Accortezze per la posa del pavimento in legno prefinito

Consigli e trucchi per la corretta posa di un pavimento in legno

14/11/2022

Il pavimento in legno prefinito ha bisogno di alcune accortezze per essere posato in maniera efficace ed ottenere il risultato migliore e soprattutto per garantirne la massima durabilità.

Parquet e posa in opera

Nel momento in cui scriviamo, a Novembre del 2022, le norme che regolamentano le pavimentazioni in legno in Italia e all'estero, sono:

  • Uni 11368, che definisce criteri e metodi per valutare una pavimentazione in legno per uso interno.
  • Uni 1609878, in fase di elaborazione, definirà i criteri progettuali e le modalità di posa in opera della pavimentazione di legno e del parquet per impiego all'interno. Si applicherà alle pavimentazioni da posare mediante incollaggio, flottanti e mediante avvitatura/chiodatura, su qualsiasi tipologia di supporto, impiegate negli edifici di nuova costruzione e/o esistenti.
  • Uni 11265, in fase di revisione, identifica competenze e responsabilità dei vari interlocutori nella scelta e nella posa in opera del parquet.
  • Uni 11538-1, in fase di revisione, ci spiega come vanno progettate e realizzate le pavimentazioni in legno per esterno
  • Uni 11556, in fase di revisione, ci spiega i requisiti che deve avere un posatore di parquet

Queste importantissime norme, combinate con l'esperienza di cantiere e la prassi, ci spiegano come si affronta la posa in opera del parquet e quali siano le accortezze da utilizzare per evitare contestazioni, perizie e tribunali.

Controlli da fare prima della posa del parquet

Prima di parlare di come si posa un parquet, è importantissimo determinare quali sono le cose da fare prima della posa del parquet? Quali accortezze bisogna adottare PRIMA di poter posare un pavimento in legno prefinito?

In questa prima parte dell'articolo ti parleremo dei requisiti e delle pre-condizioni da rispettare per non compromettere la posa del parquet.

Come vedrai queste condizioni riguardano sia le condizioni del cantiere, sia le caratteristiche che deve obbligatoriamente rispettare il massetto e cioè lo strato su cui andremo ad incollare il parquet. Spero vivamente che tu abbia affidato la realizzazione del massetto alla stessa azienda a cui hai affidato anche la fornitura e posa del parquet.


Ma in ogni caso troverai tutte le informazioni sul massetto qui: il massetto

Posa parquet a spina, Vicenza

Il cantiere è pronto per la posa del legno? 

Iniziamo dalle condizioni del cantiere: quali lavori devono essere fatti PRIMA della posa del parquet? Come si colloca la posa del parquet nel cronoprogramma del tuo cantiere?

Prima di poter posare un pavimento in legno devono essere stati ultimati alcuni lavori la cui mancata (o successiva) esecuzione metterebbe a rischio il tuo pavimento in parquet: 

►  devono essere presenti le finestre montate con anche i vetri;
►  le tinteggiature devono essere ultimate;
►  eventuali termosifoni devono essere già stati montati;
►  i frutti e placche elettriche montate;
►  i sanitari, rubinetti, i piatti doccia e le vasche devono essere montati.
 

posa parquet vicenza

 

Posa parquet olmo a Vicenza

Perché dare la tinta prima del parquet? 

Tra i pre-requisiti che il cantiere deve soddisfare prima di posare il parquet c'è quello che vuole che sia già stata realizzata la tinteggiatura dei muri. Ma perchè? non si possono tinteggiare a parquet ultimato?
Noi lo sconsigliamo perchè rovesciare accidentalmente un secchio di colore provocherebbe un danno grave da infiltrazioni al pavimento in legno. Così come l'utilizzo di uno scaletto con i piedini rovinati potrebbe graffiare il pavimento. Anche la caduta di un attrezzo per quanto leggero (pensa una spatola) da un'altezza elevata potrebbe segnare il parquet.
Meglio quindi pitturare prima! 

Posa pavimento in legno di rovere chiaro a Vicenza

Perché montare prima eventuali termosifoni? 

Se hai l'impianto di riscaldamento a pavimento il problema non si pone, ma se hai un impianto a termosifoni ti consigliamo di montarli prima di posare il parquet.
Questo perché l'idraulico potrebbe inavvertitamente far cadere dei pezzettini di intonaco dalle mensole-reggi-termosifoni e poi calpestarle graffiando il legno. In un paio di occasioni ci è anche capitato di vedere termosifoni sballati e appoggiati direttamente sul pavimento in legno che, con il loro peso, hanno lasciato delle bozze sul legno appena posato. Insomma il rischio di graffiare o danneggiare il parquet è elevato e lo sconsigliamo.

Posa di un pavimento in legno a Verona

Perché montare prima frutti e placche? 

Come per i termosifoni il montaggio dei frutti e delle placche potrebbe smuovere pezzettini di intonaco dalla prete che poi si depositerebbero sul pavimento in legno. Meglio evitare e chiedere all'elettricista di ultimare i lavori prima della posa del parquet.

Posa pavimento in legno nodoso in un sottotetto a Vicenza

Perché installare prima sanitari, piatti doccia ed altro? 

Sono oggetti pesanti che, prima di essere installati nel bagno, vengono spesso depositati sul pavimento al di fuori del bagno. Per quanto sia accorto il vostro idraulico se li fate installare prima eviterete inutili rischi sul vostro pavimento in legno.

accortezze per la posa dei pavimenti

 

Pavimento in legno graffiato

Prima della posa del parquet: i controlli sul massetto

Se hai già fatto fare tutti questi lavori, sei stato bravo, le fasi che precedono la posa del legno sono state realizzate ed ora sei pronto per posare il pavimento in legno a casa tua.
Si tratta ora di fare alcune verifiche sul massetto.

Prima della posa vera e propria, infatti, il tuo fornitore di pavimenti in legno dovrà venire a controllare lo strato su cui si andrà a posare il parquet (nella maggioranza dei casi si tratta di un massetto cementizio) per capire se rispetta alcune condizioni indispensabili per non creare problemi durante o dopo la posa del pavimento in legno.

 

Prima della posa del parquet
Prima di posare occorre controllare accuratamente il massetto, tanto più se realizzato da una ditta terza rispetto a chi esegue la posa

 

Il consiglio, più volte ribadito in questo sito, è sempre quello di far realizzare il massetto dalla stessa azienda che ti fornisce e posa il legno. In questo modo avrai un unico interlocutore (e un unico responsabile) che conosce le tue tempistiche e ti coordina i lavori, ma se hai affidato i lavori a due aziende differenti è necessario che i controlli vengano effettuati con la massima attenzione. 
Insomma quanto più suddividi i compiti, tanto più dovrai (tu o il direttore lavori) spendere tempo per coordinare i vari artigiani e per controllare la corretta esecuzione delle varie fasi.

 

Controllo dell'umidità del massetto prima della posa del legno
Il massetto va esaminato: il nostro tecnico Sergio Girardi esegue un prelievo del massetto per analizzarlo


 

Quando arriviamo in un cantiere per posare il pavimento in legno possiamo trovare fondi di posa molto diversi, ma le situazioni principali sono fondamentalmente queste:

► 1. la posa di parquet su massetto tradizionale (senza impianto di riscaldamento a pavimento)
► 2. la posa di parquet su massetto che ingloba un impianto radiante
► 3. la posa di parquet su massetto autolivellante
► 4. la posa di parquet su un altro parquet esistente
► 5. la posa di parquet su piastrelle esistenti
 

Vediamo i singoli casi.

Posa pavimento in legno

1) Posa di un prefinito in legno su massetto NON radiante

Se devi posare il legno su di un massetto tradizionale (il classico massetto, realizzato con sabbia, cemento ed acqua e per uno strato di circa 5 cm. che NON contiene un impianto radiante) dovranno essere verificati due requisiti fondamentali. 

Un esempio di massetto tradizionale
Un esempio di massetto tradizionale, appena staggiato. Occorrerà controllarne (1)  l'umidità e (2) la presenza della barriera al vapore prima di poter posare il legno.


Questo a prescindere dalla tipologia di pavimento in legno che hai deciso di posare: sia che si tratti di un prefinito a due strati oppure a tre strati,
Ovviamente se hai acquistato il parquet e la posa in opera nel nostro negozio il controllo è a nostro carico ed è compreso nel prezzo della posa (il costo del controllo dell'umidità con igrometro al carburo è di circa 150/180 euro).
 In caso contrario dovrai accertarti che venga fatto dal tuo posatore. 

Vanno verificate:

CONTROLLO DELL'UMIDITA' NEL MASSETTO
Spesso si confonde la presenza di umidità con la maturazione del calcestruzzo, sono due cose distinte. 
Se per la maturazione di un massetto tradizionale occorre attendere circa 29 giorni,  per l'asciugatura servono tempi più lunghi.  
 

Prima della posa del parquet: il controllo con igrometro carburo
L'igrometro al carburo ci darà la precisa indicazione della quantità di umidità presente nel massetto.

Perché l'umidità del massetto scenda ad un livello tale per cui sia possibile posare il parquet possono occorrere anche 5/6 mesi!

Dipende dallo spessore e da come è stato realizzato il massetto. 
Qui di seguito ti spiego come avviene il controllo dell'umidità nel massetto:

misurazione umidità massetto per posa parquet 

 

CONTROLLO PRESENZA BARRIERA VAPORE
In secondo luogo è assolutamente obbligatorio che sotto al massetto sia presente una barriera al vapore. Se non sai che cos'è qui trovi tutte le indicazioni:

BARRIERA AL VAPORE

 

 

Posa pavimento in legno prefinito, anche in bagno

2) Posa di un prefinito in legno su massetto radiante

Nel caso in cui, invece, ci si trovi a dover posare un pavimento in legno sopra ad un massetto che incorpora un impianto di riscaldamento a pavimento quali sono i controlli da fare? 

Massetto con impianto a pavimento: controlli prima della posa del parquet
Fase di realizzazione di massetto tradizionale a sabbia e cemento sopra all'impianto a pavimento. Prima di posare il parquet occorre (1) verificare la presenza della barriera al vapore e (2) verificare l'avvenuto shock termico e (3) verificare umidità residua nel massetto

E' necessario anche in questo caso che:

► ci sia la barriera al vapore (troverai quattro righe più in alto di che cosa si tratta)
► sia certificato l'avvenuto ciclo di avvio dell'impianto a pavimento che viene anche detto "shock termico".  
► sia attestata una presenza di umidità inferiore al 2% nel massetto mediante igrometro al carburo

Sulla necessità dello shock termico e sulle modalità di realizzazione ho scritto un approfondimento specifico:

Lo shock termico prima della posa

E se non hai la disponibilità di gas per far funzionare la caldaia e scaldare il massetto?
In questo caso dovresti dotarsi di bombola GPL e cambiare - provvisoriamente - gli ugelli alla caldaia.

Oppure dovresti noleggiare - o chiedere al tuo idraulico che lo faccia per te - una piccola caldaia elettrica dotata di pompa in grado di far girare l'acqua nell'impianto: cerca "noleggio scaldamassetti" su Google. 

Macchina scaldamassetti
Esistono diversi modelli di macchine "scaldamassetti" per eseguire lo shock termico in caso di mancanza di caldaia. 



Ultima accortezza: l’impianto va spento, dopo lo shock termico, e la posa potrà iniziare dopo almeno un paio di giorni da quando è stato spento.

Pavimento in legno di olmo, uffici a Montecchio

3) Posa di prefinito in legno su massetto autolivellante radiante

Vanno eseguiti gli stessi controlli già visti per il massetto tradizionale.
Generalmente (ma con notevoli differenze tra un produttore ed un altro) i tempi di maturazione e di asciugatura saranno più brevi rispetto ad un massetto tradizionale.
Dato che sono molti i prodotti con cui si può realizzare un autolivellante è necessario consegnare al posatore del parquet la scheda tecnica del prodotto utilizzato.

Se il massetto incorpora l'impianto radiante a pavimento va regolarmente eseguito lo shock termico.

Prima della posa del parquet: il massetto autolivellante
Fase di realizzazione del massetto autolivellante su impianto radiante a pavimento. Prima della posa del parquet occorrerà verificare (1) l'asciugatura del massetto (2) verificare l'avvenuto shock termico e (3) trattare il massetto per evitare il bleeding.



Ma per il massetto autolivellante serve anche una ulteriore accortezza per il fenomeno del bleeding. Il massetto va carteggiato e va trattato con un promotore di adesione prima della posa in opera del parquet. Ne abbiamo parlato più approfonditamente sull'articolo dedicato al massetto autolivellante

Prima della posa del parquet: verificare il bleeding

 

Parquet posato su pavimenti esistenti, Verona

La posa in opera del parquet

Finalmente è arrivato il momento di posare il tuo parquet: come si posa? 
Lo puoi vedere con i tuoi occhi mentre lo stiamo facendo, in questi due video.
Nel primo vedrai come si stende correttamente il collante:

La stesura del collante per la posa del prefinito

  
Nel secondo la fase di posa in opera del prefinito.

video posa del prefinito in legno

 

Posa pavimento in legno a modulo, Vicenza

Al termine della posa del pavimento in legno

E una volta posato il parquet? Cosa occorre fare con il tuo nuovo pavimento in legno? Alcuni consigli pratici peril post-posa in opera di un pavimento prefinito:

  • Il legno non va calpestato fino a 24 ore dopo la posa.
  • Non ci si possono posizionare i mobili fino a 48 ore dopo la posa.
  • È consigliabile proteggere il pavimento con un tessuto-non-tessuto almeno finchè non sono ultimati tutti i lavori all’interno dell’abitazione, montaggio dei mobili compreso.
  • È consigliabile non posizionare tappeti sopra al legno nei primi due mesi successivi alla posa, specie per i legni a violenta ossidazione.

 

Dopo la posa del parquet, quali precauzioni

 

Consigli per la manutenzione e la durabilità del parquet

Una volta che le fasi di cantiere sono ultimate e subentra il normale utilizzo abitativo del parquet vi sono alcune buone norme per conservare a lungo la bellezza del vostro pavimento. 

Ad esempio:
► prevedere all'ingresso dell'abitazione un tappetino in modo da consentire a chi entra di pulirsi le scarpe e togliere eventuali particelle abrasive o sassolini
tenere pulito spesso il suddetto tappetino per non provocare l'effetto opposto
► per rimovere polvere o particelle abrasive dal pavimento utilizzare l'aspirapolvere 
► pulire il pavimento al massimo una volta alla settimana con panno ben strizzato ed utilizzando solo detergenti neutri SENZA cera o brillantante
► trattare il pavimento con prodotti protettivi consigliati dal produttore, sia nel caso di parquet verniciato che (soprattutto) di parquet oliato

Trovi tutte le indicazioni nel seguente link:

La pulizia del pavimento in legno

Posa legno prefinito in rovere

Manutenzione straordinaria del parquet

Nel caso in cui la pavimentazione si presenti danneggiata e usurata si potrà prevedere una manutenzione straordinaria. Uno dei vantaggi di avere un pavimento in legno è quello di poterlo ripristinare "a nuovo". 

Generalmente la manutenzione straordinaria prevede la carteggiatura, l'eventuale sostituzione di elementi danneggiati, la levigatura, la stuccatura ed infine l'applicazione della vernice o dell'olio, per ottenere la finitura desiderata.

Posso cambiare la finitura del mio pavimento in legno?

Grazie!

Grazie per aver letto il mio articolo. Spero tu abbia trovato indicazioni utili. 

Se abiti a Vicenza o a Verona ti aspetto in negozio per scegliere assieme il tuo pavimento in legno. Sarò felice di accompagnarti nella scelta!  
Ti suggerisco di fissare un appuntamento compilando il form qui sotto o cliccando su "fissa un appuntamento" in fondo alla pagina: eviterai di aspettare inutilmente. 
 
Se invece abiti in altre parti d'Italia mi spiace avvisarti che noi - per riuscire a dare un livello di servizio adeguato - operiamo solo nelle zone di Vicenza e Verona. Ma saremo lieti di rispondere alle tue domande o di consigliarti altri approfondimenti sull'argomento.

Buona giornata!

 


FRATELLI PELLIZZARI spa
VIA VIGNAGA, 31
36071 ARZIGNANO (Vicenza)

[email protected]

 

FRATELLI PELLIZZARI spa
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Commenti

Buongiorno sig. Roberto, sotto il parquet è consigliabile mettere una membrana desolidarizzante?

Ad esempio gli strati del pavimento potrebbero essere questi?:

Pavimentazione in legno/ceramica
Membrana desolidarizzante
Massetto in sabbia cemento (minimo quanti cm? si può omettere se c'è la membrana desolidarizzante?)
Manto acustico POLYCELL 30 BLUESTAR 5 mm
Massetto alleggerito a copertura degli impianti (minimo quanti centimetri? 2-3 sopra gli impianti?)
Fascia perimetrale di desolidarizzazione
Doppia barriera vapore in polietilene 0,20 mm

17/08/2019 - Francesco Pirrone

Buongiorno Francesco, 

la stratigrafia di un pavimento non è una formula "standard" ma va personalizzata di caso in caso tenendo conto delle esigenze, delle caratteristiche dei solai e dei pavimenti che si vanno a posare, oltre che dell'utilizzo che si andrà a fare del pavimento. 

La membrana desolidarizzante è un ottima soluzione: posta al di sotto del parquet o del pavimento in ceramica, permette di aumentare le performance del pavimento e la durata. Bisogna capire se ne vale la pena. Tieni presente che al momento non si utilizza molto (quantomeno in Italia) per una questione economica... costa molto! 
Ma su interventi particolarmente importanti, con solai sollecitati, su pavimenti in CLS (in quel caso non serve il massetto, nel tuo caso si!) oppure nel caso di pose eseguite rapidamente, in cui il pavimento è di valore e deve durare a lungo (ex un centro commerciale) anche noi la utilizziamo. 

Sul resto degli elementi della stratigrafia: l'alleggerito deve coprire i tubi, quindi va bene che sia 2 o tre centimetri al di sopra. Il massetto deve essere minimo 3 cm. (secondo norme Uni) ma noi suggeriamo almeno 4 cm. 

grazie per le domande, buon lavoro, 

29/08/2019 - manager

Nel caso di posa di parquet predefinito su massetto radiante è necessaria la realizzazione dei giunti di dilatazione?

24/07/2020 - Giovanna

Ciao Giovanna,

i giunti perimetrali vanno eseguiti nel massetto e rispettati anche nel posare il parquet. I giunti di frazionamento vanno eseguiti nel massetto rispettando quanto prescritto dal progetto termotecnico ma non è obbligatorio riportarli anche sul pavimento in legno, specie se posato flottante (Galleggiante).  

grazie a te per la domanda, ciao!

24/07/2020 - manager

Buongiorno,
Sto ristrutturando casa e vorrei mettere dei listoni di prefinito rovere, sul pavimento esistente. Nelle camere c è già un parquet massello in discrete condizioni posato negli anni 70 in iroko. A parte la questione estetica è opportuno ricoprire il massello o è meglio conservarlo facendolo rilamare ?
Devo dire che la problematica dell' umidità dei massetti, mi sta facendo rivalutare l'uso del parquet in tutta la casa.
Grazie.

19/07/2021 - Giulia

Ciao Giulia,

se, come scrivi, il pavimento in legno massello di iroko è in buone condizioni non vedo perchè andare a ricoprirlo. Una volta rilevigato sarà come nuovo.

A massetti, legno ed umidità abbiamo dedicato un paio di articoli:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/parquet-acqua-umidita
https://www.fratellipellizzari.it/blog/posa-parquet-massetto-umido

Buona lettura, ciao!

 

12/10/2021 - michele

Buongiorno abbiamo comperato un pavimento in legno a casa nostra e ci siamo accorti che il pavimento che avevamo ordinato è diverso da quello che ci hanno posato. Il colore del legno è diverso, doveva essere un grigio-tortora invece è un grigio più chiaro. Solo che non ce ne siamo accorti subito anche perchè non ci sono le luci in cantiere e sono passate due settimane dalla posa e mi dicono che dovevo contestare subito e che ormai non si può più fare nulla perchè dovevo contestare entro 5 giorni dalla posa. Secondo voi posso bloccare i pagamenti e farmi cambiare il legno? Avevo anche scelto l'arredamento sulla base del colore e ora siamo disperati. grazie

22/01/2022 - Rita e Alessandro

Ciao Rita e Alessandro,
Mi spiace per la vostra situazione. Cerco di fare un po' di chiarezza e mi scuso se la risposta sarà lunga ma l'argomento è delicato.

Quando il posatore parla di "5 giorni per contestare" si riferisce al contenuto della norma Uni 11368 che disciplina la posa in opera di parquet incollato, chiodato o flottante.
È vero che la norma, modificata recentemente, ha fissato un arco temporale di 5 giorni trascorsi i quali possono subentrare fattori esterni che nulla hanno a che vedere con la posa.
Se ci pensate è corretto perchè spesso ci si trova in situazioni di cantiere in cui entrano altri artigiani che svolgono il loro lavoro rovinando o strisciando il pavimento in legno posato, oppure  la presenza di un sistema di riscaldamento o raffrescamento a pavimento  genera dei cambiamenti nel pavimento, ma possono anche accadere eventi accidentali causati dall'utente ... insomma una serie di cose che vanno a modificare le caratteristiche della pavimentazione e che non dipendono dal posatore.

Questa norma - citata dal fornitore e posatore del parquet - non mi sembra, però, fare al caso vostro. Infatti voi non lamentate una posa male eseguita bensì un colore differente del materiale.
Va premesso un aspetto fondamentale: questo problema, se fosse stato scoperto prima della posa, si sarebbe risolto semplicemente nella sostituzione del parquet con quello corretto. Ma scoprirlo alla fine dei lavori significa avere creato un danno ben più grave, la cui risoluzione richiede un esborso economico decine di volte superiore alla mera sostituzione.

Si tratta ora di capire a chi attribuire la responsabilità di questo "maggior danno".
Se infatti la responsabilità della errata consegna è immediatamente attribuibile al fornitore, il maggior danno arrecato dalla posa in opera del prodotto errato (con la necessità, ora, di demolire l'intero pavimento e di dover acquistare nuovamente il parquet e sostenere i costi di posa) non è di immediata attribuzione.

Se facciamo riferimento alla Uni 11265 (Pavimentazioni in legno - Posa in opera - Competenze, responsabilità e condizioni contrattuali) che indica come "al momento della consegna in cantiere devono essere effettuati gli opportuni controlli da parte del direttore dei lavori sulla rispondenza dei materiali forniti rispetto a quanto previsto in sede di contratto e a livello di capitolato".

Il direttore dei lavori generalmente coincide con il progettista, ma non sempre. In ogni caso si definisce come "il professionista incaricato da una delle parti (committente o appaltatore) della direzione dei lavori, ovvero di quanto costituisce oggetto del rapporto tra committente e appaltatore-esecutore".  La norma stabilisce anche che egli sia "tenuto a controllare la regolarità ed il buon andamento dell'opera man mano che essa viene posta in essere (...)". Sempre la norma conferisce al DL anche "la verifica dei materiali preventiva al loro ingresso in cantiere". 
Insomma la responsabilità di controllare che il prodotto sia conforme a quanto ordinato spetta ad un direttore dei lavori incaricato dal committente che avrebbe dovuto essere edotto sul materiale da posare e avrebbe dovuto controllare prima della posa in opera sia il prodotto che la scheda prodotto verificandone l'idoneità.

E se il committente, per risparmiare oppure perché non ne reputa necessario il lavoro, non nomina un direttore lavori? Purtroppo questo accade molto spesso, specie nelle ristrutturazioni.
La norma suggerisce di indicare, comunque, in contratto le competenze e/o le attribuzioni della figura professionale mancante. Chiaramente se il controllo non può essere fatto da un tecnico che rappresenta il cliente - in quanto non nominato - questa responsabilità ricade sul committente, quindi su di voi, che avreste dovuto verificare la corrispondenza tra quanto consegnato (al momento della firma sul ddt di consegna) e quanto ordinato, anche consultando le schede prodotto. Il controllo richiede pochi secondi ma avrebbe evitato una situazione disastrosa come quella che ci descrivi.

Questo significa che la colpa è solo del cliente finale? No. Come scrivevo più sopra l'errore è AGGRAVATO dal mancato controllo e dalla posa in opera del parquet, ma si tratta di un errore del negozio che ha fornito il parquet.

Per evitare un contenzioso legale, io vi suggerisco di tentare una risoluzione amichevole proponendo al fornitore di contribuire con parte della spesa per il rifacimento del parquet.

Se invece ritenete di procedere legalmente oppure se il fornitore rifiuta la composizione amichevole ti faccio presente che al momento non mi risulta (ma potrei sbagliarmi) che le norme Uni citate ed usate per risponderti abbiano un valore legale, per averlo dovrebbero essere state citate in un provvedimento legislativo. Ma certamente le norme Uni vengono prese in considerazione sia dai legali che dai giudici nei contenziosi, per cui occorre tenerne conto e quindi occorre che voi teniate presente i ragionamenti che ho tentato di fare qui sopra.

Ciao!

22/01/2022 - michele

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