Il massetto è asciutto? Cerrrrrrrrrto che sì!
Qualcuno ricorderà Ezio Greggio che arrotava la R quando rispondeva alla domanda "È lui o non è lui? Cerrrrrrto che è lui". Era il Drive-in, ed eravamo negli anni '80. La bellezza di 40 anni fa.
Eppure non sembra essere passato così tanto tempo, quando vai in un cantiere... l'edilizia fa fatica a progredire nonostante le norme tecniche ed i progressi tecnologici.
In questo articolo ti racconterò di quando vado in una abitazione di un cliente per iniziare a posare un pavimento in parquet e avviso che non si potrà posare il pavimento se non prima di aver accertato che il massetto sia asciutto.
Il massetto è asciutto?
A quel punto scatta il coro all'unisono: cliente, direttore lavori, impresa di costruzione... tutti si apprestano a dirti che il massetto è asciuttissimo, ultra-secco, disidratato perché è stato fatto mesi e mesi prima, perché "Poi, con questo caldo estivo, figuriamoci".
Se poi è un massetto radiante, che incorpora l'impianto di riscaldamento a pavimento, devo fare una seconda osservazione: deve essere fatto lo shock termico.
Lo shock termico?
Anche qui le risposte sono simili: "Figuriamoci se spendo tempo e soldi per scaldare un massetto: sono tre mesi che fuori ci sono 40 gradi".
Qualcuno mi risponde "L'idraulico mi ha detto che non serve".
Recentemente un architetto mi ha detto che si assume lui la responsabilità del mancato shock termico, "Tanto si vede che è secco".
Ma facciamo un passo indietro...
Chi è responsabile per il massetto eseguito?
Il massetto per il parquet non è un opera secondaria, anzi, è parte integrante del pavimento. Io consiglio sempre di farlo fare alla stessa azienda che ti deve posare il pavimento in legno (o altri tipi di pavimenti).
Se fai fare allo stesso interlocutore sia il massetto che la posa del parquet non ci potranno essere scaricabarile in caso di problemi, il posatore sa perfettamente che materiale andrà ad incollarci e avrà tutto l'interesse a farlo bene dato che poi sarà lui a lavorarci sopra.
Ma spesso sento dire ai clienti: "Mi sono affidato ad una azienda specializzata in massetti", come a dire che essendo "specializzati" lo dovrebbero fare nel migliore dei modi. Peccato che, invece, sia quasi sempre e solo questione di un prezzo più basso, magari di uno o due euro.
Sei pronto a diventare tu il responsabile del risultato finale?
Se vuoi affidarti a differenti operatori, che eseguono ognuno una frazione di compito, devi poi essere davvero bravo e competente nel dirigere i lavori perché diventerai tu il responsabile della buona riuscita degli stessi.
Oppure dovresti affidarti ad un bravissimo direttore dei lavori, pronto a rispondere, nel caso di problematiche, con il proprio portafogli o con la polizza assicurativa di cui sono tutti dotati.
Insomma o sei davvero capace di costruirti un automobile andando dai singoli produttori specializzati nei singoli componenti, oppure è meglio che tu la acquisti già "fatta e finita" e dotata di motore, cambio e freni.
Lo stesso discorso vale per la casa: tanto più spezzi i lavori affidandoli ad operatori specializzati, tanto più devi essere competente e ti devi, poi, assumere la responsabilità del risultato finale.
Questo per dire che massetti e i pavimenti non dovrebbero mai essere divisi.
Eh, non mi ricordo quando è stato fatto il massetto!
A questa domanda la risposta è sempre preceduta da "Circa". Circa tre mesi fa. Circa due mesi fa. In un caso mi hanno anche risposto "Da così tanto che nemmeno me lo ricordo".
Ok, chiaro, tutti vanno di fretta oggi nel mondo dell'edilizia ed un paio di mesi sembrano già un'era geologica ma non va bene ragazzi: deve esserci una data certa, il committente oppure il direttore dei lavori deve avere la documentazione che attesti la data di esecuzione del massetto ed io, prima di valutare l'umidità nel massetto, ne devo essere messo al corrente.
Ma quanto ci mette il massetto ad asciugarsi?
Dipende da come è stato fatto, in modo particolare dallo spessore del massetto, ma anche dalle dimensioni dell'inerte utilizzato, da quanto è stato lisciato in superficie, da quanto tempo gli ambienti sono rimasti senza serramenti, dalla stagione in cui è stato fatto... insomma ci sono davvero tante variabili.
Un massetto tradizionale - senza riscaldamento a pavimento - di uno spessore di 5 centimetri può impiegare più di 5 mesi per asciugare, questo senza tenere conto di eventuali condizioni avverse.
Ma serve davvero lo shock termico? Ma se ci sono 40 gradi!
Ne abbiamo già parlato nel nostro sito, e... si, è obbligatorio!
Lo shock termico
Nel caso di massetto su impianto a pavimento lo shock termico si deve fare a prescindere dalla temperatura ambientale, quindi anche in estate. La mancata esecuzione dello shock termico, può avere delle conseguenze gravi sul pavimento in legno.
Il direttore lavori ben informato conosce l'importanza di eseguire questa fase correttamente ma spesso ad opporsi sono i clienti ("Per favore, dovete per forza posare perché mi arriva la cucina e devo trasferirmi tra una settimana") oppure impresario ed idraulico, magari perché loro sono in ritardo con i lavori.
'Sto massetto non è asciutto... è arso, disidratato, evaporato!
"Ok ma lasciamelo controllare. Ho giusto qui la strumentazione necessaria, eseguirò il test secondo la norma Uni e poi vedremo se è asciutto".
Apriti cielo...
"E se non è asciutto? Io mica posso aspettare i vostri comodi, ho il montatore della cucina la prossima settimana. Ma poi, dai, si vede che è asciutto"
Il valore limite per poter posare un pavimento in parquet è del 2% di umidità residua nei massetti tradizionali in sabbia e cemento e di 0,5% nei massetti in anidride.
Nel caso di massetti che inglobano il riscaldamento a pavimento questi limiti scendono a 1,7% e a 0,2%, rispettivamente per massetti cementizi e in anidrite. Per misurare tali livelli si utilizza il test con l'igrometro al carburo.
Ma chi lo dice che il massetto non debba essere umido?
C'è una norma, la Uni 10329:2018 che parla proprio di massetti per pavimentazioni e metodi di misurazione dell'umidità.
La norma stabilisce una serie di condizioni per poter eseguire il test. Ad esempio che i serramenti devono essere installati (sembra ovvio, ma qualche volta mi è capitato di dover spiegare a dei direttori lavori che non potevo eseguire il test dell'umidità "finché i serramentisti montano i serramenti").
E poi che gli intonaci interni devono essere terminati e stagionati.
E vabbè, facciamola finita, misura sta umidità!
Quando prendo mazzetta e scalpello ed inizio a distruggere una porzione di massetto, si legge in fronte al cliente la frase "Ma chi mi è capitato in casa?". Tranquillo, non lo decido io. Anche qui è la norma che spiega come effettuare il test. E cioè prelevando un campione del massetto che, giocoforza, devo distruggere.
Qualche cliente mi ha anche rimproverato che vado alla ricerca proprio dei posti peggiori: "Si, beh, ma allora lo fai apposta a cercare i posti più umidi".
Ebbene si, ma anche qui è la norma che lo dice. Si deve fare uno o più test campione sulle zone che si presume siano maggiormente umide (zone non soleggiate, non ventilate, sotto alle scale, nella parte nord della casa o dove si è dovuto fare un massetto di spessore maggiore, che quindi asciuga in più tempo).
Ahò ma mi stai a distruggere casa! Ma quanti buchi fai?
La norma, di cui dopo ti parlerò, mi impone di fare un test fino a 50 metri quadrati di pavimentazione, per metrature fino a 100 metri quadrati si fanno due test. Per 200 metri quadrati di parquet è obbligatorio fare tre test.
Oltre al test che prevede la distruzione di una porzione di massetto e la determinazione dell'umidità con l'igrometro al carburo, farò anche una seconda prova, non distruttiva, utilizzando un igrometro elettrico. Prima di rompere il massetto appoggerò l'igrometro elettrico sulla zona da testare e segnerò il valore mostrato dal display. Quindi farò il prelievo del massetto e otterrò, grazie alla reazione con il carburo, la percentuale precisa di umidità contenuta.
A quel punto proverò con l'igrometro elettrico su varie zone della casa per vedere se ci sono valori superiori a quello della zona "testata" ed in modo indiretto otterrò altre informazioni sull'umidità del tuo massetto.
Vieni a controllarmi l'umidità anche domani?
Se un massetto non è pronto alla posa oggi, difficilmente lo sarà in pochi giorni. Un test con l'igrometro al carburo richiede tempo ed ha un costo di esecuzione di circa 100/150 euro.
Al cliente che ci affida la posa di un pavimento in legno, certamente non lo metto in conto. Capisco, ripeto, che tutti andiamo di fretta oggigiorno, ma è necessario un po' di buon senso... non posso provare continuamente l'umidità nella speranza che cambi da un momento all'altro.
Farò una valutazione in base al tempo passato dall'esecuzione del massetto correlandola al risultato del test e tornerò quando riterrò che sia trascorso un periodo sufficiente di tempo.
Come posso deumidificare il massetto?
Capita che il massetto tradizionale (senza impianto a pavimento) sia ancora umido per poterci posare il legno e che i tempi siano stretti. In quel caso si possono utilizzare dei deumidificatori industriali, quindi molto potenti che accelerano un po' il processo di asciugatura.
Ci sono anche dei riscaldatori industriali, dei cannoni ad aria che funzionano a gasolio, che possono scaldare le zone più critiche.
Pure il verbale! Manco quando è venuta la finanza...
La redazione del verbale, o meglio del referto di misurazione, è obbligatoria, anche questa secondo la norma Uni 10329. Riporterò le misurazioni eseguite e le caratteristiche del massetto.
Ma non è finita. Una volta controllata l'umidità del massetto, e sperando che sia davvero asciutto, dovrò controllare anche la planarità, la compattezza, che non ci siano crepe o fessurazioni, che sia in quota giusta rispetto al pavimento in legno scelto... insomma, ci sono altre caratteristiche da controllare, ma di questo parleremo in un altro articolo.
Grazie!
Grazie per aver letto il mio articolo. Spero di averti dato spunti utili. Se ritieni di avere osservazioni o critiche a quanto sopra e che siano di interesse generale, per favore scrivile nel modulo che trovi qui sotto.
Buoni lavori!
Se invece abiti nelle provincie di Vicenza e Verona, dove noi operiamo, realizzeremo il tuo massetto a regola d'arte: solamente nel caso in cui poserai un pavimento Pellizzari. Questo perchè come abbiamo detto, vogliamo prenderci tutte le responsabilità della tua pavimentazione e in questo sarai facilitato anche tu, perchè avrai un unico interlocutore!
Fissa il tuo appuntamento in uno dei nostri Showroom, quello a te più comodo, compilando il form qui sotto:
Buongiorno, è forse la prima volta che leggo un documento informativo e sintetico (vale già una fortuna ) eppoi divertente molto pratico è legato alla realtà
È anche la prima volta che vi incrocio ma andrò subito a cercare più info
Sarebbe bello se aveste un canale YouTube tube o altro ma intanto GRAZIE di cuore
Alfredo