Attenzione ai bassi prezzi e alle esecuzioni "artigianali" del cappotto: gli errori possono costare molto caro. In questo articolo affronteremo alcuni problemi che può avere il cappotto e ci chiederemo:
come evitare problemi ed errori quando si installa un cappotto termico alla propria abitazione?
Troverai suggerimenti e consigli per garantire la durabilità tecnica ed estetica del manufatto nel tempo.
Cappotto termico: gli errori da non fare!
Evitare gli errori sul cappotto: il progettista
Agire considerando l'intero edificio
Prima di parlare nello specifico del cappotto e degli errori da non compiere nella progettazione e realizzazione dello stesso, credo sia necessario fare alcune premesse.
In primo luogo, a prescindere da quanto prevedono i vari bonus, è importante che quando si fa un intervento di risanamento energetico di un edificio questo prenda in considerazione la globalità della struttura: l'involucro opaco, i serramenti, il tetto, l'impiantistica etc.
Interventi parziali possono essere controproducenti
L'errore più comune che puoi fare è quello di fare solamente gli interventi incentivati, senza considerare l'edificio nel suo complesso (cosa che è successa, per esempio, nell'epoca del bonus 110%). Se la casa soffre di umidità di risalita, per esempio, applicare un cappotto potrebbe peggiorare la situazione, anzichè migliorarla.
Non si può pensare di realizzare il solo cappotto senza che siano rifatti i davanzali, se rappresentano dei ponti termici. O senza intervenire sul problema dei termosifoni posti sotto alla finestra in un incavo nel muro.
Attenzione al ricambio d'aria
Ma anche se intervieni correttamente su cappotto, isolamento del tetto, sostituzione dei serramenti, senza poi considerare un sistema di ricambio dell'aria potresti finire per peggiorare il comfort interno o, addirittura, portare problemi di carattere igienico-sanitario (condense e muffe) che magari prima non c'erano.
Così come sono errori prevedere un cappotto senza sostituire i serramenti (o almeno i vetri!) oppure senza ridimensionare l'impianto di riscaldamento.
Scegli bene lo studio tecnico
Come spesso scriviamo in questo sito, avere un bravo progettista ed un direttore lavori presente e attivo, non sono dei costi da evitare (come purtroppo molti clienti pensano) ma rappresentano un elemento fondamentale per la buona riuscita del lavoro. Spesso facciamo l'esempio del direttore d'orchestra che è fondamentale per la buona riuscita di un concerto.
Pertanto per evitare molti degli errori che di seguito andremo ad elencare la prima cosa che dovresti fare è affidarti ad uno studio di progettazione in grado di fare una analisi preventiva dell'edificio, magari con una termocamera, e poi seguirti nei lavori.
Progettisti e imprese edili: solo il meglio!
Noi abbiamo individuato in una lista i migliori progettisti di Vicenza ed i migliori progettisti di Verona che sicuramente ti aiuteranno ad evitare gli errori nei cappotti più comuni ed a fare le giuste scelte, anche in termini di valutazione costi-benefici. Qui, invece, trovi le migliori imprese edili di Vicenza e le migliori imprese edili di Verona che potranno aiutarti nella tua ristrutturazione. Ovviamente anche noi siamo a tua disposizione.
Ma torniamo a parlare di errori nella realizzazione dei cappotti. Ecco quali sono i più comuni:
Quali errori evitare nella posa in opera di un cappotto termico
Qui di seguito elenchiamo alcuni dei più gravi errori che si possono riscontrare nella posa di un cappotto termico di una casa.
Leggili con attenzione e verifica che chi ti sta posando il cappotto non metta in pericolo la durata dell'opera trascurando qualcuna di queste fondamentali cautele.
Realizzazione di cappotto termico tondo, Vicenza
Per questo vano scale di forma tonda abbiamo realizzato un cappotto termico. Clicca qui per scoprire come: cappotto termico tondo
1. Mancanza di rete di armatura
La mancanza della rete di armatura o una cattiva posa della stessa provoca fessurazioni dell'intonaco e pericolose infiltrazioni di acqua piovana.
Cappotto termico in sughero
Realizziamo cappotti temici in sughero, clicca qui per maggiori informazioni: cappotto termico sughero
2. Assenza di rinforzi negli spigoli
L'assenza di rinforzi negli spigoli o la cattiva esecuzione degli stessi genera una ridotta capacità di resistere alle dilatazioni indotte dalle variazioni di temperatura durante l'anno ma anche alle variazioni giornaliere, magari per una pioggia durante una giornata calda di sole. La mancata capacità di resistere a queste dilatazioni provoca fessurazioni o rigonfiamento del cappotto.
Il montaggio del cappotto termico
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3. Insufficiente resistenza meccanica del cappotto
Una insufficiente resistenza meccanica del sistema può dare origine a bozzi e urti all'intonaco a vista, magari dove vengono appoggiate le biciclette o dove il muro è colpito da pallonate.
4. Le temperature di applicazione
Le temperature di applicazione del cappotto devono essere comprese nell'intervallo +5°C // + 35°C. Nel caso in cui le temperature siano inferiori ai 5 gradi o superiori ai 35 si devono mettere in atto delle precauzioni per proteggere il manufatto.
5. Le lastre posate a file parallele anzichè sfalsate
Le lastre non vanno posate a file parallele ma sfalsate di circa 25 cm. In questo modo otteniamo una più equilibrata distribuzione delle tensioni ed evitiamo che si creino fessure tra una lastra e l'altra.
6. Compensazione delle fessure tra un pannello e l'altro con il collante
L'utilizzo del collante per riempire le fessure tra un pannello e l'altro è un errore che spesso si commette per "faciloneria" e per affrettare la posa in opera, pensando che le piccole fessure possano essere riempite senza problemi con il materiale adesivo che si sta utilizzando per incollare i pannelli.
In questo modo si creano pericolosi ponti termici che vanno assolutamente evitati: utilizzare, invece, fettuccine ritagliate da pannelli oppure schiume isolanti apposite.
7. Compensazione delle fessure tra un pannello e l'altro con il rasante
Se le fessure tra un pannello e l'altro non vengono chiuse all'interno delle stesse si depositerà uno strato di rasante superiore rispetto al resto della parete. Questo è un altro grave errore perchè con il tempo diventeranno evidenti le righe verticali o orizzontali (in corrispondenza della fessura riempita di rasante) che assumeranno un colore diverso rispetto al resto della parete. Oltre ad essere assolutamente antiestetico questo effetto segnala la presenza di ponti termici.
8. Errata tassellatura
La tassellatura del cappotto termico va eseguita lasciando i tasselli allo stesso livello del pannello, senza spingerli troppo dentro al pannello. Se il tassello viene spinto all'interno nella concavità che rimane si andrà a depositare un maggiore strato di rasante ed il differente comportamento igrometrico del rasante renderà, con il tempo, evidenti delle macchie rotonde in corrispondenza dei tasselli.
Un ulteriore miglioria sono i tasselli a penetrazione dove il ponte termico viene completamente annullato da un dischetto isolante dello stesso materiale del sistema termoisolante scelto.
9. Mancato utilizzo dei nastri di tenuta autoespandente
Il nastro di raccordo precompresso garantisce una perfetta sigillatura delle possibili fessurazioni tra gli elementi di raccordo (soglie/finestre/travi) e consente una corretta permeabilità al vapore e un’elevata tenuta alla pioggia battente.
Cos’è il nastro autoespandente?
Il nastro autoespandente è costituito da poliuretano espanso a celle aperte altamente elastico impregnato con resina sintetica ignifugante che viene fornito in condizioni fortemente precompresse (rotoli precompressi con autoadesivo su un lato).
A differenza dei sigillanti siliconici i nastri autoespandenti non hanno una grande resistenza alle sollecitazioni di trazione mentre esercitano una grande aderenza alle sollecitazione di pressione.
Tali guarnizioni aderiscono perfettamente a superfici dove altri materiali possono avere dei problemi, quali superfici intonacate, cartongesso e superfici ruvide in genere.
Il livello prestazionale della guarnizione (tenuta all’acqua, abbattimento acustico e termico) è influenzato dal suo grado di compressione, tanto maggiore è il grado di compressione e tanto maggiore è la larghezza della guarnizione tanto maggiore sarà la sua tenuta.
10. Posizionamento della rete di armatura all'interno o all'esterno dell'intonaco
La rete di armatura deve essere posizionata al centro e non all'interno, nè all'esterno. Quindi tra la prima e la seconda mano di rasatura.
11. Mancanza della seconda rasatura
Le rasature del pannello devono essere due: l'effettuazione di una sola rasatura con la rete interposta non è sufficiente per definire "rasatura armata" quanto si è messo in opera. Oltre alla definizione cambia anche la garanzia in termini di durata del sistema.
12. Esecuzione della seconda rasatura subito dopo la prima.
La seconda rasatura va eseguita dopo 24 ore dalla prima!
14. Utilizzo di patchwork di differenti pannelli isolanti
Se il basamento/zoccolatura può essere realizzato con pannelli isolanti la parte superiore del cappotto non può prevedere l'applicazione di differenti tipologie di pannelli isolanti. Si deve procedere con un unico pannello omogeneo sia nello spessore che nel tipo di materiale.
13. Rete non trattata
La rete che va inserita nella rasatura deve essere specifica per cappotti termici e alcalina e cioè deve aver un trattamento che la protegga dall'aggressione dei rasanti in modo che non si deteriori.
15. Realizzare il cappotto su muri umidi o scrostati per efflorescenze
In edificio degli anni '50 (ma talvolta anche in edifici recenti) ci troviamo di fronte al problema dell'umidità di risalita. In questo caso, prima di occuparsi di efficientamento energetico, occorre pensare ad un risanamento igrometrico perchè tali infiltrazioni dal basso possono pregiudicare gravemente la durabilità dell'intervento di rivestimento isolante.
Il supporto su cui applicare il cappotto dovrà, infatti, essere esente da problemi di umidità da risalita e efflorescenze saline.
16. Realizzazione dello strato di finitura in una giornata di nebbia
Nelle zone di Vicenza e Verona, dove operiamo, siamo abituati a lavorare con la nebbia, ma non si può applicare uno strato di finitura (sensibile all'umidità ambientale) in giornate in cui l'umidità ambientale è vicina al 100%. Questo causa un eccesso di idratazione alla pittura che viene diluita e scivola verso il basso.
Molti di questi errori possono essere commessi involontariamente ma alcuni possono essere errori voluti, da chi esegue il cappotto, per contenerne il costo. Come è intuibile il prezzo di un cappotto può variare anche di molto in funzione del fatto che si utilizzino rasanti di cattiva qualità, magari dati in una unica mano anzichè in due, oppure evitando di inserire profili di partenze o spigoli.
Senza contare il risparmio di manodopera che si può ottenere evitando alcune noiose ma indispensabili precauzioni. Il risultato sarà un cappotto "artigianale", che non offrirà le stesse garanzie di un cappotto professionale e che, certamente, offrirà l'illusione di un risparmio economico ma che nel lungo termine presenterà problemi difficilmente risolvibili o comunque estremamente onerosi da affrontare.
17. Utilizzo, come cappotto, di materiale combustibile
Sono molti i fatti di cronaca che evidenziano come l'utilizzo di un sistema di facciata combustibile possa costituire un rischio da evitare nel modo più assoluto. L'applicazione di un cappotto con utilizzo di materiali combustibili provoca la propagazione dell'eventuale incendio ai piani superiori. Si pensi ai danni che può provocare l'incendio di un veicolo o di un cassonetto di rifiuti posto in adiacenza all'edificio.
L'incendio della Grenfell Tower a Londra, nel 2017. Un piccolo elettrodomestico ha dato origine ad un incendio che si è propagato velocemente grazie al cappotto esterno ed ha causato più di 70 vittime.
Incendio della sede dell'Autorità Portuale di Savona. L'incendio si è propagato rapidamente a tutto l'edificio a causa del rivestimento a cappotto realizzato con materiale combustibile.
Quali sono le manutenzioni necessarie per un cappotto termico?
Verifica Periodica:
- Ispezioni regolari per identificare tempestivamente eventuali segni di degrado come fessure, distacchi o scolorimenti.
- Controllo delle giunzioni e degli angoli, dove più spesso si manifestano problemi.
Interventi Localizzati:
- Riparazioni mirate delle aree danneggiate, utilizzando materiali compatibili con quelli esistenti.
- Applicazione di strati di rasatura armata dove necessario per ripristinare l’adesione e la stabilità del sistema.
Protezione da acqua e agenti deterioranti
- Applicazione di rivestimenti di finitura con elevate caratteristiche di idrorepellenza e resistenza agli agenti atmosferici.
- Utilizzo di prodotti additivati per prevenire la formazione di muffe, alghe e funghi.
Protezione di spigoli e nodi vulnerabili
- Utilizzo di nastri di guarnizione per migliorare la tenuta delle giunzioni.
- Applicazione di trattamenti specifici per rinforzare le aree critiche come spigoli e giunzioni.
Conclusioni
Così come la accurata realizzazione, anche la manutenzione dei cappotti termici è essenziale per garantire la loro efficienza e durabilità nel tempo. Un’adeguata prevenzione, attraverso ispezioni periodiche e interventi mirati, permette di evitare costosi e complessi lavori di ripristino.
Grazie!
Grazie per aver letto il mio articolo. Spero ti sia stato utile.
Domande?
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Buoni lavori!
FRATELLI PELLIZZARI
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Salve, sono uno degli sfortunati proprietari di una delle auto colpite dalla caduta del cappotto termico che avete messo in foto in questa pagina. Siccome l'assicurazione della palazzina sta facendo storie per i rimborsi, mi chiedevo se era possibile avere una sia dichiarazione da esperto in cui si faccia notare la poca cura nella messa in posa di quel cappotto e quali errori sono stati commessi. Se può servire ho altre foto dell'evento in questione. In attesa di una sua risposta la ringrazio anticipatamente.