In questo articolo scoprirai la nuova linea di rubinetti dell'azienda Gessi. Un catalogo che ricorda la natura con un design del tutto innovativo!
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È in momenti e luoghi molto distanti tra loro, ma con la coincidenza di un incontro casuale su una sponda d’acqua, che i creativi dell'azienda Gessi di Milano conoscono il designer Maurizio Scutellà e l’artista-filosofo Marsel Lesko, impegnati in modo indipendente a realizzare una intuizione grafica il primo e una poetica scultorea l’altro, che integrano stati di equilibrio fisico, mentale e spirituale.
Se, come insegna il pensiero di Marsel Lesko, “nulla accade per caso”, ma tutto ha una attrazione necessaria, è proprio dalla convergenza di discorsi, nati in questi incontri, sull’equilibrio e su un benessere sensoriale primario, che Gessi è giunta alla creazione di un oggetto d’arte e funzionale che consente all’uomo di trovare il proprio equilibrio: un archetipo che produce energia.
Marsel Lesko è uno scultore dello spirito e un maestro di vita; la sua arte e la sua filosofia sono improntate alla ricerca di una coincidenza tra benessere esteriore e interiore.
Questa coincidenza è insita nello stesso respiro naturale dell’universo, nell’alternarsi di alba e tramonto, nel germogliare e poi spogliarsi degli alberi, nel moto delle maree. È un’energia potente e per essere attraversati da essa occorre farle spazio:
Lascio che l’equilibrio entri in me
spiega Marsel, e la pietra può comunicarci tutta l’energia originaria di cui è impregnata, predisponendoci a conseguire il benessere.
Il respiro silenzioso delle pietre mi ha insegnato a respirare
spiega Marsel, che trova la via verso l’armonia personale in una pratica antica e ancestrale quale la ricerca di equilibri apparentemente impossibili tra pietre.
Un esercizio, questo, soprattutto meditativo che richiede di sapersi perdere nell’azione stessa, di sentire le pietre con il cuore, di immedesimarsi nella pietra stessa.
Un esercizio che possiamo provare a praticare noi tutti, per trovare il nostro personale equilibrio. Occorre saper ascoltare il silenzio per entrare in sintonia con la natura e ritrovarsi poi al centro di se stessi.
La creazione di un equilibrio fa diventare noi stessi equilibrio, riaffermando il principio dell’amore che è scambio: io do tutto me stesso alla pietra ed essa mi restituisce la bellezza di un momentaneo incontro di forza e fragilità, l’armonia un passo di distanza che non sembra avere bisogno di alcuno sforzo.
L’utilizzo dell’oggetto, anche il solo tocco, comunica l’energia imprigionata nelle forme in equilibrio a cui si aggiunge la vitalità dell’acqua, che vi sgorga come da una fonte, trasmettendo una sensazione di energia.
L’equilibrio è il momento in cui sento che la mia energia è diventata l’energia delle pietre e, viceversa, il flusso energetico dalla pietra, passando attraverso le mani, arriva fino alla mente.
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