L'ardesia brasiliana combina il fascino del materiale lapideo a caratteristiche tecniche interessanti prestandosi così a una gran varietà di impieghi, sia all'interno che in esterno.
In Italia ha raggiunto una buona diffusione per la piacevole qualità superficiale e per la gamma di colori, ragioni che, insieme al prezzo competitivo, hanno creato qualche difficoltà agli estrattori e produttori della famosa ardesia ligure, non inferiore per bellezza e tradizione. L'ardesia brasiliana è un materiale tecnico e al tempo stesso raffinato, che viene importato già lavorato e disponibile in varie qualità di scelta. I diversi colori vengono commercializzati con numerose denominazioni a seconda dell'importatore: a ogni colore corrispondono differenti cave di origine, distanti anche qualche centinaio di chilometri tra loro.
Le lastre di questa ardesia sono disponibili con superficie levigata o nella tradizionale finitura a spacco naturale, la lavorazione tipica dell'ardesia, che ne esalta maggiormente la qualità e che consiste nella rottura meccanica delle lastre secondo la direzione che sfrutta l'intrinseca facilità alla fenditura.
Sulla superficie rugosa e a rilievo variabile è possibile eseguire una seconda lavorazione, la spazzolatura, per ottenere una texture più morbida, molto apprezzata per gli interni perché ancora più compatta. La compattezza è dunque la qualità di spicco delle ardesie brasiliane, rocce di origine sedimentaria caratterizzate da una stratificazione molto fine che permette di realizzare formati grandi e regolari anche con spessori ridotti.
Sul mercato sono reperibili piastrelle calibrate in formato 60x60 cm di soli 9 mm, e addirittura 60x120 cm con uno spessore di soli 13 mm. Le lastre quadrate o rettangolari vengono rettificate nei formati più diffusi con seghe elettriche a disco diamantato ed i bordi perfettamente dritti permettono la posa del materiale a giunto quasi unito.
In altri casi il taglio delle lastre viene eseguito manualmente con martello e scalpello direttamente nel luogo di estrazione: una volta separati i blocchi, si disegnano con lo scalpello i formati da ottenere e dalla rottura lungo l'incisione si ricavano lastre dai bordi rustici e irregolari.
Tieni conto che per realizzare scale, piani e pezzi speciali si impiegano lastre da lavorare di spessore maggiore (2 o 3 cm), questo perché negli altri spessori si possono presentare differenze di calibro dovute al trattamento a spacco.
Il materiale è potenzialmente carrabile, anche se non viene normalmente usato per questo scopo.