Il prezzo di una piastrella in grès

"L'amarezza di una scarsa qualità
rimane per molto tempo, 
dopo che il piacere di un prezzo basso
é stato dimenticato
"

(Benjamin Franklin)

10/05/2023

Perché alcune piastrelle costano poco ed altre, simili, molto di più? Come si capisce se il prezzo di una piastrella è corretto? In questo articolo capirai finalmente come distinguere una piastrella economica da una costosa e quali sono i fattori che incidono sul prezzo.

Argomento Wiki
Grès porcellanato

Piastrelle al prezzo giusto o sottocosto? 

Innamorarsi di un "affare", di un prezzo di una piastrelle, può essere pericoloso, come per qualsiasi altro acquisto. Se, però, sbagli a comperare un vestito o un paio di pantaloni il danno è minimo: butti via l'acquisto sbagliato e ne comperi un altro.
Ma quando sbagli una scelta che riguarda la costruzione o la ristrutturazione della casa spesso il danno non è rimediabile e sarai costretto a convivere decine e decine di anni con il tuo errore. 

 

400 euro per piastrellare un bagno? Si, si può!

Abbiamo clienti che ci chiedono di spendere al massimo 20 euro al metro per le piastrelle del bagno e non è un impresa impossibile. Esistono piastrelle che costano meno di 20 euro e che possono sembrare uguali ad altre più costose.
Per piastrellare un bagno di medie dimensioni si possono spendere, quindi, 350/400 euro.

Ma questa cifra è ragionevole? Oppure è troppo poco?

Certamente rifare il bagno con delle piastrelle acquistate a basso prezzo ti permetterà di risparmiare un bel po' di soldini ma vorrei, con questo articolo, farti riflettere sulla durata della tua scelta.

Quando si acquista un qualsiasi prodotto occorre mettere, sempre, in correlazione il prezzo con il tempo: occorre cioè pensare alla durata del prodotto che stai acquistando.

 

Costa di più demolire che acquistare le piastrelle!

Un pavimento sbagliato, acquistato a pochi euro al metro, non è facile da cambiare. Pensa che la demolizione ti costerà molto più del costo di acquisto della piastrella: nell'esempio di prima i 400 euro spesi per le piastrelle del bagno non basterebbero per pagare un muratore che venga a demolirle e a smaltirle in discarica.

Già questo dovrebbe farti riflettere: acquisteresti un'automobile spendendo meno del costo di demolirla? Senza contare gli oneri connessi: smontare e rimontare le porte, i sanitari, l'arredamento, ridare il colore...  

 

Quando il basso costo corrisponde alla bassa qualità? Quasi sempre!

Il basso prezzo dovrebbe essere sempre un campanello d'allarme. Pensa che ogni singolo giorno vedrai un rivestimento di scarsa qualità ed esteticamente deludente che hai acquistato solo perchè "costava poco" o perché "era un'occasione".

In questo articolo ti spiegherò quando acquistare una piastrella è davvero un affare e quando, invece, l'occasione d'oro nasconde un trucco.
Anche perché, come dice un saggio proverbio russo:

Il formaggio gratis è solo quello... sulla trappola per topi 

Buona lettura e buoni acquisti! 

 

Piastrelle di cattiva qualità e problemi

Quanto costa una piastrella in grès?

 

Il 2022: annus orribilis per il gas

Tutti sappiamo che il 2022 è stato un anno disastroso per i costi energetici, sia delle famiglie che delle imprese. E lo è stato in modo particolare per la produzione di piastrelle, dal momento che le piastrelle si devono cuocere in forno. Il conflitto Russia - Ucraina ha generato una impennata del prezzo dell'energia. Il gas è balzato dagli iniziali 40-50 euro al metro cubo fino ad oltre 300 euro al metro cubo mettendo in ginocchio l'industria manifatturiera in generale ed il settore della ceramica in particolare, dal momento che vengono utilizzati milioni di metri cubi di gas per cuocere le piastrelle.

 

Aumenti delle materie prime

A questo si è aggiunta una difficoltà di reperire materie prime, materiali ed attrezzature generalizzata e, nel caso del settore ceramico, l'impossibilità di reperire le pregiate argille provenienti dal Donbass perfette per le grandi lastre in ceramica.

 

Andamento della domanda

Come se non bastasse, a contribuire alla tempesta perfetta, in Italia è arrivato anche il Superbonus 110 che, tra il 2021 ed il 2022, ha generato una domanda altissima (anzi, impazzita) di materiali per l'edilizia. In questi due anni abbiamo avuto una evidente dimostrazione di quanto l'andamento del costo del gas, delle materie prime e della domanda possano influire nel prezzo di una piastrella.

 

2023: normalizzazione

Nel 2023 il prezzo del gas è sceso, le materie prime sono tornate ad arrivare (abbastanza) con continuità e la domanda si è fermata anche a causa delle politiche restrittive delle banche centrali. Questo a dimostrazione che esistono dei fattori cosiddetti congiunturali che pur avendo effetti dirompenti sono destinati a ridimensionars nel tempo. In questo articolo cercheremo di dare indicazioni sui costi "strutturali" che generano il prezzo di una piastrella in grès.

 

Le domande a cui cercheremo di rispondere

Per rispondere alla domanda "quanto costa una piastrella?" parleremo delle componenti di costo, dei fattori produttivi, delle risorse ed attività necessarie per produrla. Capiremo, insomma, i motivi per cui una piastrella di un tipo può costare più di un altra.


Infatti ti capiterà sicuramente, se stai ristrutturando casa, di trovare piastrelle un grès porcellanato dal prezzo elevato ed un altro, che ti sembra simile, che costa molto meno.
Ma come è possibile? Quali sono i fattori che ti possono aiutare a distinguere piastrelle molto economiche, che costano anche meno di 20 euro al metro da altre molto costose, che superano i 100 euro al metro quadrato?
Insomma che cosa determina il costo di una piastrella da rivestimento o di un grès porcellanato? 

Prezzo di una pavimentazione interna in gres porcellanato

Un moderno pavimento interno in gres porcellanato effetto cemento grigio in formato 120x120. Il prezzo sostenuto dal cliente per questa piastrella è di circa 50 euro al metro quadrato.

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La produzione delle piastrelle

In questo paragrafo spiegheremo come si producono le piastrelle in grès. Se già conosci il processo produttivo o se non ti interessano questi aspetti tecnici puoi saltare il paragrafo.

In estrema sintesi le piastrelle in ceramica sono prodotte utilizzando argille macinate che vengono pressate e poi cotte ad altissima temperatura. 

 
Da terra ed argille a polveri

La prima fase del processo prevede la preparazione delle materie prime che vengono frantumate in polveri a granulometrie di dimensioni adeguate.
Queste argille vengono macinate miscelandole con acqua ed ottenendo, prima, la cosiddetta barbottina ceramica che viene poi essiccata e darà origine ad una polvere con granulometria ed umidità idonea alla pressatura.

Le miscele di polveri leganti e additivi per la preparazione di sospensioni e granulati sono miscelate e omogeneizzate in mulini rotativi orizzontali con biglie ceramiche a fare da mezzi macinanti. La preparazione dell'impasto si svolge con modalità diverse a seconda della granulometria dell'argilla, del tipo e della qualità del prodotto che si vuole ottenere.

Le argille così macinate hanno diverse componenti:

  • Una componente plastico (argilla, caolino) che favorisce la lavorabilità; conferisce coesione e solidità; è responsabile della forma dei nuovi composti durante la cottura; impartisce la colorazione.
  • Una componente inerte (silice, chamotte) che diminuisce la plasticità; può contribuire alla formazione della fase vetrosa e di nuovi composti; costituisce lo scheletro della ceramica.
  • Una componente fondente e vetrificante (feldspati, rocce carbonatiche) che diminuisce la plasticità e la porosità; abbassa la temperatura di fusione; contribuisce alla resistenza meccanica.
 
Differenze tra materie prime

Le materie prime differiscono tra loro in base a purezza, dimensione delle particelle e reattività.
La presenza di impurezze influenza le proprietà della futura piastrella, ad esempio la sua resistenza meccanica, resistenza a rottura, resistenza all’usura ed altre proprietà, per esempio quelle elettriche. Una materia molto pura influisce anche sull'estetica della piastrella, sulla trasparenza e profondità degli smalti, sulla riflessione della luce. Infine va evidenziato che anche la lavorabilità della piastrella è funzione della qualità e purezza delle argille: tagli e fori sono tanto più precisi e facili da eseguire  (senza rischi di rottura) su lastre in ceramica ottenute da materie prime pure.

Un secondo parametro altrettanto importante è rappresentato dalla dimensione delle particelle che è direttamente correlata alla porosità. Quest’ultima, infatti, diminuisce al diminuire delle dimensioni delle particelle. Per ottenere una bassa porosità è ottimale impiegare particelle di dimensioni diverse, in modo che le più piccole possano riempire i vuoti esistenti tra quelle più grandi. La dimensione delle particelle influenza anche la reattività in quanto le particelle più piccole densificano più facilmente delle particelle più grandi a causa della maggiore area superficiale. Nel caso si voglia privilegiare la resistenza meccanica, bisogna ridurre al massimo la porosità ed avere grani di piccole dimensioni partendo quindi da polveri molto fini, inferiori al mm.

 

Formazione delle piastrelle

Come abbiamo detto le fasi della lavorazione dei ceramici prevedono le seguenti fasi:

  • 1. Preparazione delle argille 
  • 2. Formatura
  • 3. Trattamento termico con essiccamento e cottura

Una volta che le polveri sono state macinate si passa quindi alla fase della formatura dell’impasto.

La pressatura consiste nel comprimere il materiale di partenza in uno stampo. Essa può essere uniassiale a secco e a umido, isostatica a freddo e a caldo. L’applicazione di una pressione, quando il materiale si trova ancora allo stato solido, permette una riduzione della frazione di vuoti dovuta alla variazione della forma dei granuli. Per le piastrelle in ceramica viene usata principalmente la pressatura uniassiale a umido in quanto i materiali argillosi usati come materie prime contengono circa un 10% di acqua all'interno.

Questi materiali sottoposti all’azione di una pressione, si deformano plasticamente ed assumono la forma della cavità dello stampo.
Lo svantaggio di tale tecnica è rappresentata dall’usura degli stampi che vengono utilizzati e dalla disuniformità della densità della miscela in quanto si creano delle forze di attrito sia tra le particelle stesse che tra le particelle e lo stampo. 
Oltre a questa tecnica, utilizzata per le tradizionali piastrelle, si sta diffondendo la tecnica della laminazione che prevede il compattamento mediante cilindri rotanti di un nastro continuo di argille, tecnica utilizzata per la produzione delle grandi lastre.

 

La cottura

Il trattamento termico è la fase più importante per la fabbricazione delle piastrelle. Esso avviene in due fasi: la fase di essiccamento e la fase di cottura.

 

Essiccamento: lo scopo è la rimozione del solvente e di altri additivi dalla massa ceramica plastica. Ha inoltre lo scopo di abbassare il contenuto di acqua nel manufatto crudo prima di poterlo immettere in forno.
Per l’acqua l’essiccamento avviene intorno ai 100°C mentre per gli altri additivi intorno ai 400-500°C. La prima fase dell’essiccamento prevede l’evaporazione dell'acqua presente in superficie mentre nella seconda fase vi è la diffusione attraverso canali capillari dell'acqua presente all'interno della massa ceramica. L'eliminazione dell'acqua provoca una contrazione di volume detta ritiro, equivalente alla quantità di acqua evaporata, dovuta allo scorrimento delle particelle, ancora allo stato plastico, che vanno ad occupare gli spazi lasciati liberi dall'acqua. Quando, in seguito alla perdita di acqua, la massa non è più plastica, l'ulteriore essiccamento provoca la formazione della porosità.
Dal un punto di vista meccanico e dimensionale, l’integrità del manufatto è strettamente vincolata al corretto equilibrio tra le velocità con cui avvengono i due fenomeni.

La facilità con cui avviene la rimozione dell’acqua dipende da numerosi fattori quali: la quantità di pori presenti, la dimensione e l’interconnessione tra i pori, la tensione di vapore e lo spessore del pezzo. La dimensione e l’interconnessione dei pori sono due fattori molto importanti in quanto i pori grandi ed interconnessi permettono una facile rimozione dell’acqua, ma danno luogo ad una pasta (detta verde) avente bassa densità, soggetta ad un forte ritiro in seguito ad essiccamento ed avente una struttura a grano grosso dopo la fase di sinterizzazione; mentre un verde avente particelle ben compattate e pori piccoli, risulta difficile da essiccare ma al tempo stesso densifica facilmente dando luogo ad un materiale sinterizzato a grano fine.

 

Sinterizzazione (o cottura): processo mediante il quale piccole particelle di un materiale vengono consolidate attraverso fusione. Durante questo processo il materiale viene riscaldato a temperature piuttosto elevate; in questo modo aumenta gradualmente la mobilità degli atomi del materiale all’interno e soprattutto lungo la superficie delle particelle di polvere.

I processi di diffusione tendono a ridurre le superfici libere saldando i grani; si riducono in questo modo gradualmente anche i vuoti fra grano e grano e la densità del materiale aumenta. La sinterizzazione prevede temperature molto elevate e può avvenire sotto pressione o senza pressione.

La fase di sinterizzazione avviene attraverso tre stadi:

  • nel primo stadio si osserva un riarrangiamento delle particelle ed il sistema viene assimilato ad un insieme di sfere uniformi con la formazione di colli e dei primi legami in corrispondenza dei punti di contatto tra le particelle.
  • nel secondo stadio il sistema si rappresenta come un insieme di grani uniformi con facce in comune e pori cilindrici lungo i bordi dei grani. All’inizio dello stadio la fase porosa viene considerata continua; si verifica una diminuzione della porosità ed un avvicinamento tra i centri delle particelle, che causano un ritiro equivalente alla riduzione di porosità. Questa fase è la responsabile della maggior parte del ritiro.
  • nel terzo stadio si hanno pori isolati in ciascuno degli angoli del grano. La porosità residua si elimina per diffusione delle vacanze lungo il bordo dei grani.

Nella sinterizzazione si possono verificare tre diversi meccanismi tra cui va annoverata la vetrificazione (sinterizzazione viscosa) con cui vengono sinterizzati la maggior parte dei materiali ceramici tradizionali. In questa fase si ha la formazione di una fase liquida accompagnata dalla conseguente eliminazione della fase gassosa e dei pori intergranulari.

La fase liquida, infatti, va ad inserirsi tra i pori delle particelle. Durante l'eliminazione dei pori e delle bolle si verifica la riduzione dell’area superficiale che porta alla densificazione. Durante la fase di raffreddamento, il liquido dà origine ad una fase vetrosa.

La fase di cottura generalmente avviene mediante appositi forni a tunnel.

Il prezzo di una piastrella in grès dipende da come viene prodotta

Prezzo di un grès porcellanato: dalla produzione a casa tua

Per capire qual è il costo di fabbricare una piastrella inizierò raccontandoti di una una analisi di qualche anno fa.
La domanda a cui questa analisi voleva rispondere è: "quanto costa produrre una piastrella in ceramica?"

Per farlo si è indagato su quali sono le componenti di costo più rilevanti tra quelle che influiscono sul prezzo di una piastrella, quindi manodopera, materie prime, energia, design etc.

Una volta conosciuti i costi di produzione del grès passeremo a capire come evitare le "fregature" del basso prezzo che raramente (anzi quasi mai) corrisponde ad "ottimo affare".

Se, però, non sai nulla di piastrelle o di grès porcellanato, puoi leggerti, prima, questa pagina:

Il grès porcellanato

Il prezzo della piastrella varia anche in base alla tipologia

Quanto costa un metro quadrato di piastrelle? 

Bene, senza annoiarti riportando dati e statistiche ti metto al corrente di uno dei risultato ottenuti da una analisi svolta nel 2002 da Assopiastrelle, l'associazione dei produttori di piastrelle (che oggi ha preso il nome di confindustria ceramica). In quell'analisi che ha coinvolto tutti i principali produttori di piastrelle italiani si è determinato il costo medio di produzione di una piastrella.

Ebbene produrre una piastrella costava, nel 2002, mediamente 8,84 Euro al metro quadrato.

Il costo medio per produrre una piastrella in grès, in Italia e nel 2002, era di 8,84 € /mq. 

Attenzione: questo è un costo medio.
  
Questo significa che nell'analisi sono state considerate sia le piastrelle 20x20 bianche lucide da rivestimento bagno -  il cui costo di produzione è inferiore ai 5 euro -  sia delle piastrelle in grès porcellanato levigato effetto marmo, magari in grande formato, il cui costo è decisamente superiore.

In questo calcolo non c'erano, ovviamente, le grandi lastre in grès o i grès porcellanati laminati di grandissimi formati: sono prodotti di recente produzione che non esistevano nel 2002. 
Se non sai cosa sono e vuoi approfondire trovi tutto qui:

Le grandi lastre in grès porcellanato

Un altro fattore che incide sul prezzo è il formato

Il prezzo di una piastrella in grès: le altre componenti

Stabilito che il prezzo medio di produrre una piastrella sia di poco meno di 9 euro al metro occorre fare alcune considerazioni:

  • come tutte le medie tra valori molto differenti tra di loro anche questo valore di 8,84 € va valutato come "media";
  • sono passati più di 15 anni da quello studio, quindi molti costi sono aumentati;
  • il prezzo medio non ci dice nulla su quali sono i fattori che incidono di più o di meno su questo costo.

Affrontiamo questo ultimo aspetto: la composizione del prezzo
Vediamo allora quali sono le voci di costo che determinano un certo prezzo della piastrella in ceramica o del grès. 

Ebbene di questi 8,84 euro al mq. :
► 5,09  sono dati dal puro costo di fabbricazione, a cui vanno aggiunti
► costi amministrativi di 1,99 euro al mq. ed i
► costi commerciali di 1,76 euro al mq.

Tradotti in percentuale i costi di pura fabbricazione rappresentano il 57,58% del totale, i costi amministrativi il 22,51% ed i costi commerciali il 19,91%. 
Ecco: queste percentuali sono (abbastanza) valide ancora oggi, anche se il costo totale di produzione sarà sicuramente superiore.

Se vuoi anche sapere come si produce una piastrella, quali sono le fasi produttive, puoi leggere questo articolo: 

Il processo produttivo di una piastrella

Una piastrella economica rende la posa... più costosa!

Il costo di fabbrica di un grès e gli altri costi

Il puro costo di fabbrica della piastrella era, nel 2002, di circa 5,00 € al metro quadrato a cui vanno aggiunti gli altri costi necessari per immettere nel mercato il grès.

I circa 2,00 € classificati come costi amministrativi erano composti per lo più da oneri finanziari e dagli ammortamenti per l'acquisto di impianti. Questi costi rappresentano gli investimenti che le industrie sostengono per acquistare e aggiornare le tecnologie produttive

I costi commerciali di 1,76 € erano dati per la gran parte dalle spese per provvigioni ad agenti e funzionari, per il marketing (cataloghi, pubblicità, fiere), per il personale commerciale e per il design.
I bravi designer costano, ma fanno la differenza! 

Insomma circa il 20% del costo nel 2002 era dovuto alle spese per ideare una nuova piastrella e comunicare - mediante le fiere di settore o eventi a rivenditori e/o ad architetti - l'innovazione.  

Questo per i circa 400 milioni di metri quadrati che ogni anno vengono prodotti in Italia.
A proposito, se vuoi approfondire le statistiche sulla produzione di piastrelle: 

Statistiche sulla produzione di piastrelle in Italia

Anche il design di una piastrella incide sul prezzo

I componenti del costo di produzione di una piastrella

Scendiamo ancora più nel dettaglio di quello che è il puro "costo di fabbrica" della piastrella.
Come abbiamo detto ammontava a circa 5 € al metro quadrato.
Di questi: 

► il costo del personale di produzione incide circa 1,42 euro al metro quadrato;
► le materie prime incidono per meno di un euro al metro quadrato, circa 0,86 euro,
► l'energia termica incide per circa 1 euro al metro quadrato così come
► la decorazione mediante smaltatura e colore che incide sempre per 1 euro.

Traducendo anche qui il costo medio di fabbricazione in quote percentuali risulta che le materie prime incidono per il 35%, la manodopera per il 28%, i costi energetici per il 23% e gli altri costi per il 14%. 
Quando entriamo nel dettaglio del costo di fabbrica una incidenza importante è quella dei Costi ambientali che i produttori italiani sostengono, a differenza di altri paesi. Se desideri puoi approfondire leggendo:

La produzione del grès ed i fattori ambientali

Incidenza del costo della piastrella e della posa

6 componenti del prezzo del grès

Concludendo l'analisi: questo studio, per quanto datato, ci dice che il costo per produrre una piastrella è dato dalla somma di alcune componenti, che sono:

► il costo di acquisto della tecnologia,
► il costo di progettazione e commercializzazione,
► il costo del personale di fabbrica,
► il costo delle materie prime,
► il costo dell'energia per produrle ed
► il costo della decorazione o smaltatura. 

Ma sono sicuro che hai una domanda che ti starà lambiccando il cervello, fin da quando hai letto che il costo di produzione è di 8,84€. 
E cioè: come si spiega che si possano trovare piastrelle in commercio che costano meno del costo di produzione? e, aggiungo...15 anni dopo??? 

Risparmiare sulle piastrelle può essere davvero controproducente...

Vendita di piastrelle "sottocosto"?

Oggi sicuramente i costi di produzione sono aumentati: è aumentato il costo energetico, inoltre per produrre i grandi formati vengono utilizzate argille di qualità più pregiata. Le nuove tecniche di smaltatura digitale, adottate da moltissime aziende, hanno imposto acquisti di macchinari estremamente costosi (seppure con risultati strepitosi, come le grandi lastre decorate). 

Eppure ti sarà capitato di averne trovate esposte in qualche Brico o in qualche grande catena francese (giusto per non far nomi) piastrelle che costano meno degli 8,84 euro del 2002...  Come ad esempio questa, che ho trovato in un depliant Bricoman di gennaio 2019 che costa 4,90€ al metro: 

Prezzo piastrelle grès porcellanato



Ebbene, voglio metterti un'altra pulce nell'orecchio: hai pensato che al prezzo di produzione si dovrebbero aggiungere anche
► i costi di trasporto per portare le piastrelle fino al brico della tua città,
► il margine del negozio
► l'IVA
► le altre imposte...  

Viene da pensare che siano piastrelle vendute più che sottocosto... ma è mai possibile? 

Ti metto qui, di seguito, alcuni problemi riscontrati da acquirenti di prodotti molto economici, nel più famoso Brico italiano (in realtà l'azienda è francese):

 

Cosa succede comperando piastrelle a basso costo?

Piastrelle a prezzi super-economici? 

Dato che la politica di vendere sottocosto non può essere mantenuta a lungo non può trattarsi di questo.  
I fattori sono altri: ad esempio si tratta di piastrelle che NON sono prodotte in Italia. 

L'Italia, infatti, era fino agli anni 2000 il principale produttore mondiale ma ora è stata sopravanzata da alcuni paesi, in particolare dalla Cina che vanta una produzione, in termini di volumi, immensa. Ma anche da altri paesi come la Spagna, la Turchia, il Brasile... 

I paesi in via di sviluppo hanno costi del personale minore, costi ambientali decisamente più bassi (anzi, in qualche caso non ci sono costi ambientali...) e certamente non investono in innovazione e design di prodotto.
La loro unica arma è il prezzo.

 

Quali rischi corro acquistando piastrelle super-economiche?

Ecco perchè puoi comperare delle piastrelle spendendo 5 euro iva compresa! 

Ma con un po' di buon senso si può capire che se a quel prezzo togliamo il costo della scatola e del bancale, il costo del trasporto ed il margine del negozio... beh, rimane ben poco.
Il valore di quello che acquisti è davvero basso e se pensi che costerebbe di più demolire e smaltire quel pavimento di quanto hai speso ad acquistarlo, beh, ti pare logico?

Quando si spende così poco dovrebbe scattare un campanello d'allarme, in questo caso una sirena! Non possiamo elencarti qui tutti i problemi che possono sorgere con piastrelle di scarsa qualità, ma li abbiamo raccolti qui:

Problemi su piastrelle

E sotto agli articoli (o via mail) troverai anche molti commenti di persone che pensavano di fare "affari d'oro" spendendo poco e che ora sono disperati.

Solo a titolo di esempio di metto, qui di seguito, un link con un video: VIDEO in cui un consumatore denuncia di aver acquistato delle piastrelle RADIOATTIVE.
 

Piastrelle economiche = scarsa qualità

È chiaro che se paghi troppo poco una piastrella avrai acquistato:
► quasi certamente un prodotto di importazione
► un prodotto poco cotto (per risparmiare si cucina a temperature inferiori e per un tempo più breve) e quindi molto poroso e poco resistente
► realizzato con materie prime di scarsa qualità
non di design 
► con la grafica che si ripete continuamente (effetto finale orribile) 
► con prestazioni (resistenza meccanica, resistenza all'abrasione, al graffio, resistenza chimica) scadenti.

La durata del prodotto sarà inferiore e, credimi, non dovresti acquistarle nemmeno per pavimentare un garage.

A proposito di garage: ti segnalo che è uno degli ambienti più sollecitati e qui servono piastrelle resistenti, altroché cineserie...
Trovi tutto qui: 

Quali piastrelle per il garage?

Piastrelle a buon prezzo o piastrelle resistenti?

Un altro aspetto di cui devi tenere conto è la resistenza delle piastrelle, cioè la capacità di sopportare gli stress in base all'ambiente di destinazione.
Le piastrelle di buona qualità devono garantirti:

Se clicchi sulle singole resistenze potrai approfondire meglio i significati e vedere le prove a cui sono sottoposte le piastrelle di alta qualità.

Quando i prezzi delle piastrelle sono troppo bassi...

Perchè due prezzi diversi per grès identici? 

Talvolta ci viene segnalato, invece, che in fase di analisi dell'acquisto, per ceramiche Italiane, di qualità, sono stati trovati prezzi diversi per un identico prodotto. 
Qui il problema è ben diverso! 

Prima di tutto verifica attentamente se il prodotto è assolutamente identico (stesso produttore, stessa serie, formato e spessore, stessa "scelta").
Se è così le cause per cui si trovano prezzi differenti  possono essere, le seguenti:

► la necessità di dover svendere sottocosto dei fine partita: capita a tutti noi rivenditori di decidere di non tenere più a magazzino un certo prodotto (magari abbiamo litigato con l'azienda) e decidiamo di svenderlo, di farlo fuori a tutti i costi. In quel caso l'acquirente fa un affare perché acquista un prodotto ad un prezzo molto più basso. 

► oppure ci capita di poter acquistare dei materiali "fuori tono", cioè leggermente differenti dal colore a catalogo. L'azienda produttrice può decidere di offrire in svendita ad un rivenditore il materiale "fuori tono" ad un prezzo sensibilmente inferiore rispetto a quello normalmente in produzione. Il materiale non può essere venduto normalmente perché il colore non va bene. Ma si tratta di un prodotto di pari qualità, anche in questo caso l'acquirente fa un affare, ma il prodotto NON è identico. 

► molto frequente è trovare delle partite di piastrelle di seconda o di terza scelta: presentano cioè dei difetti a fronte dei quali i produttori ribassano considerevolmente il prezzo. In questo caso l'acquirente deve essere a conoscenza che sta acquistando un prodotto difettoso. Se il difetto non è così evidente può essere un affare. Ma anche in questo caso: attenzione! Non stai confrontando prodotti identici. 

► spesso i prodotti vengono messi  "fuori produzione" : il produttore decide di togliere dal catalogo  - solitamente si spuntano dei costi di acquisto più che dimezzati rispetto al prezzo originario. Se l'acquirente accetta un prodotto che presenta un design sorpassato ha il vantaggio di pagare la metà o anche meno per un prodotto di prima scelta. Ottimo affare. 

Questi sono i motivi per cui qualcuno può dire di aver acquistato il medesimo articolo a prezzi notevolmente diversi.

Piastrelle economiche e... nastro adesivo costoso!

Un prezzo diverso per una piastrella "simile"...

In questo caso si aprono, invece, scenari pressoché illimitati.
Sono moltissime le cause per cui delle piastrelle "esteticamente simili", prodotte da ditte differenti, possono avere prezzi anche notevolmente diversi. Ci sono anche autovetture cinesi che sono "simili" alla Maserati o alla Bmw. 

Citiamo alcuni fattori "invisibili" che differenziano tecnicamente due prodotti all'apparenza molto simili:

► Temperatura di cottura: un prodotto meno cotto è più economico, uno cotto a temperatura più elevata è più costoso
Durata della cottura: un prodotto che viene cotto per 30 minuti ha un costo (e delle caratteristiche) completamente differente rispetto ad un prodotto simile cotto per 2 ore. 
Quantità di stampi/grafiche: un pavimento composto da una singola grafica ripetuta costa poco. Un pavimento in cui le piastrelle presentino 10 o 20 grafiche consentono un migliore risultato estetico, non si noterà la ripetizione, ma costerà di più.
Spessore. Uno spessore ridotto costa, generalmente, meno (questa è una regola che non vale sempre, fanno eccezione, ad esempio i grès laminati)

Conclusioni: il prezzo giusto per una piastrella?  

Insomma se avete un budget limitato e siete piuttosto elastici nella scelta, potete trovare prezzi assolutamente vantaggiosi anche per prodotti made in Italy. 

Ma fate attenzione: talvolta dietro ad un prezzo buono si nasconde un pessimo affare, valutate con attenzione.  
Se, invece, il prezzo è troppo basso (inferiore ai 5€) lasciate stare e non acquistate: ve ne pentireste sicuramente. 
 

Insomma, se cercate di spendere poco il consiglio che ci sentiamo di dare, in generale, è questo: non acquistate un prodotto scadente a basso prezzo.
Non è un affare e ve ne pentireste.
Cercate piuttosto un prodotto di alta qualità che, per i motivi visti sopra (fuori produzione, fuori tono etc) viene declassato e svenduto alla metà o a meno: questo sì, è un affare! 

Buone occasioni a tutti! 

Grazie! 


Se abitate a Vicenza o a Verona potete passare a trovarci nei nostri negozi dove troverete tantissime piastrelle e vi daremo un sacco di consigli utili ed idee. 
Ti aspettiamo!

 



FRATELLI PELLIZZARI spa
VIA VIGNAGA, 31
36071 ARZIGNANO (Vicenza)
TEL. 0444459011 

[email protected]

È gradito e consigliato l'appuntamento

 

FRATELLI PELLIZZARI spa
VIALE EUROPA, 2
36053 GAMBELLARA (Vicenza)
TEL. 0444649038  

[email protected]

È gradito e consigliato l'appuntamento

Commenti

Buongiorno,
devo acquistare 700 metri quadri di grees cerco delle offerte anche di prodotti fuori produzione o fuori tono vista la quantità.
Cordialità.
Giovanni Riviera

27/03/2019 - Giovanni

buonasera, vorrei sapere il prezzo per 60 mq di piastrelle in gres porcellanato lucido effetto marmo bianco e 5mq sempre in gres lucido nero. A Verona dove? su questo sito c'è solo l'indirizzo di Vicenza. grazie

04/04/2019 - marchelli iliano

Gentile Iliano, 

ti rispondiamo in privato alla mail che ci hai lasciato per i prezzi.

Siamo comodi da Verona grazie alla nostra sede di Gambellara che è a pochi metri dal confine est tra Verona e Vicenza. E’ facilmente raggiungibile tramite Autostrada A4: provenendo da Verona si passa oltre l’uscita di Soave e si esce a quella subito successiva: "Montebello Vicentino". Appena usciti dal casello si gira immediatamente a destra salendo sulla statale che porta a Verona. Noi siamo lungo la statale a circa 500 metri dall’uscita autostradale.

Saremo felici di averti nostro ospite qui in negozio, ti aspettiamo!

 

05/04/2019 - manager

mi complimento per il sito esaustivo e molto ben fatto grazie

12/09/2019 - Samuele Properzi

Grazie Samuele,

ci stiamo impegnando molto per farlo e per tenerlo aggiornato, il tuo messaggio è uno stimolo a continuare e migliorare. Buona giornata! 

 

13/09/2019 - manager

Buongiorno , vorrei una quotazione per 75mq. gres porcellanato effetto marmo bianco e relativo battiscopa , consegna in Tortoreto Lido(Teramo)
Grazie

22/05/2020 - EMANUELA SANTARELLI

Grazie al Vostro sito mi sono chiarita le idee sul materiale da utilizzare per il top della cucina, cosi' come per il rivestimento delle pareti e per il pavimento. Grazie per l'esaustività delle spiegazioni e per l'idea di spiegare ai profani, con parole semplici e chiare, come orientarsi in un settore merceologico cosi' variegato. Complimenti!!
A questo punto, non vivendo piu' a Verona ma a Roma, Vi chiederei se sapreste consigliarmi qualche rivenditore al quale affidarmi e che valutate serio ed affidabile. Grazie a Voi Elena

29/04/2021 - ELENA

Grazie a te, Elena, per averci scritto. Bello avere questi feedback.
Purtroppo non conosciamo come lavorano i nostri colleghi di Roma e non saprei chi consigliarti.
Ma noi speriamo che tu torni a far casa a Verona ed in quel caso saremo ben contenti di aiutarti per i lavori in cui vorrai coinvolgerci!
Grazie, ciao!

30/04/2021 - michele

Ho trovato da Iper….mica delle piastrelle in grès porcellanato effetto marmo 60x60 scontate a 19,99 al mq. anziché 27,99. Possono essere considerate di buona qualità a questo prezzo?Mi è stato detto siano di prima scelta.

30/03/2022 - Elvis

Ciao Elvis,
sempre più spesso le formule utilizzate per favorire le vendite sono del tipo "sconto 50% ma solo fino a domenica",  "costavano x e adesso costano y" etc.
Evidentemente questi slogan, che a me suonano estremamente falsi, fanno ancora presa su molti clienti che credono nella possibilità di "fare un affarone". Eppure questo "solo fino a domenica" lo sentiamo dire da anni e anni.

Ma a parte questa premessa: come si può definire di buona qualità una piastrella? come facciamo a sapere che il prezzo che ti hanno chiesto corrisponda davvero ad una piastrella da 30 euro che paghi 20? E se invece fosse 20 il prezzo corretto e quindi l'affare lo stiano facendo loro?
La prima cosa di cui ho bisogno per darti una risposta è quella di avere il nome del produttore: così come sappiamo che una Lamborghini costa più di una Citroen o di una Skoda, anche nel mondo delle piastrelle ci sono produttori che lavorano ad ottimi livelli qualitativi e altri da cui è meglio star lontani.

Anche noi abbiamo grès effetto marmo satinato e rettificato che costano 20 euro al metro ma ne abbiamo che costano anche il doppio...

Il fatto che le definiscano  di prima scelta non ci aiuta: anche una Citroen può essere di prima scelta, ma non la considereresti pari ad una Lamborghini di prima scelta. (io preferirei una lamborghini ammaccata che una citroen di prima scelta...)
Senza dilungarmi ulteriormente ti  suggerisco di recarti da un rivenditore di piastrelle specializzato, spero ce ne sia uno nella zona dove abiti, uno come noi, in grado di seguirti nella consulenza e progettaione e di fargli, con schiettezza, la stessa domanda. Saprà spiegarti quali sono i criteri a cui bisogna porre attenzione prima di acquistare.
Grazie, ciao!

 

01/04/2022 - michele

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