la conformità del materiale rispetto a quanto atteso e dia il nulla osta alla posa solo se è certo che il parquet sia quello desiderato. Vanno prelevate le tavole da almeno 3/5 scatole diverse e disposte, a secco, sul pavimento. Il tutto richiede meno di 15 minuti ma può far risparmiare migliaia di euro ed evitare cause legali.
grazie sig. Girardi, ho trovato esaustivo quanto da lei scritto ed ora credo di conoscere molto meglio il mio attuale parquet e di avere più certezze quando deciderò di passare a parquet anche nell'ambiente living e nella seconda cameretta. In quel momento certamente contatterò anche voi per consigli e preventivi.
Nel leggere a fondo quanto da lei descritto circa i possibili difetti di un parquet non ho trovato quello che da circa sei mesi considero, probabilmente sbagliandomi, un difetto dei parquet installati oltre 10 anni fa in due camere da letto della mia abitazione. Si presenta una sgradevole polvere bianca praticamente tutti i giorni simile a farina e con anche piccolissime scaglie. Il prodotto a suo tempo installato è della Tekno ed è denominato Rekord "pavimento in legno a due strati con incastro sui quattro lati".
Mi sa dire qualcosa in merito e cosa posso fare per mitigare questo problema?
La ringrazio e le chiedo scusa per il disturbo, ma ciò che lei ha pubblicato mi fa capire che sono di fronte ad una persona veramente competente nel settore.
Cordialmente.
Alberto Mascaretti