Scala esterna in porfido a Verona
Scala esterna in porfido e marmo
Stefano mi ha fissato un appuntamento per parlarmi della scala esterna di casa sua. Dopo avermi fatto vedere le foto mi ha chiesto delle idee per rinnovarla, per valorizzare meglio l'ingresso che, effettivamente, era piuttosto anonimo. Gli ho chiesto due settimane per lavorarci su e, dopo 15 giorni esatti, ci siamo rivisti e gli ho sottoposto il progetto:
Scala esterna in porfido: il preventivo ed il progetto vanno bene!
Con Stefano ci confrontiamo sulle motivazioni che hanno ispirato l'idea di riprogettare questa scala e guardiamo assieme il preventivo. Spiego che per realizzare la nuova scala occorrerà demolire la vecchia e rifare il getto di calcestruzzo. Inoltre le porzioni in marmo dei gradini dovranno essere realizzate su sagoma.
Il cliente mi chiede un piccolo sconto che mi faccio autorizzare da Michele e poi firmiamo: il lavoro può iniziare!
Scala esterna in porfido ultimata
Ed ecco, a fine lavori, la scala esterna in porfido e pietra ultimata:
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Le foto ed il video di posa di un progetto intrigante, che nasce grazie alla splendida collaborazione con un Architetto e con la committente e che regala vivacità ad un ambiente bellissimo.
La geometria è fondamentale nel progetto dei pavimenti esterni per dare forma e ordine al giardino.
La parola "focolare" è passata dal descrivere l'oggetto camino al definire l'ambiente famigliare, l'intimità e la serenità della nostra casa. Spesso si aggiunge l'aggettivo "domestico" per meglio specificare il significato di una parola che sembra conferire un anima all'edificio. È così da centinaia di anni e sarà sempre così: il fascino del fuoco è atavico non possiamo evitare di rimanerne ipnotizzati.
La rubinetteria può cambiare il design di una stanza, impreziosirla o banalizzarla. Nel seguente articolo guarderemo nello specifico le diverse finiture che essa può assumere.
Bella sia questa scala che quella in pietra di Prun bianca; mi sembra che la profondità degli scalini è variabile; ma per una persona anziana quale è la profindità migliore, in modo che la persona non faccia passi troppo corti o troppo lunghi, o alterni i passi?
La ringrazio molto per il suo parere,
Daniela Minerbi