Dalle preistoriche origini della ceramica ai primi rivestimenti in piastrelle, fino agli azulejos e alla nascita, all'inizio del secolo, delle industrie italiane. Dalle piastrelle liberty di inizio 1900 fino alle grandi lastre in grès di oggi.
Storia della piastrella in ceramica
Introduzione
Mi chiamo Michele Pellizzari e da parecchi anni mi occupo di piastrelle in ceramica. Questo argomento è stato anche oggetto della mia tesi di laurea ed è stato in quel periodo che ho raccolto molte informazioni sulle tipologie, tecniche di produzione, caratteristiche ed anche sulle origini e storia delle piastrelle in ceramica.
Negli anni, sia per lavoro che per passione, ho continuato a studiare l'argomento e ad aggiungere tasselli e nuove conoscenze che ho deciso di riportare in questo articolo nel quale scopriremo assieme le origini della piastrella in ceramica, le innovazioni che ne hanno permesso lo sviluppo e la diffusione, gli utilizzi antichi e moderni di questo prodotto.
Vedremo i paesi che sono stati protagonisti nella nascita e nello sviluppo della piastrella e parleremo anche del futuro di questo prodotto che è diventato, oggi, un elemento di interior design fondamentale della casa.
Qui di seguito trovi gli argomenti principali. Cliccando sui link puoi saltare direttamente ai singoli argomenti:
- Le prime piastrelle in ceramica
- Arrivo delle piastrelle in Europa
- Arrivo delle piastrelle in Italia
- Lo stile Liberty
- Il distretto di Sassuolo
- La crisi degli anni '70
- Gli anni '80 e la concorrenza estera
- Nasce il grès porcellanato
- Nascono le grandi lastre
La preistoria della piastrella in ceramica
La nascita
E' piuttosto difficile dare una data di nascita alla ceramica. Certamente è una delle invenzioni più antiche dell'uomo e certamente nasce per caso: qualche nostro progenitore avrà acceso il fuoco in un punto in cui l'acqua aveva ben compattato un terreno argilloso e si sarà accorto che la terra, sotto al fuoco, si era solidificata trasformandosi nel primo, casuale, manufatto in "terracotta".
I primi utilizzi
I nostri progenitori, probabilmente, impararono a modellare l'argilla prima di cuocerla comprendendo quanto fosse facile dare forma al crudo. Inoltre compresero che si potevano ottenere risultati migliori mettendola prima ad essiccare al sole per poi cuocerla sul fuoco.
Con tutta probabilità le necessità, in quel periodo, erano di realizzare dei recipienti capaci di contenere l'acqua ed è stato questo, con tutta probabilità, il primo utilizzo della ceramica: trasformarsi da argilla a contenitori impermeabili e durevoli di liquidi.
Vasi di terracotta di 16.000 anni fa
Ritrovamenti
Le ricerche archeologiche ci confermano che i primi oggetti plasmati e cotti sono principalmente vasellame e contenitori per i cibi. I manufatti più antichi ritrovati, delle scodelle cotte direttamente sul fuoco, risalgono a 16.000 anni avanti cristo e sono stati ritrovati e datati in Cina.
Durabilità della ceramica
Fino a qualche anno fa si riteneva che i pezzi più antichi fossero quelli ritrovati in Giappone, datati circa 12.000 avanti cristo.
Questi primi oggetti sono forme primitive, grezze, poco raffinate, incredibilmente giunte fino a noi, cosa questa che già mette in luce la straordinaria durabilità di questo materiale.
Una innovazione fondamentale per la ceramica
Il tornio per la ceramica
Una vera e propria rivoluzione si ebbe grazie all'invenzione del piatto girevole (tornio) che agevola la produzione di oggetti quali vasi, piatti, anfore e brocche. Rispetto alla primitiva lavorazione manuale si possono ora ottenere oggetti meno sgraziati, più simmetrici e armoniosi.
Tecnica ed estetica
La combinazione tra la rotazione continua del piano di appoggio dell'argilla umida e le mani che la plasmano consentono di affinare la tecnica produttiva e rendere più sottili le pareti degli oggetti.
Si tratta sempre di recipienti per contenere acqua e cibo e costruiti con un ottica di funzionalità, non decorati, ma di forme armoniose.
La decorazione della ceramica
Disegni e scritte
Una seconda evoluzione si ebbe con i primi tentativi di decorazione della ceramica. Dai primi, semplici, graffi fatti all'esterno dei manufatti a tentativi di disegni geometrici ed infine, sempre incidendo la parte esterna, a parole, frasi e scritte.
Resistenza rispetto ad altri materiali
Ci si rende conto che le frasi o i disegni scritti sulla terra pressata e cotta rimanevano indelebili nei vasi e nelle anfore in terracotta ben più a lungo di quanto succedeva con le parole scritte sui papiri o sulle pergamene.
Qualcuno inizia a pensare che si potrebbe utilizzare la terracotta per riportarvi leggi, imposizioni religiose, codici o per tramandare eventi, fatti storici o teorie matematiche.
Terracotta o pietra?
La scrittura sull'argilla cruda avviene semplicemente incidendo la superficie ed una volta cotto il manufatto è resistente e durevole. L'alternativa è scolpire i testi sulla pietra, operazione più onerosa e lunga. Certo, la pietra è meno fragile della ceramica, ma la difficoltà dell'incisione è tale per cui non è possibile scrivere lunghi testi. Inoltre la pietra è molto più pesante della ceramica.
Le prime tavolette in ceramica
Le prime piastrelle in ceramica sono dunque delle lastre su cui sono scritti testi. Al momento si presume che le prime applicazioni siano quelle ritrovate in Mesopotamia e risalenti al periodo 3000 a.C. Queste piastrelle, chiamate tavole cuneiformi, erano realizzate in argilla e avevano una forma rettangolare o quadrata. I testi erano incisi su di esse utilizzando un punzone a forma di cuneo, da cui il nome.
Le tavole cuneiformi
Le tavole cuneiformi erano un modo efficace per registrare informazioni permanenti. Erano durevoli e potevano essere facilmente trasportate. L'utilizzo delle tavole cuneiformi si diffuse in altre parti del Medio Oriente, inclusa l'Egitto, la Siria e la Palestina. In Egitto, le tavole cuneiformi erano utilizzate per registrare testi religiosi, storici e amministrativi.
La nascita delle piastrelle in ceramica
Libri in ceramica, arrivati fino a noi
Le prime piastrelle furono, infatti, delle "piastre di terra battuta" realizzate per essere un supporto su cui scrivere testi importanti. Su delle lastre di argilla cruda gli incisori scrivevano, quindi, leggi o direttive, piuttosto che frasi religiose o storie di Re e guerrieri. Una volta cotte queste prime piastrelle diventavano dei veri e propri testi di divulgazione, dei "libri", insomma, estremamente durevoli.
Storie di Re e guerrieri
Da qui, da questi manufatti, inizia la storia che porterà ai moderni rivestimenti in ceramica che trovi nelle pareti e nei pavimenti di casa tua, ma la strada è ancora lunga. Nelle foto qui sotto, che ho fatto all'interno del British Museum, si vedono alcune di queste piastrelle in ceramica incise come dei libri: in quello di destra è raccontata la storia di Ashurbanipal e risale al 668 avanti Cristo.
Biblioteche di... piastrelle di ceramica!
Prima della carta
Le prime piastrelle in ceramica della storia furono, insomma, dei "libri" concepiti così per durare secoli e trasmettere al futuro conoscenze, leggende, storie che difficilmente sarebbero arrivate fino a noi. La prima funzione della lastra in ceramica è stata, quindi, culturale e storica. Come si vede nella foto seguente - sempre al British di Londra - ci permette di poter consultare "librerie" antichissime.
Una piastrella di ceramica "trigonometrica"
Ceramica e Trigonometria
Un esempio notevole di utilizzo delle piastrelle è la tavola matematica nota come "plimpton 322" recentemente (Agosto 2017) decifrata. Il manufatto di ceramica - di circa 3700 anni fa, ritrovato in Iraq - riporta una tabella trigonometrica e, al momento, è la più antica mai trovata al mondo.
Una calcolatrice in ceramica
Certamente fu utilizzata per il calcolo trigonometrico (scoperto quindi dai babilonesi e non dai greci come si credeva) per calcolare come costruire palazzi, templi, piramidi e canali.
Le prime decorazioni "industriali" delle piastrelle
Cilindri per decorare
Un'innovazione interessante - che seppure in forma evoluta viene utilizzata nell'industria delle piastrelle in ceramica per strutturare le superfici - furono i cilindri in calcite che si vedono nella foto qui sotto. Questi cilindretti bianchi venivano passati, facendoli rotolare, sull'argilla bagnata per creare delle decorazioni che si ripetevano in continuazione.
La prima decorazione "industriale"
Sotto al cilindro bianco della foto si vede l'argilla cruda (quella in basso, di colore grigio) e poi la terracotta decorata (di colore rosso). La decorazione può essere ripetuta semplicemente andando a "rullare" rettangoli di argilla cruda con questo cilindretto. Insomma una volta inciso, un cilindro questo poteva replicare migliaia di volte la decorazione sulle lastre: un concetto industriale di produzione di piastrelle in ceramica decorate.
Nascono le piastrelle disegnate in serie
È davvero sconcertante pensare che questo manufatto cilindrico per decorare l'argilla è stato datato intorno al 3.300 avanti Cristo. Questi cilindri venivano realizzati in marmo o anche in pietre semipreziose, oppure in avorio. Ne sono stati trovati molti nell'area Mesopotamia a dimostrazione che la realizzazione di questi progenitori degli attuali listelli di ceramica decorata era una attività fiorente. L'utilizzo di questi listelli di terracotta disegnata era, con tutta probabilità, quello di decorare pareti, un po' come facciamo oggi con le moderne piastrelle in ceramica.
Vorrei realizzare una piastrelle che riporti un mio testo poetico. E' possibile? Quali i costi, nel caso sia possibile? Grazie, Lorenza Colicigno