Lo stucco viene sempre scelto dopo, ma la sua importanza non è certamente secondaria rispetto al pavimento o al mosaico per il quale abbiamo speso tanto tempo alla ricerca di quello giusto per noi. Uno stucco non vale l'altro!
A cosa serve lo stucco?
In questo articolo ti parlerò delle fughe tra le piastrelle e dello stucco, che serve per chiuderle, per sigillarle.
Capiremo a che cosa serve, quali sono le sue funzioni, quante tipologie di stucco sono disponibili, in quanti colori e quali utilizzare per i differenti pavimenti. Il tutto aiutandoci con alcune foto di realizzazioni.
Puoi anche fissare direttamente un appuntamento con noi per avere un preventivo per le piastrelle e la relativa posa (e stuccatura) cliccando qui di seguito:
Lo stucco per le fughe delle piastrelle
Lo stucco per piastrelle è necessario per una serie di motivi strettamente tecnici, ma possiamo, oggi, migliorare anche la sua valenza estetica grazie ai nuovi stucchi per fughe proposte dalle aziende produttrici. I colori vengono proposti in linea con le tendenze cromatiche delle ceramiche ed anche la consistenza degli stucchi è migliorata con nuovi prodotti a bassa granulometria ed aspetto compatto.
Ma torniamo all'esame delle caratteristiche funzionali degli stucchi che sono:
- resistenza agli sbalzi termici: lo stucco è elastico, a differenza della piastrella che è rigida, per cui è in grado di garantire e sopportare le piccole dilatazioni dovute agli sbalzi termici
- fungere da giunto per frazionare il pavimento: in caso di movimenti del pavimento lo stucco ha un ruolo di sacrificio. Sarà lui a rompersi evitando la rottura delle piastrelle. Per cui non può "vetrificare", deve rimanere poroso.
- la resistenza ai prodotti chimici e ai detergenti: lo stucco deve essere in grado di soddisfare i primi due requisiti ma, nel contempo, deve avere una formulazione tale da non deteriorarsi con la normale pulizia
- la resistenza allo sporco e alle macchie: questo dipende molto dalla tipologia di stucco e dal colore scelto. Ma, certamente, si dovrà privilegiare uno stucco che assorba poco rispetto ad uno che con il tempo si riempia di macchie o sbiadisca (uno stucco bianco è certamente più delicato in tal senso)
- la resistenza all'acqua. Attenzione! Lo stucco non ha la funzione di impermeabilizzante! Per riuscire a svolgere le altre funzioni non lo può essere, ma non deve nemmeno assorbire troppo i liquidi. Se acquisti uno stucco di buona qualità, anche se a base cementizia, avrà una componente siliconica che li protegge in questo senso
- la funzione riempitiva: lo stucco creerà una superficie compatta, aderente al sottosuolo contribuendo a nascondere le eventuali irregolarità del massetto sottostante. Attenzione, però: non aspettarti che il livello dello stucco sia esattamente alla stessa altezza della piastrella. Questo è fisicamente impossibile, come vedremo in seguito.
- nascondere imperfezioni dimensionali delle piastrelle: le piastrelle possono avere leggere imperfezioni nell'ambito delle tolleranze previste dalle norme. La fuga ha anche la funzione di compensare e nascondere queste irregolarità.
Le fughe tra le piastrelle del tuo pavimento saranno accentuate o camuffate proprio dallo stucco, a seconda della colorazione che andremo a scegliere.
Due tipologie di stucco
Hai scelto un pavimento in piastrelle oppure ti sei innamorato di un mosaico e ne hai rivestito le pareti del bagno? In entrambi i casi, per completare il lavoro e per farlo diventare un... capolavoro ora devi scegliere lo stucco per riempire le fughe.
Ci sono molte tipologie di stucchi per piastrelle, che possiamo dividere in due principali famiglie.
Ci sono due tipologie di stucchi: quello tradizionale, cosiddetto "cementizio", e quello "epossidico".
1° - stucco cementizio
Quello cementizio è lo stucco principale, usato da sempre per fugare le piastrelle.
Sono tantissime le aziende che lo producono, noi alla Fratelli Pellizzari preferiamo usare il Fugabella della Kerakoll, proposto in tre linee: Classic, Design e Colors.
Lo stucco cementizio è composto in quantità variabile, tra il 25-50%, da cemento Portland, altrettanto di carbonato di calcio e in piccola quantità (1-2,99%) da calce idraulica naturale NHL, utilizzata come stabilizzante. Oltre a questi ingredienti, ce ne sono altri utilizzati anche come pigmenti per colorare lo stucco.
Lo stucco cementizio deve garantire la maggior resistenza all'assorbimento, deve avere un elevata resistenza superficiale e alla compressione, il colore deve resistere nel tempo ed essere il più uniforme possibile inoltre oggi ha anche un ottima resistenza fungina ed è anche antibatterico caratteristiche che erano, fino a qualche tempo, a solo appannaggio dello stucco epossidico.
2° - stucco epossidico
Lo stucco epossidico, che si può trovare a base acqua o a base solvente, è caratterizzato da una maggiore elasticità che ne migliora le prestazioni in caso di movimenti strutturali e resiste molto di più del cementizio all'abrasione. Ha una idrorepellenza elevatissima e resiste altrettanto bene agli acidi che si utilizzano in casa.
Lo stucco epossidico offre innumerevoli vantaggi:
- una maggiore lavorabilità, anche in ambienti umidi, grazie alla sua resistenza all'acqua
- si asciuga in tempi molto brevi,
- è molto versatile,
- lo si può stendere a ampie spatolate in caso di superfici estese ma
- è utilizzabile anche per piccoli interventi su spessori minimi
- sopporta le alte temperature senza subire alterazioni, fino a 120/150 gradi, quindi è adatto anche al contatto con fonti di calore.
Come tutte le resine epossidiche però anche gli stucchi presentano degli svantaggi: innanzitutto il costo che è di gran lunga superiore al costo di una stuccatura cementizia. Un altro problema è, nel caso di tinte chiare, che l'esposizione ai raggi solari fa ingiallire le fughe.
Per quanto riguarda le colorazioni disponibili: la gamma è davvero ampia e soddisfa (quasi) tutte le esigenze, specie nel range del beige/tortora/marrone. Qui troviamo un'ampia disponibilità di tinte abbinabili alle piastrelle con effetto legno, molto in voga oggi, che necessitano di uno stucco estremamente simile all'impasto della piastrella, perchè l'effetto finale sia ancor più realistico.
Per finire, ti raccomando di porre particolare attenzione alla fase di lavaggio del pavimento dopo la posa, se non eseguito correttamente e con prodotti specifici noteremo la presenza di zone del pavimento con maggiore opacità o maggiore lucentezza a seconda se sono state posate piastrelle lucide o opache a causa dei residui di resina rimasti sulla piastrella.
Iniziamo da questa seconda catetoria, dallo stucco epossidico...
Buonasera, seguo i vostri consigli e mi interessa il vostro parere professionale a proposito di fughe Keracol. Il numero 25 è risultato più chiaro di parecchi toni rispetto alla matita campione. Vorremmo scurirlo con intensità che raggiunge quando è fresco. Praticamente il colore era perfetto prima di asciugarsi....cosa usereste?