Ludwig Mies Van Der Rohe, architetto
Tirocinio nei cantieri, accanto al padre muratore, poi nello studio di Peter Behrens dove lavora per un breve periodo a contatto con Le Corbuasier e con Gropius. Nel 1910 scopre ("esperienza traumatizzante") i lavori di Wright. Determinante sarà il periodo nazista in cui tenta di rimanere in Germania ma rinuncia nel 1937 ed emigra negli Stati Uniti dove Guida la Scuola di Architettura dell'Armour Institute di Chicago.
Nel periodo europeo sono rari gli scritti ed anche gli edifici costruiti che, però, sono bellissimi. Nel periodo americano si afferma con edifici di grande scala.
Il padiglione Barcellona
Nl 1929 il padiglione tedesco all'esposizione di Barcellona segna una vetta eccelsa dell'architettura moderna. Tutt'ora rappresenta un'opera fantastica. Mies parte da una sequenza regolare di pilastri cromati che sostengono la placca aggettante del tetto. All'interno una danza di pareti che si snodano lungo gli ambienti e che si prolungano all'esetrno. Il pavimento esterno è in travertino romano, le pareti sono rivestite con grandi lastre di marmo olivastro, una specchiatura di onice ed un verde trasparente nell'atrio. Il rettangolo d'acqua è rivestito in nero. Nel complesso l'edificio sembra un gioco di lamine preziose impreziosite dai lucidi ritti metallici.