Il porfido, ideale per le pavimentazioni esterne

Pavimenti per esterno in porfido a Vicenza, Verona e Padova

Una lastra di porfido sembra volerci raccontare il suo passato. Lo contiene come le linee di una mano. Se la osservi con attenzione vedrai come ogni segmento rigato, ogni graffio, ogni seghettatura, ogni intaglio, ogni svirgola ci racconta della sua origine e dei lunghi anni di viaggio che ha fatto per arrivare a casa tua.
Ma che cos'è il porfido? Come è nato? quanto costa e quali sono i vantaggi del porfido come pavimentazione per esterni? 

 

 

Pavimenti esterni in porfido: i vantaggi

In questo approfondimento ti parliamo di uno dei nostri prodotti preferiti: il porfido!
Tra l'altro è anche uno dei primi prodotti commercializzati dalla Famiglia Pellizzari, subito dopo la nascita dell'azienda nel 1967

 

Il top per il tuo pavimento esterno

In questo articolo vedrai quali sono i fattori che fanno del porfido un prodotto ideale per i pavimenti per esterni. Tra questi la durezza del materiale, la sua longevità, la bassa assorbenza e la bassa sporcabilità, il grip che lo rende sicuro per il transito pedonale e di automezzi.

Vediamoli assieme, uno ad uno, questi vantaggi... 

Viale carraio con pavimento in porfido squadrato, Vicenza

Abbiamo realizzato all'esterno di questa abitazione ad Arzignano un viale carraio, con pavimento in porfido squadrato, clicca qui per scoprire come: 

viale carraio in porfido

Quali materiali per le pavimentazioni esterne?

 
Materiali naturali o artificiali?

Prima di parlare specificamente del porfido, vanno analizzati i diversi materiali utilizzabili per le pavimentazioni esterne.
Lo studio di quali materiali utilizzare per i pavimenti esterni si coniuga ad altre conoscenze ed abilità necessarie per la realizzazione di paesaggi negli spazi aperti. I pavimenti vestono spazi esterni pubblici e privati e rivestono un ruolo fondamentale nell'architettura del paesaggio ed i materiali che li compongono vanno scelti tenendo conto del contesto e della finalità degli spazi.
La prima grande distinzione va fatta tra due famiglie: quelle dei materiali naturali e quelli artificiali. Tra i primi troviamo la pietra, il legno, gli inerti. Mentre fanno parte della seconda famiglia, ad esempio, il grès porcellanato, gli autobloccanti in cemento e le graniglie resinate.
 

Vediamo prima i più utilizzati tra i materiali naturali.

 

Naturali: la pietra

La grande famiglia delle pietre naturali, a cui appartiene anche il porfido, viene utilizzata da sempre per realizzare pavimentazioni esterne in Italia. Le pietre vengono estratte da cave in tutto il paese e sono disponibili in moltissime varietà. Le due famiglie più utilizzate sono le pietre calcaree e quelle vulcaniche. Come vedremo quest'ultima famiglia è quella di cui fa parte il porfido, assieme alla trachite e ai graniti. A seconda delle origini le pietre naturali hanno differenti resistenza all'usura, durabilità ed aspetto estetico: ad esempio il marmo offre un aspetto elegante con venature, mentre il granito ed il porfido è noto per la sua robustezza. Può capitare, nei pavimenti esterni di combinare anche differenti pietre naturali. Ad esempio nelle zone di Vicenza e Verona spesso vengono abbinati porfido e pietra della lessinia.

 

Naturali: il legno

Completamente differente dal porfido e dalle altre pietre naturali è il legno. Utilizzato in assi avvitate a magatelli (a realizzare il cosidetto decking) il legno è un materiale caldo, versatile ed elegante che può essere utilizzato per pavimentare terrazzi, contorni piscine o per realizzare dei bellissimi patio nel giardino. Vanno utilizzati legni specifici per esterno che garantiscano resistenza all'umidità e agli agenti atmosferici. Ma anche utilizzando legno di Teak o legno termotrattato è richiesta una manutenzione costante ed una periodica sostituzione delle assi per poter conservare la bellezza del pavimento.

 

Naturali: Ghiaia e Pietrisco

Mentre il porfido viene "cementato" a terra grazie ad un letto di sabbia e cemento, esiste anche la possibilità di utilizzare pietre macinate, quindi con granulometria ridotta, che vengono semplicemente distribuite sul terreno.
Il vantaggio di materiali come ghiaia e pietrisco macinato rispetto a pavimenti incollati o cementati come il porfido sono intuibili: un minor costo (iniziale) ed un sistema permeabile. Sono utilizzati da sempre, basti pensare alle centinaia di ville venete in cui nei vialetti troviamo questi materiali. La ghiaia offre un aspetto rustico e naturale, mentre il pietrisco può essere selezionato in diverse dimensioni e colori. Il problema di questi pavimenti, rispetto ad una pavimentazione fissa, sta nella formazione di buchi e pozzanghere e nella necessità di intervenire annualmente con ripristini e livellamenti. Questi problemi possono essere parzialmente limitati utilizzando metodi di stabilizzazione del ghiaino.

 

Vediamo, ora, i principali materiali artificiali utilizzati per pavimentare gli spazi esterni:

 

Arficiali: WPC (Wood Plastic Composite)

Il WPC è un materiale composto da fibre di legno e polimeri plastici, creato per combinare la bellezza naturale del legno con la durabilità dei materiali artificiali. Le caratteristiche principali del WPC includono la resistenza agli agenti atmosferici, una scarsa necessità di manutenzione ed una vasta gamma di opzioni estetiche. È disponibile in diverse finiture, per esempio a superficie liscia o rigata, ed in differenti tonalità, ad esempio legni esotici o moderni.

 
Artificiali: Gres Porcellanato

Il gres porcellanato è un materiale ceramico estremamente duro e resistente che può essere utilizzato per pavimenti esterni. Le piastrelle di gres porcellanato sono resistenti al gelo, all'usura e alle macchie e non scolorano. Inoltre, sono disponibili in una vasta gamma di colori, texture e formati. Infine possono imitare differenti materiali. Esiste, ad esempio, il grès effetto legno, o il grès effetto pietra e ci sono anche materiali che imitano il porfido. Infine va citata l'innovazione che mette a disposizione, oggi, i grès porcellanati ad alto spessore che sopportano stress maggiori rispetto al tradizionale spessore 1 cm.

 

Artificiali: autobloccanti in Cemento

Gli autobloccanti in cemento sono una delle opzioni più utilizzate, di recente, per realizzare pavimentazioni esterne  soprattutto in spazi pubblici di grandi dimensioni. Nati per pavimentare cortili di capannoni in zona industriali, si sono, negli anni, evoluti. Oggi riescono ad imitare i materiali naturali ma con un prezzo di gran lunga inferiore. Sono dei blocchetti di cemento che vengono posati senza l'uso di malta, quindi anche l'installazione è facile. Il loro punto debole è che scolorano nel tempo e che possono formarsi avvallamenti e pozzanghere. Anche nel mondo degli autobloccanti si sta tentando di imitare il porfido sia nella colorazione che nella resistenza superficiale.

 
Artificiali: ghiaino resinato

Il ghiaino resinato si pone come nuova alternativa anche se richiama, esteticamente, i piastrelloni in cemento con ghiaino e graniglia di marmo di qualche anno fa. A differenza di questi, però, il ghiaino resinato non ha fughe perchè si esegue in opera. Questo pavimento si realizza miscelando una resina con pietrisco macinato che viene, quindi, inglobato. Un successivo intervento di lavaggio ad alta pressione fa emergere il granulato di marmo. Si possono utilizzare vari colori in modo da creare disegni o decorazioni. Esistono anche delle versioni "drenanti" che consentono di avere superfici parzialmente permeabili all'acqua. Il ghiaino resinato consente di ottenere superfici molto ruvide, con elevate prestazioni antiscivolo, . Il prezzo è più o meno simile a quello di un pavimento in porfido.

 

Combinazione di Materiali

Una tendenza sempre più diffusa è la combinazione di diversi materiali per pavimentazioni esterne. Ad esempio, è possibile utilizzare una pietra naturale chiara per creare un bordo o una cornice intorno a una pavimentazione autobloccanti o in porfido. Le combinazioni possono creare un aspetto estetico interessante e consentire di segnare percorsi o dialogare con il giardino.
 

Pavimento esterno in porfido e gres, Vicenza

Pavimentazione esterna in porfido squadrato e fiammato che interessa lo scivolo per l'ingresso macchine e il viale d'entrata. Abbiamo pensato di accostare questo materiale naturale alle grandi lastre in gres nella stessa texture dell'interno.

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I vantaggi del porfido

Rispetto ad altre pavimentazioni per esterno che abbiamo elencato il porfido vanta numerosi vantaggi e qualche svantaggio.
Vediamoli:

La durata

Il porfido è un materiale estremamente resistente, non teme gli agenti atmosferici nè il gelo. La sua durata nel tempo è proverbiale e non a caso era utilizzato per obelischi e sarcofagi. Era ritenuto un materiale "eterno" e per questo veniva utilizzato come sarcofago di imperatori e faraoni. Troviamo pavimenti in porfido che hanno centinaia di anni in piazze e strade di tutta Italia che sono silenziosi testimoni della lunga durata di questo materiale. La stessa durata la potrai avere anche a casa tua. 

 

Prezzo basso

Il limitato costo di acquisto di un pavimento in porfido lo dobbiamo innanzitutto alla procedura di estrazione. Il porfido si presenta già "diviso" in faglie per cui non viene tagliato nello spessore come si fa con il marmo. È sufficiente una carica di esplosivo alla base per ottenere lastre già dello spessore corretto. Inoltre le cave di estrazione sono in Trentino, quindi vicine a noi, che operiamo a Vicenza, Padova e Verona per cui anche il trasporto non incide molto. Questo ci consente di offrirti questo materiale ad un costo davvero vantaggioso. Considera che il porfido in lastre irregolari (detto anche porfido ad opera incerta) costa meno di una normale piastrella in grès da esterno. Il porfido squadrato o il cubetto - più costoso - ti costerà solamente qualche euro in più rispetto ad un pavimento in grès.

 

Manutenzione minima

Il costo di manutenzione di un pavimento in porfido è pressoché nullo: non servono trattamenti di protezione, né particolari pulizie. E' sufficiente una buona pioggia a lavare via la sporcizia. Il porfido non si macchia e non assorbe. Inoltre, se ben stuccato, non necessita di trattamenti per le erbacce infestanti cosa che è necessaria,  ad esempio, per gli autobloccanti. E nemmeno servono trattamenti annuali di protezione come nel caso del marmo o del legno per esterno. La manutenzione consiste nel ripassate le fughe, che possono fessurare, e nel sistemare periodicamente i giunti.

 

Design

Il porfido, sia utilizzato da solo che combinato con altri materiali per esterno, si presta ad infinite soluzionie applicazioni. Si possono creare disegni utilizzando vari formati del porfido, ad esempio utilizzando lo squadrato come contorno ed un formato irregolare all'interno, oppure abbinando un cubetto con posa a file parallele con uno squadrato. Molto interessante, secondo noi, è la possibilità di essere abbinato con altri materiali lapidei. Questo ci permette di sposare il porfido con altri materiali naturali. Grazie alla sua colorazione grigio/ruggine è un materiale che si presta ad essere facilmente abbinato a materiali come il trani o come il giallo reale. Ma anche a ciottolo o a quarziti indiane.  

 

Sporcabilità e macchiabilità

II fatto che non si veda lo sporco è un altro fattore importante: si pensi alle gomme delle macchine che lascia i segni neri sul pavimento o alle piccole perdite di olio... nel porfido non sono affatto visibili. Con altri materiali dopo pochi mesi dalla posa si vedono le tracce dei passaggi delle auto. Non a caso viene scelto per pavimentare strade e piazze, dove il passaggio delle auto rovinerebbe molti materiali alternativi. Il porfido è un materiale quasi inassorbente per cui la macchiabilità è quasi nulla. Inoltre è un materiale che non serve pulire (a meno che non sia posato in una zona coperta) basta aspettare una bella pioggia ed il pavimento si pulisce da solo.

Pavimento esterno in porfido e pietra, Vicenza

Pavimento esterno in porfido squadrato riquadrato da una bordura in pietra di Prun bianca che delimita e fa risaltare la pavimentazione. La pietra la ritroviamo anche nella scala, nel marciapiede perimetrale e nel patio, il porfido invece è stato utilizzato per la zona carrabile.

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Ma perchè il porfido è così resistente?

Forgiato dal vulcano

Dipende dalle sue origini: il porfido è una roccia vulcanica, che viene estratta nella regione del Trentino-Alto Adige.
Si presenta come estremamente vario e differenziato, sia in termini di composizione chimica che come epoche e modalità di formazione. Le cave di porfido attualmente in essere prelevano il porfido grazie al fatto che la colata lavica si è raffreddata stratificando e formando delle fessurazioni verticali. La presenza di queste fratture molto nette rende possibile l'estrazione e la lavorazione del porfido che sarebbe, altrimenti, davvero difficile vista la estrema durezza del materiale.

 

Una cava di porfido del trentino

 

La chimica del porfido

La fusione del magma prima dell'eruzione ha dato vita ad un materiale estremamente complesso e variegato. La composizione chimica del porfido è data da oltre il 70% di silice, circa il 14% di allumina, l’8% di alcali e piccole percentuali di ferro, calcio, magnesio. La composizione mineralogica è data da cristalli di quarzo, di sanidino e di plagioclasi ed in minor misura di biotite e di pirosseni immersi in una pasta vetrosa. Questo spiega la brillantezza delle lastre. 

 

 

Pavimentazione esterna in porfido a cubetti, pizzeria Al Colle

Pavimentazione esterna in porfido a cubetti per la pizzeria Al Colle, Sovizzo. La zona carrabile, ambientata in queste bellissime colline verdi, si è vestita di un materiale naturale e resistente in un piccolo formato posato ad archi.

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Il porfido nella storia

 

Simbolo di eternità

Come abbiamo accennato nei tempi antichi il porfido è stato usato per la realizzazione di oggetti, sarcofagi, sculture, elementi costruttivi di edifici. A tal fine quello maggiormente utilizzato era il Porfido Rosso egiziano. Veniva utilizzato per il significato simbolico per il suo colore purpureo. Manufatti in porfido provenienti dalle rovine dei palazzi egizi e romani si trovano tuttora nei principali musei europei quali il Louvre, il British Museum, la Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti, i Musei Vaticani etc. Qui in Veneto troviamo il porfido rosso anche come pavimentazione, ad esempio nei mosaici pavimentali di Ca' D'Oro o nella Basilica di San Marco. Di porfido è anche il sarcofago dove è sepolto Napoleone Bonaparte a Les Invalides.

 

Porfido rosso e verde

 

Il porfido in Grecia

Nell'antica Grecia, il porfido era altamente apprezzato per la sua resistenza e la sua capacità di conservare i dettagli scolpiti nel tempo. Scultori greci come Prassitele e Fidia utilizzavano il porfido per creare opere d'arte di straordinaria bellezza. Le statue di porfido erano spesso scolpite con precisione nei minimi dettagli e potevano rappresentare divinità, eroi o personaggi mitologici. Un esempio di statua in porfido scolpita in Grecia è quella posta tra la basilica di San Marco a Venezia e la porta della carta di Palazzo Ducale detta "monumento ai Tetrarchi". Che fosse originaria di Costantinopoli - e portata a Venezia in occasione della presa della città nel 1204 - è stato dimostrato dal recente ritrovamento del piede mancante durante alcuni scavi ad Instambul.

Monumento in porfido che ritrae i tetrarchi
 
 
Il porfido durante l'Impero Romano

Nell'antica Roma, il porfido era un materiale prezioso utilizzato per la creazione di sarcofagi di lusso. Questi sarcofagi erano spesso destinati a membri dell'élite romana e presentavano elaborati rilievi e decorazioni. Il porfido veniva importato da luoghi come l'Egitto e l'Asia Minore per essere scolpito dai maestri artigiani romani. Questi sarcofagi rappresentavano uno status sociale elevato e servivano a commemorare i defunti in modo sontuoso.
Un esempio è il sarcofago di Elena, madre dell'imperatore Costantino, qui sotto.

 

Sarcofago di Elena in porfido rosso

 

Il Rinascimento e il Porfido

Durante il Rinascimento in Europa, l'interesse per l'arte classica greca e romana portò a un rinato interesse per il porfido. Anche Michelangelo e Donatello, protagonisti di questo periodo artistico, scolpirono opere d'arte di straordinaria bellezza utilizzando questa pietra considerata preziosa.

 

L'utilizzo Moderno del Porfido

Anche in epoca moderna, il porfido conserva il suo prestigio nell'arte e nell'architettura. Architetti e designer contemporanei lo scelgono ancora per progetti di pregio, grazie alla sua durata e alla sua bellezza intramontabile.
Oggi, come abbiamo detto, il porfido viene spesso utilizzato in pavimenti, rivestimenti e elementi decorativi in spazi pubblici e privati. Ma, a differenza di quello utilizzato nell'antichità, proviene dall'area porfirica atesina, nel Trentino.

 
Il porfido del trentino

La produzione dei manufatti in porfido nella zona del trentino - e quindi dei cubetti, del lastrame e delle piastrelle di porfido squadrato per la pavimentazione di strade e viali - è recente. 
Inizia nei primi anni del 1900, per svilupparsi in una continua crescita e susseguirsi di innovazioni.
Negli anni del secondo dopoguerra, in particolare, si ottennero notevoli miglioramenti nelle prestazioni delle macchine operatrici in cava ed in stabilimento contemporaneamente ad una crescente domanda del porfido per pavimentazioni. 
Nuove lavorazioni vennero introdotte e iniziarono le esportazioni del porfido verso i mercati dell'europa del nord.

Leggi anche Storia e caratteristiche del porfido

Pavimento esterno in porfido, pietra di Goya e gres

Pavimentazione esterna particolare ed unica, che unisce più formati e tipologie di porfido per una coerenza di materiali ed un gioco di geometrie bellissimo.

La pietra di Goya e il porfido in un unico progetto: Pavimento esterno in porfido e pietra

Pavimenti in porfido moderni

 

Altri utilizzi

Il porfido trova oggi larga applicazione in architettura ad esempio per il rivestimento e finitura di pareti, parti di edifici come scale, davanzali, contorni in genere e coperture. L’uso del "sasso di porfido" è invece diffuso per i rivestimenti massicci e per le murature tradizionali. Recentemente viene utilizzata anche la graniglia di porfido, che si ottiene dagli scarti macinandoli, per realizzare aiuole a secco nei giardini.

 

I pavimenti

Ma il settore principale che lo vede protagonista è il mondo dei pavimenti esterni.
Lo troviamo posato in varie forme:

Inoltre troviamo, oltre alla tipica superficie naturale o "a spacco cava", anche materiale semilucido, lucido e fiammato.

Guarda anche realizzazioni di pavimenti esterni a Vicenza e Verona

Pavimento esterno in porfido squadrato, Vicenza

Abbiamo realizzato un pavimento esterno in porfido squadrato e ciottolo per questa abitazione a Vicenza, clicca qui per saperne di più:

pavimento esterno in porfido squadrato e ciottolo 

Porfido: quale formato?

Le lastre di porfido, una volta estratte, possono essere lavorate per ottenere formati differenti. 
Qui di seguito elenchiamo i più utilizzati.

 
Bugnato

Il bugnato è un tipo di lavorazione o finitura utilizzata nell'edilizia per dare una texture decorativa e un aspetto rustico o tradizionale alle superfici della pietra. Nel porfido la superficie bugnata si ottiene con una lavorazione meccanica che consiste nello scalpellare la superficie al fine di creare una serie di bossette o bugne (piccoli rilievi) di forma regolare e sporgente sulla superficie, creando un motivo geometrico o un effetto tridimensionale. Questa lavorazione crea un prodotto adatto ad essere applicato sulle pareti esterne degli edifici, come rivestimento e abbellimento estetico. Questa lavorazione può creare una superficie molto texturizzata e decisamente ruvida che dona all'edificio un aspetto distintivo, anche grazie al colore ed ai riflessi del porfido. L'effetto visivo e tattile è quello di un materiale rustico. Viene utilizzato per la costruzione di argini di alvei di fiumi, mura di sostegno perimetrali e di contenimento delle strade.

 
Gli smolleri

I formati degli smolleri in porfido possono variare in base alle specifiche del progetto e alle preferenze del cliente, ma di solito hanno dimensioni relativamente piccole, con larghezze che possono variare da circa 5 centimetri a 10 centimetri o più e di lunghezze "a correre" . La forma di base è solitamente rettangolare, ma possono essere realizzati in altre forme regolari o personalizzate a seconda delle esigenze. Gli smolleri in porfido vengono utilizzati per la pavimentazione di strade, piazze, marciapiedi, cortili, giardini e altre superfici soggette a un uso intensivo e all'usura. La durezza e la resistenza del porfido li rendono ideali per queste applicazioni, poiché possono sopportare il traffico pedonale e veicolare, nonché le intemperie, senza subire facilmente danni o usura. Inoltre, gli smolleri in porfido sono apprezzati anche per il loro aspetto estetico, poiché possono conferire un tocco tradizionale o rustico alle pavimentazioni, aggiungendo un elemento decorativo all'ambiente circostante.
Generalmente vengono posati di piatto l'uno sull'altro e possono rivestire muretti, pilastri, pareti , zoccolature. Posati in costa, perpendicolarmente, sono utili per pavimentare strade in forte pendenza e rampe di accesso ai garages. In questi casi occorre tenere uno spessore di almeno 10 centimetri. Se il selciato è sottoposto a passaggio veicolare è necessario realizzare un fondo in calcestruzzo. La testa superiore (a vista) e le coste sono a spacco, mentre le due facce laterali sono a piano naturale di cava.


Binderi e cordoni

I BINDERI ed i CORDONI stradali sono impiegati per bordare pavimentazioni di ogni tipo. Delimitano marciapiedi, piazzali, cigli stradali. Vengono usati per realizzare aiuole e giardini, spartitraffico e gradinate. La faccia superiore è a piano naturale  e le coste sono a spacco. I binderi si ottengono spaccando delle lastre informi con delle presse oleodinamiche. Le dimensioni dei binderi in porfido possono variare a seconda delle specifiche del progetto e delle preferenze del cliente, ma di solito hanno una forma rettangolare e dimensioni che possono variare da circa 10 centimetri a 15 centimetri di larghezza con profondità e lunghezza variabili in base al lavoro da effettuare.

 

Lastrame

I romani distinguevano tra "opus incertum" ed "opus quadratum". Con il primo termine si riferivano alla disposizione delle lastre in modo che sembra disordinato o casuale. Nel secondo caso, invece, le pietre sono di misure regolari e accostate in modo uniforme ed ordinato.
Nel caso del lastrame di porfido, le lastre hanno forme diverse e dimensioni variabili, che dipendono dal modo in cui il materiale si frantuma nel momento dell'estrazione. Queste lastre vengono poi disposte cercando di incastrare i diversi pezzi tra di loro in modo tale da creare una superficie con un aspetto rustico e naturale. Questa tecnica può dare luogo a un'ampia varietà di motivi e configurazioni, spesso con giunti irregolari tra i blocchi.  Il lastrame di porfido può essere utilizzato per pavimentare strade, piazze, marciapiedi, cortili e altre superfici esterne; più raramente per rivestire pareti esterne o muri di contenimento. La durabilità e la resistenza del porfido rendono questa tecnica adatta anche per applicazioni in cui è richiesta una superficie robusta e resistente all'usura. Il Lastrame, qui in Veneto, viene più spesso chiamato "opera incerta" ed è stato uno dei prodotti più utilizzati per la pavimentazione esterne negli anni '70. Viene prodotto sia nello spessore normale che sottile con pezzatura che variano dai 15 ai 35 cm.

Pavimentazione esterna in porfido, Vicenza

Abbiamo posato del porfido per realizzare quasto viale esterno, clicca qui per vedere la trasformazione:

pavimento esterno porfido

Cubetti di porfido

I CUBETTI pavimentano strade, piazze, portici, isole pedonali, marciapiedi, viali di giardini: sono prodotte nelle misure standard: 4/6, 6/8, 8/10 e 10/12. I cubetti sono di forma cubica con facce tra loro non ortogonali, ottenuti da lastre di porfido lavorate a spacco in laboratorio. La superficie di marcia è lasciata grezza e corrisponde al piano principale di cava, mentre le pareti laterali possono non essere perfettamente a squadra.  La versatilità del cubetto ha permesso l'affermarsi di diverse geometrie di posa, da quelle consolidate della tradizione, ad archi contrastanti a file parallele, a coda di pavone, a cerchi concentrici.

 

Piastrelle a spacco o squadrato

Il porfido può essere "spaccato" per creare formati abbastanza regolari, di forma rettangolari. Si tratta delle cosidette PIASTRELLE A SPACCO o, come si preferisce chiamarlo qui in Veneto, piastrelle di porfido squadrato. Sono molto usate, nelle case di Vicenza, Verona e Padova, per la realizzazione di pavimenti più moderni rispetto alla tradizionale opera incerta. Prodotte nelle misure da 10 a 50 cm. a correre, quadrate o in misura fissa; spessore da 2 a 5 cm. Sono sempre ottenute per compressione di lastre informi per mezzo di particolari presse oleodinamiche e presentano spigoli leggermente smussati.

 

Piastrelle segate

Molto meno utilizzato rispetto al porfido spaccato, appena descritto, è il porfido ottenuto per taglio. In questo caso si parla di PIASTRELLE di porfido SEGATE e la caratteristica che lo distingue è che le dimensioni sono perfettamente quadrate (o perfettamente rettangolari) con bordo regolare e preciso. 
L'utilizzo è piuttosto limitato per il costo delle stesse. Prodotte nelle misure standard a piano naturale con bordi segati rappresentano l'ideale alternativa alla piastrella a spacco per la posa di pavimenti ancora più moderni, con una fuga più contenuta e regolare nella sua trama.

 

Piastrelle lucide e semilucide

Particolarmente consigliate per la pavimentazione di interni di edifici, negozi, uffici sono le piastrelle di porfido che vengono prima segate, in modo da avere il bordo regolare e poi vengono levigate in superficie.

 

Gradini in porfido

Il porfido può essere lavorato per ottenere dei GRADINI che poi utilizziamo per rivestire scale in calcestruzzo. Se si tratta di scale interne si possono utilizzare gradini di porfido lucido o semilucido mentre per rivestimenti di scale esterne occorre pensare ad una superficie "spacco cava" che garantisce l'antiscivolo.

Realizzazioni di scale esterne in porfido

Per vedere altre realizzazioni di scale esterne in porfido, clicca qui:

scale esterne in porfido 

Prezzi del porfido

 
Varia (molto) in base a..

Il prezzo di un pavimento in porfido posato in opera può variare molto in base ai formati, agli schemi di posa, alle dimensioni da pavimentare ma anche al metodo utilizzato per posare: la posa a sabbia, per esempio, costa meno di una posa su letto di malta cementizia. Oppure la stuccatura in resina e graniglia di porfido ha costi differenti rispetto ad una stuccatura con boiacca cementizia.

 
Range di prezzo

In ogni caso per darti un range di prezzo indicativo considera un prezzo di partenza di circa 60 euro al metro quadrato per l'opera incerta ed un prezzo massimo di circa 100 euro al metro quadrato nel caso di posa di cubetti con stuccatura in resina o di squadrato in vari formati.
Abbiamo indicato i prezzi dei vari formati qui: "quanto costa il porfido?"

 

Pavimentazione esterna in porfido decorata con pietra e ciottoli

Pavimento esterno in porfido decorato con fantasie geometriche realizzate con pietra di Prun e ciottoli. 

Per vedere ogni dettaglio di questa pavimentazione, clicca qui: Nuovo pavimento esterno a Montecchio

Porfido e abbinamenti con altri materiali

Come abbiamo detto il porfido può essere opportunamente abbinato con altri materiali. Il suo colore scuro lo rende una "lavagna" ideale per essere decorata con altri colori. Abbiamo dedicato un articolo a come si possono realizzare decorazioni sul porfido. Troverai idee e soluzioni per rendere più ricco il pavimento di casa tua.


Di seguito vediamo alcuni esempi di abbinamenti tra:

 

Pavimento esterno per una casa elegante a Montecchio

Più formati di porfido in un unico ampio pavimento esterno. Il progetto vede intervallarsi porfido squadrato di diverse dimensioni posato a correre con del porfido a palladiana posato ad opera incerta e dei listelli irregolari nello stesso bellissimo materiale.

Clicca qui per vedere le foto di tutto l'esterno: Pavimento esterno per casa elegante a Montecchio

Porfido e pietra della Lessinia

La pietra della lessina ha una colorazione che varia dal bianco al rosa e può essere utilizzata per realizzare delle decorazioni lineari, delle fasce di contenimento oppure degli inserti decorativi all'interno di una superficie in porfido.
Qui di seguito vediamo un nostro lavoro in cui abbiamo accostato al porfido squadrato delle fasce laterali in pietra della lessinia bianca per un risultato semplice ed elegante.

Porfido squadrato in varie larghezze su strada privata a Vicenza 

In un restauro abbiamo pavimentato alcune porzioni esterne dell'abitazione tra cui questo viale di accesso. L'abitazione si trova a Tezze di Arzignano, vicino al nostro punto vendita di Costo di Arzignano, e vede l'utilizzo di un porfido multilarghezza. 

Clicca qui per vedere le foto di questo esterno: VIALE PRIVATO A TEZZE DI ARZIGNANO

Porfido e ciottolo

Un altro abbinamento molto interessante è quello del porfido, generalmente nel formato squadrato, con il ciottolo di fiume annegato nel cemento.
Nell'esempio qui di seguito vediamo il ciottolo utilizzato sia come fascia (assieme alla pietra della lessinia bianca) sia per realizzare un rosone decorativo centrale.

Porfido squadrato, ciottolo e pietra per un vialetto elegante a Vicenza

Anche in questa casa, a Sossano (Vicenza) abbiamo fornito i pavimenti interni ed esterni. Per il vialetto di ingresso abbiamo progettato un pavimento in porfido squadrato contornato da pietra e ciottolo, con una decorazione centrale. Il risultato è raffinato ed elegante: perfettamente in stile con il giardino e l'abitazione.
Se clicchi sul seguente link troverai altre foto ed anche il [VIDEO] che abbiamo realizzato: PORFIDO SQUADRATO PER VIALETTO INGRESSO

Porfido e grès

Il grès è uno dei prodotti più utilizzati per realizzare pavimentazioni interne, grazie alle sue caratteristiche estetiche ed alla resistenza meccanica e all'usura da calpestio. Esistono oggi diversi produttori di ceramiche di alta qualità che abbinano al grès da interno un eguale grès con superficie antiscivolo, in modo da permetterci di dare continuità tra spazi interni ed esterni.
Ma è possibile abbinare grès e porfido? certo che si! Un esempio è questo che segue:
 

Decoro tondo su pavimento in porfido squadrato

Pavimento esterno a Chiampo (Vicenza) con decorazione tonda su porfido squadrato. Altre foto qui:

Porfido squadrato a Chiampo

Come si pulisce il porfido? 

 
Pulizia acida dopo la posa

A posa ultimata il pavimento in porfido potrebbe necessitare di una prima pulizia "di cantiere" per togliere i residui di posa. Ci si deve equipaggiare con monospazzola ed, eventualmente, con aspiraliquidi e vanno protette le piante o il prato in modo che non vengano danneggiati dai detergenti. Si utilizzano dei detergenti acidi seguendo le indicazioni riportate nelle confezioni di produttori. In questo modo verranno rimossi tutti i residui di stucco e collante ed il porfido acquisterà l'aspetto brillante che ti accompagnerà negli anni.

 

Quali prodotti per la prima pulizia?

I detergenti acidi che possiamo utilizzare come prima pulizia del pavimento sono:

  • Deterdek di Fila
  • Deltaplus di Kerakoll
  • Keranet di Mapei
  • Cement Remover di Faber
  • Rasklinker di Madras

Questi prodotti vanno utilizzati con attenzione, rispettando le modalità di utilizzo indicate nelle confezioni e facendo attenzione ai tempi di azione e alle modalità di risciacquo, per evitare di danneggiare le fughe tra una lastra di porfido e l'altra. 

 

Manutenzione ordinaria

Generalmente un pavimento in porfido non richiede una pulizia periodica. Le lastre in porfido sono inassorbenti per cui è sufficiente una bella pioggia per pulire il pavimento. Nelle fughe cementizie, invece, potrebbe esserci la necessità di rimuovere sporcizia o formazioni di alghe (macchie nerastre).
In questo caso è consigliabile l'utilizzo di :

  • No-alghe di Fila
  • Mufficida di Madras

Anche qui vanno seguite le indicazioni riportate nelle relative confezioni dai produttori.

 

 

Pavimentazione in porfido squadrato e ad opera incerta, Vicenza

Pavimentazione esterna in porfido: abbiamo utilizzato la posa ad opera incerta nella zona carrabile e per la scalinata, mentre per il gazebo si è optato per del porfido squadrato a correre delimitato da ricorrenze in ciottolo.
Un altro materiale che è stato abbinato al porfido lo troviamo posato a secco nel giardino, si tratta di grandi lastre di gres porcellanato. Scopri di più qui: Gres per l'esterno

Il porfido si può trattare? 

 
Migliorare la pulibilità

Come abbiamo detto il porfido, in genere, non necessita di trattamenti, ma se l'ambito di utilizzo lo richiede (ad esempio se hai deciso di pavimentare uno spazio coperto che poi utilizzerai per fare festa e mangiare con gli amici) è possibile realizzare un trattamento antimacchia che ha lo scopo di facilitare la pulibilità del pavimento. Il trattamento genera una pellicola che rende più facile pulire il pavimento anche da agenti macchianti fastidiosi, quali i residui untuosi o le macchie di olio.

 

Quali prodotti utilizzare?

In questo caso il prodotto da utilizzare è il protettivo antimacchia Fila Fob XTREME che va applicato a pennello sulla superficie pulita ed asciutta. Dopo circa un ora l'effetto di FilaFob sarà già evidente: basta versare delle gocce d'acqua o di olio e si vedrà l'effetto "goccia di mercurio" sulla superficie. 

Pavimento in porfido a Lonigo (Vicenza): la stuccatura

Come si posa il porfido?

 
Posatori specializzati

A seconda dei formati sono richieste abilità ed accortezze differenti. Non sempre un posatore di porfido squadrato, per esempio, è in grado di lavorare il lastrame irregolare o il cubetto. Ma vi sono delle differenze anche tra la posa di un cubetto ad archi contrastanti (più diffusa) e quella a coda di pavone (molto più complessa). Infine solo pochi posatori sanno stuccare con graniglia di porfido e resina, mentre molti utilizzano ancora la stuccatura tradizionale. Si sono, pertanto, create delle specializzazioni in base allo specifico lavoro. Ad accrescere la complessità della cosa c'è oggi la tendenza a sposare materiali diversi, come abbiamo già detto.

 

Tecniche di posa del porfido ed accortezze

La posa dei materiali esterni richiede alcune accortezze e per questo abbiamo dedicato alcuni articoli scritti dal nostro tecnico che segue specificamente i lavori.
Cliccando sul link di seguito puoi leggere specifici articoli sulla posa dei differenti tipi di porfido: 

Realizzazione di una pavimentazione da esterno in porfido, Verona

All'esterno di questa abitazione a Verona, abbiamo posato del porfido a cubetti per realizzare una pavimentazione. 

Clicca qui per scoprirne di più: Posa cubetto porfido a Verona 

La progettazione di un pavimento in porfido

 
Progettare significa...

L'ultimo argomento di questo articolo è però estremamente importante e riguarda la progettazione del pavimento. Del pavimento in porfido occorre studiare preventivamente la disposizione, la combinazione tra materiali, le pendenze, la correlazione con il contesto (casa, giardino, spazi pubblici esterni)...
Per questo motivo noi suggeriamo di avvalersi di un valido progettista, ad esempio uno tra quelli che abbiamo identificato essere i migliori progettisti di Vicenza o tra i migliori progettisti di Verona.

 

Accortezze per la progettazione

Un pavimento esterno in porfido è più difficile da progettare di uno interno: deve adattare alle pieghe del terreno, deve coprire dei dislivelli, adattarsi ad eventuali saliscendi, gestire gli accessi dall'esterno, essere adatto alla forma del giardino e dell'abitazione. Una progettazione "sartoriale" del porfido fa acquistare personalità all'abitazione, crea armonia e coerenza. Se vuoi approfondire questo tema clicca qui di seguito:

Come si progetta una pavimentazione esterna

 

Noi siamo sicuri che un pavimento in porfido sia fonte di soddisfazione ed orgoglio per te quando tornerai stanco dal lavoro e percorrerai il vialetto di casa. E che continuerà ad esserlo per molti, molti decenni.

Progetta e realizza con noi il tuo pavimento in porfido, contattaci qui:

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