La presenza di macchie sulle piastrelle al termine della posa è una delle cause più frequenti di insoddisfazione dei clienti. Le cause possono essere diverse:
1. difetti e macchie che si creano sulla piastrella in fase di produzione
2. residui di stuccatura cementizia che possono essere sia consistenti che appena visibili
3. residui di stuccatura epossidica
4. piastrelle con microporosità sulla superficie all'interno della quale si depositano puntinature ed aloni
Vediamoli singolarmente
1 Macchie e difetti originatisi in produzione
Le piastrelle possono avere dei difetti che non sono stati evidenziati al termine del ciclo produttivo. Le aziende di piastrelle migliori (negli anni noi abbiamo selezionato queste), fanno un controllo su ogni singolo pezzo, non a campione.
Inoltre alcune aziende hanno un doppio controllo: il primo viene fatto da un dispositivo elettronico dotato di telecamera e riconoscimento automatico di eventuali irregolarità grafiche, il secondo da una persona che esamina visivamente ogni singola piastrella.
Attenzione: non è sufficiente acquistare piastrelle di prima scelta. La norma consente ai produttori la presenza - anche in caso di prima scelta - di un 5% di difetti.
1.1 I controlli sulle piastrelle prodotte
Chiaro: questo non vale per tutte le piastrelle prodotte. Fare un controllo a campione costa molto meno per cui più il prezzo della piastrella è elevato, più la piastrella è di qualità e maggiori sono questi controlli. In casi di piastrelle economiche, "da brico", il costo del controllo di ogni singolo pezzo sarebbe insostenibile.
La presenza questi difetti di produzione si caratterizza per una certa "regolarità" della macchia che si ripete con dimensioni simili e sempre negli stessi punti: l'anomalia produttiva generalmente si ripete fino a che ce ne si accorge e la si elimina.
1.2 Macchie sulle piastrelle: a cosa sono dovute?
Le cause principali di questi difetti in produzione sono:
► una anomalia nella fase di smaltatura, sia che avvenga con le tradizionali macchine serigrafie, sia in caso di decorazione digitale. Un difetto nell'applicazione dello smalto può dar luogo a chiazze o macchie di "inchiostro".
► una perdita di un impianto che deposita una goccia di liquido o di olio in un certo punto della piastrella. Una volta che la piastrella entra in forno questa goccia si trasforma in una macchia e viene incorporata definitivamente nella piastrella.
1.3 Controlli prima della posa
È bene che le piastrelle vengano sottoposte ad un ulteriore controllo in fase di posa in opera. Specie nel caso di piastrelle molto economiche il posatore dovrà fare molta attenzione prima di posarle.
Il consiglio è quello di munirsi di un faro da cantiere potente, in grado di illuminare bene la zona in cui sta posando e che gli consenta di esaminare una ad una le piastrelle e scartare quelle che presentano macchie.
Chiaramente non è una operazione semplice: le condizioni di cantiere non sempre agevolano questo controllo, la presenza di polvere, le mani sporche di colla, le altre cose a cui il posatore deve badare... insomma è comprensibile che al posatore possano sfuggire difetti che risultano, invece, ben visibili a pavimento ultimato.
Il consiglio è quello di affidarsi a fornitori affidabili, a prodotti magari più costosi ma più controllati.
2 Residui di stuccatura cementizia
La fase di stuccatura avviene cospargendo l'intero pavimento di stucco, che poi viene "pressato" all'interno della fuga. Il pavimento rimane sporco di stucco e di residui di collanti che il posatore non può eliminare completamente.
2.1 Perché il posatore lascia il pavimento sporco?
Questo perché lo stucco è ancora "fresco" e l'utilizzo di detergenti acidi troppo aggressivi potrebbe danneggiare, "scavare" la fuga abbassandola rispetto al piano di posa.
Il posatore, quindi, esegue una pulizia grossolana ed alcuni residui, alcune tracce di collanti e stucchi, rimangono quasi sempre e vanno puliti dopo qualche giorno dalla posa.
Solitamente questo compito - salvo diversi accordi - rimane in capo al committente che eseguirà una "pulizia di fino" utilizzando gli appositi detergenti per rimuovere i residui cementizi.
2.2 Come si tolgono i residui cementizi
I produttori di collanti e di stucchi (Mapei e Kerakoll in primis), ma anche aziende specializzate nella produzione di detergenti per pavimenti, mettono a disposizione dei prodotti specifici.
Il loro utilizzo è semplice e non comporta rischi per la piastrella. Si tratta di attenersi alle indicazioni riportate nelle etichette o nelle istruzioni. In ogni caso anche un utilizzo erroneo non danneggia le piastrelle. Un eccessivo tempo di azione può, invece, ammorbidire e "scavare" le fughe.
Errori e residui nella stuccatura delle piastrelle
3. Residui di stuccatura epossidica
La stuccatura epossidica delle piastrelle consente alcuni vantaggi importanti rispetto alla stuccatura cementizia, a fronte di un maggior costo.
In particolare le fughe diventano del tutto inassorbenti, il loro colore rimarrà inalterato nel tempo, saranno più semplici da pulire ed hanno delle caratteristiche di elasticità incomparabili rispetto alla stuccatura cementizia.
Ma è necessario che il posatore ponga estrema attenzione alla fase di stuccatura perché i residui da stuccatura epossidica sono estremamente difficili da togliere.
3.1 Come togliere i residui da stuccatura epossidica
Molto dipende dal tipo di resina epossidica utilizzata per stuccare. Bisogna, quindi, conoscere il prodotto utilizzato. Quasi tutti i produttori mettono a disposizione uno specifico remover per stucco epossidico. Per esempio Kerakoll propone, per il suo stucco epossidico Fugalite, un pulitore denominato Kerakoll Fuga shock.
Ma nel caso tu non sappia quale sia il prodotto utilizzato per le fughe puoi anche utilizzare un prodotto universale come quello proposto da Fila Chemicals: il Fila CR10.
Solitamente, in questo caso, devi concordare già in fase di acquisto del pavimento di far eseguire sia la stuccatura sia la pulizia ai posatori. A differenza dei residui di stucco cementizio, dove la pulizia è semplice, quelli di stucco epossidico sono difficili da togliere e richiedono una preparazione e dei prodotti professionali, per cui affidati a dei professionisti.
Tieni anche presente che la rimozione dei residui deve avvenire quanto prima: più tempo passa e più diventa difficile togliere le macchie di stucco epossidico.
Nel caso di stuccatura epossidica il direttore lavori deve controllare minuziosamente il pavimento appena posato e far intervenire immediatamente la squadra di posa nel caso di chiazze di stucco.
Residuo di stucco epossidico non correttamente rimosso
La stuccatura epossidica richiede una accuratissima pulizia al termine dei lavori. In questo caso il rivestimento presenta dei residui di stucco epossidico, degli aloni, che andranno rimossi con appositi detergenti.
4. Microporosità del grès e macchie
Se le piastrelle scelte per il pavimento sono un grès porcellanato lappato o levigato, si possono verificare delle macchie da deposito di particelle nelle microporosità.
4.1 Macchie nel grès levigato o lappato: le cause
Questa tipologia di macchie si distingue dalle altre perché la chiazza si presenta composta da migliaia di piccoli puntini. Ogni puntino è un microporo su cui si sono depositate particelle di agenti macchianti.
Vediamo di capire le cause di queste macchie.
Il problema sorge perché queste tipologie di grès (levigato o lappato) subiscono una lavorazione meccanica al termine della fase di cottura che consiste in un abrasione superficiale, più o meno profonda, per conferire al manufatto una superficie liscia o, addirittura, lucida.
L'abrasione, però, va a togliere un piccolo strato superficiale, una "crosta vetrificata" della piastrella, scoprendo gli strati inferiori che sono più porosi. Certamente, si tratta di pori microscopici, ma la levigatura trasforma questi pori in piccoli imbuti all'interno dei quali le particelle di sporco si depositano e diventa estremamente difficile farle uscire.
4.2 Come rimuovere le macchie dal grès levigato
Non si tratta, beninteso, del processo di assorbenza di agenti macchianti che possiamo riscontrare nel marmo, ma di microparticelle, di polveri sottili, che si depositano.
La loro rimozione richiede l'intervento di personale professionale e l'utilizzo di detergenti appositi in grado di generare una schiuma che solleva queste particelle.
Quali parete si sono possono decorare? Quale disegni si possono ricreare? Tra quali colorazione si può scegliere? Ecco alcune delle domande a cui risponderò raccontandoti un rivestimento naturale e particolare che prende il nome di Calce Cruda.
Un moderno attico, con un arredamento di design, grandi spazi. Il lusso abbinato alla funzionalità! Oggi Chiara ti porterà a fare visita a questo attico in provincia di Vicenza.
Salve, Le chiedo gentilmente una mano. Ho posato il rivestimento del mio locale e per ragioni estetiche si è deciso di posare le ceramiche (rettificate) del rivestimento, senza fughe, così da limitare al minimo lo spazio della fuga ritenuto antiestetico. A distanza di qualche giorno è comparso un alone perimetrale di colore biancastro (le ceramiche sono color caffè).
Ho provato a trattare la superficie con un detergente adotto per la pulizia dopo posa ma non ho avuto alcun risultato. Cosa mi consiglia di fare ?