Piastrelle differenti rispetto a quelle ordinate
Da fastidio a tragedia in una mossa
L'arrivo in casa tua di piastrelle sbagliate rispetto a quelle ordinate è sicuramente un fastidio. Ma questo fastidio può trasformarsi in un problema grave o in un vero e proprio disastro, a seconda del momento in cui viene scoperto.
Se viene scoperto dopo che i lavori sono stati completati un semplice fastidio può trasformarsi in un danno importantissimo, da decine di migliaia di euro.
Parliamo di errori veri!
Non parliamo qui di lievi differenze rispetto al campione visto in negozio (è normale che vi possano essere differenze tra una cottura ed un'altra) ma di veri e propri errori nell'ordinare o nel consegnare le piastrelle, di scambio di un prodotto per un altro.
Facciamo una piccola premessa su quali possono essere le cause e come evitarle.
Cause e rimedi dell'errore nella consegna delle piastrelle
La consegna di piastrelle differenti rispetto a quelle scelte in negozio può avvenire per un errore del venditore, oppure del produttore, oppure per problemi di spedizione che fanno sì che il prodotto destinato a casa tua finisca a casa di un altro cliente e viceversa.
Vediamo i singoli casi, le conseguenze ed i rimedi.
Commenti
Buongiorno,
Io ho ordinato delle pistrelle fuori capitolato, le piastrelle sono arrivate con etichetta giusta, ma purtroppo il colore non è uguale a quello del campione, prima della posa sono stato lì e avevo detto che non sembravano le piastrelle da me scelta, a questo punto il costruttore e chi me l’ha vendute sono andati a controllare l’etichetta, queste corrispondevano all’ordine fatto, quindi ho pensato che la luce artificiale e la luce del sole mi avevano ingannato, oggi sono stato in cantiere e hanno posato il pavimento, e si vede davvero tanto l differenza di colore?
Come mi devo comportare?
Grazie mille
Ciao Giacomo,
grazie per la domanda, che pubblichiamo in quanto di interesse generale. Quello che è capitato a te è sicuramente successo anche ad altri. Ti anticipo la risposta finale anche se è spiacevole e cioè che le piastrelle, una volta posate, non si possono contestare.
Dalla tua domanda non è chiaro se ti hanno consegnato una piastrella differente rispetto a quella ordinato (errore) oppure se il prodotto è corretto ma c'è una variazione nel tono.
Per quanto concerne quest'ultima situazione va detto che le piastrelle sono cotte in forno ed ogni lotto ha un tono differente, ma questo non è contestabile, fa parte delle tolleranze che il cliente deve avere e quindi non è un errore.
In ogni caso - che si tratti di differenze di toni o di prodotto completamente differente - la sostituzione era possibile solamente (e avresti dovuto pretenderla) PRIMA della posa in opera.
Una volta posate le piastrelle non possono essere contestate in quanto non le puoi più restituire e chiedere la sostituzione (occorre distruggerle per toglierle dal pavimento).
La Norma Uni 11493 è chiara a riguardo come spieghiamo anche nell'articolo.
Quello che ti consiglio di fare è chiedere al negozio che ti ha venduto il pavimento di venirti incontro e di farti una condizione di acquisto agevolata, uno sconto rilevante insomma, sull'eventuale ri-acquisto del materiale trovando un accordo amichevole.
Ti sconsiglio di utilizzare le vie legali e di chiedere i danni. Potresti essere fortunato e trovare un giudice o un CTU che non tiene conto delle norme tecniche o che non le conosce e magari vincere anche la causa... ma non te lo consiglio.
D'altro canto prova a metterti nei panni del tuo fornitore: la sostituzione delle sole piastrelle gli sarebbe costata solamente un trasporto in più, mentre la sostituzione delle piastrelle posate gli costa molto di più: demolizione e smaltimento del pavimento, eventuale rasatura del massetto per renderlo nuovamente planare, costo delle nuove piastrelle, costo di posa delle nuove piastrelle... Per questo motivo la norma tecnica stabilisce che vengano controllate PRIMA le piastrelle e che una volta posate non si possano contestare.
grazie ancora per la domanda, ciao!
Buongiorno,
sono una cliente che ha subito un danno dal fornitore, e vorrei essere risarcita ricevendo le piastrelle corrette.
Ho ordinato delle piastrelle (hanno una grafica particolare e devono essere accoppiate da fornitore). Le piastrelle sono arrivate apparentemente corrette, o meglio la grafica è corretta, abbiamo controllato sia le scatole che il materiale ed era apparentemente tutto ok , anche facendo la prova a secco, purtroppo non si percepiva la differenza di tono tra due tipi di piastrelle, entrambe grigie ma di tono diverso, sicuramente perchè appartenenti a lotti diversi. Ci siamo resi conto della differenza solo iniziata la posa, che abbiamo bloccato, ad oggi il fornitore mi dice che è responsabilità del cliente e del posatore , e che iniziando la posa abbiamo accettato il materiale. Ma come può essere responsabilità nostra se le piastrelle fornire fanno parte di lotti diversi, non conosciamo mica i lotti di produzione e comunque non viene richiesto.
Io vorrei solo essere risarcita delle piastrelle, ovvero ricevere quanto di mio diritto e che ho pagato.
La ringrazio per la risposta che mi darà.
Saluti,
Giuditta
Ciao Giuditta, grazie per la domanda
il tuo caso, come moltissimi altri, dimostra quanto sia importante affidarsi ad un UNICO INTERLOCUTORE (chiunque esso sia) sia per la fornitura del materiale che per la posa dello stesso.
In ogni caso per chiarire la situazione occorre attribuire precise responsabilità alle diverse figure coinvolte nel cantiere, come fa la norma Uni En 11493.
Secondo la norma il controllo sulla conformità del materiale spetta al Direttore Lavori ed, in caso di mancata nomina (mi sembra di capire che non ci sia un direttore lavori nel tuo caso) spetta al Committente, quindi a Te, che diventi, secondo la norma, il direttore dei lavori.
Pertanto quanto ti è stato riferito da chi ti ha venduto le piastrelle è legalmente corretto (seppure commercialmente antipatico): era necessario controllare le piastrelle al momento della consegna, segnalare la non conformità e chiedere la restituzione.
Aggiungo che non ho capito una cosa e cioè: se la non conformità non era ravvisabile posando le piastrelle "a secco" come può essere che sia visibile aggiungendo uno strato di colla sotto alla piastrella?
Concludo sconsigliandoti una attività legale e piuttosto suggerendoti di trovare un accordo amichevole (extra-giudiziale) con il venditore delle piastrelle dichiarandoti disposta ad assumerti una parte dei costi necessari per la sostituzione, e confidando sulla disponibilità "commerciale" del negozio ad evitare cattiva pubblicità da parte tua.
Grazie ed in bocca al lupo!
Buongiorno
Ho acquistato delle mattonelle effetto legno per tutta la planimetria della mia casa, nel momento dello scarico della merce in cantiere, abbiamo aperto il 50% dei pacchi per controllare la conformità, insieme al responsabile dei lavori, abbiamo dato l'ok per la messa in opera. Ma ora che ho lavato il pavimento non con prodotti acidi, il 30% delle mattonelle presenta delle righe evidenti in orizzontale, cosa che al momento del controllo non si vedevano. Il rivenditore dice che è un problema di stampa, anche perché su 8 stampe diverse, una sola stampa riporta questa anomalia. Posso farmi rimborsare da qualcuno? Di chi è la colpa? Il rivenditore che ha contattato l'azienda produttrice dichiara che la fabbrica gli ha risposto che su quel tipo di disegno c'è stato un problema.
Anticipatamente ringrazio
Buongiorno Fabio,
l'azienda produttrice e probabilmente anche il rivenditore ti avranno informato che le contestazioni sulla qualità del materiale vanno fatte PRIMA della posa.
Ebbene vanno distinti due tipi di vizi: quelli occulti e quelli palesi.
I vizi palesi sono quelli che si possono evidenziare prima della posa e, da quanto scrivi, questo è il tuo caso. Un controllo accurato fatto prima della posa, aprendo le scatole avrebbe, infatti, accertato l'esistenza del difetto. Ebbene per i vizi palesi la contestazione va effettuata prima della posa e non è ammessa dopo la posa.
Questa è la prassi nel settore da sempre ed è confermata sia dalla giurisprudenza che dalla norma Uni 11493 che regola la posa in opera delle piastrelle e attribuisce le differenti responsabilità alle figure che operano in un cantiere.
La norma Uni stabilisce che il controllo sia effettuato dal direttore lavori (che deve essere messo al corrente delle scelte del cliente e del progettista) o dal committente (in assenza di direzione lavori).
Quello che ci scrivi, e cioè il fatto che il problema non si sarebbe potuto vedere prima della posa non è verosimile: le piastrelle vengono inscatolate pulite quindi il difetto si sarebbe visto anche prima della posa, se fossero state controllate, cosa che, come scrivi, è stata fatta solo parzialmente.
La colpa, nel tuo caso, ricade su chi non ha fatto il controllo e quindi la direzione lavori (se incaricata) oppure il committente.
Grazie, ciao!
Buona sera, sono una cliente che ha subito un danno dal fornitore,nel senso che mi sono state consegnate piastrelle completamente diverse da quelle che avevo scelto,me ne sono accorta al momento della consegna, quindi ho restituito tutto, purtroppo avevo nei giorni seguenti il bisogno di iniziare subito la posa del pavimento perché dovevo far avanzare anche altri lavori,ho dovuto recarmi la sera stessa dello sbaglio in negozio per scegliere una nuova piastrella e ovviamente che fosse disponibile la metratura che serviva a me.Capisco che mi è stata data la possibilità di scegliere una nuova piastrella,ma rimane il fatto che non ho in casa quella che io avevo scelto all'inizio, volevo sapere se il negozio se la cava solo con il reso della differenza del costo tra la prima piastrella e l'alternativa scelta o se mi spetta un ulteriore rimborso per il disagio che mi è stato creato.Ringrazio anticipatamente
Accettando le nuove piastrelle hai, in sostanza, redatto un nuovo contratto che sostituisce quello precedente, quindi legalmente non hai diritto a rimborsi o penali.
Dal punto di vista commerciale, invece, sarebbe stato opportuno che il negozio dove ti sei fornita ti avesse quantomeno concesso uno sconto per il disagio del cambio di piastrelle.
Generalmente, come scriviamo nell'articolo, errori di questo tipo si risolvono nel giro di massimo qualche giorno: il tempo di riportare il materiale errato dal produttore e farsi dare quello corretto. Ti assicuro inoltre che l'errore commesso non è raro: capita anche a noi di sbagliare a causa dell'enorme numero di prodotti oggi disponibili e le varianti di ogni prodotto in termini di superfici diverse per lo stesso colore, diversi formati etc. Ci sono fornitori i cui listini sono piccole enciclopedie e capita di sbagliare a trascrivere il codice, purtroppo.
Per fortuna hai controllato prima della posa dei pavimenti, Cinzia, bravissima! Ti assicuro che ora la questione sarebbe davvero disastrosa se te ne fossi accorta a fine posa.
ciao!
buongiorno,
abbiamo acquistato per 90mq di casa, circa 5 mq in piu, il formato è 77x77
arrivati alla cucina, la ditta appaltatrice mi fa sapere che non sono bastate,
la ditta chiama il fornitore, il fornitore comunica ci comunica che di quel formato non ci sono ma ci sono di un formato diverso, che va tagliato dal marmista.
viene fatto questa operazione, vengono consegnate le mattonelle tagliate, nel montarle io, il committente, mi accorgo che non erano dello stesso colore erano più opache, lo faccio presente al pavimentista, il capo ditta non c era lo faccio presente al dipendente, che mi dice che non ci capisco nulla e che una volta pulite saranno uguali,
pulite le mattonelle sono di un altro modello ... più opache ...
contesto il lavoro, mi viene detto che l acquisto l ho fatto io, e che la ditta non ha colpe ...
prendo un avvocato cerchiamo di mediare con un terzo consulente, ma mi viene riconosciuto solo il prezzo del montaggio come danno e che non dovrò pagarlo alla ditta.
è giusto?
dovrei fare causa?
grazie anticipatamente
Nel mondo dei pavimenti in ceramica esiste una Norma Uni, la 11493, che disciplina i compiti e le responsabilità dei singoli operatori proprio per evitare che accadano situazioni come quella che è successa a te.
Da quanto scrivi sembra che tu:
- non abbia un progettista e direttore lavori (quindi questo ruolo l'hai svolto direttamente tu committente, magari senza avere le conoscenze e le capacità)
- abbia acquistato le piastrelle da un fornitore e la posa ad un altro soggetto giuridico.
Se così fosse non c'era una persona in grado di coordinare i lavori e controllare la qualità (e la quantità!!) del materiale arrivato in cantiere. Condizione aggravata dal fatto che fornitore di piastrelle e impresa di posa sono soggetti diversi e quindi necessitavano di coordinamento.
L'errore sulle quantità iniziali ordinate - che a catena ha dato origine alla sequenza di problemi incontrati - sarebbe stato evitato grazie a due verifiche: quella del progettista, che ha il compito di appurare le quantità necessarie; quella del direttore lavori che, prima di posare, verifica che la quantità arrivata in cantiere sia sufficiente.
Quando il committene assume su di sè questi ruoli purtroppo corre dei rischi, come tu ben hai evidenziato nella tua domanda.
Buongiorno. Ho acquistato nel mese di agosto delle piastrelle per rivestire una terrazza nella mia casa al mare, una parte della quale era già piastrellata quindi ho scelto delle piastrelle molto simili a quelle preesistenti per dare continuità. Nel mese di ottobre ho effettuato per intero la fornitura delle piastrelle, che erano da posare successivamente. Nel mese di aprile vengono consegnate le piastrelle all'impresa edile, come da accordi (trovandomi io ad 800 km di distanza). L'operaio posa le piastrelle che gli vengono consegnate, quando chiede di controllarle gli viene detto che non è necessario perchè sono quelle corrette. Quando mi reco, 1 mese dopo, nella mia casa al mare scopro che le piastrelle sono completamente diverse da quelle ordinate (nome e codice completamente errati), corro in negozio e la proprietaria mi ride in faccia dicendomi che se non mi piacciono non è un problema suo...le mie le ha date ad un altro cliente del paese e che io dovevo adattarmi. Ho chiesto il rimborso di quanto versato ma non c'è stato verso, anzi hanno continuato a deridermi. Cosa posso fare?
mi spiace di doverti dare una brutta notizia ma le tue piastrelle, una volta posate, non si possono più contestare. Capisco che sia stato spiacevole l'atteggiamento del venditore che anzichè spiegarle il problema ti ha derisa.
Purtroppo però la conformità delle piastrelle andava verificata PRIMA della posa in opera dal direttore lavori o dal committente, come dice la norma Uni 11493.
Il fatto di non potere essere fisicamente in cantiere poteva essere risolto con delle foto o dei video in cui si confrontavano le piastrelle già posate con quelle da posare. Una foto sarebbe stata sufficiente a far emergere l'errore ed in quel caso il venditore avrebbe potuto (e dovuto) sostituire a sue spese il prodotto errato. Ma una volta posate non si può più fare nulla.
Mi spiace, ciao!
Acquistato parquet rovere classe triangolo. Consegnato e posato parquet quadrato, con numerose ed evidenti stuccature in punti ben evidenti, nascoste soprattutto in fondo alla scatola. Non è stato effettuato controllo da parte del direttore dei lavori, il posatore dice che non era compito suo accorgersi dell'errore né selezionare i pezzi "migliori" del parquet. Dopo un incontro collegiale il produttore propone una sostituzione dei pezzi fallati e/o un eventuale rimborso minimo per la differenza di classe ma la proposta non ci convince perché per il tipo di montaggio (spina italiana, incastro M-F, autolivellante, no massetto) verrebbe meno la stabilità del parquet. A posa avvenuta, su chi ricade la responsabilità di un prodotto diverso da quello ordinato? Che possibilità di rimborso/sostituzione abbiamo iniziando un iter legale? Grazie
mi spiace per la disavventura. Provo a risponderti sulla tua richiesta legale, anche se è un "terreno minato".
Il posatore ha ragione: l'errore doveva essere riscontrato al momento dell'arrivo del materiale in cantiere mediante controllo fisico dei pezzi PRIMA della posa in opera e non è compito del posatore farlo.
Secondo la norma Uni la responsabilità del controllo della corrispondenza tra la scelta decisa dal cliente al momento dell'acquisto e quella che arriva in cantiere spetta al DIRETTORE LAVORI (se il cliente dimostra di averlo messo al corrente delle proprie scelte) il quale deve "verificare la conformità dei materiali".
In caso di mancanza del direttore lavori è invece il COMMITTENTE che si assume l'onere di svolgere la direzione dei lavori.
La ratio della Norma sta nel fatto che il materiale, in caso di errore scoperto all'arrivo in cantiere, può essere facilmente sostituito mentre una volta utilizzato (posato) diventa non-più-sostituibile se non distruggendolo.
Spiegato con un esempio banale: se un cliente ordina un piatto al ristorante e gli arriva un piatto diverso può farlo presente e chiedere la sostituzione, ma se lo mangia senza dire nulla, una volta terminato non può avanzare pretese.
Avevo premesso che questo è un "campo minato" e mi spiego: non è affatto detto che il Giudice decida in modo prevedibile in base a quanto appena detto ed in base a quanto stabilito dalla Norma Uni. Per questo si sente parlare di "aleatorietà del giudizio"... perchè la decisione del tribunale non è nota a priori e può variare anche in casi molto simili, dovrà tenere conto di molti aspetti che gli avvocati metteranno in evidenza e che possono influire e far pendere la bilancia da una parte o dall'altra (corrispondenza intercorsa, clausole nel contratto sottoscritto, rispetto dei termini per la contestazione...).
Il rischio principale, nel tuo caso, è che la colpa non sarà al 100% di un singolo soggetto ma quasi sicuramente verrà ripartita tra soggetti ed in questo caso solitamente, le spese legali sono "ripartite tra le parti", cioè ognuno paga le proprie. E dal momento che le spese legali supereranno il costo del pavimento, tutti perdono.
Per questo va sempre e comunque cercata una transazione amichevole per quanto sofferta.
In bocca al lupo, ciao!
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