5. Il massetto autolivellante a base di anidrite

27/10/2020
Argomento Wiki
Massetto

Il massetto autolivellante

Stai pensando di posare un pavimento nella tua nuova casa in costruzione? Oppure vuoi demolire il pavimento esistente e sostituirlo con uno nuovo? In questi casi ti troverai a dover valutare una questione e cioè: quale massetto scegliere? È meglio il tradizionale massetto a sabbia e cemento oppure i più moderni massetti autolivellanti?

Negli articoli precedenti ho descritto ed esaminato il massetto tradizionale a base sabbia e cemento. Se vuoi puoi leggere questo articolo sul massetto tradizionale per piastrelle:

Il massetto tradizionale per le piastrelle 

Se, invece, vuoi informazioni sul massetto tradizionale per il legno puoi leggere qui:

Il massetto tradizionale per il parquet

L'avvento del massetto autolivellante

Ma negli ultimi 15 anni, come dicevamo in premessa, si è affermato un altro tipo di massetto, che differisce dal massetto tradizionale, sia per componenti che per modalità di stesura. 
Si tratta del massetto autolivellante. Ne esistono di vari tipi, i più comuni sono a base cementizia e a base anidrite. In questo articolo ti spiegherò quali sono le caratteristiche, i vantaggi ma anche i problemi del massetto a base anidrite.
 

massetto autolivellante

Gli argomenti che affronteremo in questo articolo sono:

Che cos'è un massetto autolivellante?

Per realizzare un massetto autolivellante si utilizza un premiscelato che solitamente viene confezionato in stabilimento e trasportato in cantiere grazie a degli speciali camion dotati di serbatoio e di pompa. La miscela verrà poi pompata al piano di posa e si distribuirà, fluendo, nei vari locali. 

Ma di cosa è composto un massetto autolivellante?
Ve ne sono di varie tipologie ma fondamentalmente si tratta di una miscela di anidrite - un minerale formato da solfato di calcio anidro - e di inerti, con prevalenza di carbonato di calcio. A queste due componenti vengono aggiungi degli additivi che mantengono il prodotto fluido (e quindi in grado di livellarsi da solo in cantiere) e che, in un secondo momento, favoriranno l'indurimento volatilizzando in aria. 

Distribuzione massetto autolivellante

 

 

Perchè il massetto autolivellante? 

PIÙ VELOCE

Un massetto realizzato con una malta autolivellante ha una consistenza liquida e quindi è facile e veloce da realizzare. Sia il pompaggio che la distribuzione nell'area da pavimentare avvengono con estrema semplicità: non occorrono stagge, né faticoso lavoro manuale. La realizzazione del massetto è quindi molto più veloce di un massetto tradizionale in sabbia e cemento, non richiede sforzi e fatica manuale.

Anche l'asciugatura è molto più veloce di un massetto tradizionale

UN MASSETTO "DA CENTRO CITTA'"

Nel caso di ristrutturazioni di appartamenti ai piani superiori l'autolivellante è l'ideale perchè non richiede spazi a terra, all'esterno, per realizzare l'impasto. È sufficiente lo spazio per poter parcheggiare il camion. Il premiscelato può essere pompato fino a 100 metri di distanza. 

PIÚ LEGGERO

Il massetto autolivellante oltre che più veloce e anche più leggero di un massetto tradizionale. Per questo motivo si presta ad essere utilizzato quando si interviene su abitazioni molto vecchie in cui i solai non hanno grandi portate.

MINORE SPESSORE

Il massetto autolivellante, una volta indurito, è più compatto e pertanto può essere realizzato anche con uno spessore di 3 cm. Un massetto tradizionale in sabbia e cemento necessita di essere additivato per avere spessori minori di 4 cm. 
 

GIUNTI DI DILATAZIONE

Con alcuni autolivellanti si possono realizzare grandi superfici, anche fino a 400 metri quadrati, senza giunti. Cambia se il sottofondo viene steso su impianto a riscaldamento radiante. In questo caso i giunti posti dall'idraulico devono essere rispettati.
 

Come si realizza un massetto autolivellante?

Ci sono troppi diversi tipi di massetti autolivellanti e di additivi che vengono utilizzati per poter dare delle indicazioni univoche sulla realizzazione di questa tipologia di massetto. Pertanto occorre procurarsi la scheda tecnica del produttore della miscela (ce ne sono molti: Grigolin, Fassa, Mapei...) e seguire scrupolosamente le indicazioni dei produttori. 
Chiaramente anche questo tipo di massetto dovranno rispettare alcune condizioni quali, ad esempio, l'obbligo di venire posto in opera sopra ad una barriera al vapore o schermo al vapore.

massetto autolivellante barriera al vapore

Se non sai che cos'è la barriera al vapore ti consiglio di leggere: 

La Barriera al Vapore

 

La stesura dovrebbe iniziare dal punto in cui c'è più spessore e occorre poi monitorare il livello del massetto mano a mano che lo si pompa. Solitamente questo avviene ponendo sulla superficie dei rilevatori di livello. 

Massetto autolivellante il controllo dei livelli

 

 

Problemi del massetto autolivellante: il bleeding

Il fenomeno del bleeding negli autolivellanti è noto. Detto in estrema sintesi cioè che accade è che la parte superficiale del massetto autolivellante si indebolisce a causa dell'affioramento degli additivi e "spolvera".
Banalmente questo si riscontra provando a raschiare il massetto con una spatola rigida: se avviene un facile distacco di frammenti di massetto e presenza di polvere siamo in presenza di bleeding. 

il massetto bleeding

Questo non rappresenta un grosso ostacolo nel caso di posa flottante o galleggiante, ma è grave nel caso sia prevista la posa a colla. La differenza tra i due tipi di posa l'abbiamo spiegata qui:

La posa: flottante o incollata? 

 

Non importa che tipo di materiale si vada a posare o che colla si utilizzi: posare a colla su un massetto che spolvera significa pregiudicare la durata del pavimento che, nel tempo, finirà per cantare a vuoto denunciando l'avvenuto distacco. 

Massetto autolivellante: deterioramento superficiale

Operazioni necessarie in caso di massetto autolivellante

Per questo motivo è necessario, quando si sceglie un massetto autolivellante è quasi sempre necessario mettere in conto la necessità di adottare due successive precauzioni:

► La superficie del massetto va carteggiata con una carta abrasiva di grana adeguata in modo da togliere lo strato superficiale, la pellicola, che si è indebolita a causa del bleeding

► L'intera superficie del massetto va poi trattata con un promotore di adesione (qualcuno lo chiama "primer") compatibile con l'autolivellante e con il collante che verrà utilizzato per l'incollaggio del pavimento. 

Tieni presente che questo significa un aggravio di costo che si quantifica in base alle dimensioni del massetto, ma generalmente è di circa 10/12 euro al metro quadrato. 

I produttori dichiarano nella scheda prodotto del massetto autolivellante la necessità di eseguire queste operazioni. Questo qui sotto è un estratto di una scheda prodotto di un massetto autolivellante:

Massetto autolivellante e carteggiatura

 

 

 

Meglio autolivellante o massetto tradizionale? 

Abbiamo visto, più sopra, quali sono i vantaggi del massetto autolivellante: veloce, leggero. E hai visto che questo massetto ha il problema del bleeding. Ma ci sono anche altri problemi? E quindi che cosa è meglio utilizzare: un massetto tradizionale a sabbia e cemento oppure un autolivellante? 

Premetto che in molte situazioni l'esecuzione dell'autolivellante - il classico massetto da realizzare al quarto piano in una palazzina di città - è l'unica opzione disponibile. In quel caso anche io utilizzo questo tipo di soluzione.
Ma negli altri casi preferisco utilizzare e consigliare il massetto tradizionale.

Questo per una serie di motivi: 
- in caso di posa a colla il massetto tradizionale si presenta più poroso, riceve meglio il collante, c'è una maggiore compenetrazione tra lo strato di pavimento superficiale ed il supporto. Questa maggiore compenetrazione significa minori rischi di distacchi e "canti a vuoto" della piastrella o del parquet in caso di microassestamenti. 

Differenze di porosità tra massetto normale e autolivellante

 

- sempre in caso di posa a colla di piastrelle o di parquet il massetto autolivellante, come abbiamo visto, presenta il problema del bleeding. Abbiamo anche visto come può essere risolto, mediante carteggiatura dello strato superficiale e stesura di un promotore di adesione. Oltre all'aggravio di costi - che rende il massetto più costoso del tradizionale - c'è il rischio che queste due operazioni non siano eseguite su tutta la superficie. Trascurare anche una piccola porzione significa causare nel tempo il distacco del pavimento in quel punto. 

bleeding in un massetto autolivellante

 

- può accadere che vi sia la necessità di rasare il massetto per correggere eventuali errori di livello: questo non si può fare con il massetto autolivellante. Non si possono utilizzare livelline o rasanti a base cementizia, su massetti in anidrite, per incompatibilità chimica con i componenti dell'autolivellante. 

problemi nei massetti autolivellanti la rasatura

 

- la presenza di additivi chimici volatili nel massetto autolivellante, sebbene eviti agli operatori la fatica di dover stendere manualmente lo strato di supporto del pavimento,  aumenta l'inquinamento indoor dell'edificio con sostanze di cui non conosco (non sono un biologo) gli effetti sull'ambiente e sulla persona. Alcuni produttori (ma non tutti) garantiscono gli autolivellanti come "a bassissima emissione di sostanza volatili". Se hai a cuore il benessere dell'ambiente e della tua famiglia dovresti pretendere che il tuo massetto autolivellante abbia una certificazione come quella che vedi qui sotto emessa dall'ente tedesco GEV:

Massetto autolivellante bassa emissione

 

 

- l'autolivellante, che sia a base cementizia o a base anidrite, non può essere usato in tutte le condizioni per due motivi principali: non è possibile formare pendenze e non ha resistenza all'umidità. Perciò esecuzione di docce in opera, marciapiedi, terrazzini, autorimesse al piano interrato dovranno essere eseguiti con un massetto tradizionale. Questo con un aggravio di costi per l'utente finale perchè dovrà far intervenire più operatori che andranno ad eseguire massetti di diversa tipologia.

massetto doccia Vicenza

 

Massetto livellante su impianto radiante

Grazie!

Grazie per aver letto il mio articolo: chiaramente le mie opinioni sono personali anche se frutto di più di 20 anni di esperienza nel settore della posa dei pavimenti. Spero che i miei consigli ti siano utili ?
Se devi fare casa a Vicenza o a Verona, vienici a trovare nel negozio di Gambellara, così ci conosceremo e magari deciderai di affidare a noi i lavori di pavimentazione. In quel caso sarò io a prendermi cura dei massetti di casa tua ? oltre che della posa dei pavimenti.

Ma in tutti i casi, buoni lavori!


P.S.
Se hai osservazioni, critiche o domande puoi commentare utilizzando il box qui sotto✍️.
Questo se hai domande o osservazioni di interesse generale, se invece ti serve una risposta specifica, una consulenza personalizzata per un problema o un aspetto particolare puoi chiedere una consulenza a pagamento. (se, invece, sei cliente della Fratelli Pellizzari le consulenze sono sempre gratuite).

RUOLO: Responsabile tecnico di cantiere
SEDE: Gambellara

Commenti

Salve,sono in procinto di ristrutturare il mio appartamento,nello specifico mi trovo a dover scegliere se rifare il massetto o no.il tecnico mi consiglia di rimuovere tutte le piastrelle e valutare(fin qui mi sembra tutto giusto)la situazione.ad oggi abbiamo tolto poche piastrelle per vedere la condizione del massetto che si presenta facilmente sgretolabile e farinoso.questo "tecnico" che effettuerà i lavori mi propone come soluzione alternativa al rifacimento del massetto,la sola rimozione delle piastrelle lasciando la colla(che si presenta spessa e ben attaccata al massetto) che attacca queste al massetto,su questa colla propone di posare una resina fibrorinforzata poi di mettere la colla e posare il pavimento(gres porcellanato di prima scelta).non essendo un tecnico ho spiegato la situazione in parole povere spero di essere stato chiaro e chiedo un vostro consiglio,nello specifico se questo tipo di resina fibrorinforzata è adatta alla mia situazione..

26/03/2019 - Giovanni

Ciao Giovanni, 

riesci a farti dire il nome del prodotto, di questa "resina fibrorinforzata"? 

grazie 

28/03/2019 - manager

Salve,
Mi chiamo Luca e scrivo dalla prov di Pisa. intanto complimenti per le sue spiegazioni e i contenuti del suo blog. Vorrei il suo parere, se possibile, sto ristrutturando casa e vorrei istallare l impianto a pav. radiante. Il problema è lo spessore del massetto, infatti alzando le quote di tre porte si riesce ad arrivare a 4-5 cm. L idraulico mi propone l impianto giacomini slim, con tappetino di 0,6 e profilo di 2,1 cm, tot 2,7 cm. Non so se lo conosce, in sostanza il massetto entra nei pannelli che sono fatti a piccoli cilindri forati che fungono da ancorante. Il muratore mi sconsiglia di metterlo, perché per lui il massetto si sgretola, il suo fornitore di materiali gli ha proposto un massetto nuovo in sacchi che costa più del doppio del normale per questo generi di lavori dicendo che comunque non si hanno garanzie per il basso spessore. Sul sito giacomino non si fa cenno a marche di prodotti per la posa o tipologie specifiche, ovviamente per loro si può fare. Quindi chiedo un illuminazione divina a questo dilemma. L appartamento è su due piani, al piano di sotto non ho problemi, il piano di sopra è 70 metri quadri e ha questo basso spessore. Grazie mille

25/08/2019 - Luca

Ciao Luca, 

conosciamo i sistemi radianti a spessore sottile. Al momento la normativa non ne tiene conto, quindi se dovessimo guardare la norma Uni 1264 quel tipo di impianti non si dovrebbero installare. Quello che ti consiglio è di NON affidare i lavori ad interlocutori differenti. Come hai già anticipato tu il fornitore dell'impianto a pavimento ti fornisce le informazioni sull'impianto ma si guarda bene dal farti il massetto, che hai affidato al muratore. A questo aggiungi il posatore dei pavimenti e magari anche il fornitore del pavimento... 4 diversi operatori che, in caso di problemi, si accuseranno a vicenda.

E, da quanto scrivi, mi pare che tu abbia già capito il rischio che stai correndo. 
Se, invece, non hai alternative e devi affidarti a diversi operatori, dovresti avere un Direttore Lavori che li coordina e che dia loro indicazioni (ad esempio sul tipo di materiale da usare per il massetto). 
Spero di essere stato utile, 

buon lavoro! 

 

29/08/2019 - manager

Buongiorno.
Un chiarimento su un assunto dell'interessante articolo.
Perché afferma che l'autolivellante è l'unica opzione di massetto per condomini ai piani alti?
Grazie!

08/11/2019 - davide

Ciao Davide, 

il massetto autolivellante pompato non è l'unica opzione per i piani alti di un condominio, ma è certamente la soluzione più facile da attuare. 

grazie, ciao!

19/11/2019 - manager

Salve, dovrei fare un massetto radiante, optando per sacchi pronti tipo topcem pronto della mapei con trasmitanza 2,02.
Massetto con spessore 35mm sopra il tubo. I miei dubbi son 2.
Meglio il pannello liscio o con le bugne?
Il massetto in terra umida, sappiamo che non avvolte completamente il tubo come l autolivellante, questo comporta perdite di resa calorica?

26/02/2020 - Fabrizio

Ciao Fabrizio, grazie per le domande. 

Dal punto di vista termico meglio il pannello liscio rispetto a quello con le bugne. 
Il massetto autolivellante, è vero, avvolge meglio i tubi, quindi avrai una piccola perdita con il topcem pronto, ma ti consiglio comunque il massetto NON autolivellante. I motivi li ho spiegati nell'articolo

ciao!

26/02/2020 - manager

Buongiorno,mi chiamo Roberto leggendo le sue preziose informazioni su come deve esser fatto un massetto autolivellante ,vorrei porle una domanda,io in modo casalingo ho steso un massetto autolivellante Fassa Bortolo SL 416 su di un massetto grezzo precedentemente trattato ed isolato con primer Weber PF 15 .
Ad asciugatura mi sono accorto che bene non è venuto ,nelle riprese fatte con una paola ,mi chiedo se posso per completare Bene l'opera darci una seconda passata magari più fluida in modo da avere una superficie liscia ,stiamo parlando di un locale di ml 6x5.
Posso avere un suo consiglio?

29/05/2020 - Roberto Riccardi

Ciao Roberto, 

si, puoi effettuare un secondo massetto autolivellante in aderenza al primo. Devi prima applicare un primer aggrappante sul massetto già realizzato e poi procedere normalmente alla realizzazione del secondo strato di autolivellante, meglio se utilizzando lo stesso prodotto, quindi il Fassa SL 416

Ciao! 

03/06/2020 - manager

Preventivo per un massetto. Per impianto a pavimento mq 80 zona cerreto laziale piano prmo

06/08/2020 - Ficorella Antonio

Ciao Antonio, 

non posso farti il preventivo per il massetto perchè noi lavoriamo solamente nelle provincie di vicenza e verona. In ogni caso, come diciamo più volte nei nostri articoli, vale sempre il consiglio di farsi fare il massetto dalla stessa azienda a cui ti affidi per i pavimenti. Massetto e pavimento vanno gestiti assieme, come un unicum e non affidati ad aziende diverse. 
grazie, ciao!

 

07/08/2020 - manager

Ciao,
Ho un problema a casa mia, nuova costruzione del 2013, ho riscaldamento a pavimento e massetto autolivellante.
Il problema si è verificato quasi subito ed è aumentato gradualmente e consiste in un abbassamento del pavimento visibile in molti punti della casa, specialmente nelle zone bagni e cucina anche di 1,1 cm. E' meno visibile/misurabile nelle stanze con parquet e battiscopa.
Nel lungo periodo può comportare danni al riscaldamento e tubazioni?
Tutto deve essere rifatto?
Dopo 10 anni si può considerare assestato il problema o può continuare?
E' da considerare un difetto grave o solo estetico?
Si può chiedere al costruttore di intervenire, su che basi legali? Cioè, che errore hanno fatto?
La ringrazio per un parere o per una consulenza (io sono di Torino), se le dovessero servire altre informazioni per rispondere mi dica pure. Grazie!!

30/11/2020 - Marcello

Ciao Marcello, 

vale sempre il consiglio che diamo a tutti e cioè che il massetto dovrebbe essere affidato alla stessa azienda (o allo stesso posatore) che ti ha realizzato i pavimenti, in quanto il massetto è parte integrante del pavimento. E che l'insieme delle opere massetto e pavimento dovrebbero essere affidate con un regolare contratto di appalto scritto
Questo rende più semplice e lineare risalire alle responsabilità legali in caso di problemi come il tuo. 

Venendo al problema che ci racconti: solitamente questo è dovuto allo schiacciamento del pannello dell’impianto radiante o ad un calo del sottofondo alleggerito dove posa l’impianto.

E' normale che i cicli di accensione e spegnimento dell’impianto possano causare dilatazioni o spostamenti nell'ordine di pochi millimetri, nel tuo caso (dato che parli di addirittura 1,1 cm.) si tratta di un problema che non rientra nelle tolleranze.

La tua preoccupazione, invece, sui danni all'impianto a pavimento: no, nella grandissima maggioranza dei casi questi cedimenti non comportano danni all’impianto radiante, ma è comunque il caso di far fare un controllo della pressione sui tubi da parte di un installatore qualificato.

Per quanto riguarda ai rimedi: chiaramente sono dei palliativi, perché non possiamo "rialzare" il pavimento. Ad esempio la sostituzione del battiscopa in legno che dovrà essere reincollato più in basso. In bagno, dove noti la fessura tra pavimenti e rivestimenti, occorrerà pensare ad una sigillatura siliconica in tinta (NON in stucco cementizio altrimenti il problema si ripresenta l’anno successivo).

Infine: continuerà questo fenomeno? Di solito no, il cedimento raggiunge una punta massima e poi si ferma o comunque rallenta fino ad essere impercettibile. 

grazie per la domanda, spero di esserti stato utile! 


 

30/11/2020 - manager

buonasera, sono in procinto di installare un sistema di riscaldamento a pavimento. Lo spessore a disposizione è di 10 cm. La stratigrafia consigliata è questa:
pannello in xps xdur 300s da 5 cm,
pannello bugnato wavin simple da 1 cm sotto tubo,
tubi da 1,7 cm,
massetto weberfloor level 250 da 1 cm sopra il tubo,
colla 0,4 cm
piastrelle da 0,9cm in gres.
Chiedo di sapere cosa ne pensa, sulla scheda tecnica del massetto viene indicato che lo spessore sopra tubo può essere a partire da 0,5cm, che diventano 1cm in caso di isolante sotto il tubo. Mi interessava utilizzare un basso spessore perchè mi piaceva l'idea di non avere tempi di riscaldamento esageratamente alti, adesso invece sto apprendendo la vostra propensione nell'utilizzo di massetti tradizionali.
L'abitazione è al piano terra, al di sotto è presente un seminterrato, non è presente umidità di risalita in alcun punto.
Grazie in anticipo per la risposta

18/12/2020 - Giuseppe

Ciao Giuseppe, 

A me questa soluzione non piace affatto. 
E' vero quanto scrivi, cioè che questo sistema ha una bassa inerzia (cioè scalda più velocemente). Ma è anche vero che con un massetto a strato sottile e la vicinanza del pavimento ai tubi comporta un maggiore stress per il pavimento e sviluppa maggiori tensioni rispetto ad un massetto tradizionale da 5 cm. fibrorinforzato. Queste tensioni, unitamente alla velocità di riscaldamento, finiranno per provocare cavilli o, peggio, lesioni alla stuccatura delle fughe delle piastrelle che non sono (ad oggi) progettate per reggere questo stress. 

Aggiungo che una delle principali funzioni del massetto è quella di "ripartitore di carichi" ma con un massetto da 0,5 o da 1 cm. questa funzione viene a mancare. 
So che le aziende di impianti radianti e quelle di massetti a spessore sottile dicono che sono "sistemi garantiti"; "nessun problema" etc... ma loro si limitano a certificare il corretto funzionamento dell'impianto e la compatibilità tra impianto e massetto a strato sottile. Mentre NON garantiscono (e non possono garantire) la durabilità del pavimento soprastante. Questo perché dipende dal tipo di pavimento, dal formato della piastrella, dal tipo di colla utilizzata, dal tipo di stucco...
 
Se non hai altre possibilità e vuoi percorrere questa ti consiglio di utilizzare formati di piastrelle piccoli, stuccare con stucco epossidico ed utilizzare collanti elastici. 

Ciao! 

19/12/2020 - manager

Buonasera e complimenti per i saggi consigli... ho bisogno anche io della sua esperienza. Vorrei installare pavimento radiante e ovviamente eliminando le piastrelle dovrò rifare il massetto. MI hanno suggerito la seguente procedura. 1 pannello isolante - 2 massetto in sabbia cemento additivato con fibre in acciaio - 3 installazione impianto radiante zeromax (fresatura del massetto ... vincoli da altezza) - 4 posa piastrelle
Cosa ne pensa? Grazie in anticipo dell attenzione

12/01/2021 - DONATELLA

Ciao Donatella, 

non sono un fan del sistema radiante mediante fresatura del massetto che propone Eurotherm anche se capisco che in alcuni casi sia l'unica soluzione per problemi di altezza dei locali. Il motivo è che questo sistema è troppo "stressante" per il pavimento: il calore è molto vicino alla superficie e questo porta a molte conseguenze. Per fortuna tu poserai piastrelle e non legno. Un pavimento in piastrelle regge di più questo stress rispetto ad un pavimento in legno. 

Buona giornata

21/01/2021 - manager

Salve in merito al massetto a basso spessore ho trovato questo sul sito
https://www.toplevel-massetti.info/massetto-per-riscaldamento-a-pavimento
ci dobbiamo fidare di questa normativa?

La normativa UNI en 1264 che fa riferimento agli impianti di riscaldamento a pavimento ad acqua prevede che in assenza di normative nazionali si fa riferimento a quella europea e specifica: lo spessore minimo applicabile dei massetti cementizi sul riscaldamento a pavimento è di 3 cm sopra il tubo dell'impianto, massetti speciali possono avere spessori diversi in base alle specifiche del produttore.

04/04/2021 - Antonio

Ciao Antonio,

non capisco cosa intendi quando scrivi: "ci dobbiamo fidare di questa normativa?".
Le norme uni sono scritte dai massimi esperti del settore per cui sono assolutamente da considerare un riferimento. Non rispettare la norma uni 1264 significa rischiare la (giusta) contestazione da parte di cliente, per cui lo spessore di 3 cm. sopra i tubi è tassativo. La norma può essere superata solo con un accordo scritto tra le parti che coinvolga direzione lavori, progettista e committente in cui tutti si dichiarano consci di voler non rispettare la norma e, nel tuo caso, di voler realizzare massetti di spessori minori rispetto a quanto prescritto.

ciao!

15/04/2021 - michele

Buongiorno, espongo subito la problematica riscontrata: massetto auto livellante marca KNAUF FE60 la sua scarsa aderenza. In sostanza, nonostante sia stato tentato l’utilizzo di diversi primer e anche l'incollaggio diretto senza primer, il materiale posato dopo una settimana si stacca senza opporre alcuna resistenza (si stacca DAL massetto). A cosa può essere dovuto questo fenomeno? Quali analisi potremmo eventualmente richiedere per verificare la qualità del massetto o la presenza di fattori che avrebbero potuto causare questa problematica? Grazie.

01/06/2023 - Sara Iapelli

Buongiorno Sara,
mi spiace per l'accaduto. Per me è impossibile stabilire le cause del fenomeno che descrivi senza fare un sopralluogo e vedere fisicamente il massetto. Di certo posso dirti che il massetto autolivellante va carteggiato e va anche steso il promotore di adesione (cd primer).
Qui alla Pellizzari noi consigliamo ai nostri clienti consiglio di fare il massetto tradizionale anche per evitare questi costi supplettivi ed i rischi relativi.
A questo punto occorre una indagine sul massetto per la quale puoi rivolgerti ad una delle tante aziende che fanno esami di laboratorio su provini di calcestruzzo, sicuramente ce ne sarà qualcuna nella tua zona.
Per esempio: https://www.cgg.it/
ciao!

 

01/06/2023 - michele

Buongiorno. Ho un problema su un pavimento in marmo posato su massetto autolivellante in anidrite e successivamente levigato. Il problema consiste nel distacco e sollevamento delle lastre in alcune zone , il massetto è stato carteggiato e prima della posa è stato trattato con primer. È possibile che la levigatura con "abbondante acqua "possa aver contribuito al distacco delle lastre?. Al momento il dubbio è solo su quello... Grazie.

06/07/2023 - Carmine

Buongiorno Carmine,
probabilmente si tratta di una combinazione di fattori: oltre a quello che suggerisci tu, potrebbero esserci state delle sollecitazioni da vibrazione indotte dalla levigatura (magari realizzata senza aspettare i tempi di messa in esercizio del collante?), oppure una carteggiatura male eseguita, un primer non opportuno, dei fenomeni di bleeding nel massetto? difficile per me darti una risposta certa, vanno fatte delle indagini più approfondite. Certamente in caso di posa e levigatura di marmo sarebbe stato preferibile un massetto tradizionale, in sabbia e cemento.
Ciao!

 

24/07/2023 - michele

Buon giorno Sig. Girardi, Ho un problema su un massetto autolivellante in anidrite (con impianto radiante) su cui dovremmo realizzare non una pavimentazione classica, ma in microcemento. Premetto che presenta spolvero superficiale e fessure irregolari. Stiamo intervenendo con levigatura, apertura a V delle fessure, aspirazione e ricucitura delle fessure con resina e ferretti d'armatura. Secondo lei così facendo si risolve? Io temo che non siano stati realizzati i giunti. Potrebbe darmi una sua opinione e dirmi se è come effettuare ulteriori interventi? La ringrazio anticipatamente. Le auguro buon lavoro Se preferisce può contattarmi al 33******, Guido

14/02/2024 - Guido

Buongiorno Guido,
non riesco a darle suggerimenti o consulenze senza fare un sopralluogo fisico e analizzare materiali e tecniche utilizzati. Prova a vedere se può esserti d'aiuto questo articolo in cui abbiamo  risolto un problema che mi sembra simile a quello che ti sta accadendo:
Pavimenti per uffici a Piovene Rocchette (Vicenza)
Ciao!

14/02/2024 - michele

Buongiorno, abbiamo fatto un massetto autolivellante base anidrite in due appartamenti, uno con impianto a pavimento e l'altro no. Dopo aver messo il pavimento ci siamo accorti che alcune piastrelle si muovevano in entrambi gli appartamenti...smontando abbiamo trovato il massetto umido (era presente anche una muffetta bianca) e il collante era attaccato al pavimento (di gress) e non al massetto. L'azienda prima di posare non aveva carteggiato il massetto e non aveva aspettato il giusto grado di umidità. Attualmente abbiamo tolto tutto il pavimento e vorremmo procedere correttamente. Mi saprebbe dire cosa usare per la carteggiatura? Per la posa hanno usato primer G Mapei e collante S1..vanno bene? Attendo sue, grazie!

25/02/2024 - Cristina

Buongiorno Cristina,
grazie per avere esposto il tuo caso che dimostra l'importanza di considerare l'umidità contenuta nel massetto al fine di evitare problematiche future.
Abbiamo parlato di questo tema nell'articolo:
https://www.fratellipellizzari.it/blog/shock-termico
Per quanto conerne il trattamento meccanico di carteggiatura sul massetto si fa utilizzando un macchinario apposito, una monospazzola con applicato un disco abrasivo. Una volta effettuato il trattamento di abrasione si dovrebbe valutare la resistenza meccanica che dovrà essere conforme alla norma Uni 11493 (16 Mpa per un massetto non radiante) ed eventualmente incrementarla mediante l'utilizzo di consolidanti.
Infine per quanto riguarda Il tipo di primer e di collante che va applicato, occorre consultare la scheda tecnica del massetto autolivellante che è stato utilizzato.
Ciao!

26/02/2024 - michele

Buonasera, abbiamo realizzato un massetto a base di anidrite KNAUF circa 3 mesi fa e non c'è stato bisogno di carteggiarlo in quanto compatto. La settimana scorsa abbiamo applicato il primer PA400DL KNAUF in due mani con una distanza di applicazione l'una dall'altra di 24 ore, forse troppo tempo dato che knauf dice 12 ore, e l'effetto ora è come se fosse una lastra di vetro. Chiedo se per il montaggio di parquet, sarebbe il caso di carteggiarlo, dato che ho l'impressione che la seconda mano non sia stata assorbita. La ringrazio. Saluti

26/02/2024 - Antonio

Ciao Antonio,
sarebbe difficile - e anche poco professionale - darti una consulenza così specifica senza aver visto dal vivo il massetto. Prima di procedere con la posa del legno meglio contattare l'ufficio tecnico Knauf e far esaminare la superficie.
Ciao!

 

27/02/2024 - michele

Buonasera la scorsa settimana è stato posato il riscaldamento a pavimento con un materassino di 4 cm sopra direttamente alla soletta è stato adattato al
Passaggio degli impianti e questi sono stati coperti con un alleggerito a base di polistirolo. Sopra è stato posato l’impianto a pavimento e graffato sul pavimento. Avendo a disposizione 11 cm compreso il
Legno il cui spessore sarà 11 mm abbiamo già occupato circa 6,7 cm. Secondo lei c’è margine per fare un massetto tradizionale oppure dobbiamo indirizzarci direttamente su un autolivellante? Grazie Mattia Libelli

02/03/2024 - Mattia

Ciao Mattia,
se capisco bene dallo spessore complessivo (11 cm.) vanno tolti gli spessori già utilizzati per impianto e sottofondo (6,7 cm.) per cui rimangono 4,3 centimetri utili.
Da questi si deve togliere lo spessore del parquet (1,1 cm.) e rimangono, quindi, 3,3 cm.
Questo spessore non è sufficiente per realizzare un massetto tradizionale.
Buona giornata, ciao!

04/03/2024 - michele

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