Piastrelle in ceramica che si sollevano

Avrai sicuramente sentito parlare di "pavimenti che scoppiano" o che si sollevano o di piastrelle "che si gonfiano". Le piastrelle possono subire diversi problemi o avere vari difetti ma, tra tutti, questo è sicuramente uno dei più gravi.

 

Piastrelle staccate o sollevate

Il problema può essere più o meno grave. La gravità massima è quando in una piastrellatura si verifica il distacco ed il parziale o totale sollevamento della stessa. Il fenomeno è più moderato, meno grave, se il pavimento "canta a vuoto". In questo secondo caso la sensazione è che la piastrella si sia comunque staccata dal fondo, anche qui parzialmente o totalmente, quasi come se le piastrelle siano state semplicemente appoggiate senza utilizzare collante. Infatti il primo pensiero dei clienti è che sia stata messa poca colla. Il fenomeno del "canto a vuoto" potrebbe, però, evolvere ed aggravarsi per cui non va sottovalutato. 

 

Di cosa parleremo

In questo articolo parliamo delle cause di questo fenomeno, delle accortezze che ci aiutano a prevenirlo e degli eventuali rimedi che si possono adottare. Ecco gli argomenti che approfondiremo:

 

 

Esempio di distacco di piastrelle (in esterno)

Perché le piastrelle scoppiano?

Le cause del sollevamento di una piastrella dal supporto possono essere:

- mancanza dei giunti o cattiva esecuzione degli stessi
- errato metodo di posa o cattiva esecuzione
- fughe troppo strette o assenti  
- adesivi sbagliati 
- presenza di una tubazione, per esempio dell'acqua calda sanitaria, appena al di sotto della piastrella e non coibentata
- spessore del massetto radiante troppo basso
- realizzazione di massetto autolivellante male eseguita e sollevamento dello stesso
- utilizzo precoce del pavimento con trascinamento di impalcature o vibrazioni sul pavimento appena posato

 

Piastrelle sollevate

Piastrelle staccate e sollevate in un pavimento interno

1. Piastrelle sollevate per mancanza di giunti

La funzione dei giunti è quella di fare da "ammortizzatore" dei movimenti che un pavimento inevitabilmente deve sopportare. La mancanza di giunti, il loro errato posizionamento, l'insufficienza degli stessi genera danni importanti al pavimento. 

Pavimento in piastrelle sollevato



Sulla posizione e dimensionamento dei giunti abbiamo scritto un articolo dedicato:

Dimensionamento e posizione dei giunti nel massetto

In qualche caso la responsabilità va attribuita al tipo di materiale utilizzato per realizzare i giunti. Ad esempio le barre in plastica, specie all'esterno, non vanno bene perché nel tempo si seccano, diventano rigide e non fanno più da ammortizzatore. Molto meglio utilizzare un sigillante in cartuccia che garantisce migliori performance ma anche una migliore estetica. 

sollevamento pavimento giunto errato
Sollevamento di un pavimento esterno per utilizzo di giunto in plastica. Dopo qualche anno il giunto si irrigidisce.

 

Video: piastrelle che cantano a vuoto per avvenuto distacco

Watch Problema piastrelle che cantano a vuoto on YouTube.

Le piastrelle che cantano a vuoto sono un tipico problema che può manifestarsi anche dopo parecchio tempo dalla posa in opera del pavimento. In questo video si nota come il distacco delle piastrelle si sia manifestato in corrispondenza del raccordo tra la vecchia e la nuova pavimentazione.
Questo significa che il distacco potrebbe essere causato dalla mancanza di giunti di dilatazione. Il giunto avrebbe consentito al pavimento di muoversi scaricando le tensioni che non sarebbero arrivate a provocare il distacco della piastrella.

Quando, come in questo caso, le piastrelle cantano a vuoto per più di due terzi della superficie l'unica soluzione consiste nel sostituirle.

Piastrelle scollate e sollevate

2. Piastrelle sollevate per errato metodo di posa

Nelle zone dove lavoriamo, un po' anche grazie a noi e al nostro lavoro di diffusione di informazioni, la posa con adesivo su massetto si è affermata ormai da almeno 30 anni ed ha sostituito quella a sabbia e cemento
Quest'ultima ha il problema della eccessiva rigidità che, in caso di piccoli assestamenti, può provocare il distacco della piastrella o il sollevamento di porzioni di pavimento. Il legame che collega la malta cementizia alla piastrella è dato dai cristalli di cemento che sono estremamente rigidi.

A questo dobbiamo aggiungere la progressiva diminuzione della porosità delle piastrelle, grazie all'evoluzione tecnologica (la minore porosità significa maggiore qualità della piastrella!) 
Per questo motivo utilizzare il metodo di posa a sabbia e cemento può comportare elevati rischi di distacco e sollevamento della piastrellatura. 

Se l'argomento ti interessa troverai tutte le informazioni in questo altro articolo:

Posa a sabbia e cemento o collanti?

piastrelle sollevatge

 

3. Grès di grande formato sollevato: errore di posa?

Un altro problema che potrebbe causare il sollevamento di una pavimentazione potrebbe essere dovuto dal sottovalutare la posa di un grès di grande formato. Questo necessita di particolari attenzioni quali un supporto (o un fondo di posa) perfettamente planare, senza irregolarità. Inoltre è necessario utilizzare il metodo della doppia spalmatura, cioè l'adesivo va spalmato sia sulla piastrella che sul massetto. Questo per garantire la perfetta adesione e la mancanza di "vuoti" sotto alla piastrella. 
Ne abbiamo parlato qui:

La posa delle grandi lastre in grès

piastrelle sollevate pavimenti

4. Piastrelle sollevate: fughe troppo strette?

La norma 11493 stabilisce che la dimensione minima della fuga sia di 2 millimetri ma nonostante ciò capita di vedere pavimenti in piastrelle posati con una fuga di un millimetro (esistono distanziatori da 1 e da 1,5 millimetri in commercio) oppure posate accostate, senza nessuna fuga. 
La funzione della fuga è fondamentale in un pavimento di piastrelle: è la fuga che deve rompersi in caso di tensioni. Ma l'assenza di fughe sposta le tensioni sulla piastrella che si solleverà. 

piastrelle sollevate assenza fughe

5. Distacco di piastrelle per adesivo errato

La scelta dell'adesivo è molto importante: i principali produttori propongono decine e decine di differenti adesivi, ognuno pensato per specifiche applicazioni. La scelta dovrà tenere conto del tipo di supporto, delle condizioni dello stesso, del tipo di piastrella scelta, dei tempi di esercizio previsti per il pavimento. Se viene scelto un collante sbagliato (e se viene applicato nel modo errato) si può incorrere nel rischio di distacco e sollevamento del pavimento. 

Piastrelle sollevate esterno

6. Sollevamento della piastrellatura a causa di tubature

Le tubature che trasportano l'acqua calda ai termosifoni o l'acqua calda sanitaria devono essere isolate e poste in profondità. Capita di trovare in cantiere fasci di tubature che si accavallano e di avere la tubazione dell'acqua calda troppo vicina alla superficie. 
In quel caso il continuo mutare della temperatura può danneggiare la piastrellatura.

Scoppio piastrelle banca

7. Massetto radiante troppo sottile e sollevamento del pavimento 

La norma Uni 11371 regola le caratteristiche che deve avere un massetto. Tra le altre cose la norma specifica che il massetto deve avere uno spessore minimo di 3 centimetri sopra alle tubazioni dell'impianto radiante. Uno spessore inferiore a quello previsto dalla norma rende il massetto poco consistente, vulnerabile a fessurazioni e crepe. 
Tali fessurazioni possono provocare rottura e sollevamento della piastrellatura soprastante.
Alle caratteristiche che dovrebbe avere il massetto abbiamo dedicato una serie di articoli a partire da questo:

Il massetto per pavimenti

Piastrelle cotto sollevate

Posa pavimento interno in gres

8. Sollevamento del massetto autolivellante

Il massetto autolivellante può dare questo problema. In caso di errore nella miscelazione o con temperature di messa in opera non idonee può "puntarsi" sui muri perimetrali e sollevarsi in centro. 

Massetto autolivellante sollevato


In questo caso il "canto a vuoto" che si sente camminando sul pavimento o percuotendolo è più basso, profondo, sintomo del fatto che il problema non è il distacco superficiale della piastrella ma un vuoto che si è creato sotto al massetto.

 
Nel caso delle foto eravamo alle prese con un massetto autolivellante realizzato da ditta specializzata in massetti in cui dovevamo posare una pavimentazione in grès effetto legno. Per fortuna durante i controlli ci siamo accorti che il massetto non era planare. Al centro della stanza era più alto che nei lati. 
Un esame più approfondito ha rivelato un sollevamento di quasi due centimetri nella parte centrale.  

Massetto problema autolivellante

Il danno per il cliente è stato limitato al solo massetto: pensa cosa sarebbe successo se avessimo incollato anche la pavimentazione. 

Lastre in gres per la pavimentazione esterna

9. Piastrelle staccate per messa in esercizio del pavimento troppo rapida

Il cemento, con cui viene realizzato il massetto, e gli adesivi, con cui viene incollata la piastrella, hanno dei tempi tecnici di maturazione che bisogna rispettare. 
Se, durante i tempi di maturazione, massetto e pavimento subiscono vibrazioni, impatti accidentali violenti o altri fenomeni fisici può essere che venga compromessa la durabilità del pavimento. 

Partendo dal presupposto che il massetto sia stato correttamente realizzato (secondo le indicazioni del link presente nel paragrafo precedente) si dovrà esaminare la scheda tecnica del collante che riporterà il tempo di "pedonabilità" e quello di "messa in esercizio". 
Tieni presente che potrai trovare grandi differenze, tra collanti, specie sui tempi di messa in esercizio. 

 

Distacco di piastrelle dal muro
Distacco di piastrelle dal muro



Per "pedonabilità" si intende il tempo che deve passare perché il pavimento sia transitabile. La messa in esercizio, che di solito è di qualche giorno, è il tempo di attesa per poter eseguire lavori sul pavimento o installarci mobili. 
Anche lavori "leggeri" come pitturare i soffitti o installare cartongessi o lampadari non devono essere realizzati durante il tempo di messa in esercizio perchè implicano l'utilizzo di impalcature o trabattelli e perchè c'è il rischio della caduta di oggetti sul pavimento. Così come non si debbono installare mobili, scaffalature o - peggio - praticare fori con il trapano. 

L'utilizzo di un pavimento prima dei tempi di messa in esercizio blocca la maturazione del collante e impedisce che la piastrella sia ben aggrappata al massetto con la conseguenza che la stessa "suonerà a vuoto" e con il tempo potrebbe staccarsi o rompersi. L'impressione che avrai è che i pavimenti in ceramica siano stati posati senza colla, mentre in realtà la colla non è riuscita a maturare e ad indurirsi. 

Piastrelle in gres per l'interno o l'esterno? Entrambi

10. Distacco di piastrelle in esterno

Il pavimento esterno è molto più sollecitato di quelli interni perché sottoposto a variazioni climatiche e al gelo. Per questo deve essere adeguatamente progettato e messo in opera. 

Guaina liquida

Una delle cose più importanti è la protezione del massetto mediante l'applicazione di una membrana liquida che deve risalire sui muri perimetrali mediante applicazione di apposite bandelle. Il massetto va anche protetto nello spessore, se rimane "nudo" e a contatto con il terreno, con una guaina osmotica. 
La protezione superficiale e laterale del massetto evita il degrado del calcestruzzo, la sua frammentazione ed il conseguente distacco delle piastrelle.

Posa con adesivo

Se la posa a sabbia e cemento può dare problemi all'interno, all'esterno la probabilità di avere problemi si trasforma in una certezza. Va quindi assolutamente evitata, utilizzando solo la posa a colla su massetto. Il collante scelto deve essere di ottima qualità. 

 

Battiscopa che si stacca dal muro

Il distacco di battiscopa esterno dal muro è un fenomeno che si presenta frequentemente e che ha cause differenti rispetto al distacco del pavimento.

Il motivo principale del distacco, in questo caso, è il differente movimento del marciapiede o del terrazzo, rispetto all'abitazione.

Nel caso del marciapiede, che sporge dall'abitazione, è normale che vi possa essere un cedimento dell'abitazione, uno "sprofondamento" nel terreno. L'abitazione ha, però, un peso maggiore rispetto al marciapiede per cui si crea un movimento ed una lesione sullo spigolo che congiunge il marciapiede alla casa, proprio dove viene posto il battiscopa che, a causa di questa lesione si stacca.

Ma anche nel caso di un terrazzo o di un poggiolo si vanno a creare delle tensioni e delle flessioni nella congiunzione tra il solaio e l'abitazione e spesso il "povero" battiscopa esterno in piastrella ne fa le spese.

Noi consigliamo di evitare di stuccare il battiscopa, sia sopra che sotto, con stucco cementizio e di usare silicone elastico in modo da dare uno spazio di movimento a questo elemento, ma va detto che in caso di movimenti importanti nemmeno questa tecnica è sufficiente e occorrerà intervenire per re-incollare il battiscopa al muro.

Come prevenire questi problemi? 

Questi problemi si possono evitare adottando alcuni accorgimenti. 

Il fondo di posa

Come spesso diciamo nel nostro sito è estremamente importante avere un fondo di posa ben realizzato. Ne abbiamo parlato nell'approfondimento dedicato al massetto per le piastrelle. Se il fondo è un pavimento esistente deve comunque esserne verificata l'idoneità, anche di questo abbiamo parlato in "posa di piastrelle su piastrelle esistenti".

Le tempistiche 

Vanno tenuti presenti e rispettati i tempi tecnici di asciugatura e maturazione del massetto e vanno rispettati i tempi di messa in esercizio del pavimento. Alle tempistiche di cantiere abbiamo dedicato un'approfondimento: sequenza temporale dei lavori di posa dei pavimenti in una abitazione.

La qualità della piastrella 

Chiaro che molto dipenderà dalla qualità delle piastrelle che acquisti. Una piastrella troppo economica, così come dei pezzi speciali per il marciapiede esterno di qualità scadente, non ti possono garantire una lunga durata del pavimento. La differenza tra una piastrella economica ed una costosa non è solo nell'estetica, ma nella temperatura di cottura, nella "densità" del prodotto, nella capacità, insomma, di resistere ai diversi "stress": chimici, sbalzi di temperatura, etc. Abbiamo raccolto i fattori che incidono sul prezzo in un articolo che ti insegna perché dovresti diffidare dalle piastrelle troppo economiche. Eccolo: il prezzo di una piastrella in grès porcellanato.

La qualità del collante

Esistono collanti che incidono qualche decina di centesimi al metro quadrato, altri che incidono fino a quasi 3 euro al metro quadrato. Acquistare un collante semplicemente perché costa poco può, nel tempo, dimostrarsi una pessima scelta. Vanno valutate le condizioni di posa e scelto un collante che garantisca la durabilità del pavimento. 

Realizzare correttamente i giunti

Sia all'interno e, soprattutto, all'esterno, vanno realizzati con cura i giunti di dilatazione e i giunti perimetrali. Abbiamo dedicato un articolo anche ai giunti ed a come si realizzano correttamente, eccolo: i giunti nel pavimento

Fare la manutenzione

Anche il pavimento, come tutte le componenti di una abitazione, va manutenuto. In particolare va posta attenzione sulle fessure che si creano nelle fughe tra una piastrella e l'altra. Le fessure permettono l'infiltrazione di acqua che, d'inverno, gela e, con il tempo, può creare problemi sul pavimento. La stuccatura di un pavimento va realizzata correttamente e va ripristinata con la ordinaria manutenzione in caso di lesioni.
Le cause delle fessure sulle fughe possono essere: sbalzi termici (grandine dopo una giornata di sole); cedimenti ed assestamenti; movimenti importanti delle falde sotto all'abitazione; microscosse di terremoto etc.

 

 

Piastrelle in gres come pavimentazione interna

Quando sostituire le piastrelle rotte non è sufficiente

Ma non sempre la soluzione corretta è quella di sostituire le singole piastrelle danneggiate, in qualche caso occorre rifare totalmente il pavimento.
Quali sono i fattori che fanno propendere per una decisione o per l'altra?

In primo luogo dipende, certamente, dal numero di piastrelle danneggiate: se sono molte la loro sostituzione non è conveniente dal punto di vista economico.

In secondo luogo, a pesare sulla decisione, sono i motivi per cui si sono sollevate o rotte le piastrelle. Per esempio se le piastrelle si sono rotte perchè di pessima qualità la sostituzione delle poche piastrelle rotte con altre uguali non è certo risolutiva.

COSA DICE LA LEGGE 

In caso di contestazione legale può essere che il giudice decreti il rifacimento totale del pavimento, e questo avviene in caso di esistenza di vizi aventi il carattere di gravità ai sensi del 1669 C.C.
Molto chiara, in questo senso, è la sentenza della Corte di Cassazione del 26/06/2017 n. 15846. Nel caso finito in giudizio l'azienda che ha eseguito il lavoro sostiene che le piastrelle danneggiate erano "solamente" 80 su 1600 posate, una quantità minima, considerata non sufficiente dal posatore per rifare l'intero lavoro, come era invece richiesto dal cliente finale.
Effettivamente si tratta di una percentuale di piastrelle bassa considerando l'intero lavoro... ma la Corte di Cassazione non è d'accordo.

 

CASSAZIONE: "OCCORRE CAPIRE I MOTIVI DELLE ROTTURE"

La Cassazione, però, sentenzia, citando i precedenti gradi di giudizio:

 "la Corte d’Appello di Venezia

  • ha dato atto dei difetti rilevati dalle indagini peritali, consistenti in crepe, lesioni, scheggiature, scalfitture, avvallamenti, riscontrati sulle piastrelle della pavimentazione di numerosi vani dell’appartamento posti su entrambi i piani dello stesso (soggiorno, cucina, disimpegno, ripostiglio, bagno, camere), nonché sul rivestimento della scala interna;
  • ha individuato la causa di tali difetti nella tecnica costruttiva adoperata e nella qualità delle piastrelle impiegate;
  • ha accertato le tensioni insorte nei sottostrati;
  • ha coerentemente desunto che, più che per il numero delle piastrelle difettate (che è il dato su cui più insiste la ricorrente, per rappresentarne l’inconsistenza rispetto al numero delle piastrelle dell’intero appartamento), per la diffusione del problema della pavimentazione in tanti diversi ambienti della casa, ne fosse compromesso il pieno godimento;
  • ha concluso che i lavori di ripristino dovessero consistere nell’integrale sostituzione della pavimentazione nelle stanze interessate, essendo necessario eseguire anche nuovi sottofondi e garantire un’omogeneità cromatica"

 

CASSAZIONE: "TECNICA ERRATA = RIFACIMENTO INTEGRALE"

Insomma sebbene le piastrelle da sostituire non siano molte nelle fase dei processi precedenti è stata individuata la responsabilità del distacco nella tecnica costruttiva adoperata e nella scarsa qualità delle piastrelle.
Pertanto la Corte di Cassazione decreta:

"che i lavori di ripristino dovessero consistere nell’integrale rifacimento della pavimentazione nei locali indicati, non soltanto per garantire un’omogeneità cromatica (che non sarebbe stata ottenuta sostituendo le sole piastrelle lesionate), ma anche perché era necessario eseguire altresì i nuovi sottofondi."

Insomma se si tratta di poche piastrelle e se il motivo del danno non è riconducibile ad una posa errata o a qualità scadente delle piastrelle si procede alla sostituzione delle singole piastrelle danneggiate (meglio se il cliente ne ha ordinata una quantità supplementare che va conservata come piastrelle di scorta, per evitare il rischio che, riordinandole, arrivino con un tono differente).  Ma nel caso in cui il danno sia imputabile ad una tecnica di posa errata, a problemi negli strati sottostanti che si scaricano in superficie o a piastrelle difettose occorre rifare integralmente la pavimentazione.

Qui di seguito la sentenza integrale:

 

Consigli per evitare problemi alle piastrelle

  • 1) DIRETTORE LAVORI
    Il primo consiglio è quello di avere un tecnico di fiducia. Secondo la norma 11493 sulla posa delle piastrelle, se non scegli un direttore lavori rischi di essere considerato il direttore lavori di casa tua e di avere quantomeno una co-responsabilità in caso di problemi. 
    Per questo motivo ti consiglio vivamente di scegliere un progettista ed un direttore lavori a meno che tu non abbia le competenze per dirigere il lavoro autonomamente.
     
  • 2) GARANZIA DECENNALE
    Il secondo consiglio è quello di far realizzare la pavimentazione ad operatori che ti offrano una garanzia di almeno 10 anni sul pavimento stesso, di comprovata serietà, nella zona in cui abiti.
    Noi, che diamo 10 anni di garanzia sui pavimenti da noi realizzati in appalto, sappiamo bene che per garantirti i 10 anni, beh, il pavimento ne deve durare ben di più.
    Per questo ogni scelta che facciamo sui materiali e ogni controllo sui fondi di posa lo facciamo con il massimo scrupolo. Direi che siamo più attenti noi, alla qualità, della gran parte dei nostri clienti che, magari, sarebbero pronti ad accettare qualche compromesso in cambio di un minor costo. Ecco, noi non possiamo accettare questi compromessi proprio perché dobbiamo essere sicuri della durata.
     
  • 3) CONTRATTO DI APPALTO
    Questo "ribaltamento" della situazione, dove il fornitore è più attento del cliente alla qualità dei materiali è possibile ottenerlo ma a patto che tu sigli un contratto di appalto (questo è il terzo consiglio fondamentale) che riporti il termine decennale della garanzia e che il tuo fornitore sia sufficientemente "solido" finanziariamente per garantirti che ci sia anche tra 10 anni. 

Buoni lavori!  

Pavimentazione esterna in piastrelle

Commenti

Ciao Angelo,
credo tu possa capire che sia davvero difficile per me, da lontano e senza poter esaminare il pavimento, darti un suggerimento più corretto di quello che ti ha già dato il perito che ha effettuato sopralluogo e consulenza.
Mi spiace, buona giornata!
 

04/03/2024 - michele

Salve
Vi chiedo un consiglio ho da poco ristrutturato la mia abitazione di 100mq in cui ho fatto installare un riscaldamento radiante a pavimento e un massetto auto livellante a base anidride, in poche parole sto avendo problemi con tutta la pavimentazione gres porcellanato finto parquet : canta di vuoto, sensazione che la piastrella si muova , vari scricchiolii, crepe e avvallamenti delle fughe. Ho chiesto l’intervento della ditta appaltatrice per capire il problema, ma non sì assume nessuna responsabilità sostenendo che il tutto è stato fatto a regola d’arte. A questo punto ho contattato un perito di conoscenza, in seguito abbiamo rimosso in due punti diversi della casa una piastrella per effettuare un saggio e capire cosa sia successo , e nella rimozione più della metà della piastrella è venuta via insieme al collante lasciando il massetto pulito. Tirando le somme il perito sostiene che tutto ciò non basta come prova e mi ha sconsigliato di iniziare una azione legale, perché molto probabilmente non mi sostituirebbero tutta la pavimentazione in quanto non sono evidenti gravi difetti visivi( piastrelle rotte) ma solo sonori o con leggeri avvallamenti visivi delle fughe e quindi butterei solamente molti soldi in una azione legale. A questo punto non so se chiedere un secondo parere o fidarmi di ciò che mi hanno detto e lasciar perdere sperando che non succeda nulla nel tempo, anche perché sembra che le piastrelle da un giorno all’altro si romperanno passandoci sopra, essendo di materiale rigido e non flessibile. (Aggiungo che in questo appartamento ci abito da solamente 10 mesi.)
L’unica cosa che noto è la mancanza di giunti di dilatazione che credo siano diverse dalle bandelle in spugna messe in tutto il perimetro della casa .
Grazie in anticipo per la disponibilità
Saluti
Angelo

02/03/2024 - Angelo

Ciao Francesco,
scrivi che le crepe sono sorte in corrispondenza dell'arco delle porte tra cucina e soggiorno. Questo è un sintomo che fa pensare alla mancata esecuzione dei necessari giunti di frazionamento nel massetto e nel pavimento (può anche essere che i giunti siano stati eseguiti nel massetto ma non riportati, poi, nel pavimento).
Trovi più informazioni qui:
https://www.fratellipellizzari.it/blog/giunti-massetti-pavimenti
Ciao!

 

24/07/2023 - michele

Salve,
prima di tutto complimenti per la professionalità e la dovizia di particolari e dettagli che date ad ogni risposta, indubbiamente utili ad orientare al meglio chi, come me, non è del mestiere.
Volevo porre alla vostra attenzione un caso che mi riguarda, nel dettaglio:
ho ristrutturato interamente un appartamento degli anni 60 al 5piano di un condominio da 6 piani. Ho effettuato l'acquistato a giugno 2022 ed ho deciso di eliminare tutta la pavimentazione originale e rifare totalmente il massetto.
Tra fine settembre e primi di ottobre 2022 l'impresa finisce di posare il massetto nuovo e successivamente procede con la posa delle piastrelle, più precisamente un gres porcellanato da 20x120 con cui piastrelliamo tutta la pavimentazione della casa, bagni compresi.
A fine ottobre 2022 entriamo a vivere in questa casa nuova e a distanza di meno di un anno (esattamente a giugno 2023) iniziano a crearsi delle crepe/fessurazioni nel lato corto delle piastrelle all'altezza dell'arco delle porte tra cucina/soggiorno e in 1 delle 3 camere da letto presenti nell'appartamento .
Massetto nuovo, piastrelle di buona qualità, casa ristrutturata da meno di un anno... Non capisco com'è possibile avere gia 9 piastrelle "crepate" tra cucina e camera da letto. Quale può essere il motivo? E soprattutto quale soluzione, esteticamente accettabile e duratura nel tempo, proporreste ?

Grazie in anticipo per la disponibilità.

Saluti

Francesco

18/07/2023 - Francesco

Buongiorno Sara,
premetto che l'adesivo per piastrelle non è progettato per resistere a sollecitazioni "a taglio" come quelle che vengono praticate quando si rimuovono le piastrelle con un martello pneumatico a lama o con sistemi simili. Per cui quanto scrivi non è sufficiente a farmi capire se c'è un problema o meno sulla tua pavimentazione, potrebbe essere del tutto normale.
Ma supponendo che tu abbia ragione, e cioè che ci sia davvero un problema, veniamo alle due ipotesi che ci sottoponi.
La prima: come scriviamo nell'articolo di cui ti metto il link qui di seguito la doppia spalmatura è una tecnica che, specie nei grandi formati, è fondamentale per la durabilità di una pavimentazione.
La seconda ipotesi, quella di un difetto di fabbrica che altera il grip del fondo della piastrella, la definirei piuttosto remota, non mi è mai successo di constatarla e mi sento di escluderla. 
Ci sono anche altre cause che provocano una cattiva adesione: velatura del collante, errata miscelazione, errata battitura, mancato rispetto dei tempi di messa in opera o prematura messa in esercizio del pavimento, collante non adatto a quel tipo di piastrella....etc.
ciao!


 

15/04/2023 - michele

Vorrei chiedere se è possibile che in unz terra dopo 15 giorni di posa con colla h40 kerakoll staccando le piastrelle (con l'aiuto di zeppe per fare leva) siano completamente pulite senza nessuna traccia di colla su di esse. Sul supporto lo strato di colla è presente ma non c'è presenza di nessuna adesione con la piastrella. La pezzatura è 60x60 non è stato eseguita la doppia spalmatura, potrebbe essere questa la motivazione? O le piastrelle potrebbero avere un difetto di fabbrica che ha alterato la superficie di incollaggio?

14/04/2023 - Sara

Buongiorno Pietro,
impossibile darle una risposta qui, occorre un sopralluogo tecnico in loco che verifichi quali sono le cause dello scollamento mediante analisi delle piastrelle scollate e del massetto. Buona giornata

30/03/2023 - michele

Salve qualche anno fa, al di sopra un solaio strutturale in c.c.a. di spessore medio 24 cm e luci libere medie di 4.5 m.l., il mio condominio ha commissionato il rifacimento della sovrastante guaina bituminosa impermeabilizzante al di sotto di nuovo massetto cementizio a sua volta a supporto del pavimento in piastrelle ceramiche per esterno di formato 30*30 cm sp 1.2 cm incollato con colla monocomponente keraflex. A seguito dello scollamento di diverse piastrelle nella zona di maggiore flessibilità del solaio i condomini hanno affidato ad una ditta il riincollaggio di tali piastrelle cosa che però non ha mai ottenuto l’effetto sperato. Quale potrebbe essere a suo avviso l’intervento più idoneo e corretto per evitare tali sistematici distacchi?

29/03/2023 - Pietro Martorelli

Ciao Marco,
premesso che sarebbe giusto fare un sopralluogo per esaminare meglio la questione, ma da come descrivi la situazione (in particolare il fatto che scrivi che l'effetto sonoro è di "pieno") mi sento di dirti che non dovrebbero esserci problemi.
Grazie, ciao!

27/02/2023 - michele

Buongiorno, ho acquistato da poco una lavapavimenti che essendo un po' pesantina mi ha fatto notare che su alcune zone del pavimento (gres 60x60) avverto delle vibrazioni sotto i piedi mentre la passo avanti e indietro, battendo sopra la piastrella sento un suono differente da altre zone ma non credo sia un vuoto di colla perché l'effetto sonoro è comunque di "pieno" sotto.
Queste vibrazioni secondo lei potrebbero comunque essere riconducibili ad una cattiva posa o mal incollaggio?
Grazie e complimenti per la professionalità
Marco

26/02/2023 - Marco

Buongiorno Paolo e Buongiorno Samuele,
rispondo ad entrambi.
Nel caso di Paolo il sollevamento è frutto di uno shock termico violento che ha aggravato una situzione già compromessa (piastrelle che già cantavano a vuoto) in una pavimentazione con circa 15 anni.
Non sappiamo, invece, la data di posa della pavimentazione di Samuele che ha subito uno shock termico (a quanto leggiamo) meno violento ma altrettanto distruttivo. Anche in questo caso il pavimento era, con tutta probabilità, già compromesso sebbene non dimostrasse sintomi.

Difficile identificare, dalle informazioni che abbiamo, le cause che hanno generato la crisi del sistema:
mancanza di giunti perimetrali?
collante sbagliato?
fughe inferiori ai 2 mm. previsti dalla norma?
mancato rispetto dei tempi tecnici di maturazione del massetto e dei tempi di messa in esercizio del pavimento?
cedimento del solaio e conseguente compressione del pavimento?
posa a sabbia e cemento e non a colla?

Ripeto: difficile, senza le giuste informazioni, lanciarsi in teorie.

Per quanto riguarda invece le soluzioni: se le piastrelle della zona interessata dal sollevamento si sono tolte senza danni occorre procedere togliendo anche le altre piastrelle della stanza. A questo punto occorrerà pulire il massetto ed eventualmente consolidarlo o rasarlo. A questo punto le "vecchie" piastrelle vanno riposate nella stanza rispettando la fuga minima prevista dalla norma e ricavando circa un centimetro di giunto perimetrale ritagliando le piastrelle a ridosso delle pareti.

Spero di essere stato utile,
buona serata!
 

05/01/2023 - michele

Buongiorno.
Sono rientrato ieri da un viaggio di una decina di giorni.
La casa è rimasta con il riscaldamento spento.
Ieri sera l'ho riacceso per qualche ora.
Stamattina l'ho riacceso regolarmente e dopo circa un'oretta ho sentito un forte rumore dal pavimento del bagno (avevo anche acceso da pochi minuti la lavatrice che aveva perciò caricato il primo ciclo d'acqua).
Giunto in bagno ho torvato sollevato di uno o forse più di centimetri il pavimento nel centro dell'ingresso, a una cinquantina di centimetri dalla porta d'ingresso, in una zona centrale del Bagno, per intendersi.
Le piastrelle più sollevate si sono scheggiate ai bordi mentre ci camminavo sopra.
Vivo in questa casa da 3 anni e non mi era mai capitato niente di simile.

Cosa può essere successo?
Come potrei rimediare?

Faccio presente che anche in altre parti dell'appartamento ci sono alcune piastrelle, sempre in gress, crepate, ma mai nessuna si era sollevata.

Grazie di tutto.

Samuele Sartorio

05/01/2023 - SAMUELE

Buongiorno
nella mia casa realizzata nel 2005 recentemente, in una camera di circa 30 mq si sono sollevate le piastrelle per una porzione di 2 mq
Già da anni in quella zona le piastrelle suonavano di vuoto, poi a seguito di un guasto al termostato che ha mantenuto al massimo i termosifoni della stanza per una notte c'è stato il sollevamento delle piastrelle
il pavimento è in gres porcellanato 30x30 posato a colla (prodotti Mapei) su messetto in sabbia/cemento le fughe sono di 3/4 mm
Le chiedevo, visto che il resto delle piastrelle sembra correttamente ancorato al sottofondo, che ne pensa di sostituire solo quella porzione di piastrelle sollevate realizzando la fuga di contorno della zona interessata con prodotto siliconico Mapesil della Mapei ?
grazie
Legnani

02/01/2023 - PAOLO LEGNANI

Buongiorno,
Ho un dilemma sul quale non riesco a trovare una risposta e spero possiate darmi un aiuto:
Ho un pavimento in graniglia (quello degli anni 60) ora vorrei sovrapporci un pavimento più bello senza dover rompere tutto.
Le opzioni sono gres o laminato.
Noi preferiremmo il gres ma ci stanno dicendo problematiche contrastanti:
Da una parte gli ingegneri sostengono che attaccando il gres si solleverà il pavimento nell'arco di 3/4 anni e quindi di preferire la soluzione laminato, mentre dall'altra i muratori sostengono che non si stacca nulla e non so più a chi credere.
Vorrei una vostra opinione in merito
Premetto che sotto il pavimento non c'è alcun tipo di tubatura.

Grazie in anticipo

15/04/2022 - Andrea

Ciao Lucia,
il modo migliore per tutelarsi è sottoscrivere, come speriamo tu abbia fatto, un contratto di appalto con il quale si incarica un unico operatore di compiere l'intero lavoro con la fornitura e posa sia del fondo di posa (nel tuo caso costituito da pannelli isolanti) sia del soprastante pavimento. Questo evita "scaricabarile" tra operatori.
Il contratto di appalto tutela il consumatore finale nel modo migliore e ti da una garanzia di 10 anni sui vizi occulti, quali quelli che ci hai segnalato, per cui se l'hai fatto puoi strare tranquilla e chiedere la sistemazione.
Ciao!
 

07/03/2022 - michele

Buonasera,
La base su cui sono state posate mie piastrelle è stata realizzata sopra il pavimento esistente ed è composta da un pannello fonoisolante e un pannello calpestabile costituito da uno strato di polistirolo e uno di compensato/legno. Sulla sua superficie è stato poi applicato un prodotto che facilita l'adesione della colla.
Il pavimento è un gres effetto legno 20x120 rettificato. Appoggiando una piastrella sopra l'altra si vede che non sono perfettamente piane ma c'è una curvatura nelle estremità. Per questa ragione nella posa non sono state sfalsate più di 20 cm. Tuttavia, ora che sono incollate in controluce sono visibili delle leggere "onde" o gobbette.
Il pavimento è stato posato con fuga di un millimetro e stucco kerakoll fugabella. Nei giorni dopo la posa in alcuni punti lo stucco si è sgretolato ed alcune piastrelle risultano incollate al centro ma scollate e sollevate a una estremità. Camminando in altri punti si percepisce una sorta di scricchiolio.
Procederò a sostituire le piastrelle sollevate ma temo che il problema possa aggravarsi. Come posso tutelarmi? Grazie mille per l'attenzione.

04/03/2022 - Lucia

Ciao Luca,
grazie per la domanda molto acuta. Si, questo rischio c'è: per questo motivo i distanziatori-livellanti vanno utilizzati con parsimonia e su formati grandi. Se utilizzati su piccoli formati o con densità eccessiva vanno proprio ad arrecare i problemi che descrivi. Un'ottima precauzione è quella di utilizzare sempre la doppia spalmatura (obbligatoria nelle grandi lastre in grès) per essere certi che non ci siano vuoti.
Ciao!
 

08/02/2022 - michele

Ciao Mirko,
il fatto che le sonorità cambino, da acute e superficiali diventino sorde e profonde, può dipendere sia dalla presenza - come giustamente scrivi tu - di tubazioni vicine alla superficie, o comunque dalla presenza di aria tra il massetto ed il sottofondo Pensa, ad esempio, ad un cedimento del sottofondo che lascia uno spazio vuoto sotto al massetto.
Grazie per la domanda, ciao!

08/02/2022 - michele

Ciao Pierpaolo,
una piastrella che "canta a vuoto" in TUTTA la sua superficie è distaccata e si rompe con maggior facilità rispetto ad una piastrella incollata. Se suona a vuoto solamente una porzione della piastrella significa che ancora la piastrella non si è distaccata ed è probabile che rimanga così per molto tempo. Se la porzione di piastrella che canta a vuoto è piccola la piastrella potrebbe rimanere comunque attaccata e non staccarsi mai.
Insomma i tempi sono correlati alle cause esaminate nell'articolo. Grazie per la domanda, ciao!

08/02/2022 - michele

Buonasera, veramente molto interessante l'argomento sopra citato!
Chiedo scusa,una curiosità: ma una piastrella che come dite voi "suona a vuoto" è una piastrella ormai distaccata?
Se non lo è, normalmente dopo quanto tempo è destinata a distaccarsi?
Saluti

07/02/2022 - Pierpaolo

Salve sig. Pellizzari, ricordo che durante la posa del pavimento il piastrellista ha utilizzato dei distanziatori autolivellanti, praticamente quelli che si avvitano sul distanziatore posto agli angoli delle mattonelle.
Le chiedo se tali distanziatori non sono "rischiosi" per la buona riuscita del lavoro in quanto un conto è posare direttamente la piastrella sulla colla e un conto vincolarla ad un'altezza uguale per tutte le piastrelle correndo magari il rischio che al disotto il massetto o lo strato di colla abbia magari una leggera non planarità e quindi creare una sorta di vuoto?
La ringrazio e le auguro buon lavoro

05/02/2022 - Luca

Buonasera a tutti, colgo l'occasione ed approfitto della vostra esperienza per un chiarimento.
Da cosa dipende il fatto che "bussando" sul pavimento in alcuni punti il suono emesso è differente?mi spiego meglio, non é il suono a vuoto come se si stesse bussando ad una piastrella semplicemente poggiata e non incollata ma il suono emanato è come se si stesse bussando ad una parete di forati quindi come se ci fosse un vuoto oppure la parte interna non piena.
Potrebbero essere tubi/corrugati che passano in quel punto?
Vi ringrazio molto

02/02/2022 - Mirko

Salve
Da un paio di anni mi sono trasferito in una casa di campagna completamente ristrutturata da me.
Gli unici lavori che non ho fatto sono i massetti e i pavimenti del piano terra. Il massetto è stato fatto da un azienda specializzata in autolivellante ed il pavimento da pavimentisti esperti.
Dopo quasi 2 anni che ci abito comincio a sentire dei forti schianti dalla cucina e dopo qualche giorno mi accorgo che alcune piastrelle(gress 60x60 con fuga da 1.5 posate con doppia spalmatura) suonano a vuoto.
Rimuovo una piastrella e viene via insieme alla colla una strato di circa 1 mm di massetto, lo stesso è stato fatto con prodotti knauff isolato dal sottofondo e dalle pareti con apposita barriera e fatto stagionare per circa 50 gg. Il posatore di massetti mi dice che lo stesso non era completamente asciutto. La mia domanda è questa, siccome il pavimento non presenta nessuna imperfezione visiva ne al calpestio ed il problema è presente in 2 zone del piano circa il 15 % del pavimento, mi consigliate di aspettare che salti qualche piastrella o di intervenire subito perché la mia preoccupazione è che lasciandolo stare le vibrazioni del calpestio facciano peggiorare ed espandere il problema.
Grazie .

31/01/2022 - Alberto

Ciao Fabio,

purtroppo non posso darti buone notizie. Il pavimento in cotto non può tornare com'era tagliando le fughe, come suggerisci. La parte ammalorata deve essere rimossa e re-incollata.

Mi spiace, ciao!

12/10/2021 - michele

Salve, sono Fabio Lamioni da Lucca - Capannori e vorrei, se possibile un consiglio e nel caso un intervento. Il mio é un alloggio "a schiera" e al P.T. ho un soggiorno/tinello di ml. 3,60 x 6,00 pavimentato con piastrelle di cotto arrotato (30x30) posate oblique. Due anni fa su un lato corto, ho avuto una sversamento "d'acqua ed altro" dal piani primo e da lì hanno iniziato a distaccarsi le piastrelle per una ampiezza di circa 3/3,5 metri, formando una "gobbosità" tutta su quel lato della stanza. La curvatura della "gobba" è notevole ma finora ha tenuto, anche perchè sopra è posta un panca angolare e un grosso tavolo "fratino". Potreste indicarmi "una cura incruenta" se c'é? Esiste un metodo per non rifare completamente il pavimento? Tagliando in corrispondenza delle fughe il pavimento cala oppure scoppia tutto? Che domande vero? In ogni caso vorrei poter risolvere ma non ho il coraggio di affrontare un rifacimento completo!!! Vi ringrazio per quanto potrete e aspetto vs. gradite notizie, anche "brutte" ovviamente. Saluti cordiali. Fabio Lamioni

11/10/2021 - LUCCA

Ciao Gabriele,

Difficile darti una risposta senza vedere il problema... mi viene da pensare che potrebbero avere utilizzato un silicone per sigillare i giunti non adatto e che con le alte temperature ti crea questo fenomeno. Dubito che sia una risalita dagli strati profondi in quanto mi dici di aver fatto una guaina liquida prima della posa delle piastrelle. A meno che il problema non sia proprio nella guaina liquida non stesa correttamente...  Mi spiace di non poterti essere d'aiuto.

ciao!

30/06/2021 - michele

Buonasera,
nella nostra abitazione abbiamo un problema nelle piastrelle esterne del portico/marciapiede, dalle fughe fuoriesce una sostanza appiccicosa all'odore siliconica ma abbastanza liquida sporcando continuamente le piastrelle, sopra il massetto sono state effettuate due strati di guaina liquida poi collante e poi piastrelle, nessuno sà darmi una risposta certa sul problema che soprattutto d'estate con l'aumento delle temperature si accentua in maniera esponenziale,
Qualcuno ha qualche consiglio? Grazie mille Gabriele

30/06/2021 - Gabriele

Ciao Andrea,

Cercherò di risponderti sebbene sia necessario un sopraluogo. Sarò sintetico.
La membrana Ditra è perfettamente compatibile con il riscaldamento a pavimento per cui non è questo il problema. Quello che mi stupisce è che sia stata affidata ad aziende differenti la stesura della membrana e la successiva posa del pavimento 20x120. Come sempre quando si frazionano in diverse parti le opere edili si finisce per subire lo scaricabarile tra operatori.
In questo caso la posa della membrana andava affidata alla stessa azienda di posa delle piastrelle perché, effettivamente, se la membrana viene posata malamente può dar luogo a problematiche.
Questo a prescindere dal fatto che il collante dovrebbe essere presente in tutta la superficie della piastrella, a campo pieno.
Aggiungo che il direttore dei lavori ha la responsabilità di coordinare e vigilare sull'operato delle aziende in cantiere per cui avrebbe dovuto controllare sia la corretta posa della membrana Ditra sia la corretta stesura del collante delle piastrelle.

Buona serata

12/04/2021 - michele

Buona sera, abbiamo installato un riscaldamento a pavimento (overboard). Al di sopra di questo la ditta ci ha consigliato di installare un ditra mat e poi posare le mattonelle direttamente sopra. Una ditta ci ha installato le mattonelle (20*120*1), ma dopo una settimana le fughe hanno iniziato a rompersi e abbiamo notato che alcune mattonelle hanno un lieve movimento se applicata una pressione (di una mano). Abbiamo tolto una fuga e notato che al di sotto della mattonella non c'é uno strato regolare di adesivo e ci sono diversi punti in cui non é presente alcun adesivo. Oltre a questo la fuga arriva, in diversi punti solo a metà dello spessore della mattonella. Vorrei sapere se c'é qualcosa che si puo fare per risolvere questo problema (la ditta che ha posato le mattonelle ha incriminato la presenza del ditramat e non si ritengono responsabili del danno). Grazie in anticipo, Andrea

08/04/2021 - Andrea Apuzzo

Ciao Andrea, 

certamente l'impianto a pavimento perde un po' della sua efficacia in quanto il legno è un isolante e, probabilmente, a suo tempo l'impianto è stato pensato e progettato per un pavimento in ceramica, quindi con pannello isolante dimensionato in base alla resistenza termica della ceramica e non del legno. 
Non avendo altre informazioni il suggerimento che possiamo darti è di utilizzare un parquet a basso spessore e di posarlo a colla (non flottante) per diminuire - per quanto possibile - la resistenza al passaggio del calore. 

grazie

 

21/01/2021 - manager

Buonasera e complimenti per la vs. professionalità.
Vorrei chiedervi se sopra a un pavimento in cotto, con sotto impianto radiante a pavimento, è possibile posare un parquet e se l’impianto a pavimento andrebbe a perdere la sua efficacia oppure è una cosa logica e fattibile.
Grazie se vorrà rispondermi.
Buona serata
Andrea

18/01/2021 - Andrea

Ciao Terry,

spiacenti ma operiamo solo in Veneto!

buone feste, ciao!

28/12/2020 - manager

Ho uno dei problemi evidenziati, sollevamento delle piastrelle grandi in cucina , senz' altro pe errata messa in opera. Sono a Bari, vorrei sapere se è possibile un vostro preventivo con personale in zona. Cordialità, prof terry trentadue

28/12/2020 - terry trentadue

Ciao Andrea, 

ho letto le tue disavventure e mi dispiace. Fossi in te - prima di contattare un perito - spiegherei, a mezzo raccomandata, l'accaduto al direttore lavori del cantiere chiedendogli di intervenire.

Puoi risalire al nome consultando i documenti che ti hanno consegnato all'atto notarile di acquisto. Il direttore lavori è, infatti, responsabile di quanto è stato fatto a suo tempo, è lui che approva i materiali da utilizzare e che veglia sulle tecniche di posa dei pavimenti. Credo che, inoltre, possa far pressione presso il costruttore perché il tuo problema venga risolto. 

Spero anche io, come scrivi, che non tutti gli operatori dell'edilizia siano così anche se devo ammettere che nel nostro settore si assiste spesso a comportamenti poco professionali
Grazie per aver scritto, 

buona giornata!

05/10/2020 - manager

Ciao Francesco, 

per poter posare un parquet flottante il fondo di posa deve comunque essere planare e stabile. Per cui va prima sanato il pavimento mediante lieve delle piastrelle che si sono staccate e livellatura con apposito rasante, meglio se ad asciugamento rapido visto che poi si va a posare del legno. 

Ciao!

 

05/10/2020 - manager

Salve,
A febbraio ho fatto rogito di un monolocale di nuova costruzione.
Anche se non era finito del tutto.
A luglio mi sono accorto che le piastrelle In Gres porcellanato 20x120 oltre che suonare a vuoto alcune scricchiolavano.
Sono nella zona di passaggio nell’antibagno e nel bagno.
Per evitare di lavorarci mi era stato detto che il rumore era un problema di tubazione.
Ma sono andato a vedere le foto che ho fatto durante i lavori e non c’era nessun tubo.
Ho insistito con la sostituzione delle piastrelle.

È venuto l’operaio ed ha iniziato a rompere le piastrelle con un martello.

Picchiava talmente forte che è venuta La vicina del piano inferiore.
Io pensavo che avrebbe Inizialmente bucato con un trapano e spaccato ed alzato la piastrella con lo scalpello.
Dopo aver pulito tutto e tolto la colla.
Ha attaccato la piastrella con la Malta bastarda.
Ma è normale usare la Malta?

Alla fine di tutto non aveva lo stucco con se ed è andato via lasciando le fughe vuote.

Ed ora mi ritrovo con una piastrella vicina che ha iniziato su un angolo a scricchiolare/spostarsi probabilmente si è staccata con le vibrazioni fatte con il martello e con le fughe vuote.
Mi sono lamentato ed ho chiesto rassicurazioni. Perché sono passati solo pochi mesi dalla posatura e suona già a vuoto e si staccano.
Mi hanno detto che sarebbero venuti dopo le vacanze a sistemare e stuccare.
Ancora adesso sto aspettando ed ho sollecitato a venire.
Ma credo che Il costruttore non fará venire più nessuno operaio, ormai hanno intascato i soldi.

Le fughe potrei anche stuccarmele da solo.
Ho visto i codici dei 2 stucchi utilizzati per comprarli.
Anche se avrei preferito che venissero loro a sistemare.

Il mio dubbio è sulla piastrella che si è staccata su un angolo ed inizia a scricchiolare.
Secondo voi è possibile iniettare della colla liquida prima di stuccare le fughe?
O l’unica soluzione è di rompere e rimettere la piastrella nuova.
Volevo evitare di rompere ancora.

Purtroppo è proprio in una zona di passaggio e fa rumore ogni volta che ci si mette il piede sopra.
Ed è fastidioso.
É possibile inviarvi foto e video della piastrella che suona?

Io spero che nell’ambito edilizio non siano tutti così.
Per me è la prima volta e sono davvero rimasto deluso.
Non c’è proprio umiltà.
Tanta furbizia e lavori approssimativi.
Secondo voi dovrei far venire un perito a far controllare i lavori fatti per poi denunciare la società?
Possibile che uno spenda tanti soldi e si ritrovi a supplicare per un lavoro fatto bene.

Spero in vostro riscontro.
Grazie per la disponibilità.

Andrea

13/09/2020 - Andrea Pinto

Buonasera, nel mio appartamento costruito nel 2013 il pavimento è diventato tutto un pò un sali-scendi, ma principalmente nel soggiorno ho una zona, circa 15 piastrelle da 33,5cmx33,5cm dove sembra esserci vuoto al di sotto. Premetto che il riscaldamento è a pavimento e che 2 -3 piastrelle di queste si alzano da qualche tempo al passaggio... Le fughe sono strette e lo stucco tra esse è quasi saltato completamente. Nelle altre stanze al momento non ho questo problema, tranne per il fatto che all'altezza dello zoccolino in alcuni punti il pavimento sembra sceso (al momento ho coperto con il silicone color battiscopa). Quale potrebbe essere la soluzione meno costosa almeno per risolvere il problema delle 15 piastrelle del soggiorno? Si potrebbe fare un parquet flottante solo per soggiorno? Grazie

07/09/2020 - Francesco

Ciao Rosanna, 

sembrerebbe, da quanto scrivi, che il vuoto sia tra massetto e sottofondo e non tra piastrelle e massetto. Le cause possono essere molte ma solo con un sopralluogo potremo aiutarti a trovarle.
Venendo ai rimedi: certo, esistono delle resine che possono essere iniettate (una di buona qualità è quella offerta da Kerakoll) ma l'utilizzo, nel caso di pavimenti in ceramica, non è consigliato. O almeno noi non lo consigliamo tranne che per i pavimenti in legno dove è più semplice utilizzarla e sigillare i numerosi fori che poi si creano.
D'altro canto non mi sembra che ci sia una perdita di funzionalità del pavimento ma solo un fastidio sonoro per cui non mi sento nemmeno di consigliarti di rifare il pavimento a meno che, dato che il bagno ha passato i 30 anni, tu non voglia rinnovare anche esteticamente l'ambiente, cosa che ci trova, ovviamente, d'accordo :)  

Grazie, ciao!

 
 

27/08/2020 - manager

Buongiorno, in un appartamento realizzato 40 anni fa è stato realizzato massetto e pavimento del secondo bagno 30 anni fa. Mentre in tutto l'appartamento il pavimento non si è mai scollato, il pavimento di questo bagno sembrerebbe in gran parte sollevato, senza nessuna crepa, ma si vede chiaramente dal suono e dall'oscillazione di un piccolo mobile quando si cammina. Dato che il pavimento è integro, non si è nemmeno staccato dalle fughe, e pare una lastra continua, sarebbe possibile iniettare una resina per reincollarlo?
Grazie
Saluti

16/08/2020 - Rossana

Ciao Augusto, 

Non è possibile che le piastrelle lascino trasparire il fondo per cui il reticolo che descrivi si è formato quasi certamente a causa del fatto che le piastrelle sono confezionate con la faccia di ogni piastrella che appoggia sul retro della precedente nella scatola.

Si tratta quindi di pulire con un detergente tipo Keranet Mapei o Deterdek Fila per rimuovere con facilità I segni.

ciao!

15/08/2020 - manager

Buongiorno a tutti
Avrei un problema che si è manifestato su un pavimento che è stato messo in opera circa 15 gg addietro. Trattasi di mattonelle Gres porcellanato e rettificato 60x60 (spessore circa 1 cm) incollate con colla “Kerakoll H40 bianco” su un pavimento già presistente, con fuga di mm1.
Sono comparsi dei reticoli sulla superficie della mattonella che sono l’esatta riproduzione di quello esistente nella parte inferiore della mattonella (biscotto) stessa.
Cause? Rimedi?
Grazie per la cortesia e disponibilità.
Augusto Abategiovanni.

15/08/2020 - Augusto

Ciao Giovanni, 

difficile darti una risposta senza vedere il "paziente" ma temo che il pavimento, da quanto scrivi (età e sintomi), sia definitivamente compromesso. Occorre rifarlo. 
Tieni conto che 30 anni di durata, con la posa a sabbia e cemento e senza fughe, è considerata una buona durata. 

Ciao! 

01/08/2020 - manager

Salve,
nel salone di casa ho un pavimento in piastrelle montato con sabbia e cemento circa 30 anni fa senza fughe. Negli ultimi mesi una porzione del pavimento, circa una 10na di piastrelle (40x40), si è sollevato/scollato dal massetto in un punto in cui passano le condutture del termosifone. E' probabile che le condutture siano state installate troppo in superficie e il calore abbia provocato una dilatazione delle piastrelle con conseguente sollevamento. Devo aggiungere che all'inizio si trattava solo di 2-3 piastrelle, adesso il problema sembra espandersi con il tempo e soprattutto camminandoci sopra. Come posso rimediare prima che tutto il pavimento si sollevi?
Cordiali saluti
Giovanni La Torre

21/07/2020 - Giovanni La Torre

Ciao Vincenzo, 

devi utilizzare del Keranet Mapei (disincrostante acido) o prodotti similari ed avere molta molta pazienza perché il collante per le piastrelle è studiato per rimanere saldamente incollato alle stesse.
Se devi fare un intervento "in continuità" con il pavimento esistente capisco che tu sia costretto a farlo. Ma in caso contrario - se i due pavimenti non sono contigui - ti conviene di gran lunga acquistare un nuovo pavimento invece che riutilizzare il vecchio. 

grazie, ciao!

 

20/07/2020 - manager

Salve,
avrei bisogno di un consiglio: sto rifacendo l’esterno di casa mia e dovrei rimuovere le piastrelle che stanno sul retro per riutilizzarle da un’altra parte. Le ho già staccate e molte si sono “salvate”, non si sono ne rotte ne scheggiate... l’unico problema è che sotto a parecchie è rimasto attaccato il cemento e devo rimuoverlo per riuscire a posarle nello spazio nuovo. Come posso toglierlo senza rovinare la mattonella?
Grazie mille in anticipo.

14/07/2020 - Vincenzo

Buonasera, ho terminato da poco la ristrutturazione di una villa singola con piano seminterrato di solo di 80cm interrato. Durante un forte nubifragio venerdì scorso, non so come, si è gonfiato il pavimento con rottura del pavimento, usciva acqua dalle fughe come fosse una sorgiva. Potete aiutami a capire come risolvere il problema e far sì che non succeda più. Segnalo che abbiamo installato guaina isolante sul fondo.
Grazie mille per l’aiuto

05/07/2020 - Andrea Regoli

Ciao Girolamo, 

la posa di gres spessore 2 cm. che suggerisci sopporta solo traffico pedonale, non carraio. 
ne abbiamo parlato qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/gres-spessore-2-cm-esterni

grazie, ciao!

20/06/2020 - manager

Salve, sto ultimando lavori di nuova abitazione mi resta da completare la parte esterna dove vorrei posare le piastrelle in gres 2 cm per esterno carrabili su terra. Le vorrei installare su terra a distanza di 5 cm tra di loro in modo tale da far crescere erbetta nel mezzo, mi stanno sconsigliando di farlo perchè non a lungo si spaccano per le sollecitazioni auto e perchè mi dicono che la terra con il passare del tempo se ne scende e quindi fa dislevare la pistrella e si spacca. Vorrei delle delucidazioni sulla loro posa su terra. Oppure stendere su terra della ghiaia e poi posarle le stesse; insomma se gentilmente mi indicate come posarle e se sono durature nel tempo con le varie sollecitazioni giornaliere. Grazie per l'attenzione

16/06/2020 - Girolamo

Gentile Lucia, 

come ho già scritto più sopra occorre prima sistemare il pavimento esistente, togliere le piastrelle sollevate e quelle che cantano a vuoto (e cioè che sembrano aderenti ma in realtà sono scollate), poi è necessario rendere il pavimento planare mediante stesura di livellina o rasante; infine si può posare un laminato flottante, oppure un PVC o incollare un grès effetto legno sul fondo risanato.

grazie, buona giornata, 

 

22/05/2020 - manager

Se volessi montare un finto parquet su un pavimento di ceramica gonfio,che rischio corro?

20/05/2020 - Lucia Selvarolo

Ciao Sara, 

occorre prima rimuovere le piastrelle sconnesse e staccate, quindi fare una rasatura per riportare in piano il fondo (operazioni facili e non così costose). Una volta ottenuto un fondo planare è certamente possibile posizionare un laminato ad incastro o un PVC o un pavimento in legno flottante (te li ho messi in ordine di prezzo crescente).

ciao!

18/05/2020 - manager

Salve, volevo chiedere un consiglio. Io sono in affittoe in camera e in piccola parte della cucina il pavimento si è alzato. E'possibile senza rompere mettere direttamente sopra il parquet in pvc adesivo che è più flessibile. Non volevo spendere tanto anche perché sono in affitto e il proprietario non ha intenzione e di spenderci soldi. Grazie.

30/04/2020 - Sara Pezzano

Ciao Alessio, 

la sovrapposizione si deve realizzare su un fondo connesso, coerente e solido, se le piastrelle sottostanti cantano a vuoto si deve prima risanare il pavimento e solo in seguito posare. Il rischio è che la nuova piastrella, posata su un fondo di piastrelle staccate o sconnesse, non è fermamente aderente e rischia di rompersi molto più facilmente che una piastrella ben adesa al fondo. 

La seconda domanda: si è possibile che il fenomeno si verifichi anche successivamente per svariate ragioni. 

grazie, ciao!

08/04/2020 - manager

Salve , se viene effettuata una sovrapposizione su pavimento che in alcuni punti suona a vuoto , nel tempo quali problemi può dare?
Ultima domanda ;
Dopo alcuni giorni dalla posa , è possibile che la piastrella inizi a suonare vuoto in centro? Piastrella (60x30)
Grazie in anticipo

07/04/2020 - Alessio

Ciao Giuseppe, grazie per la domanda.

Sulla posa delle grandi lastre in grès trovi tutte le informazioni qui: 

https://www.fratellipellizzari.it/wiki/posa-grandi-lastre-gres-lamina-kerlite-magnum-florim

Verifica se hai rispettato queste indicazioni di posa.
Tieni conto che spesso non si tratta di errori di posa ma di lastre "tensionate", fenomeno che deriva dalla cottura errata. Purtroppo alcune piastrelle più economiche vengono cotte in fretta, senza gestire lentamente la fase di raffreddamento, motivo per cui le piastrelle sono più soggette a rompersi durante o dopo la posa, alla minima sollecitazione. 

Le piastrelle, come qualsiasi altro prodotto, non sono tutte uguali. 

ciao!

 

 

02/03/2020 - manager

salve un consiglio da esperto abbiamo forato una piastrella a parete grande dimensioni di gres con tutti gli accorgimenti notando che era vuota dietro ma tutto ok, solo che mettendo il tassello e tirandolo e partita una linea di rottura ,secondo voi da esperti si e verificata per una posa non corretta ho altro grazie

02/03/2020 - giuseppe pappalardo

Grazie mille per la celere e precisa risposta, continuerò a seguirvi con passione. Buona serata!

28/01/2020 - Stefano

Ciao Stefano, e grazie per le domande ed i complimenti.

Si, hai fatto bene a spegnere l'impianto a pavimento. Per quanto riguarda le vibrazioni della lavatrice no, non credo abbiano dato problemi dato che il pavimento rifatto è separato da un giunto rispetto a quello dove c'è la lavatrice. 

Per quanto riguarda i futuri lavori da effettuare al di sopra del pavimento rifatto: sì, è bene aspettare i tempi di "messa in esercizio" consigliati sulla scheda tecnica del collante utilizzato. 

Le tue attenzioni non sono esagerate: vorrei avere tutti clienti attenti e bravi come te! 

ciao!

28/01/2020 - manager

Buongiorno Sig. Pellizzari, complimenti per il Vs. sito e la Vs. professionalità, vorrei vi trovaste più vicino al mio domicilio per potervi affidare i futuri lavori da svolgere in casa. Pochi giorni fa mi sono state sostituite delle piastrelle che si erano precedentemente crepate in corrispondenza della soglia di una porta, crepa che ricalcava esattamente il giunto di dilatazione praticato nel massetto riscaldante. Ora il giunto è stato replicato in superficie, le piastrelle in gres porcellanto formato 15x60 sono state incollate con Mapei Keraflex e doppia spalmatura, le fughe stuccate immediatamente dopo la posa senza attendere le canoniche 24 ore con stucco Mapei Keracolor GG113. L'architetto che seguiva i lavori mi ha detto che il riscaldamento a pavimento poteva tranquillamente essere lasciato acceso, sia in fase di posa che di asciugatura, io ho preferito comunque tenerlo spento, ed a giudicare da quanto sopra riportato nell'articolo credo di aver fatto la scelta corretta, conferma? Per quanto riguarda le vibrazioni: sono passate 48 ore dalla posa quando, ingenuamente, la mia compagna ha azionato la lavatrice posta a 1,5 metri di distanza dalle piastrelle sostituite, dalla parte opposta del giunto realizzato. Siccome ho letto nella scheda tecnica della Keraflex che il tempo di messa in esercizio è di 14 giorni, tali vibrazioni, seppur contenute e smorzate dai piedini, possono aver compromesso in qualche modo il lavoro? Dato che il posatore deve rimontarmi la porta e relativo telaio, smontati per effettuare la sostituzione delle piastrelle, mi consiglia di rimandare il lavoro tra 2 settimane per permettere un'asciugatura ideale e rispettare il tempo di messa in esercizio? Forse sono solo mie preoccupazioni un po' esagerate, ma siccome con questa casa di nuova costruzione ho già avuto parecchi problemi, vorrei evitarne di nuovi. Grazie mille per l'attenzione che presterà al mio caso, e complimenti ancora. Stefano

28/01/2020 - Stefano

Ciao Christian, grazie per le domande. 

Quindi è stato rimosso il pavimento esistente, fatta una rasatura, incollate le piastrelle con doppia spalmatura.
La procedura si direbbe corretta.
L'unica cosa "irregolare" che devo osservare è la fuga da 1 mm. che è inferiore a quanto prevede la norma Uni (fuga minima 2 millimetri). Inoltre, dato che non li citi, ti chiedo se sono stati fatti i giunti? sia quelli perimetrali che quelli di frazionamento

In ogni caso la motivazione che ti ha dato l'azienda è plausibile: camminare, trascinare attrezzi o impalcature, provocare vibrazioni sul pavimento appena posato blocca il processo di indurimento e maturazione del collante generando proprio le conseguenze che ci segnali. 
Quindi se hai la certezza che questo sia successo, hai anche la risposta alla domanda su quale sia stata la causa delle piastrelle che cantano a vuoto.

Per quanto riguarda il rimedio: certamente una volta che le piastrelle staccate vengono re-incollate il problema è risolto definitivamente e non occorre fare altro. 
Mi sembra che la ditta che ti ha effettuato i lavori ti abbia dato risposte corrette e serie, bene! 
ciao!

27/01/2020 - manager

Buongiorno,
ho appena fatto posare un pavimento in gres effetto pietra Del conca Gardena 60x60, fughe con distanziali da 1mm . Subito dopo la posa, circa 50 metri quadri, la metà delle piastrelle suonava vuota. Aggiungo il vecchio pavimento è stato rimosso ed è stata usata la livellina per portare tutto a piano e che la colla è stata messa in posa sia sulla piastrella che sul pavimento. La ditta ha provveduto a sostituire quasi tutte le piastrelle incriminate e mi ha detto che vuole aspettare ancora una settimana per far asciugare tutto bene per poi valutare se cambiarne altre. La motivazione che mi hanno dato è che probabilmente ci hanno camminato sopra troppo presto altri operai. Volevo chiedervi dalla vostra esperienza cosa può essere successo per causare un così grave danno a quasi tutta la pavimentazione e se, una volta cambiate tutte le piastrelle che suonano a vuoto il problema è risolto definitivamente.. Grazie mille !

27/01/2020 - christian

Ciao Vincenzo, 

ti ho risposto alla mail che hai lasciato: mandami le foto che vediamo se riesco a capire che cosa succede.

Grazie, ciao! 

 

22/01/2020 - manager

Buonasera
Casa nuova con pavimento che agli angoli si distacca dallo zoccolino, fughe attorno la vasca che si staccano e piastrelle che si crepano....specialmente in un punto tra 2 stanze già sostituite 4 volte
Se possibile posso inviarle foto per un parere
Grazie

22/01/2020 - Vincenzo

Buongiorno Valentino, 

grazie per averci scritto: ti confermo che la sovrapposizione di un parquet flottante sul pavimento è una soluzione percorribile ed è, forse, una delle soluzioni più economiche in casi come il tuo. Ciao!

16/01/2020 - manager

Salve, ho riscontrato delle lesioni alle piastrelle del pavimento in varie zone della casa; quando ho cercato di sostituirle con altre ho riscontrato i tubi dell’acqua calda appena sotto le piastrelle... cosa mi consiglia di fare per non spendere un capitale visto che l’appartamento é stato costruito da 12 anni e non posso più rifarmi sul costruttore per l’errore commesso.... posso risolvere la cosa sovrapponendo un nuovo pavimento sopra quello vecchio o un parquet....Grazie mille se vorrà rispondermi

15/01/2020 - Valentino

Ciao Pietro, 

se vuoi mandarci delle foto possiamo capire meglio che cosa è successo e provare a darti dei suggerimenti. Scrivi pure a [email protected].
Temo, però, da quanto scrivi, che sia necessario rimuovere il pavimento nuovo ed anche quello su cui era stato posato e rifare tutto compreso il massetto. Grazie per gli auguri, che ricambiamo: buon anno nuovo anche a te! 

 

07/01/2020 - manager

Ciao Giuseppe, 

Come ho già scritto più sopra, se le piastrelle cantano a vuoto con un suono acuto e se lasciando cadere una biglia di acciaio nella piastrella questa non rimbalza allora significa che la piastrella si è staccata dal fondo di posa. Si tratta di capire se il distacco è parziale o totale, se è staccata per meno di un terzo non è un problema, se è staccata per più di un terzo si potrebbe rompere pertanto si procede al re-incollaggio della piastrella (o delle piastrelle) che cantano a vuoto. 

Se invece si tratta di un canto "sordo", di un suono basso e se la biglia rimbalza in modo più o meno normale, allora si tratta di vuoti che si sono creati al di sotto del fondo di posa, a livello del sottofondo (e cioè nello strato in cui passano le tubazioni). In questo caso il problema potrebbe essere nullo se il massetto su cui è incollata la piastrella resiste senza cedere a questi vuoti. Se il massetto è ben fatto solitamente la situazione è questa e non si presentano problemi. In caso di massetto troppo sottile o male eseguito i vuoti nel sottofondo potrebbero portare al cedimento dell'intero pavimento.

grazie, buona giornata, 

03/01/2020 - manager

Innanzitutto BUON ANNO 2020.
Il 31 dicembre 2019 si sono sollevate , in parte, le piastrelle del soggiorno , posizionate nel 1987 sopra altre piastrelle.Il lavoro era stato consigliato per non dover smantellare il tutto provocando il solito nebbione di polvere. Ora mi trovo a dover cercare un piastrellista per poter cercare di portar rimedio al problema. Vorreste darmi una dritta che gradirei con molto piacere. Grazie e auguri.
Pietro

02/01/2020 - PIETRO ADDIS

Salve,nel mio appartamento ho un vecchio pavimento in graniglia e in quasi tutta la casa il pavimento fa un rumore di vuoto che rimbomba se mia figlia corre,però non ho mai visto una mattonella sollevata o staccata,mi dovrei preoccupare?grazie in anticipo per la risposta e il tempo dedicato

26/12/2019 - Giuseppe

Ciao Emanuele, 

non ti preoccupare. Fino ad 1/3 della piastrella che canta a vuoto (quindi 2/3 che aderisce) non rappresenta un problema. Non occorre fare nulla.

ciao!

09/12/2019 - manager

Approfitto ancora della vostra disponibilità e professionalità per un ulteriore info...
Sempre su un gres 60x60, se dovesse suonare vuoto una piccola parte, circa la misura di una mano mentre l'intera pistrella no vi chiedo:

1) se secondo la vostra esperienza comporterà problemi se ce solo quella piccola parte non ancorata?
2)meglio lasciarla cosi piuttosto che andare a rompere e re incollarla?eventualmente aspetto che sara lei a farlo se proprio dovesse verificarsi?

Grazie tanto!

08/12/2019 - Emanuele

Ciao Emanuele, 

il suono che senti percuotendo il pavimento è, quindi, più "sordo", più lontano, rispetto a come cantano a vuoto le piastrelle nel video.
Con tutta probabilità la causa di queste sonorità non è sintomo di distacco della piastrella ma va attribuita agli strati inferiori e, come dici tu, è probabilmente dovuta al fatto che ci sono dei "vuoti" sotto al massetto. Se hai una documentazione fotografica della disposizione degli impianti sotto al massetto potresti trovare riscontro alle tue ipotesi.

grazie, ciao!

07/12/2019 - manager

Grazie a voi per la professionalità...vi confermo allora che quel tipo di suono io non lo riscontro proprio, probabilmente gli "effetti sonori" differenti che riscontro nei vari punti del pavimento sono dovuti a quello che ce sotto, dato che nel mio caso corrugati e tubature si trovano nel mezzo del massetto e non sotto a causa del poco spazio disponibile, è probabile quindi che alcune Mattonelle replicano suoni differenti(per intenderci un po come bussare su un muro pieno e un muro con dietro mattoni forati) a secondo di come è "riempito" quel punto di massetto, inoltre essendo una piastrella in gres 60x60 probabilmente quel tipo di suono in quel punto viene amplificato.

06/12/2019 - Emanuele

Si, Emanuele, esattamente quello! bravo!

grazie a te per le domande e per aver contribuito a far crescere il nostro sito!
ciao

06/12/2019 - manager

Ciao Emanuele, 

le tubazioni dovrebbero essere incorporate nel sottofondo mentre il massetto, quindi lo strato di circa 5 centimetri su cui si posa il pavimento, dovrebbe essere uno strato uniforme e libero da tubazioni. Ma non sempre è cosi. Talvolta in cantiere si trovano tubazioni (come scrivi tu corrugati, tubi del riscaldamento o dell'aspirazione centralizzata) che "non ci stanno" nel sottofondo ed occupano lo spazio del massetto. 
Questo potrebbe essere causa di rotture nel massetto, che diventa irregolare nello spessore e troppo sottile, e di distacco delle piastrelle che poi cantano a vuoto.

Ciao e grazie per la domanda

06/12/2019 - manager

Salve, grazie per il chiarimento precedente...possono cantare vuoto anche per la presenza di corrugati, tubature del riscaldamento ecc?
Grazie tanto

05/12/2019 - Emanuele

Ciao Emanuele, 

le tue nuove piastrelle "cantano a vuoto" come diciamo noi. Il fatto che ci sia una trave al di sotto non necessariamente è causa del distacco perché teoricamente i movimenti del solaio dovrebbero essere annullati dalla presenza di un massetto desolidarizzato su cui sono state incollate le piastrelle. 
Ma fare una diagnosi da qui è davvero impossibile... 
grazie per la domanda, 

ciao!

04/12/2019 - manager

Salve, io ho rifatto il pavimento in gres 1 anno fa, ho notato che su alcune mattonelle perimetrali quando busso con le nocche il suono si propaga al di sotto.
Tenete presente che sotto, oppure nei pressi di queste mattonelle dovrebbe passarci la trave del solaio(trattasi di pavimento al 2 piano di un condominio).
A cosa è legata questa cosa?
Grazie tanto

03/12/2019 - Emanuele

Buongiorno Elena, 

purtroppo non esistono resine da iniettare sotto al pavimento in grado di risolvere quello che ci segnala. Sono spiacente ma temo che l'unica soluzione sia rifare completamente il pavimento, compreso il massetto. 

grazie per la domanda

03/11/2019 - manager

Buongiorno,
il suo approfondimento mi è stato molto utile per il caso che le vado a spiegare:
Un anno e mezzo fa abbiamo terminato un lavoro di ristrutturazione di un appartamento in Asti al nono piano di un condominio di inizio anni '50.
Abbiamo rifatto i massetti ovunque e posato nuovo gres formato listone 20x120 ovunque. Dalla fine dei lavori alcune piastrelle hanno iniziato a "suonare vuoto". Il numero delle piastrelle con il tempo è aumentato.
Abbiamo sollevato qualche piastrella ed abbiamo notato che sotto le piastrelle che "suonano vuoto" il massetto è crepato.
Non abbiamo capito il perché il massetto presenti così tante crepe, ma, pensando alle soluzioni, mi sono chiesta se ci sia una sostanza che, iniettata, vada nuovamente ad incollare la piastrella alla colla sottostante e a "riempire" lo spazio vuoto che si è formato.
Lei che mi sembra molto esperto, potrebbe darmi indicaizoni in merito?
grazie
cordialmente

elena masoero

18/10/2019 - Elena Masoero

Ciao Leonardo, 

mi spiace per quanto ti è accaduto. Come avrai scoperto leggendo l'articolo le cause sono differenti ed il miglior consiglio che posso darti è quello di far fare tutto ad un unico interlocutore: massetto, fornitura dei materiali e posa in opera. Chiaramente delle fughe più larghe, unitamente ad un collante più elastico (Kerakoll H40, ad esempio) e ad un massetto desolidarizzato grazie alla barriera-vapore, contribuiranno a risolvere il problema. Se vuole dormire tra due guanciali la soluzione - costosa ma definitiva - è quella di mettere una membrana desolidarizzante come Prodeso di Progress o Ditra di Schluter. 

In bocca al lupo!  

30/09/2019 - manager

Ho assistito all'esplosione del pavimento in ceramica( non cotto) del vano cucina. Premetto che al disotto passano tubazioni di acqua calda x radiatori. Quali materiali mi consiglia nel rifare il pavimento? Un cotto con fughe più larghe mi risolve il problema? Che tipo di colla adesivante utilizzare? Mi dia qualche consiglio utile... le lascio il mio numero ----------. Grazie se leggerà

08/09/2019 - Leonardo Lomartire

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