Classificazione degli adesivi per edilizia
Uno o due componenti
In edilizia è prassi distinguere i collanti innanzitutto a seconda che siano ad 1 o a 2 componenti.
Gli adesivi ad un componente contengono tutti gli elementi necessari per un incollaggio nella confezione per cui possono essere usati direttamente, senza nessun ulteriore trattamento, aggiunta o la miscelazione di altri componenti, fatta eccezione, in taluni casi per l'acqua.
L’applicazione di adesivi a 2 componenti, invece, si effettua miscelando due elementi separati. Il primo è denominato indurente (o attivatore o induritore) il secondo è la resina. I due componenti devono essere miscelati rispettando scrupolosamente le proporzioni indicate.
Tipi di adesivi
Per le differenti applicazioni esistono differenti tipi di adesivi. Le principali famiglie di adesivi sono: gli epossidici, i poliuretani ed i metacrilati.
Epossidici
Gli adesivi epossidici sono costituiti da una resina ed un indurente, e il processo di indurimento è di solito una reazione esotermica (cioè una reazione che genera calore). Esistono collanti epossidici con differenti tempi di indurimento, in base al tipo di utilizzo. L’indurimento avviene a temperatura ambiente, ma è accelerata in caso di temperature elevate: più alta è la temperatura e più corto sarà il tempo di indurimento. Gli adesivi epossidici possono incollare metallo, ceramica, vetro, pietre, legno, compositi in fibra, materiali sintetici duri.
Una volta induriti hanno una eccellente resistenza alle sostanze chimiche ed all’invecchiamento, sono flessibili ed hanno una capacità di far aderire materiali molto differenti tra di loro.
Metacrilati
Anche i metacrilati sono adesivi a due componenti che offrono in tempi molto brevi una polimerizzazione con alta tenuta, dove il metacrilato è causa dell’alta durezza, il caucciù vulcanizzato conferisce elasticità e l’acido garantisce una adesione ad un livello molto elevato. I vantaggi dei metacrilati sono la capacità di incollare metalli, materiali sintetici, compositi, ceramica e legno. La facile lavorazione a temperatura ambiente, il veloce indurimento e la buona resistenza alle sostanze chimiche.
Poliuretani
Anche i poliuretani sono adesivi a due componenti: il Polyl (un collante) ed un isocianato (che agisce come indurente). Utilizzati per gli incollaggi di grandi superfici rimangono flessibili ed elastici. Non sono paragonabili agli epossidici per quanto riguarda la tenuta, ma sono molto elastici nella connessione. I vantaggi dei poliuretani sono: alta elasticità e flessibilità, media resistenza alle temperature, capacità di aderire su molte superfici.
Cianoacrilati
Sono collanti ad un componente che asciuga in secondi grazie all’umidità dell’aria. Adesivo a reazione, il che significa che la sostanza ha una reazione a contatto con la superficie da incollare e l’indurimento avviene chimicamente. Con l’utilizzo di cianoacrilati su superfici leggermente alcaline o ad elettricità negativa, si ha una veloce polimerizzazione (= reticolazione) del prodotto fluido. Superfici acide o elettricamente positive, nonché superfici asciutte, possono rallentare il processo di indurimento o addirittura impedirlo del tutto.
Gli adesivi per le piastrelle
In estrema sintesi quelli appena visti sono le tipologie di adesivo che possono essere utilizzate in edilizia. Per quanto concerne lo specifico campo delle piastrelle in ceramica, come vedremo, ci sono dei prodotti verticali, specializzati in singoli interventi e specifiche situazioni. L'importante è conoscere:
- La destinazione del pavimento, l'ambito di utilizzo
- Il tipo di piastrella che si deve incollare
Per questo motivo dobbiamo accennare alle differenti tipologie di piastrelle che oggi troviamo sul mercato.