1. Il massetto: definizione e caratteristiche generali

03/07/2023

Che cos'è un massetto? Quali sono le sue funzioni, quali sono le accortezze da considerare e quanto costa? 

Argomento Wiki
Massetto

Il massetto per la posa dei pavimenti

 
Presentazioni

Se sei atterrato su questa pagina significa che devi realizzare una pavimentazione e stai cercando informazioni sul massetto. Bene. Io mi chiamo Sergio Girardi e da 25 anni seguo cantieri di posa di pavimenti.
Ho accumulato una certa esperienza (per carità, facendo anche errori) in questo settore e cercherò di rispondere ad alcune domande che ti starai facendo.
 

Domande

Ad esempio: che cos'è un massetto? Come si realizza? Quanti tipi di massetti ci sono? Qual è il migliore? Perché il massetto è così importante? A chi lo devo far realizzare: all'impresa o al posatore? 
 

stesura a mano del massetto

In questo articolo parleremo solamente del massetto interno, ai massetti per pavimentazioni esterne abbiamo dedicato uno specifico articolo.

 

Quanto è importante il massetto?

 
Consiglio: unico contratto

Iniziamo dalle ultime due domande. Il massetto è molto importante e, se vuoi un primo consiglio "salvavita", fallo realizzare alla persona o all'azienda a cui hai affidato la realizzazione dei pavimenti. Un unico interlocutore, per pavimenti e massetti è sempre la soluzione migliore.
Capirai i motivi leggendo l'articolo.

 

Definizione

Iniziamo con il dire che il massetto è lo strato di supporto per i pavimenti, che ha come scopo principale quello di "ripartire i carichi" e che è una delle componenti della stratigrafia del solaio che va studiata e progettata in modo coerente ed in base alla specifica situazione.
Per esempio la stratigrafia può variare a seconda del tipo di solaio che può essere in legno, in ferro, in laterocemento. E può variare in base alle prestazioni che si vogliono ottenere con il nuovo pavimento.

 

Il massetto influenza il risultato finale

Tieni presente che le caratteristiche tecniche e prestazionali del pavimento ultimato dipendono strettamente dalle caratteristiche fisiche e meccaniche del supporto di posa e quindi, nel caso di nuovo pavimento, dal massetto. La durabilità del pavimento è  direttamente correlata alla tipologia e alla bontà di esecuzione del massetto.
Insomma è inutile investire su una piastrella e poi trascurare il massetto: i due componenti sono legati a stretto filo ed un massetto male eseguito influenza in modo determinante il risultato finale.

 

Problemi nei massetti: lo sgretolamento
Una esecuzione frettolosa e grossolana di un massetto che si sta già sgretolando: come si può ben immaginare non è possibile posare una piastrella in queste condizioni


 

Diversi pavimenti ma unico interlocutore

Questo è uno dei motivi per cui sarebbe un errore scindere i due interventi, affidare ad un interlocutore la posa del pavimento e ad un altro la realizzazione del massetto. 
Un massetto bene eseguito è un presupposto fondamentale per la buona riuscita e per la durata di una pavimentazione, di qualsivoglia materiale sia essa progettata: piastrelle in ceramica, parquet, marmo, veneziana... 

 

Problemi sul massetto

Una errata o frettolosa esecuzione del massetto causerà fessurazioni, rotture, distacchi, canti a vuoto nel futuro pavimento. Se massetto e pavimento sono stati eseguiti dalla stessa persona (fisica o giuridica) tu avrai un unico interlocutore. Se così non è assisterai ad uno scaricabarile continuo tra massettista e posatore ed anche in fase di giudizio non sarà facile, per giudice e CTU, capire a chi attribuire la colpa. 
 

esecuzione massetti vicenza verona pellizzari

 
Definizione di massetto per pavimenti

 
Definizione

Il massetto è lo strato di supporto del pavimento e costituisce lo strato che deve resistere alle varie sollecitazioni meccaniche impartite sia dalla pavimentazione che dall'esercizio della stessa, distribuendo e ripartendo i carichi sia statici che dinamici.

 

Spiegazione

Come dice la definizione i compiti che il massetto svolge sono:

  • consentire un livello preciso della pavimentazione finale;
  • aiutare a ripartire i carichi che verranno appoggiati sul pavimento;
  • ricevere la pavimentazione;
  • (quando c'è) ricoprire l'impianto radiante a pavimento.
     

 

Massetti eseguiti come rappezzi
Il massetto deve essere planare, non presentare "croste" ed essere omogeneo. Il massetto della foto non è adatto a ricevere una pavimentazione perchè non rispetta nessuna di queste tre condizioni.


Ad ogni pavimento il suo massetto

 
Tipi di massetti

Il massetto può essere costituito da diversi materiali, con caratteristiche e prestazioni differenti, può essere messo in opera in vari modi e può possedere caratteristiche anche molto diverse in base, soprattutto, ai materiali che vi dovranno essere incollati, inchiodati o appoggiati.
Dato che siamo in presenza di una varietà di situazioni, oltre a questo articolo, che affronta il tema in generale, ho scritto degli articoli specifici che affrontano le singole, differenti, situazioni. 
 

Massetti per piastrelle

Se hai scelto, come pavimenti di casa tua, delle lastre in grès porcellanato, tradizionalmente chiamate anche piastrelle di ceramica il massetto dovrà avere determinate caratteristiche che trovi nell'articolo:

Il massetto per le piastrelle in ceramica

 

Massetti per parquet

Nel caso, invece, in cui decidessi di fare tutta la casa o parte di essa utilizzando un bellissimo pavimento in legno, le problematiche sono differenti rispetto alle piastrelle. Occorre adottare alcune accortezze per evitare la presenza di umidità al momento della posa del parquet. In questo caso ti consiglio di leggere questo articolo che abbiamo dedicato specificamente ai massetti per il legno: 

Il massetto per il pavimento in legno

 
Massetti per impianto di riscaldamento a pavimento

A prescindere dalla tua scelta come pavimento (piastrelle, marmo, legno, veneziana...) se hai deciso di installare, a casa tua, un impianto di riscaldamento a pavimento dovresti assolutamente leggere questo articolo: 

Il massetto per impianto a pavimento

 

Massetti autolivellanti

Oggigiorno oltre ai massetti tradizionali si sente parlare dei massetti autolivellanti la cui applicazione è in rapida crescita grazie alla velocità di realizzazione ed ai bassi costi. In questo articolo cercheremo di capire se sono davvero più validi di un massetto "tradizionale", quali sono le accortezze da conoscere e quali i problemi.

il massetto autolivellante

 

 

Massetto o sottofondo? 

 

Sottofondo ≠ Massetto

Occorre fare chiarezza: il massetto è lo strato che si appoggia sul "sottofondo" dal quale è isolato mediante una barriera al vapore (della barriera parleremo più avanti). Quindi il sottofondo è uno strato più profondo, mentre il massetto è lo strato più superficiale.
Dicevo che occorre fare chiarezza perché sento spesso i miei clienti confondere i due strati chiamando massetto il sottofondo o viceversa. In cantiere, poi, il sottofondo viene anche chiamato "alleggerito" o "cellulare", cosa che aumenta la confusione...

 

Sottofondo di una pavimentazione
Il sottofondo, lo strato su cui appoggerà il massetto, serve a contenere e proteggere le tubazioni. Qui si vede una foto prima e dopo la stesura del sottofondo. Le tubazioni, come si vede, vengono "annegate".

 

 
Il sottofondo: che cos'è e a che cosa serve?

Come si vede dalle due foto qui sopra, il compito del sottofondo è quello di alloggiare gli impianti elettrici, i tubi dell'aspirazione centralizzata, i tubi per l'adduzione dell'acqua sanitaria, per gli scarichi ed altre condutture.
Nel caso di riscaldamento tradizionale anche le tubazioni che portano ai termosifoni sono alloggiati nel sottofondo.Mentre nel caso di riscaldamento a pavimento il sottofondo fa anche da supporto ai pannelli su cui vengono fissate le serpentine di tubazioni. 

 

Due strati con ruoli differenti!

Per chiarezza ho disegnato qui di seguito i due strati che hanno funzioni e caratteristiche differenti, come vedremo nel successivo paragrafo.

il sottofondo ed il massetto, cosa sono?

 

Funzioni del sottofondo e funzioni del massetto

 

Definizione e...

Il primo strato a contatto con la struttura portante è quello che qui denomineremo sempre "sottofondo" e lo possiamo anche definire uno strato di compensazione tra la struttura vera e propria del solaio ed il massetto, che consente di compensare eventuali irregolarità di spessore e per contenere e proteggere gli impianti idrosanitari ed elettrici.

 

...compiti del sottofondo

In sintesi, dunque, i compiti fondamentali del sottofondo sono:

  • contenere, proteggere gli impianti
  • essere abbastanza leggero da non appesantire troppo il solaio
  • fornire una superficie sufficientemente planare per il futuro massetto
  • fare da supporto dei pannelli dell'impianto radiante nel caso in cui sia stato scelto di fare l'impianto a pavimento

Infine se necessiti di ulteriori informazioni sul sottofondo le trovi in questo articolo dedicato:

Il sottofondo

 

Invece il massetto...

I compiti principali del massetto, come già anticipato, sono:

  • permettere l'incollaggio al di sopra di esso di una pavimentazione (il sottofondo non è sufficientemente coeso da garantire un'adesione durevole)
  • ripartire il carico degli elementi che verranno posti al di sopra del pavimento (in genere il sottofondo non ha resistenze ai carichi)
  • essere perfettamente planare (il sottofondo generalmente non lo è)


 

massetto problemi di planarità
Il massetto deve essere planare, anche in prossimità dei muri perimetrali della stanza.


Caratteristiche che deve avere un massetto

 
Omogeneo e uniforme

Torniamo a parlare di massetto e affrontiamo il tema delle caratteristiche che deve avere.
Il massetto deve essere omogeneo e di spessore uniforme in tutta la sua estensione, considerando che ogni brusca variazione di spessore è causa di lesioni e fessurazioni. Quando parliamo di spessore uniforme intendiamo che il massetto non può essere attraversato da tubi (per esempio di scarico o dell'aspirazione centralizzata) che provocano una brusca riduzione di spessore in una zona. Questo compromette l'uniformità dello spessore e nel lungo termine può trasformarsi in frattura.
Chiaramente questo non vale per il massetto che incorpora i tubi dell'impianto radiante: in quel caso si considera lo spessore costante sopra ai tubi.


 

Il massetto
Riassumendo

In sintesi, quindi, abbiamo capito che il massetto, per essere durevole, deve rispettare queste caratteristiche:

  • Omogeneo
  • Planare
  • Compatto
  • Spessore uniforme
  • Non deve contenere impianti/tubazioni (con l'eccezione del massetto specifico per impianto radiante a pavimento)

 

La barriera al vapore

 
Massetto aderente o massetto galleggiante?

Una delle tante opzioni consiste nel decidere se far aderire il massetto al sottofondo oppure separarlo dal sottofondo mediante uno strato separatore. Io consiglio sempre (tranne rarissimi casi) che il massetto sia "galleggiante" e cioè che sia separato, disaccoppiato, dal sottofondo.
Questa separazione avviene stendendo una "membrana" che svolge diverse funzioni e che prende il nome di "barriera al vapore" perché tra i suoi compiti c'è quello, importantissimo di evitare le risalite di umidità. Basti pensare al danno che provoca la risalita di umidità in un pavimento in legno...

 

posa barriera al vapore
Un sottofondo su cui sta per essere posato la barriera al vapore, in questo caso un rotolo di nylon. Prima di eseguire il massetto il nylon dovrà essere steso su tutta la superficie e permetterà di disaccoppiare sottofondo e massetto.


 

Tipi di barriera all'umidità

Compreso che il ruolo principale di questa barriera è, in sostanza, isolare il massetto da cioè che accade al di sotto dello stesso, si tratta di capire con quali materiali andarla a realizzare.
Un tipico esempio di barriera al vapore è quella in PVC di spessore importante, stesa correttamente, sovrapposta e nastrata. Un'altro è il materassino di 3 o 5 millimetri di spessore di PVC a celle chiuse. 

 
Stesura della barriera

La disposizione della barriera va eseguita in modo che segua il piano di posa, senza pieghe e rigonfiamenti. Ai bordi deve essere risvoltata e verrà tagliata l'eccedenza solo al termine della posa del pavimento.
Se vuoi approfondire questo argomento, te ne parlo in questo specifico articolo dove troverai molte altre informazioni:

La barriera al vapore

 

Il giunto perimetrale

Non solo il massetto va separato dagli strati inferiori mediante la barriera al vapore, ma è bene che sia separato anche dalle pareti. Per ottenere questo obiettivo, per distanziare il massetto dalle pareti, si posizionano delle bandelle di isolamento perimetrale costituite, generalmente, da un materassino di materiale espanso, tipicamente un pvc a bolle chiuse. Questa operazione consente di realizzare il cosiddetto giunto perimetrale, fondamentale sia per assorbire la dilatazione del massetto ma anche per evitare la trasmissione dei rumori.

Del materassino o striscia perimetrale ho parlato in questo specifico approfondimento:

La striscia perimetrale

materassino per giunto perimetrale nei massetti

 

Gli altri giunti sul massetto

Giunti di frazionamento

Oltre al giunto perimetrale occorrerà prestare attenzione anche agli altri giunti che vengono denominati "di frazionamento" e che vanno appunto a dividere il massetto in porzioni in modo da evitare fessurazioni o crepe. Delle varie tipologie di giunti, delle loro caratteristiche e delle modalità di esecuzione parliamo qui:

Il giunto nei massetti e nelle pavimentazioni in ceramica

 

Problemi dovuti ai giunti

La mancanza o la non corretta esecuzione dei giunti da, purtroppo, luogo a fenomeni come quello che vediamo nella foto qui di seguito. La crepa, come si vede, si è generata a partire da uno spigolo della parete in corrispondenza di una apertura tra una stanza ed un'altra.
La presenza di spigoli, le aperture, la presenza di colonne o, comunque, le interruzioni sul pavimento vanno considerate e gestite nella progettazione dei giunti.

 

Crepa nel pavimento per mancanza giunto
Mancata realizzazione del giunto in corrispondenza di una apertura tra due ambienti

 

Le norme acustiche

 
Barriera al vapore e materassino acustico

Le norme acustiche prevedono che vada anche posto in opera un secondo strato: un materassino per l'isolamento acustico che può essere appoggiato al di sotto della barriera al vapore.
Se stai facendo o rifacendo i pavimenti approfitta e pensa anche all'isolamento acustico.
Per approfondire questo argomento un mio collega ha scritto un articolo che ti consiglio di leggere:

Pavimenti ed acustica


 

Dalla stesura del massetto al pavimento finito

Lo spessore del massetto

Quale spessore?

È importante che lo spessore del massetto sia uniforme: diversi spessori potrebbero portare a crepe e fessurazioni. Ma di che spessore deve essere il massetto? La norma Uni 1264 fissa in 3 centimetri lo spessore minimo nel caso di massetto sopra ai tubi di un impianto radiante, anche se nel recente aggiornamento (2021) ha inserito la possibilità di prevedere massetti a spessore ribassato che hanno caratteristiche e modalità di applicazioni di cui qui non parleremo.
A parte queste (rare) eccezioni la prassi, nei cantieri di Vicenza e Verona in cui mi trovo a seguire i lavori, è che ai massetti venga dedicato uno spessore variabile dai 3 agli 8 centimetri circa. Lo spessore corretto, per una posa a colla sia di ceramica che di parquet, sempre secondo la mia esperienza, è di 5 centimetri

Massetto, problemi croste superficiali
Per accogliere correttamente un pavimento la superficie del massetto deve essere planare. Nella parte evidenziata con il riquadro rosso il massetto è rifinito grossolanamente e si evidenziano croste ed increspature che mettono a rischio la futura planarità del pavimento.

 

Per questo motivo i nostri preventivi prevedono sempre lo spessore di 5 centimetri ed il prezzo è formulato sulla base di quello spessore. In caso di spessori superiori il costo aumenterà di circa 2 euro al centimetro. Sconsiglio di fare massetti di spessore eccessivo (si va a gravare inutilmente di peso il solatio) così come di spessore inferiore (diminuisce la resistenza al carico e rischiamo la frattura).

Massetto aderente o galleggiante?

 
Quale è il migliore?

Abbiamo già accennato al fatto che esistono queste due tipologie di massetto. Ma quale è la migliore? In realtà come spesso accade la soluzione migliore non esiste, si tratta di capire quali esigenze tecniche andare a privilegiare e la scelta spetta al progettista.
Il massetto può essere aderente oppure non aderente (o galleggiante) in base alla scelta del progettista che può decidere che il massetto sia parte ingrante del solaio oppure che sia indipendente, disaccoppiato dal fondo. In questo caso si dirà anche massetto "desolidarizzato" e, come abbiamo già visto, ha anche una maggior capacità di ridurre la propagazione dei suoni.

 

Vantaggi del massetto aderente

Il massetto aderente è realizzato in adesione allo strato sottostante (sottofondo). L'adesione può essere realizzata semplicemente per contatto del calcestruzzo che si va ad ancorare sul sottofondo oppure può essere favorita dalla presenza di chiodi o tasselli di ancoraggio meccanico. Infine si può migliorare l'adesione utilizzando dei promotori di adesione chimici (primer di aggrappo). I problemi che occorre considerare quando si decide di gettare un massetto in aderenza sono la risalita di umidità capillare ed il passaggio dei rumori.

 

Vantaggi del massetto galleggiante

Il massetto non aderente o galleggiante o desolidarizzato si realizza inserendo tra il sottofondo ed il massetto un materiale che isola, che separa i due elementi. Rendere il massetto indipendente dal sottofondo e dalle pareti consente una serie di vantaggi:

  • il massetto risente meno di movimenti strutturali del solaio
  • viene limitata la risalita di umidità per capillarità
  • viene interrotta l'onda sonora

Generalmente noi consigliamo sempre il massetto galleggiante a meno che non vi siano specifiche problematiche che lo rendono impossibile o non consigliato.

 

Dal massetto al pavimento posato

Altra scelta: massetto tradizionale o premiscelato?

 
Massetto tradizionale

Il massetto tradizionale si realizza impastando, in cantiere, le giuste dosi di leganti ed inerti e pompandole al piano con moderne attrezzature. La consistenza del massetto tradizionale è quella della "terra umida" e le caratteristiche del massetto sono quelle richieste dalla norma Uni En 13813.

 

Massetto preconfezionato

Il massetto preconfezionato è del tutto simile al massetto tradizionale ma il disaggio di leganti ed inerti viene fatto dal produttore che inserisce la miscela all'interno dei sacchi che sono quindi "pronti all'uso". Il posatore non può, quindi, sbagliare i dosaggi o sbagliare le granulometrie degli inerti.
La consistenza è sempre quella di "terra umida" e la norma è sempre la Uni En 13813.

Massetto interno su riscaldamento a pavimento

Tipi di massetti: interni o esterni? 

 
Esterno ≠ Interno

Come abbiamo premesso finora abbiamo parlato di massetti interni all'abitazione, ma dovrai anche pensare ai massetti esterni.
La prima differenza tra queste due tipologie è che i massetti interni dovranno essere perfettamente planari, mentre i massetti esterni dovranno prevedere delle pendenze per far defluire l'acqua.

Questo è uno dei motivi per cui il massetto esterno non può essere eseguito con il metodo degli autolivellanti.

 

Necessità di "contenere" il massetto

Inoltre il massetto esterno non sarà contenuto da muri pertanto il posatore dovrà costruire delle sponde per delimitarlo. Solitamente lo fa con delle tavole che verranno tolte a massetto maturo. Si dovranno perimetrale anche le griglie, le bocche da lupo ed eventuali altre ispezioni. 

Per questo motivo il massetto esterno costa di più di un massetto interno.

La membrana di protezione del massetto

 
Membrana di protezione

All'esterno io consiglio sempre (sempre) di rispettare le prescrizioni delle normative e di proteggere il massetto con una membrana di protezione del calcestruzzo che consenta di aumentare (direi quantomeno di triplicare) la durabilità del manufatto. Questa membrana, che molti chiamano "guaina liquida" ha le sembianze di un rasante anche e deve essere applicata a spatola sul massetto. Una volta consolidata è molto elastica, quasi gommosa. 
Solitamente si applica in due mani interponendo tra una e l'altra mano una rete in fibra di vetro.
In sostanza si stende a spatola una prima mano, poi si appoggia la rete sullo strato di membrana appena realizzato, si aspetta che asciughi e quindi si va ad applicare una seconda mano. 

 
Bandelle perimetrali

Molto importante gestire i punti critici (spigoli, angoli concavi e convessi) utilizzando le apposite bandelle che vanno annegate, come la rete, nella membrana. Altrettanto importante abbinare alla membrana superficiale una protezione osmotica da applicare sul fianco del massetto, per evitare le infiltrazioni laterali.

Questo ci fa capire come il massetto esterno sia più laborioso e costoso di un massetto interno! 

 

Massetto per esterno

 

 

Membrana o impermeabilizzazione?

 
Oltre alla membrana, anche la guaina

La membrana di protezione del massetto non è sufficiente, a mio avviso, per essere definita una "guaina impermeabilizzante". Se dobbiamo proteggere dei locali sotterranei da infiltrazioni è sempre il caso che sotto al massetto vi sia anche una guaina bituminosa. Sarà la guaina a bloccare le infiltrazioni. 

Questo è il concetto generale, ma ci sono delle eccezioni: prodotti speciali che compiono entrambe le funzioni, che in qualche caso utilizzo anche io, come in questo lavoro:

Un problema di infiltrazioni risolto con una membrana sottopiastrella

 

 
La guaina non è sufficiente per fare da barriera vapore

Attenzione: se il massetto esterno si realizza sopra ad una guaina bituminosa questa io NON la considero come barriera al vapore. Io vado ad inserire, AL DI SOPRA, della guaina una barriera al vapore.
Come si vede nella foto che segue è sufficiente un PVC di spessore sufficiente, che avrà anche la funzione di desolidarizzare il massetto e - anche - di  non farlo contaminare dal bitume che potrebbe risalire e danneggiare anche le fughe.

 

barriera al vapore massetto esterno
Barriera al vapore sotto ad un massetto realizzato in esterno

 

Tipi di massetti: quale legante? 

In base poi ai componenti del calcestruzzo che useremo per realizzare il massetto avremo differenti tipi di massetti, ad esempio: 
►  Massetto tradizionale cementizio  
►  Massetto di anidrite
►  Massetto di asfalto colato
►  Massetto realizzato con pannelli di legno avvitati su struttura sopraelevata (a secco)
►  Massetto leggero realizzato in argilla espansa

Tra i massetti di questa classificazione i più utilizzati sono i primi due.

 
   Posa di massetto: lo spazio necessario per un massetto tradizionale

 

 

      Massetto tradizionale in cemento

      Il primo tipo di massetto (vedi la foto qui sotto) è una miscela di
      sabbia e cemento che viene portata o pompata nel piano di posa
      e viene stesa manualmente.

      In questo caso è indispensabile avere lo spazio all'esterno
      per poter impastare il calcestruzzo e va considerato
      che non possiamo pompare l'impasto troppo in alto.

 

 

 

 

Massetto in anidrite

Il secondo tra i massetti che mi trovo più spesso a realizzare è il massetto autolivellante a base di anidrite (solfato di calcio anidro) che non abbisogna di stesura manuale ma viene pompato liquido sul piano di posa e poi indurisce.
In questo caso non è necessario avere uno spazio all'esterno: serve solo il posto per poter parcheggiare il camion che contiene il calcestruzzo additivato. A differenza del massetto tradizionale che si stende manualmente questo impasto, proprio perchè additivato, è estremamente fluido e quindi si stende "da solo".

 

 

massetto autolivellante

 

Tipi di massetti: modalità di posa

Oltre che per i loro componenti possiamo anche distinguere i massetti per la loro differente modalità di messa in opera.
Avremo quindi:
► i massetti autolivellanti che si stendono e distribuiscono autonomamente, come un fluido, per poi indurirsi. In alternativa avremo
► i massetti a livellazione manuale o meccanica la cui consistenza è simile a quella della terra umida e che vanno spatolati e stesi manualmente o meccanicamente. 

 

il massetto tradizionale in sabbia e cemento

 

Tipi di massetti: premiscelati o da realizzare in opera? 

 
Premiscelato

Infine esistono massetti "premiscelati" o "predosati" in cui il produttore fornisce la miscela di cemento e di inerti già pronta, con le giuste dosi e le giuste granulometrie degli inerti. Il massetto premiscelato arriva in cantiere grazie a speciali camion dotati anche di sistemi di pompaggio in grado di trasferire il premiscelato - miscelato con acqua - direttamente al piano di posa. Ma puoi acquistare dei sacchi di massetto preconfezionato che contengono sia l'inerte che il legante a cui basta, quindi, aggiungere l'acqua. I sacchi sono preferibili se si devono fare piccole superfici (ex: il pavimento di un bagno).

 


posa di un massetto



Miscelazione in cantiere

In alternativa si possono realizzare massetti realizzati miscelando in cantiere,
a cura del massettista/posatore, le varie dosi di cemento ed inerte.
Come si vede nella foto di seguito il posatore preleva gli inerti
(il mucchio di sabbia sopra al tessuto bianco)
e poi inserisce i sacchi di cemento (i bancali in basso a destra)
direttamente nella pompa miscelatrice,
che trasferisce la miscela al piano.

Chiaramente serve attenzione perchè possono essere commessi degli errori
nel dosaggio che si ripercuotono sulla qualità del risultato finale.

 

 

 

 

Nel malaugurato caso in cui tu decida di fare fare il massetto non al posatore ma all'impresa o a persone inesperte, preoccupati quantomeno che utilizzino dei sacchi di massetto premiscelato per evitare errori nel dosaggio e nella granulometria dell'inerte che possono compromettere la qualità del massetto.

 

Quale massetto è migliore? 

Non esiste un massetto migliore o peggiore. Ma esistono casi differenti in cui vanno adottate differenti soluzioni.

I differenti massetti hanno, infatti, caratteristiche e modalità di applicazione diverse e vanno scelti in base alle finalità ed alle problematiche di cantiere.

massetto premiscelato

 

 

           Ad esempio: con un massetto premiscelato - grazie alla perfezione nel dosaggio delle componenti
           ed alla curva granulometrica degli inerti ottimale - consente generalmente tempi di asciugatura minori
           rispetto ad un massetto realizzato in cantiere. Inoltre, dal momento che non serve accumulare l'inerte
           nè posizionare una macchina miscelatrice, si presta ad essere utilizzato in contesti
           in cui non ci sono spazi per organizzare il cantiere.

 

 

 

Quando usare il massetto a secco?

 
Vantaggi e caratteristiche del massetto a secco

Esiste un alternativa, rispetto ai massetti visti finora. Si tratta di una tipologia di massetti che non prevede impasti, ma la stesura di lastre o di pannelli e la successiva, immediata, posa dei pavimenti. Il vantaggio è evidente: un massetto realizzato a secco, pur essendo decisamente più costoso di un massetto cementizio, permette di procedere immediatamente alla posa di un pavimento in legno, senza aspettare nemmeno un giorno.

 
Quando usarlo?

È l'ideale nel caso di edifici in legno perchè evita di introdurre elementi umidi (il massetto contiene acqua). Inoltre viene utilizzato nei casi in cui NON ci sia l'impianto di riscaldamento a pavimento. Infine è più adatto a situazioni in cui sia prevista la posa di un pavimento in parquet ed in cui ci sia un urgenza tale da giustificare un costo che è più del doppio di un massetto tradizionale.

 

Esecuzione di massetto a secco

 

Quando usare il massetto autolivellante?

Attenzione al bleeding

Un massetto autolivellante è l'ideale in condizioni di cantiere difficili, come la posa di un pavimento al terzo piano di una palazzina di città, senza spazio dove poter impastare inerti e leganti. Il massetto autolivellante ha anche un costo minore rispetto al tradizionale ma - come contropartita - ha il problema del bleeding. Questo fenomeno che consiste nella formazione di polvere sottile al di sopra del massetto rende impossibile poter incollare direttamente il pavimento sul massetto perchè avremmo incollato "sulla polvere".
 

Massetto autolivellante
 
Come ovviare al bleeding

Quando trovo questo tipo di supporto consiglio di raschiare la superficie, grattandola con una carta abrasiva, e poi di stendere un idoneo promotore di adesione. Purtroppo questo ha un costo di circa 10/15 euro al metro quadrato che rende anticonveniente questo massetto rispetto a quello impastato, pompato e steso manualmente. 

 

Pavimento flottante e massetto

Nel caso di posa di un pavimento in legno "galleggiante" o "flottante" un massetto autolivellante in anidrite andrà benissimo perchè fornirà una superficie planare e compatta ed anche in presenza di bleeding non occorrerà carteggiare né stendere un promotore di adesione, in quanto non ci sono collanti da far ancorare al massetto. 

 

MASSETTO PROBLEMI PLANARITA'
In questo caso la presenza di un notevole dislivello oltre ad una differenza di superficie tra due massetti (quello in alto si presenta sgretolato e con superficie incoerente) non si potrà procedere con la posa dei pavimenti.
 


Quando usare un massetto leggero?

 
Se il solaio non ha portata...

Una cosa che mi viene richiesta, specie in ristrutturazioni di immobili molto vecchi, è quella che il massetto sia di spessore 5 centimetri ma il più leggero possibile. Magari perchè il solaio è vecchio e la portata non consente un carico eccessivo.

Massetto leggero vicenza verona





In questo caso è consigliato realizzare massetti
che prevedono l'utilizzo di argilla espansa come inerte.
Esistono dei prodotti, formulati da Laterlite, studiati appositamente per soddisfare 
queste esigenze e già confezionati in sacco (premiscelati).

 

 

 

 

 


Non posso qui fare una lista di tutte le casistiche possibili, ma ribadisco che non esiste un massetto "migliore":  dipende dalle variabili di cantiere che mi trovo a dover risolvere.
Se hai una richiesta che ritieni possa essere di interesse generale scrivila qui sotto, nei commenti, e cercheremo di rispondere ampliando i temi trattati.

 

 

Quanto costa un massetto? 

Il prezzo medio di un massetto in sabbia e cemento, steso con il metodo tradizionale - quindi livellato a braccia con staggia - e per un quantitativo di circa 100 mq. è di circa 15/17 euro al metro quadrato.
L'importo dipende in modo importante dalle quantità e, di recente, c'è stato un considerevole aumento, come si vede dalle due tabelle che seguono:

Prezzi dei massetti per pavimenti
Prezzi per massetti (Dicembre 2022)

 

prezzi massetti vicenza
Prezzi per i massetti (Giugno 2023)

 

Extra

Ai prezzi riportati in tabella vanno aggiunti circa 1,50€ per la posa della barriera al vapore e delle fasce perimetrali, altri 2,50€ per la posa della rete elettrosaldata oppure 2,00€ in caso di posa di fibre. Se il massetto supera i 5 cm. di spessore occorre aggiungere 1,50€ supplementari per ogni centimetro aggiuntivo.

 

Costo totale

Il costo complessivo, come detto, oscilla quindi tra i 16 ed i 20 euro al metro quadrato per una abitazione intera per un massetto di buona qualità.

 

Massetto problema di dislivello
Un altro massetto male eseguito: oltre alla superficie incoerente con croste e distacchi, presenta dislivelli notevoli. Impossibile posare in queste condizioni: il massetto è da demolire e rifare completamente

 

Fattori che fanno variare il prezzo

Oltre che dai metri quadrati il costo del massetto dipenderà anche dal tipo di intervento e dalla "facilità" del cantiere: siamo al piano terra o al quinto piano? Siamo in centro storico o in periferia? Ci sono molte stanze di piccole dimensioni o un unico locale?
Infine occorre calcolare l'incidenza di particolari additivi che si possono rendere necessari in situazioni particolari. 
 

La rete per il massetto

Abbiamo accennato come al costo del massetto "base" vada aggiunto il costo della rete elettrosaldata che ha la funzione di aumentare le capacità del massetto di ripartire i carichi. La rete va posizionata all'interno del massetto, come si vede nella foto qui sotto. Il costo è di circa 2,50€ al metro, anche questo prezzo può variare in funzione dell'ampiezza e della facilità dell'intervento. 

Inserimento rete elettrosaldata in un massetto a Vicenza

 

Il massetto autolivellante in anidrite costa un pochino meno, attorno agli 11 / 12 euro al metro quadrato, ma - come appena detto - ha l'inconveniente di necessitare, quasi sempre, di un promotore di adesione da stendere al termine dei lavori, cosa che ne raddoppia il costo finale.

Massetto interno in sabbia e cemento

Domande e risposte sui massetti

Che cos'è un massetto desolidarizzato?

Un massetto viene definito "aderente" o "desolidarizzato" quando viene realizzato in aderenza su una superficie esistente. La superficie esistente dovrà essere resistente e rigida. A titolo di esempio potrà trattarsi di un solaio, di un pavimentazione esistente, di un massetto esistente o di un sottofondo. In questo ultimo caso è particolarmente importante come il fondo debba essere rigido (non soggetto a flessione) e con una resistenza meccanica elevata.

 

Chi è responsabile dell'esecuzione del massetto non a norma?

Non posso eseguire un massetto che rispetti le norme Uni En perchè gli ambienti presentano problemi di spessore e di altezze dei locali. Ho incaricato un'azienda specializzata in massetti che mi ha proposto delle soluzioni, ma se ci fossero in futuro dei problemi loro risponderanno oppure potranno dire che il massetto è stato eseguito non a norma e quindi se ne laveranno le mani?

Nel caso in cui il massetto debba essere eseguito in situazioni non contemplate dalla norma Uni è compito del progettista e del direttore lavori studiare la soluzione più opportuna ed è loro la responsabilità di quanto verrà commissionato all'esecutore del massetto. Questo vale anche nel caso in cui vengano richiesti massetti con caratteristiche differenti quali portate o carico superiori, caratteristiche geometriche diverse, isolamenti acustici o termici con caratteristiche particolari etc. In tutti questi casi la responsabilità ricade su progettista e direttore lavori.

 

Il massetto può contenere tubazioni?

Nel caso in cui gli spessori siano "tirati" posso inserire delle tubazioni all'interno del massetto anche se non si potrebbe?

La norma Uni En prescrive che all’interno dei massetti non debbano essere presenti tubazioni degli impianti perchè (1) la loro presenza causa variazioni nello spessore del massetto e (2) ostacola il movimento lineare del massetto che deve poter "scorrere" sul sottofondo. Nel caso in cui si sia costretti ad inserirli è necessario che il progettista ed il direttore lavori valutino la fattibilità e le precauzioni da prendere (ad esempio realizzando dei giunti di dilatazione in presenza del tubo passante). In ogni caso è sempre opportuno che lo spessore minimo del massetto al di sopra delle tubazioni passanti sia di almeno 3 centimetri ed è bene che sia interposta una rete elettrosaldata oppure che si tratti di massetto fibrato.

 

Che tipo di rete devo usare per il massetto e come si posiziona?

Si definisce "massetto armato" un massetto realizzato con interposizione di rete elettrosaldata zincata con diametro del filo di circa 2 millimetri e maglia circa 50x50 millimetri. Per favorire la distribuzione dei carichi, compito principale della rete, questa va posizionata a metà dello spessore del massetto, sormontando i pannelli di almeno 5 centimetri e legandoli tra di loro. Nel caso di massetto radiante la rete si appoggia direttamente sui tubi delle serpentine. In molti casi è consigliabile sostituire la rete con un massetto fibrato.

 

 

 

Massetto scala interna

Quali problemi può causare il massetto?

 

Problemi alle piastrelle in ceramica
  • Rottura di piastrelle: possono essere causate dalla presenza di un giunto sottostante non rispettato o dalla presenza di una fessura/frattura sottostante non riparata
  • Cedimento del pavimento: il cedimento al passaggio del sistema pavimento può essere causato dalla presenza di vuoti negli strati sottostanti, dalla presenza di isolamenti termici o acustici troppo cedevoli, o da vuoti nel sottofondo
  • Distacco delle piastrelle: il distacco generalmente avviene quanto si posa sulla superficie del massetto incoerente e polverosa (può capitare che il massetto presenti questo fenomeno detto "bleeding")  senza un preventivo trattamento con promotore di adesione. Ma può anche accadere che non sia stata utilizzata una colla adeguata al tipo di pavimento oppure che il collante sia stato steso e lasciato asciugare per un tempo troppo lungo prima di posare la piastrella (si dice che la colla "pellicola").

 

Problemi ai pavimenti in parquet

Distacco della pavimentazione: le possibili cause sono una eccessiva deformazione del legno per violente variazioni igrometriche ambientali (allagamento, condensa superficiale...) oppure per presenza di umidità del massetto o, infine, per avere posato sulla superficie del massetto incoerente o polveroso senza aver steso il primer (in questo caso il parquet si stacca dal massetto con tutta la colla attaccata sul retro).

Massetto interno su riscaldamento a pavimento, Vicenza

Grazie!

Ti ringrazio per aver letto il mio articolo, spero ti sia stato utile ma se dovessi avere critiche o osservazioni ti sarei grato se potessi scrivermele nei commenti qui di seguito.
Così come se hai domande da fare, non esitare a farlo commentando, se sono domande di interesse generale le pubblicheremo e ti risponderò. Puoi anche chiedere una consulenza a pagamento (per esempio se hai un problema specifico) mentre se sei già un nostro cliente la consulenza sarà gratuita.

Tieni presente che noi realizziamo massetti solamente se ci dai l'incarico anche di realizzare la pavimentazione: non facciamo il solo massetto.
 
Grazie, 
buon lavoro! 

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RUOLO: Responsabile tecnico di cantiere
SEDE: Gambellara

Commenti

Buongiorno, chiedo una grande cortesia: ho visto tutti gli articoli sui massetti e sulla posa e ho capito che siete molto esperti. Dove ho comperato le piastrelle ho capito che non sono così esperti e non mi fido di fare il lavoro con loro. Voi riuscite a farmi il massetto anche se abito a Brescia? Ho letto che lavorate solo fino a Verona però quanto costerebbe in più se venite fino a Brescia? E vi chiedo un'altra cortesia, potete posarmi anche le piastrelle?
Grazie mille, spero in una risposta positiva.

14/11/2018 - Maria Pia

Gentile Maria,
la ringrazio per le belle parole ed i complimenti e spero comprenderà se non posso soddisfare le sue richieste, pur così gentili. Mi spiego: noi dobbiamo dare la precedenza ai clienti che hanno acquistato presso i nostri negozi i pavimenti ed i bagni. Il servizio di realizzazione dei massetti e la posa in opera dei pavimenti è un servizio che possiamo fornire solo:
1) ai nostri clienti (che hanno acquistato pavimenti e rivestimenti da noi) e
2) nelle zone in cui lavoriamo, quindi Vicenza, Verona e Padova.

Un consiglio: è molto, molto importante, mi creda, che chi fornisce i pavimenti si occupi anche della posa delle piastrelle E della posa del massetto.
Questi aspetti NON vanno mai scollegati, NON vanno acquistati da operatori differenti. 

E, altro consiglio, si faccia fare un UNICA fattura in cui sia scritto chiaramente che si tratta di lavori in APPALTO di MASSETTI  e di PAVIMENTAZIONE (quindi non fatture separate o voci del tipo "sola fornitura di piastrelle in ceramica...).  In questo modo sarà tutelata in caso di problematiche future.  
Potrei citarle molti casi reali che ho vissuto negli anni in cui "scomporre" il lavoro di pavimentazione assegnandolo a vari operatori ha portato ad uno scaricabarile di responsabilità.

Va detto che è una cosa piuttosto "di moda", in questo momento, affidare il massetto ad una ditta specializzata, la posa ad un'altra e comperare le piastrelle da un'altra ancora (e il parquet da una quarta etc etc). Finché va tutto bene OK, ma se iniziano i problemi a chi ci si rivolge? È come se uno comperasse i pezzi di un automobile da tanti fornitori: il volante da uno, il cambio da un altro, il motore da un terzo, le guarnizioni da un altro... e se poi non funziona l'auto? da chi vai?

Noi (ma anche altri nostri concorrenti bravi) insistiamo affinché il cliente ci affidi sia il massetto che la posa, non certo per guadagnarci, ma per evitare problemi al cliente e a noi! Un cattivo risultato, infatti, ci può portare pessima pubblicità ANCHE SE IL LAVORO NON L'ABBIAMO FATTO NOI.
Per questo preferiamo offrire il servizio completo e garantire 10 anni il lavoro.
Nessuno scarico di responsabilità possibile... perché siamo l'unico interlocutore!  

Mi creda, davvero mi spiace non potermi occupare dei suoi pavimenti ma abbiamo tanto lavoro.
Se cominciassi ad accettare le richieste di realizzare massetti e di posare piastrelle non vendute da noi finirei per penalizzare i nostri clienti e spero comprenda che questo non sarebbe giusto e non lo posso fare.

Grazie, buona giornata!

14/11/2018 - manager

Buongiorno, è possibile utilizzare un massetto premiscelato come unica pavimentazione (senza posare su di esso piastrelle/legno ecc)? Mi spiego: l'effetto finale che vorrei realizzare è quello di una pavimentazione industriale, come quelle di sole cemento. In un cantiere si è optato per utilizzare quindi un massetto premiscelato, che è stato poi lisciato e trattato con una resina all'acqua per impermeabilizzarlo. Ci sono controindicazioni? Avete dei suggerimenti? Grazie in anticipo

23/01/2019 - Gianluigi Brambilla

Buongiorno Gianluigi, 

certamente è possibile e la tecnica che ha scelto di adottare è quella corretta. Le controindicazioni sono
► la possibile formazione di microfessurazioni nel tempo, 
► la scarsa resistenza all'abrasione del materiale per cui - in caso di traffico pedonale importante - si vedranno alcune zone più consumate di altre
► scarsa resistenza al graffio per cui se si devono trascinare oggetti il pavimento si graffierà
► la durabilità nel tempo: generalmente il cliente pensa che un pavimento debba durare quantomeno 20/30 anni senza mai metterci mano. Questo tipo di pavimento, invece, necessiterà di manutenzione. 
Di questi aspetti abbiamo parlato qui documentando casi reali in cui i pavimenti sono molto simili a quello che vuole realizzare lei: 

https://www.fratellipellizzari.it/wiki/pavimento-resina-problemi-fessure

https://www.fratellipellizzari.it/wiki/resina-problemi-consumata-usurata-scolorita
 

Suggerimenti:

►  investire nella resina protettiva, cioè non accontentarsi di un prodotto economico. 
►  scegliere un colore ed una finitura in cui non si veda molto il fatto che si è consumata (evitare tinte unite ed evitare colori troppo chiari.

Spero di esserle stato utile 

grazie per le domande, 

buon lavoro

24/01/2019 - manager

Buongiorno, abito in una casa anni '30. I pavimenti della cucina e del bagno sono stati rifatti negli anni '80 con mattonelle in ceramica 30x30 , sostituendo le originalin in cemento 15x15; da qualche anno le piastrelle hanno iniziato a fessurarsi e muoversi. Ne ho levate 3 in cucina, contigue , e le vorrei sostituire con le mattonelle di riserva. Aldisotto il massetto è totalmente sbriciolato e credo che prima o poi dovrei rifare tutto il pavimento. Per il momento vorrei solo fare questa riparazione. Come posso procedere? Il massetto è così sbriciolato che lo posso tirar via con l'aspirapolvere e ho paura di aspirare anche quello che va oltre le tre piastrelle. E non so come compattare e SE compattare , quest'ultimo con qualche colla aggregante. Quindi l'ammaloramento è abbastanza profondo, resistono solo dei "testimoni" più duri. Ho il timore che abbia iniziato a rovinarsi in seguito all'allagamento della cucina, circs 15 anni fa. E' possibile? Oppure e solo un massetto fatto con troppa sabbia? Dato che si yratya di meno di un meyro quadro, hanno venduto dell'intonaco pronto e mi hanno detto di mescolarlo con la sabbia apposita. Ma l'intonaco pronto non è già appunto "pronto"? Perchè aggiungete ls sabbia? Io ho chiesto il " massetto" e mi hanno dato l'intonaco.( " malta per intonaco per usi generali gp, inyonaco sottofondo pronto all'uso, per inyerni ed esterni, a parete e soffitto). Grazie per i suggerimenti! In cada ho anche del cemento: me li faccio da me il massetto? Ho anche della calce.....grazie!

02/05/2019 - Gabriella Petrarulo

buongiorno. Appartamento del 2004 mai abitato. Decido di insediarmi e noto pavimento sollevato. Sollevamenti che seguono linee continue anche tra una stanza e l'altra. Crepe sia vicino ai muri che sollevamenti centrali alla stanza (tanto da toccare porte e finestre nell'apertura-chiusura).
Decido per ripavimentare. C'è chi preventiva rimozione del sottofondo e chi esclude ne sia la causa e sostiene probabilmente questione di scollamento.
Come procedo?
Grazie

22/06/2019 - luca venco

Buongiorno Gabriella, 

lo sgretolamento del massetto può avere diverse cause, non riesco a dare qui una risposta, ma se il massetto è sbriciolato al punto da poterlo aspirare con un aspirapolvere, la situazione è compromessa. Non si può "consolidare": l'unica cosa da fare è demolire e rifare il pavimento. 
Le sconsiglio di attuare un intervento limitato alle tre piastrelle ed inoltre le sconsiglio vivamente il "fai da te". In ogni caso si deve utilizzare un "massetto pronto", non altri prodotti, e poi un collante per piastrelle.

Grazie, buona giornata, 

01/07/2019 - manager

Ciao Luca, 

è sufficiente un sopralluogo per stabilire la causa del sollevamento e decidere se rimuovere il sottofondo oppure no. Se abiti in zona Vicenza o Verona questo è un servizio che faccio abitualmente (e gratis) per chi decide di acquistare da noi. 

grazie, ciao!

 

11/07/2019 - manager

Buonasera e complimenti. Volevo avere una informazione. Ho provveduto a fare rimuovere in un sottotetto sia una Guaina che allo svellimento di massetto in siporex il cui spessore era visibile nel momento in cui si accedeva nel sottotetto tramite una botola. La ditta a cui ho affidato i lavori nel computo metrico dove non era indicato lo spessore ma semplicemente lo svellimento fino alla caldana mi ha fatto un prezzo. Nel consuntivo finale il direttore dei lavori mi ha raddoppiato il prezzo perché lo spessore del massetto era di 20 cm. Ora mi chiedo è corretto dato che al sopralluogo effettuato sia dal direttorw di lavoro che dalla ditta lo spessore del.massetto era visibile accendendo dalla botola del sottotetto. Grazie

14/08/2019 - giuliano cioffi

Ciao Giuliano, 

grazie per averci letto e per la domanda. Difficile darti una risposta, secondo me è probabile che l'impresa abbia (giustamente) avvisato il direttore lavori della differenza tra lo spessore che gli era stato richiesta di realizzare e quello effettivamente realizzato. Credo che se anche andaste davanti ad un giudice la colpa verrebbe attribuita al direttore lavori che ha steso un computo metrico errato o approssimativo. Se il lavoro compiuto dall'impresa è stato superiore a quanto preventivato direi che va pagato.  Ma mi baso su quanto ho letto qui sopra e non sono certo un magistrato. 
ciao!


 

29/08/2019 - manager

Buongiorno
Complimenti per i belli articoli pubblicati e grazie per aver messo a disposizione degli hobbisti (una parte de) la vostra profonda conoscenza della materia trattata, toccando anche aspetti storico-teorici interessanti.
Da hobbistia amante del DIY vorrei realizzare in giardino una rotonda di circa 3,4 m di diametro, piastrellata con marmitte di cemento di buona qualità e con lunette perimetrali in serizzo.
Tralasciando la formazione del sottofondo in cls armato con rete elettosaldata, quali sono i suggerimenti che l'esperto ritiene di darmi sulla formazione e protezione del massetto e la posa del pavimento finale? Io sarei propenso a una posa "fresco su fresco", ma ho paura di non riuscire a fare un buon lavoro. Per questo tipo di posa quale massetto sarebbe da preferire? Esistono massetti con tempi lunghi di asciugatura in modo da avere tutto il tempo utile ai necessari aggiustamenti di allineamento e di pendenza, considerato anche che ho a che fare con elementi finali (lastre di serizzo) molto pesanti?
Un mondo di grazie se vorrete usarmi la gentilezza di fornire una risposta, e complimenti ancora per la Vs. competenza professionale.
Un ing. (non edile) amante del fai da te.

29/10/2019 - Generoso Molinar

Non è chiara la descrizione della protezione in 2 strati con rete interposta per massetto esterno. Cosa sono queste protezioni?
Grazie

31/10/2019 - Generoso Molinaro

Ciao Generoso, 

grazie per i complimenti e per le tue due domande.

Hai ragione, gli aspetti di protezione del cls non erano molto chiari allora ho scritto un articolo dedicato proprio alle membrane di protezione del calcestruzzo (e del massetto per i pavimenti esterni in particolare).
Membrana che ti consiglio di realizzare anche nel tuo caso. Eccolo qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/impermeabilizzare-marciapiede

Per una buona riuscita del tuo pavimento esterno ti consiglio massetto ed incollaggio, anziché la posa fresco su fresco. Anche su questo trovi un articolo:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/posa-piastrelle-collanti-sabbia-cemento

Buona lettura, buoni lavori e complimenti per la tua passione!

03/11/2019 - manager

Pienamente soddisfatto e riconoscente. Trovo che siate profondamente competenti e affidabili.

29/11/2019 - Generoso Molinaro

Pienamente soddisfatto e riconoscente. Trovo che siate profondamente competenti e affidabili.

29/11/2019 - Generoso Molinaro

Salve, possiedo un appartamento con il piano terra finito, il secondo piano mansarda però è ancora allo stato grezzo, siccome il piano per legge non sarebbe abitabile vista la sua altezza che va dai 2,5 m ai 50 cm.
Io preferirei non fare un sottofondo visto il poco spazio in altezza, lei cosa mi consiglia?
Io avevo pensato ad uno strato di autolivellante anche poco inferiore ai 3 cm, è possibile secondo lei?

31/03/2020 - Lazzari

Salve, seguo da un pò il vostro blog e devo dire che è molto interessante.
Sono un amante del fai da te "avanzato" ed ho costruito/ristrutturato la mia nuova casa. Solo adesso (per motivi di costi) vorrei organizzare getto per platea esterna (fuori zona pranzo) di 70mq e parte del marciapiede intorno casa (tot mq 120). Premesso che dalle fondazioni interrate fino al tetto è presente cappotto continuo, ovviamente rasato e finito dall'estradosso in poi, ho opportunamente lasciato i ferri di ripresa dalle fondazioni (ritagliando cappotto ad U) e che il sottofondo attuale intorno casa è composto da 30/40 cm di vetro cellulare (primo 1,5 m) e pietrisco e sotto non ci sono cantine o garage.
Domanda stratigrafia corretta è
a. geotessuto
b. getto in CLS di 12 cm (armato) - che vorrei fare con più betoniere per questione di costi
c. barriera vapore (foglio blu)
d. massetto premiscelato (4/5 cm) interponendo tra cappotto e massetto banda elasticaper evitare vibrazioni e creare separazione meccanica
e. impemeabilizzazione con guaina liquida a pennello (classica nera)
f. membrana mapeplastic doppio strato con rete (risvoltando visino al cappotto, che è giù finito, e sui bordi esterni)
g. piastrella gres minimo 8.5mm con colla H40
?
Grazie
vi seguo con interesse.
Nello.

08/04/2020 - Nello

Ciao Nello, grazie che ci segui e per i complimenti. 

Quasi tutto giusto, solo un errore. L'impermeabilizzazione con la classica guaina nera va fatta stendendo la guaina nera sopra al getto in CLS e non sopra al massetto.
Sopra al massetto, invece, va fatta la membrana liquida stesa a spatola e risvoltata sul muro. La membrana si aggrappa sul massetto e sulla membrana incollerai poi le piastrelle.
Il resto è tutto corretto, bravissimo!

20/04/2020 - manager

in un'appartamento degli anni 20 a Padova mi sono ritrovato con differenti livelli nelle stanze di cui 3 avevano una originaria pavimentazione in rovere, sopra la quale sono stati messi dei listoni di faggio, e ancora sopra un prefinito di scadente qualità. Due di queste stanze si trovano al capo opposto dell'entrata e della cucina che invece presenta una pavimentazione con massetto e piastrelle, un bagno piastrellato con un gradino di circa 7 ctm e l'altra stanza come le due sopra descritte. Abbiamo riportato la pavimentazione delle 3 stanze all livello del rovere, indicatoci come il più pregiato da mantenere, ma ad opera eseguita si è rivelato tarlato e danneggiato , economicamente sconsigliato per il recupero. Sotto abbiamo il tavolato e più sotto le travi dell'appartamento del piano terra. Trale altre cose il riscaldamento autonomo si sviluppa a caduta, ovvero con tubi che corrono a soffitto e lungo le colonne, per cui è nostra intenzione, cambiando i pavimenti tutti ( sui circa 70 mq. di casa ) di far correre tubi del riscaldamento e del gas a pavimento. Dobbiamo avere un vostro consiglio e preventivo.

02/12/2020 - tv

buon giorno in merito a una pavimentazione ( gres ) esterna su esistente solaio le chiedo gentilmente una sua idea operativa- idea solida ma non esasperata
si tenga conto che sotto non vi sono locali ma terreno riportato a spinta giacchè traguarda il giardino-
non vi sono problemi di spessore-
già ho avuto qualche contatto ma è stato deludente mi ha messo di tutto senza perchè concreti-
mi faccia sapere grazie
renzo----san bonifacio

18/01/2021 - renzo

Ciao Renzo, 

abbiamo parlato di Massetti per pavimenti esterni qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/massetti-pavimenti-esterni

e di pavimentazioni in grès per esterno qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/pavimenti-esterni-gres

ciao!

21/01/2021 - manager

Buongiorno
Devo realizzare un pavimento galleggiante su un marciapiede in cemento armato tutto intorno alla casa; che massetto mi consiglia? Che tipo di guaine e membrane? Metto una guaina bituminosa sotto al massetto e una liquida sopra? Grazie anticipatamente.

17/01/2022 - Marco

Ciao Marco,

trovi tutto qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/impermeabilizzare-marciapiede

Ciao!

17/01/2022 - michele

Buongiorno, sono un'installatore idraulico.Ho realizzato un' impianto a pannelli radianti in un capannone di 1000 metri quadrati.Primo strato di barriera vapore ,poi pannelli isolanti da 4 cm xps poi due strati di cellophane .Impianto a pannelli ,travertini in ferro e rete metallica .
E stato fatto un massetto totale di 20 cm di calcestruzzo portato con le botti.Ho fatto la messa in funzione dell'impianto il 15 di Dicembre 2021 dopo 27 giorni dall esecuzione del getto Ho tenuto bassa la temperatura dell'acqua per 4 giorni e poi ho dovuto alzare per dare il caldo nel capannone.Il cliente ora lamenta alcuni aloni e micro fessure in alcuni punti della pavimentazione .Hanno interpellato la ditta che ha fatto il massetto ( senza avermi avvisato) ed gli è stato detto che è colpa mia perché non ho eseguito un buon schoc termico.!! Cosa ne pensa? Ha chi mi dovrei rivolgere per una verifica del massetto? Sono di Parma.Mille grazie per la sua risposta .Cordiali saluti Giuseppe.

23/02/2022 - Giuseppe Venuti

Buongiorno Giuseppe,
non siamo esperti di pavimenti industriali da capannoni. Quello che hai descritto, infatti, non è il massetto descritto nell'articolo bensì un pavimento in calcestruzzo ad uso industriale, quindi con percentuali di cemento ed RCK completamente diversi dai massetti. Non sappiamo pertanto aiutarti con la tua domanda.
Grazie, ciao!

23/02/2022 - michele

grazie è stato molto utile la spiegazone e fatta in modo comprensibile.

30/07/2022 - maria feroci

Grazie Maria!

01/08/2022 - michele

Buongiorno,
sono in procinto di rifare i balconi di casa mia di una grandezza media di 20 mq ciascuno. E' presente la seguente stratigrafia: Solaio e massetto delle pendenze.
Ora dovrei posare una guaina bituminosa dello spesso di 4 mm e massetto con uno spessore max di 2 cm per non andare sopra soglia marmo degli infissi. Come posso realizzare un massetto di codesco spessore? aggiunta additivi? rete per massetto? Grazie

27/04/2023 - Vincenzo

Buongiorno Vincenzo,
Un massetto dovrebbe avere uno spessore di almeno 3 centimetri, come dice la norma. Se proprio non si riesce a fare altrimenti occorre prevedere un massetto a basso spessore additivato ma assolutamente NON con la rete.
Ciao!
 

27/04/2023 - michele

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