Pavimenti per esterni in ghiaino resinato
Introduzione ai pavimenti in ghiaino resinato: una scelta estetica
I pavimenti esterni in ghiaino resinato che vengono realizzati fissando dei granelli di pietre o marmi con una resina sono una delle soluzioni che si possono adottare per realizzare una pavimentazione esterna moderna.Sono pavimenti che derivano dai "vecchi" piastrelloni in ghiaino o in graniglia di marmo ma, a differenza dei piastrelloni, presentano una superficie continua, priva di interruzioni.
Come si realizza il pavimento in ghiaino resinato
Innanzitutto si decide la miscela di ghiaia o di graniglia di marmo da utilizzare, in base al colore che vogliamo dare alla superficie. Quindi si sceglie la resina sintetica, come quelle epossidiche o poliuretaniche, che viene utilizzata come matrice e che permette di legare i granelli al pavimento creando una superficie continua.Possiamo quindi dire che, dal punto di vista tecnico, un pavimento in granuli di marmo e resina è composto da due elementi principali: la ghiaia, che dà struttura e aspetto estetico, e la resina, che funge da legante per tenere insieme i granuli.
La resina che fissa il ghiaino
La resina più usata è quella epossidica, per la sua resistenza meccanica, o quella poliuretanica, più flessibile e resistente ai raggi UV. Molti produttori propongono resine adatte a questo fine, ad esempio Mapei propone Mapefloor Binder 930.Alternative sono: la resina DS-Remuk di Design Systems; Il sistema IPM GeoDrena di IPM Italia, BIOPAV Drain Stone Carpet di Prochima e molte altre.
La posa del ghiaino resinato
La posa di questo pavimento richiede una preparazione accurata del fondo deve essere perfettamente liscio, stabile e privo di umidità. Generalmente il fondo è in calcestruzzo oppure è un massetto. La miscela di ghiaia e resina viene poi stesa con spatoloni con uno spessore che varia dai 5 ai 15 mm, e lasciata indurire per 24-48 ore.La qualità del risultato e la durabilità del manufatto dipende molto dalla precisione della posa. Anche se vi sono caratteristiche del manufatto che vanno considerate.
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Problemi del ghiaino resinato
I problemi possono essere causati da una posa non a regola d'arte come per esempio da errori nella miscelazione della resina, oppure dalla posa su di un fondo mal preparato. Questo pavimento è sensibile all’esposizione ad umidità durante l’indurimento, cosa che può creare problemi sia nell'immediato che nel lungo termine. I problemi che possono emergere nel tempo sono bolle d’aria, crepe o distacchi.Vanno inoltre valutati i problemi tipici dell'utilizzo della resina epossidica utilizzata come legante in ambiente esterno. Sappiamo che le resine sono termo-sensibili e, se utilizzate a latitudini in cui si verificano grandi sbalzi termici possono rovinarsi in pochi anni. Temperature molto basse possono danneggiare i polimeri che diventano fragili e si crepano. Così come con temperature troppo alte gli stessi polimeri si ammorbidiscono e inizia il distacco progressivo dei granuli. Questi aspetti tecnici rendono i pavimenti esterni realizzati in ghiaino fissato con la resina una scelta che va valutata attentamente e la cui durabilità va confrontata con quella di prodotti alternativi , soprattutto se confrontati con la robustezza di un pavimento in porfido, che non risente di queste variabili.
Aspetti estetici del ghiaino resinato
I pavimenti esterni in ghiaino resinato sono apprezzati per il loro aspetto moderno e personalizzabile. I granuli di marmo o quarzo, disponibili in vari colori e dimensioni, permettono di creare superfici eleganti e uniche, perfette per vialetti, cortili o bordi piscina. La finitura può essere lucida o opaca, e con la resina possiamo ottenere anche un effetto “bagnato” che esalta i colori del ghiaino.A proposito di colori occorre tenere conto che in taluni casi le resine tendono ad ingiallire sotto l’azione dei raggi UV, soprattutto quelle di bassa qualità. Questo fenomeno altera l’aspetto originale del pavimento, facendolo sembrare vecchio e trascurato, specie se l'ingiallimento non è uniforme.
Pulibilità del pavimento in ghiaino resinato
Un'altra considerazione va fatta sulla pulibilità del pavimento. Un ghiaino resinato utilizzato come pavimento in una zona dove si fanno feste o si pranza con gli amici potrebbe essere interessato da macchie di olio, vino o di cibo.Queste sostanza non saranno semplici da rimuovere a causa della superficie ruvida del ghiaino.
Osservazione che vale anche per la pioggia inquinata da polveri grazie alla quale i nostri davanzali bianchi diventano neri. Anche in questo caso questa sostanza nera si infila negli interstizi tra i granelli ed è difficile da togliere.
Queste osservazioni valgono anche per altri pavimenti per esterno alcuni dei quali, però, mantengono un'estetica piacevole anche se sporchi o macchiati: si pensi, ad esempio, ad un pavimento in porfido squadrato il cui colore "nasconde" macchie e polvere.
Ghiaino resinato e gelività
Dal punto di vista pratico, i pavimenti in granuli di marmo e resina presentano alcune criticità. Sebbene siano proposti come drenanti (cioè in grado di lasciar passare l’acqua, riducendo il ristagno), questa caratteristica tende a diminuire con il tempo in quanto i micropori si occludono con la polvere.Inoltre la presenza di micropori può, con il tempo, rappresentare un problema ancora più grave. L'acqua che vi penetra e che non riesce a defluire ristagna e, durante l'inverno, gela. Con il gelo l'acqua aumenta di dimensione provocando l'allargamento dei micropori che possono diventare piccole cavità. Con il tempo il fenomeno del gelo in queste cavità finisce per generare il distacco dei granuli. Una volta che il distacco si innesca il pavimento degrada in modo veloce.
Manutenzione del ghiaino resinato
La manutenzione è un altro punto critico. Per riparare una zona crepata, bisogna rimuovere la parte danneggiata, pulire il fondo e riapplicare la miscela, un processo costoso e non sempre efficace, perché la nuova resina potrebbe non legarsi bene con quella vecchia. Inoltre il rappezzo sarà ovviamente molto visibile. Al contrario, il ripristino di un pavimento in pietra è molto più semplice: proprio grazie alle fughe possiamo intervenire demolendo la singola lastra e sostituirla senza problemi.Durabilità
La durabilità è uno degli aspetti più problematici dei pavimenti esterni in ghiaino resinato. In condizioni ottimali, un pavimento di questo tipo può durare 10 anni prima di mostrare segni di degrado, come crepe e distacchi di granuli.Tuttavia, fattori come l’esposizione a temperature molto alte, un traffico intenso (auto o furgoni che ci passano sopra con frequenza) o l’umidità possono ridurne la vita utile a circa 5/7 anni.
Va ricordato sempre che la resina, in ogni caso, non è un materiale eterno: si degrada con il tempo, perdendo elasticità e resistenza, e non può essere “ripristinata” facilmente per quanto abbiamo già detto.
Confronto con altri pavimenti
Vi sono molti altri tipi di pavimenti esterni: porfido, acciottolato, autobloccanti, pietra di prun... In esterno l'alternativa più durevole è quella del pavimento in porfido che tra tutti i materiali è quello che garantisce la durabilità maggiore.Ci capita di fare manutenzione su pavimenti in porfido che hanno più di 50, in alcuni casi anche 70, senza che siano compromesse le qualità meccaniche ed etetiche del pavimento.
Il porfido è un materiale naturale estremamente resistente agli agenti atmosferici, al traffico pesante e all’usura, e viene fissato con leganti cementizi che necessitano di una manutenzione periodica ma facile e non costosa.
Anche nel caso di danneggiamento una lastra di porfido può essere sostituita senza compromettere il resto della pavimentazione.
Il costo di un pavimento esterno
I pavimenti esterni realizzati in ghiaino fissato con la resina hanno un costo significativo, che, come sappiamo, va parametrato con la durabilità del pavimento. Il prezzo medio è di circa 70/80 al metro quadrato, a seconda della qualità della resina, del tipo di ghiaia (se vengono usati granuli di marmo più pregiati il prezzo sale), delle metrature da realizzare e della complessità della posa. A questo si aggiungono i costi di preparazione del fondo e i trattamenti periodici (come l’applicazione di un sigillante protettivo) per rallentare il degrado della resina.Il costo è leggermente più basso rispetto ad un pavimento in porfido (un pavimento squadrato costa mediamente attorno ai 100 euro al mq.) ma, come sempre, va valutato il costo in base alla durata ed al costo di manutenzione. Fattori, entrambi, che fanno privilegiare il porfido.
Conclusione
I pavimenti esterni in ghiaino resinato possono essere una soluzione esteticamente accattivante per chi cerca un look moderno e personalizzabile, ma vanno tenuti presente i fattori che abbiamo descritto: la durabilità limitata, la manutenzione complessa, la superficie difficile da pulire.Anche gli altri tipi pavimenti per esterni hanno peculiarità che vanno considerate e vantaggi che vanno considerati.
In ogni caso non esiste il pavimento perfetto per tutti gli utilizzi: vanno valutate le soluzioni più opportune per te, in base alle tue esigenze ed al "lavoro" che il pavimento esterno dovrà svolgere.
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