I giunti nei massetti

"Il giunto è l'inizio dell'ornamento."

(Luios I. Kahn, 1972)

24/08/2024

Perché si devono realizzare i giunti di dilatazione nel massetto?
Questi giunti vanno poi ripetuti obbligatoriamente anche nel pavimento?
Dove si posizionano i giunti di dilatazione? e quelli di frazionamento?
Si può evitare di fare i giunti in un pavimento?

In questo articolo il nostro tecnico risponde a queste domande che spesso ci vengono poste.

Argomento Wiki
Massetto

I giunti nella pavimentazione e nel massetto

In questo articolo affronteremo il tema dei giunti. Sappiamo quanto odioso possa essere un giunto che cade nella posizione sbagliata. Ma si può evitare di fare un giunto?
E possiamo "spostare" i giunti una volta realizzati?

 

Importanza dei giunti

I giunti di dilatazione sono elementi realizzati per interrompere la continuità della pavimentazione rendendo possibili minimi movimenti di asseestamento dovuti a dilatazione e ritiro del materiale. Una carente o errata esecuzione dei giunti di dilatazione non consente i movimenti indotti dal ritiro del calcestruzzo o da altre cause (termiche, flessioni dei solai, piccoli cedimenti dell'immobile) dando luogo ad accumuli di tensione che sfociano in problemi gravi sui pavimenti, quali fessurazioni, distacchi o sollevamenti. 
Insomma i giunti fungono da "ammortizzatore" per il nostro pavimento.
 

Giunti perimetrali e giunti intermedi

Nel campo dei pavimenti si distinguono i giunti perimetrali ed i giunti intermedi. I giunti perimetrali pur molto importanti, non sono oggetto di dibattito come invece i giunti che cadono in mezzo alle stanze
Ci concentreremo quindi specialmente sui giunti intermedi, cercando di capire che cosa sono e perché è importante realizzarli.
Scopriremo anche che esiste una soluzione per spostare i giunti se cadono in posizioni infelici

giunti nelle porte
Giunti nel massetto in corrispondenza delle porte.

 

La fisica, la dilatazione termica ed i giunti

La dilatazione termica è un fenomeno fisico che si realizza quando un corpo (liquido, gassoso o solido) aumenta di volume all'aumentare della temperatura. Tale aumento è dovuto alla variazione dell'oscillazione degli atomi attorno al loro punto di equilibrio, che normalmente viene identificato con la lunghezza di legame.
L'oscillazione non è simmetrica, ma è maggiore nel senso dell'allontanamento dal punto di equilibrio. A livello macro, quindi, il materiale si dilata in risposta all'aumento di temperatura.

Questo vale anche nel caso dei pavimenti: un aumento di temperatura provoca una dilatazione, cioè un aumento di volume. Così come in caso di diminuzione di temperatura avremo una diminuzione del volume.

I materiali che costituiscono gli strati di un pavimento sono caratterizzati da differenti coefficienti di dilatazione termica. Così come sono diversi i coefficienti di dilatazione termica dei differenti pavimenti (marmo, legno, ceramica etc).

La dilatazione che ci interessa qui valutare è la dilatazione superficiale e la dilatazione lineare. 
Quest'ultima misura l'aumento della lunghezza del pavimento a seguito della variazione della temperatura. La fisica ci dice che la dilatazione lineare dei solidi è direttamente proporzionale alla variazione di temperatura secondo una legge per cui:

Lf= Li (1+λΔT)

e cioè:

Lunghezza finale = Lunghezza iniziale moltiplicata per (1+ coefficiente di dilatazione lineare λ moltiplicato per la variazione di temperatura.

Questo è il motivo per cui vengono realizzati dei giunti di dilatazione nei binari delle ferrovie. Perchè occorre permettere che avvengano queste dilatazioni lineari senza che vengano innescate tensioni interne nei materiali.

Giunto dilatazione in un binario
Iil giunto di dilatazione nei binari

 

Crepe su un pavimento in piastrelle per mancata esecuzione del giunto

Perché vanno realizzati i giunti nel massetto?

 
Il ritiro del massetto

Il massetto in sabbia e cemento subisce, nei giorni successivi alla realizzazione, un ritiro igrometrico. Tale ritiro avviene in misura di circa 1 millimetro ogni 3 - 4 metri lineari e si esaurisce dopo una settimana per centimetro di spessore. Quindi se lo spessore è di 4 centimetri il ritiro si esaurisce dopo 4 settimane.

 

Fessure nel massetto

Durante queste 4 settimane il massetto fessura, crepa e si rompe: è normale che si rompa, niente di strano. 
In alcuni punti della stanza la probabilità che si rompa è molto più alta, in altri ancora è altissima (ad esempio in corrispondenza della porta che collega due ambienti). E questo è esattamente il motivo per cui si devono realizzare, oltre ai giunti perimetrali, anche dei giunti all'interno del massetto.

 

I giunti evitano fratture scomposte

Il massetto, infatti, a seguito del ritiro igrometrico si deve rompere in punti predeterminati. Dobbiamo decidere noi dove si deve rompere e, se realizziamo bene i giunti, il massetto si romperà con fessure lineari e non con crepe casuali. 
Il giunto si presenta come un taglio lineare che viene riempito con del materiale comprimibile. 

 

Giunto massetto esterno

 

 

Crepe nel pavimento alla veneziana per mancanza giunto di frazionamento

Mancanza di giunti nel massetto

 

Crepe scomposte

Che cosa succede se non faccio i giunti nel massetto? Lo vediamo dalla gallery fotografica che segue. Una serie di crepe con andamento irregolare e casuale che compromettono la posa del pavimento.
In questo caso siamo stati costretti ad intervenire saldando le crepe sia meccanicamente che con una resina e poi eseguendo i tagli dove sarebbero dovuti esserci i giunti. Andare a sovrapporre una pavimentazione sui crepi avrebbe prodotto con quasi assoluta certezza la trasmissione del crepo alla superficie e quindi alla piastrella che si sarebbe fessurata o distaccata.

Come si realizzano i giunti di frazionamento nel massetto 

Nel caso di massetti tradizionali in esterno, per agevolare la rottura in questi punti utilizzeremo una semplice cazzuola, con la quale si realizzano dei tagli sul massetto fresco entro 12 ore dalla realizzazione.

Come dicevamo poco sopra, trascorse le 4 settimane, nel caso di 4 cm di spessore, il massetto si può rompere solamente in casi di escursione termica importante.

Questo vale per qualsiasi corpo: se riscaldato aumenta di dimensioni, se raffreddato diminuisce.

giunto in un massetto
Una volta che il massetto si è asciugato il giunto si presenta così:

Nel caso di massetti interni con impianto a pavimento il massettista dovrà rispettare i giunti perimetrali e quelli di frazionamento così come progettati dal termotecnico.
In questi casi il giunto lo esegue in realtà l'idraulico posizionando un materassino (lo stesso materassino che si utilizza per le pareti) e l'esecutore del massetto deve semplicemente eseguire i diversi massetti nelle "isole" delimitate dai materassini.

Giunti di dilatazione in un pavimento a Vicenza

In questa ristrutturazione a Vicenza, abbiamo posato un pavimento in gres nella zona giorno. Una piastrella in grande formato che ha dovuto essere sapientemente posata in prossimità del giunto nella cucina.

Clicca qui per vedere questa realizzazione: Vicenza, ristrutturazione dal forte carattere

Quanto deve essere largo il giunto nel massetto?

È sufficiente un taglio di 3 o 4 mm. Quindi lo spessore della lama della cazzuola è perfettamente sufficiente.

Una volta tagliato il massetto con la cazzuola, nei giorni successivi, il massetto creperà in corrispondenza di questo taglio. Si realizzerà insomma una frattura "guidata".  
Questo nel caso di Massetti esterni oppure di massetti interni non radianti realizzati con il metodo tradizionale a sabbia e cemento. 

Nel caso di massetto che incorpora l'impianto a pavimento (massetto radiante) la posizione del giunto di frazionamento viene determinata da termotecnico ed idraulico. Quest'ultimo ha il compito di posizionare il materassino perimetrale che diventerà il giunto perimetrale, in corrispondenza dei muri ed anche i materassini per la suddivisione in zone del pavimento. I materassini per il frazionamento vanno posizionati in base al progetto delle serpentine dell'impianto e vanno rispettati dal posatore che effettuerà, quindi, due massetti separati dal materassino stesso. 

Sia nel caso del taglio (massetto tradizionale) che del posizionamento del materassino (massetto radiante) l'interruzione nel massetto è diventata un giunto che va riportato in superficie sulla pavimentazione.

Massetti con giunti
In questo massetto, appena ultimato, sono visibili i giunti di partizione ed i giunti perimetrali realizzati con una bandella blu.

 

 

Il giunto nel pavimento degli uffici Retecasa, Vicenza

Negli uffici Retecasa ad Arzignano abbiamo posato a pavimento un gres in grande formato. Riuscire a vedere il giunto, che attraversa l'open space, è davvero difficile. Tranne per noi che sappiamo dov'era!

Clicca qui per vedere i lavori eseguiti: Uffici contract: dai pavimenti all'arredo!

Il giunto nel pavimento in piastrella

Finora abbiamo parlato del giunto sul massetto ma quest'ultimo è destinato ad essere coperto dalla pavimentazione sulla quale il giunto dovrà essere riportato fedelmente.

Il giunto superficiale, insomma,  va realizzato in esatta corrispondenza con il giunto del massetto, anche solo 5 centimetri di distanza tra un giunto e l’altro possono provocare la rottura della piastrella o il distacco della stessa dal fondo (si percepirà un suono "a vuoto").

Giunto pavimento piastrelle
Come NON deve essere fatto un giunto:
1) il pavimento in piastrelle è stato tagliato in diagonale 
2) è stata posta una orribile barra in plastica
3) in corrispondenza del giunto le piastrelle sono state tagliate senza rispettare la continuità delle fughe.

Questa “esatta corrispondenza” tra il giunto della pavimentazione ed il giunto nel massetto ci fa capire quanto sia importante, prima di realizzare i massetti, avere lo schema di posa e conoscere le dimensioni delle piastrelle.
In caso contrario il giunto potrebbe cadere non sulla fuga della piastrella ma all’interno della piastrella e costringerebbe a tagliare in due pezzi la stessa con un evidente disagio estetico.

Giunto piastrelle
Un'altra foto del giunto di cui sopra. Oltre al degrado estetico ed ai tagli non corretti delle piastrelle, sono evidenti i bordi "sdentati" delle piastrelle in prossimità del giunto.

 

Queste considerazioni valgono per la ceramica, che è rigida, così come per il marmo e la veneziana, mentre non valgono per il legno, quello vero, non per il grès effetto legno. 
Grazie alla sua elasticità, infatti, il parquet può essere realizzato senza giunti.

 

Posa di gres effetto legno e giunti


 

Nella foto che seguono si vede, invece, cosa succede se non viene realizzato un giunto in corrispondenza di una porta o di un'angolo. Dopo un periodo di tempo la piastrella, che non riesce a sopportare le tensioni presenti in quel punto, si fessura o si rompe.

 

crepa in una piastrella per giunto errato
Piastrella rotta per mancanza di giunto in corrispondenza di una porta

 

Crepe su piastrelle
La crepa sulla piastrella parte da uno spigolo a causa della mancanza di un giunto di frazionamento. 

 

 

 

 

Giunto di dilatazione nel pavimento di una pizzeria

Pavimento di una pizzeria che abbiamo realizzato a Cornedo: i giunti di frazionamento sono necessari, viste le dimensioni della sala principale

Clicca qui per scoprire i materiali utilizzati: Pavimento pizzeria Panaretto a Cornedo

Dove si posizionano i giunti sui pavimenti 

► GIUNTO PERIMETRALE

Il primo giunto che è necessario realizzare è quello perimetrale. Si realizza mettendo un materassino lungo i bordi prima della stesura del massetto. Solitamente si trovano materassini di circa 1 cm di spessore ma sono esagerati. Basterebbero 5 mm. L’importante è che non vengano tolti i giunti perimetrali in fase di posa dei pavimenti.
Vanno tagliati solo dopo aver ultimato la stuccatura dei pavimenti. 
Come si vede dalle foto qui sotto, dopo aver posato i pavimenti e tagliata la strisciolina perimetrale, si realizza il giunto siliconico. 

► PILASTRI

Il secondo giunto va realizzato collegando i pilastri contrapposti all’interno del locale. Il pilastro è un elemento importante della fondazione che scarica energia e movimenti sul massetto, quindi vanno tagliati.

► DIMENSIONI STANZA

Il terzo giunto si realizza considerando dei riquadri di lato non superiore ai 6 metri (all’interno) o 3 metri (all’esterno). Quindi all’interno di un locale si devono realizzare riquadri 6x6 metri massimo oppure, all’esterno 3x3 metri massimo.

► PUNTI CRITICI

Infine si realizzano i giunti in corrispondenza di punti critici come soglie, porte, angoli.
 

Nel disegno che segue vediamo alcuni esempi di giunti, segnati in rosso:
- il contorno rosso è il giunto perimetrale
- dai pilastri quadrati si dipartono due giunti
- dai pilastri tondi si diparte un giunto
- in corrispondenza di un angolo di un divisorio interno parte un altro giunto
- un ultimo giunto è sotto alla porta che divide le due stanze

 

Tutti i giunti

 

Giunti di dilatazione per un pavimento 120x120

Pavimento moderno in 120x120, posato in una grande sala dove i giunti sono stati eseguiti in prossimità della porta, creando una sorta di soglia.

Clicca qui per vedere la realizzazione conclusa: Ristrutturazione a Montegalda

Spostare il giunto: le membrane antifratture

Nei casi in cui non si voglia o non sia possibile realizzare il giunto di superficie (nel pavimento) in esatta corrispondenza al giunto del massetto è possibile utilizzare una membrana antifrattura.

La membrana consente di spostare il giunto, che non deve più cadere esattamente sopra al giunto fatto nel massetto.
Poterlo spostare significa riuscire a farlo cadere in corrispondenza delle fughe conseguendo un sicuro vantaggio estetico.

 

Come funziona la membrana

La membrana ha il compito di desolidarizzare, cioè di separare il massetto dalla pavimentazione. In questo modo si evita che le tensioni prodotto nel massetto si trasferiscano alla pavimentazione con gravi conseguenze.

La membrana ha anche una seconda utilità: consente la posa su un sottofondo crepato o fessurato. In questo caso impedisce che le crepe possano essere trasmesse dal sottofondo ammalorato al pavimento nuovo che si va ad incollare sopra. Attenzione però: questo non significa che si possa posare su piastrelle scollate. Le piastrelle vanno tolte e va rasato il sottofondo.

 

Altre funzioni della membrana

Una terza caratteristica della membrana è che fa da impermeabilizzante per cui consente di evitare infiltrazioni d’acqua nel massetto.

Una quarta caratteristica, derivante dalla precedente, è che consente la posa di pavimenti in legno sopra ad un massetto anche non perfettamente asciutto.

 

La posa della membrana

La posa della membrana richiede molta attenzione specie nel punto dell'accostamento tra due lastre che è il punto debole di questa soluzione. La posa della membrana si fa affiancando e non sormontando le membrane.

Nella parte in affiancamento si utilizza una fettuccina incollata con una colla impermeabilizzante. In mancanza del corretto collante e della giusta fettuccina il sistema non funziona e non si può garantire.

I nostri posatori ci segnalano un ulteriore criticità: la membrana va incollata sul massetto con un adesivo a totale schiacciamento e deve essere ben rullata e pressata per evitare dei "grumi" di collante che provocherebbero delle "cunette" e quindi dei difetti in fase di posa dei pavimenti in piastrelle (non planarità e denti). 

 


Pavimentazione zona giorno, dettaglio del giunto

Pavimento zona giorno, in questa casa a Castelgomberto, in cui abbiamo posato delle piastrelle in gres lappato.

Clicca qui per vedere l'intera realizzazione: Pavimento e rivestimento a Castelgomberto

Il posatore su ordine del cliente non fa i giunti? 

Un posatore ci chiede: 

Se un cliente, che non vuole siano realizzati i giunti, si dice pronto a firmarmi un documento in cui si assume la responsabilità in caso di posa in opera senza giunti, è possibile non realizzarli?

No! Dal punto di vista legale quel documento non è valido e l'atteggiamento di delegare al cliente questa scelta neppure.
Se dovesse crepare il pavimento ed in seguito a questo evento il cliente facesse causa al posatore, la vincerebbe. 
Ed avrebbe ragione!
Tra l'altro sono comuni le sentenze di questo tipo: nessun documento che attribuisca la responsabilità al cliente di una scelta tecnica è valido.
Ripeto che secondo me è anche giusto così: non si può pretendere che il cliente abbia delle competenze tecniche che dobbiamo avere noi che ci occupiamo di posa in opera. 
Quindi le scelte sono due: o i giunti vanno eseguiti come stabilisce la norma oppure ci si deve rifiutare di fare il lavoro.
Questo vale a maggior ragione in caso di giunti di frazionamento su impianti a pavimento dove il giunto è deciso dal termotecnico e generalmente separa due zone riscaldate con due serpentine diverse. In questi casi il mancato rispetto del giunto di frazionamento comporterà un rischio elevatissimo di crepe e fratture al momento dell'accensione dell'impianto. 

Crepe su piastrelle per mancato giunto su spigolo di un muro

Crepe su piastrelle per mancato giunto in una porta tra due ambienti

Piastrelle danneggiate per mancanza di giunto perimetrale

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RUOLO: Responsabile tecnico di cantiere
SEDE: Gambellara

Commenti

È davvero un blog interessante, ma in molte parti d'Italia queste cose "non esistono", e se io, privato, o il direttore dei lavori tramite mia richiesta, stendiamo una lista che parla di barriera al vapore, giunti intermedi, battiscopa sollevati di qualche millimetro dal pavimento per non trasmettere le onde sonore, verrà ignorata dagli operai — a cui nessuno ha mai richiesto, o insegnato, queste cose.

Tra l'altro si crea un sentimento di offesa del tipo "Io so fare il mio lavoro, come si permette lei che non ne sa niente di volermelo insegnare?'.

Ovviamente, se piú clienti si documentassero e chiedessero queste cose, alla fine la manodopera si abituerebbe.
Ma il cliente che è il primo a chiedere qualcosa verrà ignorato (se non addirittura considerato offensivo).

01/11/2018 - Michele627h

Grazie per aver letto il mio articolo e grazie per le  osservazioni, Michele.
Lei ha ragione: è davvero frustrante!
Non so da che parte d'Italia lei scriva ma mi creda che anche nelle province di Vicenza e Verona, dove operiamo, mi trovo a lottare per far rispettare basilari condizioni e tecniche, come quelle riportate in questo articolo. 

Giusto per farle un esempio: all'inizio di questa settimana ho dovuto discutere con cliente, idraulico del cliente e architetto del cliente perché tutti e tre NON volevano eseguire lo shock termico su un massetto radiante. Il tutto motivato dall'urgenza o meglio dai ritardi precedenti che ora hanno fatto diventare urgente l'esecuzione dei lavori. 

Non so cosa dirle se non che su questioni come questa io non arretro di un millimetro e piuttosto non faccio il lavoro. Ormai ho le "spalle larghe" e riesco ad impormi. Certo non è semplice...  

Come dice lei c'è molta approssimazione nel nostro settore, spesso si sente dire "ho sempre fatto così..." (ma magari hai sempre sbagliato e ti è sempre andata bene!). 

Sono contento che le sia piaciuto l'articolo anche se si capirà che non sono uno scrittore ma un tecnico di cantiere e spero che riuscirà, magari anche grazie a questo articolo, a far valere le sue ragioni.

grazie!

 

02/11/2018 - manager

Molto interessante il suo articolo. Avrei da porle una questione: nel mio alloggio ho fatto rifare da zero il massetto, ma dopo qualche settimana dalla posa della pavimentazione, si sono crepate diverse piastrelle in corrispondenza delle porte. Il tecnico che ha rifatto il massetto ha detto che non è colpa sua, ma del palazzo che oscilla e che sfoga le sue oscillazioni in quei punti delle stanze, ma a me sembra una risposta troppo comoda per distogliere ogni colpa.
Tra l'altro alcune piastrelle sono state sostituite, ma poco dopo si sono crepate nuovamente. Ho notato anche che in corrispondenza delle fessurazioni delle piastrelle anche il massetto sotto presentava delle fessure e non ho visto assolutamente i giunti vicino alle porte di cui parla nell'articolo. Mi potrebbe dare un consiglio su come procedere? Grazie

06/02/2019 - Enrica

Articolo molto interessante!
Volevo chiederle un dettaglio in merito all’utilizzo della membrana antifrattura. Nel caso in cui venga utilizzata, deve essere posata su tutta la superficie o è sufficiente una zona in prossimità dei giunti sulle porte, in modo da disaccoppiare alcune piastrelle?
Grazie molto

06/02/2019 - Antonio

Enrica Buonasera, 

Grazie per la domanda. 
Mi servirebbero più informazioni per darle una risposta corretta ma, come scriviamo nell'articolo (e come si vede nel disegnino) i giunti vanno obbligatoriamente fatti anche in corrispondenza delle porte. Se manca il giunto sul massetto oppure - peggio ancora -se il giunto c'è ma non viene rispettato nella posa delle piastrelle, queste si creperanno. 
Certamente, come dice il tecnico, la colpa è di assestamenti e movimenti dell'immobile.
Ma proprio per questo motivo si fanno i giunti! 

Pertanto è necessario realizzare un giunto nel massetto, in corrispondenza della porta e di tagliare la piastrella in corrispondenza del giunto riportandolo in superficie.

Grazie, 

buona serata

 


 

07/02/2019 - manager

Grazie Antonio per aver letto l'articolo e per i complimenti.

L'utilizzo della membrana può essere limitato anche solo nella zona dei giunti sulle porte (questo non l'ho detto nella risposta ad Enrica qui sopra) avendo cura di coprire con la membrana una zona di larghezza di almeno un metro. 
Attenzione il disallineamento delle fughe può essere di pochi centimetri rispetto al giunto sul massetto. 
La posa di questo prodotto è complessa e va affidata ad operatori esperti, mi raccomando.

grazie per la domanda, 

buona serata

 

07/02/2019 - manager

Salve, un quesito:
Terrazzo con spessore del pacchetto 8 cm da rifare.
Sul solaio ce una guaina da 7 mm

Punto 1: lascio la guaina anche se non efficiente (costa smaltirla e cmq la sua funzione sarebbe solo x desolarizzare?)

Punto 1: andrei a realizzare un massetto da 4 cm weber con rete elettrosaldata, su a seguire guaina bicomponente weber, mattonella in gres porc
Basta 1,5 % di pensenza?

Per I giunti considero un taglio anche del massetto (a 1/3 del massetto) ?

Fuga, 3 mm?

Grazie

19/02/2019 - Christian Pilotti

Buongiorno Christian, 

se la guaina bituminosa non è efficiente (non capisco però se la definisci inefficiente a causa di infiltrazioni oppure se realizzata in contropendenza) la sola membrana Weber (credo tu intenda la Elasto2) secondo la mia esperienza NON è sufficiente. 
La guaina elastocementizia io la accoppio sempre con una guaina bituminosa. 
Se invece vuoi realizzare una impermeabilizzazione sotto al pavimento con un unico strato io ti consiglio, invece della elastocementizia, di utilizzare una membrana in pvc come PRODESO oppure come DITRA. 
Guardati questa realizzazione in cui ne parlo:
https://www.fratellipellizzari.it/blog/un-problema-di-infiltrazioni-difficilmente-risolvibile

grazie per la domanda

18/03/2019 - manager

Grazie per il suo articolo molto interessante.
Le chiedevo, se nel masetto non sono stati fatti giunti come da lei indicato, stendere la membrana di separazione tra masetto e piastrelle, salvaguarda la rottura di quest'ultime?
La ringrazio

22/03/2019 - Monica

Ciao Monica, 

la mancata realizzazione dei giunti nel massetto provocherà certamente delle fratture irregolari a massetti maturi. Queste fessure altro non sono che dei "giunti naturali" che si creano nei punti del massetto in cui i carichi di trazione a cui è sottoposto superano la resistenza alla trazione propria. Questo accade più frequentemente nelle zone in cui gli spostamenti del massetto (spostamenti dovuti al ritiro termico ed igrometrico) sono impediti dagli elementi strutturali che ne delimitano i confini. Questi elementi strutturali che "bloccano" il massetto sono ad esempio soglie, pilastri, spigoli, variazione di spessore dei sottofondi, geometrie complesse dei locali. 

In questo caso bisogna evitare che il movimento coinvolga anche la soprastante superficie piastrellata e la stesura di una membrana desolidarizzante, come ad esempio Prodeso®,  è l'unica soluzione che consentirà di posare un pavimento in piastrelle.

Leggiti questo articolo:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/membrana-antifrattura-prodeso

grazie per la tua domanda

01/04/2019 - manager

Buonasera Sergio, secondo la sua esperienza con l' utilizzo della membrana antifrattura da voi consigliata si posso ridurre anche le fughe nel gres, fino a ridurle a 1 - 1,5 mm oppure è meglio rispettare i 2 mm che vengono solitamente richiesti dalla aziende produttrici di ceramiche?
Grazie e complimenti per le interessanti considerazioni

09/07/2019 - massimiliano

Ciao Massimiliano,

è necessario comunque rispettare i 2 mm. da norma Uni.

grazie, buona giornata

10/07/2019 - manager

ho realizzato un massetto con altezza variabile da 3 a7 cm. per regolarizzare un sottofondo in cls alquanto irregolare e rovinato. Il massetto è stato realizzato con malta cementizia con cemento pozzolanico 325. Ho suddiviso l'area (circa 6,5 x 8.5 mt.) in 5 quadrati delimitati da fasce in cemento effetto terra bagnata. Il riempimento, invece, con malta fluida tirata con stadia. Dopo circa quattro ore sulla superficie si sono formate sottili filature irregolari. Devo preoccuparmi? Come posso eliminarle?

20/09/2019 - agostino planta

Buongiorno Agostino,

Il massetto, fatto così, non va bene. Il massetto va eseguito di spessore regolare, costante (le irregolarità nell'altezza del sottofondo andavano gestite rasando il sottofondo).
Inoltre deve essere eseguito uniformemente utilizzando ovunque un impasto della stessa consistenza (terra umida) e non differenziando le fasce dal riempimento. Quindi vanno realizzati i giunti come spiegato. Le informazioni sul massetto le t in questo altro articolo: 

https://www.fratellipellizzari.it/blog/massetti

Ma il consiglio che diamo sempre è quello di affidare sia il massetto che la posa dei pavimenti (piastrelle o parquet) ad un unico interlocutore. Massetto e pavimento sono strettamente interconnessi e solo la corretta esecuzione di ENTRAMBI garantisce un risultato finale soddisfacente e duraturo.

buona giornata! 

20/09/2019 - manager

Buongiorno, come si può tagliare un massetto? Nel senso che è stato realizzato storto e in alcuni punti fuoriesce rispetto alla piastrella incollata sopra.
Grazie.
Mattia

26/10/2019 - Mattia

Ciao Mattia, 

se ho capito bene la tua domanda, cioè se il massetto si è alzato, la soluzione è demolire tutto e rifare. Mi spiace. 

grazie per la domanda, 

 

03/11/2019 - manager

Buongiorno,
avrei bisogno di un chiarimento. Nella ristrutturazione di un appartamento nel quale l'ambiente più grande ha dimensione di mq 28 (m 7x4 circa), ma il pavimento (piastrelle di gres) è uguale in tutte le stanze, è necessario prevedere i giunti?
Nel caso, facendo corrispondere i giunti del massetto con quelli della piastrellatura, lo spessore di questi ultimi sarà di 3/4 mm, quindi maggiore rispetto alle fughe tra le piastrelle?
Grazie e complimenti per gli articoli del vostro blog.

03/12/2019 - Elena

Ciao Elena, 

ti confermo che i giunti sono necessari per la stanza di 7 x 4 metri della tua casa. Per renderli poco visibili si possono realizzare con lo stesso spessore delle fughe (2/3 millimetri) ed utilizzando dei sigillanti elastomerici (simili a cartucce di silicone) dello stesso colore delle fughe che trovi sia con Mapei che con Kerakoll. 
Il risultato - se ben curato - sarà un giunto "quasi invisibile". 
Assicurati che il posatore pulisca bene il sigillante del giunto altrimenti alla fine del cantiere te lo ritrovi calpestato e distribuito su tutto il pavimento e non è semplice da rimuovere. 

grazie per la domanda e per i complimenti!  :) 

ciao!

 

04/12/2019 - manager

Buonasera,
complimenti per l'articolo.
quindi basta eseguire dei tagli a massetto finito ed umido dove previsto, non è necessario inserire il profilo/giunto di dilatazione?
che profondità devono avere i tagli?

05/12/2019 - Simone

Ciao Simone, 

grazie per i complimenti e la domanda. Si, basta eseguire dei tagli sul massetto umido con la cazzuola e non serve inserire nessun profilo nel massetto.  Si va in profondità per almeno i 3/4 dello spessore del massetto, quindi per un massetto da 6 centimetri per almeno 4 centimetri. 
Nel caso in cui ci sia l'impianto di riscaldamento a pavimento si fa proseguire il materassino perimetrale anche nel giunto (e quindi anche in corrispondenza delle porte).

ciao!

 

05/12/2019 - manager

Interessantissimo e complimenti.
Vorrei chiederle un aiuto sul cosa fare per posare senza rischi un pavimento in marmo con decorazioni. In un albergo è stato usato il sistema di riscaldamento a pavimento Giacomini che prevede dei giunti nel massetto fatti con dei fogli tipo materassini in mezzo alle stanze. Nelle stanze molto grandi ci sono vari giunti. Il problema che mi sorge leggendo il suo articolo che gli architetti non ci hanno avvertito ne fatto nessun progetto di posa dei pavimenti con giunti riferiti a i giunti del massetto! I massettisti hanno seguito un loro criterio senza tener conto del progetto di posa del pavimento in marmo. Adesso possiamo ovviare a tale problema mettendo queste membrane desolidarizzanti? Dove è doveroso fare i giunti nel marmo usando queste membrane? Non vorremmo avere rosoni decorativi molto costosi e belli con dei giunti che li attraversano!
Un cordiale saluto...

12/01/2020 - Mimmo Marino

Buongiorno,
complimenti per gli accurati articoli del blog!
Purtroppo la ditta ha tagliato i giunti perimetrali prima di posare le piastrelle.
Un muratore mi ha detto che, tra piastrelle e muro, potrebbero finirci dei sassolini, lo spazio potrebbe riempirsi e ciò potrebbe far crepare le piastrelle.
Ho pensato di far riempire lo spazio tra piastrelle e muro con silicone molto elastico. Pensa che vada bene o cosa farebbe Lei? Se sì, quale silicone consiglierebbe?

17/01/2020 - Francesco Pirrone

Ciao Francesco, 

un prodotto che trovi facilmente è il Mapesil della Mapei che va benissimo come giunto. 
Ciao e grazie per i complimenti!

17/01/2020 - manager

Salve
Intanto complimenti per il le informazioni che date. Le volevo chiedere un'informazione. 3 anni fa è stato posato un pavimento esterno in travertino, posato su pavimento in calcestruzzo (non su massetto in quanto siamo arrivati in quota con pavimento in calcestruzzo tirato a regola d'arte).
Il pavimento in palladiana è venuto fuori benissimo. I posatori hanno rispettato tutti i giunti di dilatazione che erano stati fatti nel precedente in calcestruzzo mettendo in modo parallelo a tali giunti i pezzi di palladiana in travertino. Anzichè fugare i giunti con apposito silicone, li hanno stuccati normalmente come il resto della palladiana (boiacca sabbia e cemento). A distanza di anni solo su due giunti si sono formate leggere cavillature (quasi invisibili). Loro mi hanno detto che di solito fanno cosi in quanto, l'importante è rispettare il giunto e che su una palladiana (posa con fughe da 1 centimetro), il giunto in silicone sarebbe di brutto impatto visivo.
Le volevo chiedere se il tutto è corretto, oppure se in caso di pericolo di spinte è necessario tagliare tali giunti e siliconare

ringraziandola, porgo:
Cordiali saluti

19/02/2020 - Fabio

Ciao Fabio, grazie per la domanda, 

se ho capito bene i giunti sono stati stuccati come il resto della pavimentazione esterna. Questo non va bene, i giunti devono poter lavorare e quindi necessitano di una sigillatura elastica. Con un sigillante rigido il giunto non può lavorare. 
All'esterno si deve utilizzare un sigillante a basso modulo, come ad esempio il Mapesil LM che trovi in tutti i colori, anche in colori simili al resto della stuccatura:

https://www.mapei.com/it/it/mapesil-lm

grazie, ciao

 

20/02/2020 - manager

Buongiorno, ho letto con interesse i suoi consigli e ammiro la sua preparazione e professionalità. Vorrei anche io chiederle un consiglio.
Dovrei incollare mattonelle di grandi dimensioni su un pavimento vecchio di circa 40 anni, con crepe evidenti e credo formatesi dopo demolizione di una parte del solaio per creare una scala interna. Io sarei contrario a montarle in queste condizioni, ma il committente non sente ragioni. Lei cosa mi consiglia? Grazie anticipatamente.

01/03/2020 - Luciano

Ciao Luciano, grazie per la domanda.

In presenza di Crepe e movimenti del solaio andrebbe consigliato al tuo cliente la posa di pavimenti flottanti (parquet o laminato). Ma se, come scrivi, il tuo cliente vuole assolutamente posare un grès di grande formato, l’unica alternativa che gli puoi proporre è quella di interporre una membrana desolidarizzante ed antifrattura (ad esempio Prodeso) tra il fondo ammalorato ed il nuovo pavimento. 

ciao!

 

 

 

 

01/03/2020 - manager

Buongiorno e complimenti per i suoi articoli, non è facile trovare in rete informazioni così accurate. Vorrei anche io porle alcune domande:
- Se su un massetto esterno realizzato circa 20 anni fa e in buone condizioni non sono stati realizzati giunti, è opportuno realizzarli praticando dei tagli con flessibile prima di posare una pavimentazione ceramica? (attualmente il massetto è a vista e non pavimentato)
- Nel momento in cui andrò a posare le piastrelle, rispettando il giunto, suppongo sia necessario praticare un taglio in corrispondenza del giunto anche nella colla dopo averla spatolata; è corretto?
- Nel caso invece di membrana antifrattura, sopra di essa andranno comunque realizzati dei giunti o, come mi pare di aver capito, è la membrana stessa ad assorbire i movimenti del massetto?
La ringrazio in anticipo per il tempo che vorrà dedicare alla mia domanda e le rinnovo i complimenti

06/03/2020 - Roberto

Ciao Roberto, grazie per i complimenti e per le domande. 

Rispondo per punti:

1. ha senso fare i giunti su dei massetti successivamente? 
Certamente era meglio farli al momento della posa del massetto ma è comunque opportuno praticarli tagliando il massetto successivamente. In questo modo le tensioni dovute a cedimenti del terreno o del fabbricato, microscosse di terremoto, etc si scaricheranno sul giunto anziché distribuirsi in modo casuale sul pavimento e generare fratture irregolari. 

2. Nel tuo caso il giunto non va eseguito PRIMA ma DURANTE la posa del pavimento in ceramica. Si effettua il taglio dopo aver incollato la piastrella e prima di stuccare il pavimento, utilizzando un flessibile con disco sottile e percorrendo la fuga tra una piastrella e l'altra. Il taglio andrà in profondità di circa 3/4 centimetri tagliando sia lo strato di collante che il sottostante massetto. 

3. I giunti vanno effettuati ANCHE in caso di stesura di membrana antifrattura. La membrana consente di "spostare" la posizione del giunto rispetto al massetto sottostante, ma il giunto va effettuato comunque. 

Ciao! 

 

06/03/2020 - manager

Buongiorno,
sono un Architetto e trovo molto utili i vostri consigli da addetti ai lavori. Avrei una domanda: nel caso di pavimento in gres grande formato (80x80), da posare con fughe inclinate rispetto alla direzione delle murature, immagino si renda necessaria la stesura della membrana desolidarizzante tra massetto e pavimento. Inoltre come regolarsi per i giunti nella pavimentazione se si vuole far corrispondere il giunto alla fuga "inclinata"..in quel caso il giunto della pavimentazione non sarebbe parallelo e vicino al giunto del massetto e nemmeno allineato alle linee critiche tipo soglie e allineamento pilastri: funzionerebbe comunque evitando danni alla pavimentazione?
Vi ringrazio anticipatamente

08/04/2020 - Francesca

Ciao Francesca, 

il giunto sul pavimento può essere realizzato con la stessa inclinazione delle fughe ma questo deve essere previsto fin dall'inizio in modo che anche il massetto venga giuntato nello stesso modo. Se il massetto presenta giunti ortogonali anche sul pavimento in grès di grande formato i giunti dovranno essere ortogonali rispettando i giunti del massetto sottostante. 

grazie dei complimenti, siamo lieti che trovi utili i nostri articoli, 

ciao!

 

08/04/2020 - manager

Buongiorno
Le volevo chiedere un' informazione. Quanto tempo è valida la garanzia, per un pavimento posato in sovrapposizione ad un pavimento esistente? Tale pavimentazione è stata posata dopo aver fatto nuovi impianti idraulici ed elettrici. Ho letto che tale garanzia è valida come i nuovi pavimenti posati su nuove costruzioni ed ha una durata di 10 anni . E' corretta tale affermazione?

Ringraziandola, porgo:
Cordiali saluti

14/04/2020 - Fabio

Ciao Fabio, 

noi consigliamo sempre, nei nostri articoli, di affidare le opere ad un unico interlocutore e con un contratto di appalto.
In questo caso, nel caso di un APPALTO, la durata della garanzia è di 10 anni. Se invece hai acquistato le piastrelle da un soggetto e le hai fatte posare da un soggetto terzo la garanzia è minore, sia in termini di durata che di entità del rimborso. Scindendo le operazioni, infatti, il direttore dei lavori (e se non c'è il direttore dei lavori questo vale per il committente e cioè per te) deve svolgere una azione di coordinamento e di controllo per cui diventa in parte responsabile. 
Per capire se è anche il tuo caso e per darti una risposta occorre esaminare il contratto con cui hai affidato le opere e le fatture (o la fattura) che ne sono seguite.

grazie, ciao

 

30/04/2020 - manager

Buongiorno
La ringrazio per la risposta riguardante la garanzia posa pavimenti. Le volevo chiedere un chiarimento sulla sua risposta, data la mia ignoranza in materia. Cosa intende per contratto di appalto??? Il lavoro fatto presso la mia abitazione, faceva parte di una serie di lavori con regolare scia, direttore dei lavori ecc..(dato che c'è stata la sostituzione totale dell'impiantistica termo-sanitaria ed elettrica, ed altri lavori importanti). Per quanto riguarda i pavimenti, il posatore ha fatto sia la fornitura e la posa di tutti i pavimenti dell'abitazione. Il tutto riportato in fattura, specificando fornitura e posa pavimentazione. Con tali fatture presumo che sia comprovata l'acquisto di materiale e di posa in opera. Bisognava prima di iniziare fare un contratto di appalto o con tali fatture "posso" pensare che la garanzia sia decennale???
Ringraziandola, Le porgo:
Cordiali saluti

18/05/2020 - Fabio

Ciao Fabio, 

la distinzione tra "fornitura e posa in opera" e "appalto" non è semplice e ha, nel tempo, generato opinioni contrastanti anche in giurisprudenza. 

Questa differenza è importante sia per gli effetti fiscali, si veda ad esempio:

https://www.ecnews.it/criteri-distintivi-tra-cessione-con-posa-in-opera-e-appalto/

Ma anche gli aspetti della garanzia, biennale o decennale, si veda ad esempio il caso:

https://www.serramentinews.it/2018/08/29/vizi-e-difetti-nel-bene-e-o-posa-in-opera-di-porte-e-finestre-riconoscimento-tutele-e-rimedi/

Se in fattura l'intervento viene descritto come "fornitura e posa" e se non c'è a latere un contratto scritto di appalto (cioè un contratto firmato da entrambe le parti, in forma scritta, in cui il committente incarica l'appaltatore di eseguire una certa opera, utilizzando certi materiali e tecniche ed entro un certo termine) è a mio avviso difficile, per te, sostenere che si tratta di appalto e invocare la garanzia decennale. 

Purtroppo alcuni operatori nel nostro settore, che conoscono bene la differenza tra una e l'altra situazione, si guardano bene dal scrivere "esecuzione in appalto" in fattura. Scriverlo è un segno di onestà verso i clienti e di sicurezza di aver fatto bene il proprio lavoro e, nel tuo caso, sarebbe bastato quello per far valere la garanzia decennale. 

Mi spiace, grazie per la domanda. 

19/05/2020 - manager

La ringrazio per le sue risposte precise..trovarne di persone come Lei di competenza. Da quello che deduco , anche con fatture regolari, in caso di contestazione dopo 5 anni dalla fornitura e posa pavimento la vedo dura in caso di contestazione far valere il mio diritto. Trovo molto strano (parlo del mio caso ), che il direttore dei lavori non abbia verificato tali cose (dato che la mia ristrutturazione casa è stata molto importante come opere edili e di rifacimento), perchè di nessun lavoro (idraulico, elettrico , pavimentazione, cappotto ecc..) ho firmato contratti di appalto.
Le chiedo un ultimo consiglio se mi è permesso (anche se non vedendo di persona il problema è difficile). L'oggetto della mia mail era un pavimento in marmo, posato in maniera direi splendida, su una pavimentazione esistente (di tale vecchia pavimentazione è stata tolta solo le parti "tracce" dove sono passati i nuovi impianti elettrici e tubazioni per termosifoni e acqua). A distanza di anni, il pavimento, camminandoci sopra (specialmente a piedi scalzi) genera un rumore strano (a volte vibra un pò), mentre dove il massetto è stato rifatto è tutto perfetto Sentita una persona del settore, secondo il suo parere si tratta del massetto vecchio, che eseguendo vari lavori, si è staccato dal solaio, e fa da "cassa" su alcuni tratti (perchè il rumore di una mattonella staccata genera altra sonorità mi diceva ). A distanza di anni nessuna piastrella di marmo spessore 2 centimetri si è staccata, e nessuna fuga si è rotta. Solo alcune fughe hanno un leggero cavillo. Quindi valutando tali cose, tale persona (non quella che ha posato il pavimento), mi ha detto che posso stare tranquillo, essendo un pavimento interno e non essendoci state rotture in 5-6 anni . Se ci fosse stato qualche problema, sarebbe già emerso mi diceva sempre tale persona.
Chiedo anche a Lei se condivide tale ipotesi (anche se come le dicevo prima mi scuso di tale domanda o opinione senza veder di persona il problema).
Ringraziandola, le porgo , cordiali saluti

20/05/2020 - Fabio

Ciao Fabio, 

senza poter verificare dal vivo è difficile darti o meno conferma, ma da quanto scrivi mi sento di poter concordare con la diagnosi che ti è stata fatta. Si tratta con tutta probabilità di un distacco del vecchio massetto dal sottofondo (o dal solaio) che non pregiudica la funzionalità della nuova pavimentazione. Il suono "sordo" e la vibrazione possono essere, forse, fastidiosi, ma in assenza di fessure sulle fughe mi sentirei di escludere problemi più gravi. 

Per quanto riguarda la distinzione tra "fornitura e posa" e "esecuzione in appalto": purtroppo l'argomento non è molto conosciuto e sono ancora molti quelli che se ne approfittano.
Io ne parlo da più di 20 anni in ogni occasione con clienti e progettisti. Credo fermamente che sarebbe un bene non solo per il cliente finale ma anche per tutti noi, operatori del settore, se si andasse nella direzione della garanzia decennale. Significherebbe riportare serietà in un settore che spesso è considerato ostaggio di furbetti.

Offrire una garanzia di 10 anni (e 10 anni sono lunghi a passare) è l'unico modo per togliere dal mercato pavimenti scadenti, di dubbia provenienza, collanti il cui solo vantaggio è il prezzo, massettisti improvvisati o posatori impreparati... Quale negozio e quale posatore rischierebbe sapendo di dover rispondere per un periodo così lungo? 

Permettimi di dire, però, che spesso sono proprio i clienti che fanno una pura questione di prezzo. Credimi, sono molti anni che faccio questo lavoro e sono rarissimi quelli che mi chiedono informazioni sulla garanzia. 
Dovrebbero, però, perché spendono ben più di un automobile o di un elettrodomestico ed in caso di problemi i danni sono ben superiori! Ma ormai ho (quasi) perso la speranza... 

grazie, ciao!

22/05/2020 - manager

Innanzitutto la ringrazio moltissimo per le risposte. Non è scontato trovare persone che rispondono in modo chiaro e puntuale, senza conoscerci.
Condivido con Lei, che moltissime persone puntano solo sul prezzo, rovinando il mercato.
Nel mio caso, per la mia pavimentazione in marmo, ho cercato di togliermi una soddisfazione, investendo su un prodotto che mi piaceva e ascoltando i consigli dei posatori (che a parte il suono strano di calpestio, è posato in modo eccezionale)
Per quel che riguarda il contratto di appalto, dovrebbero essere un pò sensibilizzati i direttore di cantieri / progettisti che dovrebbero tutelare i clienti (sempre se ragionevoli).
Mi spiace che siamo distanti (visto che lei è di vicenza). Nell'eventualità,Lei avesse qualche cantiere zona Trevigiano, mi faccia sapere.
Ringraziandola di nuovo, porgo:
Cordiali saluti

22/05/2020 - Fabio

Articolo molto interessante!!!
Solo una domanda: esiste una normativa cogente che definisca con esattezza il numero di giunti di frazionamento del massetto che si devono realizzare in esterno o in interno? A seguito di una breve ricerca, al di fuori di alcune linee guida di associazioni di professionisti che indicano dei valori di riferimento (tipo 20 - 25 mq in interno e 16 mq in esterno), l'unica NORMA che tratta l'argomento è la UNI EN 11493 relativa alle piastrellature ceramiche, la quale da indicazioni del tipo: "riquadri 5 x 5 m o 6 x 4 m in interno e 3 x 3 m o 4 x 2.5 m in esterno".
Pertanto è corretto affermare che il limite massimo consentito sia 25 mq in interno e 10 mq in esterno?
Per concludere, nel caso di massetti premiscelati, è possibile che il produttore abbia piena libertà nel dichiarare a piacimento il numero di giunti richiesti? (chiedo questo perchè ho riscontrato una certa incongruenza, da questo punto di vista, nelle schede tecniche di alcuni importanti produttori).
Grazie in anticipo!!!

27/05/2020 - Michele Menichetti

Gentile Michele,
per quanto riguarda la normativa da lei citata, è l’unica che si trova a riguardo. I giunti non sono a discrezione di chi esegue il massetto ma vanno determinati da alcuni fattori:
In esterno può prendere spunto dalla normativa, tenendo presente anche la modularità del pavimento che andrà posato. In questo modo si può far coincidere, se possibile, il giunto nella fuga del pavimento. Un altro fattore da considerare è l’esposizione del pavimento, Sud piuttosto che Nord. D’estate un pavimento esposto a Sud sarà più sollecitato di un pavimento a Nord.
Negli interni con impianto radiante, si fa fede al progetto del termotecnico. Quest’ultimo calcola i mq dell’impianto e a seconda degli anelli radianti ed il frazionamento del pavimento. Questi giunti non sono variabili. Se non ci fosse il riscaldamento a pavimento, si può far riferimento alla normativa 11493. In ogni caso, rimane obbligatorio un giunto perimetrale, minimo da 5 mm, e giunti di frazionamento in prossimità di ogni porta di comunicazione tra una stanza ed un’altra. Anche in questo caso si può prevedere le dimensioni delle piastrelle che andranno posate e calcolare, prima dell’esecuzione del massetto, dove creare un giunto di dilatazione. Così facendo i giunti saranno meno visibili.
Comunque è sempre consigliabile non superare i 30 mq interni ed i 15 mq in esterno.

Grazie!

30/05/2020 - manager

Salve, innanzitutto grazie per la pagina di grande utilità e per la cortesia di rispondere anche in privato alle domande. Colgo l'occasione per ringraziare la vostra collaboratrice Alessia che mi ha girato le risposte dei vostri tecnici davvero preziose e dettagliate e preziose su un problema alla pavimentazione..
Approffitto ancora della vostra cortesia per chiedere qual'è la norma che prevede l'apposizione dei giunti e se una terrazza di 50 mq senza giunti e rete metallica può considerarsi eseguita a regola d'arte.
Per il momento sulla terrazza di 50 mq cantano a vuota un 5 0 6 pianelle. potrebbe essere un problema di colla o l'assenza di giunti di dilatazione? L'impresa vuole semplicemente sostituire ma io vorrei capire la causa. grazie mille nacora

16/06/2020 - Raffaela

Ciao Raffaela, 

grazie a te per la domanda ed il commento. La norma di riferimento è la Uni 11493.

Tieni presente che noi possiamo, in questa sede, dare risposte su temi di interesse generale mentre non possiamo dare consulenze specifiche o opinioni su problematiche come quella che ci sottoponi, se non con un sopralluogo ed una consulenza a pagamento.

Non riusciamo a farlo gratuitamente, anche perchè non sarebbe giusto verso i nostri clienti che, invece, pagano.

Grazie, ciao!

 

20/06/2020 - manager

Purtroppo siete molto lontani per poter effettuare un sopralluogo. Altrimenti ben volentieri vi avrei chiamato per una consulenza. Anche perchè ho dovuto incaricare un perito che mi ha fornito delle risposte. Ma mi ritrovo in una situazione davvero complicata perchè valutare se andare in giudizio non è semplice. Quindi cerco quante più certezze possibili per capire se effettivamente ci siano i presupposti per ottenere il rifacimento del pavimento.
Il perito ha constatato l'assenza di giunti e fughe inesistenti nessuno spazio tra il muro e il battiscopa e inoltre la presenza di umidità da risalità e poi ci sono un sette o otto pianelle distaccate. Il perito dice che occorre rifare tutto. Vi ringrazio ancora per la disponibilità. Vi ringrazio ancora

25/06/2020 - Marco

Buonasera!
In un appartamento oggetto di ristrutturazione è stato demolito il vecchio massetto. Sono stati installati i pannelli radianti (Ovviamente con fascia perimetrale su muri esterni e su tutti i divisori) ed il tutto è stato coperto con massetto Knauf Domani per uno spessore di circa 4cm sopra bugna. Il ciclo termico è stato effettuato come da manuale. Non sono stati eseguiti giunti nel massetto in quanto da scheda tecnica del produttore non erano necessari. Il posatore siliconerà l’attacco battiscopa / piastrella (dove già è presente la bandella laterale), ma mi ha detto in maniera piuttosto convinta che non è necessario inserire giunti sulle piastrelle -grès porcellanato effetto legno 20X120 a colla-. Questo perché a detta sua, il massetto non ha giunti (come da manuale del produttore) ed il pavimento deve averli in corrispondenza di quelli del massetto, che in questo caso sono quelli perimetrali. Secondo me come ragionamento fila ma volevo una sua opinione.
Le piastrelle saranno posate con fughe da 2.5mm circa su tutta la superficie della casa,che presenta molti divisori e quindi molta fascia perimetrale di dilatazione (App: 95mq circa). Considerando che il massetto ed il pavimento hanno in comune il giunto perimetrale (che si sviluppa per l’intero perimetro esterno e sui divisori) crede possa bastare? Personalmente credo di sì però sono affascinato dalla sua conoscenza della materia e mi piacerebbe sentire il suo parere.

17/07/2020 - Ale

Ciao Ale, 

i giunti sul massetto radiante vanno SEMPRE fatti, a prescindere dal tipo di massetto. Questo vale sia per i giunti perimetrali sia per gli "odiati" giunti di frazionamento. Questi ultimi vanno fatti rispettando il progetto termotecnico dell'impianto a pavimento.
Anche la scheda tecnica del Knauf Domani - che citi - non dice che il giunto non va fatto, bensì riporta come "in assenza di impianto di riscaldamento" i giunti non siano necessari, mentre in presenza di impianto a pavimento scrive che i giunti (di frazionamento) "potrebbero essere necessari" e spiega come lo siano invece con certezza se la stanza supera i 20 metri lineari. 
Il condizionale (potrebbero essere necessari) sta a significare che non dipende dal tipo di massetto ma dalla situazione di progetto termotecnico, progetto e disposizione dei giunti che devono essere rispettati da chi esegue il massetto.

Grazie, ciao! 

18/07/2020 - manager

Salve, ormai sono molto interessato dei vostri articoli e li leggo con molto piacere, quindi complimenti.
Su questo argomento voglio togliermi una curiosità...della posa del mio pavimento in gres se né occupato un piastrellista con moltissima esperienza, si è occupato anche della ristrutturazione del pavimento dei miei circa 15 anni fa, insomma ho prove tangibili della sua professionalità, detto ciò, nel mio caso si tratta di un appartamento in condominio, non ricordo che durante i lavori abbia eseguito questi giunti ma ricordo bene che mi disse che le piastrelle perimetrali non vanno mai attaccate ai tramezzi ma sempre distaccate.
Vi pongo due domande:
1)A vostro parere è stato fatto un lavoro non a regola d'arte?
2)potrebbero non essere necessari questi giunti in determinati casi?magari perche non ho pilastri di mezzo ma solo perimetrali, o magari che ne so, perche è un appartamento condominiale?
Grazie infinite

31/08/2020 - Emanuele

Ciao Emanuele,

si, capita spesso anche a noi di fare lavori dove non sono necessari I giunti di frazionamento e sono sufficienti i giunti perimetrali. Grazie che ci segui con interesse!

ciao

31/08/2020 - manager

Buongiorno,
Avrei bisogno di un parere.
Devo far realizzare in questi giorni la piastrellatura del pavimento con piastrelle 60x60 identiche in tutto l'appartamento e con giunti siliconici in corrispondenza delle porte. Il piastrellista che provvederà alla posa mi ha fatto notare che, in corrispondenza di una porta, il giunto siliconico non sarà esattamente sulla linea della porta ma sarà spostato di circa 13 cm lato corridoio, per evitare di spezzare la piastrella. Di conseguenza io in corridoio avrò una fuga che sarà interrotta dal giunto siliconico in corrispondenza della porta. Lui ha detto che ci sarà una minima differenza estetica tra la fuga e il giunto, perché il silicone rimane più lucido (il colore ovviamente sarà identico alla fuga). Il piastrellista sostiene che la differenza è visibile solo con determinate condizioni luminose (es. in contro luce). Volevo chiedere se effettivamente la differenza è esteticamente accettabile e se vale la pena procedere in questo modo rispetto a dover spezzare la piastrella (io vorrei evitare di spezzarla, altrimenti perderebbe il senso di avere lo stesso pavimento su tutta la casa).

Grazie in anticipo.
Saluti

12/11/2020 - Elena

Ciao Elena, 

se il giunto viene realizzato bene la differenza tra fuga e giunto è minima, ma c'è. Se vuoi una stuccatura perfettamente uniforme chiedi di stuccare tutto con stucco epossidico: il costo è maggiore ma il risultato sarà perfetto.

ciao!

12/11/2020 - manager

Grazie mille per la risposta.
Solo per chiarezza, lo stucco epossidico verrebbe messo sopra a tutte le fughe per evitare di vedere la differenza o solamente sul giunto in silicone?
Il delta costo di quanto potrebbe essere?

Grazie!
Ciao!

12/11/2020 - Elena

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