Progettare il bagno: risparmio idrico

11/02/2022

Se fino a qualche anno fa gli ecologisti erano considerati quasi degli estremisti ed il resto della società consumava ed inquinava considerando "maniacali" coloro che avevano attenzione all'ambiente, oggi la situazione è radicalmente diversa. La coscienza ecologica si è molto estesa, la maggioranza delle persone oggi è preoccupata dell'inquinamento ambientale e delle variazioni climatiche. Anche nel mondo del bagno si sta facendo molto (e tanto ancora si può fare) per rispettare l'ambiente.

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La maggior parte di noi apre un rubinetto ed utilizza l'acqua inconsapevoli del "miracolo" che sta dietro a questo gesto. L'acqua è un bene prezioso e spesso viene utilizzato in modo eccessivo rispetto a quanta realmente ce ne serve. 

Gli scenari più pessimistici ipotizzano in un futuro non lontanissimo ipotesi di razionamento, o addirittura speculazioni e guerre dovute alla scarsità e alla cattiva distribuzione dell'acqua. 

 

Quanta acqua c'è nel mondo ? 

La massa idrica planetaria è stimata in un miliardo e mezzo di chilometri cubi. Ma, in termini per­centuali - dei 96 milioni di chilometri cubi di acque dolci -solo il 4,1%, pari a circa 4 milioni di metri cubi è potenzialmente disponibile direttamente per l'umanità. Di questi, centoventimila si trovano localizzati nei laghi, dodicimila nei fiumi e nelle sorgenti e sessantacinquemila negli strati più superficiali del terreno. L'acqua piovana, inoltre, offre ogni anno circa 520 mila chilometri cubi di acqua pura della quale però, quasi l'83%, cade direttamente sulle superfici marine o le rag­giunge senza alcuna possibilità di essere utilizzata come acqua dolce.

Alla luce di questi dati appare giustificato il rapporto aliarmistico della Banca Mondiale sulla situazione idrica del nostro pianeta: la risorsa idrica probabilmente diventerà tra qualche decennio un elemento al centro di terribili contese.

Bagno a Vicenza

Suggestivo progetto di un bagno a Vicenza. Nel link il progetto e le foto del bagno realizzato:

Bagno in un attico

L'acqua ed il territorio

L'acqua non è solo un elemento di puro approvvigionamento ma, nel suo scorrere, modella (o devasta) territori, fa nascere forme di vita, crea e nutre fattori ambientali attraverso più o meno complessi procedimenti chimici a contatto con altri elementi, fa parte come elemento di estrema importanza degli ecosistemi sui quali si basa le vita della natura e quindi dell'uomo.

Spesso ci si convince a considerarla una risorsa inesauribile e questa falsa convinzione fa sì che il suo utilizzo come fon­te di vita può trasformarsi in fonte di danni ed avvelenamenti quando della stessa non si tiene in debito conto la intrinseca natura.

Prendiamo ad esempio la costruzione di una diga: l'immediato beneficio economico ha fatto spesso trascurare gli innumerevoli effetti che a lungo termine si possono presentare per una cosi vasta alterazione del territorio. Una diga rappresenta un fattore di inquinamento socio-ambientale ed ecologico di grande portata. 

Per non parlare dei numerosi casi di inquinamento di fiumi o di falde attribuibile ad imprenditori senza scrupoli che hanno creato danni che non potranno mai più essere riparati e che lasceremo in eredità ai nostri figli, nipoti e pronipoti. 

Per questo una attenta e seria programmazione per la difesa del pa­trimonio idrico è divenuta oggi indilazionabile e non più procrastinabile.

Regole per l'acqua in bagno

In Italia, apposite leggi stabiliscono i requisiti delle acque destinate al consumo umano, intendendosi per tali tutte le acque, qualunque ne sia l'origine che, dopo eventuali trattamenti, sono fornite per tale scopo o uti­lizzate mediante incorporazione o contatto nella manipo­lazione di prodotti o sostanze destinate al consumo dell'uomo.

Di contro le stesse, una volta usate, devono essere allonta­nate rapidamente in quanto, modificatasi la loro natura, per effetto della utilizzazione, le stesse potrebbero essere fonte di inquinamento.

Ma se nel settore civile le acque, siano es­se del tipo fecali nere, saponose bianche o grasse, ormai vengono allontanate e razionalmente convogliate, altrettanto non si può dire della reimmissione nel ciclo di scorrimento. E tantomeno di quelle utilizzate nei sistemi relativi a processi di lavorazione e trasformazione di prodotti e nei quali la stes­sa acqua di risulta può dar luogo a fenomeni ancor più gra­vi di inquinamento dal punto ai vista fisico, chimico, batte­riologico, trasportando fino al mare tutti i depositi che incamera nel suo passaggio lungo le campagne, gli inse­diamenti industriali e gli agglomerati urbani

Purtroppo, se si confrontano i requisiti che debbono avere le acque potabili, secondo i dettami di Legge, con una se­rie di dati forniti da appositi monitoraggi la situazione non è certo delle più confortanti. Molte città italiane superano i livelli di sicurezza dei parametri fissati per legge delle acque destinate al consumo umano

I consumi di acqua nel bagno

A questo dato negativo, ne corrisponde un altro relativo ai consumi e ancor peggio al modo di utilizzo della risorsa idri­ca. In Europa, l'Italia è il maggior consumatore di acqua, con 213 litri al giorno prò capite così suddivisi: il 28% at­traverso il gabinetto, il 23% per igiene personale, il 14% per il lavaggio della biancheria, un altro 14% per operazioni di innaffiatura, il 13% per la cucina, l'8% a causa di perdite di impianti.

Solo il residuo 1% è utilizzato per bere!

Questi dati rendono evidente come ci sia urgentemente bisogno di una razio­nalizzazione dei consumi. Alcune ricerche hanno dimostrato che si potrebbero risparmiare, senza grossi sforzi, fino al 50% dell'attuale consumo idrico.  

Come risparmiare acqua in bagno? 

Chiudere l'acqua finché ci si lava i denti, finché ci si insapona sotto la doccia ed altre pratiche simili sono un approccio comportamentale corretto e da insegnare anche ai bambini ma anche la tecnologia può aiutarci. Installare elettrodomestici come le lavatrici di classe A+, che limitino fortemente l'utilizzo dell'acqua senza incidere sul comfort percepito è già un ottimo aiuto per l'ambiente. 

Ma molto possiamo fare anche nell'ambito delle apparecchiature idrico-sanitarie. Ad esempio, in ambito pubblico i dispositivi di risciacquo degli orinatoi e dei wc, così come le rubinetterie lavabo, sono temporizzati o si attivano a raggi infrarossi. Questo è un grosso aiuto al risparmio. 

Un contributo lo danno anche le cartucce per miscelatori in grado di ossigenare il flusso dell'acqua o i limitatori di portata.

Esistono anche cassette per wc a consumo ridotto.

Così i nuovi sanitari sono studiati per consentire una migliore pulizia, sia grazie allo studio del flusso di pulizia e al conseguente design del sanitario, sia grazie a dei sistemi di smaltatura e di trattamento superficiale che rendono più liscio il sanitario offrendo meno attrito di superficie. 

Il rubinetto termostatico dentro alla doccia consente di impostare la temperatura e di evitare di sprecare acqua fino al raggiungimento della temperatura desiderata.

Alcuni rubinetti di nuova generazione hanno la leva in posizione centrale che apre l'acqua fredda invece che quella tiepida.

Geberit

Nel 1998 Geberit inventa le placche di comando a due tasti per scegliere risciacqui normali o ridotti. Questa semplice, ma rivoluzionaria, idea ha consentito un notevole risparmio nei consumi di acqua potabile perché il cliente può scegliere di utilizzare il tasto grande (da 9 o da 6 litri) oppure il tasto piccolo (da 4 o da 3 litri).

Duravit

Duravit ha messo a punto wondergliss, un trattamento della ceramica che consente allo smalto di lavabi e sanitari di far scivolare lo sporco con un minore utilizzo di acqua.

Ceadesign

Cea plasma, da sempre l'acciaio per i suoi rubinetti ed abbiamo già scritto di quanto l'acciaio sia preferibile rispetto all'ottone cromato (vedi l'articolo: acciaio oppure ottone cromato per i rubinetti?) specie per igiene e durabilità del miscelatore.
Cea, inoltre, adotta dei filtrini con limitatore di portata a 5 litri al minuto anzichè a 12.
Anche nei soffioni doccia CEA propone la combinazione: riduzione di portata dell'acqua + nebulizzatore. In questo modo la percezione è quella di un flusso abbondante nonostante l'esiguo consumo idrico. 

Nobili

Alcuni miscelatori prodotti da Nobili adottano la tecnologia "Nobili energy saving": quando la leva è in posizione centrale il rubinetto eroga acqua fredda anzichè la consueta acqua miscelata calda e fredda. Questo evita continue accensioni della caldaia e consente di ridurre notevolmente il consumo di acqua calda, determinando un risparmio economico e non immettendo fumi di combustione nell'ambiente. Inoltre Nobili consente di inserire un limitatore di portata fino a 9 litri al minuto. 

Gessi

I nebulizzatori di Gessi, disponibili con forma circolare o quadrata consentono di vaporizzare acqua sul corpo a differenti altezze. L'eleganza si abbina alla funzionalità in quanto ciclo di nebulizzazione impiega molta meno acqua ed energia rispetto ad una normale doccia. Ideale per quando ci si insapona o quando vi si vuole dedicare ad uno scrub.

Quest'ultima operazione richiede più tempo e se viene fatta durante l'inverno siamo costretti a tenere l'acqua calda aperta per tenere la temperatura all'interno del box doccia. Il tutto con la spiacevole sensazione di star consumando acqua. Il nebulizzatore consente -  oltre alla sensazione fantastica di essere avvolti da una nuvola di vapore caldo - di ottenere un risparmio importante nel consumo di acqua ed energia.  

 

 

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