Sempre più spesso i clienti vengono invitati a visitare le cantine, a camminare tra le botti, le vasche, i barrique e le bottiglie. Il pavimento di una moderna cantina deve, quindi, abbinare le doti meccaniche a quelle estetiche. Il gres ci viene in aiuto.
Piastrelle per una cantina vinicola
L'imprenditore che costruisce o ristruttura una cantina vinicola è solitamente una persona molto attenta ai dettagli, e dedica al progetto della cantina una pazienza ed un attenzione che raramente troviamo nella costruzione di altre aziende. D'altro canto sappiamo quante attenzioni siano richieste per produrre un ottimo vino e come anche il più piccolo dettaglio possa contribuire all'eccellenza.
Nell'articolo parleremo degli aspetti funzionali, ma anche dell'estetica, che vanno considerati quando il proprietario della cantina si trova a dover decidere su uno di questi dettagli: il pavimento.
Nell'articolo, dopo una parte introduttiva vedremo:
ATTENZIONE AL PROCESSO ED ALL'ESTETICA
Insomma, oggi, l'imprenditore che si trova a costruire o a ristrutturare una cantina deve pensare ad ottimizzare il processo produttivo, a scegliere macchinari che non arrechino danno al prodotto finale, ma deve pensare anche all'estetica perché gli capiterà di ospitare sia i clienti continuativi (Hotel, Ristoranti, Enoteche) che i consumatori finali. Per questi ultimi organizzare una "gita a cantine" - un viaggio che unisce eno-gastronomia a visita dei territori - è ormai una pratica diffusa.
Sono sempre di più le cantine che avvolgono di bellezza i visitatori e se la cantina oltre che bella risulta anche essere "fotogenica", si ottiene il risultato che i visitatori si divertiranno a fotografarla e a condividere sui social le immagini. Tutti sappiamo come questa forma di pubblicità gratuita sia una delle migliori forme di "moderni passaparola" che vale assolutamente la pena di perseguire.
QUALI PAVIMENTI PER UNA CANTINA?
In questo articolo ci concentreremo su uno degli elementi che vanno pensati attentamente quando si affronta una ristrutturazione o la nuova costruzione di una cantina e cioè il pavimento.
Vedremo quali sono le differenti tipologie di materiali che si possono utilizzare, quali sono i criteri che vanno utilizzati per la scelta del pavimento in una cantina. Cercheremo di rispondere a domande come: qual è la piastrella più adatta? quanto costa realizzare un pavimento per una cantina?
Affronteremo le questioni fornendo degli utili consigli a chi si appresta a ristrutturare la propria azienda agricola ed è in crisi perché deve decidere quale piastrella in grès posare.
Ma prima di parlare di pavimenti dobbiamo fare un passo indietro e parlare di architetture e di stili delle cantine, a cui i pavimenti dovranno conformarsi.
STILE DELLA CANTINA
Per prima cosa occorre definire lo stile architettonico della cantina in base al quale, poi, sceglieremo anche il pavimento.
Le possibilità sono diverse:
- rustico
- neoclassico
- minimalista
- post modernista
- industrial
Lo stile più diffuso è certamente quello rustico o "finto agricolo" (qualcuno lo chiama stile vernacolare). Questo stile prevede l'utilizzo di pietra, mattoni e cotto, materiali invecchiati (naturalmente o artificialmente).
Il rustico è sempre il più richiesto anche se molti imprenditori del vino stanno scegliendo uno stile "postmodernista" che si sta affermando anche grazie ad audaci progetti di cantine notevoli realizzate da famosi archistar. Due li abbiamo già visti nelle foto precedenti: Calatrava e Gehry. Ma vedremo anche i lavori di Renzo Piano e di altri grandi architetti.
Un altra corrente di pensiero vede l'affermarsi di cantine estremamente rispettose dell'ambiente e che cercano di minimizzare l'impatto degli edifici nella natura. Sovente questa attenzione all'ambiente dell'imprenditore va di pari passo con la decisione di passare a produrre vini biologici o biodinamici.
Anche questa tipologia di progetti è oltremodo gradevole: l'attenzione al contesto, al paesaggio, ed il farlo diventare parte della cantina trasferisce al visitatore la filosofia dell'impresa. La bellezza di una vigna ordinata diventa la cornice dell'immobile, non più anonimo edificio prefabbricato ma che interagisce e dialoga con l'ambiente senza interrompere bruscamente il paesaggio.
Lo stile architettonico delle cantine va pensato in coerenza con le lavorazioni che il vino dovrà subire ma anche per riuscire a far fare dei percorsi ai visitatori, per offrire una esperienza di visita coinvolgente e memorabile. Le pareti ed il pavimento dovranno contribuire a rendere gli ambienti funzionali ma anche contribuire all'estetica complessiva dell'architettura legandosi armonicamente con gli altri elementi dell'edificio.
Piccole cantine, grandi pavimenti
Abbiamo accennato a grandi cantine progettate da famosi archistar. Ma il tessuto produttivo italiano è fatto di moltissime cantine di piccole e medie dimensioni dove l'attenzione alla qualità del prodotto è massima e dove viene valorizzata la produzione artigianale, la differenziazione qualitativa legata ai differenti vitigni ed alle specifiche zone dove gli stessi sono coltivati.
Anche per queste piccole cantine vale la regola che bisogna "saper fare bene il vino" ma bisogna anche "saper spiegare bene come lo si fa". Insomma raccontare il prodotto e la storia che c'è dietro alla bottiglia.
E per farlo in modo corretto occorre un luogo, la cantina, che rappresenta immediatamente l'attenzione, la cura e la passione che viene dedicata alla produzione del vino.
Grazie alla globalizzazione ed ai nuovi media, anche le piccole cantine, oggi, riescono a farsi conoscere ed a vendere i loro prodotti in Giappone, negli Stati Uniti o in Australia.
MOTIVI DI DIFFERENZIAZIONE?
In questo caso occorre sapersi differenziare, saper spiegare il motivo per cui il cliente dovrebbe preferire il nostro vino a quello degli altri, magari più noti o famosi. Se il vino viene prodotto, ad esempio, secondo le nuove tecniche biologiche o biodinamiche, gli argomenti del racconto diventano importanti dal momento che i clienti sono sempre più attenti ai temi ecologici, all'inquinamento, alla sostenibilità e alla salute.
L'architettura della cantina dipenderà anche dalle scelte che il vignaiolo compie: botti nuove o vecchie? Piccole o grandi? Acciaio legno o cemento? E così via. Tutte queste scelte condizioneranno il risultato finale. Quello di cui bisogna tenere conto è che il gusto del consumatore è in progressiva crescita, con una sempre maggiore attenzione e conoscenza di quello che mangia e beve.
Parlare di cibo e di vini è uno degli argomenti più utilizzati quando ci si trova tra amici ed i prodotti "buoni" avranno la meglio su quelli banali ed anonimi. Questa attenzione ha fatto nascere una vera e propria cultura del vino, in ogni città si organizzano corsi di degustazione e di sommelier e la visita alle cantine è una forma di turismo sempre più praticata.
Famiglie e gruppi di amici scelgono itinerari che uniscano visite storico artistiche a visite di cantine che, grazie alla loro architettura ed ubicazione, attirano sempre più visitatori.
Il cliente, degustatore più che consumatore, vuole essere garantito sulla qualità del prodotto. Non assimila più i messaggi ossessivi delle pubblicità, vuole visitare la cantina per vedere dal vivo come vengono fatti e conoscere le persone che li fanno, capire i loro valori e principi.
Anche perché siamo convinti che il vino prelibato non sia quello che ha bisogno della pubblicità, ma quello che deve essere scoperto e conosciuto con una ricerca o tramite il passaparola.
Un imprenditore che cuore lo sviluppo della propria azienda vinicola deve curare questi aspetti e la cantina deve raccontare l'amore per il proprio prodotto, dimostrando la cura anche nella scelta delle finiture.
E, a proposito di finiture, iniziamo a parlare dei pavimenti che possono essere utilizzati in una cantina, delle loro esigenze tecniche e funzionali del pavimento di una cantina, dopodiché passeremo a valutarne anche l'estetica.
dovendo e volendo ripavimentare una cantina in Oltrepò, farò tesoro dei suoi consigli precisi ed esaustivi.
Sarei orientato per un gres porcellanato antisdrucciolo chiaro e poi nella parte centrale della barricaia destinata alla degustazione, cotto.
grazie