La scala esterna di casa
Devi realizzare una scala all'esterno della tua casa? In questa pagina stiamo raccogliendo informazioni e consigli per te.
Troverai un piccolo percorso tecnico ma anche fotografico per aiutarti ad immaginare e progettare quella che diventerà la scala della tua abitazione.
Delle scale esterne esamineremo:
A proposito di scale esterne: realizzazione a Verona
In provincia di Verona abbiamo progettato e realizzato questa scala esterna in porfido e pietra, sagomando alzate e pedata dei gradini. Per vedere tutte le foto clicca:
Scale esterne: caratteristiche
Quali caratteristiche deve avere una scala esterna? Come per i pavimenti esterni, anche la scala deve avere alcuni requisiti di base.
I requisiti fondamentali
► resistere al gelo
► non essere scivolosa
Questi due requisiti non sono derogabili, pertanto la scala va progettata e costruita con criteri in grado di soddisfare queste due caratteristiche.
Anche i materiali che utilizzeremo per rivestire i gradino dovranno rispettare questi due fondamentali criteri.
Altre caratteristiche funzionali
Ma ci sono anche alcune richieste che solitamente riceviamo, quali:
► i gradini non si devono sporcare troppo facilmente o comunque lo sporco non si dovrebbe notare
Siamo in esterno e quindi dobbiamo fare i conti con terra, foglie, scarpe sporche... per lo stesso motivo:
► i gradini si devono poter pulire facilmente
Scala in porfido, ciottolo e pietra bianca
In questa abitazione abbiamo realizzato le pavimentazioni esterne e questa doppia scala che porta dal piano strada al piano rialzato di accesso ai due edifici. Dopo i primi tre gradini diritti i due viali si separano formando due curve che accolgono, al loro interno, una aiuola. Qui trovi tutto su questo intervento:
Bifamiliare a Verona: pavimentazione esterna
Scale esterne: tipologie
La funzione delle scale nell'esterno dell'abitazione è quella di favorire il movimento verticale delle persone attorno all'edificio, consentendo il superamento di dislivelli.
Le scale esterne possono essere di vari tipi, citiamo ad esempio:
- scalinate di ingresso
- scale secondarie
- scala esterna che porta ad un ingresso al piano superiore
L'ultima tipologia di scala è forse la meno diffusa, oggigiorno, perché la tendenza è quella di inserire all'interno le scale che portano ai piani superiori. Non era così negli anni '60 quando numerose case avevano una rampa di scale esterne realizzate in calcestruzzo oppure in metallo e su cui poi venivano appoggiati gradini in cemento o in pietra.
Le tipologie di scale che più frequentemente ci troviamo a realizzare sono le prime, quelle che vanno a compensare un lieve dislivello, nel giardino, tra il piano della zona giorno e la strada. La scalinata di ingresso influisce in modo determinante nell'abitazione e va studiata e progettata accuratamente. Solitamente si connette ad un ingresso, che può essere un portico, ed al marciapiede che contorna l'abitazione.
Generalmente in questo tipo di scala il calcolo per la determinazione di alzata e pedata prevede delle pedate più profonde e delle alzate leggermente più basse. La larghezza della scala/vialetto solitamente è di circa 100/120 centimetri ed i materiali scelti spaziano dal porfido, alla pietra di prun, al grès porcellanato.
Le scale esterne di servizio le troviamo, invece, come collegamento tra la rampa dello scivolo carraio ed il marciapiede della casa, oppure per compensare i diversi livelli del marciapiede o sul retro dell'abitazione per collegare il piano della zona giorno ad aree private di gioco o di relax. In questi casi, generalmente, non si creano dei gradini profondi, ma il rapporto tra alzata e pedata è quello classico (pedata da 30 e alzata da 18 cm.).
Scala in porfido a Vicenza
Una scala esterna deve essere sicura e visivamente d'impatto: in questo caso è stata realizzata con un materiale naturale dall'ottima resistenza allo scivolamento.
Leggi qui ulteriori dettagli su questa scala in porfido: SCALA ESTERNA A VICENZA
Quali materiali per una scala esterna?
Qui alla Pellizzari abbiamo una ricca scelta di materiali che si prestano ad essere utilizzati per costruire una scala esterna in giardino. Alcuni si prestano ad essere utilizzati anche massicci, altri sono adatti solo a rivestire una scala in calcestruzzo.
Vediamone alcuni:
► Pietra di Prun o della Lessinia
► Porfido del trentino
► Pietra di Luserna
► Pietra del Tibet o quarzite indiana
► Grès porcellanato
Negli articoli che seguono e nelle gallery troverai idee, foto e suggerimenti sul mondo delle scale per esterni.
Scale esterne uffici a Vicenza
Abbiamo realizzato queste scale esterne in porfido squadrato per degli uffici di un'azienda nel nord Vicentino. Qui trovi altre foto:
Scala esterna azienda a Vicenza
Quali materiali per la tua scala esterna?
Ogni materiale ha dei pro e dei contro.
Il porfido vanta la migliore resistenza alla scivolosità ma ti deve piacere un'estetica piuttosto rustica ed il colore scuro. Essendo un materiale vulcanico resiste senza problemi al gelo e alle intemperie ma è di difficile lavorazione proprio per la sua estrema durezza.
La pietra di prun bianca (così come il trani o la pietra di vicenza) è molto raffinata, estremamente elegante e si presta ad essere sagomata, lavorata a toro o per creare gradini tondi. Purtroppo, come quasi tutti i marmi, è assorbente e, nel tempo, il gelo, l'utilizzo di detergenti aggressivi oppure il sale sgelante possono rovinarla.
Il grès non ha una superficie ruvida ed antiscivolo come il porfido, ma è altrettanto resistente al gelo e non si macchia. Ha uno spessore ridotto (generalmente 1 cm ma adesso esistono anche grès di spessore 2 centimetri) e delle dimensioni dettate dal formato della piastrella (sebbene oggi esistano formati molto generosi grazie alla tecnica produttiva delle grandi lastre).
Illuminare le scale esterne
Abbiamo visto come le scale esterne non siano solamente un elemento funzionale della casa, ma che possono diventare una dei protagonisti dello scenario esterno, integrate con giardino, vialetto e ingresso principale. Si tratta ora di trovare la giusta illuminazione che contribuisca a valorizzarle alla sera, garantendo sicurezza per te che ci abiti e per la tua famiglia e creando emozionanti effetti scenografici.
Sicurezza prima di tutto: illuminazione funzionale
Illuminare una scala esterna non è solo questione di estetica. La sicurezza di chi le percorre, di giorno e di notte, deve essere il primo criterio:
- Distribuzione uniforme della luce: evitare zone d’ombra o eccessivamente illuminate che possono ingannare l’occhio e aumentare il rischio di inciampi.
- Intensità adeguata: luci troppo basse rendono difficile vedere i gradini, mentre luci troppo intense creano abbagliamento. Un valore consigliato è tra 100 e 200 lux sulle pedate, sufficiente per guidare i passi senza disturbare la vista.
- Color temperature neutra o calda: 2700–3000K è ideale per esterni residenziali, poiché garantisce visibilità senza alterare i colori naturali dei materiali.
Tipologie di illuminazione per scale esterne
Vediamo ora quali sono alcune delle soluzioni che puoi valutare per illuminare correttamente la tua scala.
Luci integrate nei gradini
- Strip LED nella pedata: posizionare luci lineari lungo la pedata o sotto il bordo del gradino crea un effetto di luce radente, evidenziando il contorno e migliorando la percezione dello spazio.
- Faretti a incasso nei fianchi: piccole lampade inserite nei lati della scala o nei muri laterali illuminano la pedata senza interferire con il passaggio.
Vantaggi: sicurezza ottimale, eleganza discreta, illuminazione uniforme.
Consigli pratici: scegliere materiali LED resistenti all’acqua (IP65 o superiore) e a basso consumo.
Illuminazione radente sulla superficie dei gradini
La luce radente, cioè proiettata parallelamente al piano del gradino, valorizza la texture naturale della pietra, del porfido o delle lastre in grès strutturate.
- Gradini in pietra come porfido o pietra di Prun mostrano le venature e la superficie “a spacco” in modo scenografico.
- Posizionando faretti o strip LED lungo il lato della scala, la luce crea ombre delicate che accentuano rilievi e irregolarità, donando profondità.
Vantaggi estetici: effetti tridimensionali, valorizzazione dei materiali naturali, atmosfera calda e accogliente.
Scala esterna in gres effetto pietra
Scala in gres effetto pietra piasentina in grandi lastre all'ingresso di questo esterno ben curato che richiedeva un materiale pratico ma che ben si adattasse alla vegetazione circostante.
Per vedere l'intera abitazione: Interni ed esterni, Rovigo
Luci puntuali o a colonna
In questo caso la luce non è radente ma "incidente" e quindi più che valorizzare la superficie dei materiali si creano dei coni di luce che valorizzano gli esterni di casa.
- Piccoli lampioni o paletti lungo la rampa della scala possono illuminare l’area circostante, integrando la scala con il giardino o il vialetto.
- Ideale per scale più lunghe o scenografiche, dove la luce laterale contribuisce anche all’illuminazione del contesto.
Illuminazione indiretta
- Montare LED o faretti nascosti dietro parapetti, corrimano o ai bordi della pedata per creare un’illuminazione diffusa e soffusa.
- Perfetta per scale in grès o pietra, dove la luce indiretta può far “galleggiare” il gradino rispetto alla superficie circostante, aumentando l’effetto scenografico.
Valorizzare la pietra e i materiali naturali
- Pietre a spacco o ruvida: la luce radente evidenzia le texture naturali, creando contrasti e profondità.
- Marmo o pietre levigate: luci soffuse e diffuse evitano riflessi e abbagli, valorizzando il colore e le venature.
- Grès porcellanato: lastre grandi o gradini in grès beneficiano di strip LED integrate o luci radenti, che ne esaltano la planarità e la continuità.
Aspetti pratici da considerare
- Resistenza agli agenti esterni: tutte le luci devono essere certificate per esterno (IP65–IP67), resistenti a pioggia, neve, ghiaccio e polvere.
- Facilità di manutenzione: LED facilmente sostituibili e accessibili, con alimentatori protetti.
- Gestione cablaggio: preferire canaline o tubazioni invisibili sotto la pedata o lungo i fianchi.
- Efficienza energetica: LED a basso consumo con possibilità di regolazione dell’intensità e sensori di presenza per ottimizzare l’uso.
Consigli
Il consiglio che ti diamo è quello di combinare più fonti luminose, per esempio luci radenti e punti luce laterali a pilastrino. Studiare bene le luci significa trasformare la tua scala in una scultura di design, che contribuirà a valorizzare lo scenario serale della tua casa. Noi quando progettiamo le scale pensiamo anche all'emozione che ti daranno quando rientrerai a casa dal lavoro.
Le scale esterne e le normative
Le scale esterne non sono soltanto un elemento estetico e funzionale della casa: devono rispettare precise regole normative, volte a garantire sicurezza, accessibilità e durabilità. Le disposizioni italiane sono contenute principalmente nel D.M. 14 giugno 1989, n. 236 (barriere architettoniche), nel Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001) e in alcune norme UNI di settore.
Qui accenniamo alle normative generali che vanno poi adattate al caso specifico.
Vediamo quali sono gli elementi principali di cui si occupano le norme quando si tratta di progettare o realizzare una scala esterna.
Corrimano
Le normative stabiliscono che:
- Obbligo di corrimano: le scale devono avere almeno un corrimano, continuo e senza interruzioni. Se la scala ha larghezza superiore a 120 cm, deve esserci un corrimano su entrambi i lati.
- Altezza: il corrimano va posto ad un’altezza compresa tra 90 e 100 cm rispetto al bordo anteriore del gradino.
- Diametro e presa: la sezione deve essere facilmente afferrabile (generalmente diametro 4–5 cm).
- Continuità: deve proseguire anche in corrispondenza dei pianerottoli, senza brusche interruzioni.
- Secondo corrimano: negli edifici pubblici o in presenza di utenti con disabilità, è consigliato un secondo corrimano posto a 75 cm, pensato per bambini o persone di statura ridotta.
Antiscivolosità
Le scale esterne sono soggette a pioggia, ghiaccio e umidità: i materiali utilizzati devono quindi garantire la sicurezza per chi ci transita e quindi devono resistere allo scivolamento.
- La norma di riferimento è la UNI EN 16165, che classifica i materiali secondo il coefficiente di attrito dinamico.
- In generale, per gli esterni si richiede una superficie con classe di scivolosità R11 o superiore (si usa spesso la classificazione tedesca DIN 51130 che parla appunto di indice R), per ridurre al minimo il rischio di cadute.
- Sono da preferire pietre naturali a spacco, porfido, graniti fiammati, o grès porcellanato strutturato.
- Sono invece da evitare superfici lucide o levigate, che diventano pericolose in caso di pioggia.
Pedata e alzata
La proporzione tra pedata (profondità) e alzata (altezza del gradino) è fondamentale per la comodità e la sicurezza.
- Alzata massima: 17 cm
- Pedata minima: 30 cm (misurata nella parte utile del gradino)
- Formula di Blondel: per garantire il comfort, si utilizza la regola 2A + P = 62/64 cm, dove A è l’alzata e P la pedata.
- Uniformità: tutte le pedate e alzate devono avere dimensioni costanti per evitare inciampi.
Sulle misure dei gradini abbiamo scritto un articolo apposito: come si calcola lunghezza e altezza di un gradino in una scala
Larghezza
Le larghezze minime dipendono dalla tipologia di edificio e dalla destinazione d’uso:
- Edifici residenziali privati: larghezza minima 80 cm (consigliata 100–120 cm per comfort).
- Edifici pubblici o aperti al pubblico: larghezza minima 120 cm.
- Vie di fuga / uscite di emergenza: la larghezza dipende dal numero di persone da evacuare, ma non può essere inferiore a 120 cm. In caso di grandi affollamenti, deve superare i 150 cm.
- Edifici scolastici: minimo 120 cm, spesso 150 cm in base al numero di alunni.
Pianerottoli
- Pianerottoli: vanno previsti ogni 10–15 gradini, con profondità almeno pari alla larghezza della scala.
Accessibilità e barriere architettoniche
Secondo il D.M. 236/1989:
- Le scale devono essere sempre affiancate da rampe o ascensori in edifici pubblici o in residenze con più di tre livelli, per garantire l’accessibilità a persone con disabilità.
- Le rampe alternative devono avere pendenza massima dell’8% e larghezza non inferiore a 90 cm.
Scale esterne e gestione dell'acqua
Le scale esterne sono costantemente esposte agli agenti atmosferici: pioggia, grandine, neve e ghiaccio. Una corretta gestione delle acque meteoriche è quindi fondamentale non solo per garantire la durabilità dei materiali, ma anche per la sicurezza di chi percorre i gradini.
Il semplice ristagno d'acqua può già di per sè essere pericoloso ma può diventare estremamente pericoloso se lo strato di acqua permane sul gradino e ghiaccia.
Occorre dare pendenza ai gradini?
Sì. Ogni gradino deve avere una leggera pendenza per favorire lo scolo dell’acqua piovana.
- Una superficie perfettamente orizzontale trattiene l’acqua, creando ristagni e aumentando il rischio di scivolamento.
- La pendenza deve essere calibrata: troppo ridotta non fa defluire l’acqua, troppo accentuata rende i gradini scomodi e visivamente poco armoniosi.
In quale direzione deve essere data la pendenza?
Esistono due possibilità progettuali, da valutare caso per caso:
- Verso l’esterno (fronte del gradino):
- È la soluzione più comune.
- L’acqua defluisce in avanti e cade oltre il bordo del gradino.
- Richiede che i materiali siano resistenti all’acqua e che vi sia un gocciolatoio per evitare che l’acqua coli sulla contromarcia macchiandola.
- Verso un lato della scala:
- Viene adottata quando si desidera raccogliere l’acqua in una canaletta laterale.
- È più adatta a scale lunghe e ampie, dove un deflusso frontale genererebbe schizzi o erosioni a terra.
- Richiede maggiore precisione nella posa e nello studio delle pendenze.
In generale, nelle scale residenziali si preferisce la pendenza verso il basso, mentre nelle scale pubbliche o molto ampie è più efficiente uno scarico laterale.
Quanta pendenza serve?
La pendenza consigliata varia dal 1% al 2% (pari a 1–2 cm per metro).
- Con il 1% si garantisce un deflusso sufficiente, evitando ristagni.
- Oltre il 2% la scala risulta inclinata in modo percepibile e fastidioso alla camminata.
Se il materiale usato per la scala è estremamente ruvido, strutturato ed irregolare la pendenza dell'1% non è sufficiente.
Dettagli da non trascurare
- Gocciolatoio: il bordo del gradino dovrebbe avere una piccola sporgenza (2–3 cm) con scanalatura sottostante per evitare che l’acqua scorra sulla parete laterale segnando di sporco il muro.
- Giunti ben sigillati: le fughe devono essere impermeabili e resistenti al gelo e vanno manutenute nel tempo, generalmente ogni 2/3 anni.
Scale esterne: come contestualizzarle
Siamo certi che una scala esterna per progettata non è soltanto un elemento funzionale che collega due quote, ma riesce a diventare una vera e propria architettura nel paesaggio, capace di valorizzare casa tua ed integrarsi con il giardino. La scelta dei materiali e delle finiture non può quindi essere casuale: deve rispettare il contesto e dialogare con i colori, le superfici e la natura circostante.
Materiali naturali o artificiali? Una scelta di equilibrio
La prima decisione riguarda l’impiego di materiali naturali (pietra, porfido, cotto, marmo) o artificiali (gres porcellanato, calcestruzzo, resine).
- Materiali naturali si inseriscono meglio in contesti verdi o in case dallo stile rustico o classico. Trasmettono calore e continuità con il paesaggio.
- Materiali artificiali offrono maggiore regolarità, costi più contenuti e facilità di manutenzione. Sono indicati per abitazioni moderne, dove si vuole uno stile minimalista.
L’ideale è valutare quale linguaggio architettonico prevale: dialogare senza mimetizzarsi troppo, creando equilibrio.
La presenza o meno del giardino
- Case con giardino
Se la scala è a diretto contatto con prati, aiuole o bordure fiorite, i materiali devono convivere con la presenza della terra, dell’umidità, devono sposarsi con cespugli, alberi e fiori. Meglio pietre dai toni naturali (beige, grigi caldi, ardesia) o gres effetto pietra, che mascherano meglio lo sporco.
Evitare colori troppo scuri, perché evidenziano macchie di polvere e fango. Ma evitiamo anche il bianco latte o il bianco ghiaccio.
- Cortili in ghiaia
In questo caso il nemico è la polvere. Materiali porosi o molto ruvidi tendono a trattenere lo sporco, mentre superfici leggermente strutturate e regolari lo nascondono meglio. Buone soluzioni sono le pietre fiammate o i gres strutturati con tonalità medio-chiare. Se scegli un colore grigio un po' nuvolato (non tinta unita) vedrai molto meno la polvere.
Muri e rivestimenti in pietra: armonia senza eccessi
Se la casa o le recinzioni sono rivestite in pietra, la scala deve dialogare con queste superfici.
- Pietra a spacco posata irregolare (opera incerta)
Evitare di replicare la stessa tecnica anche sui gradini: il rischio è creare troppa confusione visiva. Meglio scegliere lastre regolari o gradini monolitici, che bilancino la complessità del muro. - Rivestimenti in pietra regolare
In questo caso è possibile riprendere lo stesso materiale, creando continuità con la scala.
Il contrasto controllato è sempre vincente: pietra irregolare + scala lineare = armonia.
Polvere, terra e sporco: scegli bene i materiali
La scala esterna deve essere bella, ma anche pratica. In contesti dove sporco e polvere sono inevitabili, conviene ragionare sulla finitura superficiale:
- Cortili in ghiaia → pietre a spacco o gres strutturato che “camuffano” la polvere.
- Giardini → materiali leggermente variegati (es. travertino, beole, quarziti) che mascherano la terra.
- Ambienti urbani → gres in toni scuri o cemento levigato, meno soggetti a macchie da smog.
Integrare la scala con elementi naturali e paesaggistici
La scala può diventare parte integrante del giardino se progettata con attenzione. Quali sono gli elementi nel tuo giardino?
- Aiuole in tufo: meglio utilizzare pietre calcaree o gres in tinte calde, evitando contrasti troppo netti.
- Muri di contenimento in pietra naturale: scegliere colori e texture che richiamino quelle tonalità. Ma attenzione a colori e forme che si assomigliano ma non sono uguali
- Vegetazione: materiali neutri e regolari permettono alle piante di emergere come protagoniste.
Colori e tonalità in rapporto alla casa
Il colore della scala deve tenere conto delle tinte della facciata e agli altri elementi architettonici (serramenti, pavimentazioni esterne, rivestimenti).
- Case moderne → grigi, antracite, beige uniformi -> materiali artificiali come gres.
- Case rustiche → riivestimenti in pietre calde (tufo, trachite, pietra di Vicenza) -> porfido e pietra di prun
- Case con tinte forti (es. rosso, giallo, ocra) → materiali neutri e regolari per non generare conflitto cromatico.
Scale esterne ed ergonomia
Le scale esterne non sono soltanto un elemento architettonico di collegamento, ma vere e proprie infrastrutture quotidiane che devono garantire sicurezza, praticità ed eleganza. La loro comodità dipende in gran parte da proporzioni corrette tra pedata, alzata e profondità dei gradini. Un piccolo errore in fase progettuale può tradursi in una scala faticosa, scomoda o addirittura pericolosa.
Proporzioni
Ogni scala deve rispettare un equilibrio tra alzata (l’altezza del gradino) e pedata (la sua profondità).
La regola classica, ancora oggi valida, è quella di Blondel:
2 × alzata + pedata = 62/64 cm
Si tratta della misura media del passo umano.
- Se l’alzata è troppo alta, la salita diventa faticosa.
- Se la pedata è troppo corta, il piede non appoggia bene e aumenta il rischio di inciampo.
- Se entrambe sono sproporzionate, la scala perde armonia visiva.
L’alzata
- Alzata ideale per scale esterne: 14–16 cm.
- Alzate più alte (17–18 cm): tollerabili solo su scale secondarie o di servizio, ma affaticanti per l’uso quotidiano.
- Alzate basse (12–13 cm): più comode, ma richiedono maggiore sviluppo in lunghezza.
Un’alzata regolare garantisce un ritmo fluido nella salita: anche un solo gradino con altezza diversa può compromettere comfort e sicurezza.
La pedata
- Pedata ottimale per scale esterne: 30–32 cm.
- Pedate ridotte (< 28 cm): obbligano a camminare “di traverso” o a forzare il passo, con rischio di inciampo.
- Pedate ampie (> 34 cm): trasformano la scala in una serie di pianerottoli, rallentando la salita ma rendendola più riposante.
Nelle scale esterne, dove possono esserci pioggia o ghiaccio, avere una pedata generosa aumenta la sicurezza, consentendo l’appoggio completo del piede.
Proporzioni visive
Oltre al comfort fisico, le proporzioni dei gradini influenzano la percezione estetica della scala:
- Gradini profondi e bassi trasmettono eleganza, senso di accoglienza e monumentalità.
- Gradini stretti e alti danno un’impressione di ripidità e rigidità.
- Una scala esterna con proporzioni equilibrate si integra meglio con la facciata della casa e appare più armoniosa.
Pianerottoli
In scale molto lunghe è consigliabile inserire pianerottoli di sosta:
- Migliorano il comfort nella salita.
- Offrono pause visive che spezzano la monotonia.
- Consentono di raccordare meglio la scala con il paesaggio, integrando aiuole o elementi decorativi.
Comfort tattile
L’ergonomia non dipende solo dalle misure, ma anche dal materiale di calpestio:
- Pietre naturali o gres strutturati aumentano la sicurezza, soprattutto in condizioni di bagnato.
- Materiali troppo lisci riducono il comfort psicologico: anche se belli, trasmettono insicurezza al passo.
Scala in Porfido del Trentino, gradino segato
Cenni sulla posa delle scale esterne
Non posisamo affrontare qui il complesso tema della posa in opera dei diversi materiali che possono essere utilizzati per una scala esterna ma ti dare alcuni cenni su come la posa di una scala esterna richieda precisione, materiali adeguati e tecniche corrette. La posa in opera è fondamentale per riuscire a garantirti una durata del lavoro.
Come avrai già intuito la posa in opera non è uguale per tutti i materiali e deve tenere conto delle loro caratteristiche (un grès è non poroso ed inassorbente, un marmo è estremamente poroso ed assorbente, ad esempio). Oltre a questo vanno considerate le sollecitazioni esterne, degli agenti atmosferici e della resistenza del supporto.
Posa dei gradini: colla o sabbia e cemento?
Iniziamo con il definire quale sia la tecnica di posa preferibile, se a colla su massetto cementizio oppure se "fresco su fresco", cioè mediante posa su strato di sabbia e cemento fresco.
Posa a colla su massetto
- Adatta per: gres porcellanato, lastre sottili in pietra naturale, marmo levigato.
- La colla utilizzata deve essere resistente agli agenti esterni (impermeabile e resistente al gelo).
- Vantaggi:
- Facilita la precisione geometrica.
- Consente di utilizzare materiali di minore spessore
- Permette superfici uniformi e regolari.
- Indicazioni:
- Il massetto deve essere ben realizzato: planare, compatto, resistente. E deve essere pulito e asciutto.
- È consigliato un massetto armato/ rinforzato con fibra per evitare fessurazioni future.
Posa a sabbia e cemento
- Adatta per: gradini in pietra naturale spessa, lastre di porfido, lastre di granito.
- Vantaggi:
- Maggiore stabilità meccanica, ideale per materiali pesanti o irregolari.
- Migliore adattamento a leggere irregolarità del terreno.
- Indicazioni:
- Predisporre uno strato di sabbia livellato, leggermente umido.
- La miscela cemento-sabbia (tipicamente 1:3) deve essere compatta e ben livellata.
- Eventuali correzioni di livello si fanno prima che il cemento indurisca.
Accortezze: impermeabilizzare il massetto
Le scale esterne sono esposte a pioggia, neve e gelo, quindi il calcestruzzo che forma il massetto deve essere protetto per evitare infiltrazioni e le conseguenti fessurazioni e danni da gelo/disgelo:
- Applicare membrane impermeabilizzanti liquide o tessuti bituminosi tra il massetto e il gradino.
- Trattare le superfici laterali con idrofughi o resine protettive, soprattutto se i gradini sono in pietra porosa.
- Nei casi di scale molto esposte, è consigliato prevedere piccole pendenze verso l’esterno (1–2%) per favorire lo scolo dell’acqua.
Accortezze: regolarizzare la scala
Stabilizzare (o regolarizzare) la scala significa assicurarsi che tutte le alzate abbiano la stessa identica misura.
La presenza di gradini di altezza maggiore o minore evita inciampi in salita o passi sbagliati in discesa. E' fondamentale perchè quando saliamo o discendiamo le scale noi diamo per scontato che le alzate siano tutte uguali ed una differenza (anche di un solo centimetro) potrebbe farci inciampare.
Capita che il getto di cemento armato non sia eseguito alla perfezione, per questo prima di posare la scala è necessario che sia regolarizzata.
Scale esterne, quali materiali durano di più
Quando si progetta una scala esterna, la scelta del materiale non è solo estetica. Dobbiamo considerare la durabilità, cioè la capacità del materiale di resistere al tempo. Ma dobbiamo anche considerare le difficoltà di manutenzione ed il ciclo di vita complessivo della scala.
Di seguito analizziamo le caratteristiche dei materiali più comuni: gres porcellanato, porfido, pietra di Prun, marmo, granito e cemento resinato.
Gres porcellanato
- Durabilità: molto elevata, resistente a gelo, pioggia e macchie; mantiene inalterati colore e texture anche dopo anni di esposizione.
- Ciclo di vita: medio-lungo, con manutenzione minima; la pulizia regolare è sufficiente a mantenerlo in ottime condizioni.
- Riciclabilità: materiale ceramico difficilmente riciclabile industrialmente, ma può essere riutilizzato come aggregato in edilizia o frantumato per sottofondi.
- Vantaggi: regolarità delle lastre, vasta gamma di finiture, superficie antiscivolo facilmente ottenibile.
Porfido
- Durabilità: eccellente, estremamente resistente a usura, gelo e agenti chimici; non perde colore e struttura nel tempo.
- Ciclo di vita: lunghissimo, oltre 50 anni se posato correttamente.
- Riciclabilità: completamente naturale, può essere riutilizzato in pavimentazioni, muri o essere macinato a fine vita ed utilizzato come aggregato per sottofondi.
- Vantaggi: aspetto rustico e naturale, ottima antiscivolosità, perfetto per cortili e giardini.
Pietra di Prun
- Durabilità: molto buona, resiste al gelo e alle intemperie; più porosa del porfido, quindi richiede trattamenti idrofughi per prevenire macchie e infiltrazioni.
- Ciclo di vita: lungo, 30–50 anni.
- Riciclabilità: naturale, riutilizzabile come pietrame o in rivestimenti.
- Vantaggi: superficie materica, ideale per contesti rustici o storici.
Marmo
- Durabilità: buona, ma più delicato di porfido o granito; sensibile a acidi, macchie e agenti atmosferici aggressivi.
- Ciclo di vita: medio-lungo se protetto, ma può scolorire o macchiarsi nel tempo senza manutenzione.
- Riciclabilità: naturale, può essere frantumato o riutilizzato in decorazioni e sottofondi.
- Vantaggi: estetica elegante, superfici lucide o satinate, indicato per scale scenografiche in contesti protetti.
Granito
- Durabilità: eccellente, resistente a graffi, usura, gelo e agenti chimici; mantiene colore e brillantezza a lungo.
- Ciclo di vita: molto lungo, oltre 50 anni.
- Riciclabilità: naturale, completamente riutilizzabile come pavimentazione o aggregato.
- Vantaggi: estetica prestigiosa, elevata resistenza meccanica, ideale per scale di grande traffico.
Cemento resinato
- Durabilità: buona, ma dipende dal tipo di resina e dalla manutenzione; sensibile a raggi UV e microcrepe nel tempo.
- Ciclo di vita: medio, 15–25 anni; può richiedere ritocchi o ripristini periodici.
- Riciclabilità: parziale; il sottofondo in cemento può essere frantumato e riutilizzato, mentre le resine sono più complesse da smaltire.
- Vantaggi: possibilità di finiture uniformi e colori personalizzati, superfici antiscivolo facilmente ottenibili.
Considerazioni pratiche per la scelta
- Durabilità vs estetica: porfido e granito sono ideali per durata massima, marmo e pietre più delicate per effetti estetici raffinati.
- Manutenzione: gres porcellanato e granito richiedono poca manutenzione, marmo e pietra porosa necessitano di trattamenti di protezione.
- Contesto e traffico: scale in cortili molto frequentati meriterebbero l'utilizzo di porfido o granito, mentre scale decorative in giardini possono usare marmo o gres effetto pietra.
- Riciclabilità: materiali naturali hanno ciclo di vita più “green”, mentre resine e gres richiedono gestione più attenta in caso di smaltimento.
Scala esterna in pietra, Vicenza
Scala esterna in pietra realizzata in una abitazione privata a Vicenza. Altre foto qui:
Grazie!
Grazie per aver letto il nostro articolo sulle scale esterne e su come valorizzare gli spazi outdoor!
Speriamo ti abbia offerto spunti utili per progettare o ripensare le aree esterne della tua casa: scale, camminamenti, ingressi meritano la stessa attenzione degli interni.
Se vuoi saperne di più su materiali, finiture o soluzioni tecniche, scrivici nel box commenti in fondo alla pagina – saremo felici di aiutarti.
Hai in mente un progetto per l’esterno della tua casa? Contattaci o fissa una consulenza gratuita con il nostro team: possiamo accompagnarti dalla scelta dei materiali alla posa in opera, con un servizio completo e su misura.
Chi siamo?
Siamo una piccola azienda familiare che lavora ogni giorno con passione su interni ed esterni. Ci occupiamo di pavimentazioni, rivestimenti, arredamento e progettazione, collaborando con tecnici, artigiani e posatori di fiducia.
Offriamo solo prodotti Made in Italy, selezionati per qualità e durata, ideali anche per ambienti esterni esposti agli agenti atmosferici.
Prima di sceglierci, scopri anche i nostri limiti.
Abbiamo raccolto in una pagina le recensioni – positive e critiche – dei nostri clienti, perché crediamo che la trasparenza venga prima di tutto.
Trovi tutto qui: “chi siamo e come lavoriamo secondo i nostri clienti”.
Vuoi vedere dal vivo superfici e materiali per esterni?
Passa a trovarci nei nostri showroom: potrai toccare con mano pavimentazioni per esterni, soluzioni per scale, bordi piscina, terrazzi e molto altro.
Qui di seguito trovi i nostri indirizzi dove potrai toccare con mano superfici, bagni e cucine:
Se vuoi scegliere con noi la pavimentazione esterna con cui rivestire anche la scala, fissa la tua consulenza gratuita:
Approfondimenti
Cosa significa: stabilizzazione della scala?
Prima di posare i gradini è necessario tracciare ed, eventualmente, "stabilizzare" la scala, compensando la differenza tra i gradini. In questo articolo ti spieghiamo come e a che costi.Scala in pietra di Prun bianca a Vicenza
In questa casa ad Alonte (Vicenza) abbiamo realizzato la scala esterna in pietra di prun bianca, tutte le foto nella gallery infondo all'articolo.Scale esterne in porfido a Vicenza
In queste scale i gradini sono stati realizzati in opera abbinando porfido e trani. Nel primo caso l'alzata in trani arriva fino al livello della pedata, mentre nel secondo caso l'alzata sostiene il gradino in porfido che sporge.