Quali sono le caratteristiche ed i requisiti dei massetti per la posa di pavimentazioni in legno e quali verifiche occorre fare prima della posa.
Il massetto per la posa del parquet
Se hai intenzione di acquistare un pavimento in legno e devi realizzare il massetto, cioè lo strato di supporto su cui appoggiare o incollare il parquet, ti consiglio di leggere questo articolo.
Esamineremo assieme:
► le caratteristiche ideali che deve avere un massetto tradizionale (non radiante) idoneo all'incollaggio di un pavimento in legno
► le differenti tipologie di massetto
► i costi
► quali cautele porre in essere per evitare problematiche con il pavimento in legno.
Nel caso in cui tu abbia intenzione di realizzare un massetto radiante, cioè di realizzare un impianto di riscaldamento a pavimento sotto al parquet, ti consiglio di leggere sia questo articolo che quest'altro:
Il massetto per impianto a riscaldamento
Caratteristiche di un massetto
Un massetto idoneo per la posa di un pavimento in legno dovrà:
1. essere omogeneo
2. avere uno spessore uniforme (generalmente si considera come "standard" lo spessore di 5 cm)
3. non dovrà contenere all'interno tubazioni o altra impiantistica
4. dovrà essere separato dal sottofondo da una barriera al vapore
5. essere separato dalle pareti mediante un materassino
Va tenuto presente che il massetto è un elemento cementizio, realizzato impastando leganti, inerti ed acqua, a cui dovrà aderire un pavimento in parquet.
Diventa quindi assolutamente critica la questione dell'umidità contenuta dal massetto e della potenziale capacità, del massetto, di trasferire umidità (nociva) al parquet. Si veda a questo proposito l'articolo di cui mettiamo il link qui di seguito che approfondisce l'argomento.
► La barriera al vapore sul massetto
Per quanto concerne quest'ultima caratteristica è indispensabile predisporre un sistema di separazione tra il massetto ed altri elementi mediante, appunto, una barriera al vapore da risvoltare sulle pareti per creare un "catino" impermeabile in cui eseguire il massetto.
L'isolamento del massetto dalla costruzione salvaguarda da indesiderati trasferimenti di umidità che arriverebbero fino al pavimento in legno.
La scelta di questa "barriera" non è banale perchè questo materassino compie anche l'importantissima funzione di abbattere la trasmissione dei rumori ai locali sottostanti. Ce ne sono di varie tipologie a seconda del budget di spesa e delle necessità da soddisfare.
Sulla barriera a vapore puoi vedere l'approfondimento specifico:
La Barriera al Vapore per il massetto
► Il materassino perimetrale
Per garantire un comportamento ideale del massetto andranno poste in opera delle bandelle di materiale espanso lungo tutti i bordi per la realizzazione dei giunti perimetrali e dovranno essere previsti opportuni giunti di contrazione in presenza di soglie, porte o comunque tra locali differenti.
► I giunti sul massetto
Così come dovranno essere realizzati dei giunti in caso di dimensioni della stanza superiori ai 6 metri di larghezza x 6 metri di lunghezza. Ai giunti abbiamo dedicato uno specifico articolo.
A differenza di quanto occorre fare in caso di pavimenti in ceramica, nel caso di pavimenti in legno non è obbligatorio riportare in superficie i giunti di contrazione in quanto il parquet è più elastico e sopporta le dilatazioni ed i costringimenti a cui è soggetto il giunto.
Attenzione parliamo di giunti di contrazione e non di giunti strutturali: in quel caso il movimento del giunto è importante ed il taglio sul massetto dovrà trovare corrispondenza in un identico taglio anche sul pavimento in legno.
I tempi di asciugatura del massetto
Il principale problema di un massetto che non incorpora un impianto radiante sono i tempi e le modalità di asciugatura. Per poter posare il pavimento in legno, infatti, il valore percentuale di acqua che deve contenere il massetto deve essere inferiore al 2%.
In sostanza il massetto, che è un impasto di sabbia, cemento ed acqua, deve liberarsi dell'acqua fino a divenire uno strato sufficientemente asciutto da non compromettere la pavimentazione in legno.
La letteratura di settore è ricca di casi in cui si sono verificate incomprensioni tra esecutori dei massetti e committenza sulle tempistiche necessarie affinchè il massetto "asciughi".
Ma quali sono le cause di una lenta asciugatura?
► Talvolta sono gli impasti che vengono realizzati utilizzando un contenuto d'acqua eccessivo (che facilità la stesura)
► Altre volte degli inerti a granulometria troppo fine: una sabbia molto fine allunga i tempi rispetto ad una sabbia più grossa.
► Un altro errore è quello di lisciare troppo la superficie chiudendo "i pori" che facilitano l'evaporazione dell'acqua e creando, invece, una pellicola/patina impermeabile.
► Un problema potrebbe essere anche la mancanza di barriera al vapore che consente all'umidità presente negli strati profondi o nell'intonaco di permeare il massetto
► Chiaramente incide anche la stagione dell'anno in cui viene effettuato e quindi le temperature esterne e - soprattutto - la percentuale di umidità ambientale. Se viene effettuato in un periodo in cui il clima è secco - a patto che i locali vengano arieggiati - il massetto si asciuga più velocemente. Viceversa un periodo di nebbia o di pioggia continua non aiuta l'asciugatura.
► Infine il motivo più importante: lo spessore. Un massetto di spessore normale - quindi 4 o 5 centimetri - asciuga molto più in fretta di un massetto di 8 o 10 centimetri.
Tempi di asciugatura del massetto con impianto a pavimento
Con l'impianto a pavimento queste problematiche sono superate: è sufficiente (ma anche necessario!) eseguire correttamente lo shock termico per espellere l'acqua dal massetto.
In estrema sintesi si tratta di aspettare i tempi di maturazione del massetto (di solito sono sufficienti 20 giorni) e poi va acceso l'impianto radiante e portato gradualmente alla massima temperatura di esercizio per una decina di giorni. Quindi l'impianto si spegne e si procede, dopo un paio di giorni, con la posa.
Se vuoi maggiori informazioni su questa procedura, su come realizzarla e sui rischi che corri se non la segui, qui sotto trovi un articolo che approfondisce il tema:
Lo shock termico in un massetto radiante
Tipologie di massetti
► Tipo 1: il massetto con magatelli annegati
Un primo massetto da esaminare - ormai in disuso - consiste nell'annegare dei traversini di legno su cui poi saranno successivamente inchiodati i listoni o le assi in legno.
Questo massetto si definisce massetto con magatelli annegati e la posa del parquet si dirà "posa su magatelli".
I magatelli sono degli elementi di legno a sezione trapezoidale con la base più larga in basso. Hanno uno spessore variabile tra i 2 ed i 4 centimetri e vanno predisposti nel massetto in modo che la faccia più stretta affiori senza sporgere troppo dalla superficie. Lo spessore totale del massetto sarà di circa 5 centimetri ed avrà le caratteristiche di omogeneità, costanza, assenza di impianti, presenza di barriera al vapore, già viste prima.
Per la determinazione del livello del pavimento finito, e quindi per la realizzazione del massetto, occorre conoscere lo spessore della pavimentazione in legno che andrà inchiodata sullo stesso. I magatelli vengono generalmente disposti in diagonale, rispetto alla stanza, o quantomeno a file oblique rispetto alla futura direzione del pavimento e dovranno prevedere una cornice di magatelli disposti linearmente lungo il perimetro della stanza. La distanza tra i magatelli sarà variabile, in funzione della dimensione del pavimento in legno che verrà successivamente avvitato o chiodato, ma generalmente è di circa 20 / 25 cm.
► Tipo 2 : il massetto tradizionale per l'incollaggio del legno
Questo secondo tipo di massetto è quello più utilizzato e prevede la gettata in opera di uno strato di calcestruzzo di spessore di circa 5 cm sopra ad una barriera al vapore risvoltata verso i muri, con un aggregato minerale costituito da sabbia di fiume con granulometria adatta (non sabbia fine!). L'impasto con acqua e con altri additivi produrrà una consistenza di "terra bagnata" e sarà pronto per la stesura e la staggiatura lasciando la superficie porosa. Normalmente il dosaggio prevede 300 kg di cemento per ogni metro cubo di sabbia.
È importante che il massetto sia ben staggiato, compattato e frattazzato anche se non si deve compiere l'azione di lisciatura finale che potrebbe comportare un allungamento dei tempi di asciugatura: la superficie va lasciata porosa.
Questo anche per consentire l'ottimale aggrappaggio del parquet.
Le tempistiche per la posa di un pavimento in piastrelle su un massetto come questo sono di circa 20 giorni dalla conclusione, giusto il tempo necessario per la maturazione.
Come abbiamo già detto il massetto in sabbia e cemento necessita di tempi più lunghi per consentire la posa del parquet in legno. Lo ribadiamo perchè spesso questo aspetto viene sottovalutato: un massetto come questo (senza impianto di riscaldamento a pavimento) richiede di attendere circa 3 / 4 mesi in situazioni ottimali di umidità ambientale e temperatura.
Se ti trovi in questa situazione ti consiglio di leggere l'articolo: Legno ed umidità nel massetto
Nell'articolo ti spiegheremo che è necessario eseguire un test di umidità - una volta trascorso il periodo di asciugatura - per constatare l'effettivo grado di umidità presente nel massetto. Noi, alla Pellizzari, eseguiamo sia il test con il dispositivo elettrico (veloce e non invasivo) che quello con igrometro al carburo, molto più oneroso e che comporta la distruzione di una piccola porzione del massetto.
Per accellerare l'asciugatura si possono utilizzare generatori di aria calda e deumidificatori, ma i risultati sono modesti. Esistono, però, delle soluzioni preventive che consentono dei tempi di asciugatura notevolmente più veloci, come quelle che descriviamo nel seguente paragrafo.
► Tipo 3: il massetto a rapida asciugatura
L’utilizzo di additivi o di cementi speciali consente di ridurre i tempi di attesa rispetto a quelli necessari per massetti confezionati in modo tradizionale. Questi tempi, infatti, potrebbero risultare troppo lunghi e non compatibili con l'organizzazione del cantiere oppure l'esigenza di traslocare velocemente nella nuova casa, ad esempio per un matrimonio o per la nascita di un figlio.
Per ottenere dei tempi di messa in esercizio relativamente rapidi esiste la possibilità di utilizzare dei leganti che, nel mentre consentono una lavorabilità ed una applicazione del massetto del tutto simile a quello che si avrebbe con il normale impasto cementizio, permettono la posa dei pavimenti in legno entro tempi più brevi.
Stiamo parlando di prodotti come il Topcem della Mapei o il Keracem della Kerakoll che permettono di dimezzare i tempi di attesa. Se si vuole un prodotto ancor più performante è il caso di utilizzare gli stessi cementi ma nella versione "pronta" e cioè con all'interno l'impasto già completo di inerti nella giusta granulometria, miscelati perfettamente e senza impurità o sostanze estranee. Questo velocizza ulteriormente i tempi di attesa, aumentando anche la resistenza meccanica.
Attenzione! I tempi di asciugatura dichiarati dal produttore nella scheda tecnica sono calcolati "in laboratorio" e quindi in condizioni di temperatura ed umidità ben diverse da quelle normalmente riscontrate in cantiere. Pertanto considerate, cautelativamente, un tempo di asciugatura del doppio rispetto a quello dichiarato in scheda tecnica.
Ma quanto costa un massetto a rapida asciugatura? Se eseguito con prodotti come quelli citati la spesa aumenta di circa 5/7 euro al metro quadrato a parità di spessore ed in base alle dimensioni del massetto.
Infine esistono dei cementi ad asciugatura super-rapida, come il Mapecem di Mapei, nel caso in cui si voglia dare la possibilità dell'incollaggio dopo pochissimi giorni (anzi, poche ore se consideriamo i tempi dichiarati nella scheda tecnica).
Ma il costo del cemento ultrarapido è importante tanto quanto il risparmio di tempo che consente di ottenere, cosa che rende l'utilizzo di questi cementi piuttosto insolita. Noi li utilizziamo quando c'è bisogno di riparare porzioni di massetto o chiudere delle tracce.
Quanto costa un massetto per il pavimento in legno?
I prezzi sono necessariamente molto indicativi e dipendono dalla situazione, dal contesto, dalle dimensioni, da eventuali difficoltà logistiche... insomma vanno presi con le pinze. Il costo di un massetto tradizionale in sabbia e cemento (tipo 2) per uno spessore di 5 cm. si aggira sui 15 euro al metro quadrato a cui vanno aggiunti circa 3 euro per l'eventuale inserimento di una rete elettrosaldata in acciaio a maglia 5x5 o 5x10 all'interno con funzione di "armatura" del massetto e ripartizione dei carichi. In alternativa alla rete, e con identico costo, possono essere inserite delle fibre nell'impasto che assolvono alla medesima funzione.
Un massetto a rapida asciugatura (tipo 3) realizzato con un premiscelato rapido pronto all'uso ha un costo di circa 20 euro al metro quadrato, a cui va sempre aggiunto il costo per l'eventuale rete elettrosaldata in acciaio a maglia 5x5 o 5x10.
Prove da eseguire per verificare le caratteristiche del massetto prima di incollare il legno
Prima di posare un pavimento in legno vanno tassativamente fatti i seguenti controlli:
► 1 planarità : con una staggia di 2 m di lunghezza, appoggiandola sul massetto in tutte le direzioni, si deve verificare l'assenza di avvallamenti o dossi. La tolleranza ammessa è di 3 mm.
► 2 compattezza: si verifica che il massetto non si sgretoli battendo con forza una mazzetta da 750 grammi sulla superficie. Non ci dovranno essere impronte evidenti. Il massetto deve avere un suono pieno, metallico mentre un suono cupo, sordo è indice di bassa compattezza
► 3 rigidità: Il massetto non deve presentare deformazioni o cedere a seguito di un carico
► 4. durezza superficiale: si graffia energicamente con un chiodo la superficie disegnando delle linee perpendicolari. Non si devono formare incisioni profonde nè sgretolamenti
► 5. crepe e delle fessurazioni : ammesse (e perfettamente normali) fessure capillari stabili. Se le fessure saltandoci sopra, "soffiano" polvere all'esterno non va bene: devono essere sanate con gli appositi prodotti
► 6. umidità: va verificata con appositi strumenti. Noi utilizziamo sia l'igrometro al carburo che quello elettrico. Il primo test comporta la distruzione di una piccola porzione di pavimento che va fatta reagire in una provetta cilindrica contenente del carburo. La quantità di umidità viene dedotta dalla pressione misurata sul manometro dell'igrometro. L'igrometro elettrico a sfera ha un sensore in grado di determinare le caratteristiche di conduzione elettrica del massetto che sono fortemente condizionate dalla presenza di umidità. L'igrometro elettrico è più semplice da utilizzare e per questo permette di fare più prove (non distruttive). Per questo usiamo entrambi gli strumenti
► 7. Livello: va controllato il livello del pavimento finale sovrapponendo un campione del legno al massetto realizzato in corrispondenza di soglie, porte blindate, porte-finestre etc. Il livello finale della pavimentazione è quello determinato dalla Direzione Lavori, a cui attenersi
► 8. Pulizia: il massetto non deve essere polveroso, non deve avere olii, cere, gressi, sostanze varie, macchie di colore o pitture, gesso o altre sostanze incoerenti. Il rischio è quello di una adesione imperfetta del pavimento in legno
Grazie per aver letto il mio articolo, spero di esserti stato utile.
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Se, invece, vuoi proseguire nella lettura ti consiglio vivamente di cliccare questo link in modo da completare le informazioni che ti servono per poter posare un pavimento in legno a casa tua:
IL PAVIMENTO IN LEGNO, consigli, idee, approfondimenti, guide
Buongiorno
complimenti per il sito anzitutto! Volevo porvi il caso di un massetto radiante da 7 cm posato senza barriera al vapore su un solai a terra con vespaio nuovo di 50 cm aerato in diversi punti.
L'unica soluzione per la posa del parquet rimane la posa flottante su materassino tipo Isoldrum PU Radiante? o esistono primer con funzione di barriera al vapore da combinare per la posa a colla? in tal caso la colla deve essere di tipo silanico? grazie