Nel Decreto n. 34/2020 (Decreto Rilancio), convertito in legge il 16 Luglio del 2020, il governo ha voluto stimolare il settore dell'edilizia dopo il Covid: nasce così il superbonus 110%
Il superbonus diventerà uno strumento estremamente discusso, fonte di polemiche, di lotte politiche, di disparità tra contribuenti e di una spesa pubblica di gran lunga superiore a quella stimata.
Nel frattempo le banche, che prima acquistavano i crediti, iniziano ad esaurire la loro capacità di acquisto e diventa sempre più difficile, se non impossibile, per i contribuenti ottenere il desideratissimo "sconto in fattura".
Nel novembre del 2022 il nuovo governo Meloni riduce sia l'entità che la fruibilità del bonus, che diverrà usufruibile solamente da parte di cittadini a basso reddito.
Ecobonus 110%
Nascita del superbonus
Il 9 Luglio 2020 la Camera dei deputati ha approvato la conversione in legge di una serie di articoli del cosiddetto Decreto Rilancio, ed il 16 Luglio la legge è stata definitivamente approvata in Senato. Tra i vari articoli del decreto rilancio c'è anche quello relativo all'ecobonus 110%. Dopo continue modifiche l'articolo viene infine approvato dalla Commissione Bilancio e, successivamente, dalla Camera e dal Senato.
Una volta pubblicato in gazzetta vennero approvati e pubblicati anche i decreti attuativi del MISE a cui seguì la prima guida e le successive circolari applicative dell'agenzia delle entrate.
Molte domande
Insomma il bonus 110% diviene operativo a tutti gli effetti nell'estate del 2020 e migliaia di clienti e condomini in tutta Italia iniziano a riflettere sul come riuscire a beneficiare dei vantaggi che offre.
Le domande che sorsero in quel momento sono molte: Su quali interventi è possibile avere il 110%? Quali sono i soggetti che lo possono richiedere e quali, invece, sono esclusi?
La domanda principe era: ma è possibile davvero realizzare dei lavori in casa propria senza pagarli?
Il superbonus oggi
Le domande che ci poniamo oggi sono invece relative a quale sarà il destino del 110% ora che il governo ha ridotto la percentuale al 70% e limitato il numero di contribuenti che vi potranno accedere. Molti sperano che si potrà nuovamente accedere allo sconto in fattura dopo che il governo sembra aver messo una pietra tombale sullo sconto in fattura il 16 Febbraio del 2023 con il DL 11/2023 che dichiara "vietato lo sconto in fattura".
Ma è possibile che il governo torni sui propri passi e che renda di nuovo usufruibile l'ecobonus?
Cercheremo di rispondere a queste e ad altre domande con questo articolo dove inizieremo raccontando quello che è successo:
- Chi può usufruire del bonus 110
- Chi non può accedere al superbonus?
- Il bonus è già operativo?
- Per quali interventi?
- Condizioni richieste
- Cumulabilità con altre agevolazioni
- Per i pavimenti posso usufruire del bonus?
- Fotovoltaico ed altri interventi
- Cessione e sconto in fattura
- Esempio di cessione del credito
- Perchè è difficile ottenere lo sconto e la cessione?
- Come fatturo il cappotto?
- Serve un tecnico?
- La Pellizzari fa lo sconto in fattura?
- Sconto in fattura, a chi?
- La cessione del credito, o del bonus
- I costi massimi degli interventi 110%
Lavori trainanti e lavori trainati:
- Cappotto in condominio: come funziona?
- Coibentazione del tetto
- Sostituzione della caldaia
- Tinteggiatura della facciata
- Fotovoltaico
- Colonnine di ricarica auto elettriche
- Nuovo condizionatore
- Sostituzione finestre
- Stufe e camini a legna e pellets
Domande e risposte
Dal 110% ad un bonus "normale"
La transizione
Iniziamo la storia dal finale. Citiamo cioè la versione della norma approvata in Consiglio dei Ministri l'11 Novembre 2022 che ha introdotto un regime transitorio con un doppio vincolo: entro il 25 Novembre va effettuata la comunicazione asseverata per il superbonus (Cilas) per godere ancora del 110%, ma questo si ottiene solo se i condomini hanno già approvato in assemblea l'esecuzione dei lavori.
Per le abitazioni, invece, il superbonus passa dal 110% al 90% ma solo per contribuenti che abbiano un "reddito da quoziente famigliare" inferiore ai 15.000 euro. Questo reddito si calcola con il metodo esemplificato nell'immagine qui di seguito:
La fine del superbonus coincide con la fine delle ristrutturazioni?
La pubblicazione in Gazzetta del decreto Salva-spese, (Dl 212/2023) segna la conclusione dell'epoca del superbonus, la maxi agevolazione che aveva provocato un terremoto nell'edilizia delle ristrutturazioni in Italia. A partire dal 2024 il superbonus 110% diventa un "normale" bonus 70% che poi si riduce al 65% nel 2025.
Anche se rimangono altri bonus a disposizione dei contribuenti che vogliano intraprendere la strada della ristrutturazione della propria abitazione. Insomma non ci sono più "soldi che piovono dal cielo" ma dei contributi a chi deve fare i lavori comunque rimangono.
Che cos'era il bonus 110%?
Nato per efficientare vecchi edifici
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire come funzionava superbonus.
Si tratta di un incentivo concepito per rinnovare ed efficientare gli edifici previsto nel cosidetto D.L. Rilancio, formulato dal governo durante il periodo di lockdown (chiusura forzata delle aziende per arginare la diffusione del Covid 19). Inoltre la finalità del decreto e del bonus 110% era anche quella di rilanciare l'economia messa a dura prova dal Covid.
Ce lo chiede l'Europa!
Il 110% aveva anche un'altra finalità: quella di rinnovare in modo drastico le performance energetiche degli immobili italiani e diminuire i consumi di gas metano e ridurre l'emissione di CO2, ottemperando così agli obblighi assunti con l'Europa e nel trattato di Kyoto.
Insomma, tre piccioni con una fava: rilancio dell'economia, risparmio energetico e diminuzione delle emissioni.
In che cosa consisteva il bonus 110%?
Lo stato ti ridà il 110% di quello che spendi
L'incentivo prevedeva la possibilità, per gli acquirenti, di ottenere un "bonus", un "credito fiscale" che dava la possibilità di detrarre dalle tasse il 110% di quanto hai speso in soli 5 anni.
Nell'ipotesi in cui un un cliente avesse speso, quindi, 10.000 € per un intervento agevolato, poteva detrarre la cifra di 11.000 € in 5 anni dalle imposte che doveva pagare, detraendo 2.200 euro all'anno dalle tasse.
E se non hai capienza irpef potevi cederlo...
Ma c'era un'altra straordinaria possibilità offerta da questa legge: la possibilità di scegliere di cedere, di vendere questo bonus ottenendo immediatamente una cifra, seppur minore.
Perchè ce ne occupiamo?
Facciamo bagni, cucine e superfici. E il superbonus?
Bagni, cucine e superfici sono la nostra specializzazione. Molti ci conoscono perchè abbiamo eseguito, negli anni, migliaia di pavimenti in piastrelle a Verona e a Vicenza oltre a progettare e realizzare bagni.
Nei decenni abbiamo, però, costruito una rete di collaborazione con artigiani e operatori del settore edile, cosa che ci ha permesso di collaborare alla realizzazione di ristrutturazioni anche complesse dove fossero richiesti anche: cappotto esterno, cartongesso e controsoffitti, colori, decorazioni e finiture o impianti elettrici ed idraulici. Insomma è vero che ci siamo specializzati nei pavimenti e che progettiamo e realizziamo l'arredamento di tutta la casa (guardatevi le nostre bellissime cucine su misura) ma siamo stati indirettamente coinvolti anche in ristrutturazioni dove il superbonus è stato il fattore scatenante.
Vorrei avere maggiori informazioni per diversi lavori in un abitazione singola a Verona grazie