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Marmo: un pavimento sempre moderno

Un pavimento realizzato in marmo è un pavimento naturale, elegante, classico e raffinato.
Storicamente il marmo è uno dei prodotti più utilizzati per i pavimenti negli immobili di maggior prestigio.
Inoltre il marmo è sempre attuale, si è saputo adattare anche al minimalismo ed agli stili moderni. 

Ma che cos'è il marmo ? Come si forma ?

Formazione del marmo

Il marmo è prodotto dalla sedimentazione di vari materiali e dalla cristallizzazione del carbonato di calcio. La combinazione tra temperatura e la pressione della montagna porta alla distruzione delle strutture, delle tessiture, dei fossili originariamente presenti che si ricombinano a formare i vari tipi di marmo.

Pavimenti in marmo a Vicenza

Il colore del marmo dipende dalla presenza di impurità minerali (argilla, limo, sabbia, ossidi di ferro, noduli di selce), esistenti in strati all'interno della roccia sedimentaria originaria. Nel corso del processo metamorfico tali impurità vengono spostate e ricristallizzate a causa della pressione e del calore.

I marmi bianchi, invece,  sono esito della metamorfizzazione di rocce calcaree pure, prive di impurità minerali.

 

La Formazione del Marmo: Un Processo Geologico Millenario
 
Il marmo è una roccia metamorfica derivante principalmente dalla trasformazione del calcare o della dolomia sotto l’azione di alte temperature e pressioni, in un processo noto come metamorfismo. Questo fenomeno avviene in profondità nella crosta terrestre, dove le rocce sedimentarie, composte principalmente da carbonato di calcio (CaCO₃), vengono sottoposte a condizioni estreme, spesso in regioni geologicamente attive come zone di subduzione o di collisione tettonica.
La varietà di marmi che ammiriamo oggi – dai bianchi puri di Carrara ai verdi intensi di Verde Alpi, fino ai marmi venati come il Calacatta – è il risultato di diversi fattori geologici:
  • Composizione chimica iniziale: Il calcare di partenza può contenere impurità come minerali argillosi, ossidi di ferro o materia organica, che durante il metamorfismo conferiscono al marmo colori e venature uniche. Ad esempio, il marmo bianco di Carrara è particolarmente puro, con pochissime impurità, mentre il marmo rosso di Verona deve il suo colore agli ossidi di ferro.
  • Condizioni di pressione e temperatura: Maggiore è l’intensità del metamorfismo, più la struttura cristallina del marmo diventa compatta e uniforme, influenzando la sua durezza e texture.
  • Presenza di minerali accessori: Minerali come quarzo, mica o grafite possono creare effetti visivi particolari, come le striature dorate del Calacatta Oro o le sfumature grigie del Bardiglio.

Questo processo, che richiede milioni di anni, dona al marmo la sua unicità: ogni blocco è diverso, con caratteristiche estetiche e tecniche che dipendono dalla sua origine geologica.

 
L’Estrazione del Marmo: Dalla Cava al Blocco

L’estrazione del marmo avviene in cave, che possono essere a cielo aperto o sotterranee, a seconda della morfologia del giacimento. In Italia, le cave di Carrara sono tra le più celebri, ma marmi di alta qualità si trovano anche in India, Brasile, Spagna e altri Paesi. Il processo di estrazione è complesso e richiede tecnologie avanzate, competenze specialistiche e un’attenzione particolare alla sicurezza.

 
Fasi dell’Estrazione
  1. Individuazione del giacimento: I geologi identificano i siti di estrazione analizzando affioramenti rocciosi per determinare la qualità, il colore e le caratteristiche del marmo. Vengono prelevati campioni per confermare la composizione e la purezza del materiale.

     

  2. Preparazione della cava: Prima di iniziare l’estrazione, si predispongono misure di sicurezza, come la stabilizzazione delle pareti rocciose, e si pianifica il trasporto dei blocchi. Le cave moderne utilizzano macchinari avanzati e, in alcuni casi, esplosivi controllati per separare i blocchi dalla roccia madre.

     

  3. Taglio primario: Una volta identificato il blocco da estrarre, si procede con il taglio. Oggi il metodo più comune è l’uso di fili diamantati, cavi d’acciaio rivestiti di segmenti diamantati che scorrono attraverso fori praticati nella roccia con trapani pneumatici o perforatrici a percussione. Questo permette di separare blocchi di grandi dimensioni (generalmente 2,2-3 m di lunghezza, 1,2-1,5 m di larghezza e 0,9-1,2 m di altezza, con un peso tra 6 e 15 tonnellate) in modo preciso, riducendo gli sprechi. In alternativa, per marmi più duri, si possono usare seghe a catena o seghe a spada. In passato, si utilizzavano cunei e martelli per spaccare la roccia, un metodo ancora usato in alcune cave tradizionali per blocchi più piccoli.

     

La geografia del marmo: i 10 marmi più famosi

Il marmo è una delle pietre naturali più apprezzate per la sua bellezza, versatilità e unicità, utilizzato in architettura, design e scultura in ogni angolo del pianeta. Abbiamo visto come ogni tipologia di marmo racconti una propria storia. Ma il marmo ha anche una propria geografia, legata alla regione da cui viene estratto. In questo paragrafo, esploreremo la "geografia" del marmo, indicando l'origine di dieci tra i principali marmi utilizzati nel mondo, tra cui il Carrara, il Verde Alpi, l'onice e il travertino, scoprendo da dove provengono queste meraviglie della natura!

 
Marmo di Carrara (Bianco Carrara)

Il marmo di Carrara, conosciuto anche come Bianco Carrara, è uno dei marmi più celebri al mondo, estratto dalle Alpi Apuane nella regione di Carrara, Toscana, Italia. Questa zona, attiva fin dall’epoca romana, produce un marmo bianco puro con sfumature grigie e venature delicate, apprezzato per la sua luminosità e uniformità. Le cave di Carrara, come quelle di Colonnata e Fantiscritti, sono un simbolo dell’eccellenza italiana nel settore lapideo, fornendo materiale per capolavori come il David di Michelangelo. La sua purezza e versatilità lo rendono ideale per sculture, pavimenti e rivestimenti di lusso.

 
Verde Alpi

Il Verde Alpi è un marmo serpentinitico di colore verde scuro, spesso con venature più chiare, estratto principalmente nella Valle d’Aosta, Italia, in particolare nella zona di Châtillon e Verrayes. Conosciuto anche come Verde Aosta, questo marmo si forma in rocce metamorfiche ricche di minerali come la serpentinite, che gli conferiscono il caratteristico colore intenso. La varietà Rameggiato presenta venature più marcate, ideali per contrasti decorativi. Utilizzato per pavimenti, rivestimenti e dettagli di arredo, il Verde Alpi è un’icona del design italiano. 

 

Onice (Onyx)

L’onice, una varietà traslucida di marmo con colori che spaziano dal bianco al verde, giallo, rosso e marrone, proviene da diverse regioni del mondo, ma le cave più rinomate si trovano in Iran, Pakistan e Turchia. In Iran, le cave della provincia di Isfahan producono onice di alta qualità, come l’onice verde e bianco, mentre in Pakistan l’onice di Balochistan è celebre per le sue tonalità calde. Questo materiale, grazie alla sua trasparenza e alle venature spettacolari, è spesso usato per pareti retroilluminate, tavoli e oggetti decorativi. La sua estrazione richiede grande precisione per preservarne l’integrità.

 
Travertino

Il travertino, una roccia sedimentaria calcarea caratterizzata da una texture porosa e colori che variano dal beige al marrone, è estratto in diverse località, ma la più famosa è Tivoli, Lazio, Italia, vicino a Roma. Le cave di Guidonia Montecelio producono il Travertino Romano, utilizzato in monumenti come il Colosseo e la Basilica di San Pietro. Altre fonti importanti includono Turchia (Pamukkale) e Iran. La sua formazione avviene in ambienti di sorgenti termali, dove il carbonato di calcio si deposita rapidamente, creando la caratteristica struttura a strati. Ideale per facciate e pavimenti, il travertino è un classico senza tempo.

 

Calacatta

Il marmo Calacatta, noto per il suo fondo bianco latte con venature dorate o grigie, è estratto esclusivamente nelle Alpi Apuane, Carrara, Italia, nelle stesse cave che producono il Bianco Carrara. Rispetto al Carrara, il Calacatta è più raro e pregiato, con venature più marcate e drammatiche, che lo rendono una scelta di lusso per interni di alta gamma, come bagni e cucine. Le cave di Calacatta, come quelle di Pescina-Boccanaglia, sono limitate, il che ne aumenta il valore. 

 

Nero Marquina

Il Nero Marquina è un marmo nero intenso con venature bianche distintive, estratto principalmente nella regione di Markina, Paesi Baschi, Spagna. Questo marmo, formatosi in depositi marini ricchi di materia organica, deve il suo colore scuro alla presenza di bitume e carbonio. Le cave spagnole di Marquina sono tra le poche al mondo a produrre un nero così uniforme e profondo, rendendo questo marmo una scelta popolare per pavimenti, rivestimenti e contrasti decorativi in ambienti moderni. La sua eleganza senza tempo lo rende un favorito nel design internazionale.

 

Emperador

Il marmo Emperador, caratterizzato da tonalità marrone scuro con venature più chiare, è estratto principalmente nella regione di Murcia, Spagna, con cave significative anche in Turchia e Cina. La varietà più nota, l’Emperador Dark, presenta un colore cioccolato intenso, mentre l’Emperador Light tende a tonalità più calde e beige. Questo marmo, formatosi in ambienti sedimentari, è ampiamente usato per pavimenti, scale e bagni, grazie alla sua resistenza e al suo aspetto caldo e accogliente. La Spagna rimane il principale fornitore di questo materiale versatile.

 

Rosa Portogallo

Il Rosa Portogallo è un marmo dal colore rosa tenue con sfumature crema e venature sottili, estratto nella regione dell’Estremoz, Alentejo, Portogallo. Le cave di questa zona, attive da secoli, producono un marmo compatto e uniforme, ideale per applicazioni decorative come rivestimenti, pavimenti e dettagli di arredo. La tonalità delicata del Rosa Portogallo lo rende perfetto per ambienti classici e romantici. La sua estrazione avviene con tecniche moderne per preservare la qualità del materiale, rendendolo una scelta apprezzata a livello globale.

 

Statuario

Lo Statuario è un marmo bianco con venature grigie audaci e drammatiche, estratto nelle Alpi Apuane, Carrara, Italia, in quantità limitate rispetto al Bianco Carrara. Le cave di Polvaccio e Canalgrande sono tra le più prestigiose per questo marmo, considerato una delle varietà più lussuose per la sua purezza e il suo aspetto scultoreo. Utilizzato da artisti come Bernini e Canova, lo Statuario è perfetto per sculture, piani di lavoro e interni di pregio.

 

Volakas

Il marmo Volakas, un marmo bianco con venature grigie e marroni, proviene dalla regione di Drama, Grecia settentrionale. Estratto nelle cave delle montagne di Falakro, questo marmo è noto per il suo aspetto elegante e versatile, che ricorda il Calacatta italiano ma a un costo più accessibile. La Grecia, terzo esportatore mondiale di marmo, produce Volakas in grandi quantità, rendendolo popolare per pavimenti, rivestimenti e progetti architettonici. La sua estrazione avviene con tecnologie avanzate per soddisfare la domanda globale.

 

 

 

La lavorazione superficiale

Una delle distinzioni che possiamo fare per classificare i vari tipi di pavimenti in marmo riguarda la tipologia di lavorazioni superficiali che hanno subito. In base a questa lavorazione identifichiamo dunque i marmi levigati e quelli anticati.

 

 


► Il marmo levigato

Per chi vuole un pavimento perfettamente lucido a specchio, e senza fughe l'ideale è il marmo levigato in opera. Le lastre vengono posate in opera semilevigate, vengono stuccate e levigate con una macchina levigatrice che richiede un costante afflusso di acqua. Il risultato è un pavimento perfettamente lucido e senza fughe.

>>>Il marmo lucido>>> [in preparazione]

Levigatura del marmo in opera


► Il marmo anticato

Il marmo anticato riproduce, invece, il processo di abrasione da calpestio e da agenti atmosferici e consente l’ottenimento di una superficie particolarmente liscia. In alcuni casi l'anticatura viene prodotta con anche un effetto di ondulazione della superficie, frutto della maggiore abrasione dove il materiale è più tenero, a perfetta imitazione di ciò che avviene in natura.
In altri casi si è ricercata l'imitazione degli antichi pavimenti dei palazzi e delle chiese veneziane dove all'abrasione si è sommato l'effetto dell'acqua, con il risultato di un pavimento consunto ma semilucido.

>>>Il marmo anticato>>> [in preparazione]


Il trattamento di protezione del marmo

Il marmo deve essere trattati per proteggerlo da agenti macchianti. 
Nel caso del marmo anticato questo in genere viene già pre-trattato in modo da favorire la posa, che va eseguita preferibilmente su massetto utilizzando i collanti appropriati.
Alcuni marmi richiedono collanti dedicati: è, ad esempio, il caso del verde alpi che  va posato con colla epossidica non a base acqua. 

>>>Quali trattamenti per il marmo?>>> [in preparazione]


Il taglio del marmo

Per riuscire a tagliare le piastrelle o le lastre di marmo va utilizzato un Clipper a disco diamantato e con raffredamento ad acqua. Non è possibile utilizzare un comune taglia-piastrelle.

>>>Attrezzature per posare il marmo>>> [in preparazione]


I marmi di Vicenza e Verona

I marmi delle nostre zone (Vicenza e Verona) sono il Bianco Perlino o Biancone, il Rosa Perlino ed il Rosso Asiago caratterizzati tutti e tre da venature friabili, da presenza di fossili e materiale organico all’interno, marmi originari dell'altipiano.

Altrettanto  conosciuti e diffusi sono il Rosso Verona ed il Giallo Reale, che vengono cavati nel Veronese.
Estremamente diffuso è il Botticino di Brescia, un altro marmo che ha rivestito pavimenti e scale di molte nostre case.

>>>Il marmo biancone>> [in preparazione]

>>>Il rosa perlino>>>[in preparazione]

I marmi: Rosso Verona

Il Rosso di Verona è una roccia sedimentaria carbonatica, organogena, derivata sia da materiale più o meno grossolano, sia da resti fossili di varie forme e dimensioni di animali marini, soprattutto molluschi; diffuse le sezioni di Ammoniti così caratteristiche specialmente nel materiale levigato. Il legante è calcareo-argilloso, ricco di idrossidi di ferro che danno il tipico colore rosso; la tessitura è nettamente nodulare.

Il suo bel colore rosso luminoso è stato apprezzato fin dall’antichità e ricordiamo, tra i monumenti più noti, il Battistero di Parma, le colonnine del chiostro della Basilica di San Zeno a Verona, i leoni stilofori della Porta dei leoni rossi della Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo.
E’ ampiamente impiegato tutt’ora in edilizia in tutte le sue lavorazioni.

Le cave danno blocchi come i marmi e si lavorano allo stesso modo ottenendo lastrame di vari spessori, con i noti piani di disco, bocciardati di vari aspetti, sabbiati, graffiati, rigati, levigati, lucidati, spazzolati per pavimenti e rivestimenti esterni ed interni.

Oltre alle lastre squadrate di varie dimensioni e spessori per pavimenti e rivestimenti di interni ed esterni si producono anche lavorati di tutte le dimensioni, fino ai lavandini in massello, ai Top, dalle scale ai contorni di porte e finestre, ai piani di camini e cucine.

Il materiale permette anche di essere “spaccato” per ottenere appunto superfici a spacco naturale, che aggiungono così il colore Rosso alla gamma del Bianco e del Rosa..

Le superfici a spacco naturale hanno un colore rosso più intenso e sono gibbose perché emergono i fossili di maggiori dimensioni con un ottimo effetto rustico e piani che permettono anche di camminarci agevolmente; possono essere spianate con una rigatura superficiale che crea così una lavorazione tipica di questo materiale, utile per pavimenti esterni.

Tenuto conto della sua natura carbonatica, occorre fare le solite considerazioni circa la perdita di intensità di colore nel tempo, specie all’esterno.
La posa può esser fatta sia a malta che a colla.
Permette tutti i trattamenti idro-olio repellenti per esterni ed interni.


>>>Il botticino>>>[in preparazione]


Altri marmi

Molti altri marmi, di provenienza lontana e talvolta anche esotica, vengono utilizzati per i loro colori particolari,  più vivi, quali il già nominato Verde alpi, il Travertino rosso persiano (Iran), il famosissimo Bianco di Carrara oppure  il Nero marquinia e molti altri.


I marmi di tendenza in questo momento

Ultimamente ci vengono molto richiesti dei marmi privi di venature, quali le arenarie, di colorazione chiara e neutra.
Anche i marmi di colore grigio in questo momento sono in tendenza perché in linea con gli stili moderni e metropolitani di arredare casa. 

Un pavimento in marmo a cassettone in un ristorante

Rivestimenti in marmo nei bagni

Il marmo è un protagonista elegante anche del bagno.
Si possono realizzare delle eleganti boiserie posando delle lastre rettangolari poste in verticale e coordinate e decorate con listelli, torelli, sigari e zoccolature.

Bagno in marmo a Vicenza
Un bagno particolare realizzato a Lonigo (Vicenza) con le lastre superiori sagomate ad onda

Oppure in chiave più moderna, utilizzando delle grandi lastre rettangolari sovrapposte orizzontalmente, senza decorazioni. 

Sia nel caso di eleganti boiserie che nei più moderni accostamenti, l'esperienza dei nostri arredatori è in grado di progettare abbinamenti di colori e formati accattivanti per soluzioni senza tempo.

Scale in marmo

Se come pavimentazione l'uso del marmo si è ridotto, la sua applicazione come materiale per il rivestimento di scale in muratura è ancora predominante. Il marmo anticato, in questo caso, ha il vantaggio della minore scivolosità, della maggiore eleganza e calore, della minore visione dello sporco.

Il marmo si distingue dal grès per la possibilità di essere lavorato, ad esempio per la possibilità di essere posato con la parte anteriore della pedata lavorata a toro che sporge rispetto all'alzata.


>>>Scala in marmo moderna realizzata in una palazzina uffici a Vicenza >>>

>>>Scala in marmo realizzata in una abitazione a Montecchio Maggiore>>>

Le lavorazioni del marmo nei gradini

Oltre alla lavorazione "a toro" esistono altre tipologie di lavorazioni:

► a becco civetta,  o "mezzo toro". La pedata della scala invece che essere completamente arrotondata viene arrotondata per metà, questo mezzo toro viene sovrapposto facendolo coincidere perfettamente con l'alzata, o come si dice viene posato "a filo", non lo si fa sporgere quindi.

► alzata e pedata a costa retta. E' la classica alzata da 2 cm. sormontata da una pedata da 3 cm. sporgente, entrambe squadrate o, come si dice, lavorate a costa retta. Questa è la lavorazione meno costosa e più utilizzata per realizzare una scala.

► infine la lavorazione “simple” che prevede il taglio a 45 gradi sia dell’alzata che della pedata che vengono poi congiunte e stuccate in modo da sembrare un manufatto monolitico. Quest’ultima è la lavorazione più costosa.

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