Stai ristrutturando casa? Devi scegliere i pavimenti? Fatti consigliare da Fabrizio Amoroso, recentemente premiato come miglior calciatore 2018 di calcio a cinque del triveneto. Ci ha aperto le porte della sua casa ad Arzignano - tutta firmata Fratelli Pellizzari - e ci racconta il perché delle sue scelte.
Una nuova casa moderna ad Arzignano
La casa di Fabrizio e della sua splendida famiglia è una casa piena di energia. Quando vado a trovarlo - per la VIDEO INTERVISTA che trovate in fondo a questo articolo - i bambini sono a scuola ed anche la moglie è fuori.
Entro e c'è silenzio, ma si capisce che è solo una pausa: i muri raccontano di partite di pallone vietate dentro casa (dalla mamma) ma praticate quotidianamente dai figli (con la complicità del padre). Il pavimento mi racconta di corse ad ostacoli, di inseguimenti, di tentativi di fare la verticale non riusciti.
Con il tempo questa casa ha visto l'amore di due persone maturare e trasformarsi in una famiglia, una famiglia splendida che come molte altre affronta la vita assieme. Ogni famiglia conosce problemi, imprevisti e preoccupazioni, ma stando assieme si possono affrontare e spazzare via. L'unione e l'amore che regna in questa casa lo si percepisce appena entrati.
Pareti rivestite in sasso, dentro e fuori
Una casa splendida e normale questa, in cui la mamma aiuta i bambini fare i compiti in fretta perché poi si gioca a pallone con il papà. Una casa che ha scaldato i suoi ospiti durante le fredde serate d'inverno e che li ha visti ridere fino a star male nelle tiepide serate primaverili passate sotto al portico.
Fabrizio è nato e ha vissuto a Milano e, per amore e per passione calcistica, si è trasferito ad Arzignano. O meglio, a San Bortolo: una splendida frazione di Arzignano, molto vicina al centro ma in collina. Milano rimane nel cuore, ma Fabrizio e la sua famiglia hanno messo radici qui.
Da San Bortolo la vista su Arzignano è incantevole, soprattutto alla sera. Ed il portico della casa è, quindi, uno spazio importante. Questi luoghi e anche questa casa, ci hanno abituato alla convivenza tra lo stile moderno e qualche tocco di tradizione come quelle colonne esterne rivestite in pietra. Colonne che ci parlano di solidità, di serenità e di calore.
La posa del rivestimento in pietra
Durante l'intervista Fabrizio ci spiega che le aveva fatte dipingere dello stesso colore della casa. L'effetto era piuttosto moderno, interessante. Mi ricordo di avergli detto "ora immagino che non ne avrai voglia, ma, in futuro, dovresti pensare a rivestirle con una pietra, niente di classico o antico, una pietra bianca, squadrata, stuccata in bianco. Insomma moderna ma con un sapore autentico".
Qualche giorno dopo le stavamo già posando: Fabrizio non è uno che aspetta, se c'è una cosa da fare va fatta, subito.
Possono delle semplici pietre dare la felicità? Non lo so, ma l'atmosfera del portico, specie di sera, con le luci accese, è davvero suggestiva. C'è di che essere orgogliosi.
Quale pavimento per il portico esterno?
Il pavimento esterno è separato da quello interno da una grande vetrata e pertanto ci si propone di realizzarlo in grès utilizzando un effetto legno sbiancato. Come dirà Fabrizio nell'intervista, inizialmente "avevo acquistato un prodotto di occasione" - un 30x30 a superficie strutturata - "che avevo acquistato ad un prezzo molto conveniente".
Si trattava di un prodotto di importazione acquistato altrove, in un grande Brico francese.
Le caratteristiche tecniche del prodotto lasciavano davvero molto a desiderare ma anche l'estetica ed il formato erano assolutamente obsoleti, un salto nel passato di 20 anni...
Può capitare di essere convinti di fare un affare, di innamorarsi del prezzo. I metri da pavimentare erano molti ed è normale che di fronte ad un prezzo basso ci si trovi a scambiare per un occasione un prodotto che, in realtà, non vorrebbe nessuno.
Questa piastrellatura sembrava essere il triste destino di questo portico.
Dalla piastrella economica al grès effetto legno
Fabrizio, per fortuna, ha avuto un ripensamento che lo ha spinto a parlarmene mentre stavamo progettando i bagni. Mi ha portato qualche piastrella, le abbiamo guardate assieme e... gli ho consigliato di regalarle a qualcuno.
La confidenza che avevamo ormai raggiunto mi ha fatto dire: "Non rovinare la casa, Fabrizio".
Non è una cosa facile da dire ad un cliente, ma ho continuato: "Hai speso poco per delle piastrelle che valgono forse anche meno, ma pensa che devi comunque spendere per fare il massetto, il mapelastic, per pagare il posatore... tutta questa fatica per posare queste piastrelle qui? Se vuoi posso farti vedere delle alternative, magari non costano così poco, ma almeno valutale..."
Vendere piastrelle = spennare clienti?
Veniamo definiti "venditori", e questa parola ha già un connotato negativo, contiene una qualifica di "furbetto", di uno che tenta di spennarti.
Peccato che questa definizione sia vecchia, superata, preistorica.
Siamo nell'epoca delle recensioni negative che scattano al minimo sospetto, dove un venditore "furbacchione" dura meno di un gatto in autostrada.
Da anni predico, durante le nostre riunioni vendite del giovedì , che il nostro obiettivo è la soddisfazione del cliente. Obiettivo che va conseguito anche contro il nostro stesso interesse, se serve.
Credo che Fabrizio avesse intuito tutto ciò e quando gli ho sconsigliato di posare quella piastrella a casa sua, ha capito che lo stavo consigliando per il suo bene e non per vendergli un pavimento. Si è lasciato convincere ed ha acquistato il grès che ora vedi posato a pavimento del portico. "Per fortuna mi sono fidato", dice ora sorridendo.
Ma comprendo che la scelta di dover regalar via delle piastrelle (pur comprate a poco prezzo) per acquistarne delle altre non sia stato facile. Per cui "onore al merito!"
Il pavimento in laminato effetto rovere sbiancato
Quando si vive con una famiglia numerosa e che sprizza energia si deve scegliere tra il realizzare una bella (e fragile) architettura oppure un desiderio di vita familiare esuberante e colma di affetti. Fabrizio e la moglie desideravano un pavimento in legno, ma erano preoccupati: sarebbe sopravvissuto all'uragano di due piccoli calciatori in erba?
Rimandiamo l'acquisto del legno e, chiudendo un occhio e mezzo, prendiamo in considerazione un pavimento in laminato. Non ha senso sceglierne uno costoso: deve solo traghettarci per qualche anno, quando i ragazzi saranno un po' cresciuti lo sostituiremo con un pavimento meno resistente ma più emozionante.
Il bagno in grès effetto metallico
Il vero problema di avere una libertà di scelta illimitata è il rischio di precipitare nel caos più assoluto: centinaia di possibilità di comporre bagni differenti, combinati con migliaia di materiali, colori, superfici... senza contare gli arredi e gli accessori. Scegliere un bagno è oggi davvero difficile. Ma non per tutti.
Quando Erica e Fabrizio ci vengono a trovare, la prima volta, lei si innamora di una ambientazione bagno presente in show room. La piastrella ha una superficie strutturata, color bronzo, e si sposa con un mosaico in vetro e oro. Come ci racconta nell'intervista anche a Fabrizio il bagno piace e approva la scelta della moglie, ma pone una condizione: l'altro bagno lo decido io.
Il bagno in mosaico Bisazza
Questo è il bagno della camera matrimoniale. L'obiettivo è realizzare un bagno "coccolo", giocando con la luce artificiale, dato che non ha finestre. Inoltre si decide di utilizzare degli elementi in EPS (polistirolo pressato) e di rivestirli, anziché acquistare un mobile.
Come rivestimento viene scelto un mosaico Bisazza di colore rosa che percorre anche il bagno all'interno di uno sfondo in grès grigio.
Ringraziamenti
Raramente gli edifici riescono a trasmettere gli sforzi richiesti per la loro realizzazione. Anzi, sembrano quasi raccontare una certa facilità, incastri perfetti e sequenze di lavori efficaci. Solo quando proviamo, noi, in prima persona a costruire qualcosa possiamo provare i tormenti di chi deve persuadere materiali e persone a collaborare ai nostri progetti, senza protestare. Solo allora comprendiamo gli sforzi, la fatica, il sudore, le urgenze e le mille telefonate.
Ogni casa è diversa, ogni casa è un'avventura, e questa casa non sarebbe così bella se non ci fossero stati:
► Andrea che ha organizzato gli spazi della casa di Fabrizio e mi ha dato una mano progettando i singoli ambienti,
► Sergio che ha coordinato i nostri posatori e, appunto
► Moreno (il posatore dei pavimenti e rivestimenti) ed
►Alex (per la posa della parete in sasso),
P.S. Ringraziamento super-speciale!
Scusami ma, sì, devo dedicare un ringraziamento speciale a Fabrizio, il proprietario.
Non è scontato che il proprietario sia partecipe dei lavori fino al dettaglio, che capisca le fatiche, l'impegno che ci metti, il sacrificio che le persone dedicano a casa tua per cercare di soddisfarti. E ha anche accettato di ospitarci e di metterci la faccia spiegando quanto è contento dei lavori fatti.
Fabrizio ha cercato di darci sempre una mano, ci ha aiutato - talvolta anche fisicamente - durante i lavori. Ha collaborato con noi, si è messo al nostro fianco, capendo gli imprevisti - che sempre ci sono in un cantiere - aiutandoci a risolverli senza mai accusare e dimostrando un profondo rispetto per il nostro lavoro.
Credo che questo gli permetta, ora, di sentire ancora più sua la casa e di godersela in ogni centimetro quadrato.
Non ci crederai se ti dico che lui apprezza anche quei piccoli difetti, quelle imprecisioni ed i tentativi di rimediare che lui ha vissuto assieme a noi: ha capito che sono inevitabili e dice: "tutti abbiamo dei difetti, io ne ho milioni, non potevo avere una casa perfetta, mi avrebbe fatto impressione!". Lo dice e poi ride.
Grazie Fabrizio!