Come si posa un cubetto in porfido? Quali sono le fasi di posa del porfido? Quali gli schemi di posa? Quali le accortezze che usano i posatori di porfido?
Cubetto di Porfido: la posa
Le fasi di posa di un pavimento in porfido
Il porfido ed il formato a cubetto
La parola "porfido" deriva dal latino porphyrum che significa "purpureo", dal colore di questa roccia vulcanica. Si tratta di una roccia effusiva, frutto di un eruzione avvenuta milioni di anni fa e si presenta in colori differenti, generalmente rossastra e con delle inclusioni cristalline. Ne esistono differenti tipi in relazione all'origine e alla località di estrazione.
La principale caratteristica del porfido è l'elevata resistenza all'usura che lo rende particolarmente adatto per la realizzazione di pavimentazioni stradali, ma anche l'alta resistenza allo scivolamento, ulteriore motivo per cui viene preferito ad altri materiali da esterno.
Il porfido viene spaccato - o segato - in vari formati: i più comuni sono:
- il cubetto, oggetto di questo articolo
- lo squadrato, detto anche "piastrelle"
- l'opera incerta
- il bindero
Se ti interessano gli altri formati cliccaci sopra e vedrai foto e lavori fatti, se invece ti interessano idee e foto di lavori fatti con il cubetto in porfido allora sei nella pagina giusta!
Cubetti in porfido nel viale di Pizzeria al Colle, Vicenza
La Pizzeria al Colle, di Vicenza, ci ha interpellato per rifare il pavimento esterno ed abbiamo proposto un pavimento in cubetti di porfido con la stuccatura drenante in resina. Qui il risultato del lavoro ultimato:
Posa del porfido: il cubetto
Stai pensando di far posare un pavimento esterno in cubetti di porfido a casa tua? Vuoi conoscere come si posa un cubetto in porfido? Sono molte le case a Vicenza e a Verona in cui ho seguito i lavori di posa di porfido a cubetti ed in quasi 20 anni di esperienza a contatto diretto con i posatori di porfido ho imparato molte cose. In questo articolo cercherò di rispondere ai tuoi dubbi e alle domande.
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Posa di porfido a cubetti a Vicenza
Clicca qui per vedere la tecnica di posa e la realizzazione completa di questo vialetto in porfido a cubetti:
Che cos'è un cubetto di porfido?
Il cubetto di porfido è un elemento ottenuto per spaccatura meccanica da una lastra di forma più o meno cubica. I lati non sono tutti perfettamente uguali proprio per il metodo con cui vengono "spaccati" i cubetti.
Ma è proprio questa irregolarità nei lati del cubetto a conferire fascino alla pavimentazione.
Ogni singolo cubetto sarà diverso da quello vicino: la spaccatura consente, infatti, di ottenere ogni volta un pezzo unico che i posatori di porfido disporranno scegliendo la faccia più opportuna.
Non solo la forma ma anche il colore cambierà.
Un bravo artigiano, che sa come posare il porfido, otterrà come risultato un gioco di forme e colori sempre differenti.
Posa di pavimentazione in cubetti di porfido a Verona
Abbiamo realizzato una pavimentazione in cubetti di porfido a Verona. Clicca qui per la realizzazione completa:
Posa del cubetto: letto compatto o letto sciolto?
Le due principali metodologie di posa di cubetti in porfido all'esterno sono:
- posa cubetti a letto compatto e
- posa cubetti a letto sciolto.
Per posa a letto compatto si intende su strato di malta di allettamento che può essere premiscelata oppure ottenuta miscelando leganti ed inerti in cantiere.
Il secondo metodo per posare il porfido, quella a letto sciolto, è quella raffigurata qui sopra. Il posatore di porfido appoggia i cubetti su un letto di graniglia di porfido o di pietrisco macinato e li "batte" singolarmente per farli affondare nell'allettamento di graniglia. Il pavimento verrà poi compattato e sigillato.
Cubetti di porfido posati in provincia di Verona
Porfido a cubetti, pietra di Prun e acciottolato posati insieme per realizzare un pavimento esterno a Verona.
Scopri la realizzazione:
Come posare i cubetti di porfido?
Noi preferiamo (e consigliamo) la posatura del porfido su allettamento in malta di sabbia e cemento. In questo caso i posatori di porfido procedono a "cementare" e quindi il pavimento esterno risulta più stabile e durevole.
La metodologia di posa del cubetto dovrà essere scelta dal progettista in base alla CLASSE di destinazione d'uso del pavimento secondo le norme Uni.
Ne abbiamo parlato in questo specifico articolo:
Classi di Destinazione secondo Uni 11714 e tipi di pavimenti porfido
Posa deI porfido in formato cubetto: quali schemi?
Una volta definito quale dei due metodi di posa utilizzare il progettista definirà lo schema con il quale posare il porfido.
Gli schemi di posa più utilizzati per la posa in opera del cubetto sono:
► posa diritta sfalsata
► posa a coda di pavone
► posa a raggiera o ad archi contrastati. Quest'ultimo schema è il più utilizzato e diffuso.
Posa del cubetto di porfido diritta e sfalsata
La posa diritta viene realizzata sfalsando i cubetti di porfido e posandoli a file parallele. È una posa che ci viene parecchio richiesta, di recente, perché crea una geometria più moderna e rigorosa ed è più coerente con lo stile minimal.
La posa di porfido a cubetto ad archi contrastati
La posa a raggiera o ad archi contrastati è la disposizione classica e quella che viene subito alla memoria quando si pensa ad una pavimentazione in cubetti di porfido, adatta sia per grandi superfici che per percorsi pedonali o viali di accesso carrabili.
È costituita da una serie di archi giustapposti e affiancati che hanno corda e freccia variabile in modo che il disegno complessivo si adatti all’area da pavimentare senza eccessive modificazioni al bordo.
La posa del porfido a coda di pavone
La posa a coda di pavone è decisamente la più bella ma anche la più complessa, molto più costosa di quella ad archi contrastati e, per questo, oggi meno richiesta. Si effettua contornando con un cubetto di marmo Carrara bianco la classica disposizione a coda di pavone dei cubetti.
Eccone la posa del porfido coda di pavone durante la lavorazione:
Ci occupiamo ora, in modo più approfondito, della posa più richiesta e più utilizzata in assoluto quando si parla di cubetti di porfido:
La posa del porfido a cubetto a raggiera (o archi contrastati)
Come sa ogni architetto l'arco è la forma più adatta a sopportare forti carichi o spinte. Questo vale anche in senso verticale ma anche in senso orizzontale, quando l'arco viene utilizzato a pavimento.
La posa dei cubetti ad arco contrastante è detta così proprio perché ogni arco contrasta la spinta che riceve trasmettendola all'arco vicino ed ai fianchi della pavimentazione distribuendo così il carico della spinta ed alleviandone la potenza e la distruttività. Pensa ad esempio allo sforzo trasmesso da un veicolo pesante che frena sulla pavimentazione in cubetti di porfido.
Ma come si posa il porfido a raggiera?
Per la costruzione della sua geometria, piuttosto complessa, i posatori di porfido dovranno dividere la superficie da pavimentare in fasce uguali, dette rande, la cui larghezza varia per intervalli discreti in funzione della pezzatura dei cubetti che a sua volta è relazionata alla destinazione d’uso ed alle caratteristiche del traffico.
Durante la posa in opera il posatore delimita le rande con degli spaghi che guidano il disegno e determinano la larghezza e le pendenze. Lungo gli spaghi, al bordo della pavimentazione, si dispongono le cosiddette “guide” che sono una o più file di cubetti, cunette o altri elementi che hanno la funzione di chiudere il disegno complessivo e/o di correlare meglio l’insieme pavimentato con la geometria della zona da pavimentare.
Gli elementi al bordo di apertura e chiusura dell’arco spesso sono pezzi speciali non a base quadrata o pseudo quadrata ma sono triangolari o trapezoidali, i cosiddetti cunei.
Come abbiamo già detto la posa del porfido può essere realizzata in due modi:
- semplicemente allettando i cubetti di porfido su uno strato di materiale inerte (sabbia o graniglia di porfido) oppure
- su di una malta di sabbia e cemento (metodo che noi consigliamo!).
In questo secondo caso per la messa in opera del porfido si deve preparare una miscela di sabbia e cemento tipo R 325 in ragione di circa 200 kg per metro cubo di sabbia. La miscela deve essere uniforme in tutta la pavimentazione per cui è fortemente consigliato l'utilizzo di betoniere o benne miscelatrici e sconsigliata la realizzazione dell'impasto manuale.
La posa del cubetto di porfido diritto sfalsato
Per la posa del cubetto "diritto sfalsato" si utilizzano solitamente cubetti per pavimentazione di maggior dimensioni, come il 10x10.
Occorre una selezione del cubetto che deve avere i lati abbastanza omogenei tra di loro.
Il risultato è un pavimento più geometrico, più moderno.
Porfido, posa in opera: che spessore serve?
Lo spessore totale che dobbiamo considerare per la posa di cubetti di porfido dipende dallo spessore del cubetto, che sappiamo esistere in diverse misure, e dallo spessore dello strato di allettamento.
Ecco gli spessori che servono per posare il porfido a cubetti:
Sottofondo per la posa del porfido
Il sottofondo è lo strato più profondo che rappresenta la parte resistente sulla quale poggia la pavimentazione per cui deve mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche fisico-meccaniche. Deve inoltre, risultare incomprimibile ed indeformabile.
Da un punto di vista funzionale la sua conformazione è finalizzata alla costituzione delle pendenze che, nel caso che di pavimentazione esterna, consentano lo smaltimento delle acque meteoriche.
La scelta del tipo di sottofondo viene quindi fatta in funzione del terreno esistente e del carico che dovrà sopportare la pavimentazione di porfido. Due sono le tipologie più ricorrenti:
- la massicciata ed
- il massetto in calcestruzzo.
La massicciata è un riporto di ghiaia compattata dello spessore di almeno 30 cm. Costituita da ghiaione di dimensioni maggiori a contatto col terreno e completata nella parte alta con materiale ghiaioso di granulometria minore, anche per ottenere un efficace intasamento superficiale.
Il massetto in calcestruzzo è formato da uno strato di 10-15 cm. di conglomerato cementizio dosato a 250 kg di cemento per metro cubo di inerte a granulometria idonea debolmente armato per il ritiro. In alcuni casi i due tipi di sottofondo possono essere abbinati e i relativi spessori varieranno secondo esigenze.
Allettamento corretto per la posa del porfido
L'allettamento è il letto di posa della pavimentazione posto al di sopra del sottofondo e di tipi differenti a seconda se la pavimentazione è interna o esterna.
Per le pavimentazioni esterne il sistema di allettamento più utilizzato è costituito da pietrisco finemente frantumato, di diametro 3-5 mm. lavato e selezionato. Questo tipo di inerte consente una buona stabilità ed un effetto drenante. In alternativa si può usare il sabbione di diametro fino a 6 mm. sempre pulito e privo di terra.
La sabbia per lo strato di allettamento può essere miscelata con cemento a secco in ragione di kg 150 me metro cubo di inerte allo scopo di evitare cali.
Per la posa del cubetto ribassato va obbligatoriamente utilizzato un allettamento a sabbia e cemento, che noi spesso utilizziamo anche per la posa dei cubetti a spessore normale.
Un alternativa di recente introduzione è quella di realizzare delle pavimentazioni drenanti in porfido posandolo, a secco, sopra a del granigliato di porfido e poi stuccare le fughe con lo stesso granigliato di porfido (anziché con boiacca cementizia) ed utilizzando come legante della resina.
Ne parliamo in uno specifico articolo:
la posa del porfido con granigliato e stuccatura in resina
Posa del porfido: la battitura
A posa ultimata utilizzando appositi spazzoloni, la superficie verrà ripulita e tutti gli spazi rimasti tra un elemento e l’altro verranno riempiti con sabbia o sabbia mista a cemento, la seconda è la soluzione che noi utilizziamo. Quindi si procederà con la battitura che consente di comprimere i singoli pezzi nello strato di allettamento fino al loro inserimento definitivo e alla perfetta parificazione del piano.
La battitura deve essere proceduta da un getto d’acqua che ha il fine di costipare e facilitare il definitivo assestamento del terreno. L’acqua dovrà essere abbondante nel caso di posa a sabbia mentre va limitata nel caso di posa a sabbia e cemento.
Posa del porfido: la sigillatura delle fughe ed i giunti
L’ultima fase di lavoro riguarda la sigillatura delle fughe e dei giunti.
► I giunti noi li realizziamo inserendo un materassino in polietilene dello spessore di circa 10 mm. che segue la curva arcuata del pavimento. Dopo aver stuccato tutto il pavimento procediamo alla sigillatura del giunto previa bruciatura del materassino con fiamma ossidrica fino a circa 1 cm. sotto il livello del pavimento.
La sigillatura avviene con prodotti appositi che consentono di assorbire i movimenti inevitabili del pavimento.
► Le fughe, qui alla Pellizzari, vengono sigillate con boiacca cementizia, ma c'è chi sigilla con la sola sabbia oppure con bitume a freddo o a caldo, con boiacca mista a collante per piastrelle ed ora anche con il nuovo metodo della resinatura (come già accennato la pavimentazione diventa drenante ed è molto più elastica).
Errori nella posa del cubetto di porfido
La posa del cubetto ad archi contrastati o a coda di pavone è un'arte che non si impara facilmente. È piuttosto frequente, specie nei lavori pubblici, vedere pavimenti posati frettolosamente.
Il risultato estetico, purtroppo, viene inficiato completamente se non si ha la pazienza di scegliere e collocare il pezzo giusto, che si incastra perfettamente, come in questa posa errata:
Purtroppo quanto l'unico parametro di riferimento è il prezzo si ottengono come risultati i pavimenti della foto qui sopra che fanno perdere completamente il fascino del pavimento in porfido.
Fascino che ritroviamo se la posa viene, invece, curata come nell'esempio di posa corretta che segue:
Video posa di cubetto in porfido
Grazie!
Grazie per aver letto il mio articolo, spero tu abbia trovato le informazioni che cercavi!
Se devi realizzare un pavimento esterno in cubetti di porfido nelle zone di Vicenza, Verona e Padova vienimi a trovare in negozio ed insieme troveremo la giusta soluzione, sia estetica che economica, per la tua pavimentazione esterna.
Purtroppo ci siamo imposti di operare solo in queste zone, per riuscire a garantire ai nostri clienti la giusta assistenza sia nelle fasi di scelta che di realizzazione del pavimento.
Ma se non abiti da queste parti, puoi comunque trovare molte informazioni, idee e consigli - frutto della nostra esperienza - negli articoli in questo sito.
Ti consiglio di partire con l'esplorazione da:
Storia e caratteristiche del porfido
Grazie e buona giornata!
Andrea Ferrari
Fratelli Pellizzari, sede di Gambellara
Mail: [email protected]