Il camino: atmosfera e riscaldamento
Nelle abitazioni primitive, il camino era un semplice focolare di legna acceso sul pavimento, con il fumo che usciva da un foro nel tetto.
Siamo ancora lontani dal concetto di riscaldamento domestico che intendiamo noi adesso ma, senza dubbio, questo segnò il primo passo verso l’evoluzione ed il progresso.
Gli Egizi utilizzavano, 2000 anni prima di Cristo, forni di argilla e mattoni per cuocere il pane. In epoca romana le fonti di calore erano costituite da stufe in terracotta mentre le prime stufe in ghisa vennero introdotte intorno al 200 d.C. dai cinesi ed arrivarono da noi solo nel XV secolo.
Le stufe rappresentarono un’assoluta miglioria rispetto ai precedenti fuochi aperti perché garantivano un miglior controllo sul fuoco, un minore consumo di combustibile ed una maggior resa calorica.
In epoca romana, secondo il "De Re AEdificatoria" pubblicato nel 1485 a cura di Leon Battista Alberti, i focolari erano "movibili di rame o di ferro, secondo che lo esigessero le circostanze o le convenienze".
Ma nei bagni termali e nelle ville più importanti (secondo Vitruvio, Sebastiano Serlio e soprattutto secondo Francesco di Giorgio) esistevano delle "stanze camino", dotate di foro in alto per l'uscita dei fumi. Queste "stanze-camino" erano collocate al centro del fabbricato e ci veniva fatto fuoco all'interno per riscaldare i locali vicini. Una sorta di stube ante litteram.
L'argomento viene ripreso anche dal nostro architetto vicentino Scamozzi che parla delle "stanze dove si accende il fuoco". Alcuni studiosi hanno anche identificato dei tubi inseriti nella muratura di queste "stanze camino" attraverso i quali passava l'aria calda, a creare un vero e proprio riscaldamento ad aria.
Il camino nel rinascimento
Nel corso del sedicesimo secolo il camino conquista un aspetto di grande monumentalità. Qui in veneto viene arricchito di apparati scultorei con figure in pietra di Vicenza o di Prun a sostegno della struttura e forme a tutto tondo in stucco nella decorazione delle cappe. Queste ultime divengono sempre più colorate, ricche ed "esuberanti". Vi è, in questo, l'influenza di Michelangelo che ha condizionato la pittura, la scultura e l'architettura. Anche l'architettura dei camini ne viene pesantemente influenzata.
Il camino diventa anche motivo di celebrazione del casato e si arricchisce degli stemmi nobiliari o dei busti della famiglia nella mensola.
Insomma il focolare diventa un elemento in cui gli artisti si sbizzarriscono a sperimentare nuove invenzioni, così come succede per le cornici e gli stipiti delle porte dei saloni. Il camino diventa parte delle sontuose decorazioni delle ville e dei palazzi veneti, degli affreschi e degli stucchi che si diffondono per ricreare l'aspetto prezioso ed ornato dell'architettura dell'antichità.