Lo scivolo carraio
Nelle abitazioni unifamiliari o nei condomini con garage interrati, la progettazione dello scivolo carrabile è una fase cruciale, in grado di determinare sia la funzionalità che la sicurezza dell'accesso. Per garantire comfort d’uso, durabilità e rispetto delle normative, è fondamentale impostare correttamente pendenze, raggi di curvatura, altezze libere e materiali.
In questo articolo vedremo questi aspetti in dettaglio.
1. Pendenze consigliate e limiti normativi
La pendenza dello scivolo è il primo parametro da considerare, in quanto influisce direttamente sulla sicurezza e sull’accessibilità. In linea generale:
- Pendenza massima consigliata:
- 18% per accessi a uso residenziale privato
- 15% per autorimesse condominiali
- 8-10% per rampe a uso pubblico (es. garage commerciali)
- Tratto iniziale e finale orizzontale:
Per evitare che la carrozzeria delle auto tocchi il suolo (problema di “spanciamento”), è consigliato prevedere un tratto orizzontale iniziale e finale lungo 1,50–2,00 m. - Pendenza trasversale:
Va prevista una leggera pendenza del 1–2% per evitare il ristagno d’acqua piovana.
Vicenza: pavimentazione scivolo di un garage in pendenza
In questa realizzazione abbiamo rimesso a nuovo lo scivolo di accesso al garage: il materiale scelto è stato il porfido, disposto a cubetti e decorato con acciottolato.
Scopri la realizzazione:
Le misure dello scivolo
Quando si progetta uno scivolo carraio occorre determinare con attenzione la pendenza e considerare il raggio di curvatura e le altezze minime.
2. Scivolo rettilineo o curvilineo? I raggi minimi di curvatura
Non sempre è possibile realizzare uno scivolo rettilineo. In presenza di vincoli planimetrici, si può progettare uno scivolo curvilineo, ma attenzione al raggio di curvatura interno, che deve essere compatibile con il raggio di sterzata delle auto:
- Raggio minimo consigliato:
- 5,00 m per auto di taglia media
- 6,00 m per garantire maggiore manovrabilità
- In casi eccezionali si può scendere a 4,50 m con veicoli di piccole dimensioni
Il raggio andrà verificato tramite simulazione CAD con il profilo del veicolo di riferimento (modello DIN 70020 o ISO 612).

3. Altezze libere e sezioni minime
Per permettere l’accesso anche a SUV e veicoli con tetto rialzato, è necessario garantire una luce verticale adeguata lungo tutto il percorso dello scivolo.
- Altezza minima libera:
- 2,20 m in corrispondenza di eventuali travi o sbalzi
- Consigliato 2,40 m per comfort e sicurezza
Attenzione: questa altezza va misurata sul percorso veicolare tenendo conto della sagoma curva del veicolo e delle variazioni di pendenza lungo la sezione.
4. Materiali per la pavimentazione dello scivolo
La scelta del materiale pavimentale è fondamentale per garantire aderenza, durata nel tempo e facilità di manutenzione. I materiali più utilizzati sono:
- Calcestruzzo spazzolato o elicotterato con rigature trasversali:
Soluzione economica e con buona aderenza, anche in presenza di pioggia. - Pavimentazioni in cls architettonico o cemento stampato:
Più estetiche, ma da curare con trattamenti antiscivolo. - Cubetti di porfido o pietra naturale:
Elevata durabilità, ma più discontinui; richiedono una posa molto accurata e una manutenzione periodica per evitare dislivelli. - Pavimentazioni drenanti (es. calcestruzzo drenante o griglie tipo GravelFix):
Ottime per aree soggette ad accumulo d’acqua, ma devono essere abbinate a una pendenza idonea e a un sistema di raccolta e smaltimento delle acque. - Pavimenti in gres antiscivolo:
Più rari in ambito carrabile per via dei giunti e della rottura potenziale, ma possibili in contesti a basso traffico.
5. Accorgimenti tecnici e drenaggio
Uno scivolo ben progettato deve evitare l’ingresso di acqua piovana nel locale interrato. Alcune precauzioni:
- Canaletta trasversale con griglia:
Posizionata prima dell’ingresso al garage, per intercettare l’acqua e convogliarla nella rete fognaria. - Impermeabilizzazione laterale e cordoli:
Sui bordi dello scivolo per evitare infiltrazioni nei muri controterra. - Illuminazione e segnaletica:
Prevedere illuminazione adeguata lungo lo scivolo, preferibilmente con sensori crepuscolari o di movimento. - Trattamenti antighiaccio nelle zone esposte:
Eventualmente prevedere cavi scaldanti o superfici trattate per evitare formazione di ghiaccio.
6. Integrazione con il progetto architettonico
Lo scivolo non è solo un elemento tecnico, ma va integrato nel disegno generale del fabbricato, dialogando con i volumi, i materiali e il paesaggio circostante. Può essere:
- Interrato e mascherato da un setto o muro vegetale
- Rivestito con materiali della facciata o dell’area esterna
- Protagonista della composizione architettonica, magari arricchito da illuminazione scenografica o finiture in pietra
Conclusione
La progettazione di uno scivolo carrabile non può essere lasciata all’improvvisazione. Un intervento ben studiato garantisce comfort di accesso, sicurezza, resistenza nel tempo e un’armonia estetica con l’intero progetto architettonico. Collaborare con progettisti, ingegneri e posatori esperti è il primo passo per un risultato efficace e durevole.