Il rivestimento cucina oggi non è più solo una protezione delle pareti ma è parte del progetto di interni di casa tua. Texture, colore e formato dialogano con il piano di lavoro, le finiture dei mobili e l’illuminazione. Un interior designer sceglie il rivestimento pensando alla percezione complessiva dello spazio, alla luce e alla continuità con la zona giorno. 
Insomma quando scegli di rivestire le pareti non attrezzate della tua cucina hai ragione a pensare alla funzionalità, alla pulizia ed alla maggiore sicurezza durante la trasformazione e la cottura dei tuoi piatti, ma non dimenticarti l'importanza degli abbinamenti. 
Scopri leggendo questo articolo le diverse soluzioni oggi esistenti per i tuoi rivestimenti cucina!

Il rivestimento cucina

Proteggere le pareti della cucina con un rivestimento che sia facilmente pulibile è importante, ma lo è altrettanto trovare un prodotto che si abbini correttamente con i mobili scelti e li metta in risalto.
In questo articolo ti mostreremo alcuni dei rivestimenti cucina a cui potresti ispirarti e tra i quali scegliere quello che meglio si sposa con la tua nuova cucina.
Prima, però, cerchiamo di capire meglio quali sono le pareti da proteggere con il rivestimento.

 

Quali pareti o porzioni di parete rivestire in cucina?

Oggigiorno, per contenere la spesa, è frequente la scelta di non rivestire tutte le pareti della cucina, ma di intervenire solo sulle parti a vista.


Per fare un esempio: se la tua cucina è in linea, chiusa da pareti ai lati e composta da una parte inferiore (basi e piano) ed una parte superiore (pensili) potresti rivestire solamente la fascia centrale e frontale, una superficie davvero minima rispetto alla stanza.

Quanti metri di rivestimento cucina?

Il calcolo dei metri quadrati di rivestimento necessari, nel caso in cui tu decida di rivestire solo la porzione tra piano e pensili, si calcola misurando  innanzitutto l'altezza della porzione da rivestire. Generalmente si parte da 80 centimetri di altezza da terra e si arriva a 160 centimetri di altezza. In questo modo avremmo circa 10 centimetri di rivestimento che si infilano sotto alle basi ed altri 10 centimetri che si infilano sotto al pensile. 

A questo punto si calcola la lunghezza della parte da rivestire che equivale alla lunghezza della cucina a cui, però, vanno tolte eventuali porzioni coperte da colonne (colonna frigo o colonna forno) che non necessitano di rivestimento dietro.

Ricordarti che se la cappa della cucina è a vista comunque dovresti rivestire anche la parte superiore ai 160cm di altezza dietro alla cappa, per dare la sensazione di un rivestimento totale.

 

Rivestimento cucina in legno

Rivestimento totale o parziale?

Dal punto di vista economico è chiaro che un rivestimento parziale consente di ottenere un risparmio importante rispetto al rivestimento totale delle pareti e, una volta installata la cucina, non si vedrà alcuna differenza.

A favore, invece, della scelta per il rivestimento totale delle pareti della cucina vi è la libertà di cambiare disposizione dei moduli dell'arredamento o, addirittura, di sostituire i mobili della cucina senza che sia necessario sostituire il rivestimento.

Generalmente il costo del rivestimento cucina è limitato rispetto al costo della cucina per cui i clienti, nel rifare la cucina, preferiscono rifare anche il rivestimento delle pareti. Ma va valutato il disagio di avere un muratore e poi un posatore in casa. Oltre all'aspetto economico.

Rivestimento cucina in grandi lastre di gres

Quale spessore per il rivestimento cucina?

Una delle domande che spesso mi fanno i clienti è se sia necessario chiedere al produttore della cucina lo spessore corretto del rivestimento. Il dubbio viene dal fatto che il pensile nella parte superiore viene appeso al muro mentre nella parte inferiore appoggia sul rivestimento.
In realtà la parte superiore del pensile viene agganciata a delle barre che vengono fissate a parete e che sono adattabili in base allo spessore del rivestimento scelto. Per cui non è necessario sapere in anticipo lo spessore ma si andrà ad adattare, in fase di montaggio della cucina, il pensile al rivestimento.

Rivestimento vano a giorno in legno

Finitura laterale del rivestimento cucina

Come va terminato a lato il rivestimento cucina? Deve sporgere rispetto ai mobili oppure non si deve vedere? In realtà, secondo noi, la soluzione migliore è che il rivestimento termini a filo della composizione della cucina, magari con un profilo in acciaio a delimitare la chiusura laterale.

Nel caso di penisola il rivestimento dovrebbe essere a filo del bancone e scendere anche nella parte inferiore a vista.

Rivestimento cucina in due materiali, Vicenza

Cucina senza pensili, come rivestire la parete?

E se i pensili non ci sono? Se sopra alle basi hai semplicemente un piano cucina e magari una bellissima finestra che guarda sul giardino?
In questo caso potresti decidere di salire con un fascione di circa 30 centimetri di altezza, rispetto al piano. Nel caso ci sia una finestra dovresti pensare di rivestire anche le spallette di quella finestra.

Ma potresti anche pensare di "arredare" questa parete, dal momento che non ci sono i pensili, come un rivestimento di impatto, magari ricco di decorazioni, di immagini o di motivi geometrici.  

Il rivestimento per una cucina moderna

Quali materiali per il rivestimento cucina?

I materiali oggi disponibili sono molti:

  • pannelli in plastica stampati
  • pannelli di corian, in modo da poterli abbinare, saldandoli, al piano cucina
  • pannelli di conglomerati di marmo, anche in questo caso per poterli utilizzare in perfetto accostamento con il piano cucina
  • piastrelle in ceramica
  • grandi lastre in ceramica
  • applicazione di resina in parete
  • marmo o granito
  • legno verniciato

Nel confrontare i diversi materiali dobbiamo tenere conto di tre differenti aspetti:

  • tecnico: quali materiali sono migliori per pulibilità, resistenza agli acidi, macchiabilità, resistenza al calore
  • estetico: quali materiali si abbinano meglio ai mobili per la cucina scelti
  • economico

Il nostro consiglio è quello di utilizzare lo stesso materiale scelto per il piano, che dovrebbe avere già superato la valutazione tecnica ed economica e che esteticamente non va ad aggiungere altri colori/materiali in cucina.

Se, invece, questa possibilità non c'è il consiglio è quello di utilizzare le piastrelle in grès porcellanato in uno dei tanti formati e stili disponibili.

Cucina moderna senza rivestimento, Vicenza

Quali piastrelle per il rivestimento cucina?

Per prima cosa dobbiamo considerare il formato delle piastrelle che possono essere:

  • molto piccole, come le tessere di mosaico bisazza 
  • piccole, come le piastrelle 10x10 cm che era un tipico formato da rivestimento cucina
  • standard, 20x20 cm circa, più o meno decorate, oppure
  • un grande formato, che potrebbe  andare dagli 80x80 cm o 60x120 cm
  • le grandi lastre in grès nel formato 80x240 cm o 120x240 cm

Io ti consiglio di stare sui grandi o grandissimi formati. Un grande formato significa meno fughe da pulire. Se ti piacciono i piccoli formati oppure il mosaico è bene pensare ad una stuccatura epossidica: a fronte di una piccola spesa in più otterrai una fuga più facile da pulire e che si conserverà sempre del colore originario.

Oltre al formato andrà scelta la superficie. Esistono piastrelle:

La superficie che ti consiglio per la cucina è la lappata oppure la levigata. Queste superfici molto lisce sono più facili da tenere pulite.

Infine occorre abbinare la piastrella allo stile dei mobili per la cucina scelti. In questo articolo ti diamo alcune indicazioni a riguardo:

5 stili per il tuo rivestimento cucina

Rivestimento cucina basso ad Arzignano

Perchè scegliere le piastrelle per il rivestimento cucina?

Innanzitutto per un motivo economico: le piastrelle in grès porcellanato sono utilizzate comunemente e probabilmente se stai costruendo casa sono il prodotto "da capitolato" già previsto dal tuo costruttore.
Le piastrelle hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo, inoltre loro superficie non permette allo sporco di fare presa, non assorbono unto e grassi e sono facilmente pulibili.
Quelle prodotte con la tecnologia del "grès porcellanato" hanno anche una ottima resistenza meccanica

Non sono propriamente un prodotto per il "fai da te" per cui a meno che tu non abbia già una certa dimestichezza nel posarle sarà bene che ti affidi a dei posatori. Abbiamo stilato una lista dei posatori di Vicenza e dei posatori di Verona per dare una mano a chi li sta cercando qui, nelle nostre zone.

Rivestimento cucina in gres effetto metallo

Devo posare prima il rivestimento o installare la cucina?

Posto che si possono fare entrambe le cose è sempre preferibile rivestire prima la parete, soprattutto se si parla di grandi formati. Questo per evitare che si possano danneggiare i mobili della cucina durante il montaggio del rivestimento (alcuni posatori si rifiutano di posare il rivestimento cucina proprio perchè rischiano di fare danni).
Inoltre devi tenere conto del fatto che il rivestimento andrà forato per le prese elettriche e stuccato in prossimità dei mobili...

Rivestimento cucina con grande lastra, Vicenza

Rivestimenti cucina e stili d’arredo

Il rivestimento cucina, oltre a proteggere le pareti, contribuisce in modo decisivo allo stile complessivo dell’ambiente. La scelta del materiale, del colore e della finitura deve dialogare con il tipo di cucina e con l’atmosfera che si desidera creare. Di seguito alcuni abbinamenti che possono aiutarti a individuare il rivestimento ideale per la tua cucina moderna, classica o rustica.

Cucina moderna e minimalista

Per una cucina moderna o dal design minimal, le grandi lastre in grès effetto cemento o resina spatolata sono la soluzione più attuale. Offrono superfici continue, senza fughe, e una matericità contemporanea perfetta per ambienti lineari, luminosi e puliti. Le tonalità neutre – grigio, tortora, sabbia – esaltano i volumi puri e l’arredo dal design essenziale.

Stile scandinavo

Chi ama la semplicità nordica può scegliere un rivestimento cucina in legno chiaro o piastrelle bianche matt, che riflettono la luce naturale e rendono gli spazi accoglienti e rilassati. L’abbinamento ideale è con top in quarzo bianco o in laminato effetto betulla e con dettagli neri o grafite che definiscono il perimetro della composizione.

Cucina industrial

Nelle cucine in stile industriale il grès effetto metallo o ossidato è protagonista. Le superfici ispirate al ferro brunito o al rame anticato dialogano perfettamente con piani in legno scuro e strutture a vista. Un’illuminazione calda e mirata metterà in risalto le sfumature metalliche e il carattere deciso di questo tipo di rivestimento.

Stile classico ed elegante

Per un ambiente più raffinato e senza tempo, come una cucina classica elegante, le superfici in marmo lucido, onice o gres effetto marmo venato donano luminosità e prestigio. Il contrasto tra il lucido della parete e le finiture satinate dei mobili crea un equilibrio armonico che esalta la qualità dei materiali e la cura dei dettagli.

Cucina country o rustica

Nelle cucine rustiche o country chic trovano spazio rivestimenti caldi e decorativi: maioliche artigianali, piastrelle in cotto o pietra naturale. Questi materiali, spesso realizzati a mano, raccontano la tradizione e rendono la cucina un ambiente vissuto, autentico, dove ogni imperfezione diventa valore estetico.

Ogni stile può essere reinterpretato con varianti più contemporanee o con abbinamenti personalizzati di colori e texture. Nei nostri showroom di Arzignano e Gambellara (Vicenza) potrai toccare con mano i diversi rivestimenti cucina e scoprire come si integrano con mobili, piani e luci del tuo progetto.
Vieni a trovarci: ti aiuteremo a progettare la tua cucina perfetta, moderna o rustica che sia, scegliendo insieme il rivestimento che ne valorizzerà lo stile e la personalità.

Illuminazione e percezione del rivestimento cucina

L’illuminazione della cucina è un elemento spesso sottovalutato ma decisivo nel risultato finale di un progetto d’interni. La luce artificiale, se ben progettata, è in grado di modellare lo spazio, valorizzare materiali e colori, e rendere funzionale ogni zona di lavoro.
Tra i materiali più sensibili alla luce ci sono proprio i rivestimenti cucina, la cui texture e finitura cambiano completamente aspetto a seconda del tipo, della direzione e dell’intensità luminosa.

 

I sistemi di illuminazione più usati in cucina

In un progetto ben studiato si utilizzano sempre diversi livelli di luce, ognuno con una funzione specifica:

  1. Luce generale o ambientale
    È la luce diffusa che illumina l’intero ambiente. Può essere realizzata con faretti a incasso o plafoni a LED, spesso con temperatura di colore neutra (3000–4000 K) per mantenere un equilibrio naturale.
  2. Illuminazione del piano di lavoro
    È la più importante in termini funzionali. Viene solitamente integrata sotto i pensili, con profili LED lineari continui che garantiscono una luce uniforme e priva di ombre.
    Questa fascia luminosa influisce direttamente sulla percezione del rivestimento cucina, poiché la luce colpisce la parete con un’inclinazione radente.
  3. Illuminazione decorativa o d’atmosfera
    Include lampade a sospensione sopra isole o penisole, strip LED incassate o luci integrate nei mobili. Serve a creare profondità e valorizzare materiali e volumi, non solo a illuminare.
 
Come la luce modifica texture e colore del rivestimento

La luce radente, proveniente da un punto molto vicino alla parete (come la striscia LED sotto i pensili), tende a esaltare qualsiasi irregolarità della superficie.
Anche minimi dislivelli tra piastrelle o fughe leggermente sporgenti diventano visibili, creando ombre indesiderate.
Per questo motivo, quando si prevede una luce diretta sulla parete, è fondamentale:

  • scegliere rivestimenti perfettamente planari, come grandi lastre in gres o pannelli unici senza fughe;
  • richiedere una posa di altissima precisione, con stucchi a filo e superficie omogenea;
  • evitare superfici troppo lucide se l’illuminazione è molto radente, poiché rifletteranno ogni minima imperfezione.

Al contrario, una luce diffusa o con sorgente più lontana (faretti a soffitto inclinabili) tende a uniformare la percezione, ammorbidendo le ombre e restituendo un aspetto più armonioso.

 
La temperatura colore e la resa cromatica

Anche il tipo di luce influenza la percezione del colore del rivestimento.

  • Le luci calde (2700–3000 K) esaltano i toni naturali del legno, del cotto o del marmo beige.
  • Le luci neutre (3500–4000 K) valorizzano materiali moderni come grès effetto cemento o metallo.
  • Le luci fredde (5000 K) sono da evitare, perché appiattiscono la texture e rendono lo spazio poco accogliente.

La resa cromatica (CRI >90) è altrettanto importante: una luce con alto indice di resa cromatica restituisce fedelmente le sfumature reali dei materiali.

 
Come progettare correttamente i punti luce

Un buon progetto di illuminazione cucina tiene conto della posizione dei pensili, della profondità del piano di lavoro e del tipo di rivestimento.
Ecco alcune regole pratiche da seguire:

  • Installa la luce sottopensile a 5–10 cm dalla parete, orientata leggermente verso il piano: in questo modo illumina il top senza generare ombre eccessive sulla parete.
  • Se non hai pensili, puoi usare profili LED incassati nel soffitto o mensole sospese, regolando la distanza per ottenere una luce morbida e uniforme.
  • In cucine con rivestimento lucido o levigato, evita sorgenti luminose puntuali che creano riflessi abbaglianti: meglio una luce lineare continua.
  • Integra un sistema dimmerabile, per adattare la luce ai diversi momenti della giornata e agli effetti desiderati.
 
La luce come parte del progetto d’interni

In una cucina ben progettata, illuminazione e rivestimento lavorano insieme: la luce sottolinea la texture, il materiale riflette e amplifica la luminosità dell’ambiente.
Un architetto o interior designer esperto sa che un buon rivestimento, posato perfettamente e illuminato nel modo giusto, può trasformare completamente la percezione dello spazio.

Se stai progettando o rinnovando la tua cucina, vieni a vedere nei nostri showroom di Arzignano e Gambellara (Vicenza) o a Sommacampagna (Verona) come cambia l’effetto dei diversi rivestimenti cucina sotto differenti tipi di illuminazione.
Potrai toccare le superfici, osservare come reagiscono alla luce e scegliere con noi la combinazione perfetta di materiale, colore e luce per rendere la tua cucina unica, funzionale e bellissima ogni giorno.

Grazie!

Grazie per aver letto il mio articolo! 

Spero di aver soddisfatto alcune delle tue curiosità nel mondo dei rivestimenti cucina e ti aspetto qui, nel nostro negozio, per farti esplorare tutte le possibilità che oggi esistono per rivestire le pareti della tua nuova cucina e, perchè no, progettare tutto l'arredamento su misura se non hai ancora acquistato la cucina.

Eccoti gli indirizzi dei nostri negozi specializzati in pavimenti, rivestimenti, bagni e cucine:

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