Cucine classiche
Quando pensiamo ad una cucina in stile classico il pensiero va alle ante lavorate, al piano con il bordo rotondo. Il classico si può confondere con il barocco e con il rustico con il quale condivide alcuni aspetti ma da cui si differenzia.
Se il barocco eccede nelle decorazioni e nella ricerca dei particolari, il classico è invece sempre elegante. Così come si differenzia dal rustico che vuole rappresentare un classico invecchiato, usurato per dare la sensazione di antico e di vissuto.
Ma le differenze più importanti le troviamo se anteponiamo lo stile minimal ad una cucina classica: qui siamo agli antipodi. Da una parte la ricerca del decoro misurato ma che impreziosisce, dall'altra il decoro scompare in un "less is more" estremo.
Da una parte i colori caldi, le tinte che vanno dal cipria al burro abbinati al noce o al ciliegio, dall'altra colori freddi, che giocano attorno al grigio, oppure asettici, bianchi RAL ed abbinamenti con metalli.
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Lo stile classico, e quindi anche la cucina classica, è destinata anche a diventare una stanza dei ricordi dove si possono aggiungere elementi che arricchiscono l'ambiente di tanti preziosi particolari e dettagli.
I particolari sono tutti importanti e di dettagli preziosi ce ne possono essere tanti in una cucina dallo stile classico, ognuno avrà la sua importanza. Cornici sagomate, decappature, così come le venature dei marmi ed in generale l'abbondanza di forme e di volumi.
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Quello che oggi ci viene richiesto non è uno stile classico barocco, bensì un classico contemporaneo, che sposi uno stile elegante con materiali contemporanei e moderni. Il concetto che si vuole raggiungere è quello di una cucina che abbia il sapore caldo del classico ma attualizzato con un tocco di modernità.