Per conoscere l'elemento che costituisce il tuo parquet ti lascio un elenco di terminologie utili alla conoscenza del legno:
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "A"
ADESIVO: Sostanza in grado di tenere uniti due elementi (dello stesso materiale o di materiali diversi) tramite la formazione di una superficie di interfaccia che promuove l’adesione. È un termine generico che include cemento, mucillagini, resine ed altro; è usato come sinonimo di “colla”. Nel caso dei pavimenti in legno sono importanti sia gli adesivi che vengono stesi sul massetto e che devono ancorare allo stesso i pavimenti in legno, sia quelli che vengono utilizzati per assemblare un prefinito multistrato in fabbrica.
ALBURNO: Porzione periferica fisiologicamente attiva (contiene anche cellule vive e conduce la linfa) del legno di un albero in piedi; spesso si distingue dalla porzione centrale di durame per essere più morbida e per il colore generalmente più chiaro e per la maggiore suscettibilità agli attacchi da parte di insetti xilofagi. La presenza di alburno è motivo di declassamento del parquet.
ALTERAZIONE CROMATICA: Alterazione del colore naturale del legno non dovuta ad essiccazione ma a cause artificiali (per l’applicazione di sostanze coloranti) o a cause naturali (esposizione alle intemperie, interazioni chimiche, attacchi da funghi ecc.). L’alterazione cromatica più conosciuta è l’ossidazione: a causa della luce il parquet diventa più scuro o comunque cambia colorazione rispetto alle porzioni protette dalla luce (ad esempio sotto i tappeti).
ANELLO DI ACCRESCIMENTO: Strato di accrescimento periodico del legno di un albero, spesso ben visibile nella sezione trasversale del fusto, dove gli anelli si presentano concentrici rispetto al midollo. Include generalmente una porzione di “legno primaticcio” e una di “legno tardivo” e presenta ampiezza variabile in funzione di svariati fattori legati all’accrescimento della pianta. Il periodo ha generalmente valenza annuale per cui contando gli anelli di accrescimento ci consente di stimare l’età dell’albero.
ANISOTROPIA: Si ha quando una determinata caratteristica non ha comportamento omogeneo in tutte le direzioni di un materiale. In particolare nel legno si ha una notevole anisotropia dei ritiri: mediamente il ritiro in direzione tangenziale è doppio rispetto a quello in direzione radiale, mentre il ritiro longitudinale è molto ridotto, circa 1/10 di quello radiale, perciò in molti casi può essere trascurato.
ANOBIUM PUNCTATUM: Insetto, comunemente noto come “tarlo”, che attacca l’alburno di alcune specie legnose. In alcuni casi i danni possono estendersi sino al durame. È particolarmente diffuso nelle aree a clima marittimo e ovunque prevalgano condizioni di elevata umidità.
APPRETTO: Noto anche come “primer” o “promotore di adesione”, è un prodotto che ha lo scopo di preparare la superficie del sottofondo per ottimizzarne la compatibilità con il sistema di adesivo previsto per la posa della pavimentazione. Si stende a pennello o con un rullo su un massetto che necessita il miglioramento di adesione o su un pavimento in ceramica.
ARCUATURA: Deformazione di una tavola di parquet nel senso della lunghezza e perpendicolarmente alla sua faccia.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "B"
BARRIERA VAPORE: Materiale relativamente impermeabile, costituito ad esempio da una lastra di alluminio, un film plastico, o un foglio di carta impregnata in maniera adeguata, utilizzato per impedire il passaggio dell’umidità. La posa della barriera al vapore è obbligatoria sotto al massetto.
BISELLO: Detto anche “Smusso” è una lavorazione a 45° sul bordo della tavola che ha la finalità di rendere non spigoloso e non tagliente il bordo ed evitare, così, il formarsi di gradini tra una tavola e l’altra.
BORDO: Superficie longitudinale perpendicolare alla faccia di un elemento. Si dirà, per esempio, del bordo che rifinisce un pavimento in prossimità del foro della scala che molti chiamano anche “ricorrenza”.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "C"
CONDUTTIVITÀ TERMICA: Quantità di calore che passa nell’unità di tempo attraverso una superficie unitaria di spessore unitario di un materiale quando la temperatura delle facce opposte differisce di un grado centigrado. La conduttività termica è uno degli elementi che occorre considerare quando si valuta il tipo di pavimento da incollare su di un massetto radiante (cioè che contiene un impianto a pavimento).
CONTROFACCIA: Superficie opposta alla faccia, è la parte che verrà incollata sul letto di posa. In un pavimento in legno prefinito multistrato ha la funzione di rendere più stabile il parquet.
CRETTO: Fessurazione del legno, normalmente sviluppantesi in direzione longitudinale, stretta, poco profonda e di limitata lunghezza. Può essere provocata artficiosamente nel caso in cui si voglia ottenere un parquet rustico ed in questi casi, spesso, si va poi a stuccarla con impasti di resina e terre per rendere l’aspetto di legno antico, vissuto e calpestato.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "D"
DEVIAZIONE DELLA FIBRATURA: Espressione dell’angolo formato dalla fibratura rispetto ai bordi longitudinali di un elemento.
DISLIVELLO: Differenza in altezza fra le facce di due elementi adiacenti posati su una superficie piana. Un dislivello eccessivo è un difetto di posa.
DURABILITÀ: Capacità del legno, o di un prodotto derivato, di resistere alla degradazione indotta da sollecitazioni ambientali (di natura fisico-chimica) e biologiche (causate da batteri, funghi, insetti e altri organismi).
DURAME: La porzione di legno più indicata per ottenere pavimenti in legno. Si trata della porzione centrale fisiologicamente inattiva (non contiene più cellule viventi e non conduce più la linfa) del legno di un albero in piedi che si estende tra il midollo e l’alburno, distinguendosi dalla circostante corona circolare di alburno per il suo colore generalmente più scuro (nelle specie a durame differenziato) e per la maggior durabilità naturale, dovuta alla frequente presenza di composti fenolici, gomme, resine e altre sostanze con proprietà antisettiche.
DUREZZA: Proprietà del legno che indica la sua resistenza alla penetrazione. Si misura con un indice detto “Brinnell” ed è generalmente ben correlata alla massa volumica.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "E"
ESPANSIONE TERMICA: Aumento reversibile delle dimensioni di un materiale causato da un aumento di temperatura. Va considerato quando si posa un pavimento in legno su un impianto radiante, ed è il motivo per cui servono i giunti perimetrali.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "F"
FACCIA: Superficie dell’elemento destinata a restare in vista a posa ultimata. E’ la faccia che subirà le lavorazioni di levigatura e verniciatura in opera, nel caso di legno massiccio, oppure che subisce le varie finiture in fabbrica nel caso di legno prefinito.
FALCATURA: Deformazione di un elemento nel senso della lunghezza, perpendicolarmente al bordo.
FASCIA E BINDELLO: Schema di posa classico che prevede la realizzazione di una zona perimetrale del rivestimento della pavimentazione, formata da elementi di legno con geometria di posa variata rispetto a quella predominante (fascia), e posti come raccordo fra differenti geometrie di posa (bindello).
FIANCO: Superficie del bordo al di sopra o al di sotto della femmina.
FIBRATURA: Da non confondere con “tessitura” o “venatura”, è la direzione prevalente degli elementi anatomici principali (fibre o tracheidi)
in un fusto o in un semilavorato. In un albero in piedi la fibratura decorre parallelamente al suo asse di accrescimento e determina le maggiori caratteristiche di resistenza lungo quella direzione.
FIGURA: Aspetto visivo della superficie del legno prodotto dalla combinazione di anelli di accrescimento (che appaiono diverse a seconda delle modalità di taglio), raggi parenchimatici, nodi, deviazioni della fibratura rispetto ad una condizione naturale e da colorazioni irregolari.
FINITURA: Trattamento delle superfici di un semilavorato con pittura, vernice o impregnante al fine di proteggerle, modificarne il colore o evidenziarne le caratteristiche decorative. Il termine è usato anche per indicare le operazioni di calibratura e levigatura che precedono i suddetti trattamenti ed anche per le lavorazioni come l’effetto sega, la piallatura, l’effetto onda, le tarlature, le morciature etc.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "G"
GEOMETRIA DI POSA O SCHEMA DI POSA: si tratta del disegno che nasce dalla modalità in cui vengono posati gli elementi che compongono la pavimentazione. Le geometrie di posa più comuni sono: tolda di nave, spina italiana, spina ungherese, cassero etc.
GIUNTO: il giunto di contrazione o giunto di dilatazione può essere sia perimetrale (e quindi sotto al battiscopa) che centrale, a suddividere campiture di materiale nel caso in cui il progettista o il direttore dei lavori lo reputi indispensabile.
GLOSS: esprime l’unità di misura della brillantezza delle superfici, in questo caso, del parquet. Solitamente si utilizza per definire la lucentezza di una vernice e può essere misurata con uno strumento idoneo che misura la riflessione della luce secondo un determinato angolo di incidenza.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "I"
IMBARCAMENTO: con questo termine si intende la deformazione di un elemento ligneo (quindi di una tavoletta di parquet) nel senso della larghezza. L’imbarcamento può essere sia concavo che convesso.
INSETTI XILOFAGI: sono insetti che si nutrono del legno Pavimento in legno e tarli
INVECCHIAMENTO: effetto meccanico e fisico-chimico rilevabile sul legno determinato dall’esposizione ad alcuni agenti quali luce solare, vento, polvere, calore e variazioni di umidità.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "L"
LAMINATO: si tratta di un pannello stratificato il cui strato superficiale presenta un decoro fotografico che riproduce una tavola di legno. Anche le dimensioni del laminato ricordano quelle di una doga di legno.
LEGNO A POROSITÀ ANULARE: caratteristica del legno di alcune latifoglie in cui gli elementi vasali (o pori) visti in sezione trasversale appaiono di più ampio lume cellulare all’inizio di ciascun anello di accrescimento e diminuiscono di dimensioni più o meno bruscamente verso la porzione esterna dell’anello, formando pertanto una cerchia interna porosa ben distinta, nota come legno primaticcio, e una zona più esterna di pori a lume ridotto, nota come legno tardivo.
LEGNO A POROSITÀ DIFFUSA: caratteristica del legno di alcune latifoglie in cui gli elementi vasali (o pori) visti in sezione trasversale appaiono di dimensione e distribuzione uniformi all’interno di ciascun anello di accrescimento o solo lievemente e gradualmente decrescenti verso il limite esterno dell’anello.
LEGNO PRIMATICCIO: porzione dell’anello di accrescimento che si forma durante la prima parte della stagione vegetativa. È generalmente costituita da legno meno denso e meccanicamente più debole di quello che si forma nel corso della stagione vegetativa inoltrata. La dizione “legno primaverile”, sebbene frequentemente usata, non è corretta in quanto la formazione di legno primaticcio è legata all’inizio della stagione vegetativa ma questa non corrisponde sempre al periodo primaverile.
LEGNO TARDIVO: porzione dell’anello di accrescimento che si forma durante la stagione vegetativa inoltrata. È generalmente costituita da legno più denso e meccanicamente più resistente di quello che si forma all’inizio della stagione vegetativa. La dizione “legno autunnale”, sebbene frequentemente usata, non è corretta in quanto la formazione di legno tardivo è legata alla stagione vegetativa inoltrata ma questa non corrisponde sempre al periodo autunnale.
LIVELLO: Si definisce livello o quota, l'altezza della pavimentazione finita. Viene deciso in cantiere dal Direttore Lavori e deve essere a conoscenza di tutti gli operatori.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "M"
MASSA VOLUMICA: rapporto tra la massa del legno (o di un semilavorato) ed il suo volume misurati, generalmente, nelle stesse condizioni di umidità. Il termine “densità” sebbene più utilizzato è meno corretto. La massa volumica si esprime generalmente in kg/m3.
MDF (medium density fibreboard):
pnnello di fibre a media densità prodotto per via secca normalmente realizzato utilizzando un adesivo a base di urea-formaldeide.
MELANINA:
resina molto reattiva usata quale componente di alcune miscele collanti nell’incollaggio di pannelli a base di legno e per impregnare superfici cartacee decorative da utilizzare come rivestimento di pannelli di supporto.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "N"
NODO A BAFFO: due nodi schiacciati o piatti che appaiono sulla stessa faccia di un segato partendo all’incirca da uno stesso punto.
NODO ADERENTE:
nodo collegato strettamente per almeno ¾ del suo perimetro al legno o al semilavorato circostante.
NODO CADENTE:
nodo morto non più legato al legno circostante.
NODO MARCIO: nodo affetto da carie.
NODO SANO: nodo che non presenta degradazione (cioè tracce di alterazioni o marciumi).
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "P"
POSA A TOLDA DI NAVE: E' il sistema più utilizzato per la posa delle assi e consiste nel disporre le assi parallele tra di loro, sfalsandole casualmente, cioè senza rispettare una distanza fissa. Si dice anche "posa a correre".
POSA A SPINA DI PESCE: Schema di posa che prevede solitamente l'utilizzo di listoncini di medie dimensioni e con larghezza e lunghezza uguali tra di loro, che vengono collocati a due a due ad angolo retto.
POSA, SCHEMI DI: Abbiamo affrontato questo argomento in uno specifico articolo che esamina le diverse tipologie di schemi di posa del parquet.
POSA INCOLLATA: Sistema di posa del parquet che prevede l'incollaggio sul fondo di posa (massetto o pavimento esistente) mediante utilizzo di adesivi mono o bicomponenti.
POSA FLOTTANTE: Sistema di posa del parquet che prevede la stesura di un materassino sul fondo di posa e la posa delle tavole che sono incastrate tra di loro, mediante un incastro opportunamente studiato o mediante incollaggio del maschio e della femmina, ma senza che vi sia adesione sul fondo.
PROMOTORE DI ADESIONE: Prodotto chimico che viene steso sul fondo di posa, specie quando lo stesso presenta problemi, per migliorare l'adesione del collante e quindi la tenuta del parquet.
POT LIFE: Detto anche "tempo aperto". È il periodo di tempo in cui un adesivo mantiene le sue caratteristiche dopo che è stato additivato con acqua o con il bicomponente. Una volta trascorso l'adesivo non garantisce più la tenuta del parquet.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "R"
RADICA: Con questo nome si identifica l'escrescenza legnosa dura, di forma globosa che generalmente deriva dall'ipertrofia e dal concrescimento di un gruppo di gemme avventizie. La radica è particolarmente apprezzata per i disegni irregolari e decorativi che si creano all'interno e viene utilizzata dagli artigiani per lavorazioni particolari.
RAGGI MIDOLLARI: Si tratta di aggregati di cellule parenchimatiche disposte in direzione radiale. I raggi midollari danno luogo alle "specchiature" o "slumaccature" che alcuni committenti potrebbero erroneamente identificare come difetti.
RASATURA (del fondo): L'operazione di correzione del fondo di posa quando lo stesso si presenta non planare. Si effettua utilizzando un rasante o una "livellina" che viene stesa a spatola fino a livellare la superficie.
RESIDUO SECCO: Residuo solido che rimane dopo l'evaporazione dei solventi o di altre sostanze volatili nella vernice
RIGONFIAMENTO: Crescita di dimensioni del legno causata da un assorbimento di umidità. Il rigonfiamento può essere radiale, tangenziale o assiale in base alla direzione in cui il legno si è modificato.
RITIRO: È il contrario del rigonfiamento ed esprime la perdita di massa per una eccessiva evaporazione di umidità dal pavimento in legno. Anche in questo caso può essere radiale, tangenziale o assiale.
TERMINOLOGIA PER IL LEGNO: "S"
SLUMACCATURE: Si veda "raggi midollari"
SMUSSO: Lo smusso o bisello è la lavorazione di taglio obliquo che viene fatta sul bordo della tavoletta per togliere lo spigolo vivo. Lo smusso può essere sia un taglio a 45 gradi sia un arrotondamento del bordo.