Non solo il riscaldamento a pavimento può produrre crepe nei pavimenti in resina, ma qualsiasi "movimento" nello strato di supporto, sia esso un tradizionale massetto oppure un calcestruzzo come quello utilizzato, ad esempio, per realizzare un pavimento industriale in un capannone.
Se la resina viene applicata direttamente su dei pavimenti in calcestruzzo può accadere che ci siano dei cedimenti, specie se il sottofondo del calcestruzzo non è stato adeguatamente compattato. In questi casi andrebbe prima realizzato un massetto che avrà proprio la funzione di separare il pavimento dagli strati inferiori in modo che i movimenti non si trasmettano direttamente alla resina. Tuttavia è difficile che ciò non accada mai: le fessure che si vengono a creare nel calcestruzzo vengono quasi sempre trasmesse in superficie per cui una certa tendenza a fessurare e a crepare della resina deve essere accettata e non dipende dal tipo di prodotto.
Il problema delle crepe in un pavimento in resina può presentarsi anche a causa dei movimenti del fondo di posa. Certamente la qualità della resina utilizzata, ed in particolare le sue qualità elastiche, possono giocare un ruolo importante sulla resistenza alla rottura, ma la causa è quasi sempre la trasmissione in superficie di crepe o fessure nel massetto o nel calcestruzzo che fa da fondo di posa.
Fessure impercettibili o crepe?
Tali fessurazioni possono essere davvero impercettibili e talmente minime da non compromettere l'integrità della superficie resinata ma in qualche caso cedimenti nel sottofondo o del terreno oppure tensioni nel calcestruzzo, si scaricano in superficie dando luogo a movimenti più importanti. In questi casi compariranno fessure anche di dimensioni rilevanti.
Ad esempio nei pavimenti in calcestruzzo "tirati con l'elicottero" è piuttosto normale che si creino fessure anche importanti.
Fessure e destinazioni d'uso
Si tratta di capire se queste fessure possono essere accettate oppure no, a seconda della destinazione d'uso del fabbricato: in qualche caso non lo sono per motivi igienici o estetici e si dovrà valutare un altro tipo di rivestimento superficiale. Un pavimento in piastrelle in ceramica, ad esempio, proprio perché continuamente "interrotto" dalle fughe tra le piastrelle (ed è il motivo per cui viene preferita la resina) è frazionato ed in grado di resistere meglio alle tensioni che si irradiano in superficie.
Fessure e durata del pavimento
Quello che però dobbiamo far presente è che le fessure, specie in ambienti umidi o in presenza di possibili sversamenti d'acqua, vanno sigillate. In caso contrario le fessure potrebbero far penetrare l'acqua al di sotto dello strato di resina con il rischio che il pavimento possa sbollare, cioè staccarsi. Per questo motivo, ad esempio, va valutata con cautela questa finitura nel caso di locali pubblici quali bar o ristoranti.
Salve
In merito a questo tema mi chiedevo che rischi si corrono a ricoprire con resina (ad esempio Cemento Resina Kerakoll) un pavimento riscaldato preesistente in gres con fughe grandi (4 mm).
Grazie