Alcune particolarità della Pietra della Lessinia, una pietra veneta da sempre usata nell'architettura rurale. In questo articolo vediamo alcune delle sue molteplici applicazioni.
Pietra di Prun nell’architettura della Lessinia
Nell’altopiano della Lessinia la disponibilità di materiale naturale ha permesso la nascita di un architettura che valorizza la pietra come elemento costruttivo prevalente. Noi vendiamo e posiamo pavimenti esterni in Pietra di Prun da più di 50 anni e siamo ormai legati affettivamente a questo materiale, così come nutriamo ammirazione e rispetto per gli abitanti della Lessinia.
Persone che, nel corso dei secoli, hanno saputo tramandare l'abilità di cavare e trasformare la pietra per aiutarci a realizzare meravigliosi pavimenti.
Ma in questo articolo non parleremo di pavimenti, sebbene siano l'utilizzo principale di questo materiale: parleremo degli altri utilizzi che ha nell'architettura di queste valli.
Se sei, invece, interessato ad approfondire l'argomento pavimenti in pietra della lessinia ti rimandiamo alla pagina generale:
La pietra di Prun della Lessinia
Sassi, pietre e architettura
La pietra veniva usata in tutte le sue forme.
I sassi venivano recuperati e accatastati per poter essere utilizzati nelle murature delle abitazioni, mentre le lastre di pietra venivano estratte dal suolo per essere utilizzate come tegole nella copertura ed anche la calce, il legante dei tempi antichi, veniva ricavato dai blocchi calcarei cotti e poi gettati in acqua.
Protagonista delle architetture tradizionali era anche il legno, anch’esso tratto dai boschi presenti nei monti Lessini, con cui si ricavavano i travi ed il tavolame per il tetto.
Il tutto veniva assemblato da mani sapienti in “autocostruzione”: qualunque abitante dell’altipiano era in grado di costruirsi una abitazione o una stalla.
Che cos'è la pietra di Prun
Piccola digressione per chi ama i dettagli geologici, la pietra di Prun è una pietra calcareo-marnosa che si presenta in strati di spessore variabile, dai 2,5 cm ai 30 cm, con colorazioni che vanno dal rossastro/rosa al bianco/grigiastro.
Se vuoi saperne di più su questo materiale puoi leggere:
>>>Pietra di Prun: storia e caratteristiche>>>
Il tetto in pietra di prun
Il tetto in pietra di prun è l’elemento che caratterizza maggiormente l’architettura della Lessinia. Se originariamente i tetti erano in materiali vegetali (canne palustri o paglia) successivamente si diffonde massicciamente l’utilizzo delle lastre in pietra di prun. La copertura vegetale, infatti, deperisce velocemente ed era soggetta a marcescenza e a muffe. Senza contare il rischio di incendi, dato che per il riscaldamento delle abitazioni si utilizzava il fuoco.
La copertura in lastre di pietra - più duratura, non soggetta a manutenzione continua né infiammabile – diventa l’elemento distintivo dell’architettura della Lessinia
Rivestimento di case in pietra di Prun
Un utilizzo particolare della pietra è quello che documentiamo qui sotto dove grandi lastre sono utilizzate come "cappotto" della casa. La funzione è più estetica che isolante, a meno che non sia stato interposto uno strato di materiale isolante tra il muro e questo particolare rivestimento.
Il camino in pietra di prun
Un altro elemento tipico, stavolta all’interno delle case della Lessinia, è il camino, in veneto: “fogolar”.
Questo era un elemento fondamentale della casa: costituiva l’unica fonte di riscaldamento per la casa ed era utilizzato per la cottura degli alimenti.
Successivamente al camino si iniziarono ad affiancare le stufe – dal costo più elevato – che svolgevano compiti analoghi con maggiore efficienza, ma il camino, costruito con le pietre cavate nella Lessinia, rimaneva il cuore della casa.
Vasche in pietra di prun per lavare i panni
Nelle contrade si trovano ancora le antiche vasche che venivano utilizzate per lavare i panni. Anche queste realizzate in pietra, come in questo foto dove la vasca è appoggiata su un vecchissimo pavimento in pietra di prun che riveste il cortile ed anche la parte bassa della casa, come una zoccolatura.
Anche il muro che delimita il cortile è realizzato con lastre di pietra sovrapposte.
Le vasche potevano, come nel caso di quella qui sopra, servire una famiglia, oppure una intera contrada.
In questo caso gruppi di signore si trovavano ad un'ora concordata per scambiarsi pettegolezzi e novità sui fatti del paese.
Nel nostro dialetto veneto, questo modo di fare il bucato si diceva "fare la lissia". È un termine che deriva dal latino "Lixivia" che significa acqua mista a cenere. Fino ai primi anni del dopoguerra, infatti, i panni si lavavano con questo "detersivo" ottenuto facendo bollire acqua e cenere e poi filtrando ed utilizzando il liquido biancastro che si produceva.
Fontane e vasche in pietra
In Lessinia anche le vasche delle fontane sono in pietra, come questa:
Il lavello della cucina in pietra di prun
Infine, un secondo elemento dell’interno delle abitazioni che caratterizzava le case della lessinia è il lavello della cucina, il cosidetto “seciaro” (secchiaio).
Il lavello era costruito con una lastra in pietra scavata posta su dei sostegni (spesso costituiti da due lastre poste in piedi) che fungeva da piano di appoggio ove lavare e preparare il cibo, ma anche per lavare pentole, piatti e posate al termine del pasto.
Spesso a fianco del “seciaro” vi era un'altra lastra semplice che serviva da semplice piano di appoggio. In altri casi il secchiaio era di dimensioni così importanti da non necessitare di altri spazi. Anche gli scarichi dell’acqua reflua dal lavello fluivano attraverso delle canalette in pietra di prun scavata che, ai tempi, non era incanalata in un sistema fognario ma finiva – “a perdere” – sui campi.
In parecchie case dell’epoca sopra al “seciar” era posta una mensola, anch’essa in pietra di prun. Sulla mensola venivano posti il pentolame, i piatti, i secchi e altri oggetti da cucina.
I pavimenti in pietra di Prun
Infine torniamo i pavimenti.
Anticamente, nelle case rurali, erano in terra battuta. Con il tempo si vanno a sovrapporre al terreno delle lastre in pietra estratta in loco. La pietra veniva sommariamente resa liscia all’interno dell’abitazione e lasciata “a spacco cava” all’esterno, per non scivolare.
Questi sono gli antenati degli odierni pavimenti che oggi posiamo in tutto il Veneto.
Come ad esempio in questo lavoro a Vicenza:
>>>Pavimento esterno in pietra di Prun realizzato a Vicenza>>>