3. Il massetto su impianto di riscaldamento a pavimento

Quali caratteristiche e precauzioni
occorrono per realizzare un massetto radiante

18/04/2023

Caratteristiche di un massetto su impianto radiante a pavimento: accortezze, consigli, normative.
Come si controlla l'umidità residua? Come si esegue lo shock termico prima della posa di un pavimento in legno?

Il massetto di supporto alla pavimentazione

Il massetto è lo strato che supporta la pavimentazione e può essere realizzato secondo varie modalità, utilizzando vari materiali, in diversi spessori. Inoltre differisce a seconda che lo si debba realizzare all'interno o all'esterno.
In questo articolo mi concentrerò su un particolare tipo di Massetto, quello che incorpora una serpentina di tubazioni grazie ai quali il massetto diventa un sistema radiante.

massetto impianto radiante pavimento


È il massetto che mi capita di realizzare più di frequente ed è anche quello che può presentare più problematiche o, quantomeno, che richiede più cautele.
Per questo se hai deciso di usare un impianto di riscaldamento a casa tua ti consiglio di leggerlo con attenzione. Questi sono gli argomenti che tratteremo:


Se invece stai cercando informazioni su altri tipi di massetto che NON incorporano l'impianto radiante, allora non è questo l'articolo per te.
Ti consiglio di passare a leggere uno degli articoli elencati qui di seguito: 


 Il massetto: caratteristiche generali
 

 Massetto tradizionale per pavimento in piastrelle 
 

 Massetto tradizionale per parquet (legno)
 


 MASSETTO AUTOLIVELLANTE


 

Esempio di realizzazione di massetto su impianto a pavimento

Il massetto su impianto di riscaldamento a pavimento

 
Un massetto pensato per il riscaldamento a pavimento.

Come ti dicevo la tipologia di massetto che si è maggiormente diffusa nel corso degli ultimi anni è quella del massetto radiante ovvero del massetto che ricopre le tubazioni dell'impianto di riscaldamento a pavimento. Questa tipologia di impianto di riscaldamento è, infatti, la più utilizzata nelle nuove costruzioni e richiede una corretta esecuzione degli strati della pavimentazione oltre che degli spessori (ed una stratigrafia) ben determinati.

 

Le funzioni del massetto radiante

In questo caso il massetto, che viene eseguito al di sopra del sistema "riscaldamento a pavimento", svolge due funzioni:

  • supportare la futura pavimentazione, che verrà incollata o appoggiata su di esso;
  • svolgere la funzione di "piastra riscaldante".  

 

Attenzione alla confusione

Lo strato che si trova al di sotto del sistema "riscaldamento a pavimento" si chiama sottofondo ed ha generalmente la funzione di coprire le tubature elettriche ed idrauliche. Nel caso di impianto radiante a pavimento il sottofondo funge anche da appoggio per i pannelli isolanti su cui vengono poi appoggiate le tubazioni radianti. Non va confuso questo strato con il massetto che, invece, ricopre le tubazioni.

 

In queste due foto vediamo le serpentine dell'impianto di riscaldamento a pavimento posate sui pannelli e la successiva stesura del massetto che ingloba il sistema radiante.

Un nuovo compito per il massetto

A differenza della versione tradizionale in questo caso al massetto spettano dunque diversi compiti. Se il principale rimane quello di fornire un supporto idoneo per la pavimentazione che successivamente si andrà ad installarvi e di ripartire i carichi futuri che si appoggeranno sulla pavimentazione, ora si aggiunge anche la funzione di riscaldare gli ambienti. Ciò avviene mediante la massa stessa del manufatto che ingloba all'interno delle tubazioni all'interno delle quali circola un fluido con opportuna temperatura. 

 

Il sistema "impianto di riscaldamento a pavimento"

In estrema sintesi possiamo definire un sistema radiante a pavimento come un sistema di riscaldamento e raffrescamento che utilizza l'acqua calda o fredda per riscaldare o raffreddare l'ambiente attraverso un sistema di tubazioni posate sotto il pavimento. Sempre in estrema sintesi diremo che un sistema radiante a pavimento è composto da:

  • Generatore di calore. Il generatore di calore è l'elemento che riscalda o raffredda l'acqua: una caldaia, una pompa di calore o un sistema ibrido (ex: caldaia+solare termico)
  • Tubazioni. I tubi sono gli elementi che trasportano l'acqua calda o fredda dal generatore al pavimento.
  • Collettori. I collettori sono elementi che distribuiscono nelle varie serpentine l'acqua calda o fredda e la riportano al generatore di calore al termine del circuito.
  • Valvole termostatiche. Le valvole termostatiche sono gli elementi che permettono di regolare la temperatura dell'acqua nei tubi del pavimento.

In questa sede non approfondiamo oltre la tematica del sistema "impianto di riscaldamento a pavimento", dal momento che abbiamo trattato questo argomento nell'articolo:  

 


 

Considerazioni preliminari

Prima di parlare di quali sono i requisiti per ottenere un massetto a perfetta regola d'arte per un impianto radiante, vediamo in estrema sintesi alcune considerazioni sull'impianto a pavimento, considerazioni necessarie per poi tornare ad approfondire il tema di come si deve realizzare il massetto.

massetto impianto riscaldamento pavimento

 

L'impianto a pavimento ed il massetto

 

Elementi che vanno considerati

Quasi tutti sappiamo che gli impianti radianti si basano sul principio della circolazione di acqua a bassa temperatura in un circuito che copre una superficie radiante molto estesa. Rispetto ad altri sistemi di riscaldamento, quello a pavimento ha un vantaggio fondamentale e cioè quello di utilizzare un fluido riscaldante a bassa temperatura ( 35 - 40 °C) con una temperatura alla superficie di posa solitamente inferiore ai 27°C.

 

Risparmio energetico consentito

Questo consente una buona economia di esercizio assieme ad una ottima uniformità di calore e quindi un migliore comfort abitativo. Il risparmio energetico in una abitazione, rispetto ai sistemi tradizionali, può superare il 15%.
Il costo di realizzazione, che un tempo era decisamente superiore al tradizionale sistema a termosifoni, si è oggi sostanzialmente allineato, anche se molto dipende dalle caratteristiche dei materiali scelti e dalle modalità di realizzazione.
 

vantaggi impianto pavimento riscaldamento

 

 
Non c'è un unico modo di fare un impianto a pavimento

Esistono differenti tipologie di tubazioni dell'impianto a pavimento così come esistono differente tipologie di pannelli isolanti, sui quali le tubazioni vengono alloggiate. Esistono pannelli isolanti molto più performanti, anche se con spessori minori. Così come esistono tubazioni più costose, collettori e testine più performanti. Insomma essendo diverse le componenti del sistema radiante occorre considerare l'incidenza dei costi di tutti gli elementi. Va detto, però, che gli stessi possono influire in modo importante sul risparmio energetico futuro.

 

Esempio: il pannello isolante

C'è, insomma, la possibilità di costruire un sistema radiante a pavimento in tantissimi modi diversi, utilizzando componenti differenti e con costi molto diversi.
Ad esempio: i pannelli isolanti possono essere.

  • Pannelli isolanti in polistirene espanso (EPS): leggeri e con buone proprietà isolanti. Sono facili da installare e possono essere tagliati su misura per adattarsi alla superficie.

  • Pannelli isolanti in polistirene estruso (XPS): simili agli EPS, ma con una maggiore resistenza e durabilità. Sono spesso preferiti in aree con rischio di esposizione all'umidità, poiché il polistirene estruso è meno permeabile all'acqua.

  • Pannelli isolanti in poliuretano (PUR): elevata capacità isolante e sottili, perfetti per spessori limitati. Tuttavia, sono generalmente più costosi rispetto agli EPS o XPS.

  • Pannelli isolanti in fibra di vetro: La fibra di vetro è un materiale isolante tradizionale. I pannelli in fibra di vetro sono leggeri, resistenti al fuoco e chimicamente inerti. Tuttavia, possono essere più complessi da installare rispetto ai pannelli rigidi.

  • Pannelli isolanti in lana di roccia: Realizzati da basalto fuso, i pannelli in lana di roccia offrono buone proprietà isolanti e sono resistenti al fuoco e all'umidità. Possono essere più pesanti rispetto ad altri tipi di pannelli.

  • Pannelli isolanti in polipropilene espanso (EPP): Questi pannelli sono leggeri, durevoli e offrono buone prestazioni isolanti. Sono facili da lavorare e adatti a diverse applicazioni.

 

Importanza del sottofondo

Nel caso di impianto radiante occorre fare attenzione anche allo strato che troviamo al di sotto dei pannelli dell'impianto di riscaldamento a pavimento. Come abbiamo già detto noi preferiamo la denominazione "sottofondo" o "strato di compensazione" per questo strato che ha la funzione di ospitare, al suo interno, l'impianto per l'acqua sanitaria, gli impianti elettrici, i tubi dell'aspirazione centralizzata...
Questa "intercapedine" che contiene diversi impianti viene riempita utilizzando generalmente uno strato di materiale leggero (argilla o cemento cellulare o foamcem) per evitare inutili aggravi di peso sul solaio. Per questo il sottofondo viene spesso chiamato anche "alleggerito". Il sottofondo è la base su cui verranno appoggiati i pannelli dell'impianto radiante e dovrà essere planare e calpestabile.
Le altre caratteristiche, le tecniche di esecuzione ed i costi del sottofondo li abbiamo trattati in uno specifico articolo.

Il sottofondo

 

Esempio di tubazioni che vanno coperte con sottofondo

Nell'articolo troverai molte informazioni ma, in estrema sintesi, il sottofondo dovrà:
► coprire i tubi degli impianti elettrici e dell'acqua sanitaria e
► dovrà fungere da base di appoggio per i pannelli dell'impianto a pavimento.
Pertanto andrà eseguito non appena gli impiantisti hanno terminato di stendere le tubazioni. Prima di stendere il sottofondo la tua casa si presenterà più o meno come la foto qui sotto: 

 

sottofondo massetto Vicenza

 

A sottofondo eseguito

Ed ecco, nella foto seguente, come si presenterà casa tua non appena sarà stato steso lo strato di sottofondo (che deve ancora asciugare). L'alleggerito ha inglobato le tubazioni di impianto elettrico e di adduzione dell'acqua ed è pronto perchè vi si possano adagiare i pannelli dell'impianto radiante. 

 

sottofondo massetto posa Vicenza


Modalità di esecuzione del massetto: dipende dall'impianto!

 
Le istruzioni del produttore

Una volta eseguito il sottofondo, posati i pannelli e stese le serpentine dei tubi siamo pronti per eseguire a casa tua il massetto. Ma prima dovresti procurarti (e seguire pedissequamente) le istruzioni del produttore del sistema riscaldante allo scopo di ottenere un manufatto che rispetti le prestazioni attese e testate su quello specifica tipologia di impianto radiante. La scheda tecnica del sistema "impianto a pavimento" deve essere consegnata al direttore lavori che deve controllare il rispetto dei requisiti richiesti dal produttore.

 

L'additivo

In secondo luogo occorre procurare l'additivo consigliato dal produttore (spesso viene fornito assieme ai pannelli e alle tubazioni) che ha la funzione di aumentare le capacità conduttive del massetto, di aumentarne il peso specifico e di ridurne ritiri e imbarcamenti. Esistono anche additivi generici, che in molti casi svolgono egregiamente la funzione richiesta, ma è buona norma utilizzare l'additivo consigliato dal produttore.

 

La conducibilità termica

È importante che il massetto conservi le proprie caratteristiche tecniche, di resistenza meccanica e capacità di aggrappaggio dei materiali di finitura (se vengono posati a colla), ma che, nello stesso tempo, sia caratterizzato da ottimi valori di conducibilità termica. 

massetto riscaldamento pavimento

 

Spessore normale: la stratigrafia

I massetti possono essere di spessore "normale" o "standard" (circa 5 centimetri) oppure a basso spessore. I massetti a basso spessore hanno una bassa inerzia, cioè si riscaldano e si raffreddano più velocemente, mentre quelli ad alto spessore hanno una maggiore inerzia. 

 

Massetto di spessore normale

 

I massetti a basso spessore

Al momento in cui scriviamo (2021) la normativa ancora non ha recepito la presenza sul mercato di massetti a basso spessore, cioè inferiore ai 3 cm. che la normativa stabilisce essere l'altezza minima per un massetto.

massetto su impianto radiante a bassa inerzia
Rischi del massetto a basso spessore

Anche noi preferiamo di gran lunga consigliare un massetto di spessore normale per una serie di motivi, soprattutto per il fatto che la pavimentazione, con un massetto sottile, è più soggetta a stress, proprio perché il pavimento è più vicino alle tubazioni. Lo spessore minore corrisponde anche ad una minore ripartizione dei carichi e quindi ad un maggior rischio di fratture.

 

Vantaggi del massetto a basso spessore

Va detto, però, che ci sono anche dei vantaggi: gli ambienti si riscaldano più velocemente e lo spessore totale richiesto per realizzare il riscaldamento a pavimento è minore, motivo per cui questi massetti di spessore ridotto sono preferiti nelle ristrutturazioni, quando l'altezza dei locali è già al limite. 

Per realizzare i massetti a spessore ridotto si possono utilizzare, oltre ai rasanti a base cementizia additivati, anche lastre in acciaio o lastre a base di gesso. 

Massetto realizzato con cementi speciali

 
I massetti premiscelati

Oltre al tradizionale massetto realizzato semplicemente miscelando sabbia, cemento ed acqua alcune aziende propongono dei prodotti già pronti (premiscelati) per la realizzazione di massetti.
Tra queste, ad esempio, Mapei e Kerakoll propongono delle miscele già pronte all'uso pensate appositamente per la realizzazione di massetti radianti. Mapei propone il Topcem pronto mentre Kerakoll propone il Keracem eco pronto. 

 

Vantaggi dei massetti premiscelati

Si tratta di malte cementizie premiscelate e pronte all'uso, solitamente a più rapido asciugamento, caratterizzate da una elevata conducibilità termica.
Solitamente in caso di utilizzo di questi cementi non serve inserire l'additivo

 

massetto impianto radiante pavimento Vicenza

 

Problemi risolti con i premiscelati

Nel caso di premiscelati abbiamo maggiore certezza sulla conducibilità termica. Come abbiamo visto la conducibilità termica si misura con l'indice LAMBDA e si può dire eccellente quando lo stesso indice è superiore a 2. Nel caso dei premiscelati abbiamo un dato certo e misurato in laboratorio.
Inoltre l'utilizzo di malte cementizie premiscelate impedisce il verificarsi di alcuni errori quali, ad esempio:
► l'errata scelta della granulometria degli inerti inseriti nei massetti, oppure
► l'errato o mancato inserimento dell'additivo per la conduzione del calore.

Essendo prodotti pronti all'uso non serve preoccuparsi di questi due fattori.

 

massetto pronto keracem Vicenza Verona

 

 

Massetti a base anidrite

Ma oltre al massetto tradizionale (sabbia, cemento e acqua) a questi massetti "pronti", esistono anche i massetti a base anidrite (noi non li consigliamo) o altri tipi di massetti autolivellanti che contengono additivi fluidificanti. Questi massetti sono estremamente liquidi ed è sufficiente pomparli al piano e lasciarli colare, non serve tirarli a mano con la staggia.
Noi consigliamo il massetto realizzato con sabbia, cemento che si stende con la staggia, più faticoso ma con un risultato e caratteristiche ben testate.

 

Come si sceglie il massetto radiante

La scelta del massetto deve essere fatta tenendo conto:
► della destinazione del locale (un laboratorio ha esigenze diverse rispetto ad una stanza da bagno)
► del tipo di materiale che andremo ad incollare o a posare galleggiante
► i tempi di attesa che ci sono concessi dal cronoprogramma dei lavori
► lo spessore disponibile per il massetto

Le casistiche sono troppe per elencarle qui: ma se hai delle domande scrivi pure nei commenti alla fine dell'articolo e saremo felici di aiutarti. 

Pavimentazione in gres incollata su massetto

Durante la ristrutturazione di questa abitazione abbiamo realizzato in tutti gli ambienti un massetto di base su cui poi abbiamo posato delle grandi lastre in gres porcellanato che puoi trovare nelle foto qui a fianco.

Per scoprire le nostre scelte progettuali e stilistiche, leggi: Ristrutturazione a Montecchio Maggiore

La rete elettrosaldata nel massetto

 

Le funzioni della rete nel massetto

L'utilizzo della rete elettrosaldata all'interno del massetto radiante ha la funzione di:
► conferire rigidità al massetto,
► evitare la fessurazione, 
► aumentare la capacità di ripartire i carichi 

 

Quando è sconsigliata la rete

Non sempre è consigliato l'utilizzo della rete: in qualche caso (direi nella maggioranza dei casi) mi trovo a consigliare l'inserimento di fibre all'interno dell'impasto 
In ogni caso la posa della rete elettrosaldata sui tubi dell'impianto a pavimento va eseguita con la massima cautela per non provocare danni. 
Qui vediamo Moreno, uno dei nostri posatori, mentre fissa la rete elettrosaldata su un impianto radiante prima della stesura del massetto. 

massetto radiante impianto pavimento Vicenza Verona

 

La rete con i massetti ad alto spessore: ok

Ad oggi la rete elettrosaldata si usa davvero in casi molto limitati. Infatti prediligendo un massetto a basso spessore, qualche anno fa si facevano massetti sopra l'impianto radiante anche di 7-8 cm, utilizzando la massa come volano termico. Logicamente il caldo impiegava maggior tempo a propagarsi nell'ambiente. 

 

La rete con i massetti a basso spessore: ko

Oggi invece si preferiscono i sottofondi con spessori ridotti, 3-4 cm, per velocizzare il tempo di riscaldamento nell'ambiente. Con spessori ridotti del massetto, e il minor peso dello stesso, la rete elettrosaldata tende a tirare, a deformare la planarità del massetto alzandoosi e creando una sorta di vuoto specialmente in prossimità degli angoli e delle soglie. Per questo motivo con sottofondi a spessore ridotto si usano le fibre anti fessure in polipropilene, resistenti in ambiente alcalini.
 

fibra massetto

 

Se vuoi approfondire l'argomento "fibre" clicca qui sotto su dettagli.

Tra i vari elementi che concorrono alla formulazione di un calcestruzzo sostenibile, un contributo non indifferente è attribuibile all'utilizzo delle fibre sintetiche che sostituiscono la tradizionale rete metallica in acciaio. Il calcestruzzo così ottenuto viene denominato "fibro-rinforzato".

Il calcestruzzo fibrorinforzato è un materiale composito, nel quale, oltre agli ingredienti presenti nel calcestruzzo ordinario, vengono introdotte delle fibre di vetro o di materie plastiche. Queste ultime hanno lo scopo principale di impedire le fessurazioni da ritiro plastico, che si verifica nelle prime ore dopo l'indurimento, nei massetti per pavimentazioni.

L'introduzione delle fibre avviene durante la miscelazione del calcestruzzo e, come abbiamo detto, lo trasforma in un materiale composito in cui la matrice è il calcestruzzo stesso mentre le fibre costituiscono il rinforzo.

massetto riscaldamento con fibre
Schematizzazione di un materiale composito come il massetto fibrato

Le fibre sintetiche - oltre a migliorare le proprietà meccaniche del calcestruzzo, aumentandone la durabilità, la duttilità e il comportamento a fatica -  garantiscono una riduzione delle emissioni di CO2 in diverse applicazioni.

Sono molteplici i motivi che rendono le fibre sintetiche una tecnologia sostenibile e sono facilmente riscontrabili sia in fase di produzione che in fase di applicazione.

La produzione di fibre sintetiche è caratterizzata dalla fusione di granuli di diversi polimeri e la conseguente estrusione di filamenti di diverse forme e caratteristiche meccaniche, durante la quale vengono raccolti e riutilizzati tutti gli scarti. La produzione di fibre è dunque un processo a "scarto zero".

Un altro aspetto che rende le fibre sintetiche una produzione sostenibile è legato alla modalità di applicazione che risulta essere molto meno dispendiosa rispetto ai tradizionali rinforzi metallici.

Gres posato su massetto

Quando ci siamo occupati della realizzazione della pavimentazione in questa casa nuova a Vicenza, siamo partiti dal massetto su cui poi abbiamo incollato delle lastre 120x120 di gres effetto corten.

Cliccando di seguito potrai leggere tutti i dettagli delle nostre scelte: Finiture e arredi in una casa nuova a Vicenza

Spessore normale e spessore sottile

 
Meglio normale o sottile?

Abbiamo già accennato al fatto che c'è una discussione in corso e che, al momento in cui scriviamo, non esiste una normativa che abbia regolamentato i massetti a spessore sottile sopra all'impianto radiante. Abbiamo anche visto come gli impianti tradizionalmente più diffusi nelle nuove abitazioni prevedono un massetto di circa 5-6 centimetri. Ma di fatto esistono quelli che vengono definiti i nuovi "sistemi a basso spessore" che consentono l'utilizzo di un massetto anche inferiore ai 3 cm.
[Attenzione: ripetiamo che 3 cm. è anche lo spessore minimo attualmente ammesso sopra ai tubi secondo la norma UNI 1264-4. ]
 

massetto impianto radiante pavimento Vicenza Verona

 

 

Lo spessore del massetto secondo il produttore

 
Rispettare la scheda tecnica del produttore

Per determinare lo spessore del massetto radiante è fondamentale consultare la scheda tecnica del produttore dell'impianto a pavimento che, generalmente, prevede uno spessore specifico in base al quale è stato collaudato il buon funzionamento del sistema.
Uno spessore inferiore a quello previsto dal produttore potrebbe compromettere il funzionamento del sistema e portare a fessurazioni eccessive. Così come uno spessore troppo elevato, oltre a generare un aggravio di costi, potrebbe rallentare i tempi di riscaldamento dei locali.

massetto su impianto pavimento Vicenza Verona

 

Lastre in gres posate su massetto

In questa nuova casa, le grandi lastre in gres che pavimentano le varie stanza sono state posate dopo aver realizzato il massetto di base.

Se sei interessato ai dettagli del progetto, clicca: Casa nuova a Brendola

Rasature ed altri interventi correttivi sul massetto

 
No ai rappezzi

Come per un massetto tradizionale (ma a maggior ragione trattandosi di massetto riscaldante) sono da evitare interventi estesi di consolidamento e rasature o livellature successive.
Molto meglio se il massetto viene eseguito perfettamente nel giusto spessore e con la dovuta planarità sin dall'inizio, senza correzioni successive. Il massetto è un elemento molto importante e delicato nel "sistema pavimento" e deve essere eseguito con la dovuta attenzione.

 

massetto su impianto a riscaldamento posa Vicenza Verona


 

Controllo durante la stesura

Il DDLL dovrà verificare la planarità del massetto utilizzando una pertica lunga due metri appoggiandoci sopra una livella e verificando che non ci siano avvallamenti superiori ai 3 millimetri. Questa è la tolleranza ammessa dalla norma. Nessuno può pretendere, in cantiere, una superficie perfettamente geometrica, è impossibile per un manufatto di questo genere. Pensa solo ai ritiri che un massetto inevitabilmente deve subire. Ma se avvallamenti e gobbe superano i 3 millimetri il lavoro non è fatto a norma e sarà impossibile pretendere un pavimento planare dal povero posatore che si troverà a lavorarci sopra.

 

Massettista contro Posatore

Probabilmente chi ha eseguito il massetto fuori tolleranza ti potrebbe dire "basta mettere un pochina più di colla sotto alla piastrella (o sotto al legno) e tutto si sistema".
Non è così.
Un massetto bene eseguito è fondamentale per la buona riuscita della pavimentazione soprastante ed è illusorio sperare di rimediare con il collante ad una mancanza di precisione che deve essere perseguita dal massettista.

Il massetto ultimato si dovrà presentare così: 

massetto impianto pavimento posa Vicenza Verona

 

Lastre quadrate in gres posate sul massetto

Nel ristrutturare questa casa i siamo occupati, oltre che dell'arredamento, anche della pavimentazione. Per rendere gli ampi spazi uniformi e coerenti abbiamo posato, su un massetto, delle lastre di gres 80x80 dal particolare effetto resina.

Se vuoi conoscere i dettagli del progetto, clicca: Pavimenti e bagni a Chiampo

La barriera al vapore nel massetto

 
Cos'è la barriera?

È sempre indispensabile il posizionamento di una barriera o schermo al vapore tra lo strato di sottofondo -  che contiene gli impianti idrici, aspirazione centralizzata,ventilazione ed impianti elettrici - ed i pannelli isolanti su cui verranno fissati i tubi dell'impianto radiante. La barriera al vapore è, semplificando, un foglio di nylon di adeguato spessore o un materassino a celle chiuse. Talvolta la barriera è già "a bordo" dei pannelli isolanti per cui non serve.

 
Perchè la barriera?

Come anzidetto va posta al di sotto dei pannelli dell'impianto a pavimento e la sua funzione principale è quella di evitare, in futuro, infiltrazioni di umidità di risalita che dal basso penetrino nel massetto. Alcuni pavimenti, come il legno e la resina, soffrono la risalita dell'umidità e

 
Come si posa la barriera?

La barriera va posta in opera in maniera tale da evitare che sia danneggiata successivamente (noi suggeriamo di metterne due proprio per questo motivo) e senza interruzioni. Essa va rivoltata sulle pareti e l'eccedenza va tagliata solamente una volta ultimata la posa dei pavimenti. 

 

Approfondisci l'argomento: "La Barriera al vapore"

 

massetto pavimento Vicenza Verona

 

Il massetto come base per il gres

Prima di posare in questa casa le grandi lastre di gres effetto marmo, molto eleganti e raffinate, il nostro team ha realizzato l'apposito massetto di supporto.

Per conoscere la spiegazione dl proggeto, leggi: Casa in stile classico

Inserimento di materassini con funzione di isolamento termico ed acustico

Solitamente nel caso di impianto di riscaldamento a pavimento non è necessario inserire un isolamento termico sotto pavimento, perchè - ovviamente - il pannello dell'impianto svolge già questo compito.

Per quanto riguarda la funzione di isolamento acustico è necessaria, invece, una valutazione delle prestazioni del pannello sommato alla barriera al vapore che si decide di installare. Se l'abbattimento sonoro previsto non è soddisfacente si possono utilizzare delle barriere al vapore accoppiate con materassini antirumore.

Approfondisci: "L'isolamento acustico nei pavimenti"

Per quanto riguarda invece le partizioni verticali è necessario inserire un materassino tra il sistema pavimento e le murature dell'edificio. Il materassino va posizionato lungo tutti i contorni, in continuo, senza interruzioni. La funzione del materassino è quella di desolidarizzare pannelli, massetto e pavimento dalle murature perimetrali, di ammortizzare movimenti e variazioni dimensionali del pavimento, di evitare ponti acustici. 

Il materassino dovrà essere inserito anche in corrispondenza dei giunti di frazionamento nel caso di stanze con dimensioni tali da richiedere più serpentine radianti. In questo caso il progettista deciderà in quante zone suddividere la stanza e l'idraulico dividerà le singole zone fissando un materassino sul pannello. Il massettista dovrà realizzare massetti separati, rispettando la posizione del materassino che non va assolutamente tolto. 

Il materassino andrà tagliato solo a posa del pavimento completata.

massetto impianto radiante materassino perimetrale

 

Gres dai toni neutri incollato sul massetto

Quando abbiamo ristrutturato questa casa in provincia di Verona, abbiamo realizzato un massetto a sostegno del pavimento costituito da lastre in gres dai toni chiari e neutri.

Per scoprire scelte che abbiamo effettuato durante il progetto, clicca: Pavimenti e arredi per una casa a San Giovanni Ilarione

La messa in pressione dell'impianto

Prima della messa in opera del massetto sarà necessario "mettere in pressione" l'impianto a pavimento, portare cioè la pressione all'interno dell'impianto ad un livello superiore a quello della normale pressione d'esercizio.

La norma Uni 1264 stabilisce che la pressione usata nella prova deve essere due volte la pressione di esercizio, con un minimo di 6 bar. Questo viene fatto per un duplice scopo. Il primo è intuibile: testare l'impianto e scoprire eventuali perdite dovute a danneggiamento dei tubi. La perdita immediata di pressione evidenzierà questo tipo di anomalie. 

impianto radiante pavimento massetto


Sempre la norma Uni 1264 (Riscaldamento a pavimento) stabilisce che la pressione va mantenuta anche durante la posa del massetto.

Lo scopo è anche quello di provocare una dilatazione dei tubi prima della stesura del massetto in modo che si crei uno spazio che consentirà, una volta che l'impianto verrà messo in funzione, di accogliere la dilatazione da calore dei tubi stessi senza provocare fratture nel massetto. 

È buona norma comprovare l'avvenuta messa in pressione mediante il collegamento di un manometro all'impianto che verrà fotografato prima ed al termine dell'esecuzione del massetto. Questo a testimonianza che l'esecuzione del massetto non ha generato danni all'impianto. 
 

impianto riscaldamento pavimento Vicenza Verona

 

Leggi anche: "Quali TUBAZIONI per l'impianto radiante a pavimento?"

Gres incollato su massetto a Lonigo

La ristrutturazione di questa casa ha comportato, anche, la realizzazione di un massetto su cui abbiamo posato delle lastre in gres dal particolare effetto resina.

Puoi trovare i dettagli del progetto, cliccando qui: Lonigo, da studio a casa

I giunti nel massetto e nei pavimenti

In caso di impianto a pavimento i giunti sono molto importanti in quanto le serpentine riscaldano delle specifiche zone dell'abitazione, zone che avranno un comportamento termico differente e tra le quali si potrebbero ingenerare fessure o addirittura fratture.

Per questo le singole stanza vanno separate ponendo - oltre al consueto giunto perimetrale - dei materassini per realizzare dei giunti anche in corrispondenza delle soglie delle porte tra i vari locali.
Questo consentirà ai massetti - delle singole zone - di dilatarsi senza andare a generare tensioni tra di loro, grazie all'azione di ammortizzatore del materassino posto nel giunto perimetrale.
 

massetto su impianto a pavimento

La posizione dei giunti sarà determinata dal termotecnico che ha progettato l'impianto radiante e non può essere decisa dal posatore del massetto.

L'idraulico posizionerà un materassino, identico a quello utilizzato per il giunto perimetrale, in corrispondenza della posizione prevista per il giunto di frazionamento ed il posatore realizzerà il massetto rispettando la separazione tra le zone definita dai materassini. 

I giunti realizzati sul massetto andranno riportati in superficie in caso di pavimenti non elastici (marmo, ceramica, veneziana). In caso di pavimenti elastici, come il legno, potrebbe non essere obbligatorio riportarli in superficie: l'ufficio tecnico della Pellizzari valuterà l'opportunità o meno di farlo. 

Approfondimento: I GIUNTI nel massetto e nel pavimento

Gres effetto marmo posato su massetto

In questa ristrutturazione le lastre di gres effetto marmo sono state incollate su un massetto da noi realizzato in tutte le stanze.

Per conoscere i dettagli di questo progetto leggi la spiegazione della realizzazione che trovi qui: Ristrutturazione completa a Noventa Vicentina

Misurazione dell'umidità del massetto per posa parquet

Nel caso di posa di un pavimento in legno, oltre alle prove che solitamente effettuiamo prima di posare un pavimento in ceramica, va effettuata anche la misurazione dell'umidità. Durante la stesura del massetto vanno segnate o fotografate due o tre zone in cui sia possibile effettuare misurazioni di controllo del contenuto dell'umidità senza incorrere nel rischio di danneggiare l'impianto a pavimento.


Approfondimento: "Legno ed umidità nel massetto"

massetto riscaldamento pavimento Vicenza

 

Pavimento in legno posato su massetto

Durante la ristrutturazione completa di questa casa, ci siamo anche occupati della realizzazione del massetto su cui successivamente abbiamo posato il parquet che vedi nelle foto qui accanto.

Se vuoi scoprire cos'altro abbiamo progettato, leggi: Casa nuova a Cerea, Verona

Shock termico su massetto per posa del parquet

La norma Uni 1264 stabilisce che l'avviamento iniziale del riscaldamento deve avvenire 21 giorni dopo la posa del massetto, se tradizionale, e comunque 7 giorni dopo in caso di massetto in anidride. 

La mancata esecuzione dello shock termico solitamente non provoca problemi sulle piastrellare in ceramica mentre può provocare gravi danni ai pavimenti in legno o ai pavimenti in marmo. 

In ogni caso dato che la norma ne stabilisce l'obbligo gli operatori sono tenuti ad ottemperare e documentare tale prova. 

Le tubazioni dell'impianto di riscaldamento avvolte dal massetto

 

Come si effettua il ciclo di preriscaldamento del massetto?

Si tratta di provvedere al riscaldamento del massetto secondo un ciclo che prevede un graduale aumento della temperatura, in 3/5 giorni, del fluido nei tubi fino ad arrivare alla massima temperatura di esercizio (solitamente si arriva ad una temperatura di almeno 10 °C superiore alla temperatura che verrà utilizzata normalmente).
Quindi si mantiene questa temperatura massima per almeno 4 giorni, dopodiché si andrà a raffreddare il liquido fino allo spegnimento dell'impianto. 

preriscaldamento massetto pavimento

Dopo 3 giorni dallo spegnimento dell'impianto radiante si andrà a rilevare la temperatura del massetto che dovrà essere di circa 20 °C, a quel punto sarà possibile posare il legno o il marmo. 

La norma precisa che lo shock termico deve essere documentato.
Se ti servono indicazioni più precise sul ciclo di avviamento dell'impianto le puoi trovare qui di seguito:


Leggi anche: Il ciclo di preriscaldamento del massetto


 

Pavimento in legno incollato su massetto

Nel rifacimento completo di questo appartamento ad Arzignano, abbiamo realizzato un massetto su cui successivamente abbiamo incollato un parquet in rovere scuro.

Curioso? Scopri il progetto, leggendo: Appartamento moderno ad Arzignano

Perchè è necessario fare l'avviamento iniziale del riscaldamento?

Questa messa in funzione graduale dell'impianto a pavimento, detta anche shock termico oppure ciclo di preriscaldamento del massetto, svolge la funzione di stabilizzare il massetto, scaricando lentamente eventuali tensioni e di portarlo ad un grado di umidità corrispondente a quello di equilibrio. 

Questo shock termico è molto importante nel caso in cui si sia scelto di pavimentare con il legno, per evitare che ci sia una cessione di umidità al parquet una volta messo in esercizio il pavimento. Il processo è altrettanto importante  anche per marmi e graniti per evitare che l'umidità veicoli in superficie i fluidi chimici dei collanti finendo per provocare macchie sul marmo. 

Ma questo ciclo è obbligatorio a prescindere dal tipo di rivestimento superficiale scelto.

Infatti il preriscaldamento iniziale, detto anche "shock termico", è previsto dalla norma Uni 1264 che lo chiama "riscaldamento iniziale del sistema" e tale norma Uni ha valore di cogenza (cioè di obbligo) in quanto è richiamata nel documento ufficiale di certificazione di conformità dell'impianto termico.

Lo shock termico va, quindi,  sempre eseguito, anche se in periodi molto caldi ed anche se sono trascorsi diversi mesi (o anni) dalla esecuzione del massetto. 

FAQ: è possibile non fare lo shock termico?
 

massetto posa piastrelle Vicenza Verona

 

Parquet in rovere europeo posato sul massetto

Nella posa della pavimentazione in legno per questa nuova casa a Camisano Vicentino, abbiamo iniziato dalla creazione del massetto controllando attentamente l'umidità ed eseguendo il consueto shock termico.

Per saperne di più sul progetto, clicca: Pavimento in legno a Camisano 

Condizioni per la posa del legno su massetto radiante

Nella tabella che segue sintetizziamo le informazioni che è necessario conoscere per mettere in opera un massetto radiante e successivamente il pavimento in legno. 

 
Barriera o schermo al vapore tra strato di sottofondo e massetto:  Deve essere presente
Spessore del massetto:  Minimo 3 cm. sopra ai tubi, mediamente 6 cm in totale
Tempo minimo  di stagionatura prima della messa in funzione dell'impianto a pavimento: 21 giorni
Esecuzione del ciclo di riscaldamento (shock termico) in caso di posa di un pavimento in legno: Deve essere eseguito! 
Giorni di spegnimento dell'impianto prima della posa di qualsiasi pavimento sul massetto:  Almeno 3 giorni

Presenza dei serramenti prima dello shock
termico:

I serramenti devono essere presenti
Altri lavori necessari prima della posa del parquet:

Devono essere ultimati i lavori in muratura (ad esempio la posa delle scale in marmo),  devono essere montate le porte interne, i locali devono essere tinteggiati, i sanitari devono essere stati montati e gli impianti elettrici devono essere ultimati. 

Temperatura del massetto durante la posa: Tra i 15 ed i 20 °C
Umidità ambientale: Circa 60 %

Massetto come base per il legno

Nella ristrutturazione di questo attico a Vicenza, prima di incollare il bellissimo parquet in legno di noce abbiamo realizzato, come base in ogni ambien/node/2782te, un massetto di sostegno.

Se sei interessato al progetto, ti consiglio di dare un'occhiata a: Ristrutturazione attico a Vicenza

Cedimento del pavimento e del massetto

Il problema più grave che può capitare in un sistema radiante a pavimento è il cedimento del pavimento ultimato, magari dopo qualche mese dalla messa in esercizio. È un caso piuttosto raro ma ci è capitato per due volte di doverlo affrontare su abitazioni eseguite non molti anni fa.

I casi più gravi sono dovuti al combinato disposto di due errori, che, purtroppo, vengono commessi molto spesso:

  • il primo è affidare la gestione di sottofondi, impianto di riscaldamento a pavimento, massetto e pavimenti finali a diversi operatori;
  • quando si suddivide un compito su più persone nasce la necessità di coordinare. E qui avviene il secondo errore: gli operatori non vengono coordinati da un direttore lavori, ma dal cliente stesso, solitamente per risparmiare.

Il risultato è che gli strati vengono sovrapposti senza un criterio progettuale con rischi molto alti di problematiche. 
In questi casi si assiste poi ad uno scaricabarile sia degli operatori a cui sono mancate indicazioni o istruzioni sia del committente che, solo a problema emerso, dichiara la propria incompetenza a fungere da direttore lavori.
Queste situazioni generano problemi gravi, nei peggiori anche cause legali, da cui è difficilissimo uscire indenni.

A questo si aggiunga che, recentemente, massetti e sottofondi sono spesso "autolivellanti". Questo significa che sono miscele contenenti additivi fluidificanti di cui non conosciamo il comportamento nel lungo termine. Infine c'è un ruolo non secondario degli strati di isolante, sia quello acustico (tappetino antirumore) sia dei pannelli isolanti dell'impianto che vengono posizionati direttamente sopra al tappetino. Se non sono sufficientemente densi, e cioè se non sopportano la compressione, anche questi possono contribuire al cedimento dei pavimenti.

Ovviamente anche lo strato di massetto e la pavimentazione finale hanno il loro ruolo: ci sono pavimenti più pesanti ed altri più leggeri, così come ci sono massetti di spessore troppo elevato che gravano sui pannelli isolanti e sul sottofondo. 

Non ci stancheremo mai di dirlo: serve un direttore lavori che vigili, dall'inizio alla fine, sui vari passaggi. Che controlli i livelli dei singoli strati, evitando errori e compensazioni. Niente soluzioni del tipo "il sottofondo l'hanno fatto troppo basso, alziamo lo spessore del massetto!". 

E si deve preferire un interlocutore unico piuttosto che diversi. Se ti capita un caso come quello delle foto qui sopra ringrazierai il cielo di aver scelto un unico interlocutore che si dovrà, con le buone o con le cattive, assumere l'onere di risolverti il problema!

Grazie! 

Ti ringrazio per aver letto il mio articolo. Se hai domande che ritieni possano essere di interesse generale per favore commenta qui sotto. Se, invece, ti serve una consulenza specifica su un tema particolare posso offrirti una mia consulenza a pagamento.

Se, invece, abiti a Vicenza o a Verona puoi venirci a trovare agli indirizzi che trovi qui di seguito e sarò lieto di incontrarti di persona e di organizzare assieme l'esecuzione dei massetti e dei pavimenti per la tua abitazione. Nel caso in cui tu decida di diventare nostro cliente la mia consulenza è, ovviamente, gratuita. 
Grazie! 
 



PELLIZZARI FRATELLI SPA
VIA VIGNAGA, 31
36071 ARZIGNANO (VI)
[email protected] 

 

PELLIZZARI FRATELLI SPA
VIALE EUROPA, 2
36053 GAMBELLARA (VI)
[email protected]

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RUOLO: Responsabile tecnico di cantiere
SEDE: Gambellara

Commenti

Buongiorno Marco,
grazie per i complimenti e per la domanda.
Premessa: il sistema che citi io lo penso più adatto per intervenire in ristrutturazioni sia perchè è meno invasivo rispetto al dover rifare anche il massetto, sia per problemi di rispetto delle normative sulle altezze dei locali che verrebbero infrante in caso di impianto radiante tradizionale. Mentre penso che in una abitazione nuova il sistema tradizionale (pannello isolante su cui vengono fissate le serpentine di tubi e soprastante massetto) sia tuttora il sistema migliore in quanto "meno stressante" per i pavimenti che andranno a rivestire il sistema.

La questione meriterebbe una approfondimento ma, in estrema sintesi: sicuramente il sistema radiante che prevede la fresatura del massetto permette di avere minore inerzia termica, ma l'impatto del calore diretto, perchè più ravvicinato, crea più stress sul pavimento soprastante, specie se si tratta di parquet.

Mi chiedevi quali sono i tipi di massetto preferibili: io ti consiglio il massetto tradizionale, non il gessofibra o altri massetti che sono comunque compatibili con questo sistema ma che hanno alcune controindicazioni.
Ciao!
 

15/04/2023 - michele

Buongiorno, grazie per articolo e le risposte esaustive che avete fornito ai vari casi intervenuti sull'argomento. Avrei dovuto leggerlo però prima che fosse eseguito l'intervento ed avrei certamente prestato più attenzione alle varie fasi sia da parte del termoidraulico che ha provveduto alla posa dei pannelli radianti e relative tubazione che quella della formazione del massetto. Comunque il mio caso corrisponde all'incirca a quello a cui avete già dato risposta ad altri e cioè trattasi di pavimento di appartamento in condominio posto al piano rialzato con cantine sottostanti di superficie pari a circa 50mq . I pannelli radianti posti in opera sono della ditta Giacomini in EPS bugnati con spessore di cm 3+2 di bugne. Si è proceduto alla demolizione della pavimentazione e massetto esistente sino al piano superiore della soletta ricavando un'altezza utile di circa 10 cm. Gli impianti idraulici ed elettrici sono stati posti lateralmente pertanto la posa dei pannelli è avvenuta direttamente sulla soletta senza alcun sottofondo e senza alcuna barriera al vapore se non quella in plastica presente sul pannello bugnato. Quello che mi preoccupa è che durante l'esecuzione dei lavori idraulici avvenuta circa un mese prima della posa dei pannelli c'è stata la rottura accidentale della condotta idrica di alimentazione con allagamento dell'appartamento e infiltrazioni nel sottostante piano cantine il cui soffitto risulta essere ancora umido. Comunque forse sollecitati anche dal sottoscritto committente visto che il piano di posa dei pannelli risultava essere già asciutto si è proceduto con la posa. Quindi con uno spessore utile medio di 5 cm sopra i tubi è stato realizzato un massetto di altezza media 3,5 cm e lasciati 1,5 cm per la pavimentazione che sarà in gres porcellanato spessore 1 cm da posare a colla. Il massetto è stato del tipo tradizionale sabbia e cemento additivato con prodotto fornito dalla Giacomini livellato con la staggia e vibrocompresso con apposita apparecchiatura. Mi chiedo se non avendo realizzata una efficace barriera a vapore in virtù anche della residua umidità presente nel solaio possa andare incontro a cedimento del massetto/pavimento. Se prima della posa della pavimentazione è necessario procedere allo shock termico come da norme. E come posso cautelarmi nei riguardi dell'impresa esecutrice se in futuro si manifestassero dei problemi.
Vi ringrazio di un prezioso sollecito consiglio al riguardo.

20/06/2023 - Ignazio

Ciao Ignazio,
complimenti anche a te per la chiarezza e la precisione con cui descrivi la tua situazione che, da quanto leggo, non mi sembra comunque preoccupante.
Certamente va eseguito lo shock termico (Norma uni en 1264).
La mancanza di barriera al vapore, o comunque il non rispetto della stratigrafia di progetto (dovrebbe esserci un progetto) avrebbe dovuto essere segnalata all'impresa esecutrice da parte del direttore lavori in fase di esecuzione.
Buona giornata

21/06/2023 - michele

grazie per il tuo articolo: chiaro, preciso e professionale. buon lavoro

31/10/2023 - zammataro cinzia

Grazie Cinzia!

31/10/2023 - michele

Buongiorno, ho acquistato un appartamento con riscaldamento a pavimento realizzato nel 2022 e da subito ho notato che in una zona, quando accendo l'impianto per riscaldare, la fuga tra le lastre di gres diventa nera. Ho fatto presente il problema al costruttore che mi inviato un tecnico per la verifica. La spiegazione datami non è stata esaustiva in quanto mi ha parlato di una umidità che con il passare del tempo sarebbe andata via. È vero che il tecnico ha controllato anche i manometri verificando una pressione srabile dell'impianto escludendo quindi una perdita. Leggendo i vostri articoli molto precisi ed esaustivi in risposta ai problemi segnalativi, non ho trovato casi simili al mio. Mi affido alla vostra professionalità per conoscere la spiegazione del problema e l'eventuale soluzione. Avendo acquistato l'appartamento già finito non so dirvi quali materiali utilizzati e come è stato fatto l'impianto.
Grazie e complimenti.

27/11/2023 - Vincenzo Tirimacco

Ciao Vincenzo,
ti suggeriamo di effettuare una serie di misurazioni dell'umidità, anche con igrometro elettrico, effettuata sulle fughe più scure a distanza di un mese, per capire se si tratta di un fenomeno in regressione. Se non vi sono perdite potrebbe effettivamente trattarsi di umidità intrappolata nel massetto a causa di mancato shock termico che sta lentamente fuoriuscendo.
Grazie, buona giornata

27/11/2023 - michele

Buongiorno complimenti per l’articolo
Se utilizzo un massetto con fibre posso omettere i giunti di frazionamento su una superficie di 120 mq?

22/02/2024 - Filippo

Buongiorno Filippo,
anche nel massetto fibrato i giunti vanno eseguiti rispettando dimensionamento e posizionamenti previsti dal termotecnico che ha progettato l'impianto a pavimento.
Ciao!

22/02/2024 - michele

Gentili sig.ri,
ho apprezzato molto il vostro lavoro di condivisione di informazioni, è palese che siete degli esperti. Vorrei cortesemente chiedervi un consiglio: dovrei fare un massetto su impianto radiante, tale massetto deve essere di 4 cm, che materiale mi consigliate, considerando anche l aspetto economico.
Vi ringrazio anticipatamente per un vostro gentile riscontro.

Maurizio Perla

14/03/2024 - MAURIZIO PERLA

Grazie Maurizio,
se non ci sono particolari esigenze o vincoli, noi consigliamo di utilizzare il "tradizionale" massetto in sabbia e cemento.
Ciao!

 

15/03/2024 - michele

Buongiorno,
Devo chiudere un porticato di circa 50 mq. per ricavarne una veranda (vetrata su due lati e muratura isolata negli altri).
Ho già il sottofondo in cls armato, con una quota dal pavimento finito di circa - 25 cm.
Pesavo di effettuare la seguente stratigrafia:
Barriera anti vapore;
Massetto Alleggerito a copertura impianti cm. 12,5
Pannello Radiante cm. 6,3
Massetto Fibrato (senza rete) cm. 5
Pavimento in Gres cm. 1,2 (compresa colla)
GRAZIE INFINITE per un Vostro parere.
Cordialità.

15/08/2024 - LAMBERTO TENTONELLO

Ciao Lamberto,
direi quasi perfetto: considera 4 cm. SOPRA AI TUBI per il massetto (magari rubandoli dall'alleggerito).
grazie per la domanda,
ciao!


 

19/08/2024 - michele

Buongiorno. Ho letto l'articolo con interesse e ho pensato di scrivere anche se vedo che la chat e' di qualche anno fa e non se sia ancora attiva. Ho infatti cercato in rete, e chiesto a profesisonisti del settore, senza trovare risposta. Volevo sapere se ci sono problemi a parcheggiare un'automobile sopra un pavimento con riscaldamento radiante (quindi a fare un pavimento radiante in garage). Non ho dubbi sul massetto e sui tubi (pieni d'acqua) ma temo che i pannelli sotto i tubi possano cedere. Vi e' mai capitato un caso simile?
Grazie
GDF

15/09/2024 - gianluca dalle…

Ciao Gianluca,
per realizzare un impianto a pavimento in un garage è importante che il massetto sia di uno spessore di almeno 6 cm. e che venga additivato con le fibre. Sarà il massetto, infatti, a garantire la resistenza e la ripartizione del carico dell'automobile  soprastante. Il pannello dovrà comunque essere incomprimibile.
grazie a te, buona giornata

16/09/2024 - michele

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