I rivestimenti del bagno in piastrelle sono i più richiesti per le case di Vicenza e Verona, le zone dove lavoriamo. Ma quali sono le caratteristiche di una buona piastrella per il bagno? Come realizzare dei rivestimenti di bagni gradevoli e quali errori non compiere? Scopri centinaia di idee in questo articolo!
Piastrelle per bagno: consigli per gli acquisti!
Se sei capitato su questa pagina probabilmente abiti a Vicenza o a Verona e stai cercando consigli per acquistare le piastrelle del tuo bagno e avrai molte domande a riguardo, a cui cercherò di rispondere.
Ecco la lista degli argomenti che troverai in questo articolo:
Le domande di chi deve piastrellare un bagno
(a cui risponderò)
Tempi e costi delle piastrelle da bagno
Immagino che tu stia cercando un negozio di piastrelle per il bagno e sicuramente la tua prima domanda sarà: "quanto costarifare le piastrelle di un bagno?".
La seconda, dato che il bagno è un ambiente importante, sarà probabilmente: "quanto tempo ci vuole per demolire e rifare pavimenti e rivestimenti di un bagno?"
Stili, tendenze e colori
Ma ce ne sono molte altre... ad esempio: "Quali mattonelle sono oggi più di tendenza nei bagni?" oppure "Quale stile utilizzare per le piastrelle del bagno?", "Che rivestimenti bagno mi consigliate?", "Quale colore mi consigli per le piastrelle del bagno?"
Dove comprare piastrelle da bagno a Vicenza o a Verona?
Molte di queste domande me le pongono anche i clienti che stanno facendo casa a Verona o a Vicenza quando vengono a trovarci nei nostri negozi di Costo di Arzignano oppure nel negozio di Gambellara.
Ed a proposito di negozi, in fondo all'articolo cercherò di rispondere anche ad un altra domanda che probabilmente ti stai ponendo, ad esempio: "In quali negozi di Vicenza o di Verona comperare le piastrelle? Meglio un Brico o un piccolo rivenditore locale specializzato?"
Piastrelle da bagno on line?
Probabilmente ti starai anche chiedendo se è possibile (e conveniente) comperare piastrelle per bagno on-line? Quali sono i problemi e gli errori da evitare in questo caso?
Insomma le domande sono molte, ed in questo articolo cercherò di rispondere anche alle domande più imbarazzanti e cercherò di essere più obiettiva possibile.
Chi sono? Chi siamo?
Siamo un negozio di piastrelle e arredobagno
Da molti anni lavoro nell'azienda di famiglia, la Fratelli Pellizzari. Io mi occupo del punto vendita di Costo di Arzignano (Vicenza). Siamo una piccola azienda famigliare, che gestisce due negozi di piastrelle ed arredobagno: uno ad Arzignano ed uno a Gambellara.
Dal momento che ci occupiamo anche di posa in opera la nostra azienda è diventata un mix tra un impresa edile specializzata in finiture ed uno studio di arredamento: studiamo, progettiamo e realizziamo in cantiere i rivestimenti per i bagni, oltre a pavimenti e all'arredamento per il bagno.
I progressi nel mondo delle piastrelle per il bagno
In questi anni, assieme ai colleghi, abbiamo partecipato agli enormi progressi nel settore delle piastrelle da bagno che oggi sono diventate meravigliosi oggetti di design in grado di valorizzare la stanza da bagno, grazie a tecnologie che consentono grafiche e dimensioni sbalorditive. Le piastrelle si sono adeguate alla richiesta del mercato, cavalcando gli stili e le tendenze del momento, ed oggi ci mettono in grado di realizzare stanze da bagno bellissime.
Alcune di queste bellissime stanze da bagno le vedrai nell'articolo che segue che contiene anche suggerimenti, idee e risposte alle domande che ti stai facendo. Quanto scrivo viene dalla mia esperienza ormai di 20 anni in questo settore che ti metto volentieri a disposizione.
Buona lettura!
Le piastrelle da bagno: da brutto anatroccolo a cigno
Quando le piastrelle per il bagno erano "materiali edili"
Per prima cosa vorrei raccontarti dell'evoluzione incredibile che hanno vissuto le piastrelle per il bagno. Abbiamo dedicato un articolo a raccontare la storia delle piastrelle, dalle origini ai tempi moderni. Ma i cambiamenti più incredibili sono accaduti negli ultimi 30 anni in cui siamo passati dall'utilizzare piastrelle da bagno di formato 20x20 a lastre di formato enorme.
Insomma se le piastrelle per il bagno negli ultimi anni del 2000 erano un brutto anatroccolo, oggi si sono trasformate in un meraviglioso cigno.
Le "mattonelle da bagno"
A ribadire le origini umili di questo prodotto c'è anche un nome che molti continuano ad usare. Negli anni '60 e '70 era normale utilizzare il termine "mattonelle per bagno" ed in alcune zone d'Italia, specie nel Sud, vengono ancora chiamate così.
La parola "mattonella" deriva dall'italiano "mattone," che a sua volta ha radici nel termine latino "matteus" o "matteum," che significa "pezzo di argilla". Come sai i mattoni sono blocchi di argilla - formata e cotta - che vengono usati nella costruzione degli edifici, quindi il termine si estese naturalmente a indicare anche questi (piccoli) blocchi di argilla o ceramica utilizzati per il rivestimento di superfici. Le prime piastrelle erano spesso realizzate in argilla, proprio come i mattoni. Per questo, anche se le dimensioni e la funzione erano diverse, la similarità nel materiale e nel processo di fabbricazione ha portato all'utilizzo del diminutivo "mattonella" per indicare queste piastrelle.
Da mattonelle a piastrelle a grandi lastre
In alcune regioni d'Italia o nell'uso quotidiano, specialmente in contesti colloquiali e non tecnici, il termine "mattonella" è ancora comunemente usato per descrivere le piastrelle, in particolare quelle ceramiche. Questo termine è rimasto nel linguaggio comune come una parola familiare e riconoscibile per riferirsi alle piastrelle utilizzate in ambienti come bagni e cucine.
Oggi le dimensioni delle piastrelle sono diventate talmente grandi che anche il nome piastrelle ormai è poco rappresentativo e si è iniziato a chiamarle "grandi lastre in ceramica" o "grandi lastre in grès".
Da "bagni nascosti" a "bagni in mostra"
Questa evoluzione nel prodotto e nella terminologia corrisponde ad una evoluzione anche nell'ambiente bagno. Se prima il bagno era la stanzetta piccola, in fondo al corridoio, oggi le stanze da bagno diventano protagoniste e si mostrano con orgoglio agli amici.
Ti metto qui di seguito alcune foto, per sorridere, ma anche per ricordare l'evoluzione che c'è stata nel bagno partendo da questi... ...bagni da incubo!!
Le piastrelle da bagno di un tempo
Quando il bagno era la stanza più umile della casa
Tu forse non lo ricorderai ma se chiedi ai nonni ti potranno spiegare quanta poca attenzione si dava a questo ambiente e quindi anche al prodotto destinato a rivestirlo.
Era di gran lunga il locale più "umile" della casa, il più brutto, spesso angusto, male illuminato ed anche un po' angosciante. E le piastrelle contribuivano a rendere l'esperienza poco piacevole. Oggi, invece, sono proprio le piastrelle che contribuiscono a rendere meravigliose le stanze da bagno moderne.
Proviamo a vedere, in sintesi, le evoluzioni del bagno dal dopoguerra ad oggi
I bagni del dopoguerra (1945-1960)
Negli anni del dopoguerra l'Italia deve essere ricostruita. La crescita economica, la crescente urbanizzazione, la costruzione di moltissimi nuovi edifici residenziali fa esplodere la domanda di piastrelle per il bagno. I bagni di questo periodo sono caratterizzati da:
Design e Stile: funzionale, essenziale, influenzato dal modernismo.
Materiali per rivestimenti: piastrelle in ceramica semplici, spesso bianche o pastello.
Sanitari e arredobagno: vasche da bagno e lavandini in ghisa smaltata o in ceramica (lavabo con colonna di sostegno). Rubinetteria cromata. Armadietti a specchio e illuminazione con lampadine semplici.
I bagni negli anni '60 e '70
Negli anni '60 e '70 si vive un vero e proprio boom economico e demografico. La moda, anche quella delle piastrelle da bagno, viene influenzata dalla cultura hippie e pop. Le caratteristiche dei bagni cambiano:
Stili più audaci: colori vivaci, motivi geometrici e floreali nelle piastrelle.
Materiali: introduzione della plastica e altri materiali sintetici.
Sanitari e Arredi: lavandini sospesi, prime docce integrate.
Tendenze: diffusione del concetto di "sala da bagno", con maggiore spazio e comfort.
I bagni negli anni '80 e '90
Negli anni '80 e '90 vengono introdotte nuove tecnologie impiantistiche e nuovi materiali ed oggetti di arredo per il bagno. Le principali novità sono:
Tendenze: ritorno a colori più neutri e naturali, predilezione per il bianco e il beige. C'è una notevole richiesta anche di rivestimenti rustici in piccolo formato, con decorazioni a greche o inserti.
Materiali: marmi, graniti ed agglomerati al quarzo sono i materiali utilizzati per i piani lavabo.
Sanitari: c'è una grande diffusione delle vasche da bagno con idromassaggio ma anche una notevole diffusione dei box doccia.
Accessori: i mobili bagno sono più grandi, generalmente monoblocchi che incorporano lo specchio e le luci, con ante e cassettoni. ù
I bagni negli anni 2000 e 2010
In bagno fa ingresso la domotica e cambia nettamente anche lo stile dei bagni:
Estetica minimalista: linee pulite, spazi aperti, palette di colori neutri
Materiali: gres porcellanato effetto pietra con colori neutri, superfici lisce, bordi rettificati. In bagno si utilizzano vetro, acciaio inox, corian.
Sanitari e Accessori: molto richiesti i sanitari sospesi, anche i mobili sono sospesi, il cassettone sostituisce le ante, gli specchi vengono installati separatamente dal mobile e sono illuminati a LED. Sono richiesti i rubinetti termostatici.
Anni 2020 ad oggi
In questi ultimi anni lo stile cambia ancora, c'è una maggiore attenzione al risparmio energetico, ai materiali biocompatibili ed ecocompatibili, alla possibilità di riciclare e smaltire i prodotti. In sintesi:
Smart: alcuni accessori diventano intelligenti, come gli specchi smart, i rubinetti touchless, le docce con a controllo digitale.
Materiali e Sostenibilità: materiali riciclati, soluzioni per il risparmio idrico, sistemi di riscaldamento a pavimento.
Design Personalizzato: crescente domanda di soluzioni su misura, le piastrelle da bagno diventano grandi lastre utilizzate sia per rivestire le pareti che per personalizzate i mobili realizzati ad hoc.
Benessere e Salute: bagni progettati per il relax e la salute, con saune, cromoterapia e aromaterapia integrate.
Bagni in piastrelle ad effetto onice
In questa nuova abitazione i clienti si sono innamorati delle piastrelle effetto onice che hanno scelto per pavimentare tutti gli ambienti e rivestire in tonalità diverse i 3 bagni.
Da WC a stanza da bagno, anche grazie alle piastrelle
Ebbene dopo questo tuffo nel passato, ora preparati a rimanere stupito nello scoprire come oggi, le piastrelle da bagno, siano diventate un prodotto meraviglioso,
che ha contribuito a valorizzare quello che abbiamo iniziato a chiamare "la stanza da bagno".
Perchè le piastrelle in bagno?
Questo perché la ceramica trova da sempre applicazione in questo ambiente grazie alle sue caratteristiche funzionali, alla facilità di pulizia e all'igiene.
Ma anche per il fascino dei colori e delle decorazioni che hanno trasformato
delle "mattonelle per il bagno" in elementi e superfici di design
in grado di trasformare gli ambienti bagno rendendoli affascinanti,
intriganti, eleganti o divertenti, a seconda dell'obiettivo dell'arredatore.
Le piastrelle sono migliorate anche tecnicamente
Oggi anche la resistenza è cambiata ed i prodotti consentono,
in base alla composizione delle piastrelle ed alla temperatura e durata della cottura,
di di darci un materiale estremamente valido anche da questo punto di vista.
Le piastrelle per il bagno in ceramica, insomma, non solo sono state in grado di assecondare le evoluzioni dello stile e della moda, di seguire i gusti e le tendenze, ma hanno dimostrato di saper continuare a migliorarsi anche dal punto di vista tecnico.
I formati delle piastrelle da bagno di oggi
Per non parlare dei formati: impensabile oggi piastrellare un bagno con il "vecchio" formato 20x20. Oggigiorno si parla di grandi lastre in grès porcellanato che rivestono il bagno e lo esaltano.
Per carità, ammetto di essere innamorata delle moderne lastre in ceramica,
ma credo davvero che abbiano contribuito - assieme ai moderni elementi di arredobagno -
a far diventare il bagno la stanza più bella e curata della casa.
Tutto questo è avvenuto così velocemente che i tuoi nonni (o meglio i tuoi bisnonni) sarebbero decisamente stupiti se tu li invitassi nella tua casa nuova a "vedere il nuovo bagno", magari esaltando il tipo di piastrella da bagno che hai scelto.
I migliori produttori di piastrelle per il bagno
L'industria italiana delle piastrelle in ceramica è riconosciuta a livello mondiale per la qualità dei nostri prodotti. A Bologna si tiene la principale fiera mondiale del settore ed il distretto di Sassuolo, cuore di questa produzione, è famoso per la concentrazione di produttori di piastrelle ma anche per la presenza del meccano-ceramico (macchinari per produrre piastrelle) e per tutti i terzisti e l'indotto a servizio di questo settore. Insomma le aziende italiane, che un tempo erano prime al mondo anche per quantità, oggi continuano a dominano il mercato dal punto di vista del design e della qualità e le piastrelle italiane sono una delle tante eccellenze del nostro paese.
Come per ogni settore ci sono, però, delle specializzazioni: ci sono aziende che si specializzano nei pavimenti esterni
Vediamo allora quali sono le migliori aziende che producono piastrelle per il bagno.
Ceramica SANT'AGOSTINO: bellissime piastrelle per il bagno
Questa azienda si trova al di fuori del distretto di Sassuolo, a Ferrara. Ha un catalogo molto vasto che comprende sia pavimenti che serie dedicate ai bagni ma Ceramica Sant'Agostino, da sempre, è conosciuta per le collezioni di piastrelle per il bagno. Puoi trovare proposte romantiche, colorate, new age, minimali o classiche. I formati proposti sono principalmente di media dimensione, quindi non piccoli e nemmeno enormi.
FLORIM ceramiche: 4 diversi stili di piastrelle da bagno
Situata nel cuore del distretto di Sassuolo, a Fiorano, il produttore Florim è uno dei colossi nel settore. Le proposte di piastrelle per il bagno sono soprattutto in termini di grandi formati, lastre da 120x280 o superiori ottenute con estrema cura, con attenzione alla qualità degli impasti ed alla facilità di lavorazione. Florim vende in tutto il mondo i suoi prodotti che ha scelto di classificare in 4 differenti stili.
Contemporary: proposta anche con il brand Floor Gres presenta prodotti dalle linee pulite e funzionali, lo stile è minimal, sobrio e le superfici sono pensate per bagni moderni e professionali.
Luxury: la collezione Rex presenta piastrelle da bagno che trasmettono lusso, raffinatezza, glamour. Riproducono materiali pregiati come marmi, pietre naturali e legni esotici.
Avant-Garde: Ceditè il brand che propone piastrelle per il bagno sofisticate, artistiche, di avanguardia, quasi delle vere e proprie opere d'arte. Spesso sono audaci e sicuramente si distinguono.
Classico: con il marchio Cerim le collezioni di piastrelle per il bagno diventano più accessibili, sobrie, in alcuni casi classiche, pur offrendo una vasta gamma di colori e finiture.
Lea ceramiche: il minimalismo decorato nel bagno
Ceramiche Lea, brand del gruppo Panaria, si contraddistingue per le collaborazioni con importanti stilisti contemporanei grazie ai quali l'azienda propone collezioni di piastrelle per il bagno minimaliste e perfette per realizzare bagni estremamente moderni.
Noi proponiamo Lea come piastrelle per il bagno di uffici o negozi ed utilizziamo le loro lastre decorate, in abbinamento ai fondi neutri, per caratterizzare e rendere d'effetto questi locali.
Lastre in ceramica Ariostea, il lusso nel bagno
Le piastrelle da bagno prodotte da Ceramiche Ariostea non possiamo più definirle piastrelle. Sono delle elegantissime lastre di grande e grandissimo formato, pensate per conferire lusso, esclusività, ricchezza all'ambiente bagno. La ricerca tecnica ed i conseguenti risultati in termini di smalto, di brillantezza e di trasparenza non ha pari nel mondo delle ceramiche per il bagno.
Ceramiche GRAZIA: piastrelle per bagno in stile classico
Se cerchi piastrelle in stile retrò, classiche ed in formato boiserie, allora devi assolutamente considerare Ceramiche Grazia che offre una serie di collezioni perfette per chi ama i gusti classici e lo stile inglese.
Ceramiche VOGUE: piastrelle per un bagno a colori
La migliore azienda di piastrelle da bagno nel mondo delle tinte unite (lucide, matt, sfumate...) è sicuramente Vogue. Le diverse collezioni di ceramica Vogue ti offrono anche una vasta scelta sui formati: dai classici 10x10 e 20x20 a formati rettangolari, come il moderno 5x40 o i mosaici su rete.
Ceramica APPIANI: piastrelle di piccolo formato per bagni resistenti
Specialista nei mosaici per piscina, Appiani propone i suoi mosaici in piastrelline ceramiche anche per bagni colorati e molto resistenti, questo grazie al processo produttivo della monopressocottura con cui sono realizzati i suoi prodotti.
Piastrelle bagno decorate nei bagni
Tre bagni, tre personalizzazioni diverse e piastrelle in grande formato decorate che donano colore e stile agli ambienti in cui le abbiamo posate.
Le piastrelle per rivestire il bagno del passato: igiene e pulizia
Requisiti dei rivestimenti per le pareti del bagno
Le piastrelle, da centinaia di anni, vengono utilizzate per rivestire le superfici dei bagni sia nelle abitazioni che nei locali pubblici. La scelta di utilizzare delle "mattonelle in ceramica" per i rivestimenti è nata dalle loro caratteristiche tecniche. I rivestimenti dei bagni, infatti, devono necessariamente garantire:
una superficie igienica,
facile da pulire,
resistente ai detergenti aggressivi che si utilizzano in bagno.
Alternative alle piastrelle: marmo e legno
Le alternative alla piastrella erano il marmo ed il legno, più costosi e più delicati, oppure l'intonaco (in passato si usava la calce) che necessitava di continua manutenzione ed era decisamente meno facile da pulire ed igienizzare.
All'inizio il motivo principale era il costo
La piastrella veniva scelta quindi, per rivestire il bagno, in base a motivi funzionali ed economici, mentre era scarsa l'attenzione agli aspetti estetici.
Ti dirò di più: all'inizio le piastrelle da rivestimento erano generalmente bianche e in un formato piccolo come il 20x20. Erano rare le piastrelle con smalti ricchi o decorate.
Quali piastrelle per i pavimenti dei bagni? Le bicotture
Piastrelle in bicottura a parete
E per i pavimenti dei bagni?
Se a parete venivano utilizzate bicotture smaltate che soddisfacevano le esigenze di igiene e pulizia, questa tipologia di piastrella aveva - però - una scarsa resistenza all'usura da calpestio ma anche alla caduta di oggetti.
Quali piastrelle a pavimento?
In passato venivano prodotte e vendute le bicotture anche per i pavimenti dei bagni, con una maggiore quantità di smalto ma, nel lungo termine, le piastrelle in bicottura a pavimento si consumavano per la loro scarsa resistenza all'abrasione. Inoltre si rompevano o si scheggiavano se cadevano oggetti pesanti, questo a causa di una scarsa resistenza meccanica. Per questo capitava spesso di vedere bagni in cui le piastrelle erano solamente a rivestimento, mentre i pavimenti erano realizzati in altri materiali.
Le alternative a pavimento
Quindi se si volevano dei pavimenti da bagno resistenti era necessario acquistare e posare del cotto, oppure del granito o del marmo, magari sotto forma di palladiana. Altre alternative erano la veneziana o le cementine (non quelle odierne in grès, ma quelle fatte proprio con cemento e graniglia di marmo). Solo se il bagno era quello della camera matrimoniale e, quindi, se ci si accedeva scalzi, si poteva rischiare di mettere una piastrella in bicottura anche a pavimento, ma sapendo che si correva il rischio di romperla, graffiarla o consumarla.
Piastrelle bagno in grandi lastre
Piastrelle in grandi lastre, ad effetto marmo azzurro nel bagno della zona giorno, e ad effetto metallo nel bagno dei ragazzi.
Per quanto concerne la ricchezza estetica delle piastrelle, si diffusero le decorazioni
amalfitane e faentine oltre a decorazioni floreali e paesaggistiche.
All'inizio del 1900, grazie al diffondersi del Liberty, iniziarono ad essere introdotte decorazioni nelle piastrelle per rivestimenti dei bagni.
Le linee sinuose del liberty lasciarono successivamente lo spazio a decorazioni geometriche,
pittoriche o fotografiche, spesso con soggetti floreali.
Si utilizzava un fondo neutro che rivestiva tutte le pareti e si inseriva una composizione,
un vero e proprio "quadro", magari al di sopra della vasca.
Piastrelle da bagno decorate: gli anni '60
Decori sulle piastrelle da bagno nel dopoguerra
Con la fine della seconda guerra mondiale iniziano gli anni del boom economico. I clienti chiedono prodotti più ricercati e lavorati. Ma sono anche gli anni '60 e gli anni '70 dei figli dei fiori e della musica rock. Paesaggi e nature morte lasciano il posto a decori psichedelici e geometrici, ricchi di colori che qualche azienda tenta oggi di rilanciare sotto la generica definizione di "vintage".
Il color cuoio per le piastrelle da bagno
Alla metà degli anni '70 i colori accesi lasciano lo spazio a toni di beige e al "famoso" color cuoio, che per qualche anno dominerà il mercato delle piastrelle. Queste decorazioni vengono applicate sulla piastrella per il bagno già cotta mediante appositi macchinari serigrafici in grado di riprodurre infinite volte sulla ceramica il decoro impresso nel rullo serigrafico.
Negli anni '80 la piastrella inizia a ricoprire un ruolo differente nella stanza da bagno: diventa un elemento sempre più ricercato, elaborato, una superficie di design, che si abbina con i sanitari (colorati anch'essi) e con gli accessori per arredare il bagno.
I rivestimenti diventano ricche superfici dipinte da famosi pittori
come Gottuso, che firma una linea di decori, oppure di stilisti come
Valentino, Laura Biagiotti, Enrico Coveri, Nicola Trussardi, Biki e
Krizia che "vestono" i bagni con il loro stile.
Alcuni di questi, come Versace, continuano tuttora a firmare
collezioni di piastrelle da bagno estremamente ricercate e preziose.
Non più semplici piastrelle da bagno
Se le piastrelle firmate lasciano più di qualche nostro cliente esterrefatto (nel senso che non ci si aspetta che gli stilisti firmino anche i rivestimenti dei bagni) altri invece apprezzano ed acquistano. Le piastrelle ceramiche passano dall'essere un prodotto che assolve ad un bisogno semplice, ad un elemento di design che veicola anche messaggi di status sociale, espressione della nostra identità e di quello che vogliamo raccontare e mostrare ai nostri amici.
Oggi si vendono soprattutto all'estero
Anche noi, nel nostro show room, abbiamo avuto esposti bagni firmati Versace ed altri firmati Valentino. Le piastrelle firmate da grandi stilisti sono ancora in produzione ma sono convinta che la maggior parte delle vendite venga conclusa all'estero. Cinesi, Giapponesi, Russi e Arabi ricercano il fascino delle grandi firme del Made in Italy dell'abbigliamento anche nelle piastrelle per i rivestimenti per i loro bagni.
Le piastrelle in monocottura in bagno: finalmente un pavimento resistente!
Piastrelle da bagno: arrivano i pavimenti in monocottura
Il nuovo processo produttivo della monocottura, introdotto negli anni '80, consente di ottenere piastrelle molto più resistenti rispetto alla bicottura. Finalmente abbiamo dei pavimenti in ceramica da poter mettere con tranquillità anche a pavimento in casa e nei bagni.
Ma non è così semplice.
I problemi della monocottura
La monocottura ha un aspetto estetico differente rispetto alla bicottura. Non ha la lucentezza dello smalto, né la perfezione delle sfumature e dei decori. Smaltare sul supporto cotto (bicottura) ha una resa completamente differente che smaltare sull'argilla cruda (monocottura). Senza parlare della irregolarità sia nel calibro che nella planarità di questa nuova tecnologia... insomma resistente si, ma con molti limiti. Almeno all'inizio.
Ai clienti degli anni '80 veniva spiegato che dovevano accettare un abbinamento tra i due prodotti non perfetto. I clienti, anche nel nostro negozio, si sentivano ripetere frasi come "si, esteticamente il rivestimento del bagno è più bello, più lucido, la decorazione è più viva rispetto al pavimento... ma bisogna usare la monocottura perchè è più resistente".
Le piastrelle in monocottura lucida a smalto protetto
Qualche produttore introduce delle monocotture con smalto lucido protetto, come queste che si vedono nella foto qui sopra, pensate specificamente per poter essere abbinate ai rivestimenti bagni in piastrelle "effetto marmorizzato". Ma per quanto si cerchi di "abbinare" pavimenti e rivestimenti, i risultati non sono perfettamente soddisfacenti.
Per fortuna a salvare tutti arriverà la moda del rustico...
Piastrelle in grès effetto legno e corten in un bagno a Vicenza
L'evoluzione delle piastrelle da bagno, dalle prime bicotture e monocotture ai fantastici grès porcellanati oggi disponibili, permette di rivoluzionare esteticamente il bagno, come abbiamo fatto con queste piastrelle da bagno effetto metallo in una casa a Vicenza.
Le piastrelle da bagno rustiche
Il ritorno del rustico
Negli anni '90 un nuovo stile di bagno si affianca ai "classici" effetti marmorizzati: nasce (o meglio torna) la moda del rustico, che finirà per prevalere imponendosi come stile dominante. Le piastrelle rustiche sono quasi sempre nel formato 20x20 sia a pavimento che a rivestimento, hanno una superficie opaca che ricorda dei marmi consumati, un po' rovinati, oppure dei cotti chiari. Uno dei più venduti nel nostro negozio era un effetto travertino in formato 15x15 con i bordi irregolari e nei colori beige, rosa, verde e azzurro.
Listelli, torelli, greche, decorazioni...
Questi bagni rustici andavano completati con greche (decorazioni che attraversavano il rivestimento solitamente ad altezza 200 e ad altezza 120 cm.) e poi con listelli, torelli, fregi... Spesso i nostri clienti si trovavano a spendere molto più di decori che di piastrelle per realizzare il loro bagno.
Con il rustico vantaggi per tutti!
Il rustico porta alcuni vantaggi sia ai produttori che ai posatori. Le piastrelle da bagno rustiche, infatti, avevano delle "naturali" irregolarità sia nei bordi che nelle superfici, che nascondevano i difetti di produzione ed anche piccole irregolarità nella posa. Insomma se una piastrella era storta oppure posata non perfettamente era molto più tollerata.
Infine per dare un aspetto rustico alle piastrelle si preferivano superfici opache o addirittura leggermente ruvide. Questo ha permesso di poter utilizzare la monocottura non solo per per i pavimenti ma anche per i rivestimenti. Utilizzare la monocottura anche a rivestimento significava avere omogeneità di calibri e di tonalità ed avere minori giacenze necessarie.
Insomma la moda del rustico deve essere sembrata un dono divino a chi produceva e posava piastrelle. Ma non poteva durare per sempre...
Piastrelle esagonali e grandi lastre
Piastrelle esagonali dalle nuance terra rivestono la zona vasca di questo bagno e si intersecano con il legno a pavimento.
Le decorazioni e le firme degli anni '80 unitamente all'introduzione della monocottura ed alle decorazioni hanno contribuito a cambiare l'immagine percepita della piastrella da bagno. Ora il prodotto si propone come resistente a pavimento, ricco a rivestimento e diventa il prodotto in assoluto più utilizzato per pavimenti e rivestimenti di bagni, privati o pubblici.
Ma altre innovazioni, più recenti, faranno fare un ulteriore, pazzesco, salto di qualità alle piastrelle per il bagno.
Arriva il grès porcellanato
Questo succede tra gli anni '80 e gli anni '90 grazie all'introduzione ed alla diffusione della nuova tecnica produttiva del grès porcellanato. Questa innovazione sarà una rivoluzione per il settore perchè consentirà di produrre piastrelle estremamente più resistenti.
Nell'ambito che ci interessa, quindi nel settore delle piastrelle utilizzate come pavimento e rivestimento di bagni, il grès consentirà di essere utilizzato anche in bagni sottoposti a traffico e stress intensi.
In grado di durare anni anche in condizioni estreme
Le piastrelle in grès diventano il prodotto preferito, ad esempio, per pavimentare e resistere in bagni pubblici dove il traffico è davvero intenso, come quelli degli autogrill, di centri commerciali o di locali pubblici. E se inizialmente il processo produttivo del grès era stato pensato specificamente per ottenere una maggiore resistenza, mentre gli aspetti estetici erano considerati secondari, con il tempo le cose cambieranno. Si inizieranno ad introdurre altre importanti modifiche al processo produttivo ed altre innovazioni capaci di apportare anche migliorie estetiche, per arrivare alle meravigliose, grandissime piastrelle con le quali possiamo rivestire i bagni di oggi.
Piastrelle scelte per il bagno di lui e di lei
Piastrelle in gres in diverse tonalità di beige, calde e luminose, che scaldano l'ambiente e danno dinamicità alle superfici.
Le innovazioni sulle piastrelle in grès: dalla resistenza all'estetica
L'estetica (pessima) delle prime piastrelle in grès
Le prime piastrelle in grès non sembrano nemmeno lontane parenti di quelle che oggi puoi trovare nei negozi come il nostro e con le quali ci divertiamo a realizzare rivestimenti di bagni meravigliosi a Vicenza e a Verona. I primi grès erano necessariamente di piccolo formato, con superfici solamente opache e bordi non regolari. Insomma adattabili se il bagno da realizzare era in stile rustico, oppure se non c'erano troppe aspettative estetiche. Ma il grès, seppure resistente, era decisamente imbarazzante dal punto di vista estetico. Ma come siamo arrivati da questi primi "esperimenti" di piastrelle da bagno in grès, alle odierne meravigliose lastre di grandissimo formato?
L'evoluzione del grès porcellanato
Questo straordinario percorso lo dobbiamo alla fantastica capacità di innovare che abbiamo qui, in Italia.
Siamo, infatti noi italiani ad essere leader mondiali nelle tecnologie per la lavorazione delle piastrelle ceramiche. Non solo produciamo ed esportiamo macchinari in tutto il mondo, ma quasi tutte le innovazioni sono nate nel distretto ceramico di Sassuolo che per decenni è stato il primo produttore mondiale e tuttora viene considerato leader mondiale per la qualità delle piastrelle in ceramica.
Come è ovvio ci sono anche le pecore nere, cioè produttori che hanno come unico vantaggio il prezzo, ma la maggioranza dei produttori italiani di piastrelle sono davvero bravi ed alcuni di loro sono addirittura delle eccellenze riconosciute in tutto il pianeta.
Il grès si può lucidare
Molte sono state le innovazioni che hanno permesso di realizzare rivestimenti di bagni meravigliosi con le attuali, moderne piastrelle. Alcune, riguardano le lavorazioni sulla superficie, rese possibili dal fatto che la piastrella in grès è "a tutta massa" e quindi, come il marmo, si può lavorare.
Una delle prime intuizioni, basate proprio sul fatto che la piastrella da bagno in grès è composta in tutto lo spessore da smalti colorati (quindi non ha una parte superficiale differente dal corpo della piastrella) è quella di provare a levigarla, a lucidarne la superficie.
Nascono le piastrelle in grès porcellanato levigato, con la superficie perfettamente lucida e che si prestano meravigliosamente per realizzare pavimenti e rivestimenti di bagni in cui specchiarsi, con colori e venature che imitano quelli di marmi rari e preziosi.
Ma non è finita...
Un bagno in cui le piastrelle scendono dalla parete al piano
Le piastrelle effetto marmo realizzate con la tecnologia del grès porcellanato levigato (cioè reso lucido da macchinari con mole abrasive) consentono non solo di rivestire le pareti verticali ma di realizzare anche delle mensole su cui appoggiare dei catini, come in questo bagno.
Piastrelle per rivestimenti bagno che sembrano pietra
Come nascono le piastrelle da bagno effetto pietra
Nel mentre qualcuno stava cercando di ottenere delle piastrelle lucide e levigate, altri produttori stavano sperimentando stampi in grado di ottenere superfici tridimensionali, sempre grazie al corpo massivo del grès.
Pare che l'idea sia nata premendo un foglio di carta appallottolato la superficie cruda di una piastrella in grès. Con questa semplice operazione la superficie aveva acquisito una superficie irregolare, tridimensionale e molto simile alla ruvidità naturale della pietra "a spacco".
Oltre all'estetica naturale diventano antiscivolo!
Prima di questa semplice ma geniale intuizione le piastrelle in ceramica erano delle superfici lisce che venivano smaltate o decorate, ma questa idea rappresenta una nuova rivoluzione. Questo nuovo prodotto ora può essere utilizzato anche all'esterno perché grazie a questa lavorazione la piastrella diventa antiscivolo, ma non solo..
Perfette per le SPA
Le superfici effetto pietra di queste nuove piastrelle entrano, infatti, anche nel bagno. Prova a pensare ad una stanza da bagno in cui vuoi ricreare l'aspetto o le sensazioni che ti darebbe una SPA o un centro benessere. Cosa c'è di più adatto di una piastrella che ti ricordi la rugosità di una pietra o la superficie a spacco naturale di un'ardesia?
Anche noi, nel nostro negozio, iniziamo a proporre grès per le pareti del bagno ad effetto pietra che rimane tutt'ora uno dei prodotti più richiesti.
Piastrelle azzurre lucide: un rivestimento bagno fresco e contemporaneo
Oltre agli effetti marmo, pietra, onice, legno... le piastrelle in ceramica da bagno possono anche tornare ad essere, semplicemente, delle tinte unite, lucide oppure matt. Utilizzando sempre i nuovi, grandi formati.
Le grandi lastre: piastrelle enormi per il tuo bagno
Dai 20x20 alle lastre 160x320
Oltre alle continue innovazioni di superficie è anche il formato delle piastrelle da bagno a cambiare. Nel tempo siamo passati dall'utilizzare bicotture in formato 20x20, poi monocotture e bicotture 30x30 e 30x60, quindi grès porcellanato 60x60 e 60x120.
Ma oggi le dimensioni delle piastrelle che puoi acquistare per il tuo bagno sono davvero enormi: fino a 1600x3200. Un metro e sessanta per tre metri e venti.
Quali formati di piastrelle per il bagno?
Si, lo so, in questo formato le piastrelle sarebbero troppo grandi al punto da essere impossibili da usare per il tuo bagno (a meno che tu non abbia un bagno davvero enorme). Ma prova ad immaginare - scendendo a formati più "umani" come le piastrelle da pavimento da 120x120 e le grandi lastre da 120x270 centimetri - quale sia l'effetto di continuità che potresti ottenere nella parete...
I vantaggi dei grandi formati
Ad esempio pensa alla possibilità di utilizzarle per rivestire l'angolo doccia, a tutta altezza, senza nessuna fuga!
Sai cosa significa? niente calcare da pulire tra una piastrella e l'altra, niente infiltrazioni... una superficie continua possibile solo con una resina, è oggi praticabile anche con la ceramica. E a differenza della resina evitiamo alcuni problemi: le lastre non temono l'umidità, non si rovinano al calpestio, non si consumano.
Lastre in grès e cementine per un bagno a Vicenza
Le decorazioni del passato sono state rivisitate ed applicate su moderne piastrelle in grès porcellanato: sono le cementine, piastrelle da bagno che possono venire combinate con grès effetto cemento o metallo.
A quale altezza arrivare con le piastrelle in bagno?
Partiamo dalla premessa che non esiste un obbligo di legge. Le norme ULSS, declinate in modo diverso in varie zone d'Italia, parlano di "superficie pulibile" fino ad 1,80. Ma non si parla di piastrelle, una superficie può essere pulibile anche se realizzata con una tinteggiatura a smalto, ad esempio.
Ma allora a che altezza si deve arrivare con le piastrelle?
Piastrelle bagno ad altezza 2,40
Fino agli anni '90 non c'erano dubbi: le piastrelle arrivavano fino a 240 centimetri. E questo lungo tutto il perimetro del bagno. Non si rivestiva la parte terminale del bagno un po' per "far respirare le pareti" ed un po' per allargare la percezione dello spazio.
Piastrelle bagno ad altezza 1,20
A partire dagli anni '90 (ma qualcuno ce lo chiede ancora oggi) moltissimi clienti arrivavano in negozio con la convinzione che "non vada più di moda fare i rivestimenti a tutta altezza, ma che si debbano fare fino a metà parete".
Tra l'altro questa cosa la leggo ancora anche su vari articoli on-line che insistono per realizzare un rivestimento basso su quasi tutte le pareti del bagno. Di questi rivestimenti a metà altezza, che possiamo anche chiamare Boiserie, ne parlerò più avanti.
Le piastrelle dividono le zone del bagno in orizzontale.
Piastrelle bagno ad altezza soffitto (ma non dovunque)
Altri clienti - perchè più "preparati" o perchè accompagnati da architetti o arredatori di interni - ci chiedono, invece, uno stile più attuale e cioè dei rivestimenti a tutta altezza. Con questo termine intendo definire pareti completamente rivestite da piastrelle fino al soffitto. Solitamente questo stile prevede anche la facoltà di lasciare alcune pareti completamente libere dal rivestimento.
Insomma si lavora usando le piastrelle per definire degli spazi verticali.
Bagni a Rovigo, piastrelle ed arredi
In questa casa ci sono state affidate le finiture di tutte le superfici, e nei bagni abbiamo utilizzato piastrelle in grandi lastre per rivestire pareti e pavimenti.
Vediamo gli aspetti critici di realizzare un rivestimento con piastrelle per il bagno a "metà altezza":
1. se decidi di rivestire solo la parte bassa della parete dei bagni poi devi pensare di finire la parte superiore utilizzando una tinteggiatura importante, di carattere. Insomma non puoi permetterti di utilizzare la semplice tempera bianca. Questo perchè la tinteggiatura è ad altezza occhi, quindi dovrai utilizzare una finitura particolare e che si accosti bene con la piastrella scelta e metti in budget anche una spesa per una bella tinteggiatura.
2. va gestita con intelligenza la parte terminale del rivestimento in piastrelle. Spesso vengono utilizzati profili metallici come terminale del rivestimento. Il profilo metallico rappresenta comunque un ulteriore elemento nel rivestimento del bagno, che può risultare fastidioso (specie se il bagno è già ricco di elementi). Non solo. Il profilo metallico crea una geometria ben precisa ma questa "precisione meccanica" non può trovare corrispondenza nella successiva stesura della pittura che, giocoforza, è più irregolare. Se la lastra di ceramica è abbastanza precisa nell'accostarsi al profilo, la pittura non lo è affatto, per cui questo terminale spesso denuncia intonaci non perfetti, granulometrie diverse, sbavature e gocciolature.
3. va gestito con attenzione è il cambio di altezza che occorrerà fare in corrispondenza delle pareti doccia o vasca che devono essere realizzate a maggiore altezza. Un rivestimento a parete che sale e scende, se non viene ben progettato, rischia di dare un pessimo risultato.
4. vanno poi considerati tutti gli elementi che compongono il bagno specie quelli che si devono posizionare nei pressi di dove termina la boiserie. Ad esempio le altezze delle prese e degli interruttori (sopra o sotto il rivestimento?), della placca dello sciacquone (che rischia di essere a "cavallo" tra piastrelle e parete), del termoarredo che finisce quasi sempre per essere a cavallo.
5. ci sono piastrelle che "nascono" per essere delle boiserie, che hanno una serie di pezzi speciali per la chiusura in alto. Ce ne sono altre possiamo "forzare" a questo fine e, se ben progettate possono riuscire nello scopo. Ma non possiamo pensare di utilizzare qualsiasi piastrella troncando il rivestimento a metà altezza. Il risultato, in genere, è quello di un bagno incompleto ed il rischio è che gli amici ti chiedano: "avevi finito i soldi?".
6. devono essere modificate le cornici delle porte per tenere conto dei differenti spessori tra la parete senza piastrelle e la parte inferiore piastrellata.
L'altezza ridotta di un rivestimento in piastrelle provoca alcune criticità difficilmente risolvibili: si vedrà la riga irregolare di colore che copre l'adesivo della piastrella; si vedranno alcuni punti dove il colore copre il corpo della piastrella ed altri dove lo lascia intravedere; gli spigoli presenteranno un accumulo di colore; le fughe avranno un colore diverso (quello della tinta murale) nella parte più in alto.
A queste criticità vanno aggiunte altre considerazioni, come il fatto che il bagno deve essere attentamente progettato tenendo conto degli arredi (e delle loro misure) della presenza e dell'altezza degli interrutturi elettrici, della presenza e dell'altezza delle placche per il wc o dei termoarredi.
Insomma, non è sufficiente progettare il solo rivestimento, ma occorre tenere conto di ogni elemento che verrà installato nel bagno e che potrebbe capitare "a cavallo" tra il rivestimento in ceramica e la parete.
Boiserie realizzata con piastrelle in ceramica, Vicenza
Una bellissima boiserie in piastrelle di ceramica a rivestimento in questo bagno dove il pavimento è stato realizzato utilizzando lo stesso parquet del resto della casa. In questo caso il prodotto è pensato per realizzare rivestimenti a metà altezza e l'effetto finale è perfetto.
Le boiserie in piastrelle di ceramica per il bagno
Quelli che, nel paragrafo precedente, abbiamo identificato essere i fattori critici per un rivestimento "basso" in bagno, diventano fattori positivi nel caso tu decida di rivestire il bagno con una boiserie classica.
Questi rivestimenti, infatti, nascono per essere utilizzati con questa finalità. Ad esempio: la parete terminale superiore della boiserie è studiata per dare un giusto completamento al rivestimento. Ma anche le lastre che vengono utilizzate hanno il giusto "carattere" per dare un buon risultato estetico ed il rivestimento non sembra "troncato" ma ha un senso compiuto.
Chiaramente il gusto tende ad essere piuttosto classico, sebbene ne esistano anche alcune versioni più moderne.
Boiserie e cementine per un bagno a Vicenza
In questo bagno le piastrelle scelte a pavimento sono delle cementine in grès abbinate ad un rivestimento in boiserie di ceramica bianca su cui sono stati installati dei sanitari da bagno sospesi.
Calcolo delle piastrelle per il bagno
Prima di spiegarti il calcolo ti premetto che è necessario ordinare una quantità di piastrelle superiore alla quantità reale perchè alcune piastrelle verranno rotte durante la lavorazione oppure verranno tagliate ed il pezzo rimasto (il cosiddetto sfrido) non sarà riutilizzabile.
Infine serviranno alcune piastrelle extra da conservare a fine lavori come scorta in caso di danni futuri.
La quantità da ordinare (quantità netta + sfrido) dipende dalle (1) dimensioni del bagno, dalla (2) regolarità geometrica delle superfici da piastrellare e (3) dal formato delle piastrelle.
Iniziamo dal pavimento del bagno: devi calcolare l'area del bagno togliendo la dimensione del piatto doccia e/o della vasca in muratura. Supponiamo che il tuo bagno misuri 3 metri di lunghezza e 2 di larghezza.
Dal totale netto di 6 metri devi togliere il piatto doccia (supponiamo 80 centimetri per 120 quindi 0,96 mq.) e l'eventuale vasca ma solo se si tratta di vasca in muratura. Se la vasca viene, invece, appoggiata sul pavimento e poi chiusa con dei pannelli, in quel caso non si toglie perchè il pavimento, sotto alla vasca, servirà.
A questo punto hai ottenuto la superficie netta, del pavimento del bagno, devi aggiungere circa una percentuale di circa il 20% per lo sfrido, per le lavorazioni, per i rischi di rottura e per avere qualche piastrella di scorta alla fine dei lavori.
Quindi: dai 6 mq. togli 0,96 (il piatto doccia) e risulta la quantità netta = mq. 5,04. A questa va aggiunto il 20% si arriva a 6 mq. che è la quantità da ordinare.
Come cambiano le quantità in bagni differenti
Come abbiamo detto la quantità da ordinare dipende dalla forma del bagno, dalle dimensioni della stanza e dalle piastrelle scelte. Se le piastrelle sono di piccola dimensione è molto più semplice riutilizzare gli scarti di lavorazione, i tagli. Con piastrelle di grandi dimensioni risulta molto più difficile riutilizzare i tagli.
Stabilire una regola precisa non è facile ma in linea di massima:
se il bagno è più piccolo di 6 mq. e se il formato delle piastrelle è grande la percentuale di sfrido va aumentata a 25% o addirittura al 30%.
se il bagno è più grande oppure se le dimensioni delle piastrelle sono più piccole può scendere al 15%.
Quante piastrelle da rivestimento bagno ordinare
Per ottenere la quantità di piastrelle da ordinare per i rivestimenti del bagno il calcolo è abbastanza simile. Anche qui devi innanzitutto calcolare la superficie netta da rivestire.
Chiaramente se vengono utilizzate piastrelle differenti, cosa piuttosto frequente, occorrerà calcolare, una alla volta, le differenti superfici nette
La superficie netta si ottiene sommando prima i 4 lati del bagno, ed ottenendo così il perimetro. A questo punto si moltiplica per l'altezza a cui arriverà la piastrella. Infine togliendo dal netto gli spazi di porte e finestre.
Una volta ottenuta la superficie netta si dovrà maggiorare di circa il 20% (variabile in base al formato della piastrella o alle geometrie del bagno) per ottenere la quantità da ordinare.
Piastrelle opache colorate in questo grande bagno
Una bella tonalità di lilla a pastello per delle piastrelle in grande formato che avvolgono questo bagno. Sanitari e rubinetteria sono stati scelti sui toni del bronzo per un contrasto davvero interessante.
Negozi di piastrelle per il bagno a Verona
Dove puoi acquistare piastrelle per il bagno a Verona? La prima considerazione che devi fare è se vuoi acquistare da una delle grandi catene di distribuzione, in cui operare un acquisto "fai da te", oppure se preferisci l'assistenza e la consulenza di un negozio specializzato in piastrelle e arredobagno.
Piastrelle e grande distribuzione a Verona
A Verona puoi trovare almeno tre punti vendita della grande distribuzione: Bricoman, vicino al casello di Verona sud, Leroy Merlin a San Giovanni Lupatoto e Iperceramica, sempre a San Giovanni Lupatoto.
La grande distribuzione si rivolge ad un targe di clientela attenta al prezzo per cui le piastrelle offerte difficilmente costano più di 10 euro al metro quadrato. Design, ricerca estetica e prestazioni lasciano il posto ad un prezzo decisamente basso.
Se sei in grado di progettarti da solo il tuo bagno e se il bagno che devi rivestire è secondario e non vuoi o non puoi investire grandi somme (e se te la cavi con il fai da te), troverai la possibilità di spendere davvero pochissimo per le piastrelle del tuo bagno.
Ecco gli indirizzi dei negozi di piastrelle della grande distribuzione:
Bricoman, Via Dell'Esperanto 26 - 37135 (Verona)
Leroy Merlin, Via Monte Amiata - 37057 San Giovanni Lupatoto (Verona)
Ipereramica, Via Ca Nova Zampieri, 3 - 37057 San Giovanni Lupatoto (Verona)
Polis Store, Via Brennero 106/a - 37012 Ca' Di Capri, 106/A - (Verona)
I grandi negozi specializzati in piastrelle a Verona
A Verona ci sono dei bellissimi negozi specializzati in piastrelle, alcuni storici, altri più recenti. Molti sono negozio famigliari, dove i proprietari aiutati da tecnici ed arredatori, ti seguiranno con una consulenza ed un livello di servizio impossibile da trovare nelle grandi catene estere.
Ecco i migliori punti vendita specializzati in piastrelle che ti segnalo a Verona città e provincia:
Per ultimi ci siamo anche noi che abbiamo tantissimi clienti che vengono a trovarci da Verona. Perchè? Ce lo siamo chiesti anche noi e abbiamo fatto rispondere ai nostri clienti:
In ogni caso se vuoi venirci a trovare scoprirai che siamo molto comodi da raggiungere perchè il nostro punto vendita di Gambellara è lungo la Strada Statale 11 a pochi metri dal casello autostradale di Montebello Vicentino e a meno di 1 chilometro dal confine tra Vicenza e Verona.
Ti aspettiamo!!
Negozi di piastrelle per il bagno a Vicenza
Dove puoi acquistare piastrelle per il bagno a Vicenza? Puoi scegliere di visitare una delle grandi catene di distribuzione oppure un negozio specializzato in arredobagno e piastrelle, a seconda del tuo budget o delle tue esigenze.
Piastrelle e grande distribuzione a Vicenza
A Vicenza la grande distribuzione è rappresentata da Leroy Merlin e da Bricoman, aziende francesi con migliaia di punti vendita in europa e nel mondo e da Iperceramica, presente con due punti vendita a Vicenza, altro colosso del settore.
Generalmente il livello di servizio di Bricoman è basso perché si rivolge ad un pubblico di utenti che sanno già cosa acquistare, mentre è più alto nei negozi Leroy Merlin ed Iperceramica dove sono in grado di aiutarti anche con la progettazione e la posa in opera dei materiali.
I prodotti sono generalmente molto, molto economici, a prezzi che quasi sempre sono inferiori ai 10 euro al metro ma che per alcuni articoli possono arrivare addirittura sotto i a 5 € al metro quadrato.
Chiaramente non puoi aspettarti che siano prodotti di estrema qualità (se vuoi saperne di più clicca qui: prezzi delle piastrelle e qualità) , ma se il bagno che devi rivestire è secondario e non vuoi o non puoi investire grandi somme (e se te la cavi con il fai da te), troverai la possibilità di spendere anche meno di 150 euro per tutte le piastrelle necessarie per il tuo bagno.
Praticamente tanto quanto una cena fuori tutta la famiglia.
Piastrelle bagno nella grande distribuzione a Vicenza
Ecco gli indirizzi dei negozi di piastrelle delle catene internazionali della grande distribuzione:
Bricoman, Via Olmo 56 - 36077 Altavillla Vicentina (Vicenza)
Leroy Merlin, Via Brescia 19 - 36044 Torri di Quartesolo (Vicenza)
Ipereramica, Strada Padana, 70 - 36051 Creazzo (Vicenza)
Ipereramica, Via A. Manzoni, 30 - 36010 Zanè (Vicenza)
Piastrelle bagno nei negozi specializzati a Vicenza
A Vicenza hai la possibilità di visitare anche dei bellissimi e grandi negozi specializzati nel mondo del bagno e dei pavimenti. Quali sono le caratteristiche distintive dei negozi specializzati in piastrelle?
In questi negozi il livello di servizio è più alto rispetto alla grande distribuzione, spesso troverai arredatori o architetti preparati e professionali, in grado di darti suggerimenti, di progettare il tuo bagno, di aiutarti ad abbinare le piastrelle alle tinte delle pareti e agli altri elementi del bagno.
Generalmente nei negozi specializzati anche il livello dei prodotti è più elevato. Tieni presente che sono quasi tutti a conduzione famigliare per cui è normale che titolari, famigliari e dipendenti non vogliano rischiare di "perdere la faccia" con i clienti che sono concittadini o conoscenti.
Infine quasi tutti i negozi specializzati sono attrezzati per fornire un servizio "chiavi in mano", cioè possono aiutarti sia nella progettazione delle piastrelle del bagno ma anche assisterti in cantiere coordinando i posatori fino allo smaltimento dei rifiuti del cantiere.
Ecco i punti vendita specializzati in piastrelle che puoi trovare a Vicenza:
Sterchele spa - Via Olmo 2 - 36051 Creazzo (VI)
Minuzzo Ceramiche - Via Ragazzi del '99, 48 - 36100 Vicenza
Minuzzo Ceramiche - Via Marsan, 46 - 36063 Marostica (VI)
Bren Pav - Via De Gasperi, 24 - 36040 Brendola (VI)
Piovan Pavimenti - Via Teonghio 1 - 36040 Orgiano (VI)
L'angolo della Ceramica - Via L.Da Vinci, 10 - 36030 Motta (VI)
Per scegliere il punto vendita dove acquistare le piastrelle per il tuo bagno puoi affidarti alle recensioni (Google o Facebook) oppure visitare il sito internet o direttamente il negozio. Oltre alla qualità del prodotto è molto importante valutare la qualità dei servizi offerti e trovare il giusto "feeling" con l'arredatore che ti progetterà il bagno.
Come sempre, nella vita, è questione di "persone"!
Buona scelta!
e... grazie per aver letto questo articolo!
Per progettare pavimenti e rivestimenti del tuo bagno, fissa l'appuntamento:
Proposta di piastrelle effetto onice per un bagno
Moderne piastrelle per un bagno: lastre effetto marmo venato nero
Un altro esempio di piastrella moderna per rivestimenti di bagni: in questo caso l'effetto marmo combina le venature scure su un fondo chiaro per un risultato elegantissimo
Rivestimento bagno prezioso: piastrelle effetto marmo a Verona
Se cerchi piastrelle per il bagno di grande effetto oggi troverai, nelle lastre ad effetto marmo, il prodotto perfetto. Le dimensioni, la brillantezza, le venature... il tuo bagno verrà trasformato da queste piastrelle in una lussuosa stanza in cui trovare del tempo per te stesso.
Bagno con pavimento in onice
Le piastrelle da bagno che imitano l'onice o l'alabastro sono tra quelle più ricercate da chi vuole un bagno che stupisca gli ospiti oppure da chi sta ristrutturando un ristorante o un bar e vuole dei bagni che diano prestigio al locale. In questo caso sono stati abbinati con un mosaico nella parete frontale.
Piastrelle per bagno rustiche - contemporanee (Verona)
Le piastrelle da bagno rustiche vengono richieste anche oggigiorno, specie qui a Vicenza, Verona e Padova, zone dove ci sono molte abitazioni rurali. Ma è uno stile rustico nuovo, contemporaneo, dove il sapore delle superfici che imitano la pietra viene rivisitato ed è in grado di combinarsi perfettamente con l'arredo moderno.
Piastrelle da bagno glamour abbinate al mosaico
Le moderne piastrelle da rivestimento bagno si prestano ad essere combinate con mosaici in vetro o in smalto per ottenere bagni dallo stile glamour come questo.
Piastrelle da bagno effetto cemento: rivestimento, piano e lavabi
A differenza delle piastrelle del passato, quelle di oggi sono resistenti sia alla caduta di oggetti che all'abrasione e consentono di essere posate tranquillamente a pavimento. Non solo: grazie alle grandi dimensioni si possono realizzare piani, mensole e addirittura lavabi.
Piastrelle in grès effetto onice
Piastrelle da bagno di grande formato per questo bagno in cui il grès effetto onice lucido, prezioso, si combina perfettamente con il legno scuro del mobile bagno.
Un bagno: piastrelle effetto marmo e piastrelle colorate opache
In questo bagno vediamo, nuovamente, come le piastrelle da bagno abbiano "imparato" ad imitare il marmo in modo incredibile, con riflessi, sfumature e venature che ingannano anche l'occhio più attento. Oggi quindi, alle caratteristiche di funzionalità e di igiene che le piastrelle da sempre hanno, si vanno ad aggiungere dei fattori estetici.
Piastrelle da bagno effetto marmo lucido e colorate opache
In questa stanza da bagno le piastrelle a pavimento ed a rivestimento, fino a circa 120 centimetri, sono delle lastre di grès effetto marmo lucido. Mentre la parte superiore, quella che sembra colorata, è stata rivestita con delle grandi lastre colorate. In questo modo anche la parte alta del bagno risulta protetta, igienica, facile da pulire e non necessiterà mai di manutenzioni.
Piastrelle per bagno: alcuni esempi
In questa doccia è stata utilizzata una moderna piastrella da bagno: una grande lastra nel formato 120x280 effetto marmo onice prezioso levigato lucido.
Piastrelle per il bagno lucide effetto marmo, sia nel pavimento che a rivestimento, in due differenti colori.
Piastrelle da bagno effetto marmo opaco, sia a pavimento che a rivestimento, superficie ardesiata
Le grandi lastre ci permettono di ricavare nicchie o di lavorare, come in questo caso, su due differenti profondità, con superfici diverse