Norman Foster, architetto
Quando penso a Norman Foster sono due gli edifici che mi vengono in mente: la Hearst Tower a New York che ho visitato una decina di anni fa e "The Gerkin", il cetriolo, un grattacielo spettacolare di Londra. Entrambi mettono in evidenza la peculiarità dello studio Foster + Partners e cioè la capacità di ideare progetti molto complessi e realizzarli risolvendo nodi e difficoltà.
Spazi complessi resi visivamente semplici
Il modo in cui gli spazi complessi vengono realizzati dallo studio Foster + Partners è legato ad alcune costanti che si sviluppano principalmente in due direzioni:
- una struttura, solitamente reticolare, spesso mostrata o portata a vista, come nel caso della Hearst Towe e
- una sorta di «guscio» leggero, avvolgente, mutevole, che conforma lo spazio e lo rende democraticamente aperto.
Metallo e vetro anzichè calcestruzzo
A fronte dell'utilizzo del pesante laterizio, o di un materiale difficile come il calcestruzzo armato, Foster ha, sin dall'inizio, scelto la struttura metallica, che offre le medesime prestazioni con un'enorme leggerezza e un ingombro estremamente limitato. In ciò si ritrovano chiaramente l'insegnamento e la collaborazione con Richard Buckminster Fuller e le strutture geometriche reticolari, come le cupole geodetiche.
Una struttura che deve apparire leggera, riflettente e capace di generare spazio all'interno. Un guscio avvolgente e accogliente, nel caso di strutture politiche o istituzioni culturali con un gran numero di visitatori.
Alcuni edifici iconici di Foster
La meccanicità della struttura è sicuramente esaltata nel Renault Distribution Centre, completato nel 1982 a Swindon, con il suo sistema organico di alberi mastri e travi in acciaio verniciato di giallo, simbolo di riconoscibilità della stessa casa automobilistica.
La notorietà nel mondo arriva con la Hongkong and Shanghai Bank, realizzata tra il 1979 e il 1986 a Hong Kong, che si colloca pienamente in un complesso di edifici high tech con le strutture a vista, i servizi e le con-dutrure portate all'esterno, la spazialità continua e libera all'interno.
Della Hearst Tower abbiamo già detto: una struttura a losanghe romboidali riconoscibilissima a Manhattan. Una struttura che ha trovato continuità in altri lavori dello studio come l'IBM Pilot Head Office a Cosham, Gran Bretagna, la Century Tower a Tokyo, l'Imperial College Business School a Londra, la Vivaldi Tower ad Amsterdam, la Citic Bank a Hangzhou, Cina.
I maestri di Foster
Sicuramente Foster ha apprezzato il Centre Pompidue di Rogers e Piano a Parigi, che mostra all'esterno struttura ed impianti dell'edificio. Ma ha anche sviluppato la lezione di Mies van der Rohe che si basa sulla trasparenza, sulla capacità di riflettere (o su entrambe) della superficie esterna, il guscio permette una sorta di mimesi discreta, ma nello stesso tempo mette in evidenza l'edificio.
La facciata interamente vetrata della sede centrale della Willis Faber and Dumas a Ipswich, Gran Bretagna, durante il giorno riflette un contesto storico evidenziato dal tracciato irregolare, ma diventa trasparente di sera, aprendosi alla situazione circostante nella sua piena complessità funzionale.
Edifici pubblici
La copertura del Reichstag a Berlino è un'operazione altrettanto brillante di integrazione ben calibrata, attraverso una cupola trasparente a copertura dell'edificio storico. La trasparenza diurna e l'illuminazione notturna rendono la struttura discreta e non autoritaria di giorno, e di notte un riferimento visivo e simbolico della rinata democrazia.
Un altro edificio pubblico icononico è l'enorme guscio della City Hall a Londra che occupa una posizione strategica e diventa un riferimento visivo importante oltre ad aver determinato un rinnovamento complessivo dell'area di Southwark e che fa oggi parte dello skyline di Londra.
Come non citare, poi, il "cetriolino", forse l'edificio più famoso e più ardito di Foster, a Londra conosciuto anche come Swiss Re Building.