Problema su piastrelle: fughe irregolari

08/07/2024

Può succedere che al termine della posa delle piastrelle il direttore lavori, a cui spetta questo controllo, oppure il cliente si accorgano di larghezze irregolari delle fughe. Cosa causa questo problema e come si può evitare? 

Piastrelle: larghezza irregolare delle fughe a pavimento ultimato

Grazie alle moderne tecniche ed attrezzature di posa questo problema accade molto meno spesso che in passato, ma può accadere. 
Le macro cause sono fondamentalmente riconducibili a:

► piastrelle non perfettamente calibrate
► posa non accurata 
► scelte progettuali rischiose

Facciamo prima alcune premesse e poi valuteremo bene le cause ed i metodi per evitare questa problematica.

 

Le fughe in una piastrellatura

 
L'importanza del progettista

Il progettista ha, tra i compiti previsti dalla normativa, quello di determinare la disposizione delle piastrelle e quindi definire la larghezza delle fughe ed il loro orientamento rispetto ai muri della stanza.
Se abiti in Veneto e non hai un progettista, puoi sceglierlo cliccando qui: migliori progettisti di Vicenza e migliori progettisti di Verona.
Avere un bravo progettista ed un direttore lavori attento e presente in cantiere è fondamentale per evitare problemi nelle piastrelle ed, in generale, per evitare imprevisti in una ristrutturazione.

 

L'importanza del posatore

Oltre ad avere dei bravi tecnici in grado di consigliarci ed assisterci durante l'esecuzione dei lavori, è fondamentale scegliere bene chi ci farà la posa delle piastrelle. Noi abbiamo raccolto una lista dei migliori posatori di Vicenza e dei migliori posatori di Verona.
Se deciderai di sceglierci per affidare a noi i pavimenti ed i rivestimenti di casa tua saremo noi, direttamente, a fare i lavori mediante i nostri posatori selezionati.

 

Fattori che influiscono sulla fuga

Queste decisioni progettuali, assieme alla corretta scelta della tipologia di piastrella da utilizzare (in particolare è importante la forma del bordo e dello spigolo della piastrella), influiranno in modo significativo sulla percezione della regolarità delle fughe a fine lavori.
Formato della piastrella e dimensione della fuga, unitamente alla presenza dei giunti di dilatazione, inoltre, influiranno anche sulla capacità elastica della intera piastrellatura di assorbire eventuali piccoli cedimenti e assestamenti senza creparsi. 

Errori di posa di piastrelle e fughe irregolari

Quale larghezza per le fughe? 

 

La larghezza minima stabilità dalla norma

La norma 11493 al punto 7.10.2 stabilisce che la posa a giunto unito, e cioè con l'accostamento diretto delle piastrelle senza spazi, non è ammessa. La norma fissa la larghezza minima di 2 millimetri per le fughe. Al di sotto di questa dimensione la fuga è quindi "illegale". 

 

Fattori da considerare nella progettazione del pavimento

E' sempre la norma che indica, per la determinazione della larghezza della fuga, quali sono gli aspetti di cui il progettista dovrà tenere conto:
► tipologia di piastrella scelta: grès/monocottura/bicottura
► regolarità nei bordi: piastrelle rustiche; bordi arrotati ed irregolari; bordi ed angoli arrotondati;
► piastrella rettificata (a spigolo vivo) o non rettificata (a spigolo svasato)
► formato della piastrella: piccolo, grande, enorme (grandi lastre)
► tolleranze dimensionali prescritte per le piastrelle
► coefficiente di dilatazione termico dei materiali e degli strati che costituiscono il pavimento
► proprietà meccaniche dei materiali e degli strati che costituiscono il pavimento
► presenza dei giunti, dimensione e posizione
► caratteristiche del supporto (massetto o pavimento esistente)
► destinazione che avrà il pavimento

 

Esempi di larghezza delle fughe

Il progettista prenderà in considerazione tutti i fattori di cui sopra ed andrà a specificare le dimensioni delle fughe. Per esempio:

► Piastrella in grès porcellanato, ottenuta per pressatura, rettificata nei bordi, formato 80x80 da posare in un appartamento: fuga da 2 o da 3 mm. 
► Piastrella in grès porcellanato, ottenuta per pressatura, non rettificata, con bordo irregolare e rustico, da posare in un marciapiede/vialetto esterno: fuga da 5 mm o da 7 mm. 

Fughe irregolari nelle piastrelle: quali cause? 

Le cause che concorrono a determinare larghezze delle fughe differenti all'interno della stessa piastrellatura sono diverse ma le principali sono due: difetti della piastrella oppure errori di posa.

 

Difetti nelle piastrelle

Iniziamo considerando quali irregolarità nelle piastrelle potrebbero causare fughe irregolari. 
Prima di tutto occorre innanzitutto distinguere tra:

► piastrelle rettificate
► piastrelle NON rettificate

Le piastrelle rettificate subiscono un processo di taglio del bordo e di regolarizzazione della geometria che dovrebbe escludere completamente la possibilità di causare irregolarità delle fughe. Il problema della irregolarità delle fughe può sorgere, quindi, con più facilità per le piastrelle non rettificate.

Piastrelle non rettificate e fughe irregolari

 
Geometria

Le piastrelle non rettificate che possono avere sia problemi di geometria che di linearità del bordo.
Il primo problema si riscontra quando la piastrella ha i lati (e di conseguenza gli angoli) non uguali tra di loro. Insomma quando dovrebbe essere di forma quadrata ed invece è di forma trapezoidale.
In qualche caso riscontriamo anche una non-linearità del bordo. Entrambi questi problemi dovrebbero essere segnalati nella fase di controllo qualità: a valle del processo di produzione del grès le singole piastrelle vengono controllate una ad una da dispositivi elettronici che ne valutano estetica e geometria. Insomma se la piastrella viene acquistata da uno dei migliori produttori di piastrelle italiane questo non dovrebbe succedere.

 

Calibro

Oltre a questi problemi va tenuto conto di un altro aspetto e cioè che alle piastrelle non rettificate viene assegnato un "calibro". Ed è estremamente importante che le piastrelle che vengono posate a casa tua abbiano uguale calibro: se vengono mescolati calibri differenti si genererà quasi sicuramente un problema di fughe irregolari.
Ma che cos'è il calibro delle piastrelle?
Si tratta di un numero o un codice che consente di dividere le piastrelle di uno stesso lotto produttivo in gruppi di piastrelle caratterizzate da misure dei lati uguali o, comunque, con una differenza minima.
Per capire meglio questa definizione è necessario fare un passo indietro. 

 

Perchè le piastrelle hanno calibri differenti all'interno dello stesso lotto produttivo?

La produzione delle piastrelle in grès avviene pressando dell'argilla su uno stampo e poi cuocendola in forno. Al momento della pressatura le piastrelle "crude" hanno tutte la stessa misura. Se dobbiamo produrre del grès in formato nominale 60x60 la misura della piastrella cruda (quella che entrerà nel forno) sarà di circa 65x65 centimetri. 
Durante la cottura le piastrelle si compattano e si riducono le dimensioni. Quindi se la piastrella cruda misura 65x65, una volta cotta le sue dimensioni effettive si avvicineranno al formato nominale desiderato, 60x60.

Ma alcune piastrelle, a causa di fattori produttivi difficili da predire ed impossibili da eliminare, si ridurranno di più mentre altre si ridurranno in  misura minore. Questo ci porterà ad avere piastrelle cotte che misurano 59,8x59,8 ed altre - facenti perte dello stesso lotto produttivo, che misurano 60,2x60,2.
Per questo motivo si parla di misure "nominali" (60x60) quando in realtà le misure reali possono essere superiori o inferiori. 

 

Mai mescolare calibri differenti!

Chiaramente se si mescolano piastrelle con i lati da 59,8 ad altre con i lati 60,2 si ottiene un pavimento con fughe di larghezze differenti. Per questo motivo il direttore lavori, prima di procedere alla posa di una piastrellatura, dovrà controllare che il calibro sia lo stesso. Il controllo è facilitato dalla presenza obbligatoria, sulla scatola, di una sigla che identifica il calibro. Ma il controllo va fatto anche fisicamente, confrontando piastrelle prelevate da scatole differenti e mettendole una di fianco all'altra per scoprire eventuali differenze nella lunghezza dei bordi.

Riassumendo, le piastrelle (se non rettificate) possono dar luogo a fughe irregolari quando si verificano:
► problemi di geometria (angoli non uguali e lati non uguali)
► problemi di linearità del bordo
► calibri differenti utilizzati per la stessa pavimentazione

Errori di posa e fughe irregolari

 
Altre problematiche

Può accadere che le piastrelle non presentino problematiche ma che le fughe nella piastrellatura ultimata si presentino comunque irregolari.

 

Fughe rovinate in fase di posa

Un primo errore può essere la pulizia dei residui della stuccatura effettuata troppo presto. Al termine della stuccatura il posatore, con una apposita spugna, toglie il residuo di stucco dalla superficie della piastrella. 
Se questa operazione viene svolta troppo presto si corre il rischio di "scavare" la stuccatura non ancora sufficientemente indurita, e quindi di ottenere delle fughe più alte in alcuni punti e più basse in altri. Il risultato è tanto peggiore quanto più "svasato" è il bordo della piastrella e si traduce in fughe più larghe in alcuni punti e più strette in altri.

 

Mancato utilizzo dei livellatori

Un secondo errore è il mancato (o l'erroneo) utilizzo di distanziatori o livellatori. Il distanziatore è uno strumento di posa assolutamente necessario ma anche i dispositivi di livellamento sono molto importanti. Infatti non solo consentono di eliminare i dislivelli tra le piastrelle ma anche di accostare meglio le piastrelle tra di loro.

I controlli prima della posa delle piastrelle

Va evidenziato e ribadito, ancora una volta, il ruolo fondamentale che il posatore ed il direttore dei lavori (o, in assenza di nomina, il committente) hanno nel controllare la qualità delle piastrelle PRIMA della posa. I controlli preventivi, che si eseguono in pochi minuti, possono evitare danni da decine di migliaia di euro.
Se non hai ancora scelto il tuo posatore trovi i nominativi qui: posatori di piastrelle a Vicenza e posatori di piastrelle a Verona
 

Controllo di lati ed angoli

Prima di procedere alla posa si dovranno esaminare a campione alcune piastrelle al fine di determinare la perfetta costanza nella misura dei lati delle piastrelle e la precisione degli angoli a 90°. Il posatore lo farà accostando le piastrelle una all'altra o, meglio, utilizzando una squadra metallica che dovrebbe far parte dell'attrezzatura di base di un piastrellista e di ogni direttore lavori.
 

In caso di difformità

Come per altri problemi, il controllo eseguito prima della posa ha lo scopo di prevenire danni ed inconvenienti notevoli. Se si riscontrano difformità o difetti la posa non deve essere eseguita. Si dovrà sospendere il lavoro e chiedere la sostituzione della partita di piastrelle con un'altra. Attenzione: tutti spingeranno per procedere comunque, sia il committente (che ha sempre fretta), sia il fornitore delle piastrelle (che tenderà a minimizzare i problemi). Ma un bravo direttore dei lavori sa che in questi casi la migliore soluzione è interrompere, attendere una decina di giorni al massimo per la sostituzione ed avere, al termine dei lavori, un pavimento conforme alle aspettative - sempre elevate - del cliente.
L'alternativa è un danno considerevole ed un lavoro in più per i tribunali, già gravati da migliaia di cause civili di questo tipo.

 

Muri fuori squadra comportano fughe irregolari?

La posa di piastrelle, specie se il progetto prevede la posa diritta, rivela immediatamente eventuali la presenza angoli non a 90° nella stanza. Ci è capitato più volte che il cliente ci chiedesse se è possibile "correggere" la posa, allargando la fuga, in modo da evitare che si vedano questi fuori squadra.
Ma questo è impossibile, come dimostra lo schema qui di seguito:

POSA DI PIASTRELLE SU MURI FUORI SQUADRA
No, non si possono correggere i fuori squadra allargando le fughe

 

Tolleranza nella irregolarità delle fughe: la norma

 

Non esiste la "posa a regola d'arte"

Per la posa delle piastrelle esistono precise indicazioni e tolleranze stabilite da una norma, la Uni En 11493. Cliente, direttore lavori o CTU non possono, quindi, stabilire soggettivamente quando un lavoro è ben fatto oppure quando presenta difetti. 
Ci si deve attenere a quanto indicato dalla norma che, anche per la regolarità delle fughe, ci dice chiaramente quali sono le tolleranze che devono essere accettate dal cliente in caso di differenti dimensioni delle fughe:
► 1 mm. per larghezze delle fughe fino a 4 mm. 
► 2 mm. per larghezze delle fughe maggiore o uguale a 5 mm. 

 

Rilevare quanti punti superano la tolleranza

Nella norma si prevede la misurazione e l'annotazione di quanti sono i punti, all'interno della pavimentazione, che superano questi valori "tollerabili". 
Chiaramente se succede in due o tre punti su di una pavimentazione di un'intera casa siamo in presenza di un danno estetico di entità trascurabile, se ci sono centinaia di "infrazioni" va valutata la percentuale di declassamento del valore dell'opera.
 

Niente luci radenti

La norma prescrive anche una "valutazione dell'aspetto della piastrellatura allo scopo di verificare l'eventuale sussistenza di effetti di disturbo per differenze visivamente apprezzabili di larghezza della stuccatura. In assenza di tali effetti, la piastrellatura è considerata uniforme, senza ulteriori verifiche".
Questo significa che si dovrà fare una valutazione visiva in condizioni normali di illuminazione (non luci radenti, non fari appoggiati a terra, non in controluce) e stando in piedi (non inginocchiati o distesi a terra) e solo se da tale valutazione visiva emergono chiaramente dei disturbi, allora si procede alla misurazione delle tolleranze di cui sopra. 
 

Potete verificare i problemi della mia pavimentazione?

Fate perizie?

No, non siamo dei periti e non troviamo corretto esaminare i lavori realizzati da nostri colleghi.
Ci concentriamo nel dedicare attenzione ai nostri clienti e realizzare nel miglior modo possibile i lavori di posa che ci commissionano, rispettando i dettami della normativa e dando la giusta assistenza ai diversi interlocutori in cantiere.

 
Dove lavorate?

Lavoriamo in Veneto, principalmente a Vicenza ed a Verona e privilegiamo i cantieri vicini a noi per poter dare la giusta assistenza chi ci sceglie per realizzare tutti i lavori di pavimentazione di una casa. In qualche caso facciamo eccezioni quando il lavoro è particolarmente interessante.

 

In che cosa siete specializzati?

Siamo in grado di realizzare tutte le superfici, tutti i tipi di pavimenti e rivestimenti di una casa e crediamo che, come in una casa ci debba essere un solo idraulico ed un solo elettricista, sia conveniente avere un'unica azienda che si occupa di pavimentazioni. 
A dirla tutta abbiamo visto più e più volte quanto sia controproducente spezzettare le diverse pavimentazioni affidando il massetto ad una azienda, il parquet ad un'altra e le piastrelle ad un'altra ancora.
Molti scelgono questa strada convinti che la "specializzazione estrema" sia preferibile ad una gestione unitaria. Noi, invece, abbiamo riscontrato come quasi sempre una eccessiva specializzazione e frammentazione porti a risultati finali pessimi ed a scaricabarili continui.

 

Come posso contattarvi?

Ci trovi nei nostri due negozi di Arzignano e di Gambellara, a Vicenza. Riceviamo su appuntamento prenotabile sia via mail ([email protected]) sia telefonicamente.

RUOLO: Titolare
SEDE: Gambellara

Michele è nato nel 1970 ad Arzignano dove vive tuttora.

Commenti

Buongiorno,
le chiedo un suo prezioso, come sempre, consiglio...su una piastrella in gres effetto pietra 60 x 60 ( Del Conca Gardena ) che misura di fuga mi consiglia?
Grazie
Cordiali saluti.

19/03/2020 - christian

Ciao Christian, 

se la piastrella ha il bordo regolare o, meglio ancora, rettificato, le consiglio una crocetta distanziatore da 2 millimetri (la fuga sarà leggermente superiore ai 2 millimetri). 

grazie, ciao

 

27/03/2020 - manager

Buongiorno,
a me da poco hanno terminato di posare il pavimento in gres porcellanato rettificato ma ho dei solchi in alcuni punti di casa dove la fuga è "più bassa" rispetto alla piastrella. da cosa è dovuto? inesperienza o normalità? grazie tante

08/06/2020 - piera

Buongiorno mi piacerebbe avere un suo consiglio/parere ho fatto posare un gres porcellanato effetto legno Marazzi rettificata prima scelta concordando la minima fuga possibile e mi é stato detto minimo due mm, sono stati usati dei distanziali da 2 mm o almeno così é scritto nel preventivo. Ora io misuro 4 mm ovunque mi saprebbe dire se è possibile e se è stato fatto a regola d'arte? Grazie mille in anticipo

10/06/2020 - Alessandro

Ciao Piera, 

abbiamo parlato del problema delle fughe "scavate" in questa pagina:

https://www.fratellipellizzari.it/wiki/piastrelle-problemi-e-soluzioni

Per la mia esperienza nella grandissima maggioranza dei casi si tratta di un fenomeno normale ed inevitabile, dovuto alle fasi di lavorazione del pavimento e messo in evidenza da "controluce" che ne aumenta a dismisura l'effetto ottico. Tieni presente che le piastrelle rettificate (che oggi si vendono per la maggiore) rendono ancora più evidente la cosa. Per capire se è un fenomeno normale oppure se si tratta di un errore è comunque necessario un sopralluogo e quindi una consulenza a pagamento. 

grazie, ciao!

 

17/06/2020 - manager

Ciao Alessandro,

puoi verificare con relativa facilità quale distanziatore è stato utilizzato “scavando” (C’è uno strumento apposito per scavare le fughe una specie di spazzolino diamantato) su un angolo tra due piastrelle. Solitamente con un distanziatore da 2mm si ottiene una fuga da 2,5/3mm.
tieni conto che il distanziatore da 2 mm è il minimo utilizzabile per realizzare una fuga a norma.

ciao!

 

17/06/2020 - manager

Buongiorno. Mi sono state posate piastrelle rettificate di grande formato in cui le due linee di fuga che si incrociano non lo fanno in modo perfettamente perpendicolare, quindi gli spigoli delle 4 piastrelle non determinano una croce perfetta ma leggermente sfalsata. Non sono stati usati i distanziatori a croce ma solo quelli lineari. Posso contestare il pavimento all' impresa a cui ho appaltato i lavori? Grazie

04/09/2020 - Francesca

Ciao Francesca, 

dovrei vedere delle foto degli incroci delle fughe con un metro vicino in modo da capire se rientra nella tolleranza oppure se, come scrivi, è un errore grave per cui puoi contestare il lavoro. 

ciao!

28/09/2020 - manager

Salve,
Vorrei sottoporvi un quesito. Ho un pavimento di un'area esterna suddiviso in due livelli. Tra la pavimentazione del livello superiore e quella del livello inferiore c'è un fuorisquadro, si vede che le fughe creano una spina di pesce nonostante avrebbero dovuto essere allineate seppur su due livelli differenti, come pattuito. Posso contestare la pavimentazione?
Cordialmente,
Simone Di Camillo

27/11/2020 - Simone Di Camillo

Ciao Simone, 

mi mancano alcune informazioni per poterti rispondere con la dovuta precisione, ma indicativamente direi di no, non puoi contestare la pavimentazione. 

La norma Uni En 11493 - che regolamenta la posa di piastrelle in ceramica - attribuisce una serie di funzioni e responsabilità alla Direzione Lavori ed, in mancanza di nomina del direttore lavori, al committente, quindi a te. 

La decisione sulle modalità della "partenza", cioè di come allineare il pavimento rispetto a vincoli esterni (soglie, muri, arrivi di scale)  è una delle decisioni che spetta alla direzione lavori e non può essere considerata responsabilità del posatore o dell'impresa che ha realizzato il pavimento, né può essere contestata a pavimenti ultimati. 

Se ci pensi la cosa ha senso. Se non tenessimo conto di quanto dice la norma chiunque potrebbe contestare il pavimento, una volta posato, in base ad una sua differente visione di come avrebbe dovuto essere allineato. La norma, correttamente, sposta il momento temporale della decisione a PRIMA della posa, in modo da evitare a priori il sorgere di questioni a fine lavori e attribuisce, giustamente, questa decisione al proprietario/committente o - se nominato - al direttore lavori.

Grazie per averci scritto, ciao!

27/11/2020 - manager

Buongiorno vorrei sapere se è possibile che delle piastrelle non rettificate misura 90x15 spanciano di circa 5 mm avendo un effetto a banana sul lato lungo formando una fuga irregolare.
Vorrei sapere se è un errore di fabbricazione o è normale?

09/12/2020 - Dino

Ciao Dino, 

chiaramente esistono piastrelle di ogni tipo e di ogni costo, sul mercato. E con l'avvento della grande distribuzione (e dei prezzi bassi) ne stiamo vedendo di tutti i colori perchè se si spende poco il rischio di incontrare problemi è quasi certo. 
Venendo alla tua domanda: una deformazione sul lato di 5 millimetri su 90 cm. di lunghezza rende impossibile per il posatore fare un lavoro "accettabile". 
Per cui ti consiglio di restituire le piastrelle, pretendere la restituzione di quanto speso e acquistarne altre di qualità migliore. 

ciao!

09/12/2020 - manager

Buongiorno, ho acquistato un gres 15×90 non rettificato, mi fu detto che una fuga da 3mm era fattibilissima, invece misurando il gres ha uno sformo di almeno 1mm per lato, così che Crocetta da 2 + 1 + 1 mi verrà una fuga da 4mm minimo. Tale sformo addirittura avvicinandosi alla parte ceramica andiamo oltre alla misura di calibro, ad es 149.0 nominale in pianta misura 149.3 alla parte a vista 148.0 (superando +- 0.9) e oltre. Posso rendere il pallet intero non addebitandomi le spese di trasporto? Come si chiama questo ipotetico difetto per la norma?
Grazie
Saluti

30/01/2021 - Simone

Buongiorno,
ho posato delle piastrelle rettificate 24.5 x 180 cm,
volevo sapere la tolleranza tra i scalini che si trovano tra una piastrella e l'altra, sapere se potevano fare una fuga di 2mm e non 3 e che tolleranze hanno la regolarità delle fughe che si presentano irregolari e sapere se posso contestare i tagli fatti male per l'istallazione dei sanitari e prese elettriche
grazie del suo riscontro in merito

24/02/2021 - DEVID

Ciao Devid,

di gradini tra una piastrella e l'altra e delle tolleranze ammissibili o non ammissinili abbiamo parlato in un articolo specifico che trovi qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/piastrelle-posate-male

Per quanto riguarda i tagli fatti male in corrispondenza degli attacchi dei sanitari e delle prese elettriche dovrei vedere delle foto per saperti dire.

ciao!

 

24/02/2021 - michele

Buongiorno,
mi hanno appena posato un pavimento in gres porcellanato rettificato ma ho l'impressione che le fughe non siano riempite a sufficienza, la stuccatura deve essere a filo o lasciare un leggero scalino?
grazie

05/07/2021 - Daniele

Buonasera. Avrei, per favore, bisogno di un'informazione. Proprio oggi mi è stato posato un pavimento flottante su un terrazzo: la distanza tra un piastrellone (40x40) e l'altro è assolutamente irregolare (si passa da spazi di 0,5 cm a spazi di 1,2 cm!!!)... ma i supporti in pvc non dovrebbero già consigliare la distanza giusta tra le piastrelle? Inoltre molte piastrelle non sono allineate ma storte (ovvero ad un'estremità lo spazio è più largo andando poi ad assottigliarsi verso l'altra estremità)... mi spiace solo non potere allegare documentazione fotografica. Non essendo, come potrà immaginare, per nulla soddisfatta del lavoro effettuato, mi è possibile richiedere la sistemazione della pavimentazione a spese del posatore? Nel caso il posatore dovesse rifiutarsi, come è possibile agire? Grazie mille!

21/07/2021 - grazia

Ciao Grazia,

se vuoi puoi inviare le foto all'indirizzo mail [email protected] ma da quello che scrivi sembra che il problema sia nelle piastrelle. Come dici tu nel caso di posa flottante è il supporto, che contiene nella parte superiore dei distanziatori a croce, a regolare la fuga.
Per gli aspetti legali ti faccio presente che, secondo la norma Uni En 11493 - che fa da riferimento per i pavimenti e la posa - il materiale avrebbe dovuto essere controllato dal direttore lavori o, in assenza di DDLL, dal committente prima della posa o, comunque, nelle primissime fasi di posa.

In ogni caso se mi mandi le foto cerchiamo di capire meglio il tuo problema.

ciao!

 

23/07/2021 - michele

Ciao Daniele,

la fuga NON può essere "a filo" perché lo stucco, asciugandosi, si ritira e quindi la fuga si abbassa rispetto al livello della piastrella. Questo fatto va accettato.

Ciao!

 

29/09/2021 - michele

Buonasera, sto ristrutturando il mio appartamento.
Ho scelto un pavimento gress effetto parquet 20x120 rettificato (nello specifico Ragno, woodsoft beige chiaro).
La ditta che mi sta ristrutturando casa ha posato il pavimento con l'utilizzo dei distanziatori da 1mm o 2mm per un totale di 3 mm di fuga circa.
A pavimento terminato e stuccato ho subito notato che qualcosa non andava.
Ho guardato il pavimento e ho fuge di dimensioni diverse. Vanno dai 3 ai 5mm a seconda del punto. Addirittura ne ho anche una da 6mm. In più ci sono tanti altri piccoli gradinetti in vari punti.
Ho detto alla ditta che non ero soddisfatto del lavoro e loro mi hanno risposto che le fughe in quel modo sono legate al fatto che casa è fuori squadro e che quindi se non avessero fatto le fughe così si sarebbe visto il pavimento storto. E quindi mi hanno detto che non potevo contestare il lavoro.
A me sembra una vera e propria scusa, non vedo il nesso. Il fuori squadro si recupera vicino le pareti o sbaglio? Per quanto riguarda gli scalini ha detto che me le sostituisce.
Io fortunatamente ho scelto un colore dello stucco simile alla piastrella e quindi il danno è in parte limitato.
Ma mi rode molto perché le fughe più larghe sono proprio al centro del salone, punti che non coprirlo quasi per nulla dal mobilio.
Che cosa faccio. Io non sono soddisfatto.
Ma non ho nemmeno tanta voglia di far rifare il pavimento perché dovrei ordinare di nuovo altro materiale e ricominciare i lavori quando è praticamente tutto finito.
Sono disperato.
Se ha bisogno le mando delle foto.
Intanto la ringrazio
Saluti

Grazino

30/10/2021 - Graziano

Buongiorno, vorrei chiedere se è consigliabile accostare come rivestimento del bagno piastrelle nel formato 60 x 120 di produttori diversi. Nello specifico su una medesima parete del bagno vorrei fare una fascia dietro il mobile con una certa piastrella ed il resto della parete con un'altra piastrella, entrambe rettificate nel formato 60 x 120. Mi sono già informata circa i calibri, una piastrella è 59,7 x 119,7 mentre l'altra è 59,8 x 119,8 - quindi - di fatto - la differenza sarebbe solo di un millimetro (salvo "tollerabilità"). E' fattibile o l'accostamento comporterebbe il rischio di problemi estetici? Grazie mille. Un cordiale saluto. Silvia

10/01/2022 - Silvia

Buongiorno Graziano,

alcune cose non sono chiare: per esempio scrivi che i distanziatori sono da 1 mm. oppure da 2 mm. Dal momento che la norma Uni richiede minimo 2 mm. suppongo che siano da 2, puoi controllare?
Il fatto che i muri siano fuori squadra, cioè se l'angolo tra due pareti non è di 90 gradi, questo non ha nulla a che vedere con le dimensioni delle fughe.
Nell'articolo qui sopra trovi anche un immagine che dimostra come il fuori squadra non possa essere corretto "allargando le fughe".
I gradini tra piastrelle sono un problema differente. Come ho consigliato ad altri lettori che ponevano le stesse osservazioni, ho scritto un articolo che dove trovi sia la normativa sui dislivelli tra piastrelle che il metodo di calcolo della tolleranza:
https://www.fratellipellizzari.it/blog/piastrelle-posate-male

Grazie, ciao!
 

15/01/2022 - michele

Ciao Silvia,

grazie per la domanda interessante: si, si possono accostare piastrelle di ditte diverse a patto di verificare (come hai fatto tu) che il calibro sia uguale e che lo spessore sia lo stesso. Nel tuo caso il calibro va bene, la differenza è minima e quindi tollerabile. Però verifica che gli spessori delle due piastrelle siano gli stessi altrimenti ci sarà un dislivello tra le due piastrelle. Questo per quanto attiene agli aspetti tecnici. Venendo invece a quelli estetici: l'accostamento si fa non solo considerando i colori ma occorre considerare che piastrelle di aziende diverse avranno differenti superfici, riflessi, profondità di smalto, lavorazioni, ruvidità o setosità. Insomma vanno considerate anche queste caratteristiche oltre a colori e disegno.

Spero di essere stato chiaro,
ciao!

 

17/01/2022 - michele

Buonasera
Sono sempre Graziano a distanza di mesi ho scoperto nuove cose sul mio pavimento che ho nuovamente contestato.
Praticamente hanno sbagliato a fare il massetto, per questo motivo ho tutti quei piccoli scolini (oltre al fatto che il posatore non ha fatto un buon lavoro). Se posiziono una sedie dondola in qualsiasi punto di casa, tranne in alcuni rari punti.
Quando ho analizzato il pavimento con una livella ho scoperto che questo non è in piano e in più ho scoperto degli avvallamenti in alcuni punti che si percepiscono camminandoci.
La cosa più assurda è che il massetto è stato realizzato dalla ditta, che fino ad oggi stava facendo finta di niente davanti a tale problema. Tutto questo danno per evitare di togliere dei punti di vecchio massetto che gli avrebbe fatto perdere del tempo.
Purtroppo non potrò rifare tutto il massetto, perché dovrei ristrutturare tutta casa da capo.
La mia idea era di togliere il pavimento analizzare il massetto e renderlo piatto anche se leggermente in pendenza, in modo tale da non avere avvallamenti e scalini. Ovvimante facendolo posare da un posatore in gamba che faccia le fughe tutte uguali e eviti gli scalini (le piastrelle sono state controllate e sono di ottima qualità).
Cosa ne pensa ha dei consigli da potermi dare?

Se ha bisogno di maggiori dettagli posso dirle che praticamente ho un dislivello di circa 4 cm su 6/7m.
Sono partiti con il massetto da un punto specifico di casa e quando sono venuti verso le finestre e la porta di casa si sono accorti che erano troppo alti e che a quel livello non si sarebbero aperte né le finestre né le porte di casa, così hanno avuto la geniale idea di far scendere il massetto in quelle zone. Hanno così creato degli avvallamenti e delle pendenze.
Quando gli ho fatto notare il problema si sono giustificati dicendo che loro si sono dovuti poggiare su un vecchio massetto. Ma per fortuna ho le foto che dimostrano che non è vero perché hanno rifatto tutto il massetto in quella zona e se anche fosse stato vero quello che hanno detto, ho le foto che dimostrano che il massetto era polvere e andava rifatto comunque da capo. Quindi è una loro responsabilità.

Mi sa consigliare se la soluzione che ho pensato può essere il giusto compromesso per recuperare il pavimento senza dover smantellare nuovamente tutta casa.
Grazie mille

Graziano Renzi

01/02/2022 - Graziano

Ciao Graziano,
premetto che dubito fortemente che sia possibile recuperare il pavimento in grès posato, come mi sembra tu abbia previsto.
In ogni caso è prima necessario stabilire con un rilievo ed una relazione tecnica che:
- il pavimento posato non rispetta le tolleranze stabilite per legge sui dislivelli tra una piastrella e l'altra;
- che la pendenza nel massetto, di cui scrivi, è dettata da un errore della ditta e non dalla impossibilità di eseguire massetti e pavimenti in modo planare. Infatti capita spesso, specie vecchie case, che sia impossibile realizzare dei massetti planari e vanno tollerati i dislivelli presenti e non sistemabili. Ad esempio se ci sono soglie di marmo che "dettano" le quote e posizionate a differenti livelli.
- che hai sottoscritto un contratto di appalto per l'intera fornitura, quindi sia per l'esecuzione dei massetti che per la posa dei pavimenti incaricando un unico interlocutore, il quale ne è, quindi, responsabile.

Una relazione che attesti che sono soddisfatte queste condizioni ti da il diritto di chiedere alla ditta il rifacimento dell'opera. Si dovranno rimuovere le piastrelle posate, rasare/livellare il massetto per correggere i dislivelli e quindi posare le nuove piastrelle.

Se hai un direttore lavori puoi affidare a lui la redazione della relazione tecnica che dovrà documentare il rilievo sul posto delle misure e delle differenze rispetto alle tolleranze stabilite dalla norma. Se non hai un direttore lavori è consigliabile avvalersi di un perito che possa fare questo rilievo e documentare il mancato rispetto delle norme.

In bocca al lupo, ciao!

02/02/2022 - michele

Buonasera,
l'impresa che sta eseguendo i lavori presso la mia abitazione ha montato le piastrelle da me fornite (Atlas Concorde Legend honey 20 x 60 rettificate) con fughe irregolari, ovvero alcune risultano da 3 mm, altre da 4, altre addirittura da 5 mm. inoltre vi sono anche avvallamenti nella pavimentazione da oltre 5 mm (misurazione effettuata con staggia in alluminio da mt. 2). Considerato che la stessa impresa ha eseguito anche il massetto dell'appartamento e che in un verbale predisposto dalla DDL mi aveva garantito che avrebbe posato il pavimento ed i rivestimenti con "tiranti" da 1,6 mm, mi chiedo come sia possibile che sia avvenuto tutto ciò. In tali condizioni è possibile contestare posa pavimentazione e massetto ad impresa? Ho anche delle foto che gradirei inviarvi. Vi ringrazio anticipatamente per il cortese riscontro.

16/02/2022 - Gianluca Spagnuolo

Ciao Gianluca

per le fughe abbiamo già spiegato nell'articolo e nelle risposte ad altre domande simili. Per quanto concerne la planarità troverai indicazioni sulle cause, sulle tolleranze e sui metodi di misura qui:

https://www.fratellipellizzari.it/blog/piastrelle-posate-male

Ciao!

 

16/02/2022 - michele

Buongiorno le chiedevo un parere su quanto mi sta succedendo.
Ho comprato piastrelle rettificate 60x60 da un gruppo diffuso nel Nord Italia, no catena Brico, di marca azienda ceramica Reggiana, ed al momento della posa il posatore ed il direttore lavori hanno notato che le piastrelle non erano regolari.
L’azienda ha provveduto alla sostituzione ma anche la seconda fornitura presenta difetti che non permettono una posa a regola d’arte ma con fuga di oltre 3 mm e irregolarità nelle piastrelle. L’azienda non riconosce il difetto è non vuole sostituire la merce adducendo che la posa con 3 mm di fuga è tollerata per legge anche su rettificate. Ho scelto una piastrella rettificata proprio per evitare imperfezioni.
Come posso fare?
Grazie mille

19/03/2022 - Andrea

Gentile Andrea,
Come avrai letto diverse sui nostri articoli, insistiamo sempre sul fatto che il cliente finale debba affidare ad un UNICO INTERLOCUTORE, con un contratto di appalto, l'esecuzione del pavimento nella sua interezza.
Acquistare le piastrelle da una azienda e poi farle posare da un'altra è una abitudine purtroppo diffusa ma che genera casi assurdi, scaricabarile, problematiche e situazioni ingestibili come quella di cui ci hai parlato.
Venendo al tuo caso specifico: se tu avessi sottoscritto un contratto di appalto avresti potuto decidere SIA la tipologia di piastrella (nel suo caso "60x60 rettificata") SIA la modalità di posa (nel suo caso "con fuga minima" quindi, secondo la norma Uni En, = 2 mm.).

Ma affidandoti, invece, a due operatori differenti si ottiene come risultato che:
1) il posatore non può garantire la fuga minima perchè la piastrella - probabilmente di bassa qualità ma che, da quanto le dicono, rispetta le normative - non si presta a tale scopo
2) il fornitore non è inadempiente perchè la piastrella - seppure non si presta ad essere posata con la fuga che lei desidera - rispetta le tolleranze (ampie) previste dalle normative nei confronti dei produttori

Da quanto mi scrivi temo che la via legale le sia preclusa perchè nessuno dei due operatori è inadempiente ed il giudice (o meglio il CTU), accertata la confornità alla norma della piastrella stabilirebbe che la responsabilità è tua per aver incautamente acquistato una piastrella non idonea all'utilizzo di cui SUCCESSIVAMENTE hai incaricato il posatore.

Mi spiace ma temo che l'unica soluzione, a questo punto, sia quella di riuscire a "sbarazzarsi" in qualche modo delle piastrelle acquistate (credo e spero a basso prezzo) oppure utilizzarle per locali tecnici quali lavanderia o garage, ed incaricare ex novo un'unica azienda, meglio se specializzata, di compiere il lavoro a regola d'arte  nei termini auspicati.

Grazie per averci scritto,
In bocca al lupo!

19/03/2022 - michele

ho acquistato delle piastrelle rettificate da posare a spina di pesce e a seguito della posa ho riscontrato che tutti i lati delle piastrelle e soprattutto le punte dove si incontrano sono taglienti
Le piastrelle sono di prima scelta € 140,00 al m2
passando con la mano sopra le piastrelle nel punto dove si incontrano, rischi di tagliarti .
Chiedo se e' possibile una cosa del genere

02/05/2022 - MONICA

Ciao Monica,
quando vengono rettificati i bordi delle piastrelle, viene successivamente eseguita una seconda lavorazione, il cosidetto "rompifilo" o "bisello" che ha proprio lo scopo di eliminare lo spigolo vivo tagliente. Viene da pensare che nel tuo caso non sia stata eseguita questa fase...
Ciao!

 

02/05/2022 - michele

Buonasera,
ho bisogno di un informazione per quanto riguarda l'acquisto di pavimenti in gres porcellanato di prima scelta "rettificato" di una nota azienda della misura 60x60 effetto marmo, pagate 60 € al mq.
Con i posatori abbiamo riscontrato che I pavimenti, spessore di 9 millimetri, sono imbarcati al centro, quasi tutte. Secondo il posatore questo tipo di difetto non si possono correggere con i distanziati né con altri strumenti con un pessimo risultato finale.
Il fornitore dal canto suo riferisce che queste imperfezioni sono normali e se rientrano nella tolleranza, non. possono fare nulla e vanno posate con questo difetto, ma nessuno è stato in grado di spiegarmi, quale è il limite della tolleranza?
Può essere così cortese di darmi una risposta tecnica.
La ringrazio per tutto quello fare per aiutarmi.
Giovanni

03/01/2023 - Giovanni

Ciao Giovanni,
Grazie per la domanda.
Le piastrelle in ceramica - a differenza dei metalli - difficilmente possono essere perfettamente planari. Il processo produttivo, che prevede la cottura in forno ad altissima temperatura fino al raggiungimento di una fase liquida a cui segue un raffreddamento, ha come conseguenza una naturale difficoltà a produrre superfici perfettamente diritte. 

Chiaro che quando questa displanarità risulta eccessiva c'è il rischio che il pavimento finale non sia perfetto. Compito del posatore è anche quello di evidenziare che il risultato finale potrebbe essere compromesso, per cui bene ha fatto il tuo posatore ad evidenziare un prodotto in cui la mancanza di planarità sia, probabilmente, eccessiva per ottenere un pavimento soddisfacente.

In questo caso a dirimere la questione dovrebbe essere il direttore lavori che è in grado di verificare se la tolleranza dei materiali sia al di sotto della soglia di "normalità" oppure se superano quel livello e vadano restituiti al fornitore e contestati.

In questo ci aiuta anche la norma ISO 14545-2 che specifica che la displanarità non deve superare lo 0,5% rispetto al lato lungo della piastrella. Questo significa che valori di displanarità entro lo 0,5% sono considerati tollerabili.

Purtroppo sappiamo bene che i valori di norma sono troppo alti e si scontrano con le esigenze dei clienti che sono ben più stringenti. Il valore di norma è decisamente elevato, pensa che nel tuo caso, ad esempio, si tratta di ben 3 millimetri.
Questi valori sono sicuramente tollerati in altri paesi, ma in Italia il cliente medio ha una tolleranza estremamente minore e pretende un livello di perfezione che è ben lontano da questo 0,5%.
Va detto che ci sono molte aziende (di fascia alta) che operano al di sotto di questo livello (ad esempio si impongono il limite dello 0,2%) in modo da garantire una migliore planarità e soddisfare le aspettative dei clienti finali.

Grazie, ciao!

 

04/01/2023 - michele

Buongiorno sono. Francesca.Le scrivo perché sono molto preoccupata.....mi sono state posate delle piastrelle in gres effetto legno con fughe tutte diverse tra loro ed inoltre le fughe sono anche vuote di cemento tra di loro (sono grigio scuro le fughe) cioè non arrivano al livello della piastrella perciò in alcuni angoli si "sbeccano"...avendo sotto il riscaldamento a pavimento vorrei capire se le fughe devono seguire delle direttive di larghezza minima e massima .... cioè se i mm massimi di larghezza fuga sono 5/6/7 mmm o di più.....alcune partono più strette poi si allargano....mi interessa anche per capire se con il riscaldamento a pavimento troppa larghezza della figa può creare problemi del passaggio calore ...

12/02/2023 - Francesca

Ciao Francesca,
sollevi diversi problemi. Cercherò di rispondere a quello che comprendo.
Chiedi se la larghezza della fuga impedisca il passaggio di calore: no, non lo ostacola per cui il fatto che sia più o meno stretta ha una influenza irrilevante nel sistema radiante a pavimento.
Il fatto che la fuga sia, come scrivi, in alcuni punti molto stretta (non hai specificato però la larghezza) ed in altri più larga può essere rilevante dal punto di vista estetico ma dipende dal tipo di piastrella: se si tratta di una piastrella rustica effetto pietra questo è del tutto normale in quanto i bordi stessi della piastrella sono irregolari. Purtroppo non ci descrivi il tipo di piastrella che hai acquistato, ma se si tratta di una piastrella di grandi dimensioni dal bordo regolare (rettificato) la fuga deve essere, invece, regolare.
Infine il fatto che le fughe siano più basse rispetto alla piastrella: anche questo è normale. Abbiamo spiegato spesso qui che è impossibile ottenere delle fughe complanari rispetto alla piastrella.
Grazie, ciao!
 

14/02/2023 - michele

Buonasera
Ho bisogno di un suo parere. Ho scelto un gres porcellanato effetto legno 20x120 non rettificato per pavimentare casa nostra su 2 livelli e con riscaldamento a pavimento. Prima di scegliere ho chiesto ad un professionista(diceva)la differenza fra rettificata o meno x qnto riguarda la posa e mi avevano assicurato che nn c è differenza. Ora leggendo qua capisco che c è un abisso purtroppo.
Le chiedo è possibile riuscire a realizzare una fuga minima 2 massimo 3 mm e ottenere qsta fuga ovunque e non avere casa con varie misure di fuga?? E se non è possibile è normale come cosa ,ossia rientra nel margine d errore del 5% la scalibratura o intento causa al venditore??
Sinceramente una fuga piu’grande di 3 mm nn la preferisco 🫣🥹. Mi dica lei come ne esco o cosa posso fare . Grazie☺️

29/06/2024 - Sonia

Ciao Sonia,
Confermo che tra una piastrella in grès effetto legno rettificata ed una piastrella di eguale formato NON rettificata c'è una netta differenza. La rettifica permette di avere un bordo regolare, perfettamente diritto ed il bisello rompifilo che viene realizzato nella piastrella rettificata consente di ottenere una fuga più regolare, con una migliore costanza anche nella profondità.
Una piastrella non rettificata, vista in sezione, ha il bordo leggermente svasato e questo implica (a parità di distanziatori) una fuga più larga di almeno un millimetro.
Per le ulteriori indicazioni di carattere legale che ci chiedi è il caso che tu contatti un perito, noi non possiamo esserti di aiuto, mi spiace.
Grazie, ciao!

 

29/06/2024 - michele

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