Rendere abitabile un sottotetto

Per eseguire questo tipo di intervento, bisogna per prima cosa trovare il punto del solaio più alto. Se si tratta di un punto di dimensioni modeste, si può pensare anche ad una scarifica e ad abbassare il calcestruzzo. In questo caso il solaio era parecchio difforme nella planarità.
Con il livello laser abbiamo tracciato e segnato sui muri perimetrali la quota necessaria per poter eseguire il lavoro. La fase successiva è quella di stendere la sabbia quarzata in modo che l'operatore possa formare delle fasce in bolla e riempire le irregolarità del solaio.

In questa fase si continua a controllare i livelli segnati precedentemente in modo da ottenere uno strato più planare possibile. I livelli segnati sul perimetro non devono superare i due metri di distanza uno dall'altro per ottenere un buon risultato.
Si tracciano e si misurano le dimensioni della stanza per il posizionamento successivo dei pannelli che verranno tagliati e sagomati seguendo l'andamento dei muri perimetrali.

In questa fase si procede al taglio dei pannelli con le misure precedentemente rilevate. Quest'ultimi devono essere tagliati in modo da lasciare uno spazio di qualche cm tra pannello e pannello. Così facendo si possono compattare perfettamente al sottofondo in sabbia.

Una volta tagliati i pannelli si portano all'interno e, prestando attenzione a non camminare sulla sabbia secca tirata piana, si cominciano a posare i pannelli. Una volta posati ci si può camminare senza preoccuparsi di rovinare il fondo, infatti fungono da ripartizione di carico.

Posati un po' di mq di pannelli si passa ad un controllo manuale con strumenti tradizionali tipo staggia in alluminio e livella ad acqua. Con la staggia in alluminio da due metri e mezzo si verifica, oltre alla planarità, anche degli eventuali avvallamenti, che in questa fase si possono ancora correggere.

Una volta terminato e controllata più volte la planarità, si decide da dove iniziare la posa del pavimento finale. Si ricontrollano le ortogonalità delle pareti e si decide da dove iniziare, si inizia con una posa a secco, senza colla, in modo da capire meglio dove andranno i ritagli od eventuali porzioni di pavimento di piccole dimensioni. Ovviamente è preferibile tenere nella parte più in vista le tavole di legno intere.

Questo è il risultato finale del pavimento posato a colla su sottofondo a secco. Il cliente finale, con questo metodo, si trova ad avere un pavimento piano e fruibile anche per un eventuale posizionamento di mobilio. Infatti il sottofondo così creato è incomprimibile.
Ricordiamo che la sensazione al calpestio su questo tipo di manufatto non è la stessa di un laminato comune posato flottante, ma di un pavimento in legno posato come su caldana di sabbia cemento.